Piano strategico - ALCOTRA
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Piano strategico - ALCOTRA
ALCOTRA INNOVAZIONE PIANO STRATEGICO TRANSFRONTALIERO DI SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE 1 Indice INDICE ................................................................................................................................................................. 2 RINGRAZIAMENTI ............................................................................................................................................ 2 CONTESTO GENERALE ................................................................................................................................... 3 LIVING LABS: DEFINIZIONE ED OBIETTIVO.............................................................................................................. 3 ALCOTRA INNOVAZIONE: IL PROGETTO ............................................................................................................... 4 OBIETTIVI DEL DOCUMENTO .................................................................................................................................... 5 I. PROGETTO ALCOTRA INNOVAZIONE: SINTESI DELLE METODOLOGIE UTILIZZATE ............... 6 A. METODOLOGIA ...................................................................................................................................................... 6 Metodologia comune ............................................................................................................................................. 6 Iniziative metodologiche specifiche: ..................................................................................................................... 7 B. DESCRIZIONE DELLE AZIONI PILOTA REALIZZATE ................................................................................................ 11 1. Sistemi di Intelligent Mobility ......................................................................................................................... 11 2. Smart Energies ................................................................................................................................................ 13 3. e-Health ........................................................................................................................................................... 14 4. Creative Industries .......................................................................................................................................... 16 II. LIVING LABS E POLITICHE REGIONALI D’INNOVAZIONE: IMPATTI, LIMITI E RACCOMANDAZIONI ..................................................................................................................................... 17 PRINCIPALI IMPATTI: ................................................................................................................................................ 17 1. IMPATTO A LIVELLO ECONOMICO ............................................................................................................................ 17 2. IMPATTO A LIVELLO TERRITORIALE .......................................................................................................................... 18 3. IMPATTO A LIVELLO POLITICO E STRATEGICO ............................................................................................................. 20 A livello regionale: ............................................................................................................................................... 20 A livello transfrontaliero: ..................................................................................................................................... 20 A livello europeo: ................................................................................................................................................. 21 LIMITI E VINCOLI RISCONTRATI: ............................................................................................................................... 22 PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI: .............................................................................................................................. 23 CONCLUSIONE ...................................................................................................................................................... 24 Ringraziamenti Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito attivamente all’elaborazione di questo Piano strategico, ed in particolare: Erica Gay, Sara Di Falco e Paola Capello (Regione Piemonte), Francesco Fionda (Regione Valle d’Aosta), Bertrand Fribourg (Regione PACA), Michela Grana con il gruppo di lavoro di Liguria Ricerche SpA (Regione Liguria), Isabelle Vérilhac (Cité du Design) e Laurence Minne (Regione Rhône-Alpes). 2 CONTESTO GENERALE Living Labs: definizione ed obiettivo Un Living Lab (LL) può essere definito come un ecosistema di innovazione incentrato sull’ utenza, all’interno del quale l’utente (il cittadino, l’abitante, il dipendente, lo studente, il visitatore, il cliente) vive, lavora, si sposta, si diverte. In tale ambiente di vita reale, l’utente cocrea, sperimenta e testa idee, prodotti e servizi. Le soluzioni incentrate sull’utenza e sui processi d’innovazione sociale si prefiggono l’obiettivo di sviluppare nuove forme di produttività e di competitività, nonché di suscitare un’evoluzione verso comportamenti sostenibili. 3 ALCOTRA Innovazione: il progetto Il progetto strategico Alcotra Innovazione, cofinanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA 2007-2013, si pone l’obiettivo principale di favorire partenariati tra i soggetti alpini dell’innovazione. Mira in particolare a: riavvicinare i soggetti delle 5 regioni partner, allo scopo di favorire la cooperazione nelle 4 aree d’interesse individuate: o Intelligent Mobility o Smart Energies o e-Health o Creative Industries attuare sperimentazioni fondate sull’approccio innovativo dei Living Labs definire un piano strategico comune sull’innovazione realizzato sulla base delle sperimentazioni condotte Partner: - Regione Piemonte (capofila) - Regione autonoma della Valle d’Aosta - Regione Liguria - Regione Rhône–Alpes - Regione Provence Alpes Côte d’Azur - Provincia di Torino Durata del progetto: 1 settembre 2010 – 31 ottobre 2013 4 Obiettivi del documento Il Piano strategico transfrontaliero di sostegno all’innovazione si pone l’obiettivo di trarre le conclusioni dei tre anni d’attività del progetto e di elaborare raccomandazioni all’attenzione dei decision-maker politici regionali sull’innovazione aperta, incentrata sugli utenti. Mira inoltre ad illustrare le soluzioni concrete elaborate per la creazione di un ambiente favorevole all’innovazione, in grado di fornire risposte innovative ed efficaci ai problemi dei cittadini nelle aree d’interesse individuate. L’elaborazione del piano strategico transfrontaliero si basa sulle attività condotte nell’ambito del progetto Alcotra Innovazione, ovvero: La mappatura delle potenzialità dei territori e dei soggetti dell’innovazione in ogni Regione partner La redazione delle linee guida per l’implementazione di Living Labs transfrontalieri L’implementazione e l’analisi dei risultati delle azioni pilota transfrontaliere condotte Una diagnosi degli strumenti d’innovazione collaborativa e aperta esistenti sul territorio Alcotra Questi prodotti (deliverable), disponibili sul sito Internet del progetto http://www.alcotrainnovazione.eu, hanno condotto i partner alla redazione del piano strategico che segue e che rappresenta un bilancio delle attività realizzate e dell’impatto delle sperimentazioni dei Living Labs a livello economico, territoriale, politico e strategico. 5 I. Progetto Alcotra Innovazione: sintesi delle metodologie utilizzate A. Metodologia Metodologia comune La costituzione dei gruppi di lavoro transfrontalieri ha consentito di riunire i soggetti che compongono la quadruplice elica (Industria, Ricerca, Istituzioni e Cittadini). La prima tappa di questo progetto ha quindi permesso di riunire aziende, amministrazioni pubbliche, centri di ricerca e università, cluster e poli di competitività, utenti finali e community di utenti attorno alle 4 tematiche selezionate in fase di avvio del progetto. In seguito, ogni gruppo di lavoro ha seguito una propria metodologia, in base ai propri vincoli e alla natura dei soggetti coinvolti. Tabella sintetica delle metodologie utilizzate Seminari di sensibilizzazione nelle Regioni partner Costituzione dei gruppi di lavoro transfrontalieri Smart Energies e sistemi di Intelligent Mobility Piemonte / Liguria Valle d’Aosta Piani di fattibilità: PCP (PreCommercial Procurement): ToM IPIMIT G-TES Hy-Storage Applus Energie BISELCE MOMOCAST Mobinvallée Applus Energie 2 e-Health Creative Industries PACA Rhône-Alpes Ecosistema / LL territoriale (diagnosi territoriale e elaborazione di scenari d’utenza con tutti i soggetti della catena sanitaria) Homecare Bando di manifestazione d’interesse: PAVHILLOnS Muro comunicante Realizzazione di sperimentazioni: TRANSMUSEOBS Prevenzione diabete Soccorsi in montagna SintEnergy 6 Iniziative metodologiche specifiche: Piani di fattibilità nei campi dell’Intelligent Mobility e delle Smart Energies in Piemonte e in Liguria – Lancio del Living Lab « Infomobilità per il turismo transfrontaliero » Si è chiesto ai sottogruppi di partecipanti di compilare per ogni idea scaturita dai workshop un Piano di Fattibilità che si ispirava al Modello del Canavas Business Model teorizzato da Osterwalder1. L’obiettivo di quest'ultimo documento era di fornire uno schema e una griglia di elementi che facilitassero la stesura di un piano per innovare il proprio business, utilizzando 9 blocchi chiave ai quali gli esperti di progetto hanno aggiunto altre componenti funzionali ad Alcotra Innovazione: approccio Living Lab, livello di interregionalità, migliorie rispetto allo stato dell’arte e sostenibilità e impatto. Il piano di fattibilità ha presentato la praticabilità delle idee, con attenzione a due dimensioni rilevanti per Alcotra Innovazione: transnazionalità e metodologia Living Lab. Dopo la valutazione dei piani di fattibilità da parte del Comitato Scientifico di progetto si è entrati nel vivo dell’attuazione delle azioni pilota con l’obiettivo di realizzare il Living Lab e i prototipi innovativi. Per tanto la successiva fase attuativa si è basata sui piani di fattibilità, recependo alcune revisioni delle idee e del percorso delineato suggerite in sede di valutazione. Per l’area Intelligent Mobility, i due piani di fattibilità, ToM (studio e realizzazione di app che forniscono informazioni per il turismo plein air) e IPIMIT (studio di una app per le informazioni sui trasporti pubblici multimodali), hanno dato luogo a due percorsi attuativi che, con l’avvio, hanno trovato punti in comune tanto da costituire un unico Living Lab: Infomobilità per il turismo transfrontaliero. Entrambi i gruppi hanno concordato un piano di lavoro e una prima scansione delle attività, con l’attribuzione di alcuni ruoli all’interno dei gruppi stessi (coordinatore, referente per la parte tecnica, referente per gli end users). Le Regioni partner di Alcotra Innovazione, segnatamente Piemonte e Liguria, hanno fornito, in accordo con i partecipanti, i servizi a supporto del Living Lab, come finanziamento delle trasferte, esperti in metodologie di attivazione della partecipazione e lavoro cooperativo, in ricerca quantitativa e in sviluppo di database e applicazioni mobili, esperti per la sensibilizzazione degli attori del territorio ai fini di concretizzare un business model sostenibile. E’ nata una stretta collaborazione tra istituzioni, rappresentanti degli end users e imprese tecnologiche. L’attività è stata svolta con incontri periodici plenari e di sottogruppi, guidati dagli esperti e dai facilitatori incaricati per il supporto alla realizzazione del Living Lab, con lavoro a distanza attraverso i comuni mezzi di comunicazione (e-mail) e attraverso il blog su Wordpress 1 http://www.businessmodelgeneration.com/canvas 7 espressamente attivato per il Living Lab Infomobilità per il turismo transfrontaliero (http://alcotrainnovation.wordpress.com/). Per l’area Smart Energies, invece, è stata supportata e portata avanti l’idea G.TES (Ground Thermal Energy Storage) che, per la natura dell’oggetto, è rimasta fortemente radicata ad un livello territoriale locale. PCP (Pre-Commercial Procurement o Bando d’appalto pubblico pre-commerciale) della Regione Valle d’Aosta In Valle d’Aosta, nell’ambito del progetto Alcotra Innovazione, la Regione ha lanciato una serie di azioni pilota di Living Labs, come fase di sperimentazione di un percorso integrato iniziato con l’innovativo strumento del pre-commercial public procurement. Il pre-commercial public procurement è un nuovo modello di gara d’appalto finalizzato ad acquisire servizi di Ricerca e Sviluppo, che tipicamente portano al rilascio di prototipi rispondenti ai bisogni e alle sfide della collettività e suscettibili di essere testati da utilizzatori finali, nel nostro caso distribuiti sul territorio del progetto transfrontaliero Alcotra: dal punto di vista giuridico, l’appalto pre-commerciale, in quanto avente ad oggetto l’acquisizione di servizi di ricerca e sviluppo, risulta escluso, ai sensi dell’articolo 19, comma 1, lettera f), dall’ambito di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e, a livello comunitario, è disciplinato dalla Comunicazione CE intitolata “Appalti pre‐commerciali: promuovere l’innovazione per garantire servizi pubblici sostenibili e di elevata qualità in Europa” - COM(2007) 799 definitivo del 14.12.2007. La logica sottostante a questo nuovo modello di procurement è che esistono alcuni bisogni sociali , della collettività, per i quali non sono ancora disponibili soluzioni commerciali, ma che, allo stesso tempo, possono essere soddisfatti da soluzioni non lontane dal mercato: diversamente, infatti, nel primo caso non ci sarebbe la necessità di eseguire ricerca e sviluppo, mentre nel secondo la ricerca e lo sviluppo potrebbero non essere sufficienti a conseguire dei risultati. Dal punto di vista metodologico, come primo elemento, sulla base di una mappatura del sistema economico regionale secondo un modello di Specializzazione Intelligente, la Regione Valle d’Aosta ha identificato due piattaforme tecnologiche sulle quali costruire il precommercial public procurement, le Smart energies e l’Intelligent mobility. Successivamente è stata avviata una consultazione aperta di mercato, identificando da un lato i bisogni e le aspettative della collettività nel suo complesso, (tramite consultazione di enti 8 pubblici e stakeholders locali), dall’altro lato, indicendo una chiamata di idee, rivolta al sistema produttivo locale (imprese, istituti di ricerca,…) alla ricerca di possibili soluzioni innovative a problemi tecnologici o bisogni socio-economici che emergono nell’area: come risultato di questo processo di matching e della gara d’appalto pre-commerciale, la Regione Valle d’Aosta ha stipulato contratti di R&S nei seguenti domini tematici: Smart energies: sistemi di accumulo energetico in grado di bilanciare, a livello locale, la produzione di energia da fonti rinnovabili con il consumo, in un’ottica di miglioramento dell’efficienza complessiva dei sistemi anche nei confronti della rete elettrica. sistemi di monitoraggio, controllo e gestione, anche da remoto, dei consumi e delle produzioni energetiche di utenze caratterizzate da sistemi energetici complessi. Intelligent mobility: monitoraggio della rete stradale mediante sensori che siano in grado di rilevare le condizioni ambientali del fondo stradale e/o eventuali eventi accidentali che modifichino le condizioni di circolazione e/o fenomeni di congestione; disponibilità di sistemi innovativi per il pagamento della sosta integrati con sistemi informativi sui trasporti pubblici locali; sistemi di gestione di veicoli in condivisione. I prototipi risultanti dalla fase di R&S portata avanti dalle imprese innovative che si sono aggiudicate il PCP sono in un secondo momento (dal mese di giugno 2013 sino alla conclusione del progetto Alcotra Innovazione, ottobre 2013) testati e sperimentati in condizioni di vita reale da collettività locali (Comuni, Comunità montane), da enti pubblici (fondazioni, Università, scuole superiori), distribuiti non solo sul territorio regionale della Valle d’Aosta ma sull’intera area transfrontaliera, attraverso la metodologia Living Labs. Ecosistema e-Health per un Living Lab Territoriale sviluppato dalla Regione PACA Un Living Lab può essere “territorializzato” nella misura in cui il problema che cementa una comunità di soggetti è spesso geograficamente contestualizzato. Il caso dei “deserti medici” è a tale scopo un buon esempio di community situata dove la problematica motiva l’elaborazione del LL. Tutti i soggetti della catena sanitaria, dal paziente al medico, passando per l’assistente sanitario, l’ospedale o la casa di riposo, sono riuniti per tentare di risolvere le questioni legate all’allontanamento, al trasferimento d’informazioni, all’accesso agli specialisti e alla diagnosi medica per tutti. Su questa problematica territoriale, gli animatori organizzano una serie di workshop, mentre i mediatori raccolgono il punto di vista degli utenti e dei professionisti. Nel caso del progetto Alcotra Innovazione, abbiamo scelto di rivolgerci a designer di servizi per ricoprire questo ruolo. Il LL territoriale privilegia quindi la co-costruzione di soluzioni e di servizi di e-Health attraverso l’azione collaborativa tra soggetti di uno stesso territorio. 9 La sperimentazione si costruisce allora in due tempi, come abbiamo visto nel ciclo di gestione del progetto: - Una tappa di test in-vitro, che permette di verificare il buon funzionamento della tecnologia (eliminazione di bachi, operatività anche in aree coperte male dalla banda larga, ecc.) e quindi di generare una soluzione che ispirerà la massima fiducia presso i futuri utenti in condizioni reali; - Una tappa di test in-vivo, durante la quale la valutazione della soluzione si concentrerà sugli aspetti organizzativi ed economici. Superata questa tappa, la distribuzione sul territorio risulterà più agevole. Il vantaggio dell’approccio territoriale è di aver permesso di individuare problematiche comuni al territorio transfrontaliero e quindi di arruolare più community di utenti. L’area del massiccio comporta approssimativamente gli stessi vincoli geografici ed economici su entrambi i versanti della frontiera, le sociologie delle popolazioni sono simili. Durante l’implementazione dell’approccio Living Labs transfrontaliero e-Health sono emersi diversi punti che si ritiene debbano essere particolarmente monitorati: - la definizione dell’oggetto, a partire da una diagnosi, per valutare i problemi e le questioni in gioco e contestualizzarli - la trasposizione della diagnosi in obiettivi da realizzare ed in mezzi per raggiungerli. Gli obiettivi riguardano essenzialmente l’oggetto tecnologico stesso (soluzione da testare), o una tematica, oppure modi di collaborazione (innovazione sociale e organizzativa piuttosto che tecnologica) - la chiarificazione e la trasparenza delle intenzioni e aspettative dei vari soggetti che si impegnano o desiderano impegnarsi, soprattutto tra partner privati e pubblici - le modalità di governance che favoriscono il contributo di tutti i soggetti, soprattutto gli utenti. Sperimentazioni Creative Industries condotte dalla Regione Rhône-Alpes Dopo il lancio di un bando di manifestazione d’interesse, sono emersi due progetti sul tema della museografia interattiva tra i membri del gruppo di lavoro Creative Industries: Il progetto di Muro Comunicante con l’obiettivo della creazione di un Living Lab sui territori rurali su entrambi i versanti dell’arco alpino, appoggiandosi al muro itinerante o un’app simile per suscitare scambi interattivi con il pubblico. Il progetto Pavhillons (arti dello spettacolo, eredità virtuale ed interattività: un Living Lab on site /off site), che prevede la creazione di un Living Lab transfrontaliero incaricato di progettare e sperimentare nuove operazioni e interazioni tra i musei e i loro visitatori tramite l’introduzione di approcci propri alle arti dello spettacolo. 10 Queste due idee di progetti che trattano la stessa tematica hanno portato all’attuazione delle sperimentazioni “Transmuseobs”. La metodologia è nata da un incrocio del metodo LUPI® (Cité du Design) con il metodo Museomix (Erasme), ma è soprattutto stata co-elaborata con i partner in occasione dei workshop transfrontalieri. L’obiettivo delle sperimentazioni è far emergere idee la cui pertinenza possa essere dimostrata al termine delle tre giornate di lavoro mediante la prototipazione e il test in condizioni reali d’uso presso un pubblico designato. La metodologia selezionata per lo svolgimento delle sperimentazioni poggia sulla co-creazione e un approccio incentrato sugli utenti. Sono state condotte due sperimentazioni: la prima ad aprile 2013 presso il Museo della Houille Blanche tra Grenoble e Chambéry, la seconda a giugno 2013 alla Reggia Reale di Venaria nei pressi di Torino. Queste due sperimentazioni sono state l’occasione unica di incrociare reti di soggetti delle industrie creative dei territori Alcotra (Regione Rhône-Alpes, PACA, Piemonte e Liguria) e produrre dispositivi creativi innovativi, in grado di rinnovare l’esperienza museografica e di indurre ripercussioni economiche. Le sperimentazioni Transmuseobs si posizionano a monte del processo d’innovazione. Si pongono l’obiettivo di far emergere nuove proposte per rendere i musei più viventi e attrattivi per gli utenti in collaborazione con questi ultimi. B. Descrizione delle azioni pilota realizzate 1. Sistemi di Intelligent Mobility ToM (Tourist on the Move) mirava a creare una o più app mobili destinate ai turisti appassionati di attività naturali e all’aria aperta, che permettessero di fornire loro informazioni pertinenti, nel momento giusto, sui servizi e le attività proposte sul territorio che attraversano. Partendo da app esistenti, destinate alle community di camperisti, l’idea era di aggiungervi le informazioni utili ai ciclisti e agli escursionisti, grazie alla cooperazione tra aziende e stakeholder piemontesi, liguri e della regione PACA che facevano parte del Living Lab “Infomobilità per il turismo transfrontaliero”. Per sviluppare l’idea di cui sopra è stato svolto entro il Living Lab un lavoro fondamentale di omogeneizzazione dei dati disponibili da varie fonti, anche in termini di georeferenziazione e di finalizzazione delle informazioni alle specifiche esigenze delle applicazioni da sviluppare. Ne è 11 risultato un lavoro davvero prezioso, consistente in un Data Base prototipale alimentato da dati di varia fonte (sia pubblica che di associazioni tematiche) sulle piste ciclabili delle tre regioni coinvolte (Piemonte, Liguria, PACA), con i più rilevanti punti di interesse. È facile immaginare che in futuro possa essere fatto un uso di tale strumento da parte di utenti o programmi orientati al turismo all’aria aperta. Sono stati poi sviluppati due prototipi di app, una nativa e una multipiattaforma, frutto del lavoro congiunto (co-creativo) di tecnologi e utenti, che potranno e dovranno essere ulteriormente sviluppate per il lancio sul mercato e la promozione turistica dei territori interessati. Piattaforma interregionale d’informazione sul trasporto multimodale - IPIMIT IPIMIT (Inter-regional Platform for Information on Multimodal Transport) si proponeva di studiare la fattibilità di una piattaforma transfrontaliera per fornire ai cittadini di Piemonte, Liguria e PACA , diverse tipologie di informazioni in materia di trasporto (quali ad esempio le tratte, i costi, le fermate ed eventualmente i ritardi ) attraverso l’implementazione di soluzioni ICT basate su web e mobile. Il pilota ha messo in luce come i dati relativi ai trasporti siano solo parzialmente disponibili perché o di natura privata o non resi open o semplicemente in quanto non tracciati. Tuttavia il gruppo di lavoro IPIMIT è riuscito a porre allo stesso tavolo le istituzioni, gli utenti e gli sviluppatori delle tre Regioni, ad aprire il confronto sulla tematica dell’infomobilità a persone portatrici di interessi e istanze differenti e, soprattutto, a condividere proposte di soluzione e relative priorità, che potranno supportare le Amministrazioni nelle scelte strategiche, coerentemente con la filosofia e la metodologia del Living Lab. Nel quadro degli appalti pubblici pre-commerciali indetti dalla Regione Valle d’Aosta, sono state attivate tre azioni pilota nel dominio tematico Intelligent Mobility: MOMOCAST, soluzione per il monitoraggio di anomalie di traffico in presenza di perturbazioni stradali come i cantieri: tale tecnologia permette di informare in tempo reale l’utilizzatore (operatore stradale) con i dati rilevati su congestioni, code e tempi di percorrenza; BISELCE, sistema web based di bike sharing per bici elettriche ad alimentazione fotovoltaica con accesso al servizio e pagamento tramite smart phone; MobInVallée, servizi innovativi per la gestione della mobilità e dei flussi turistici con particolare riferimento alla gestione della sosta, integrata con sistemi informativi sui trasporti pubblici locali: il sistema si avvale di soluzioni ICT per l’accesso on line, da parte degli utenti in mobilità, delle informazioni relative al trasporto pubblico e per la gestione di servizi quali disponibilità di parcheggi, pagamento della sosta e booking di servizi relativi a siti di interesse naturalistico e culturale. 12 2. Smart Energies G-TES: Stoccaggio del calore (per utenze medio-grandi) Lo stoccaggio stagionale di energia solare termica nel terreno può essere realizzato combinando l’azione di pannelli solari termici con un sistema di sonde geotermiche. Il principio di base di questo sistema è il seguente: attraverso un circuito idraulico contenente un fluido termovettore, l'energia solare, disponibile in modo discontinuo durante l’arco dell’anno, è convogliata nel terreno che, grazie alle sue capacità fisiche, è in grado di accumularla per lunghi periodi. Successivamente, si inverte il processo: è il terreno a cedere il calore alle diverse utenze civili e industriali secondo le loro esigenze. La differenza rispetto agli impianti ormai divenuti più tradizionali (solo geotermici o a energia solare) risiede proprio nella capacità di accumulare calore e poterlo utilizzare in modo continuo durante tutto l’anno, compensando i deficit che possono presentarsi stagionalmente. Lo scopo del progetto è valutare l’efficacia del sistema, mediante analisi di laboratorio e modellizzazioni digitali, ottimizzandolo in funzione dell’impatto nel suolo e nel sottosuolo e del possibile risparmio energetico. Questo sistema è adatto tanto alle utenze private quanto a quelle industriali di medie e di grandi dimensioni e può funzionare sia per il riscaldamento che per il raffrescamento, poiché è reversibile. Nel corso del progetto Alcotra Innovazione, il partenariato ha potuto realizzare un piccolo sito dimostrativo presso l’Università di Grugliasco, vicino a Torino, e procedere a registrazioni continue su un sito Internet in modo da migliorare le conoscenze e creare altri siti completi adatti alle esigenze degli utenti. Nel quadro degli appalti pubblici pre-commerciali indetti dalla Regione Valle d’Aosta, sono state attivate quattro azioni pilota nel dominio tematico Smart Energies: Hy-Storage, sviluppo e prototipazione di sistemi di generazione di idrogeno alimentati da fonte rinnovabile integrati con sistema di produzione di energia elettrica e termica per l’alimentazione dei consumi elettrici e termici: il sistema è in grado di stoccare l’energia elettrica in esubero proveniente dalla fonte rinnovabile sotto forma di idrogeno e fornire energia quando richiesta; Applus Energie, soluzione innovativa per il monitoraggio, il controllo e la gestione , anche da remoto, dei consumi e delle produzioni energetiche di utenze caratterizzate da sistemi energetici complessi, con attenzione ai cambiamenti sia real time sia di trend e con la generazione degli alert necessari; Applus Energie 2, gestione intelligente e condivisa dell’energia in edifici pubblici destinati alla formazione tecnica, per quanto riguarda i consumi termici; SIntEnergy, Sistema integrato per il monitoraggio dei consumi energetici e della produzione di energia degli impianti a fonti rinnovabili. 13 3. e-Health Mantenimento a domicilio dei pazienti La competenza tematica e metodologica ha individuato i soggetti chiave nel campo delle ICT per il mantenimento a domicilio. In tale contesto, è stato chiesto di lavorare in comune su scenari d’utenza, sulle metodologie dei Living Labs, allo scopo di costruire buone pratiche utili tanto ai beneficiari finali dei servizi quanto al progresso tecnico fornito dai soggetti di tipo cluster ICT & Health. Su questa base, sono stati creati piccoli gruppi di lavoro senza i soggetti dello sviluppo tecnologico, per tener conto in primo luogo delle esigenze degli utenti nel territorio Alcotra: i servizi alla persona gestiti da attori associativi e le cooperative, o ancora consorzi per la parte italiana. I soggetti del mantenimento a domicilio sono ancora poco presenti nelle riunioni che riguardano lo sviluppo delle ICT, nonostante la situazione si sia evoluta notevolmente nel corso di quest’ultimo anno. La conoscenza del soggetto attraverso le competenze tematiche ed il forum (innovazione digitale per i servizi alla persona) e il polo dei servizi alla persona hanno permesso di individuare molto rapidamente i soggetti pertinenti da associare strettamente agli utenti. Sono stati organizzati gruppi di lavoro sulla tematica e-Health, con un contributo metodologico Living Lab – incentrato sugli utenti – in PACA e Piemonte e sono stati proposti alle altre Regioni partner del progetto strategico. Il prosieguo di questa azione pilota sarà finanziato per la Francia dall’Agenzia Regionale della Salute e la Regione PACA. Percorso di cura per diabetici La tematica è stata individuata nel corso degli scambi transfrontalieri con diversi partner, in particolare cinque Agenzie Sanitarie Locali (ASL) della Regione Piemonte interessate all’implementazione di interfacce di follow-up e di coordinamento di soggetti della catena sanitaria e dell’universo medicosociale nell’ambito del percorso di cura del paziente diabetico in ambiente rurale. Parallelamente, è nato un approccio simile nei dipartimenti delle Alte Alpi nella Regione PACA, nell’ambito di un progetto per lo screening a distanza di malattie oculari, in particolare a destinazione di pazienti diabetici con rischio di retinopatia diabetica. Nonostante il ritardo all’avvio dell’azione, il primo gruppo di lavoro transfrontaliero si è riunito il 20 marzo 2013 a Gap. In questa occasione, è stato organizzato un workshop di lavoro transfrontaliero con medici di base francesi, un medico di salute pubblica e due endocrinologi italiani. È stato condotto un primo inventario presso i soggetti coinvolti nel percorso di cura del paziente diabetico (infermieri, endocrinologi, medici di base, associazioni di pazienti, associazioni sportive, reti mutualistiche), allo scopo di far emergere le principali problematiche legate al percorso di cura e fornire una base preliminare di diagnosi. È stato creato un secondo gruppo di lavoro su scala locale nelle Alte Alpi a partire dai risultati del workshop transfrontaliero. Un 14 medico di base, due endocrinologi ospedalieri e un pediatra sono stati associati a questo gruppo, allo scopo di elaborare l’approccio da implementare per individuare le esigenze. L’azione pilota è allo stadio della diagnosi e si pone l’obiettivo di pubblicare un lavoro di ricerca medica e di miglioramento del coordinamento della presa in carico del paziente diabetico nell’ambito del suo percorso di cura. Soccorsi in montagna La tematica è stata individuata al termine del progetto LETTI (Laboratorio di Valutazione della Telesalute in territorio isolato), nell’ambito del sottoprogetto per il miglioramento della presa in carico del paziente sul comprensorio sostenuto congiuntamente dal Comitato di espansione 05 e l’ANPS (Associazione Nazionale dei Soccorritori). In seguito agli scambi tenutisi tra l’IFREMMONT (Istituto di Formazione e Ricerca in Medicina di Montagna) ed i soggetti italiani, in particolare l’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), e il Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un primo gruppo di lavoro a Torino a fine gennaio 2013, allo scopo di valutare come affrontare le problematiche esistenti in seno a protocolli d’intervento ritenuti particolarmente “chiusi”. Si è tenuto un secondo gruppo di lavoro con i soccorritori italiani a febbraio, allo scopo di procedere ad un primo inventario delle problematiche esistenti e capire quali erano le esigenze comuni su entrambi i versanti della frontiera. La community d’utenza è stata individuata a partire dal Progetto LETTI, grazie al quale i soccorritori hanno potuto formarsi all’uso di un PEM (Personal ECG Monitor) per la presa in carico di pazienti con problemi cardiaci e l’acquisizione di dati dei pazienti mediante un sistema onboard. La community d’utenza non è solo formata da soccorritori, ma anche da professionisti della salute regolatori (medici regolatori del Centro 15 in Francia o infermieri del 118 in Italia) che rappresentano l’estremità della catena informativa. Attualmente, la community d’utenza arruolata è composta solo da rappresentanti dei soccorsi. La principale difficoltà riscontrata è poter coinvolgere maggiormente i centri di regolazione medica, retti da tempo da protocolli di presa in carico molto chiusi (domande da porre in caso di allarme, azioni da eseguire, processi decisionali, tipo di evacuazione della vittima, follow-up, ecc.). Sarebbe quindi auspicabile portare avanti la riflessione con prime sperimentazioni sulla base di una diagnosi che deve ancora essere affinata. Ciò non sarà affatto possibile senza un importante investimento in un progetto di maggiore portata, che permetterà di valutare il modello economico e organizzativo allo scopo di ridurre le evacuazioni troppo costose e migliorare la qualità delle cure erogate. 15 4. Creative Industries L’evoluzione della società e dei suoi stili di vita spinge i responsabili dei musei ad interrogarsi sul modo di rinnovare l’interesse dei visitatori, di rispondere alle loro aspettative e di attirare un nuovo pubblico, in particolare i giovani e le famiglie. Prendendo atto di tale contesto, Transmuseobs nutre l’ambizione di: rendere il museo più vivente ricorrendo alle tecnologie digitali e allo spettacolo vivente allo scopo di valorizzare il patrimonio transalpino e di alleare tecnologia, scienza e arte. avviare una collaborazione tra gli attori economici e culturali delle regioni partner e creare una nuova economia transfrontaliera. permettere alle aziende con tecnologie in fase di sviluppo di poter testare i loro prototipi in situ e favorire di conseguenza l’innovazione attraverso l’uso, l’accesso a nuovi mercati e le ripercussioni economiche sul territorio Le sperimentazioni condotte presso due musei di Rhône Alpes e Piemonte hanno riunito team pluridisciplinari franco-italiani: sviluppatori, designer, artisti, imprese, conservatori del museo, partner del progetto Alcotra Innovazione e rappresentanti degli utenti (visitatori). La realizzazione di queste sperimentazioni è stata possibile anche grazie ai mattoni tecnologici messi a disposizione da parte delle società partner. I team hanno realizzato nel corso di tre giornate dispositivi originali e unici, dando eco alla problematica del museo, e cercando di creare un’esperienza inedita per il visitatore (apertura notturna, creazione di un’esperienza museografica, nuovo fabbricato, ecc…). Sono state individuate le community di utenti e nei gruppi di lavoro sono stati arruolati rappresentanti dei visitatori. Al termine della sperimentazione, è stata organizzata una presentazione degli scenari e dei prototipi per il pubblico. Tali sperimentazioni hanno permesso di costituire la prima fase di costruzione del Living Lab transfrontaliero, ma sarà necessario perseguire l’azione perché diventi una realtà. Tutti i partner hanno dimostrato il loro interesse per questa forma d’innovazione attraverso le utenze e manifestato il loro desiderio di perseguire questo lavoro collaborativo. La chiave di volta è naturalmente finanziaria ed i partecipanti hanno formulato proposte allo scopo di elaborare piste di modelli economici. Ora bisogna concretizzare queste piste per vedere quali sono realistiche e quali permetteranno di mettere in movimento queste sperimentazioni. 16 II. Living Labs e politiche regionali d’innovazione: impatti, limiti e raccomandazioni Principali impatti: 1. Impatto a livello economico L’innovazione attraverso l’utenza è una forma d’innovazione orientata dalla domanda che utilizza l’informazione proveniente dagli utenti, permettendo loro di diventare partecipanti attivi delle attività d’innovazione. Questa iniziativa rappresenta pertanto una vera leva d’innovazione che favorisce lo sviluppo di nuovi concept, prodotti o servizi, in risposta alle esigenze e ai valori degli utenti. Permette: - di promuovere l’innovazione non tecnologica (innovazione sociale, innovazione attraverso l’uso, con il design…) più efficace in termini di impatto economico, in minor tempo e con investimenti inferiori; - di garantire un tasso di distribuzione sul mercato più elevato rispetto alle iniziative d’innovazione “classiche” ed un time-to-market più breve; - di attuare il concept di fertilizzazione incrociata, superando le organizzazioni settoriali esistenti, allo scopo di sfruttare le ricchezze degli approcci cross filiere e interdisciplinari. L’approccio Living Lab transfrontaliero sperimentato nei gruppi di lavoro del progetto Alcotra Innovazione ha consentito di: - sviluppare un esempio di approccio pluridisciplinare attraverso l’incrocio delle competenze e la complementarità tra le discipline in ecosistemi integrati e aperti che coinvolgono diversi soggetti nel processo partecipativo (es: design/sviluppo digitale/approccio artistico). - mobilitare un gran numero di beneficiari “secondari/indiretti” in un periodo di tempo limitato, anche se i progetti europei non sono ancora riconosciuti come attività principale e prioritaria dalla maggior parte delle aziende e organismi. Talvolta è difficile mobilitare tali soggetti poiché non percepiscono immediatamente le ripercussioni ed il ritorno sull’investimento. Tuttavia, l’impostazione dei Living Labs ha attirato l’attenzione di tutti i partecipanti. 17 - favorire gli scambi tra i soggetti dell’innovazione delle regioni transfrontaliere, allo scopo di avviare futuri scambi commerciali (conoscenza reciproca, fiducia) e permettere di rafforzare i legami esistenti a livello delle regioni dell’area Alcotra tra aziende, centri di ricerca/università, istituzioni e community di utenti. Si nota che i problemi riscontrati sono spesso gli stessi e gli scambi al di là delle frontiere sono essenziali per rendere reciproche le buone pratiche, offrendo soluzioni più efficaci perché elaborate congiuntamente da persone con competenze diverse. La collaborazione transfrontaliera è un processo dinamico che non si ferma mai, al contrario si estende a nuovi settori incrociando numerosi metodi di lavoro con diversi stakeholder. - sviluppare un nuovo stato d’animo all’interno di aziende, centri di ricerca ed enti, allo scopo di prendere in considerazione più ampiamente risorse collettive disponibili nella rispettiva regione e oltre la frontiera (conoscenza dei supporti/sussidi disponibili). - suscitare il desiderio presso soggetti transfrontalieri di partecipare in modo più ampio ai programmi europei, con un effetto di “contagio” in particolare all’interno del programma Alcotra. Questo programma transfrontaliero italo-francese permette una certa flessibilità poiché sono coinvolti solo 2 paesi, contrariamente ai bandi europei che spesso richiedono la partecipazione di almeno 3 paesi diversi. 2. Impatto a livello territoriale Trovare soluzioni alle grandi sfide della società del nostro tempo (energia, salute, trasporti) richiede l’adesione e la motivazione di milioni di individui e delle loro community. Queste soluzioni richiederanno di modificare le prassi degli uni e degli altri, e ciò non è possibile solo imponendolo. Occorre pertanto sviluppare sistemi partecipativi, che consentiranno di condividere problematiche, coinvolgeranno i soggetti e faciliteranno l’appropriazione di tali soluzioni. Devono nascere nuovi ruoli per le aziende e il settore pubblico, se si vuole integrare l’utente e il cittadino al centro dell’innovazione e della ricerca/sviluppo. L’impostazione Living Labs, con il suo ecosistema di soggetti ed i suoi metodi partecipativi (coelaborazione, ricorso a diverse discipline delle scienze umane e della società, agli approcci design, ecc.) induce un metodo inclusivo, che soddisfa gli obiettivi della Commissione Europea. Il Living Lab stimola la collaborazione, la condivisione, la fiducia e facilita il cambiamento delle prassi e l’accesso ai principali mercati, creando un ambiente favorevole all’innovazione aperta. I Living Labs sono pertanto strumenti adatti allo sviluppo territoriale. 18 L’impostazione dei Living Labs mira inoltre a creare un legame tra l’innovazione tecnologica e l’innovazione sociale attraverso la mappatura del capitale territoriale, delle fonti di creatività e la mobilitazione delle community di utenti (studenti, ricercatori, anziani, ecc.) L’impostazione dei Living Labs rappresenta anche una risposta alle esigenze ed all’attrattiva dei territori, quali: - il mantenimento a domicilio dei pazienti, - la messa a disposizione di app mobili per i turisti (ToM), - la volontà di rendere i musei più attraenti e più vivaci per attirare una popolazione più vasta (Transmuseobs), - la riduzione dei consumi energetici delle scuole (APPLUS Energie). Permette di estendere la tavolozza di soluzioni innovative per rispondere a esigenze simili individuate presso le community locali delle regioni Alcotra. Infatti, oltre a sviluppare una rete di partner transfrontalieri, le sperimentazioni permettono di essere in contatto con gli utenti dell’altro paese e sviluppare progetti in linea con stili di vita locali. Infine, permette di accedere a un ancoraggio territoriale più forte, riunendo i soggetti attorno a una tematica individuata. I Living Labs sono soprattutto uno strumento per l’innovazione basata sul territorio (place-based) che può definirsi come: - territoriale, perché prende in considerazione le caratteristiche e le ricchezza di ogni regione; - bottom-up, perché prende in considerazione le esigenze degli utenti, in modo iterativo, nel processo d’innovazione; - multidisciplinare, multi-player e multisettoriale; - integrata, perché riunisce infrastrutture, reti, servizi, industrie e community; - sistematica e volta a creare dinamiche di sistemi complessi. Anche se è vero che i Living Labs sono adatti a una dimensione piuttosto locale, il progetto Alcotra Innovazione ha voluto dimostrare che “oltrepassare le frontiere” permette di ottenere vantaggi come: 19 - la presa in considerazione della “specializzazione intelligente”; - la riunione di una massa critica; - l’integrazione dei sistemi economici e sociali, soprattutto in campi strategici come i trasporti, la salute, le industrie creative e l’energia, mirante a un futuro più sostenibile. 3. Impatto a livello politico e strategico I Living Labs regionali / transregionali permettono di promuovere l’innovazione e di incoraggiare l’innovazione aperta, stimolando l’innovazione sociale, in risposta all’evoluzione della società. A livello regionale: L’impatto strategico regionale più importante è l’integrazione dell’asse “Innovazione attraverso gli utenti finali e territori di sperimentazione” e “Appalto pubblico d’innovazione” nelle strategie e politiche delle regioni partner, soprattutto nelle strategie regionali d’innovazione di specializzazione intelligente elaborate nell’ambito dei fondi strutturali 2014-2020 (SRI-SI RRA della Regione Rhône Alpes ad esempio). Il progetto Alcotra Innovazione ha inoltre consentito di proporre ai soggetti delle aree tematiche selezionate una prima esperienza di sperimentazione e di sensibilizzare i soggetti dell’innovazione (poli di competitività e cluster, soprattutto) all’innovazione attraverso gli utenti finali nonché all’appalto pubblico d’innovazione. Il lavoro realizzato si traduce inoltre nell’integrazione degli assi innovazione attraverso gli utenti e appalto pubblico d’innovazione nella redazione dei Programmi Operativi FESR 2014-2020 delle regioni partner. A livello transfrontaliero: I risultati del progetto Alcotra Innovazione sono stati integrati nel lavoro condotto dal gruppo di lavoro 4 « Economia e Innovazione », soprattutto per quanto riguarda l’innovazione aperta, il sostegno delle azioni pilota e la stimolazione della domanda. Il gruppo 4 è coinvolto nella redazione delle proposte delle priorità d’investimento e delle linee d’azione del futuro programma ALCOTRA 2014-2020. 20 È stata inoltre redatta da tutti i partner una lettera di raccomandazioni all’attenzione del Comitato di Orientamento e di Redazione del programma Alcotra, delle Autorità di gestione attuali e future e del STC. Questa lettera dimostra la volontà dei partner di sostenere l’approccio d’innovazione aperta, come già avvenuto nel territorio Alcotra. A livello europeo: - Il progetto Alcotra Innovazione è citato nella Digital Agenda Toolbox, pag. 54 http://s3platform.jrc.ec.europa.eu/documents/10157/130815/Digital%20Agenda%20Tool %20Box%20v.13_CONSULTATION.pdf - La « Guide to social Innovation » cita le azioni pilota e-Health, pag. 40 http://s3platform.jrc.ec.europa.eu/documents/10157/47822/Guide%20to%20Social%20In novation.pdf Il progetto Alcotra Innovazione è stato presentato nel corso degli Open Days 2012 “From today’s practice to tomorrow’s policy: Euroregions delivering results for the benefit of regional cohesion and innovation after 2013” e 2013 “Place-based innovation: Living Labs and Smart Specialisation Strategies” a Bruxelles, nonché nel corso delle Summer school della rete europea dei Living Labs (ENoLL) a Helsinki nel 2012 e a Manchester nel 2013. Questa iniziativa prende in considerazione la globalità del processo d’innovazione aperta e della catena di valore, considerando più le dimensioni intellettuali e relazionali che le dimensioni infrastrutturali. È strategico sviluppare l’innovazione aperta e condurla in un contesto transfrontaliero, allo scopo di unire le risorse e le culture. La Francia e l’Italia sono due paesi vicini, con culture simili, tuttavia ciascuno presenta le proprie specificità. Questa alleanza potrebbe essere strategica a livello europeo, permettendo di ottenere una dimensione critica e di consolidare la posizione di questo territorio nell’ambito dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. 21 Limiti e vincoli riscontrati: Tuttavia, i vincoli finanziari legati alle regole del programma Alcotra non hanno permesso di realizzare investimenti nel corso del progetto e sono state riscontrate alcune difficoltà per la retribuzione dei partecipanti ai Living Labs. Si sono manifestati vincoli legati alla lingua di lavoro nelle sperimentazioni transfrontaliere, poiché i partecipanti non parlavano tutti francese e italiano ed è stato utilizzato l’inglese come lingua intermedia. Ciò ha provocato alcune reticenze, limitando l’espressione e il totale coinvolgimento di tutti i soggetti. La messa a disposizione dei dati pubblici si è rivelata inoltre un vincolo al corretto svolgimento di alcune azioni pilota, come quelle relative ai sistemi di Intelligent Mobility. Occorre inoltre mettere in guardia sui diritti di Proprietà Intellettuale dei partecipanti, che possono variare secondo i progetti: - Obbligo di redazione di contratti di proprietà intellettuale per lo sviluppo di prodotti e servizi, - Firma di licenze creative nell’ambito delle sperimentazioni Transmuseobs, i deliverable sono prodotti con licenza libera creativa comune CC-BY-SA, ovvero senza diritti, citando i loro autori, - Rispetto dei copyright preesistenti delle aziende partecipanti. 22 Principali raccomandazioni: 1. Perseguire la modalità d’innovazione attraverso gli utenti, con: - la diffusione e la sensibilizzazione a questo approccio, - la creazione di bandi per favorire l’innovazione attraverso gli utenti e in collaborazione con gli utenti e l’integrazione dell’innovazione attraverso gli utenti nei bandi esistenti, - il lavoro sulla definizione di modelli economici di Living Labs e il loro perdurare in futuro, - il lavoro di squadra pluridisciplinare, integrando le dimensioni sociologiche, design e artistiche nei progetti d’innovazione, pur preservando l’equilibrio tra i soggetti della quadruplice elica, - lo sviluppo di strumenti di lavoro collaborativo. 2. Favorire tutti gli scambi transfrontalieri possibili tra le 5 regioni partner: - appoggiarsi agli eventi esistenti e crearne nuovi, anche attraverso cluster francesi e italiani (il progetto può fungere da base allo sviluppo di azioni di interclustering) - disseminare la metodologia presso le altre regioni, allo scopo di mettere in comune gli sforzi nelle quattro aree tematiche selezionate - accompagnare lo sviluppo di progetti europei e monitorare le opportunità di finanziamento nei futuri programmi comunitari 2014-2020 3. Sensibilizzare all’appalto pubblico d’innovazione: - favorire i legami tra acquirenti pubblici e aziende innovative - accompagnare l’implementazione di azioni incitative per fare dell’appalto pubblico una vera leva di innovazione - prendere in considerazione la domanda rispetto all’offerta 23 CONCLUSIONE Il progetto strategico Alcotra Innovazione ha riunito per tre anni le Regioni Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Provence-Alpes-Côte d’Azur, Rhône-Alpes, nonché la Provincia di Torino attorno all’ambizione dello sviluppo di progetti d’innovazione aperta in aree chiave delle loro economie regionali. I risultati delle azioni pilota transfrontaliere condotte nei settori scelti (Intelligent Mobility, eHealth, Smart Energies, Creative Industries) si sono rivelati positivi ed hanno permesso di: sviluppare una cultura condivisa dell’innovazione, incentrata sull’ utenza presso tutti i partner ed integrare gli utenti in alcuni processi d’innovazione attuare il concetto di fertilizzazione incrociata, sfruttando le ricchezze degli approcci interdisciplinari far emergere nuove modalità di finanziamento dell’innovazione, attraverso l’appalto pubblico d’innovazione (PCP) delineare una vera plusvalenza territoriale Oggi ci pare pertinente continuare su questa strada e sostenere progetti che sviluppino metodologie c.d. di ”innovazione aperta”, ed in particolare l’approccio Living Labs. La metodologia Living Labs, che pone l’utente al centro della co-creazione di nuovi prodotti o servizi, in collaborazione con i soggetti del mondo della ricerca, degli enti e gli industriali, permette d’integrare in modo più capillare le problematiche territoriali, adeguando le soluzioni alle esigenze. L’innovazione esce allora dai laboratori di ricerca pubblica o privata per diventare propria tanto agli utenti finali (consumatori/cittadini) quanto agli utenti intermedi e professionisti, lungo una catena di valore, secondo scenari di utenza. Oggi si tratta di implementare questa modalità d’innovazione in tutti i Campi d’Attività Strategici delle Regioni, definiti nelle strategie regionali d’innovazione di specializzazione intelligente (RIS3), sostenendo l’approccio Living Labs con progetti di sperimentazione e di prototipazione. La struttura del territorio Alcotra, con le sue configurazioni contrastate (poli urbani importanti, popolazioni che invecchiano e disperse in territori isolati nel resto della zona), richiede di proporre modalità progettuali che rispondano a tali specificità. L’approccio Living Labs permette pertanto una reale iniziativa di sviluppo complementare alle rigorose logiche della crescita e rappresenta una vera leva d’innovazione che favorisce lo sviluppo di nuovi concept, prodotti o servizi, in risposta alle esigenze e ai valori degli utenti. 24