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CAPITOLO 5
Un
approfondimento:
i momenti
conviviali
5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
Nei capitoli precedenti abbiamo visto come in Cina l’aspetto relazionale
rivesta grande importanza anche in un rapporto d’affari e come la relazione si
costruisca prima, durante e dopo il momento formale del contratto.
I momenti conviviali, quali ad esempio i banchetti, giocano quindi un
ruolo importante e non vanno sottovalutati. I cinesi considerano questi
momenti, in tutto e per tutto, una delle fasi pre-negoziali.
Durante questi pranzi ufficiali, sarà attentamente valutato il comportamento vostro e della delegazione, quello che direte, come lo direte ecc.. Sarà
un modo per comunicare chi voi siete e come affrontate le situazioni e i rapporti con gli altri.
Oltre a celebrare un evento, i banchetti sono un modo per presentarvi
delle persone e/o per posizionare pubblicamente il rapporto con voi in una
relazione guanxi. L’importanza e il grado gerarchico degli ospiti cinesi presenti ad un banchetto di benvenuto, per esempio, saranno un segnale concreto
dell’importanza data al vostro progetto da parte dei cinesi. I presenti al banchetto, soprattutto se provenienti da organizzazioni diverse, noteranno subito questi dettagli e vi valuteranno di conseguenza.
Data l’importanza di questi momenti, quando riceverete un invito dovrete accettare. Dietro ad ogni invito c’è una ragione ed il relativo rifiuto può
assumere un significato più forte di quello che volevate dare: un significato
che potrebbe confondere la parte cinese e scombinare il loro modus operandi fino a dover decidere se e come continuare il rapporto con voi.
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COMPRENDERE LA CINA
Naturalmente, un pranzo o una cena sono uno strumento dato anche a voi
per conoscere la vostra controparte, capirne eventuali debolezze e punti di
forza, capire i rapporti che li legano e dove eventualmente risiede la vera autorità del gruppo. Sono quindi un ottimo modo per cominciare la vostra relazione guanxi.
Una premessa. Sapere in anticipo che il modo in cui vi
comporterete a tavola sarà valutato dal vostro ospite per
Principi
generali dello
ricavare informazioni su di voi, può essere paralizzante.
stare a tavola
Potete stare tranquilli, però, che la violazione delle
“buone maniere” e dell’etichetta da parte di un occidentale costituisce un’offesa di poco conto. Le attese dei cinesi nei nostri confronti sono piuttosto basse e questo è abbastanza tranquillizzante.
Un minimo di senso comune, di buon’educazione e di rispetto per l’altro
sono sufficienti per condividere il pasto con chiunque. Tuttavia, una conoscenza basilare degli usi cinesi, così come dei principi su cui si fonda la loro
etichetta, vi può evitare quei piccoli o grandi passi falsi di cui potreste non
accorgervi. La vostra buona volontà potrà solo essere apprezzata dai vostri
ospiti e oltretutto potrà tornare utile come argomento di conversazione a
tavola negli sventurati momenti in cui questa dovesse languire.
Alcuni principi, alla base del comportamento a tavola dei
cinesi, sono di norma condivisi: Per i cinesi, il rito del manLa
condivisione
giare insieme, in altre parole della condivisione del momento
del pasto
conviviale, è molto importante e quest’unione del tempo del
pasto si traduce nella condivisione delle portate. Simbolo di
quest’unione è, per esempio, il tavolo rotondo su cui poggia un unico piatto ruotante, che spesso troviamo nei ristoranti cinesi anche in Italia. Anche durante pasti
meno formali dei banchetti, i cinesi se mangiano insieme al ristorante non ordinano mai dei pasti singoli, ma preferiscono ordinare portate che poi spartiranno.
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5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
Dalla condivisione delle portate discende il principio del rispetto reciproco. Questo principio, che ovviamente non è lontano da un’ordinaria buon’educazione
di casa nostra, in Cina è messo in evidenza dal fatto
che il cibo è servito in piatti comuni e che il momento del pasto comune serve per costruire un’amicizia.
Rispetto reciproco significa, per esempio, evitare di
approfittare di una pietanza oppure mangiare senza
aspettare gli altri, o infine servirsi esageratamente senza
poi riuscire a finire quanto preso.
Quando sarete ad un’occasione ufficiale, un atteggiamento un po’ deferente verso i vostri ospiti vi aiuterà da evitare gaffe, specialmente verso gli anziani e
verso chi ricopre cariche elevate. Dal rispetto reciproco deriva la regola del “servire gli altri”, molto rispettata soprattutto nelle occasioni ufficiali più tradizionali. Il principio si traduce, per esempio, nell’offrire il
cibo ai propri commensali prima di servire se stessi.
Il rispetto
reciproco
In Cina, i pranzi ufficiali hanno generalmente un
formato standard e si tengono soprattutto nei ristoranti. Un banchetto comincerà verso le 18:30, in particolare se siete nella Cina settentrionale dove si usa mangiare piuttosto presto. Un pasto dovrebbe durare circa
due ore.
Arrivare in ritardo, ovviamente, è considerato una
grave scortesia, mentre è accettabile arrivare con qualche minuto d’anticipo: i vostri ospiti dovrebbero essere già sul posto da un pezzo.
Un pranzo
ufficiale
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COMPRENDERE LA CINA
Per quanto riguarda i posti a tavola, l’etichetta cinese impone una rigida
gerarchia, è meglio quindi aspettare a sedersi e farsi mostrare il proprio posto.
Secondo la tradizione, il posto al centro, opposto alla porta e di spalle al
muro è il posto d’onore e riservato all’ospite più importante, per esempio il
capo della squadra di trattative. Alla sua sinistra dovrebbe poi sedersi l’ospite cinese e, a seguire, tutti gli altri saranno fatti accomodare in ordine d’importanza.
Il pasto si apre con gli antipasti e solo dopo giungono le portate principali o cai. Il segnale d’inizio è quando l’ospite principale prende le bacchette:
sarà lui a provare per primo i piatti quando arrivano e sarà suo dovere servire gli invitati più importanti che, per questo, gli siedono vicino. Sarà sempre
l’ospite principale a servire il vino, anche se nei ristoranti ormai è d’uso che
siano i camerieri a farlo.
Saranno i camerieri probabilmente a portare in tavola il riso, in ciotole
individuali, dopo che le portate principali sono arrivate. Tuttavia, nel caso in
cui vi fosse servito direttamente dal vostro ospite, abbiate cura di porgere la
vostra ciotola con entrambe le mani e non cominciate a mangiare fintanto
che non siano stati serviti tutti.
La fine del pasto è segnalata dall’arrivo della zuppa (che di solito chiude,
e non apre, il pasto) e dalla frutta. Tradizionalmente dovrebbero essere gli
invitati che definiscono il momento dei saluti, ma non è anomalo che un
ospite cinese ad un certo punto faccia capire che è ora di salutarsi con frasi
del tipo: “…è stato molto gentile da parte vostra accettare quest’invito …”. È
un segnale. Cercate di coglierlo per non trovarvi nell’imbarazzante situazione
in cui i vostri ospiti cinesi si alzano e se ne vanno cogliendovi impreparati.
Quando sarete serviti, o quando vi servirete nel corso del pasto, ricordate
che dai piatti comuni il cibo deve essere preso con cucchiai da portata o, in
certi casi, con le bacchette apposite. Ricambiare la cortesia e fare atto di offrire il cibo all’ospite durante il banchetto potrebbe essere gradito, anche se probabilmente sarà rifiutato.
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5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
Se non siete in grado di mangiare con le bacchette,
nelle città e nelle aree più occidentalizzate, i ristoranti
saranno forniti anche di forchette che vi daranno dietro vostra richiesta. Non date per scontato, però, di
poter avere una forchetta se vi recate nella Cina dell’interno, lontano dalle grandi città e/o dai ristoranti più
in vista.
Sarebbe meglio, in ogni caso, imparare ad usare le
bacchette decentemente, prima di andare in Cina: non
è difficile, vi eviterà situazioni imbarazzanti e dimostrerete inoltre la volontà di avvicinarvi alla cultura dei
vostri ospiti.
Un pranzo ufficiale avrà probabilmente molte più
portate di quante non vi aspettiate. Un cinese, infatti,
perderebbe la faccia se i suoi ospiti non si alzassero da
tavola più che sazi, lasciando degli avanzi. Per questo,
e perché è buon’educazione provare tutti i piatti proposti fino all’ultimo, dovrete regolare il vostro ritmo,
soprattutto all’inizio.
Il giusto equilibrio deve essere rispettato anche tra
le portate principali e il riso: mangiare troppo riso, agli
occhi dei cinesi, dà ad intendere che non si è gradito
quanto proposto. Al contrario, mangiare troppo delle
portate principali vi fa fare la figura di chi vuole approfittare del cibo migliore e più costoso.
Infine, come già ricordato, prendere d’assalto un
unico piatto perché più gradito non è visto come segno
di grand’educazione: il cibo deve essere sempre condiviso, ma anche qui basterà un po’ di senso comune.
Contrariamente a certe leggende, è scarsa la proba91
COMPRENDERE LA CINA
bilità che vi siano servite scimmie, cani, serpenti o tartarughe, non tanto perché voi siete stranieri, ma perché i cinesi non pasteggiano normalmente con
certi cibi.
Oltretutto, se i cibi sono piuttosto costosi, perché sprecarli con dei barbari che non li apprezzerebbero?
Vi potrà capitare tuttavia che vi offrano cibi più semplici, ma che lo stesso potreste trovare ripugnanti: i cetrioli di mare, le zampe di qualche volatile
domestico e così via. Non siete veramente obbligati a mangiarli anche se,
come nel caso delle bacchette, un tentativo per assaggiare ed apprezzare quanto offerto sarebbe senz’altro considerato in modo positivo. D’altronde dimostrarsi schizzinosi non è un gran biglietto da visita neanche da noi.
Ovviamente nessuno potrà mai obbligarvi ad assaggiare cibo che non
potete mangiare per eventuali intolleranze alimentari o per problemi d’altro
genere. In questo caso, ove possibile, sarebbe opportuno far conoscere le particolari esigenze alimentari alla parte cinese prima del pasto, magari tramite
l’interprete.
Durante il pasto sarebbe buona regola da parte vostra non parlare d’affari.
Dovrete stare attenti a non sollevare argomenti che hanno a che fare con i
progetti di lavoro che vi legano, perché i cinesi potrebbero approfittare dell’atmosfera rilassata e del vino bevuto per strapparvi qualche promessa, un
accordo di qualche tipo, magari da voi accettato solo per scherzo, ma da loro
preso seriamente e poi ricordato successivamente come impegno preso.
Cercate comunque di non far languire la conversazione, perché potrebbe
essere considerato un cattivo segno. Preparatevi, magari, qualche argomento
“tranquillo” da resuscitare in eventuali momenti di crisi. Nel prossimo capitolo riportiamo qualche suggerimento sugli argomenti “buoni” e “cattivi” per
un tavolo cinese. Ricordatevi che, oltre al cibo, anche la conversazione andrà
sempre condivisa: sarà considerata maleducazione se una parte del tavolo
dovesse discorrere separatamente dal gruppo, magari in una lingua non compresa da tutti i presenti.
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5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
Infine, nel corso del banchetto, specialmente nei
pranzi più tradizionali, vi potrebbero chiedere di fare
un discorso e vi sarà difficile rifiutare. Preparatevi quindi qualcosa da dire, anche un po’ banale, come la serietà delle vostre intenzioni sul fare affari insieme, oppure
qualcosa sui grandi progressi economici della Cina,
oppure sugli splendidi rapporti tra i due paesi, ecc..
Come i brindisi, di cui parleremo nel prossimo
paragrafo, questo tipo di discorsi serve a rassicurare i
vostri ospiti sulla relazione che sta per nascere e un
rifiuto a pronunciarli sarebbe analizzato in questo contesto. Mentre vi lancerete nella vostra performance
retorica, ricordate di evitare battute di spirito, barzellette e sarcasmi di vario tipo, che nella gran parte dei
casi non sarebbero compresi.
I brindisi svolgono una parte importante nel protocollo cinese a tavola e, di solito, sono numerosi.
Sarà l’ospite principale ad iniziare brindando agli
invitati, all’amicizia tra le due delegazioni, alla prosperità dei due paesi rappresentati, ecc..
Poi toccherà a voi. Potrete benissimo seguire la falsa
riga dal vostro ospite e brindare a lui, alla sua azienda
o al successo del progetto comune o all’amicizia tra i
due popoli.
Potrete affermare qualsiasi banalità vi venga in
mente in quanto sarà prevista e tenuta in considerazione.
Se siete ad un primo incontro, prestate attenzione
a quanto detto. Tra le righe della retorica potreste
I brindisi
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COMPRENDERE LA CINA
venire a conoscenza di cose che non vi saranno dette esplicitamente, come
l’intenzione di passare rapidamente alla conclusione di un eventuale accordo o amenità simili.
Il brindisi tradizionale cinese è il ganbei, letteralmente “si vuotino i bicchieri”, e presuppone che si beva d’un fiato l’intero contenuto del bicchiere.
È uso per i cinesi ingaggiare a tavola una specie di sfida su chi riesce a bere
di più. Il brindisi, però, sarà fatto con vini molto forti e non sempre potabili: prestate attenzione, quindi, a brindare con vini cinesi.
Quando parliamo di vino in Cina, traduciamo il termine jiu che in realtà
indica tutte le bevande che contengono alcol.
Il vino d’uva non è ancora una bevanda che troverete facilmente sulla
vostra tavola in quanto è stato introdotto solo recentemente, grazie anche a
joint venture europee.
Con ogni probabilità avrete davanti a voi vini di riso o d’altro cereale, ad
alta gradazione alcolica.
Gli uomini presenti al tavolo non potranno astenersi almeno dai primi
brindisi, per i successivi invece potranno accontentarsi di centellinare il vino
senza vuotare il bicchiere.
Le donne saranno fortunatamente dispensate dall’intero rituale e potranno limitarsi ad assaggiare il vino. In linea di massima, una donna che beve
molto non è vista con gran riguardo.
Se, ad un certo punto, non riuscite a continuare con il vino potrete proseguire con la birra. In Cina, infatti, si producono alcune birre più che
decenti.
Purtroppo i banchetti cinesi non sono una delle occasioni più felici per un
astemio. Come nel caso del cibo, i problemi riguardanti intolleranze di vario
tipo andrebbero segnalati in precedenza. Tuttavia, privare i cinesi del rituale
del ganbei non sarà il vostro miglior biglietto da visita e potreste ovviare a
questo inconveniente prevedendo che almeno uno dei commensali sia disposto a condividere i loro brindisi.
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5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
Vi diamo, qui di seguito, alcune semplici indicazioni di comportamento che, nei limiti del possibile,
dovreste provare a rispettare:
- Come probabilmente tutti già sanno, il cibo
cinese è tagliato a piccoli pezzi per essere mangiato con
le bacchette.
È considerata cattiva educazione toccare il cibo con
le mani ed esistono poche eccezioni a questa regola.
Una di queste sono ad esempio alcuni crostacei. Nei
casi dubbi è meglio aspettare e vedere come si comporta l’ospite.
Per tranquillizzarvi, continuate a rammentarvi che,
comunque, le aspettative nei vostri confronti sono
piuttosto basse e che i cinesi saranno sicuramente
disposti a dimostrare la loro superiore tecnica nel mangiare un gambero...
- Se, arrivati a questo punto, non siete ancora in
grado di mangiare con le bacchette e siete obbligati a
chiedere una forchetta, evitate per lo meno di chiedere anche il coltello: oltre che inutile, il coltello sulla
tavola è visto come simbolo di violenza ed è considerato un cattivo segno dai superstiziosi seduti al vostro
tavolo che potrebbero essere molti. In certi ambienti,
la richiesta di un coltello potrebbe davvero creare un
po’ d’imbarazzo.
- A proposito di superstizioni, prestate attenzione
quando ci sono teiere sul tavolo a non rivolgere il beccuccio verso qualcuno: allude alla possibilità di un litigio con la persona indicata ed è una delle innumerevoli credenze popolari esistenti.
Le buone
maniere a tavola
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COMPRENDERE LA CINA
- Abbiamo già accennato alla regola di non prendere mai il cibo dai piatti
comuni con le proprie bacchette e di usare piuttosto cucchiai da portata. Vi
accorgerete, tuttavia, che almeno nelle situazioni meno formali, i cinesi stessi rispettano questa norma con elasticità.
Non di meno, sappiate che è cattiva educazione, oltre che poco igienico.
- Spesso gli stranieri, in particolare i “neofiti” utilizzano le bacchette nei
modi più bizzarri.
Come nella nostra cultura, anche in Cina vi sono regole che sono insegnate sin da bambini ed entrano poi a far parte degli automatismi quotidiani di
una persona. Certe cose che sono scontate per i cinesi, quindi, non vi saranno insegnate e certe “bizzarrie” probabilmente non vi saranno neppure fatte
notare. Sicuramente, però, i vostri ospiti le noteranno e voi vi mettereste in
ridicolo. Ricordatevi pertanto di:
- Non infilzare il cibo con le bacchette, neanche per scherzo.
- Non puntare mai le bacchette contro qualcuno: se avete l’abitudine di
gesticolare durante la conversazione a tavola, tenete in mente di appoggiare le bacchette e poi date libero sfogo alle mani.
- Appoggiare le bacchette, quando possibile, sull’apposito poggia-bacchette e non sul piatto o sulla ciotola.
- Non infilare mai le bacchette nelle ciotole di riso: è particolarmente di
malaugurio perché nei funerali buddisti la ciotola di riso con le bacchette
infilzate in verticale è quella offerta al morto.
- Non infilare mai le bacchette in bocca: servono solo a portare il cibo alle
labbra. Siete stranieri, comunque, è meglio infilare le bacchette in bocca
che vedere il cibo cadere rovinosamente sulla tavola.
- Nella Cina meno “occidentalizzata” vi potrebbe accadere di sentir risucchiare i cibi liquidi. Non è considerato maleducazione nella cultura cinese, anzi, è visto come un segno di lode verso il pasto.
Altri segni rumorosi d’apprezzamento, invece, sono da evitare qui come altrove. Viceversa, non sono giudicati maleducati i gomiti sul tavolo ed è nor96
5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
male sollevare la tazza del riso e portarsela alla
bocca.
- I resti del cibo, gli ossicini, ecc. devono essere
depositati nel piatto sotto la vostra ciotola. Nei
ristoranti meno ricercati vi capiterà di osservare,
invece, che i cinesi li depositano direttamente sul
tavolo di fianco al piatto. È perfettamente accettabile, anche se per noi è un po’ sgradevole.
- L’uso degli stuzzicadenti è consentito, ma va fatto
in modo discreto.
Accade raramente, ma potrebbe succedervi di essere invitati a casa di qualcuno dei vostri ospiti cinesi, se
proprio non ai primi approcci, magari a quelli successivi. Valgono per questi inviti la maggior parte delle
regole citate in precedenza. Anche in questo caso,
naturalmente, un rifiuto dovrà essere più che ben
motivato perché implica significati che voi non vi prefiggevate.
La gran parte delle case cinesi sono molto al di
sotto degli standard cui siamo abituati, soprattutto se
gli affari vi allontaneranno dalla città e dai quartieri
più moderni. Se siete ai vostri primi contatti con la
Cina, una visita ad una casa cinese potrebbe essere
sconcertante. Siatene preparati ed evitate, ovviamente,
di dimostrare il vostro stupore, anche perché dietro a
questa visita ci sarà un grosso lavoro per rendere la casa
adeguata alla vostra presenza.
All’arrivo, sarete fatti entrare ed accomodare in
quella che è considerata la stanza comune, il soggior-
Gli inviti a casa
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COMPRENDERE LA CINA
no. È possibile che non vi mostrino la casa perché non la considerano all’altezza delle vostre attese. In questo caso, non chiedetelo.
In Cina è considerata buon’educazione portare sempre un presente per l’ospite, per il/la consorte e per ciascun membro della sua famiglia. I regali per
i figli saranno molto graditi, cercate quindi di scoprire in anticipo qualche
dettaglio su chi v’invita.
Il regalo andrà offerto immediatamente, con entrambe le mani.
Probabilmente non sarà aperto subito di fronte a voi, a meno che il vostro
ospite non si voglia mostrare aperto alle “mode” occidentali. In Cina, infatti,
vige l’abitudine di aprire i regali solo dopo che l’ospite se n’è andato, un’abitudine probabilmente legata al non voler perdere e far perdere la faccia qualora il regalo fosse poco opportuno o troppo importante, o troppo poco
importante, ecc. Se l’invito dovesse essere per un pranzo o per una cena,
ricordatevi di sprecarvi in complimenti: sono previsti.
Non è detto che la moglie del vostro ospite mangi con voi, potrebbe anche
solo servirvi e poi ritirarsi in cucina. È una pratica tradizionale e, se questo
accade, non cercate d’interrogare l’ospite sulla questione. Come nei pranzi
ufficiali, non finite completamente il cibo che vi è offerto perché poco cibo
farebbe perdere la faccia al vostro ospite.
Dopo un invito, specialmente ad un pranzo ufficiale, la
parte cinese si aspetterà sempre che ricambiate. Un pasto
in un buon ristorante o al vostro albergo se questo è
facilmente accessibile, potrebbe essere una buon’idea.
Il vostro invito non dovrà essere troppo povero, perché non riuscireste ad
essere sufficientemente all’altezza, né troppo ricco, perché umiliereste la parte
cinese facendogli perdere la faccia.
Generalmente i pranzi più importanti al ristorante si organizzano in base a
quanto prevedete di spendere per persona: definite quello che può essere un
prezzo congruo e discutete poi il menù con il ristorante.
Contraccambiare
gli inviti
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5. UN APPROFONDIMENTO: I MOMENTI CONVIVIALI
In questo caso, lo stesso ristorante potrebbe esservi di
grande aiuto per la scelta più adatta delle portate.
Tenete conto che, a differenza di quanto richiesto a
voi occidentali, i cinesi in genere sono molto schizzinosi riguardo al cibo.
Sarà quindi più gradito un buon ristorante cinese
piuttosto che un omologo occidentale.
Qualora, tuttavia, vogliate scegliere un ristorante
nostrano, evitate di ordinare cibi come i latticini che
non fanno parte della loro dieta.
Se state organizzando un pasto importante, per
riuscire a rispettare la pesante etichetta cinese, sarà
utile che vi facciate aiutare da un vostro referente locale o, in mancanza di questo, anche dall’interprete. La
stessa scelta degli invitati dovrà essere fatta con molta
cautela. Fatevi consigliare dal referente cinese, perché
vi potrebbe essere facile incorrere in errori difficilmente rimediabili e che non aiuterebbero nella faticosa
costruzione delle giuste guanxi.
In quanto ospite, voi dovrete essere al ristorante
con una mezz’ora d’anticipo e attendere gli ospiti alla
porta, personalmente, o farli attendere da qualcuno e
aspettarli al tavolo. Ricordate che ci si siede in ordine
rigorosamente gerarchico, con l’ospite più importante
in faccia alla porta e alla vostra destra. Per definire l’ordine dei posti fatevi sempre aiutare da un cinese.
Nel determinare l’ordine gerarchico, ricordate che
eventuali elenchi della delegazione cinese che vi sono
stati forniti, sono sempre in ordine d’importanza e
questo vi può aiutare nel disporre i posti.
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COMPRENDERE LA CINA
Tuttavia il problema maggiore, anche per un cinese, potrà nascere se state
ospitando persone d’organizzazioni diverse: prestate la massima attenzione in
questo caso perché correte il rischio di offendere qualcuno. Un aiuto, nel
disporre le persone è dato dal fatto che, a parità d’importanza, l’età in Cina
dovrà essere sempre rispettata.
Se il numero dei presenti dovesse richiedere due tavoli, il vostro “vice”
dovrà sedere al secondo tavolo e fare gli onori di casa. Gli ospiti più importanti sederanno comunque tutti al primo tavolo e la vostra delegazione e
quella cinese si sederanno alternati. In presenza di delegazioni numerose
potrà essere utile definire l’ordine con segnaposti in entrambe le lingue. Alla
fine della serata, gli invitati devono essere accompagnati alla porta e il conto
è regolato solo dopo che si sono allontanati, mai in loro presenza magari
direttamente al tavolo come siamo abituati. La mancia in Cina una volta era
rifiutata. Ora invece non è più così, specialmente nelle grandi città e da parte
dei più giovani.
Una parentesi per concludere: in Cina, anche nelle situazioni meno formali, non si usa dividere il conto del ristorante. Ci sarà sempre un ospite e un
invitato, un po’ di discussione su chi deve pagare e il velato sottinteso che la
prossima volta tocca all’altro ...
SUNZI DICE
“…L’arte della guerra c’insegna che non
dobbiamo fare affidamento sulla probabilità che il nemico non stia giungendo, ma
sulla nostra prontezza e preparazione a
riceverlo; non dobbiamo affidarci sulla pos-
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sibilità che non ci attacchi, ma piuttosto sul
fatto che abbiamo reso la nostra posizione
inattaccabile.”.
VIII, Jiubian, I nove cambiamenti