La gestione patrimoniale dei Fondi di

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La gestione patrimoniale dei Fondi di
La gestione patrimoniale dei Fondi di compensazione AVS/AI/IPG
Agosto 2015
1. Obiettivi
I tre Fondi di compensazione dell’AVS, dell’AI e delle IPG devono tenere conto, in fase di
investimento del capitale, del conflitto tra gli obiettivi di sicurezza, rendimento e liquidità (art. 108
cpv. 1 LAVS). La legge esige che l’attivo sia investito con la massima sicurezza possibile, ma che
al contempo si realizzi anche un rendimento ottimale corrispondente al mercato in funzione del
rispettivo profilo di rischio. È inoltre necessario avere sempre disponibilità liquide sufficienti
affinché le tre assicurazioni sociali possano onorare in qualsiasi momento i loro impegni di
pagamento. Come ulteriore elemento di sicurezza, occorre considerare lo sviluppo delle entrate e
delle uscite, il cosiddetto risultato di ripartizione.
Ulteriori informazioni: “Funzionamento dei Fondi di compensazione”.
2. Tre fondi, tre strategie d’investimento differenti
Il piano d’investimento risultante dall’ottimizzazione dei tre summenzionati obiettivi concorrenti tra
di loro, varia leggermente a seconda dell’assicurazione sociale. Le differenze dipendono in
particolare dalle diverse condizioni generali illustrate di seguito.
a) Rapporto tra capitale disponibile e uscite sull’esempio del confronto tra AVS e secondo
pilastro
Tanto maggiore è il capitale disponibile rispetto alle erogazioni periodiche, più l’assicurazione
sociale sarà coperta in caso di un fabbisogno inatteso di liquidità. Sebbene il Fondo AVS paia
avere un patrimonio consistente attualmente, pari a 29 miliardi di franchi, esso copre solo il 70%
circa delle uscite annue (situazione a fine 2014), mentre la legge sull’AVS prescrive un minimo
del 100%. Il Fondo AI copre il 50% delle uscite annue, in linea con il minimo previsto dalla legge.
La situazione è leggermente diversa per il Fondo IPG che, pur essendo molto più piccolo, in
percentuale è riuscito a costituire una riserva maggiore rispetto alle uscite annue attuali.
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b) Previsioni finanziarie future
Un dato di estrema importanza è l’andamento futuro delle entrate e delle uscite delle
assicurazioni sociali, il cosiddetto risultato di ripartizione. A tale proposito, l’Ufficio federale delle
assicurazioni sociali redige proiezioni annuali (www.bfs.admin.ch/statistik_ahv in tedesco).
Effettuare calcoli precisi su un orizzonte temporale pluriennale non è possibile, dal momento che
la congiuntura economica o le decisioni politiche e il loro impatto sulle entrate e sulle uscite delle
assicurazioni sociali non possono essere quantificati o previsti con esattezza. Le proiezioni
possono tuttavia indicare una tendenza, ossia se il patrimonio a medio termine tenderà a
crescere o a ridursi. Le stime relative all’AVS rivelano che, in assenza di contromisure adeguate
(riforme da parte del Parlamento), nei prossimi anni il patrimonio sarà destinato a calare
drasticamente – in totale e senza considerare il rendimento degli investimenti, fino a 10 miliardi
entro la fine del 2023.
c) Attendibilità delle proiezioni
Nell’arco degli anni si può constatare lo scostamento tra il consuntivo (EFFETTIVO) delle entrate
e delle uscite per ciascuna assicurazione sociale e il valore di proiezione (TEORICO), sulla base
del quale è possibile stimare l’attendibilità di tali proiezioni. Gli scostamenti tra bilancio teorico ed
effettivo superiori alla media indicano che l’attività d’investimento deve essere più prudente, ossia
più conservativa.
Per semplificare, esaminando attentamente i punti di cui alle lettere a), b) e c) è possibile stimare
l’orizzonte d’investimento dell’attivo, ossia la “duration” degli strumenti in cui impegnare una data
percentuale di fondi, nonché il grado di liquidità delle classi d’investimento prescelte nel loro
complesso. Da ciò si ricava un budget di rischio specifico per ciascuna assicurazione sociale. Un
budget di rischio più elevato significa che la singola assicurazione sociale è in grado di
sopportare oscillazioni maggiori del valore patrimoniale nel corso del tempo, per cui saranno
maggiori le quote del patrimonio complessivo che potranno essere investite in strumenti a più alto
rischio (ossia più volatili), come ad esempio le azioni, o meno liquidi, come ad esempio gli
investimenti immobiliari diretti.
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Nel loro insieme, i tre Fondi di compensazione perseguono una politica d’investimento
conservativa, essendovi l’esigenza di mantenere una sicurezza elevata e una consistente
disponibilità di liquidità. Rispetto ad esempio al secondo pilastro (casse pensione), in una media
di lungo periodo i Fondi di compensazione possiedono quote azionarie inferiori e scarso capitale
in immobili diretti e nel mercato privato, dal momento che in situazioni di crisi potrebbe essere più
difficile vendere tali investimenti e quindi potrebbe volerci più tempo per riavere questo capitale in
contanti sul conto.
3. Tre fondi, un pool comune di investimenti
I Fondi di compensazione AVS/AI/IPG investono il loro denaro congiuntamente, onde risparmiare
sui costi e incrementare l’efficienza a livello di sorveglianza e amministrazione. A tal fine hanno
creato un pool di investimenti che, in senso lato, funziona analogamente a un fondo
d’investimento. In base al proprio budget di rischio (cfr. sopra), ogni assicurazione sociale detiene
una quota più o meno consistente nei tre portafogli virtuali: il “portafoglio di base”, il “portafoglio di
mercato” e il “portafoglio LLP” (Lower Liquidity Portfolio).
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Mentre il portafoglio di base contiene forme d’investimento a basso rischio (= poco volatili) come
contanti, investimenti del mercato monetario e obbligazioni e prestiti a breve scadenza, il
portafoglio di mercato è costituito da investimenti più volatili. Si tratta soprattutto di obbligazioni a
più lunga scadenza (in franchi svizzeri e in valuta estera) e azioni svizzere ed estere, con una
piccola percentuale di altri investimenti tra cui, ad esempio, proprietà immobiliari indirette (fondi) o
materie prime (titoli energetici, esclusi i prodotti agricoli) che servono a diversificare ulteriormente
gli investimenti.
Il portafoglio LLP contiene a sua volta forme d’investimento per le quali non esiste un mercato di
scambi così liquido come per le azioni e le obbligazioni. Queste tipologie di investimenti, come ad
esempio i prestiti a Cantoni e Comuni o le proprietà immobiliari dirette, necessitano di più tempo
per essere alienate.
4. Gestione del rischio
La suddivisione dei valori patrimoniali in un portafoglio di base per gli investimenti a basso rischio
e in un portafoglio di mercato per gli strumenti a maggiore volatilità consente una gestione del
rischio ottimale per ciascuna assicurazione sociale. Spostando il patrimonio dal portafoglio di
base a quello di mercato e viceversa, si riesce ad adeguare puntualmente il rischio
all’assicurazione sociale, rispettando così in ogni momento il budget di rischio prestabilito. Il
portafoglio LLP è adibito principalmente agli investimenti in strumenti complementari, finalizzati a
migliorare la diversificazione e la stabilità del portafoglio globale.
L’organizzazione congiunta degli investimenti consente anche di gestire in maniera efficiente altri
eventuali rischi specifici nei portafogli sottostanti. Il rischio valutario, ad esempio, che deriva dal
possesso di titoli in valuta estera a fini di diversificazione e rendimento, viene gestito attivamente
con una copertura integrale o parziale in franchi svizzeri, in funzione di un’analisi della situazione.
Analogamente, con strategie di copertura adeguate è possibile contenere il rischio di tasso
d’interesse (ossia l’effetto delle variazioni dei tassi di mercato sul valore del patrimonio investito)
e il rischio di eventi estremi come i crolli borsistici.
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5. Sorveglianza del rischio
Per sorvegliare i rischi d’investimento viene tesa una rete di sicurezza e d’intervento a tre livelli.
Livello 1:
siccome le condizioni sui mercati finanziari possono cambiare repentinamente, il rischio viene
costantemente monitorato e rivalutato preventivamente. Per questo controlling operativo degli
investimenti, i Fondi di compensazione ricorrono a specialisti di risk management che valutano la
situazione e verificano la necessità di eventuali modifiche agli investimenti. Nella loro analisi si
possono avvalere anche di professionisti esterni. In fasi di mercato incerte, caratterizzate da un
peggioramento generalizzato dello scenario d’investimento, il rischio gravante sui fondi viene
ridotto entro una banda prestabilita a priori per ciascuna assicurazione sociale, ad esempio,
vendendo alcuni investimenti del portafoglio di mercato e spostando il loro controvalore nel
portafoglio di base.
Livello 2:
al di sopra della corrispondente situazione dei mercati vi è un’asset allocation strategica e un
controlling. In questo caso, il Consiglio d’amministrazione dei Fondi di compensazione effettua, in
genere almeno una volta all’anno, una nuova valutazione dei rischi per assicurarsi che gli
eventuali aggiustamenti delle previsioni finanziarie dei Fondi e le eventuali modifiche strutturali
dei mercati finanziari, trovino riscontro nei budget di rischio e nei conseguenti profili
d’investimento dei tre Fondi di compensazione.
Livello 3:
la terza rete di sorveglianza consiste nella valutazione e nella verifica periodica del processo
inerente la strategia d’investimento, la sua attuazione e le procedure di controlling a cura di un
revisore esterno indipendente, incaricato dal Consiglio d’amministrazione.
Mediante questo processo di sorveglianza a tre livelli è possibile garantire che le direttive stabilite
per i Fondi di compensazione AVS/AI/IPG e i processi d’investimento siano sempre in linea con
le “best practice” in materia di gestione dei patrimoni istituzionali.
6. Chi gestisce il patrimonio
Attualmente i valori patrimoniali vengono gestiti per circa la metà internamente dall’Ufficio di
Gestione, da parte dei propri gestori patrimoniali, e per l’altra metà da società di gestione
patrimoniale esterne e da banche. Alla fine del 2014, circa tre quarti del patrimonio globale di
compenswiss erano gestiti in Svizzera: a Ginevra, da parte di gestori patrimoniali svizzeri o di
società con sede in Svizzera. Su www.compenswiss.ch è disponibile una panoramica della
distribuzione attuale e dei rispettivi mandatari.
Nel decidere se avvalersi di gestori patrimoniali interni o esterni sono importanti, oltre alle
considerazioni sulla complessità, anche l’esperienza necessaria e la procedura di sorveglianza. I
Fondi di compensazione AVS/AI/IPG assicurano la massima indipendenza possibile da operatori
finanziari e banche, per cui devono disporre anche internamente di know-how e risorse sufficienti
per poter valutare in maniera professionale l’attività delle proprie controparti esterne. Tutto ciò
crea anche sinergie utilizzabili anche nelle attività di gestione patrimoniale interne e che non per
ultimo hanno un effetto positivo e diretto sui costi d’esercizio globali, dal momento che in genere
la gestione patrimoniale effettuata all’interno dell’Ufficio di Gestione comporta costi inferiori
rispetto a quella esterna.
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7. Risultati degli investimenti
Dal 2009, anno del referendum sul risanamento dell’AI, i valori patrimoniali delle tre assicurazioni
sociali sono gestiti nella modalità sopra descritta. La performance complessiva realizzata da
allora rispecchia sia l’andamento dei mercati finanziari, sia il diverso budget di rischio attribuito e
ridefinito di anno in anno per ciascun Fondo di compensazione, ossia per ciascuna assicurazione
sociale.
Il rendimento del patrimonio globale è rappresentato nel grafico sottostante.
Dal 2009 al 2014 si è registrata una performance cumulata superiore al 36%, equivalente a un
rendimento globale pari a 8,4 miliardi di CHF.
Ulteriori link:
- www.compenswiss.ch
- Documento e note di riferimento 1 “Funzionamento dei Fondi di compensazione”
- Documento e note di riferimento 3 “1° e 2° pilastro a confronto”
- Documento e note di riferimento 4 “Organizzazione dei Fondi di compensazione - Sviluppo
dal 1997”
- Comunicato stampa del 13.02.2015
- Principi di Corporate Governance
- Rapporto annuale 2014
Lugano/Ginevra, agosto 2015
Fondi di compensazione AVS/AI/IPG
Marco J. Netzer
Presidente del Consiglio di amministrazione
Gestione patrimoniale dei Fondi di compensazione AVS/AI/IPG
Eric Breval
Direttore
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