Norme_sismiche_PSC_Bagnolo_in_PIano 2013-10-15
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Norme_sismiche_PSC_Bagnolo_in_PIano 2013-10-15
Attuazione dell'articolo 11 della legge 24 giugno 2009, n.77 MICROZONAZIONE SISMICA Normativa Sismica Regione Emilia-Romagna Comune di Bagnolo in Piano Regione Emilia Romagna Soggetto realizzatore Amministrazione comunale Progetto: Paola Casali Studio Geologico CENTROGEO Studio realizzato con il contributo di Gian Pietro Mazzetti cui all'OPCM 4007/2012. Coordinamento della Regione Collaboratori: Stefano Gilli, Andrea Arbizzi, Emilia-Romagna - Servizio Geologico Mauro Mazzetti Luca Martelli Sindaco: Direttore Area Tecnica: Cristina Scaravonati ELaborazioni GIS: Studio Benaglia Professionisti Associati Corrado Ugoletti Data Agosto 2013 Comune di BAGNOLO IN PIANO-PSC Normativa per la riduzione del rischio sismico in esito agli studi di Microzonazione Sismica formati nell'ambito dei lavori relativi alle CARTE DELLE SICUREZZE DEL TERRITORIO del Piano Strutturale Comunale di Bagnolo in Piano. NORME PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO ART. 1- DEFINIZIONE E FINALITÀ 1. La microzonazione sismica è la suddivisione dettagliata del territorio in base al comportamento dei terreni durante un evento sismico e dei conseguenti possibili effetti locali del sisma sulle costruzioni. Essa costituisce un supporto fondamentale per tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale e per le relative Norme tecniche di attuazione/Regolamenti urbanistici edilizi, al fine di: − indirizzare le scelte insediative verso le aree a minore pericolosità sismica e/o all’utilizzo di tipologie edilizie a minor vulnerabilità rispetto ai possibili effetti locali; − assicurare che la progettazione esecutiva degli interventi edilizi ne realizzi la resistenza e le condizioni di sicurezza. 2. Gli studi di microzonazione sismica sono stati realizzati con riguardo al complesso del territorio comunale insediato/consolidato del capoluogo, comprese le porzioni suscettibili di nuova edificazione, e delle reti infrastrutturali principali, come indicato sullo strumento urbanistico generale, in conformità e coerenza con quanto stabilito dal PTCP2010 e dalla D.A.L.112/2007.1 ART. 2- ELABORATI DI RIFERIMENTO 1. Sono elaborati di Piano Strutturale gli studi sulla risposta sismica locale e microzonazione sismica, come di seguito identificati: Relazione illustrativa con relativi allegati e le seguenti cartografie (16 in complesso in scala 1:10.000): I LIVELLO Carta delle indagini pregresse e nuove; Carta geologico tecnica corredata da sezioni geologiche significative; Carta delle Isopieze del primo acquifero; Carta della Soggiacienza del primo acquifero; 1 D.A.L. 112/2007: deliberazione dell’ Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna n.112 del 2 maggio 2007: Approvazione dell’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell’art.16 comma 1, della L.R. 20/2000 per “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica”. Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 64 del 17 maggio 2007; sono stati inoltre applicati i criteri tecnici di cui all'OPCM 3907/2010, Delibera di Giunta Regionale dell’Emilia Romagna n.1051 del 18/07/2011 “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica” del Dipartimento Protezione Civile e Conferenza delle Regioni e P.A. (Gruppo di lavoro MS, 2008). Testo del 15/10/2013 1 Comune di BAGNOLO IN PIANO-PSC Carta del tetto delle sabbie e del substrato a comportamento rigido; Carta delle Microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS); Carta delle Frequenze naturali dei terreni (f0). II E III LIVELLO Carta delle nuove indagini; Carta delle velocità delle onde di taglio Vs nei primi 30 m pc (Vs30); Carta F.A. P.G.A.; Carta FA. I.S. 0,1-0,3sec; Carta FA. I.S. 0,1-0,5sec; Carta FA. I.S. 0,3-0,5sec; Carta FA. I.S. 0,5-1,0sec; Carta FA. I.S. 1,0-2,0sec. 2. La cartografia di Piano è costituita dalla Tav. 1.6 "Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS)", e dalle Tavv. 3.1-3.2-3.3-3.4-3.5-3.6 “Carta F.A. P.G.A“ e “Carte F.A. I.S.“. ART. 3 - DISPOSIZIONI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO 1. La cartografia di riferimento per l'applicazione delle presenti norme nella pianificazione è costituita dalla "Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS) " e "Carte di microzonazione di III° livello" in cui sono evidenziate: - le porzioni di territorio soggette a potenziale liquefazione e cedimenti; - le porzioni di territorio in cui sono possibili fenomeni di densificazione/ cedimenti. - le porzioni di territorio soggette ad amplificazione stratigrafica. - i fattori di amplificazione di Intensità di Housner nei periodi compresi tra: 0,1-0,3s; 0,1-0,5; 0,3-0,5s; 0,5–1s; 1-2s. Costituiscono inoltre riferimento per la pianificazione attuativa e progettazione definitiva/esecutiva le seguenti tavole : - "Carta delle frequenze naturali dei terreni (f0)” - "Carta dei Fattori di amplificazione della P.G.A." 2. Nelle porzioni di territorio corrispondenti alle aree soggette ad approfondimenti di terzo livello per la valutazione della suscettività alla liquefazione e cedimenti, rappresentati sulla carta 1.6 "Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS)"e sulle "Carte di microzonazione di III° livello", non è ammessa l’analisi di microzonazione sismica con metodo semplificato secondo le procedure previste dalle NTC 2008, in coerenza con le disposizioni del punto 3.2.2 delle medesime NTC 2008. In tali aree, preventivamente ad ogni trasformazione urbanistico - edilizia da realizzarsi negli ambiti urbani consolidati e nel territorio rurale, deve essere effettuata l’analisi di suscettività alla liquefazione con metodi semplificati basati su prove CPT il cui esito si riterrà positivo se l’indice di liquefazione risulterà inferiore a 3. Testo del 15/10/2013 2 Comune di BAGNOLO IN PIANO-PSC Quando tali analisi evidenzino un valore dell’indice di liquefazione maggiore di 3 ed inferiore a 5, dovranno essere condotti ulteriori approfondimenti specifici quali prove penetrometriche CPTU, analisi granulometrica e determinazione dell’indice di plasticità. Se gli esiti di tali approfondimenti confermino l’evidenza delle previste condizioni di suscettibilità alla liquefazione saranno da sviluppare ulteriori specifici approfondimenti secondo quanto previsto dalla letteratura tecnico scientifica in materia. Questi ultimi sono da eseguire sempre quando l’indice del potenziale di liquefazione è maggiore di 5. I risultati finali di tali analisi consentiranno di determinare le condizioni nel rispetto delle quali le previsioni di ambiti urbanizzabili e/o le trasformazioni urbanistico/edilizie possano essere ritenute sostenibili, o viceversa determinarne la non sostenibilità In base a detti parametri e condizioni dovrà essere sviluppata, in sede di pianificazione operativa l’analisi di risposta sismica locale. 3. Nelle porzioni di territorio corrispondenti alle aree soggette ad approfondimenti di terzo livello per la valutazione di cedimenti e densificazione, rappresentati sempre sulle carte 1.6 "M.O.P.S." e sulle carte di III° livello "F.A. .P.G.A. – F.A. I.S.", ogni trasformazione urbanistico-edilizia deve essere accompagnata da una preventiva valutazione dei potenziali cedimenti/cedimenti differenziali (sia in condizioni statiche che dinamiche), effettuata con riferimento alle tipologie edilizie più gravose previste nell’area, per la conseguente determinazione delle idonee tipologie di fondazione adottabili . 4. Fattori di Amplificazione Stratigrafica. Sulle carte di III° livello "F.A. .P.G.A. – F.A. I.S." sono rappresentati i fattori stimati di amplificazione del moto sismico, in termini di accelerezione di gravità (FA PGA) ed Intensità di Housner (FA IS), nei periodi compresi tra 0,1-0,3s; 0,1-0,5s; 0,3-0,5s; 0,5– 1s; 1-2s. La suddivisione in intervalli è funzione del periodo fondamentale di vibrazione dei fabbricati : - Fabbricati aventi periodo di vibrazione compreso nell’intervallo 0,1 - 0,3 sec, (ricadono in questo intervallo le tipologie edilizie prevalenti nel settore "civile" realizzate con qualsiasi tipologia costruttiva, aventi max 3 ÷ 4 piani)2 - Fabbricati aventi periodo di vibrazione compreso nell’intervallo 0,3 - 0,5 sec, (ricadono in questo intervallo la più comuni strutture a telaio in cls 5-6 piani, e per estensione anche le prefabbricate tipiche del settore produttivo-manifatturiero commerciale/industriale aventi altezza sottotrave inferiore a 7 metri). - Fabbricati aventi periodo di vibrazione compreso nell’intervallo 0,5 -2,0 sec, (ricadono in questo intervallo le tipologie edilizie a torre tipicamente realizzate a telaio in cls aventi oltre i 5 ÷ 6 piani, e per estensione magazzini verticali e manufatti alti e stretti quali silos, torri dell'acquedotto, ecc.) Rispetto alla matrice di cui sopra e al fine di contenere gli effetti del sisma, la Pianificazione attuativa e le Norme Tecniche di Attuazione/Regolamenti Urbanistici Edilizi devono garantire che gli interventi edilizi realizzino la minore interferenza tra Fattori di amplificazione e Periodo di vibrazione dei fabbricati. 2 Si fa riferimento al metodo di Analisi lineare statica previsto dalle vigenti NTC punto 7.3.3.2 Testo del 15/10/2013 3 Comune di BAGNOLO IN PIANO-PSC Per i fabbricati che abbiano periodo di vibrazione superiore a 2,0 sec sono da sviluppare approfondimenti mediante analisi di dettaglio della risposta sismica locale. 5. La "Carta delle frequenze naturali dei terreni (f0)”, suddivide il territorio comunale in settori contraddistinti dalle differenti classi di frequenza naturale dei terreni. Tale suddivisione costituisce il riferimento per la Pianificazione attuativa e per le Norme Tecniche di Attuazione/Regolamenti Urbanistici Edilizi, al fine di evitare, in caso di sisma, il fenomeno di doppia risonanza. 6. La "Carta dei Fattori di amplificazione della P.G.A.", riporta i valori minimi del fattore di amplificazione da utilizzarsi nelle verifiche per potenziale liquefazione e quando siano previste profondità di scavo che richiedono le verifiche di stabilità dei fronti di sbancamento. Pertanto essa costituisce riferimento nella progettazione definitiva/esecutiva degli interventi edilizi, al fine di garantire la resistenza e le condizioni di sicurezza dei manufatti. Testo del 15/10/2013 4