QUINTIMEDIA Giornalino scolastico dell`Istituto Comprensivo M.K.

Transcript

QUINTIMEDIA Giornalino scolastico dell`Istituto Comprensivo M.K.
SOMMARIO:
1
Editoriale
21
Indagine
1-2-3
Vicino—lontano
Intervista
3-7-13-15
Fai da te
21-22
Cronaca dentro
12-13-14-15
-16-17
Approfondimenti
4-5-6-8-9-1011-12
Ho letto ho visto
18-19.20
23
Giochi e passatempi
20-23
Umorismo
LAE
LAE
Badalassi Elisa - Barbagli Giacomo
Blaj Alessandra- Collecchi Gemma
Donati Maria - Gallo Matteo
Giannini Alessia - Grassi Fabio
Gronchi Ginevra - Gueye Fatou Kebe
Mancini Lisa - Martinelli Hoara
Nahid Zakaria - Orsini Matteo
QUINTIMEDIA
Giornalino scolastico
dell’Istituto
Comprensivo M.K.Gandhi
Anno XV
Numero II
3 Aprile 2016
Ben ritrovati! Siete pronti per nuove letture? In questo numero, oltre alle consuete rubriche dedicate a giochi, passatempi, storie ed esperienze significative, ci
dedichiamo ad un tema di enorme interesse: l’AMBIENTE e il problema ad esso
collegato,quello dei RIFIUTI. Inizieremo il nostro viaggio partendo proprio dal
nostro quartiere, per poi finire per parlare dei problemi globali che affliggono
l’umanità e che richiedono da parte di tutti un enorme impegno per essere risolti.
Tutti i cittadini vorrebbero un ambiente rispettato e ordinato.
Purtroppo non sempre ciò avviene perché ci sono persone, di tutte le età, che non rispettano il
verde pubblico; ecco che spesso, mentre siamo in giro nel nostro quartiere, è facile vedere panchine rotte, giochi dei parchi rovinati, cartacce e bottiglie per terra ecc...
Per questo abbiamo deciso di dedicarci a questa problematica e lo faremo con :
- indagini fotografiche
- intervista ai cittadini
- approfondimenti sulla raccolta differenziata del quartiere
- proposte e consigli per una miglior gestione dei rifiuti.
VEDUTA AEREA DEL NOSTRO QUARTIERE
Patalano Camilla - Pettinari Alice
Raduazzo Adelaide - Staccioli Samira
Turdo Giulia - Volpi Flavio
Wong Chung Danilo- Zucchelli Lorenzo
Di fianco possiamo vedere il quartiere
Oltrera visto dall’alto, sotto, nella mappa, si mettono a fuoco le nostre principali zone verdi: i giardini Baden Powell
ed il giardini Giovanni Paolo II.
LAF
Bonechi Viola—Chiumirillo Yasmin
Edbiri Rizlan - Enaanaa Yunes
Hassari Monir - Trotta Yassin
Faremo ora un bel viaggio (immaginario,
naturalmente) nei giardini e parchi che
circondano la nostra scuola (Istituto
Gandhi): ce ne sono tre, due dei quali
piuttosto grandi e sono anche attrezzati con vari giochi per noi ragazzi ed anche per i più piccoli.
Abbiamo anche immortalato con le nostre foto le cose che sono state danneggiate dall'incuria dei cittadini e dei
ragazzi.
BUONA LETTURA E BUONA
“VISIONE!”!
In alto a sinistra: i campi incolti che costeggiano la Tosco Romagnola. Nelle altre, i giardinetti posti di fianco al supermercato Panorama.(forse l'erba è un po' troppo alta??)
Questi giardinetti sono gli ultimi ad essere stati realizzati dall'ente comunale; i giochi sono
molto colorati e destinati ai bambini più piccoli. Peccato che qualcuno si diverta a rompere cestini e panchine!!!
In basso a sinistra: i giardini situati tra via Gandhi e via Martin Luter King. A destra: il campetto di calcio di via Nenni ed ancora giochi per bambini (Giardino Baden Powell)
A sinistra le famose “casine” dove i ragazzi del quartiere vanno a giocare ed a fare
la lezione.
Ma….a questa altalena manca qualcosa????
Forse anche sotto quel Gazebo (siamo nei
giardini Giovanni Paolo II) prima c’erano
delle panchine ed un bel tavolo di legno...a
chi servivano???
Pagina 2
Armati di penne e blocchi per appunti, siamo andati in strada a cercare qualcuno da intervistare. Ci siamo imbattuti in due coniugi, i signori Serragoni, che gentilmente ci hanno dedicato un poco del loro tempo. Questa l'intervista:
D.Che cosa ne pensa della raccolta differenziata del suo
quartiere?
R.Pensiamo che nel quartiere ci sia più ordine, però alcune
sporcizie ci sono sempre.
D.Come si trova nel gestire i rifiuti con la raccolta differenziata?
R. Va abbastanza bene, però bisogna fare attenzione a
dividere tutto lo sporco da buttare via.
D. Secondo lei come è stata accolta questa nuova modalità
dai cittadini?
R. Alcune persone non sono rimaste contente per il fatto
di tenere i rifiuti in casa più a lungo; talvolta gli appartamenti hanno poco spazio. Però dopo un po' tanti hanno apprezzato la raccolta differenziata.
D.Da quando c'é la raccolta porta a porta il quartiere é
più pulito?
R. Noi pensiamo di si, comunque qualcuno ha sempre da imparare
D. Viene rispettato il calendario di raccolta?
R. Non tanto; molte persone mettono i rifiuti nei cassonetti condominiali molto prima del giorno indicato. I camion della Geofor passano regolarmente.
D.Ha dei suggerimenti da dare all'amministrazione?
R. No, non abbiamo indicazioni particolari.
D. Ci potrebbe raccontare un po' come era il nostro quartiere e come erano i nostri due fiumi, Era e Arno?
R. Negli anni 60 l'Era e l'Arno erano balneabili; tanto tempo fa ci si lavava nel fiume. Prima non c'erano le vasche, forse alcune sì, ma costavano tanto.
L’INTERVISTA
ARCHIVIO FOTOGRAFICO STORICO: come eravamo......
A destra , il fiume Arno
con i famosi “Bagni Rosina, il mare dei pontederesi.
Accanto il ponte Napoleonico che univa l’ Oltrera
con il centro del paese
Anche se ci sono i bidoni della raccolta differenziata, alcune
persone continuano a trattare male l'ambiente abbandonando lo sporco dove capita, come si può vedere in queste foto.
Perché non provano a pulire loro? Sembra che a loro non importi nulla dell'ambiente e della natura;
anche l'aria non è più quella di una volta, ora l'aria è inquinata dalle fabbriche,dal fumo e dai rifiuti in eccesso
prodotti dall'uomo.
Eppure, con la raccolta “porta a porta” introdotta nel
nostro quartiere, non sarebbe affatto difficile tenere
pulito l’ambiente. In realtà, la maggioranza dei cittadini
si comporta in modo corretto, usano i cassonetti giusti
e rispettano i tempi previsti da Geofor.
Nella prossima pagina, proviamo a ricordare ai più distratti le buone regole di comportamento.
Pagina 3
In tutta la città di PONTEDERA, così come in molti altri paesi, funziona la raccolta differenziata; nelle foto vediamo i cassonetti forniti ai condomini:
CASSONETTO BLU= multimateriale
CASSONETTO MARRONE=organico
CASSONETTO NERO= indifferenziato
CASSONETTO BIANCO=carta-cartone.
I cittadini hanno anche a disposizione un DEPLIANT in cui vengono date le disposizioni
per una corretta differenziazione.
Lo sporco va messo nei cassonetti non come ci pare, ma come ci viene indicato nel depliant:
E' fondamentale rispettare queste indicazioni,
perché solo in quei giorni
passano i camion appositi che svuotano i cassonetti, quindi, ad esempio, solo il lunedì ed il
giovedì vengono svuotati
i cassonetti marroni
dell'organico.
Approfondimenti
GEOFOR :
COSA E’
E COSA FA
Continuiamo nel viaggio dedicato all’AMBIENTE, approfondendo la nostra
conoscenza sulla gestione dei rifiuti nella città di Pontedera. Abbiamo
scoperto che la responsabilità di tale gestione è della ditta GEOFOR.
GEOFOR S.P.A
società con unico socio Retiambiente Spa
Viale America, 105
56025 Pontedera (PI)
Tel. 0587.2619
Fax. 0587.291959
Numero verde: 800.959095
Orario Numero Verde:
8.30-13.00 / 14.00-16.45
Geofor svolge tutte le attività di gestione dei rifiuti:
raccolta differenziata,
smaltimento dei rifiuti, raccolta porta a porta, ritiro
materiale ingombrante. La mission è semplice quanto ambiziosa: realizzare
soluzioni per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti al minor costo socio
ambientale possibile. Geofor interpreta la gestione del ciclo dei rifiuti come
un processo di raccolta, trasporto e valorizzazione del rifiuto stesso mediante produzione di nuova materia prima e di energia (le famore 3
ERRE: Recupero-Riuso-Riciclo).
Geofor nasce nel 2001, dalla fusione di due realtà aziendali della provincia di Pisa:
Gea - che operava nel ciclo integrato delle acque e nel ciclo integrato dei rifiuti nei sei comuni dell’area pisana;
Ecofor – che operava nel ciclo integrato dei rifiuti in Valdera e Valdarno.
Nel corso degli anni, Geofor ha incrementato il numero dei propri soci, diventando una realtà in grado di servire circa 340.000 utenti, per un
bacino di 25 Comuni (Bientina, Buti, Calci, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Cascina, Castelfranco di Sotto, Chianni, Crespina, Fauglia, Lari, Lajatico, Montopoli Val d'Arno, Palaia, Pisa, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Santa Maria a Monte, Terricciola, Vecchiano, Vicopisano).
Nel 2005, Geofor Spa si è scissa in tre società:
•Geofor Patrimonio, interamente pubblica, proprietaria degli impianti;
•Geofor Spa, rimasta a capitale misto, gestisce ed eroga il servizio pubblico;
•Ecofor Service Spa, anch’essa a capitale misto, gestisce i rifiuti industriali.
Dal 2006 la società ha cambiato la propria struttura, con l’ingresso di nuovi soci privati e relative modifiche statutarie. Il nuovo gruppo dirigente ha investito a favore di nuovi impianti e nell’ammodernamento di quelli esistenti, pianificando e progettando (tra l’altro) la realizzazione di un moderno impianto di compostaggio, in grado di poter soddisfare le necessità dell’ambito territoriale ottimale di competenza. Significativi, inoltre, gli interventi al termovalorizzatore, l’informatizzazione dei Centri di Raccolta e la realizzazione di un sistema di pesatura elettronica, diventata un riferimento nazionale nel settore dei rifiuti .
La struttura:
Geofor dispone di diversi impianti con i quali svolgere il lavoro
di selezione e stoccaggio dei rifiuti:
1)Impianto di compostaggio;
2)Impianto di selezione della carta;
3)Impianto di selezione dei rifiuti ingombranti, Raee (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche) e Rup (rifiuti urbani
pericolosi);
4)Termovalorizzatore.
IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO:
Nei giorni scorsi l´assemblea dei soci di Geofor Spa ha approvato all´unanimità la delibera per la costruzione del nuovo impianto di trattamento anaerobico e aerobico dell´organico, che
verrà realizzato a Pontedera. L´impianto lavorerà 44 Mila tonnellate annue di organico della provincia di Pisa, rispetto alle
21 dell´attuale impianto, ormai obsoleto, destinato a chiudere.
Pagina 5
Sistema di pesatura
Nel corso del 2008 è stato istallato un nuovo sistema di pesatura
e controllo accessi nell'impianto di smaltimento rifiuti di Gello di
Pontedera e nel termovalorizzatore di Pisa.
Tale sistema fa parte di un più ampio progetto di automazione
teso a gestire tutto il ciclo di raccolta e smaltimento. Per la realizzazione del nuovo sistema di pesatura e controllo accessi sono
state istallate in ogni impianto:
•3 bilancie a ponte da 18 metri con capacità max 50 tonnellate
dotate di memoria e stampante fiscale
•una bilancina con capacità max 60Kg. (p.e. per pesare pile/
medicinali) dotata di memoria e di stampante fiscale
•3 telecamere agli infrarossi con riconoscimento di targa anche
in condizione di buio
•un lettore di barcode
•3 sbarre stradali, semaforo regolatore di flusso e fotocellule di
sicurezza
•un PC che gestisce gli apparati.
Quando un camion che ha effettuato la raccolta dei rifiuti in un Comune servito da Geofor si presenta sulla pesa, viene letto un "barcode"
apposto sul foglio consegnato all'autista all'uscita del servizio, il barcode contiene informazioni sul giro di raccolta, tipo di rifiuto, produttore
e trasportatore.
La telecamera puntata sul frontale del camion "legge" la targa del veicolo e la comunica al PC che effettua in tempo reale il controllo se
tale camion è presente in anagrafica trasportatori e se può trasportare quel tipo di rifiuto confrontando la relativa autorizzazione.
Contestualmente ed in modo automatico viene prelevato il peso ed il numero di memoria fiscale dalla bilancia della corsia interessata; di
questi dati rimane copia nella memoria fiscale montata a bordo del terminale e vengono stampati sul giornale di fondo cartaceo.
Tutte queste informazioni vengono salvate in tempo reale nel database SQL centralizzato in sala server nella sede Geofor di Pontedera,
questo consente di conoscere e controllare gli accessi agli impianti e/o regolare gli accessi con particolare riferimento all'impianto di termovalorizzazione di Pisa.
Tali informazioni verranno poi utilizzate per la compilazione del registro di Carico e Scarico (art. 190 del D.Lgs. n. 152 del 03/04/2006), per
la fatturazione (Prezzo x Quantità) e per la Comunicazione Annuale al Catasto Nazionale
dei Rifiuti (MUD).
Impianto della selezione della carta e del cartone
La carta ed il cartone raccolti mediante cassonetti presenti sul territorio e tramite i conferimenti alle Stazioni Ecologiche, vengono trasportati in Geofor e scaricati in un apposito
capannone dove sono presenti gli impianti per la separazione e la pressatura. Gli impianti
sono costituiti da nastri trasportatori sui quali scorrono i rifiuti. Gli operatori hanno il compito prima di togliere tutte le frazioni estranee come la plastica ed il legno, infine di separare la carta dal cartone. I rifiuti così separati vengono pressati in balle per ridurne il volume e facilitarne il trasporto alle cartiere che provvederanno al riciclo.
Per garantire un ambiente sicuro agli operatori è presente un impianto di purificazione
dell’aria che ha lo scopo di abbattere le polveri che si formano e consentire una migliore
condizione.
Piattaforma ingombranti
Dai centri di raccolta e tramite il servizio di raccolta domiciliare vengono recuperati i materiali ingombranti: grandi elettrodomestici, mobili ed altri rifiuti di grandi dimensioni che non
entrano nei normali cassonetti presenti sul territorio.
Tali rifiuti vengono suddivisi per tipologia: i mobili vengono portati alla piattaforma del legno, gli elettrodomestici e le apparecchiature contenenti ferro vengono stoccati in una apposita area per essere successivamente inviati al recupero, così come la plastica e i pneumatici usati.
Piattaforma del legno
La piattaforma del legno ha lo scopo di riciclare e riutilizzare il legno dei mobili che vengono gettati via, oltre che avviare al recupero
tutti gli sfalci delle potature degli alberi. La
lavorazione che viene effettuata consiste nella separazione del legno dei mobili da altri
materiali diversi come il vetro e nella successiva triturazione per ridurre il volume del materiale stoccato, così da renderlo pronto per il trasporto Piattaforma R.U.P.
Piattaforma R.U.P.
GEOFOR ED IL "RIUTILIZZO"
I R.U.P., ovvero i rifiuti urbani pericolosi, sono costituiti principalmente da pile, batterie, accumulatori e farmaci scaduti. In Geofor è
presente una particolare area dedicata al loro stoccaggio per
l’accumulo e successivo avvio al
recupero tramite ditte specializzate che vengono a prelevarli.
Nasce così l’idea di “Riutilizzo”, uno spazio virtuale
pensato per dare una nuova vita agli oggetti, prima
che questi diventino un rifiuto. Il funzionamento è
semplice: chi ha un vecchio oggetto di cui disfarsi, oggi può pubblicare un annuncio con la descrizione dello
stesso, il proprio recapito e possibilmente anche la
foto dell’oggetto. Tutti gli oggetti pubblicati saranno a
disposizione gratuita di chi ne avesse bisogno. Sarà
infatti sufficiente contattare l’inserzionista e accordarsi
per il ritiro di quanto visto sul sito. Gratis. Ricordiamo
che questo non è uno spazio dedicato alla compravendita e non sono previste transazioni in denaro. Lo
scopo è solamente quello di riadoperare cose, senza
che queste entrino a far parte del ciclo dei rifiuti. Geofor mette a disposizione il proprio spazio web, ma non
ha alcuna responsabilità derivante dal contatto tra gli
utenti.
Centro di Raccolta informatizzato di
Pontedera via Don Mei- Zona Industriale La Bianca
I Centri di Raccolta (o Stazioni Ecologiche) sono luoghi dove i Cittadini possono portare gratuitamente, con i propri mezzi, i rifiuti domestici
– ingombranti, batterie per auto, oli esausti,
computer, potature, toner e cartucce per stampanti, macerie, contenitori di sostanze tossiche
e/o infiammabili. ecc - senza limite di quantità.
La particolarità del Centro di Raccolta informatizzato è che, oltre ad offrire un importante servizio per il cittadino, permette di ottenere sconti
sulla bolletta con un metodo comodo ed efficace, studiato da Amministrazione Comunale e
Geofor, per incentivare la raccolta differenziata
e premiare i cittadini che la praticano.
Pa
gin
Intervista
Il 3 marzo 2016 siamo andati a visitare l'isola ecologica di Pontedera dove il signor
Samuele , lavoratore della GEOFOR, ci ha fatto vedere come è organizzato quel posto
(l'isola ecologica)e come si svolge il suo lavoro.
D:Quali tipi di rifiuti vengono portati in questa isola?
R:In questo luogo vengono portati tutti i rifiuti a parte i rifiuti indifferenziati
D:Quando arriva una persona con dei rifiuti,quale tipo di procedimento viene eseguito?
R:Prima di tutto il cittadino passa la sua tessera sanitaria con il codice fiscale:questo permette di avere uno sconto sulla bolletta della spazzatura. Nel frattempo l'auto con i rifiuti
viene pesata. L'operatore della Geofor indica al cittadino dove scaricare i propri rifiuti.
D:Perché vengono pesati?
R:Vengono pesati perché più rifiuti vengono portati maggiore è lo sconto della bolletta.
D: Dopo la pesatura dove vengono raccolti?
R:L'isola ecologica è divisa in varie sezioni ciascuna accoglie vari tipi di rifiuti: pneumatici,batterie ,oli esausti ,elettrodomestici,rifiuti edili ,vernici,potature ,metalli e rifiuti ingombranti(poltroni ,divani e peluche )...
D: Dopo di qui,dove vanno a finire?
R: I rifiuti vengono ritirati da diverse aziende, ciascuna specializzata nello smaltimento di
vari tipi di materiali.
D:Quali tipi di rifiuti vengono maggiormente portati?
R:Vengono maggiormente portati il legno e gli ingombranti.
In alto a destra possiamo vedere l’ingresso dell’Isola. Nelle tre foto successive : i giornalisti che intervistano Samuele, l’arrivo di un cliente,
Samuele che inserisce il codice fiscale nell’apposita macchinetta.
Entriamo: Samuele ci guida verso i vari settori dove vengono posizionati i rifiuti. Vernici, piccole batterie, oli, elettrodomestici, monitor, lampadine, ingombranti, legno, metallo, potature, gomme, materiali inerti (cioè residui edilizi).
Q UI NTI ME D I A
G I OR NAL I NO S COL AS TI CO D E L L ’ I S TIT UTO COM PRE NS I VO M. K . G AND HI
In alcune zone di Pontedera funziona anche un altro servizio chiamato IGENIO:
cosa è e come funziona
Igenio, il nuovo sistema di raccolta con cassonetti itineranti.
Attivo dal 19 Novembre 2012, Igenio è un sistema utile e comodo per operare nel rispetto dell'ambiente e della raccolta differenziata del rifiuto, o almeno questa era l'intenzione di chi lo ha pensato e
progettato.
Si tratta di una specie di camioncino che resta
parcheggiato in varie zone della città per un
tempo preciso: i cittadini possono lasciare i propri rifiuti secondo giorni e orari prestabiliti (ad
es. indifferenziato il giovedì, l'organico tutti i
giorni, il multimateriale e la carta tutti i giorni
tranne il giovedì). Una organizzazione perfetta se non fosse per quei sacchetti che, a
volte, vengono abbandonati nella piazzola di Igenio, nella speranza che magari l'operatore Geofor pensi a gettarli nel giusto scomparto quando il raccoglitore motorizzato
arriva. Varie possono essere le motivazioni:
-postazioni talvolta troppo lontane dalle abitazioni(pensiamo agli anziani)?
-difficoltà a capirne il funzionamento?
-Incuria ed indifferenza?
Termovalorizzatore di Pisa
Il termovalorizzatore è un impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani finalizzato alla produzione di energia elettrica. I rifiuti, non utilmente riciclabili, subiscono un processo chimico di
combustione, o termodistruzione, a temperature superiori a 850°C.
Il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre
vapore, che passando attraverso una turbina accoppiata ad un alternatore ne trasforma
l‘energia termica in energia elettrica.
I gas sviluppati dal processo di combustione, in gergo tecnico chiamati fumi, subiscono specifici
processi chimici e meccanici di trattamento e depurazione prima di essere rilasciati in atmosfera così da abbattere al minimo, se non eliminare totalmente, le sostanze inquinanti contenute
nei fumi stessi.
(SPERIAMO SIA TUTTO VERO!!!)
ALCUNI GRAFICI REPERITI SUL SITO GEOFOR RIGUARDANTI I DATI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLA NOSTRA CITTA
Grafico n°1 = rapporto tra rifiuto differenziato ed indif-
ferenziato
Grafico n° 2= Produzione rifiuti pro-capite
Grafico n°3 = Produzione pro-capite per tipologia di rifiuto
Progetto Geofor Scuola (dal sito della Geofor)
LA FINALITA’: far conoscere ai giovani, futuri
cittadini di domani, quali sono le tematiche
dell’ambiente, offrire informazioni per un corretto smaltimento dei rifiuti, cominciando dalla raccolta differenziata, far comprendere l’importanza del recupero dei materiali, far arrivare alle famiglie queste informazioni, così che ci facciano da cassa di risonanza
L’IMPEGNO: costruire un rapporto di fiducia reciproco, di ascolto, di disponibilità a
recepire le richieste e le necessità che arrivano attraverso il mondo della scuola
LA DIDATTICA: imparare divertendosi e senza gravare troppo sul già pesante impegno dei docenti
IL RISPETTO: anche, e soprattutto, quello che noi adulti dobbiamo al futuro dei nostri ragazzi
Il progetto, iniziato nel 2001, è cresciuto nei numeri e si è sviluppato nelle proposte.
Nell’anno scolastico 2001/2002 le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al progetto erano un migliaio, ad oggi sono oltre ventimila. Lo stretto legame tra le scuole
e l’azienda fa sì che il progetto si sviluppi e cambi proprio in base alle richieste e
alle necessità espresse dal mondo della scuola e dall’altra dalla continua evoluzione del mondo dei rifiuti. Il nostro scopo è quello di offrire strumenti di maggiore conoscenza delle problematiche dei rifiuti, in modo particolare della raccolta differenziata e del recupero.
)
Gravi sono i problemi ambientali derivanti dai rifiuti. Si, perché l'urbanizzazione, la crescita demografica, l'industrializzazione....generano montagne di rifiuti e ’uomo si trova
a fronteggiare il grosso problema del loro smaltimento Questa immagine è di una discarica,piena di rifiuti che dovranno essere smaltiti...MA COME? Guardate un po’ qui?
Dove andrà a finire questa montagna?
INQUINAMENTO DA RIFIUTI
Per rifiuto si intende qualsiasi sostanza ed oggetto derivante da attività umane o da
cicli naturali, abbandonato o destinato all’abbandono. Nell’ultimo decennio il problema
dello smantellamento dei rifiuti è divenuto preoccupante in tutti i Paesi industrializzati,
diventando uno degli elementi di crisi e di difficile governabilità del territorio e in particolare dei grandi sistemi urbani. I rifiuti vengono divisi in tre categorie : urbani, speciali
e tossici. Sono rifiuti urbani :
1.RIFIUTI NON INGOMBRANTI ;
2.RIFIUTI INGONBRANTI ;
3.RIFIUTI DI QUALUNQUE NATURA.
Sono rifiuti speciali :
1.RESIDUI DERIVANTI DA LAVORAZIONI INDUSTRIALI E ALTRE ATTINITA’ ;
2.RIFIUTI PROVENIENTI DAGLI OSPEDALI ;
3.MATERIALI PROVENIENTI DA DEMOLIZIONI, COSTRUZIONI E SCAVI ;
4.VEICOLI A MOTORE, RIMORCHI E ALTRI FUORI USO ;
5.RESIDUI DELLE ATTIVITA’ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E QUELLE DERIVATE DALLA DEPURAZIONE DEGLI EFFLUENTI.
Sono rifiuti tossici e nocivi tutti i rifiuti che contengono o sono contaminati
COME POSSIAMO RISOLVERE IL PROBLEMA
DEI RIFIUTI?
Per eliminare il problema rifiuto ci sono molti sistemi di smaltimento : la discarica, l’incenerimento e il riciclaggio.
La discarica è il sistema di smaltimento più usato e consiste nell’avere una cava abbandonata o una semplice buca senza alcuna precauzione di carattere ambientale. I disastri ecologici provocati dalle discariche hanno reso indispensabile l’istituzione di alcuni requisiti. Questi
requisiti sono : la scelta e la preparazione dei siti, le impermeabilizzazioni naturali o artificiali con membrane, la captazione delle acque e dei
gas biologici, sistemi di controllo delle falde circostanti, la protezione delle pareti inquinanti, la ricopertura giornaliera dei rifiuti con 20 centimetri di terra. Queste misure rendono ora la discarica più sicura di quella di un tempo.
L’incenerimento è un processo che trasforma i rifiuti in scorie di combustione di minor volume e di minor peso. Per molto tempo è stato considerato un
sistema costoso ma pulito e senza rischi. Dopo lo scandalo della diossina cominciò una polemica sulla effettiva validità di questo sistema. Gli inceneritori
non adeguati sono pericolosi per l’ambiente perché emettono fumi con eccessive presenze di sostanze aeriformi e particelle che diffondendosi sono nocive
sia per l’uomo che per l’ambiente stesso. Per risolvere il problema sono state
create camere di post-combustione, dove la temperatura di esercizio (circa
950°C) consente di bruciare le scorie senza pericolo di formazione di diossina.
Ora gli inceneritori moderni realizzano il recupero energetico, cioè si produce
energia elettrica che viene utilizzata nei processi industriali e di riscaldamento.
Il termovalorizzatore è un impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani finalizzato alla produzione di energia elettrica. I rifiuti, non utilmente riciclabili, subiscono un
processo chimico di
combustione, o termodistruzione, a temperature superiori a 850°C. Il calore sviluppato durante la
combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, che passando attraverso una turbina accoppiata ad un alternatore ne trasforma l‘energia
termica in energia elettrica.
I gas sviluppati dal processo di combustione, in gergo tecnico chiamati fumi, subiscono specifici processi chimici e meccanici di trattamento e depurazione prima di
essere rilasciati in atmosfera così abbattere minimo, se non eliminare totalmente,
le sostanze contenute nei fumi stessi.
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Il processo di compostaggio è la selezione, trasformazione biologica, maturazione finale e depurazione della sostanza organica contenuta nei rifiuti per ottenere un fertilizzante. Questo processo in passato ha avuto problemi perché il prodotto ottenuto non corrispondeva alle caratteristiche necessarie per un buon concime. Ad esempio il quantitativo di composti somministrabile non poteva superare
i 300 quintali in un triennio oppure non poteva essere usato in un terreno in cui
siano in atto colture frutticole.
Infine c’è il riciclaggio, inteso come la selezione automatica a secco di vari
prodotti che possono essere : materiali ferrosi, alluminio, vetro, sostanza organica, carta, plastica e inerti. Il ferro riciclabile è di circa 450.000 tonnellate all’anno.
L’alluminio costituisce il 5% dei rifiuti, ma dal 1987 è divenuto solo l’1%. Il vetro è
l’unico materiale che consente il 100% del riciclaggio e costituisce il 7% dei rifiuti.
La carta costituisce mediamente il 15% dei rifiuti, con un massimo del 10% in campagna e un massimo del 30% in città. Infine la plastica
rappresenta il 7% dei rifiuti.
RICICLARE
Nell'ultimo ventennio si è diffusa l'idea del “Riutilizzo”, uno spazio fisico o virtuale pensato per dare una nuova vita agli oggetti, prima che questi diventino un rifiuto. Il funzionamento è semplice: chi ha un vecchio oggetto di cui disfarsi, oggi può pubblicare un
annuncio con la descrizione dello stesso, il proprio recapito e possibilmente anche la
foto dell’oggetto. Tutti gli oggetti pubblicati saranno
a disposizione gratuita di chi ne avesse bisogno. Sarà infatti sufficiente contattare l’inserzionista e accordarsi per il ritiro di quanto visto sul sito. Gratis. Ricordiamo che questo non è uno spazio dedicato alla
compravendita e non sono previste transazioni in denaro. Lo scopo è solamente quello di riadoperare cose, senza che queste entrino a far parte del
ciclo dei rifiuti. Geofor mette a disposizione il proprio spazio web, ma non ha alcuna responsabilità derivante dal contatto tra gli utenti.
«Quest’oggetto non mi serve più. Ma magari può servire a qualcun altro. Cosa posso fare prima di gettarlo via?»
IMMAGINI DAL MONDO: le immagini sopra e sotto rappresentano l'inquinamento nel mare .Una tartaruga ha avuto una deformazione del guscio parchè è rimasta impigliata in una rete di plastica
Gli enormi errori dell'uomo: rifiuti gettati per
strada (e non negli appositi cassonetti) che poi
vengono incendiati. Si creano così due diversi
tipi di inquinamento: del suolo e dell'aria.
Questo testo è preso da: http://europa.eu/pol/env/index_it.htm
POLITICA EUROPEA PER L'AMBIENTE L'UE ha sviluppato norme ambientali fra
le più rigorose al mondo. La politica ambientale contribuisce a rendere più compatibile con l’ambiente l’economia dell’UE, proteggere la natura e salvaguardare la salute e la qualità della vita delle persone che vivono nell’Unione europea.
CRESCERE VERDE La tutela dell’ambiente e il mantenimento di una presenza competitiva dell’UE sul mercato globale possono andare
di pari passo. Infatti la politica ambientale può svolgere un ruolo fondamentale per creare posti di lavoro e promuovere gli investimenti. La
"crescita verde" comporta lo sviluppo di politiche integrate volte a promuovere un quadro ambientale sostenibile. Le innovazioni ambientali
possono essere applicate ed esportate, rendendo l’Europa più competitiva e migliorando la qualità della vita dei cittadini. L’equità è di fondamentale importanza in tutto ciò.
PROTEGGERE LA NATURA La natura è il sistema che sorregge la vita, perciò dobbiamo prendercene cura. Condividiamo risorse come l’acqua, l’aria, gli habitat naturali e le specie che essi ospitano, e anche norme ambientali per la loro protezione.
L’Europa si sta adoperando per salvaguardare le risorse naturali e arrestare il declino delle specie e degli habitat minacciati. Natura 2000 è
una rete di 26 000 aree naturali protette che coprono quasi il 20 % della massa continentale dell’UE, in cui le attività umane sostenibili possono coesistere con specie e habitat rari e vulnerabili.
PROTEGGERE LA SALUTE E IL BENESSERE DELL' UE L'acqua, l'inquinamento dell'aria e le sostanze chimiche sono fra le principali preoccupazioni ambientali dei cittadini. Per proteggere le persone dalle
pressioni ambientali e dai rischi per la salute e il benessere, la politica dell'UE mira a:
• garantire acqua potabile sicura e acque di balneazione pulite
• migliorare la qualità dell'aria e ridurre l'inquinamento acustico
• attenuare o eliminare gli effetti delle sostanze chimiche nocive
SFIDE GLOBALI Poiché la popolazione mondiale continua a espandersi e gli abitanti delle città sono sempre più numerosi, le sfide ambientali di portata globale si fanno più pressanti. È necessario fare di più per garantire che
• l'aria, gli oceani e le altre risorse idriche siano puliti
• i terreni e gli ecosistemi siano utilizzati in modo sostenibile
• i cambiamenti climatici vengano contenuti entro limiti accettabili.
In quanto protagonista della scena mondiale, l'UE svolge un ruolo fondamentale a livello internazionale per promuovere globalmente uno
sviluppo sostenibile. La politica dell'UE da qui al 2020 si basa sul settimo programma d'azione per l’ambiente, con un duplice livello di responsabilità che investe sia le istituzioni dell'UE che i governi nazionali.
Oggi vi è molta più consapevolezza rispetto ai
problemi dell'ambiente; si parla di SVILUPPO
SOSTENIBILE, cioè uno sviluppo del presente
che non sia di ostacolo per lo sviluppo futuro.
AMBIENTE: UNA
( 1976 - 2009 )
CRONOLOGIA
1976
Disastro di Seveso. Il 10 luglio l’area dei comuni di Seveso, Meda e Cesano Maderno viene
invasa da una nube tossica (diossina) sviluppatasi dagli impianti chimici della società elvetica
Icmesa. Nasce, in Italia e in Europa, una nuova percezione del rischio
industriale di cui Seveso diviene il simbolo, tanto da dare il nome alla
Direttiva europea 96/82/CE che impone il censimento di tutti i siti industriali ad alto rischio.
1980
Nasce Legambiente. Si tratta della prima associazione ambientalista
unicamente italiana. Nel 1967 era nato il WWF Italia (emanazione del
WWF Internazionale, nato nel 1961) e nel 1978 gli Amici della Terra
1985
• Segnali d’allarme. Buco nell’ozono. Prime rilevazioni e misurazioni
della riduzione della fascia di ozono nelle regioni polari. Conferenza
internazionale sui gas climalteranti (Villach) e Convenzione su protezione della fascia ozono (Vienna). Cresce l’attenzione sul tema, che
porterà, due anni più tardi, alla firma del Protocollo di Montreal.
• Libro Verde sulle politiche agricole. Il 23 luglio viene pubblicato il
cosiddetto Libro Verde della Comunità europea. Il testo evidenzia la
necessità di scelte innovative in materia di politica agricola comunitaria, con attenzione – per la prima volta in quest’ambito – alla protezione dell’ambiente.
• “Legge Galasso” per il territorio. L’8 agosto
viene emanata la Legge 431/1985, nota come “Legge Galasso”,
che costituisce la prima normativa organica
per la tutela degli aspetti naturalistici del territorio italiano. La legge classifica una serie di
territori nazionali come “bellezze
naturali soggette a vincolo”.
1986
♦Segnali d’allarme. Cernobyl. Il 26 aprile esplode un reattore della
centrale nucleare di Cernobyl; si sollevano nubi di materiali radioattivi
che si estendono a tutta la parte occidentale dell’Unione sovietica,
l’Europa orientale e la Scandinavia. Da documentazioni ufficiali, 58
vittime e 135.000 persone evacuate dalla zona.
♦•
Moratoria sulla caccia balene.
Entra in vigore la moratoria, fissata
nel 1982 dalla Commissione Baleniera Internazionale (CBI), della
caccia alle balene a fini commerciali. La nuova procedura verrà adottata dal 1994.
♦1987
♦Nasce lo “Sviluppo sostenibile”. Il
rapporto delle Nazioni UniteOur
Common Future (noto anche come
Pagina 11
Rapporto Brundtland) introduce la seguente definizione:
“Lo Sviluppo sostenibile
è uno sviluppo che soddisfa i
bisogni del presente senza
compromettere la
possibilità delle generazioni
future di soddisfare i propri
bisogni”.
1988
♦Preoccupazioni sul clima. Una
risoluzione delle Nazioni Unite riconosce il mutamento climatico
come “preoccupazione comune dell’umanità”.
1989
• Segnali d’allarme. Petrolio in mare.
Il 24 marzo la superpetroliera Exxon
Valdez si incaglia in Alaska, riversando in mare più di 40.000 metri cubi di
greggio e inquinando 1.900 Km di coste. A causa della fuoruscita muoiono
più di 250.000 uccelli marini, 2.800
lontre, 300 foche, 22 orche e vengono distrutti miliardi di uova
di salmone e aringa.
1996
♦• L’Impronta ecologica. M. Wackernagel e W. Rees lanciano uno
strumento particolare per misurare l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi della terra. Si tratta dell’impronta ecologica, un metodo
che permette di calcolare la quantità di suolo e di acqua necessari a una determinata collettività (una nazione o una città) per
far fronte ai propri consumi e
smaltire i rifiuti che produce.
L’impronta ottiene un successo
mondiale come strumento che
permette di visualizzare con
grande immediatezza cosa significa consumare troppo.
2002
♦• Cambiamento climatico. Scioglimento dei ghiacci. In marzo un
gigantesco iceberg – il Larson B, una piattaforma di ghiaccio da
500 miliardi di tonnellate con un'estensione
pari alla Valle d’Aosta
– si stacca
dall’Antartide e scivola in mare aperto.
♦
Q UI NTI ME D I A
G I OR NAL I NO S COL AS TI CO D E L L ’ I S TIT UTO COM PRE NS I VO M. K . G AND HI
ANNO XV
NUMERO I I
2003
♦Segnali d’allarme. Buco nell’ozono. Nell’anno il buco nell’ozono sopra l’Antartide raggiunge la dimensione record di 26 milioni di chilometri quadrati. Ma, grazie all’applicazione del protocollo di Montreal
(dal 1989), decrescerà negli anni successivi.
♦2005
♦•
In vigore il Protocollo di
Kyoto con il quale le Nazioni
si accordano sulla quota di
emissioni totali
Dall’anno precedente il
tasso di deforestazione della
foresta è aumentato del 6%,
con la perdita di 26.000 Kmq,
un’area grande quasi quanto
il Belgio.
2006
♦Nasce il “Codice dell’Ambiente”. Il 3 aprile viene emanato il Dlgs
152/2006. Il decreto riscrive le regole su valutazione di impatto ambientale, difesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento atmosferico e risarcimento dei danni ambientali.
♦Inquinamento urbano. L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che l’inquinamento atmosferico nelle città è responsabile di
circa 2 milioni di morti premature l’anno, di cui oltre la metà nei paesi
in via di sviluppo.
♦ La Groenlandia si sta
sciogliendo. Una analisi degli scienziati della
N A S A
segnala
che, sulla base
di
dati
rilevati
attraverso satellite, risulta che i ghiacci della Groenlandia tra il 2003 e il 2005 si sono sciolti al ritmo di circa
155 milioni di tonnellate (pari a 41 miglia cubiche) ogni
anno.
Cronaca
dentro
2007
•Il riciclo sale. Nell’anno in Italia l’industria del riciclo cresce del
17,2%.
Quarto rapporto IPCC sul mutamento climatico. Il Rapporto afferma
per la prima volta in modo incontrovertibile la responsabilità diretta
dell’uomo nel mutamento climatico (probabilità tra il 90 e il 95%).
Entro la fine del secolo la temperatura salirà tra 1,8 e 4 gradi centigradi, ma ci sono ipotesi che indicano un aumento fino a 6,4 gradi.
2008
♦Nuova direttiva sui rifiuti. Il 22 novembre viene pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la Direttiva 2008/98/Ce sulla
disciplina quadro riguardante i rifiuti.
♦L’impronta ecologica cresce. A 12 anni dal lancio dell’Impronta ecologica il WWF Internazionale pubblica l’aggiornamento dei calcoli
basati sui dati del 2005. La biocapacità del pianeta (area produttiva
totale) risulta di 2,1 ettari pro-capite, mentre l’Impronta ecologica è
salita a 2,7 ettari pro-capite, eccedendo così le capacità biogenerative del nostro pianeta.
♦2009
♦G8
Summit 2009.
Dall’8 al 10 luglio si
svolge a l’Aquila il
vertice annuale dei
Grandi. Partecipano
Canada,
Russia,
Francia,
Germania,
Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti
e Unione europea.
Per ambiente e clima, nel summit viene
definito l’accordo per l’impegno a limitare
l’aumento della temperatura globale entro
i due gradi centigradi rispetto ai livelli
preindustriali, nonché a ridurre del 50% le
emissioni globali entro il 2050.
Cambiamo decisamente argomenti per dedicarci alle esperienze scolastiche che hanno contraddistinto questi ultimi tre mesi di scuola.
Una giornalista della scuola primaria scrive: <<Il 25 gennaio 2016,
Tutte le classi quinte dell’Istituto Comprensivo Gandhi ed alcune classi di scuola Media, hanno partecipato ad un incontro con il Vescovo e l 'Imam. Si è trattato di un incontro per capire in cosa sono diverse le due religioni: la cristiana
cattolica e quella islamica, ma soprattutto per parlare del loro concetto di pace . L' Imam che è venuto a trovarci ( l' Imam della comunità islamica pisana)
ci ha colpito molto quando ha risposto alla domanda se, da giovane, sperava di
fare l'Imam o no. Lui ha risposto: -No! io non volevo fare l'imam e neanche lo
pensavo, io sono un informatico, sono stato scelto per fare l'imam, non l’ho
scelto io-. Il vescovo alla stessa domanda ha risposto: "Io lo desideravo ma
non me lo aspettavo". Le tre frasi che ci hanno colpito di più sono:
1) La pace non è solo assenza di guerra, è anche essere in pace con gli altri;
2) "Se uno fa un buco nella nave non affonda solo lui ma affondano tutti";
3) " l'isis non è stato formato dagli islamici ma l'hanno formato delle persone che vogliono far del male alle altre persone
e a se stessi". >>
Una giornalista della scuola secondaria scrive: << Il giorno 25 gennaio nella palestra della nostra scuola si sono incontrati il vescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto e il presidente della comunità
musulmana pisana Mohamed Khalil. Questo momento è stato importante per
un confronto tra due religioni. Il vescovo ci ha spiegato che è importante essere uniti al di là della provenienza, della cultura, della nazionalità e della religione. Così è possibile costruire rapporti di pace e di attenzione reciproca.
Oggi nel mondo vediamo che la nostra cultura divide invece di unire per cui
si creano
conflitti e prepotenze che dividono. Bisognerebbe avere
l’opportunità di conoscerci, di apprezzarci per costruire insieme un cammino
comune. Anche se ognuno ha la sua identità, non vuol dire essere gli uni
contro gli altri. Dobbiamo avere un obiettivo comune cioè una società
accogliente per tutti senza discriminazioni. Siamo tutti cittadini del mondo: fratelli e sorelle.>>
Pagina 12
Q
Abbiamo intervistato l'insegnante Olga, l'ideatrice di questo progetto
ANNO XV
NUMERO I I
D.Da dove le è venuta l'idea di questo progetto?
R.L'idea di questo progetto è venuta parlando anche con alcune insegnanti della scuola
secondaria, perché alcuni bambini non si conoscevano ed era nostro desiderio dar loro la
possibilità di conoscersi e di incontrare l'Imam e il Vescovo.
D.Per quale motivo lo ha progettato e qual è la sua finalità?
R.La finalità di questo progetto era far capire ai ragazzi che siamo tutti uguali, tutti cittadini
del mondo e portatori di pace: quello che fa paura oggi è la non conoscenza reciproca.
D.Il progetto è finito o ha un proseguimento?
R.Il progetto ha un proseguimento: un rappresentante della società civile, esattamente un
volontario della Tavola della Pace di Pontedera, verrà a incontrare i ragazzi della scuola.
D.E' stato difficile contattare l'imam e il Vescovo?
R.No, non è stato difficile contattarli: sono stati molto disponibili.
D.Conosceva personalmente i due invitati?
R.Il vescovo sì, mentre con l'Imam non c'era una conoscenza diretta.
D.Ci racconti qualcosa di loro?
R.l'imam è sposato e laureato in informatica e il suo nome è Moamed Khalil ed è presidente palestinese della comunità islamica. Il vescovo
lo conosco da quando avevo 20 anni, non si immaginava di diventare vescovo ed è disponibile all' ascolto è attento alle esigente ed ai problemi degli altri. Sono molto attenti entrambi, hanno manifestato entrambi un punto di accordo e di unione ed anche essendo di due religioni diverse, sono andati tutti e due incontro all' uomo.
D.Sei rimasta contenta del comportamento dei ragazzi?
R.Io non sono rimasta contenta ma di più, perchè ho visto la partecipazione di tutti.
D.Cosa speri sia rimasto nei ragazzi che hanno partecipato?
R.Io spero che sia rimasto lo stupore, quindi la gioia ma anche la testimonianza di vedere due persone che partecipano, quindi la capacità
di vedere l'accoglienza con tutti. Io vorrei che i ragazzi cambiassero l'atteggiamento della violenza, spero soprattutto che i ragazzi siano
stati stimolati a conoscere l'altro.
RIPORTIAMO ORA UNA SINTESI DI QUANTO ESPRESSO DAI L' Imam-Saluto iniziale
DUE INVITATI SUI TEMI DELL'ACCOGLIENZA E DELLA PACE
“Salam Alek” significa augurare la pace nella vita di ogni uomo. E'
una preghiera di pace e di salute per tutti. E' Anche augurio di tranIl vescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto.
quillità. La pace è un concetto che si può spiegare con una immagine: quella di una nave. L'umanità può essere rappresentata da una
Questo momento è importante perché ci permette di stare insieme, nave che solca il mare. Sulla nave ci stiamo tutti. Se quelli che standi pensare insieme cercando di cogliere gli elementi che ci avvicina- no nella stiva dicono: “abbiamo bisogno di acqua” e fanno un buco
no gli uni agli altri che ci fanno essere tutti legati gli uni agli altri. L'a- nella nave. Cosa succede? Annegano tutti, non solo lui.
vete presente quando si va in montagna su alcuni sentieri abbastan- Questo è il mondo in cui noi viviamo: è come una nave da proteggeza difficili, oppure c'è da scalare delle rocce? Ci si lega gli uni agli re. Una nave da guidare bene perché possa arrivare al suo obiettivo.
altri, si fa la cordata, e la cosa importante è propria nella corda che ci Se uno danneggia la nave non danneggia solo se stesso, ma tutti.
unisce diventa nei momenti di pericolo aiuto e sostegno per tutti. Al Dobbiamo essere tutti consapevoli di questo.
di là di questa immagine, proprio la vita di tutti i giorni richiede la ne- Così è la nostra terra. Dio ha creato l'uomo come la creatura precessità di essere uniti gli uni agli altri perché condividiamo tutti la scelta da Dio. Tutto quello che è intorno a noi è fatto per la comunità,
stessa famiglia, siamo tutti uomini e donne. Al di là della provenien- per vivere bene insieme. E' bello vedervi tutti seduti senza distinzioni
za, della cultura, della nazionalità e della religione siamo tutti uomini l'uno accanto all'altro. Nessuno si sente superiore all'altro.
e donne che condividiamo la stessa famiglia e questo è un elemento Dio ci ha creato e ha dato all'umanità la libertà di scegliere di credefondamentale su quale è possibile costruire rapporti belli di pace di re o di non credere, ognuno si assume le proprie responsabilità. Non
attenzione reciproca. Se noi guardiamo al mondo che ci circonda, c'è costrizione nella religione. La differenza è voluta da Dio. E' un
vediamo che la nostra cultura divide, invece di unire, per cui crea an- segno della potenza di Dio. Siamo tutti esseri umani e questo è belche delle dissonanze tra gli uni e gli altri, che spesso diventano radi- lo: diversi ma solo in apparenza. Il problema è quando la differenza
calizzazioni, cose forti, prepotenze che dividono anche la stessa fa- la creiamo noi da dentro di noi. Dio ha creato l'uomo e la donna ed
miglia. Ecco, noi vogliamo attraverso questo progetto, come diceva- Abramo ha trasformato i popoli in tribù non perché si facessero guermo prima, offrire l'opportunità di un cammino che permetta di cono- ra tra loro, ma perché si conoscessero, si rispettassero e si arricchisscerci, di apprezzarsi e di costruire insieme un cammino comune in sero vicendevolmente. Forse in passato questa convivenza pacifica
questa società dove nessuno è escluso. In questo dialogo in questo è stata difficile a causa della distanza e della difficoltà di comunicaincontro tra persone diverse, se ci guardiamo in faccia nessuno di zione. Rispetto ad oggi prima era più difficile viaggiare e conoscere.
noi è fotocopia dell'altro, siamo tutti diversi, ci riconosciamo proprio Oggi la comunicazione è più facile anche grazie ad internet. Si sa
perché abbiamo la faccia diversa. La diversità non porta alla conflit- tutto quello che succede nel mondo, e possiamo avere informazioni
tualità. Anche la fede non crea divisione, è chiaro che ognuno ha la riguardo a chi vogliamo. In questo mondo noi dobbiamo tutti convivesua identità, ma questo non vuol dire essere gli uni contro gli al- re e vivere nel rispetto gli uni degli altri.
tri..........ecco perché siamo qui stamattina. Nella diversità legittima, Sono le persone che creano problemi, non sono le religioni. Sono le
serena noi possiamo costruire qualcosa di concreto..................una persone che vogliono fare la religione “secondo loro” che creano
società accogliente per tutti senza discriminazione per nessu- problemi. Bisogna sempre distinguere tra religione e persone.
Domanda: Come è nato l'ISIS?
no............ dove ci si considera fratelli e sorelle.
Nel mondo non c'é solo l'ISIS, ma ogni religione e ogni colore politico ha il suo “ISIS”.
E' un gruppo di persone che si chiama “Stato Islamico”. Ma già il nome è sbagliato perché il titolo di “Stato” se lo sono dato da soli. Il
mondo islamico si dissocia dal loro comportamento anche perché i
più danneggiati dall'ISIS sono i musulmani stessi, in particolare tutte
quelle comunità che vivono da secoli nei territori dell'Iraq e della Siria in modo pacifico con tutte le altre culture. Gli appartenenti all'ISIS
sono proprio come quelli che vogliono fare il buco nella nave: affondano la nave e fanno annegare tutti. Insieme a tutto il mondo, i musulmani devono fermare queste persone per salvare l'umanità e ritornare al rispetto civile che dura da secoli in quei territori. In quelle
zone cristiani, musulmani, Yazidi e altre religioni, sono vissute insieme per secoli. Invece ad un certo momento è arrivato un gruppo,
non si sa da chi sostenuto, che si è arrogato il diritto di affermare:
“L'islam siamo noi e tutti gli altri sono sbagliati”. Questo fa si che
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principalmente essi colpiscano i musulmani che non la pensano come loro.
Domanda: Cosa bisogna fare perché ci sia la pace?
E' vero che la pace non è solo assenza di guerra. Ci vuole sempre qualcosa che
“mantiene” la presenza della pace. “Salam” significa pace. E' la pace che hanno portato tutti i profeti per tutta l'umanità. Da Abramo, a Mosé, a Gesù, a tutti gli altri, lo
scopo è portare la pace. Per vivere la pace è importante che ci sia giustizia. Senza
di essa non può esserci pace. Senza giustizia si ha una pace falsa. Se uno ti picchia,
non ti lascia libero, esercita un certo potere su di te, non puoi fare quello che desideri. Se non sei libero non sei in pace. Allora prima della pace serve la giustizia. Poi si
può fare la pace nel rispetto delle persone, del lavoro, della vita in generale. In una
condizione di pace ognuno può crescere personalmente e economicamente. Solo
quando c'è giustizia ci può essere pace, altrimenti nascono i problemi relativi alla
mancanza di pace. Quindi la pace è importante, ma prima della pace viene sempre
la giustizia. Inoltre bisogna pensare che noi viviamo con un osservatore che ci guarda dall'alto, una sorta di “telecamera” sopra di noi. Se fosse così anche concretamente, voi stareste zitti tutto il giorno, vi comportereste bene, evitereste di fare i capricci. Questo “sguardo” dall'alto è Dio che osserva ogni uomo. Il giorno del giudizio,
se abbiamo costruito la giustizia e la pace qui tra gli uomini potremo vivere nella pace anche con Dio.
Domanda: Perché hai deciso di fare l'Imam? Lo desideravi fin da piccolo?
Io non ho mai pensato di fare l'Imam. Neanche da bambino.
Dopo gli studi ho iniziato a svolgere il mestiere di informatico e quello ho sempre fatto. Solo che ad un certo momento la comunità musulmana di Pisa ha avuto bisogno di riunirsi ed ha scelto me come responsabile.
Il compito dell'Imam è quello di guidare la comunità. E' un ruolo di responsabilità, si può dire come il vescovo per i cristiani della propria diocesi. Inoltre nella comunità pisana né tutti i musulmani parlano arabo, né tutti gli arabi sono musulmani. E' necessario perciò che parliamo
italiano. Una cosa di cui mi occupo in modo speciale è quindi anche quella di fare lezioni di italiano in modo che tutti i membri della comunità si possano comprendere.
Al termine dell'incontro alcuni alunni della classe
5°B hanno presentato un cartellone da loro realizzato dedicato alla pace ed al rispetto reciproco:
"Le nostre parole di pace"
INCONTRO CON LA POLIZIA POSTALE
LA GUERRA E’ GUERRA
Il giorno 22 marzo 2016 nella nostra scuola è avvenuto un incontro
con la polizia postale: si è presentato infatti un poliziotto in uniforme che ci ha introdotto i pericoli presenti in rete, utilizzando la
Lim. Ci ha raccontato varie storie di ragazzi e ragazze, vittime del
CYBERBULLISMO, un tipo di violenza che si ripete nel tempo andando sempre peggiorando. Abbiamo anche discusso di pedofilia e
pedopornografia e, per rendere più chiari i concetti, ci ha portato
come esempio la storia di un uomo di 42 anni, residente a Pisa, che
ha abusato della fiducia che aveva conquistato attraverso i social
network (un altro argomento determinante dell’incontro) di dodici
ragazzi, dei quali il più piccolo aveva quattordici anni. Invece un esempio di pedopornografia si è verificato in un piccolo paesino nei
pressi di Lucca: una ragazza di seconda media ha subito uno scherzo da parte di un suo compagno di classe (definito il bello). Il ragazzo ha utilizzato WhatsApp, un’applicazione che sfrutta la rete
internet ed il piano telefonico di una persona, in modo da permettere l’invio di foto, messaggi e video ad un’altra in modo gratuito.
Quest’app spesso, però, viene utilizzata per scopi poco simpatici,
come in questo caso: due ragazzi stavano insieme e lui (il bello) ha
chiesto alla ragazza su WhatsApp di inviargli una sua foto senza
vestiti, ricevendo, come risposta, all’inizio un assoluto “no”. Poi , insistendo, è riuscita a convincerla. Questa foto è stata vista da tutte le persone del paese, fino ad arrivare ai genitori della ragazzina
che, disperati, hanno denunciato il ragazzo alla polizia postale. Costui, in seguito, giudicato dal tribunale dei minori, è stato affidato
ad una casa-famiglia; la ragazza, depressa, ha cambiato scuola, trasferendosi in un’altra città. Ma la cosa più interessante che abbiamo imparato è che la polizia postale può ricavare importanti informazioni che spesso permettono di risolvere anche i casi più intricati. La frase principale che il poliziotto spera di farci ricordare è la
seguente: “TUTTO CIO’ CHE SI METTE IN RETE NON SI PUO’
TOGLIERE!”. Grazie per l’esperienza che la scuola ci ha regalato:
sarà conservata gelosamente nei nostri cuori e sarà patrimonio personale del nostro futuro. (Marina G.-Asia D.M.)
Martedì 14 marzo abbiamo partecipato ad un incontro relativo
alla II Guerra Mondiale proprio in Valdera. Gli esperti, Michele
Quirici e Valentina Filidei, ci hanno mostrato delle foto di Pontedera scattate dall’alto prima e dopo i bombardamenti da parte dell’aeronautica americana: un vero disastro!! Sì: Pontedera
ha subito molte incursioni aeree, perché sede della Piaggio e
perché era attraversata dalla ferrovia: due obiettivi caldi da
distruggere. Il ricordo della strage del 18 gennaio 1944
nell’”orto del Rosati” è diventato un vero emblema di quel momento storico!! Molte persone, per sfuggire ai bombardamenti,
si nascondevano nelle campagne e in semplicissimi rifugi scavati
sottoterra, mettendo continuamente a rischio la propria vita.
Nella seconda parte dell’incontro, abbiamo assistito ala testimonianza diretta (attraverso un video) di alcuni anziani che
hanno raccontato la loro esperienza traumatica durante la
guerra, che li ha segnati per tutta la vita. Hanno riferito, con le
lacrime agli occhi, quello che avevano dovuto subire: la mancanza di cibo, la perdita dei familiari, le angherie dei tedeschi, le
logoranti corse per sfuggire ai bombardamenti...solamente
quando hanno iniziato a parlare dell’arrivo degli americani i loro
occhi si sono colmati di felicità: Ponsacco, Cascina, Lajatico...numerosi paesi sfilavano nella loro memoria. A fine video,
ogni testimone ha espresso il suo punto di vista riguardo alla
guerra. Una sintesi: LA GUERRA SIGNIFICA FAME, DOLORE,
SOFFERENZA; LA GUERRA E’ GUERRA, QUALCOSA DA NON
RIPETERE.
Questa esperienza ha permesso a noi alunni di conoscere una
pagina di storia locale molto significativa che ci ha tenuti, durante l’incontro, in un atteggiamento di attenzione e rispetto,
pronti a captare e ad immedesimarsi nei drammatici ricordi di
quell’indimenticabile passato. (Asia M.– Sophie T.))
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Cronaca dentro
DISTRAIAMOCI UN PO’ PARLANDO DI….CARNEVALE!!!
Alla scuola OLTRERA abbiamo trascorso il Carnevale tutti insieme, diverso da tutti
gli altri anni. Era diverso perché ogni classe ha fatto una sfilata passando davanti a
dei compagni che avevano il ruolo di giudici, con il compito di dare un punteggio alle maschere. C'erano vari
costumi, ogni classe ha scelto un tema, ci siamo divertiti moltissimo.
IL GRANDE AIUTO DELLE SUPERMAMME.
La classe 5° C ha scelto come tema "CHEERLEADER E GIOCATORI DI FOOTBALL". Le mamme si sono subito attivate per realizzare i vari costumi, lavorando insieme, per uno scopo comune che era, appunto, la bella riuscita della festa.
Abbiamo intervistato alcune di queste mamme:
alcune domande:
1- Che idea vi è venuta per costruire i costumi di carnevale?
2- Come vi siete organizzate?
3- Quanto avete impiegato per fare i costumi?
4- Con quali materiali li avete realizzati?
5- Vi siete divertite?
GIORGIA:Dopo aver appreso che il tema dei travestimenti per le
ELENA:1-L'idea di come costruire i costumi di carnevale è venuta
bimbe della 5° C era "Le cheerleader", ci eravamo confrontate fra
mamme per capire come realizzare il costume in tempi brevi e soprattutto con poca spesa.
Di sicuro era necessaria una gonnellina colorata,una maglietta bianca e soprattutto i mitici pon- pon.
Quella mattina ci lasciammo col compito di farci venire delle idee.
Proprio quel giorno avevo tempo libero, così andai in un negozio di
articoli per la casa a cercare della carta adatta ad essere usata come una stoffa per realizzare gonne.
Mi colpirono i rotoli di carta colorata per tovaglie usa e getta:bei colori, ampio metraggio e buona consistenza.
Ne presi una di colore fucsia con l' idea di provare a realizzare una
gonna a pieghe. Poi, girando per le corsie del negozio, mi colpirono
dei mocio lavapavimenti molto corposi e soprattutto bianchi e fucsia!
A casa mi armai di forbici, metro, spillatrice e carta gommata e mi
misi all' opera. Il risultato non mi era sembrato male, così sottoposi il
"prototipo" all' attenzione delle altre mamme inviando loro una foto
tramite WHATSAPP. Sia la gonna che i "mocio pon-pon" furono approvati con entusiasmo. Essendo libera dal lavoro anche il giorno
successivo, mi offrii di realizzare le gonne per tutte le bimbe della
classe e la mamma di Sofia, Elena, dette la sua disponibilità ad aiutarmi. Lavorammo insieme tutta la mattina.
Sembrava una cosa semplice, ma realizzare le pieghe delle gonne
era alquanto impegnativo,per cui non riuscimmo a finire.
Così io mi ripromisi di terminare l' opera nel pomeriggio, mentre Elena si prese carico di andare a comprare i "mocio pon-pon" per tutte
le bimbe. Intanto la nonna di Camilla M. aveva realizzato dei bellissimi pon-pon in tinta da mettere nei capelli,mentre il papà di Cristina si
era offerto di realizzare delle lettere adesive da incollare sulle magliette, che le bimbe avrebbero indossato, in modo da comporre la
scritta " EVVIVA la 5°C!" durante la coreografia preparata per la sfilata. Per fare i costumi ci sono voluti in tutto un paio di giorni ed è
stato divertente cimentarsi in qualcosa di diverso dalle abituali attività. Abbiamo condiviso con i nostri figli l'entusiasmo per i preparativi
alla sfilata in maschera a cui tenevano davvero tanto ed è stato bello
anche lo spirito di collaborazione per cui chi poteva ha messo a disposizione il suo tempo e le proprie abilità.
Infine, mi ha riempito di gioia e mi ha commossa la felicità che sprizzavano i bambini dopo aver vinto la tanto agognata coppa come primi classificati alla sfilata organizzata a scuola.
Di sicuro un bel ricordo per questo ultimo anno di scuola primaria!
a diverse mamme della classe ; ci siamo confrontate su quale potesse essere il modo migliore e carino di fare le gonne e i pon-pon e poi
alla fine abbiamo deciso colori, forme e materiali.
2-Io e Giorgia ci siamo incontrate una mattina a casa sua e abbiamo
continuato a fare le gonne che aveva già cominciato e che servivano per tutte le 9 bambine. Io ho pensato a comprare i pon-pon e la
nonna di Camilla Montagnani si era gentilmente offerta di fare per
ogni bambina dei piccoli pon-pon da mettere nei capelli; infine Andrea ha stampato su carta adesiva le lettere da attaccare alla maglie.
3-Per realizzare i costumi delle bimbe abbiamo impiegato circa un
giorno; il lavoro più impegnativo è stato forse costruire le gonne ma
altrettanto impegnativo è stato cercare e trovare i
pon-pon. In più il tempo passato dalla nonna di Camilla M. per realizzare a mano i pon-pon.
4-Il materiale usato è tutto materiale molto semplice, di uso comune:
per le gonne abbiamo usato due rotoli di tovaglia
di carta color fucsia che abbiamo tagliato, piegato e cucito;
per i pon-pon abbiamo comprato due moci per pavimento a testa,per
i pon-pon nei capelli, lana e per le lettere delle maglie,
la carta adesiva. Maglia bianca e pantacollant o calze bianche con
sopra scaldamuscoli.
5- Ci siamo divertite molto anche se il lavoro, in realtà, è stato più
difficile del previsto. Ci siamo confrontate su come fare il tutto e devo dire che è bello poter contare sull' aiuto che ogni genitore può
dare a tutta la classe anche nel realizzare lavori come quello di fare i
costumi per tutti, per il carnevale.
ALESSANDRA:1- Io e il babbo di Gionata vedendo sul computer
i giocatori di football, pensando e ripensando ci siamo detti: "Usiamo
i materiali che noi e i bambini abbiamo a disposizione "
E così è nata l'idea di costruire i costumi da football.
2-Con Gionata abbiamo invitato tutti i componenti della sua squadra
a casa nostra con l'aiuto di qualche genitore disponibile.
Abbiamo chiesto di usare pochi soldi.
3-Per fare i costumi abbiamo impiegato un sabato mattina.
4-I materiali usati per i costumi: t-shirt bianche, gomma piuma, caschi da biciletta bianchi, nastro adesivo nero, pennarelli, velcro bioadesivo bianco,tintura per capelli spray.
5-è stato un sabato divertentissimo:non solo, i bambini e genitori
hanno collaborato nel dar vita ai fantastici costumi da football, ma c'è stato un ricco brunch offerto dalle mamme a base di ciambelle al cioccolato,
s c h i a c c i a t a
e
s u c co!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NONNA DI CAMILLA M.:
1-Alla mamma di Camilla è venuto in
mente di fare i pon-pon per le gonne
delle bambine.
2-Alcune hanno fatto le gonne,io ho
fatto i pon-pon.
3-Per fare i pon-pon mi ci sono voluti
2-3 pomeriggi.
4-Con la lana rosa e la lana bianca,poi ci ho cucito dei gommini rosa.
5-Ci ho passato un po' di tempo, ma
Q UI NTI ME D I A
volentieri.
G I OR NAL I NO S COL AS TI CO D E L L ’ I S TIT UTO COM PRE NS I VO M. K . G AND HI
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ED ECCO IL RISULTATO FINALE…
IL CARNEVALE NELLE ALTRE CLASSI: questi i "temi"
scelti:
5A- Hyppy
5B- Famiglie
5C-Cheerleader e giocatori di Football
4A- I continenti
4B- I diversi ambienti
4C- Gli sport
3A- Sportivi
3B- I dinosauri
3C- I mestieri
2A- Le stagioni
2B- Le stagioni
2C- Gli animali
1A- Animali
1B- I mestieri
1C- I mestieri
CARNEVALE:TUTTI IN MASCHERA ALLA GANDHI. (testo di un nostro compagno)
Martedì grasso con la sfilata in maschera e premiazione finale all'istituto Gandhi.
Cronaca dell'evento dal punto di vista dei primi classificati.
Martedì 9 Febbraio, alla scuola Primaria OLTRERA dell'istituto Gandhi, le ultime 2 ore di lezione si sono trasformate in un allegra festa.Tutte le classi sono state coinvolte e
ognuna aveva scelto un tema per i travestimenti.
Dopo la merenda con i frati e altri dolci di carnevale, i bambini si sono messi in fila e sono andati nel corridoio per prepararsi a sfilare. Le classi hanno sfilato in ordine dalla 1a
alla 5c davanti a una giuria composta da un bimbo per ogni
classe.
Nella mia classe,la 5c, i bambini erano travestiti da giocatori di football e le bambine da cherleader.
Quando ci hanno chiamati a sfilare, abbiamo fatto la nostra
performance e, visto che tutti i giudici avevano dato voti altissimi,
speravamo proprio di vincere. Quando hanno detto: "il primo posto va alla 5c!", abbiamo esultato per la felicità e abbiamo urlato:"Siamo i più forti!". Con la coppa abbiamo fatto il giro delle classi per mostrarla a tutti, mentre qualcuno per invidia ci ha mandato
un biglietto che diceva:"buuu,5c avete barato!". Alla fine della mattinata,ho pensato che fosse un peccato che quella era l' ultima festa di carnevale a scuola, ma ero comunque felice di aver vinto.
Penso che anche le altre quinte,la 5a con i travestimenti da "hippy"e la 5b,che aveva scelto il tema delle famiglie "particolari", meritassero un premio. Noi eravamo bellissimi e credo che meritassimo la vittoria per i nostri costumi, che le mamme avevano realizzato
con materiali semplici, e per la coreografia, che aveva inventato la maestra Caterina. (C.P.)
VITTORIA DI CARNEVALE
Anche noi maschi ci siamo riuniti per costruire i nostri costumi. Ci siamo trovati il sabato mattina a casa di Gionata, con alcuni genitori. Noi bambini abbiamo disegnato col gesso, i numeri e le strisce sulle magliette bianche; poi ci abbiamo attaccato sopra i pezzi di
nastro adesivo nero e lo stemma, fatto con i pennarelli.
Con l'aiuto dei genitori abbiamo creato una mascherina di gomma piuma da attaccare al casco da ciclista che tutti abbiamo e messo
dentro l' imbottitura, sempre di gomma piuma, sulle spalle. LA NOSTRA MASCHERA ERA BELLISSIMA. (J.T.)
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Q UI NTI ME D I A
VIVA
il
carnevale
La maestra Carla,
come ogni
anno,intrattiene i ragazzi con uno spettacolino.
Pagina 17
Ho letto ho visto
BUONGIORNO A TUTTI, NOI SIAMO MATTEO O., FABIO, ZAKARIA E LO- RENZO !!!In questo libro
vi parleremo della storia, la creazione, lo scambio e la vendita dei VIDEOGIOCHI !!! Abbiamo scelto questo argomento perché siamo dei grandi appassionati...
INTERVISTA A 3 APPASSIONATI DI VIDEOGIOCHI : Mat- LE DESCRIZIONI DEI NOSTRI VIDEOGIOCHI
PREFERITI
teo, Zakaria e Lorenzo.
Fabio, a cui la mamma Giada non compra videogiochi, ci ha intervistato:
Quante ore ci state ai videogichi ?
MATTEO: Io ci sto poco piu' di mezz' ora (non tutti i giorni).
ZAKARIA: Poco piu' di mezz'ora
LORENZO: Di solito 2 ore non tutti i giorni.
Qual è il vostro videogioco preferito ?
MATTEO: Fifa 16
ZAKARIA: Fifa 14 e God of war
LORENZO: Fallout 4
Qual è il vostro videogioco più brutto che avete ?
MATTEO: Assasin Creed Unity
ZAKARIA: Toy Story
LORENZO: Grim Fandango
Vi piace di più giocare da soli o in compagnia?
MATTEO: In compagnia
ZAKARIA: In compagnia
LORENZO: Da solo
Chi ve li regala?
MATTEO: I parenti
ZAKARIA: Il mio babbo
LORENZO: I miei genitori
Quanto costano circa?
MATTEO: Sopra le 50 euro circa
ZAKARIA: In Marocco 100 euro circa
LORENZO: Sopra 50 euro
FALLOUT 4 :
Il gioco è un RPG
creato dalla Bethesda. L'obiettivo è ritrovare tuo figlio rapito mentre sei nel
Vault 111. Il gioco mi
piace perché invece
che solo le missioni
principali posso andare dove voglio e
fare altre missioni
secondarie o di confraternite.
FIFA 16 :
Fifa 16 è un gioco di
calcio. E' stato creato dalla EASPORTS.
Il gioco consiste nel fare goal alla squadra avversaria.
Mi piace tanto perché sono un amante del calcio e anche
perché posso giocare online con i miei amici.
GOD OF WAR
Il gioco si svolge in guerra.
Mi piace perché nell'ultimo livello il personaggio principale
combatte contro Zeus, il personaggio più forte di tutti.
LA STORIA DEL VIDEOGIOCO
Il VIDEOGIOCO è un gioco gestito da un dispositivo elettronico che consente di
interagire con le immagini di uno schermo.
Il termine può identificare un software oppure un hardware, ed è detto anche, con
un aglicismo, VIDEOGAME.
Colui che utilizza un videogico viene chiamato "videogiocatore" e si serve di input
quali il joystick, la tastiera, il joypad ecc.
Nasce negli anni 50 negli ambienti di ricerca scientifica.
Nel 1958, il fisico Willy Higinbotham realizzò un gioco (Tennis for two) che aveva il
compito di simulare le leggi fisiche che si potevano riscontrare in un vero incontro
di tennis: una linea verticale sullo schermo era la rete vista dall'alto e un puntino la
pallina. Era una dimostrazione di come si potesse interagire con il computer.
Nel1961 sei giovani scienziati del MIT riescono a dare movimento a puntini luminosi sullo schermo di un PDP-1: nasceva "Spacewar", il primo videogioco che la storia ricordi. Ma il grande sviluppo si avrà solamente a partire dalla seconda metà
degli anni settanta. I primi videogiochi erano limitati a consolle con video in bianco
e nero nei locali pubblici. Avevano una grafica essenziale.
(Il grosso apparecchio per Spacewar)
I primi videogiochi erano più esperimenti scientifici che invenzioni fruibili dalla gente: erano armadi che occupavano interamente una stanza e assorbivano tantissima energia. Lo Space War di Russel invece era un videogioco vero e proprio.
Alla fine del 1973 Space War raggiunse il grande pubblico come gioco da sala.
Il concetto di un giocatore, un gioco, un televisore e una scatola ad essa collegata in cui inserire i videogiochi fu di Ralph Baer , uno dei primi ingegneri televisivi al mondo. Egli studiò come ottenere un puntino luminoso che si poteva muovere su uno schermo TV. La tecnologia
inventata da Baer fu la prima che venne utilizzata agli inizi degli anni '70 per la creazione della prima console dei videogiochi nella storia: il
Magnavox Odyssey, il cui primo gioco fu il ping pong: una pallina che veniva ribattuta da 2 racchette (due bastoncini bianchi su schermo nero) controllabili
da due giocatori con due controller ( joypad ). Fu però il
successivo gioco a gettoni Pong a passare alla storia
come il primo videogioco, anche se successivo
all'Odyssey.
(nele foto: Ralph Baer e il Magnavox Odyssey)
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Pong di Atari era un gioco destinato ai luoghi pubblici. Nel 1976 Atari
cominciò a commercializzare la
sua versione della console casalinga.
LE CARATTERISTICHE DEL
VIDEOGIOCO
Il videogioco è un medium unico: hanno diverse caratteristiche che li rendono unici è l'interattività ciò che ha distinto i videogiochi dalle altre forme di
intrattenimento che permette al videogioco di esercitare un potenziale di immersività e attrazione che altri media
non hanno.
Il videogioco ha conosciuto un rapido
sviluppo. Anzi, il videogioco rischia ora
di surclassare lo stesso mercato cinematografico: le vendite di videogiochi
hanno già superato, almeno negli Stati
Uniti, quelle di bigliette delle sale cinematografiche.
Il videogioco Halo 3 ha guadagnato 170.000.000 di dollari in 24 ore.
Molti videogiochi vengono in tempi assai rapidi trasformati in film
più o meno di successo. Ai film si aggiungono serie televisive, fumetti, romanzi, rivista, mostre e fiere.
Un videogioco non racconta una storia ma sono i giocatori a
"raccontarla" e a crearla attraverso le loro performance.
Ne sono esempi Heavy Rain,The Walking Dead e Final Fantasy VI,
uno dei primi videogiochi in cui le azioni del giocatore modificavano
la trama stessa .
In un dipinto, una canzone, un film, un libro o un
episodio tv, il pubblico
non può amplificare l'esito
di un eposodio e non può
intervenire attivamente
sull'opera artistica.
In un videogioco l'utente è
spettatore e attore nello
stesso tempo.
GENERI
Il videogioco può rappresentare oggetti astratti o riprodurre la realtà. I
principali gruppi nel quale si possono dividere i videogiochi sono due :
Simulativo e Arcade.
Un gioco simulativo è un gioco basato sulla simulazione delle regole
del mondo reale: un gioco di guida con la rappresentazione reale della fisica oppure un gioco di guerra dove con un solo colpo la partita
finisce .
Il gioco arcade invece è l'esatto opposto: ci si diverte all'istante evitando se è possibile di leggere il manuale di istruzioni.
ecco i generi più comuni:
videogioco di avventura, basato in genere sulla risoluzione di enigmi
piuttosto che sulla prontezza di riflessi;
videogioco d'azione, basati sulla prontezza di riflessi e agilità con i
comandi. In genere sono ricchi di combattimenti, e un esempio famoso è Openarena.
videogico musicale , in cui il videogiocatore deve seguire il ritmo della
canzone tramite una sequenza di movimenti, tasti e accordi.
videogioco rompicapo (puzzle game)
uno o più enigmi mettono alla prova l'ingegno e il ragionamento del
giocatore.
Videogioco di ruolo,che riprende gli elementi tipici dei giochi di ruolo
carta e penna,
Videogioco di ruolo online,
il mondo di gioco è condiviso tra numerose persone online,
Videogioco di simulazione,
che simula un aspetto della realtà che possa intrattenere il giocatore,
richiedendo un misto di strategia, fortuna e abilità. Ne sono un esempio i simulatori di guida, il simulatore di volo, i simulatori navali e sottomarini. Esistono anche i simulatori di vita, in cui si controllano uno o
più individui dalla nascita alla morte;
Videogioco sportivo,
che simula discipline sia di squadra che individuali;
Videogioco di strategia,
in cui le decisioni di un giocatore hanno un grande impatto sul risultato;
Videogioco di educazione,
con un fine educativo o formativo, quindi rivolto solo a determinate
fasce di persone, che possono essere bambini, militari o altri.
STUDI SULLE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE
Si ritiene che le ripetute simulazioni di
sparatorie o di atti violenti, possa influenzare a compiere atti violenti. Altri sostengono invece che i bambini siano normalmente capaci di distinguere tra finzione e
La fascia anagrafica di coloro che praticano il videogioco è tra i 16
realtà.
e i 29 anni, in Italia l'età media è di 28 anni.
Secondo una ricerca dell 'Università
Nel 2008 il numero dei possessori di console era di 8 milioni.
dell'Iowa pubblicata sul Journal of ExperiSul web è possibile giocare allo stesso videogioco in più persone
mental Social Psycology, chi gioca con i
sparse per il globo.
videogiochi violenti diventa meno sensibiPer questo si parla di intelligenza connettiva ( data dalla interconle alla violenza presente nel mondo reanessione di più persone fra loro comunicanti).
le.
Nel videogioco si vede perciò anche una funzione pedagogica.
La "desensibilizzazione" viene spiegata
Un esempio è rappresentato da Stopdisasters, un videogioco online
come una "riduzione delle emozioni in
lanciato dall'ONU per sensibilizzare i più piccoli sugli accorgimenti
reazione ad atti violenti reali".
per costruire città e villaggi più sicuri dal rischio di calamità e disaUtilizzare i giochi violenti porterebbe non solo ad essere più violenti
stri amma più aggressivi, più intolleranti e meno altruisti. Secondo l'esperibientali .
mento sarebbero stati sufficienti 20 minuti di videogiochi violenti per
diventare meno sensibili alle brutalità del mondo reale. Bisogna dire
però che questa ricerca è una delle innumerevoli che sono state fatte
sul mondo e sugli effetti dei videogiochi, le quali hanno portato ai risultati più contrastanti e disparati. Il dibattito è molto animato e sta
prodeguendo con studi sempre più approfonditi.
Nel 2013 una ricerca dell'Università del Queensland in Australia conclude che non ci può essere alcun collegamento tra i giochi violenti e
la violenza stessa in essi contenuta e i comportamenti del giocatore in
seguito alla sua esperienza con essi.
STIMOLAZIONE DEL CERVELLO
Secondo il parere di molti psicologi e sociologi, il videogioco favorisce una stimolazione del cervello, in particolare l'attivazione dei circuiti dopaminergici.
Johnson paragona l'attività conoscitiva che un giocatore svolge all'interno di un videogioco al metodo scientifico, e ciò talvolta viene considerato un ostacolo per un giocatore di età infantile o adolescenziale perché un giovane abituato a messaggi prettamente visivi avrebbe poi difficoltà a recepire una comunicazione verbale proveniente da un insegnante.
Secondo studi indipendenti dello psichiatra e neuroscenziato Alfred Spitzer i videogiochi creano dipendenza, danneggiano la memoria e sono del tutto inadatti a favorire l'apprendimento in ambito
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scolastico.
INDUSTRIA DEI VIDEOGIOCHI
Dagli anni novanta in poi l'industria dei videogiochi ha acquisito sempre più importanza: la sola GameStop nel 2007 ha fatturato 5,56 miliardi di dollari. Quella
dei videogiochi ha superato come volume d'affari l'industria musicale.
Il videogioco più costoso al mondo è Destiny.
Grand Theft Auto V ha incassato più di 800 milioni di dollari nelle prime 24 ore
di vendita, battendo 7 record mondiali ed entrando così nel Guinnes dei primati.
Ecco una lista dei videogiochi più costosi:
1. Destiny;
2. Grand Theft Auto V;
3. Call of Duty: Modern Warfare 2;
4. Star Wars: The old Republic;
5. Final Fantasy VII;
I primi computer usati per i giochi: i Donner, enormi armadi
che
assorbivano
moltissima energia.
Canale TV americano dedicato esclusivamente al mondo dei videogiochi
A destra, James Paul
Gee, studioso delle funzioni cerebrali attivate
dai videogiochi.
BARZELLETTE
(7) Pierino dice al suo papà: -E' vero che una mela al giorno toglie il
(1)Alle
superiori
andavo
benissimo
a
medico di torno?- Il padre dice: - Certo!
UMORISMO
scuola: avevo il motorino!!!
Pierino dice-Allora dammi una mela perché ho tirato il pallone nella fi(2)Perché l’uomo è comparso sulla terra? Chiede il figlio.— Perché nestra del medico-.
se compariva sull’ acqua affogava.(8) Adesso interrogo qualcuno. Maria alzati e dimmi:-Quanti occhi ab(3) Dottore, ogni notte mi sogno una porta con una grande targa, biamo?. La piccola Maria ci pensa un po' e dice: "Quattro!"-"Quattro?
ma grande grande e spingo, spingo, e sudo e spingo e sudo ma Ma che cosa dici? - Si signor maestro, sono quattro. Due miei due
non riesco ad aprirla... ma che c'è scritto sulla targa ?
suoi.
tirare...
(9) "Pronto , è l'idraulico?"."Si"."Venga subito, il mio rubinetto sta per(4) Uffa ve ne direi di tutti i colori, se non fossi daltonico.
dendo"."E chi sta vincendo?"
(5) La mamma: "Pierino alzati devi andare a scuola!"
Pierino:"Mamma oggi non ho voglia!"
La mamma: "Hai quarantasette anni e sei il preside!"
(10) Pierino in classe: la maestra: "Pierino non puoi dormire in classe!!!" Pierino: - E' vero signora maestra, lei parla a voce troppo alta!!!!!"
(11) Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione.
(6)Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli,
Pagina 20 essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca (12) Io sono uno che dice sempre la verità. Anche a costo di mentire.
la prima è tutto finito.
Per finire, riportiamo i dati scaturiti dall'indagine svolta tra i ragazzi delle classi quinte della scuola Primaria Oltrera.
OSSERVIAMO E COMMENTIAMO I DATI
i grafici parlan chiaro: la maggioranza dei ragazzi amano
passare il tempo con i videogiochi, i quali vengono comprati
o scaricati da Internet.
Le piattaforme di gioco sono varie,ma le più usate sono i
tablet, i telefonini ed il nintendo. Interessante notare anche
che molti degli intervistati possono passare quanto tempo
vogliono con i videogiochi (grafico n° 5).
Alcuni hanno anche affermato di giocare on-line con sconosciuti: ATTENZIONE...RAGAZZI!!!
UN’ ESPERIENZA DI PAURA CRESCENTE (storia inventata da A.D –scuola secondaria)
Una sera d'estate ,verso le 9.30, ero rimasto a mangiare fuori nel giardino del mio condominio, con un mio amico.
Ad un certo punto abbiamo sentito dei rumori provenire dal fosso del giardino davanti ; ma non ci siamo spaventati molto,visto che in quel
fosso ci sono molti animali notturni. Poi abbiamo sentito un secondo rumore, poi un terzo. A quel punto abbiamo preso una fionda dal garage e siamo andati a vedere cosa poteva esserci. Dentro il fosso abbiamo visto un sacco della spazzatura con dentro almeno una ventina di
bottiglie di vetro e a quel punto siamo scappati pensando che ci potesse essere un mostro .
il pomeriggio dopo,dato che c'era una bella giornata di sole, abbiamo chiamato anche i nostri papà e siamo andati a controllare il fosso .
Non c'era più il sacco con le bottiglie di vetro , ma c'era un piccolo ponticello e al di là una apertura tra gli alberi.
Tutti insieme abbiamo deciso di entrare e abbiamo visto dei rovi e dei tronchi di alberi che portavano a un tetto con le sedie di plastica e
con grande sorpresa anche due sacchi della spazzatura.
A quel punto siamo usciti dal fosso e i nostri genitori sono tornati a casa per avvisare gli altri genitori di quello che avevano visto .
Qualche giorno dopo, il mio amico era a cena a casa mia; dopo aver mangiato abbiamo deciso di scendere per andare a chiamare gli altri
amici per giocare insieme . Fuori con noi c'erano anche i nostri genitori.
Ad un certo punto abbiamo sentito di nuovo il rumore che veniva dal fosso e tutti ci siamo girati per vedere se si vedeva qualcosa: abbiamo visto delle luci che si muovevano. Il mio babbo ci ha detto di stare tutti zitti e di non muoverci ed ha chiamato i carabinieri.
Si è aspettato un po' tutti zitti ma in quel momento avevamo tanta paura. Appena arrivati, i carabinieri sono andati a vedere nel fosso e hanno trovato due barboni. Quei due uomini stavano lì per mangiare e per dormire ed ora loro li avrebbero portati al centro di aiuto.
Così io e i miei amici abbiamo tirato un sospiro di sollievo continuando a giocare.
Pagina 21
HO LETTO
HO VISTO
UN DELITTO
MARLON
PER
L'ISPETTORE LA SPARIZIONE DI GRETA
Los Angeles. Ufficio di polizia.
L'ispettore Marlon riceve una telefonata .L'ispettore Marlon è un
uomo magro, è di statura molto alta e aveva risolto i casi più difficili della città. Riceve una chiamata dalla giovane Louise:Ispettore, venga subito alla villa Sunset, è morta la mia prozia, la
diva del cinema muto Gloria Swanson !!!
Arrivata alla villa, Marlon viene informato da Louise che la vecchia
Swanson è deceduta non per cause naturali, ma per avvelenamento.
La villa è bellissima adatta ad una attrice raffinata , a Marlon le
sembra quasi la casa bianca!
Appena entrato Louise gli dice - Marlon, abbiamo scoperto che
non è morta per cause naturali ma vi sono stati avvenimenti in casa un po' strani.
Il signor Marlon vuole interrogare i presenti per capire meglio chi
potrebbe essere stato.
Prima interroga Linda, la sorella di Louise.
Marlon dice:-Allora Linda, lei assisteva assiduamente la sua prozia?-Linda risponde: -Certo, ogni sera le misuravo sempre la febbre con il termometro per essere certa che stesse bene ,e per
curarla ho chiamato anche un dottore bravissimo, il dott. Mouse.
Poi Marlon si rivolge alla domestica –Scusi signorina ,mi puoi dire
se Linda aveva già conosciuto il dott. Mouse ?
La signorina rispose- Certo che sì! Si conoscevano benissimo!!!
Marlon, con l'aiuto della polizia scientifica , fa analizzare alcuni
oggetti presenti nella stanza del delitto, ma non vedono niente di
strano; dalle analisi, però emerge che
sul termometro c' è un veleno mortale.
Finalmente Marlon ha tutto chiaro:
Marlon dice - Linda, lei, dato che non
era la preferita della zia, hai voluto ucciderla, perché voleva le sue ricchezze!!
Ma anche lei, dott. Mouse, è il suo complice perché le ha procurato il veleno!
Quindi siete entrambi in arresto .
CASO RISOLTO!! (LAE)
Fai da te
MOUSSE
CON NUTELLA
INGREDIENTI PER 4 PORZIONI
30g di panna montata-60g di nutella80g di meringa sbriciolata-4 mini meringhe-frutti di bosco,quanto basta per
la decorazione.
PREPARAZIONE
Preparare una crema mescolando 40g di nutella e 30g di panna montata.
Riempire il fondo delle meringhe con uno strato di meringa sbriciolata,
e di seguito aggiungere la crema preparata con la nutella. Mettere in
frigo per almeno 2 ore. Guarnire con i 20g di nutella restanti , servendosi di una sacàpoche.
Decorare il piatto con una mini - meringa e frutti di bosco a piacimento.
YOGURT E MUESLI CON
NUTELLA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
200g di muesli-60g di nutella250g di yogurt greco 0%-frutti di
bosco assortiti,quanto basta.
PREPARAZIONE
In 4 bicchieri inserire uno strato
di muesli, 15g di nutella, 2 cucchiai di yogurt greco e
dei frutti di bosco a
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decorazione. Servire
immediatamente .
In una casa a New York abita la piccola Greta con i suoi genitori.
I genitori in passato si erano separati e lei viveva con la mamma.
Un giorno Greta uscì fuori in giardino; dopo un po' la mamma la
chiamò ma non ci fu una risposta.
Chiamò il suo ex marito e gli disse:- L'hai presa tu Greta? Jhon
rispose: No, ma vengo ad aiutartiChiamarono il detective George.
Andarono in giardino a trovare indizi. Trovarono l' orsacchiotto
di Greta vicino al boschetto.
Dentro il bosco trovarono molte
impronte e le seguirono,fino ad
arrivare ad una piccola casa .
Jhon disse :-Ma quella è casa
mia !
Andarono dentro e trovano una
scarpetta di Greta, videro la
finestra aperta e al di fuori
trovarono Greta che piangeva .
La mamma disse: Perché piangi?
Greta disse:perche io voglio
che voi stiate insieme.
I due si guardarono e dissero:Ok lo facciamo per te !!!.
(LAE)
DECORAZIONE A FORMA DI CUORE
- Ritaglia 9 strisce di carta colorata larghe 5 cm e di lunghezza
diversa::
-tre strisce rosa lunghe 17 cm
-due strisce verdi lunghe 21 cm
-due strisce gialle lunghe 25cm
-due strisce arancioni lunghe 30cm
-posizione le strisce una sull'altra come nella foto:
-in fondo quella più lunga
(arancione-gialla-verde-rosa)ed
in cima quella più corta .
Poi posiziona la striscia più corta su quella più lunga (rosaarancione-giallo-verde-rosa)
Piega una striscia alla volta partendo da quella più corta a quella più lunga su se stessa (da un lato)
Poi fai la stessa cosa sull' altro lato.
Infine quando viene il cuore, spillare alla base.
Fare un buco sulla striscia centrale e metteteci un filo e infine il cuore è fatto!!!
INDIRIZZO
Via Nenni, 25
Tel. 058752680
Www.icgandhi.altervista-org
Ciao ragazzi, siamo Flavio e Danilo;con queste pagine vi
proponiamo vari giochi. Speriamo di intrattenervi e
divertirvi con questi passatempi pasquali. Iniziamo!!!!
1) Collega queste parole ai suoi corrispondenti.
easter
pasquale
Giochi matematici –Università Bocconi
. di Milano
Bellissima classificazione dello studente
Mattia Tempesti della classe 3°B della
scuola Secondaria di I Grado Gandhi: è
arrivato 7° su 178 partecipanti per la categoria C2,rientrando a pieno titolo tra i
dodici alunni che parteciperanno di diritto
alle finali a Milano. Si sono distinti abbastanza bene anche alcuni alunni delle prime, come Andrea Pannocchia 1D, che è
arrivato 61esimo su 482 nella categoria
C1.
I CONTRARI
Faster
coniglio
uovo
egg
Pasqua
rabbit
2) Riordina i seguenti gruppi di lettere per formare una
parola
vo
uo
cgn
oliio
sa
qpua
cat
es
fta
es
rabi
tb
3) Cerchia queste parole nella tabella:easter egg,easter rabbit,basket.
easdfghjklòqw
tflaviovnuwrw
easter rabbitv
rfdhdfdanilowj
esadfhkrydgw
gvsfasdffgh w
gdfhnasdfghh
Aiuta il coniglio di Pasqua a ritrovare le uova
Trova il contrario delle seguenti parole:
Falso..........................
Uscire............................
Vecchio.........................
Sbagliato............................
Chiacchierare................................
Diviso.....................................
Basta......................
Posare............................
Spolverato.............................
Con.....................
Alzare..................
Vi proponiamo ora una serie di quiz e giochi vari proposti agli alunni delle classi
quarte e quinte del nostro Istituto impegnati
nel PROGETTO POTENZIAMENTO.
I quesiti sono stati presi dall'archivio dei
giochi del Centro PRISTEM dell'Università
Bocconi di Milano. L'acronimo P.RI.ST.EM.
sta a indicare "Progetto Ricerche Storiche
E Metodologiche". Potete trovarli all'indirizzo :http://matematica.unibocconi.it/articoli/
archivio-giochi
Si ringraziano tutti gli alunni e gli insegnanti
dell’Istituto per la collaborazione alla
stesura del seguente giornalino
GIOCHI E PASSATEMPI
Sapresti rispondere?
(4)Dove vive il canguro?
a)antartide
b)africa
c)oceania
(5) In quale città è nata la
pizza?
a)Milano
b)Napoli
c)Roma
(6)I piccoli delle galline si
chiamano?
a) girini
b)cuccioli
c)pulcini
INDOVINELLI
(1) Cosa fanno 2 api sulla
l
u
na?......................................
(2)Cosa fanno due galline in
mare???.............
(3)Cosa ci fa un programma
nel mare???........
(4) Perché le giraffe hanno il
collo lungo?
Perché non sopportano la
puzza dei piedi
(5) Che cosa dice un millepiedi a un'altro millepiedi?
Ti va di fare duemila passi?
(6) Sai cosa fa una gallina
sotto terra?
La galleria.
(7) Quale è il verso di una
gallina?.................
(5) Quante zampe ha un serpente?...............
(6) Quante zampe ha un cane?...................
(7) Quante zampe ha una
balena?...........
(8)Una gallina può vola-
BARZELLETTE
(1)Sua madre gli aveva detto che era un genio, da quel
giorno lui cercò di entrare in
tutte le lampade che trovava.
(2) Conoscevo un uomo che
mentre parlava metteva le
dita nel naso. Fosse stato
almeno il suo di naso.
(3) Marito:" Chi comanda in
questa casa?".
Moglie:"Io!".
Marito:"Era solo una verifica...!".
(4) L' amore è come una
clessidra: quando si riempie
il cuore, si svuota il cervello.
(5) Se non avete mai preso
una nota è facile che vi rimandino in musica.
(6) Non credo che il nuoto
faccia dimagrire. Non ho mai
visto un ippopotamo magro.
(7)Come ci si deve comportare osservando un animale
in pericolo di estinzione?
Mangiare una pianta in periQ UI NTI ME D I A
G I OR NAL I NO S COL AS TI CO D E L L ’ I S TIT UTO
C OM PRE NS I VO M. K . G AND HI