Un intimo prurito Un intimo prurito
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Un intimo prurito Un intimo prurito
GINECOLOGIA A cura di Luigi Selvaggi *, Anna Maria Nimis ** Un intimo prurito Attenzione a norme igieniche e stili di vita in epoca adolescenziale. Con l’inizio dei rapporti sessuali, la vagina va incontro più facilmente ad alterazioni dell’equilibrio in cui si trova la normale flora microbica, consentendo ad alcuni microrganismi di prendere il sopravvento su altri, Sono più determinando flogosi vulvovaginali come frequenti nel caso delle vaginiti micotiche. Va sottolineato che il 5-15% delle Tuttavia la trasmissione sessuale è una infezioni vaginali micotiche può essere durante causa possibile ma non esclusiva. sostenuto da specie diverse da Candida l’adolescenza La Candida Albicans è un saprofita del Albicans quali: tubo digerente e della cavità buccale ed è presente in vagina come saprofita nel 10-20% delle donne 1) Candida glabrata (o Torulopsis glabrata) asintomatiche. In condizioni favorevoli tale micete prolifera responsabile delle forme cliniche recidivanti o ed assume due forme: la forma di lievito caratteristica resistenti ai comuni trattamenti; della diffusione asintomatica e la forma di ife che si 2) Candida tropicalis; riscontra in caso di infezioni sintomatiche. 3) Candida Krusei; 4) Candida parapsilosis. e vulvovaginiti micotiche sono condizioni flogistiche frequentemente riscontrabili da parte del ginecologo: il 75% delle donne manifesta almeno una volta nella vita un episodio di vulvovaginite da Candida. Nel 40-50% dei casi si verifica una seconda infezione e nel 5% dei casi può diventare cronica. Nell’ambito delle diverse fasi evolutive della donna, le vulvovaginiti sono più frequenti durante l’adolescenza: ciò, probabilmente, in concomitanza con l’inizio dei rapporti sessuali, che sempre più frequentemente si verifica Alcune condizioni vengono considerate predisponenti alle vaginiti micotiche: • Obesità • Abitudini personali • Rapporti sessuali promiscui • Ectopia cervicale • Deficit immunità cellulo-mediata • Igiene precaria • Alterazione ecologica intestinale • Farmaci (antibiotici, corticosteroidi) • Endocrinopatie (diabete) • Indumenti stretti e isolanti • Debilitazione Ife micotiche pugliasalute - trenta - settembre 2005 in pochi giorni e sono attivi anche verso molti batteri gramnegativi. L’uso della terapia sistemica va riservato a soggetti con recidiva della vulvovaginite e nelle forme ricorrenti. Tuttavia è necessario associare alla terapia alcune particolari precauzioni, quali: • cambiare frequentemente la biancheria intima, che deve essere di cotone, non colorata e senza pizzi; • utilizzare solo tessuti non sintetici, evitare i jeans o collant aderenti alla regione vulvoperineale; • utilizzare perborato di sodio per lavare la biancheria intima e gli asciugamani; Secrezione “a latte cagliato” in vaginite micotica • sostituire i detergenti intimi con sapone di Marsiglia; • utilizzare assorbenti igienici di cotone ed evitare l’uso Ife micotiche di spermicidi chimici; Le infezioni da Candida possono esordire con sintomi specifici vulvari o vaginali o con entrambi. In particolare il sintomo riferito più frequentemente è il prurito, mentre il bruciore vulvare può essere lieve ed accentuato dal rapporto sessuale e dalla minzione. È comunemente presente anche un aumento delle perdite vaginali che si presentano più consistenti, in genere non maleodoranti, ma dense, biancastre, ad aspetto di “latte cagliato”. Variazioni di odore, consistenza e colore possono dipendere da sovrapposizioni con altre infezioni batteriche. La vagina appare iperemica ed edematosa, mentre la vulva può presentare escoriazioni determinate da lesioni da grattamento ed irritazione da contatto. Il livello di pH generalmente è < 4, 5. La diagnosi oltre che clinica si basa sulle seguenti tecniche di laboratorio: • esame microscopico a fresco della secrezione vaginale; • esame colturale del secreto vaginale; • indagini immunologiche. • limitare l’assunzione di zuccheri, latte e formaggi, bibite fermentate o gassate, alcool, lieviti; • inserire lo yogurt o i fermenti lattici nella dieta; • risolvere eventuali squilibri ormonali. L’attenzione a osservare alcune norme igieniche, modificare lo stile di vita e seguire una alimentazione corretta serve a prevenire il ripetersi di episodi di vaginiti che, seppure normalmente fastidiose, in caso di ricorrenza, vengono vissute come invalidanti sul piano fisico e fortemente ansiogene sul piano psicologico. L’identificazione di specie, tramite test biochimici è fondamentale in alcune situazioni cliniche: * Direttore U.O. Ginecologia ed Ostetricia II - Università di Bari ** Medico interno • apparente resistenza al trattamento antimicotico; • nelle candidosi ricorrenti; • candidosi in soggetti immunocompromessi. Siti di riferimento: Qualunque terapia deve cercare di controllare tutte le sorgenti infettive, sia quelle proprie della donna sia quelle correlate al partner. La terapia può essere topica o sistemica Tra gli antimicotici topici ci sono prevalentemente i derivati imidazolici che riducono la colonizzazione vaginale pugliasalute - trentuno - www.paginesanitarie.com www.sanihelp.it www.farmaciaonline.it www.humanitasalute.it www.gynevra.it www.salutedonna.it www.farmasalute.it settembre 2005