Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1

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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
1
Congresso
internazionale
GPIC
Sommario
Quali prospettive a partire dagli esclusi
Pr emessa: unitá tr a le dimensioni del car isma
Tra la formazione permanente e iniziale e GPIC non
c’è che un collegamento, ma
un´interazione reciproca e profonda. Se, infatti, la formazione
non é niente altro che “un processo continuo di crescita e di
conversione che coinvolge tutta
la vita della persona” (RFF 2) e
il suo contesto reale é quello della Fraternitá che vive nella storia
e nel mondo, allora i valori e le
dimensioni di giustizia e pace appartengono a tutta intera la vita
francescana. Animare in vista di
GPIC significa promuovere l’animazione della vita francescana
tutta intera.
Noi formiamo dei frati
minori per vivere il Vangelo e annunciarlo nel contesto reale della fraternitá e del mondo (cfr.
RFF 43). Tra formazione ed evangelizzazione c´é quindi una
profonda unitá (cfr. RFF 84).
Anche qui ritroviamo gli elementi essenziali della giustizia e della pace come contenuto e modalitá dell´annuncio di pace e di riconciliazione che sta al cuore della Fraternitá (cfr. RFF 18. 28) e
della testimonianza francescana
(cfr. RFF 3). La RFF é molto forte
nel marcare la forma vitae, alla
2 - Notiziario
quale e nella quale noi formiamo.
Non parliamo dunque appena di
‘attivitá’ o di ‘valori’ o di ‘dimesioni’ del carisma. Secondo il dettato delle CC.GG e della RFF la
GPIC appartiene integralmente al
carisma dal di dentro, ne esprime – mi sembra di poter dire –
l’intimo dinamismo della caritá.
L’esperienza di Dio come Padre, la sequela del Cristo incontrato nel Crocifisso di S.
Damiano, nell’abbraccio al lebbroso e nell’ascolto del Vangelo
(cfr. RFF 36) – ha reso Francesco fratello di tutti gli uomini e
di tutte le creature (cfr. RFF 37).
Questo é stato per lui un cammino di continua conversione, “per
passare da una vita incentrata su
di sé ad una graduale conformitá
con Cristo” (RFF 38). É proprio
su questa base salda che si innesta l’integrazione tra formazione,
evangelizzazione e GPIC. Crescere nella forma vitae per l’annuncio del Vangelo é possibile se
il cammino di continua conversione ci rende persone capaci di
riconciliazione e di pace e di giustizia (cfr. RFF 83) come manifestazione del progetto originario di Dio per la sua creazione
buona.
For mar e nella e per la forma
vitae
GPIC
1
Dalla Cur ia gener ale 7
I Ministr i all’OFS
9
Vita della Provincia 11
I - Definitorio
11
Note di Cr onaca
12
I - Fr. Massimo P.
12
II - Lavori a Ravenna 13
III - I Frati a Bengasi 14
IV - Uberlandia
14
V - Sorelle povere
16
VI - Cinquecentina... 17
Abbiamo Vissuto
20
I nostr i defunti
22
Fr ater nitas n. 118
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “S. Francesco”, olio su tela, di Trento
Longaretti, 1959. Curia provinciale, Sala del Definitorio.
Anno XXXVIII - n.s.
N. 115 - Marzo 2006
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Nel campo della formazione oggi ci preoccupiamo molto, e giustamente, della maturitá
umana, soprattutto sul piano relazionale e psicologico. L’accento
posto sull’accompagnamento
personalizzato in parte si deve a
questa attenzione. Conosciamo
bene le ragioni che ci spingono a
ció nel contesto odierno di diffusa immaturitá affettiva. Nello
stesso tempo mi chiedo se non viviamo oggi nell’Ordine il pericolo di dimenticare che formiamo
nella e per la nostra specifica forma vitae. Temo che l’enfasi sull’accompagnamento personale
senza il saldo legame alla forma
vitae renda generica la nostra formazione, fino a renderla funzionale al mantenimento istituzionale delle nostre realtá. Senza l’approfondimento e l’attualizzazione della forma vitae, infatti, rischiamo di non sapere piú per che
cosa formiamo: forse per vivere
un modello statico di vita religiosa e non per vivere oggi in modo
sempre nuovo come fratelli la sequela di Gesú nella Chiesa e nel
mondo di oggi? Per mantenere le
nostre attuali strutture o per anticipare il futuro? Mi sembra che
rischiamo di essere talmente presi
dall’emergenza della maturitá
umana dei frati e dei candidati,
oltre che dalla fragilitá istituzionale delle nostre Entitá, da non
ricordarci abbastanza che, come
ci ricorda il Documento di Madrid del 1973 al n. 5 , “al centro
della vita francescana, come appare evidente dagli scritti di
Francesco e da altri testi, c’è
un’esperienza di fede in Dio, realizzata nell’incontro personale
con Gesù Cristo. Tutto il progetto evangelico, sotto qualunque
aspetto lo si consideri (preghiera, fraternità, povertà, presenza
in mezzo agli uomini), rinvia costantemente alla fede... alla raFrati Minori dell’Emilia-Romagna
Bologna “La Santa”
10-12 marzo
Bologna “Santa Margherita”
21 marzo
Guastalla
24-26 marzo
Reggio Emilia
31 marzo н 2 aprile
Bologna “Torretta”
5 - 6 aprile
Forlì
7-10 aprile
Carpi
4-7 maggio
Ravenna
19-21 maggio
Bertinoro
17-18 giugno
Vialla Verucchio
16-17 settembre
.
Notiziario -
3
dice di tale scelta di vita c’è
un’esperienza originale di fede in
un Dio che è Amore”.
Al cuore della nostra vita
evangelica c’é la confessione del
primato di Dio, unico Signore: la
formazione, l’evangelizzazione e
GPIC ci accompagnano a vivere
come fratelli il cuore della vita
francescana che é l’esperienza radicale di fede nel contesto del
mondo e insieme agli uomini e
donne di buona volontá, per riconoscere che cosa il Signore ci
chiede oggi e vedersi aprire dunque strade nuove al carisma.
For mar e a par tir e dagli esclusi: esper ienza r adicale di fede
É a partire da questo centro che si puó parlare a mio avviso di formazione a partire dai
poveri e dagli esclusi. L’esperienza di fede infatti é segnata dall’incontro e dalla sequela di Gesú, riconosciuto presente nel sacramento del povero, che ci rivela il mistero del Dio Trinitá,
che é il primo povero! Allora la
condivisione di vita con, tra e come poveri sta al cuore della vita
francescana, come i nostri documenti ripetono continuamente.
Non si tratta di un’opzione facoltativa, ma centrale, perché ne va
del carisma, della sua attualitá e
veritá. Dobbiamo riconoscere
umilmente che non riusciamo a
vivere ció, non solo perché siamo incoerenti, ma anche perché
poco evangelizzati sul cuore della
nostra vita cristiana e francescana.
Ci é chiesta una conversione molto profonda, che parta
dall’ascolto rinnovato della Parola di Dio nell’oggi della storia,
perché ci decidiamo in modo
nuovo a rispondere al dono della
fede e della vocazione: non é proprio questo l’itinerario di discernimento proposto dalla “Grazia
delle origini”? Il luogo teologico
4 - Notiziario
nel quale questa risposta é possibile é proprio la vita dei poveri:
loro potranno indicarci quelle vie
per il nostro rinnovamento che
sembra non riusciamo ad individuare da soli. Veramente i poveri
sono i nostri maestri, perché siamo evangelizzati proprio sul cuore della nostra esperienza di fede.
Ce lo dice in modo molto esplicito l’articolo 25 della RFF: “I
Frati minori seguono l’esempio
di San Francesco che fu condotto da Dio in mezzo ai lebbrosi
scegliendo la vita e la condizione dei poveri, si identificano con
essi, servono gli oppressi, gli afflitti e i malati e si fanno evangelizzare da loro (cfr. CC.GG 66,1;
96,2; 97,1). Il Frate minore si
rende sensibile e lavora per eliminare ogni forma di ingiustizia
e le strutture disumanizzanti nel
mondo, fa un’opzione esplicita
per i poveri diventando la voce
di coloro che non hanno voce,
come strumento di giustizia e di
pace, e lievito di Cristo nel mondo”.
Dal cuore dell’esperienza di fede viene un impegno e-
vangelico per liberare i poveri.
Senza questo rischiamo l’ideologia, che puó portarci a difendere
i poveri e ad accompagnare i loro
movimenti, anche restando tranquillamente installati nella lucida schizzofrenia di una vita imborghesita, per nulla sfiorata dalle esigenze radicali del regno di
Dio e della sequela di Gesú povero e crocifisso. Se la nostra esperienza di fede é alimentata
dalla condivisione con i poveri,
che ci evangelizzano, non ci possiamo limitare a sviluppare attivitá per loro, per quanto buone.
Con loro ci convertiamo, imparando a diventare quello che siamo per professione: minori che
vivono “tra i piú piccoli, senza
potere né privilegio” (RFF 22).
ITINERARIO DELLA
VISITA CANONICA
6-9 marzo, Parma - Reggio Emilia; 13-18
marzo, Rimini - Villa Verucchio; 20-24
marzo, Bologna S. Orsola - Bologna SS.
Annunziata - Imola; 27 marzo -1 aprile,
Bologna Osservanza - Antoniano; 3-8
aprile, Bologna S. Antonio; 18-22 aprile,
Piacenza - Fiorenzuola.
Nota Il Visitatore generale concorderà direttamente con gli interessati la data dell’incontro con i Frati che lavorano fuori Provincia.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
É la minoritá a permettere al Frate minore di “accogliere tutti con
bontá senza escludere nessuno,
in particolare i poveri e i deboli,
che serve con premura materna,
rifiuta la violenza, opera per la
giustizia e la pace, e rispetta la
creazione” (RFF 21).
Questo é veramente il
cammino comune della Fraternitá, nella quale i Frati vivono
“nell’ascolto e nel dialogo... in
mutua obbedienza e cercando
insieme come Dio li chiami a proclamare il Regno con le opere e
la parola” (RFF 23). Questo
cammino ancora ci apre a vivere
da minori anche nella Chiesa,
senza giudizio e rifiuto, ma nella
ricerca di offrirle ció che le dobbiamo: una vita autenticamente
e radicalmente evangelica. Questo é il nostro debito verso la
Chiesa e il nostro servizio piú
grande ad essa. La profezia della
nostra vita, che é chiamata e dono
di Dio e non opera nostra, sta proprio qui.
Ripensare la formazione
dal punto di vista degli esclusi e
dei poveri – sacramento del Cristo povero che rivela il volto del
Dio povero – significa dunque
lasciarci evangelizzare circa il
cuore della nostra vita che é costituito dall’esperienza di fede.
Per concludere, accenno solo all’Eucaristia. In essa Francesco
riconosce il Dio umile rivelato
nell’abbassamento di Gesú che si
offre totalmente a noi, perché noi
ci doniamo a Lui e agli altri incondizionatamente. Un’Eucaristia celebrata senza portarci a relazioni nuove e priva della memoria e la profezia dei poveri, è
svuotata a rito religioso consolatorio e ripetitivo. Proviamo a pensare alle nostre Eucaristie. È necessario evangelizzarle anche per
ritrovare il senso della presenza
e del servizio tra i poveri.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Alcune conclusioni aperte per
continuare la ricerca comune:
• Approfondire la ricerca intorno
alla profonda unitá della nostr a
forma vitae, da cui scaturisce una
vera spiritualitá integrale e incarnata della riconcilizione e della
pace, della fame e sete di giusti
zia, dell’attesa dei cieli e terra
nuova.
• Approfondire la GPIC come
luogo e via per una pr ofonda
esper ienza di fede: Dio é il Signore e come tale va riconosciuto e adorato in e attraverso tutte
le cose. Promuovere la pace e la
giustizia non puó prescindere da
questo primato, che si alimenta
della Parola di Dio, dell’Eucaristia e della lode, attraverso cui
cercare senza stancarsi la volontá
del Signore per l’uomo oggi.
• Approfondire la realtá degli
esclusi all’inter no delle nostr e
Fr ater nitá, a causa delle differenze culturali, della mancata
condivisione di denaro e di beni,
della distinzione tra laici e chierici, delle appartenenze etniche,
linguistiche e di altro genere, dei
ruoli all’interno della Fraternitá,
della cultura, dei lavori e servizi.
• Non restringere la GPIC nella
formazione permanente e iniziale a corsi e a contenuti intellettuali da trasmettere, ma farla diventare sempre piú un’ispirazione perché la formazione francescana sia integrale, esperienziale,
pratica, inculturata, aperta a
nuove forme di vita e di servizio
(cfr. RFF 45-50). Innazitutto ci
puó aiutare a rendere piú esperienziale e integrale la formazione, per colmare la distanza tra ció
che presentiamo della nostra vita
nella formazione e la realtá che
viviamo nelle nostre Case ogni
giorno. Una distanza divenuta
oggi troppo spesso scandalosa e
insopportabile. Il lavoro intorno
alle dimensioni essenziali di GP-
IC puó costituire proprio l’aiuto
ad aprirci alla fedeltá al Vangelo
e alla Regola professata in forme
nuove e piú coraggiose e radicali.
• Il vostro servizio di Animatori
é propriamente formativo, perché
è chiamato ad animare i frati e le
Fraternitá, per accompagnarne il
rinnovamento. Si tratta di un vero
e proprio ministero, difficile per
l’impermeabilitá e la diffidenza
che spesso ci caratterizzano. Eppure non potete rinunciarvi. Ne
andrebbe della veritá del vostro
servizio a noi tutti. Le attivitá in
favore di GPIC non vi dispensano da quello ai fratelli, né possono diventare una fuga. Indico
delle attenzioni per questo servizio.
Nella For mazione Per manente
coltivare le seguenti attenzioni
per GPIC:
- distribuire i temi e le esperienze nelle diverse fasce di etá, con
particolare attenzione particolare ai primi dieci anni di Professione solenne e nella fascia dai
40 ai 60 anni;
- formazione degli animatori della Fraternitá: definitori, guardiani, economi e formatori;
- formazione dei frati impegnati
nei diversi ministeri;
- promuovere la verifica e la conversione dei nostri sistemi economici interni e delle nostre scelte riguardo alla gestione dei beni
e delle strutture.
Nella For mazione Iniziale:
- elaborare in accordo con il
Notiziario -
5
Gaspare Landi,
S. Caterina da Bologna,
sec. XVI, olio su tela
conservato nella sagrestia
di S. Maria di Campagna in Piacenza.
Cinquecentocinquant’anni fa, il 22 luglio del 1456, Caterina Vigri giunge a Bologna da
Ferrara per fondare un nuovo M onastero di Clarisse. Era accompagnata da 16 compagne tra
cui una novizia e da alcune sorelle provenienti da famiglie nobili bolognesi (Lambertini,
M ezzavacca...). Aveva 43 anni, rimarrà a Bologna fino alla morte avvenuta 7 anni dopo, e
dalla sua morte lascerà il M onastero con 60 sorelle e quindici novizie.
6 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Segretariato per la Formazione e
gli Studi un programma organico, graduale e verificabile di formazione nelle diverse tappe;
- educare i candidati alla lettura
e al discernimento sapiente e intelligente dei segni dei tempi, alla
passione per l’uomo e per la dimensione politica della storia,
contro un certo diffuso
spiritualismo intimista. Gli strumenti della sociologia e quelli
della teologia vanno integrati in
questa lettura;
- promuovere questo anche attraverso gli studi per qualificare la
GPIC, nello spirito di ricerca della veritá e di dialogo e servizio
all’uomo di oggi richiamati dal
Ministro generale nella sua Lettera all’Ordine Il Sapore della
Parola (13 giugno 2005). Un
impegno rigoroso e profondo di
studio delle realtá sociali, economiche e culturali del nostro tempo permette di mantenersi aggiornati e di ampliare la ricerca ad
altri campi, richiamati anche in
questi giorni.
- Avere in ogni Entitá, o almeno
a livello interprovinciale e/o di
Conferenza, alcune Fraternitá direttamente coinvolte nella condivisione e nel servizio ai poveri, a
partire da una scelta chiara e visibile di vita francescana, centrata
sulla ricerca del volto di Dio attraverso la Parola e l’Eucaristia,
la comunione fraterna, i mezzi, i
luoghi e le modalitá realmente
sobrie e povere, la possibilitá anche del lavoro per mantenersi e
aiutare i poveri, la condivisione
e il non accumulo dei beni. In
queste Fraternitá i candidati potranno essere accolti per dei periodi piú o meno lunghi nel
Postulato, Noviziato, Post Noviziato, anno di esperienza durante
gli studi ecc.
Uberlândia (Brasile),
4 febbraio 2006
Fr. Massimo Fusarelli
Segretario gen. FeS
Riproduciamo un disegno di Frei Dito che illustra l’impegno dei Frati Minori della Provincia francescana dell’Immacolata Concezione del Brasile
per contribuire ad estirpare da quel Paese il morbo di Hansen (la lebbra).
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
7
Dalla Curia Generale
Commissione per il Capitolo generale delle Stuoie
per i Frati “Under ten”
Caro Ministro Provinciale, il Signore ti dia pace.
Nella lettera del Ministro
Generale, che dovresti aver già
ricevuto, sono indicate le motivazioni di base per il 3° Capitolo
delle Stuoie per i frati con meno
di 10 anni di professione solenne, che si terrà in Terra Santa la
prima settimana di Luglio del
2007.
La Commissione del
prossimo Capitolo delle Stuoie
per i frati con meno di 10 anni di
professione solenne, nominata
dal Ministro Generale, ha l’incarico di tenere i collegamenti con
i Ministri Provinciali e gli eventuali frati capitolari.
Siamo consapevoli che i
giovani e la loro formazione sono
una delle prime preoccupazioni
del nostro Ordine. Il Capitolo
vuole dare l’opportunità ai giovani frati di ricercare e discernere la volontà di Dio, di lavorare
insieme per conoscere la realtà in
cui ognuno di noi vive e, infine,
dare una forte spinta al rinnovamento sia della propria vita che
di tutto l’Ordine grazie ad un
cammino d’ascolto.
Questo è il motivo e il
nostro desiderio per il Capitolo:
un incontro fraterno di discernimento attraverso l’ascolto. Ecco,
di seguito, le informazioni tecni-
8 - Notiziario
che per conoscere la struttura
organizzativa del Capitolo:
1. Il Capitolo delle Stuoie per i
frati con meno di 10 anni di professione solenne si terrà in Terra
Santa dal 30 giugno (arrivo) al 9
luglio (partenza) 2007.
2. Al Capitolo partecipano due
frati con meno di 10 anni di professione solenne per ogni Entità
dell’Ordine. I frati potrebbero
essere scelti dal Ministro Provinciale, magari d’accordo con il
Moderatore per la Formazione
permanente e gli altri frati giovani dell’Entità. Essi verranno
informati in seguito dello svolgimento del Capitolo.
3. È necessario avere la vostra
risposta entro il 15 marzo 2006,
con i nomi dei frati scelti per sapere il numero esatto dei partecipanti e per poter mandare loro le
informazioni delle quali avranno
bisogno.
4. È necessario che ci inviate sollecitamente i recapiti dei frati
scelti.
5. La lettera con la risposta si
deve spedire al Definitore generale Fr. Juan Ignacio Muro, e
deve essere così indirizzata: Fr.
Juan Ignacio Muro OFM - Per il
Capitolo delle Stuoie - CURIA
GENERALE DEI FRATI MINORI - Via S. Maria Mediatrice,
25 - 00165 ROMA – ITALIA.
Ti forniamo alcuni suggerimenti per la scelta dei frati
che parteciperanno al Capitolo:
a) sarebbe bello che fossero scelti
dai giovani stessi; b) È necessario che conoscano almeno una
delle lingue utilizzate nel Capitolo: italiano, inglese, spagnolo,
francese, tedesco, portoghese; c)
Sarebbe opportuno che non avessero già partecipato a raduni internazionali dell’Ordine, in modo
da lasciare ad altri la possibilità
di fare tali esperienze.Ti indichiamo anche l’indirizzo di e-mail
attraverso il quale puoi informarti
e chiedere ulteriori notizie:
capitolostuoie@ ofm.org In attesa della tua risposta, ti salutiamo
e ti auguriamo
Pace e bene!
Roma, 6 febbraio 2006
Fr. Juan I. Muro, OFM
Definitore generale
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
ESERCIZI SPIRITUALI
2005-2006
Dal 03 al 08 aprile 2006
Esercizi spirit uali it inerant i
nei luoghi dei fioret t i
organizzat i dalla Provincia venet a
Tel. 045.596.497
Dal 08 al 13 maggio 2006
Esercizi it inerant i ad Assisi,
organizzat i dalla Provincia venet a
t el. 045.596.497
Dal 15 al 19 maggio 2006 a Mont epaolo
CRISTO E’ LA PIENEZZA - Rif lessioni su un proget t o di
Fr. Gloriano Pazzini
Cost o: 170,00 - Tel. 0543 934723
vit a
Dal 26 al 30 giugno a Rho (MI)
Il Libro di Giobbe
d. Luca Magginghi e Sr. Nuria Calduch-Benages
Tel. 02 932080
Dal 21 al 26 agost o a Roma
La let t era agli Ebrei
Don Franco Manzi e Don Gianluigi Cort i
Tel. 02 932080
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
9
I Ministri provinciali
all’OFS
dell’Emilia-Romagna
Agli Assistenti regionali
e locali O.F.S. – Gi.Fra.
Ai Ministri, sorelle e
fratelli dell’Emilia – Romagna
Carissimi fratelli dell’Ordine Francescano Secolare, il
Signore vi dia pace! Un anno fa,
il 13 febbraio 2005, veniva celebrato il Capitolo Regionale dell’OFS, che ha visto per la prima
volta riunite tutte le componenti
del laicato francescano della nostra Regione per eleggere il primo Consiglio regionale. Noi Ministri Provinciali dell’EmiliaRomagna siamo vicini a tutti voi
con l’affetto e la preghiera e ringraziamo il Signore per il dono
dell’unità raggiunto attraverso un
cammino difficile, ma alla fine
esaltante per i risultati ottenuti.
Il nostro grazie a Dio è
ancor più motivato dal constatare il risveglio vocazionale che attraversa le varie fraternità. L’entusiasmo e il ringiovanimento di
alcune è conseguente alla celebrazione del Capitolo locale, che
deve essere considerato momento fondamentale della vita in
fraternità, poiché da esso, con
l’assistenza dello Spirito Santo,
scaturiscono le persone in grado
di proporsi al mondo come
evangelizzatori nello spirito di s.
10 - Notiziario
Francesco. Il Ministro regionale,
con il suo Consiglio, unita-mente alla Conferenza degli Assistenti regionali, stanno svolgendo una
grande opera di animazione delle fraternità, facendo le visite fraterne e pastorali e presiedendo ai
Capitoli locali. Il Consiglio regionale ha predisposto alcune iniziative importanti per la formazione dei fratelli e sorelle secolari,
frutto di un progetto che noi intendiamo lodare ed incoraggiare.
Ci riferiamo, in particolare, alla
scuola per formatori, agli incontri zonali per simpatizzanti,
postulanti e novizi, alla settimana di spiritualità francescana a
“La Santona” (MO), all’Assemblea regionale presso la comunità del lago di Montecolombo, al
Percorso formativo francescano
alla missionarietà, ecc. Tutto ciò
costituisce il mezzo per ripresentare alla Chiesa e al mondo un
laicato francescano rinnovato e in
sintonia col Concilio Vaticano II.
Vi ammiriamo per il tempo e le
fatiche che dedicate a queste iniziative.
Un aspetto importante
del francescanesimo secolare è la
Gioventù Francescana. Esistono
già comunità a Modena, Bologna
(2), Faenza e Forlì, vive e operanti. La GiFra, a livello nazio-
nale, è costituita con un proprio
Statuto (“Il nostro volto”), e i giovani che la seguono vi aderiscono col rito della Promessa. Incoraggiamo la nascita e lo sviluppo
della GiFra, che ha una propria
autonomia, ma insieme ai francescani secolari traduce nel mondo
giovanile l’ideale francescano.
Ai confratelli Assistenti
dell’OFS e della GiFra rivolgiamo il nostro grazie ed incoraggiamento. La Conferenza degli
Assistenti regionali svolge il proprio servizio in modo corresponsabile ed è presenza attiva nel
Consiglio regionale. Ci è grato testimoniare anche per essi l’impegno formativo a beneficio degli
Assistenti locali per una maggiore conoscenza della storia e della
realtà dell’OFS, una maggiore
comunione tra le fraternità locali
di una medesima zona, e l’attuazione dello Statuto dell’assistenza. I tre incontri annuali in Regione e la settimana nazionale di
formazione, sono per loro uno
strumento valido di conoscenza
e stimolo nel ministero dell’assistenza. Il Manuale per l’assistenza OFS, di prossima edizione,
preparato dalla conferenza degli
Assistenti Generali, sarà un valido aiuto per l’esercizio di questo
ministero.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Vogliamo segnalare l’ottavo centenario di due avvenimenti importanti per tutti noi
francescani:
a) Conversione di San
Francesco (1206) seguita alla visione del Crocifisso di San Damiano che gli assegna la missione di ricostruire la Chiesa in rovina (cfr. 2Cel VI; FF 593).
b) Nascita di Sant’Elisabetta d’Ungheria (1207). Vi invitiamo a prepararvi adeguatamente, poiché le sue ricchezze
spirituali di giovane sposa, madre e vedova, modello di santità
laicale – dedita alla contemplazione ma inserita anche nel sociale col dono totale di sé agli
ultimi – sono ideali validi anche
oggi.
Invochiamo il Signore,
perché renda fruttuoso il vostro
lavoro e vi faccia crescere nella
perfezione della vita evangelica.
Santi, Beati e Servi di Dio della
nostra Regione: Nevolone da
Faenza, Corrado da Piacenza,
Contardo Ferrini, Teresa Gardi,
Uberto Mori, intercedano per
l’amata fraternità regionale. Maria, “Vergine fatta Chiesa”, ci
sprona a rispondere alla chiamata alla santità e alla condivisione
dell’opera salvifica. Su ogni fratello e sorella e specialmente su
quanti, inabili ad una partecipazione attiva a causa dell’età o
della malattia, vivono con la preghiera e l’offerta della sofferenza unita alla Passione di Cristo
la vita fraterna, invochiamo la
benedizione del Signore. Pace e
bene.
I Ministri Provinciali:
P. Giuseppe Ferrari, ofm
P. Antonio Renzini, ofm conv.
P. Paolo Grasselli, ofm cap.
Bologna, 12/02/06
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
ITINERARIO
25 luglio: Rimini - Villa Verucchio
26 lugliio: giornata di ritiro a Villa Verucchio
27 luglio: Villa Verucchio - S. Leo
28 luglio: S. Leo - S. Agata Feltria
29 luglio: S. Agata Feltria - Verghereto
30 luglio: Verghereto - La Verna
31 luglio: giornata di ritiro a La Verna
1 agosto: La Verna - Pieve S. Stefano
2 agosto: Pieve S. Stefano - Assisi
3 agosto: sosta ad Assisi
4 agosto: ritorno a casa.
La spesa è di 170,00 da versare all’atto di iscrizione.
Per informazioni e iscrizioni: Fr. Claudio Canevarolo
Convento S. Croce - Via Convento, 150
47827 Villa Verucchio (RN) - Tel. 0541 678417
E-mail: [email protected]
Notiziario -
11
Vita della Provincia
I
Definitorio
Curia provinciale
Bologna
7 marzo 2006
* Si iniziano i lavori alle
ore 09,05 presso la Curia provinciale e i Definitori sono tutti presenti.
* Dopo la preghiera iniziale il Ministro provinciale chiede l’approvazione dei Verbali
dell’incontro del 7 febbraio che,
vengono approvati all’unanimità
dopo le correzioni proposte.
* Si affronta l’ultima
bozza di Ratio comune alle Province del Nord Italia. Si avverte
la necessità di una maggiore riflessione sull’ampio testo presentato e si decide quindi di lavorare
personalmente sul testo per giungere poi, al prossimo incontro a
presentare singolarmente le proprie riflessioni; tutto ciò prima
dell’incontro dei Ministri del
Nord previsto prima della Pasqua.
* Fr. Mauro presenta al
Definitorio il lavoro della commissione capitolare per l’instru-
12 - Notiziario
mentum laboris formulato nell’ultimo incontro. Il Definitorio
provinciale fa le proprie osservazioni e le rimanda alla commissione; nello stesso tempo si mettono a punto le scandenze: nel
prossimo incontro del Definitorio
approvazione definitiva dell’Instrumentum Laboris e successivamente, preparazione del testo
e invio a tutti i capitolari dell’Instrumentum Laboris che, deve
giungere ad essi, almeno un mese
prima dell’inizio del Capitolo.
lasciare l’Ordine; a seguito di
questo si nomina Fr. Massimiliano Aquini Vicario e Fr. Mauro
Galesini Economo della Fraternità di Villa Verucchio.
* Si prende in esame la
bozza presentata dal Segretario
dell’Evangelizzazione riguardante la rielaborazione del Capitolo
degli Statuti provinciali sull’Evangelizzazione. Si indicano
alcuni percorsi per rimandare la
riflessione al Capitolo provinciale e per far si che dal Capitolo
provinciale possa continuare la
riflessione. Contemporaneamente si prende atto della necessità
di alcuni interventi tecnici sugli
SS. PP. attuali.
* Il Ministro provinciale
presenta al Definitorio le bozze,
ormai definitive, del «Proprio»
della Provincia e ricorda che tra
breve sarà inviato alle Fraternità
il Necrologio, aggiornato al 31
dicembre 2005.
* Si concede alla Fraternità di S. Maria delle Grazie in
Rimini di procedere al restauro
delle Cappelle della Via Crucis
ed inoltre si consente l’acquisto
di una nuova nuova automobile
alla Fraternità del S. Orsola ed
all’Antoniano.
* Si terminano i lavori
nel tempo prefissato e ci si dà
l’appuntamento per il giorno 19
marzo quando ricorderemo insieme il Cinquantesimo dell’Ordinazione sacerdotale di Fr. Bonifacio Manduchi.
* Si esamina la richiesta
di Fr. Michele Falzone di potere
fare per un congruo periodo di
tempo un’esperienza eremitica.
* Si prende atto della
volantà di Fr. Gabriele Raschi di
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Note di Cronaca
I
Fr. Massimo P.
dal Canada
Recentemente sono stato ospite della parrocchia di San
Carlo Borromeo (Toronto - Canada) dove opera il nostro P. Donato Sartini. È stata un’esperienza indimenticabile che è durata
una decina di giorni (31gennaio
- 9 febbraio 2006). Ho avuto modo di visitare la città e alcune bellezze di questo grande paese (Cascate del Niagara e Santuario dei
martiri canadesi). Ma soprattutto ho potuto vedere l’operato di
fra Donato e la sua attività in parrocchia.
La chiesa è un edificio
costruito circa cinquant’anni or
sono nell’ambito di un grande
centro culturale italiano (Columbus Centre) che comprende un
ospedale e case di riposo per anziani indipendenti, palestre, aule
di studio, ristoranti, ecc. Il centro culturale vero e proprio si trova ad un centinaio di metri dalla
chiesa e dal convento che sono
stati affidati sin dall’inizio ai frati.
La comunità francescana è formata da quattro frati: il guardiano e parroco P. Michael (di origine pachistana), il vicario P. DoFrati Minori dell’Emilia-Romagna
Dnato, P. Celestino (italiano responsabile della casa di cura), P.
Gregory (maltese).
La comunità parrocchiale è bilingue: inglese e italiana.
Le funzioni religiose si svolgono nelle due lingue a seconda del
gruppo linguistico di appartenenza. A padre Donato compete l’assistenza culturale e spirituale della numerosa comunità di lingua
italiana.
L’attività principale durante la settimana è la celebrazione dei funerali (almeno 3/4 per
settimana); il giovedì sera c’è una
Lectio divina in preparazione alla
liturgia della domenica seguente
alla quale partecipano, in media,
una cinquantina di persone, anche non giovanissime, ma molto
interessate alla condivisione. La
domenica mattina ci sono 4 messe, due in inglese e due in italiano. A questo si aggiunga qualche
celebrazione particolare di qualche comunità italiana che solitamente ha luogo nel pomeriggio
della domenica. Si tratta di celebrazioni che ricordano le feste
nelle comunità di origine (ad es.
abbiamo celebrato in modo solenne la candelora per una comunità di origine calabrese).
La partecipazione alle
liturgie festive è massiccia per
entrambe le comunità linguistiche: fa impressione vedere la
chiesa piena alle celebrazioni
domenicali. Si pensi che l’edificio contiene circa 650 posti a sedere ed è sempre pieno; spesso
diverse persone rimangono in
piedi. Devo dire che fa piacere
vedere certe chiesate di gente,
raccolta e silenziosa, che sta attenta alle parole del sacerdote. La
liturgia è animata da diversi cori.
Anche nei giorni feriali partecipano alla messa in italiano delle
otto del mattino circa un centinaio di persone. Si canta anche a
questa messa.
L’impegno dei funerali
non è lieve. Il sacerdote deve fare
una visita alla Funeral home
(casa del funerale) dove incontra
i parenti e si mette d’accordo con
loro per la celebrazione del funerale in chiesa. Dopo la funzione in chiesa un sacerdote accompagna la salma al cimitero, che
di solito si trova piuttosto lontano dal centro della città. Ho trovato interessante il mondo che
ruota attorno ai funerali. La preparazione della salma nella
Funeral home, le visite di parenti e amici, il funerale vero e proprio (i parenti vengono condotti
in limousine), le tombe nei cimiteri. Bisogna sapere che in certi
Notiziario -
13
cimiteri esistono tombe “speciali” in un ambiente chiuso e riscaldato, illuminato continuamente e
con una musica di sottofondo che
concilia il viaggio verso l’eternità…
Nel mio breve soggiorno
ho fatto una predicazione alle
messe domenicali, ho tenuto due
incontri sulla Terra Santa e su
argomenti biblici e ho guidato
una Lectio. Sono contento dell’esito di questi incontri, anche
perché P. Donato ha avuto premura di prepararli in maniera accurata (ha preparato anche dei
dépliants).
Già nello scorso mese di
ottobre avevo avuto l’impressione che la comunità parrocchiale,
allora in pellegrinaggio in Terra
Santa, fosse molto affezionata a
P. Donato. Ora ne ho la certezza.
Basta che P. Donato proponga
qualche iniziativa, ad esempio un
recital sulla figura di San Francesco (non dimenticate che P.
Donato voleva fare il cantante!),
che subito si fanno avanti in tanti per aiutarlo. Che volete di più?
Fr. Massimo Pazzini
14 - Notiziario
II
Lavori di
ampliamento
a Ravenna
Il 14 febbraio 2006 sono
iniziati i lavori d’ampliamento
dei locali parrocchiali presso la
Parrocchia di San Pier Damiano
a Ravenna.
La nuova costruzione riprende le linee architettoniche dei
corpi di fabbrica già presenti nell’insediamento e a tal fine si prevede di utilizzare murature intonacate con colori che riprendono
quelli già utilizzati per gli altri
edifici e di realizzare un tetto a
due falde. Viene inserito un porticato per realizzare un chiostro
che caratterizzi la struttura, oggi
animata da Frati Francescani
Minori. Il portico previsto, inoltre, svolge la duplice funzione di
protezione dagli agenti atmosferici e di corridoio di accesso alle
persone disabili alle varie sale. Le
sale saranno dotate di accesso
verso l’esterno attraverso infissi
con portefinestre e saranno accessibili anche alle persone disabili.
Gli infissi esterni saranno porte
finestre con sopraluce a wasistas
per garantire il necessario livello
di illuminazione e ventilazione
naturale. A servizio di questi ambienti, e considerando l’incremento di persone ospitabili, si
prevede di aumentare il numero
di servizi igienici disponibili; il
servizio igienico idoneo alla
fruizione da parte di persone
disabili è già esistente nel fabbricato adiacente. La cancellata di
recinzione viene spostata e suddivisa in accesso carrabile e pedonale quest’ultimo con destinazione per disabili.
Questo nuovo fabbricato
coprirà una superficie pari a 120
mq realizzando quattro nuovi locali che si vanno ad aggiungere
ai 540 mq già ristrutturati in primavera dove sono stati ricavati
tre uffici, un salone di 200 mq, la
cappella, la sagrestia, un locale
segreteria e una cucina a norma
di legge per sagre e feste parrocchiali.
Ing. Roberto Noferini
Nell’elaborazione digitale il consistente intervento che si sta realizzando nella Parrocchia di S. Pier Damiani in Ravenna, intervento resosi
necessario per dotare la Parrocchia
dei necessari locali per la catechesi
e le attività sociali.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
III
I Frati Minori
a Bengasi
(Libia)
IV
Fr. Bruno
Monfardini
da Uberlandia
I tumulti scoppiati a
Bengasi (Libia) hanno costretto
i Frati Minori, due filippini e due
polacchi, il Vescovo Mons. Sylvester Carmel Magro OFM, e le
Suore di quella diocesi ad abbandonare le rispettive abitazioni e
a rifugiarsi a Tripoli.
Fonti dell’Ordine in Libia hanno fatto sapere che la
Chiesa e il Convento dei Francescani sono stati incendiati nelle
ultime ore. I Religiosi e le Religiose, che lavorano a Bengasi,
non hanno subito nessun danno.
Il Ministro generale dell’Ordine, Fr. José R. Carballo, ha
inviato una Lettera ai Fratelli e
alle Sorelle, così come a tutti i
cristiani che vivono a Bengasi,
assicurando loro la sua vicinanza in questi momenti di prova e
riaffermando la volontà dell’Ordine di continuare ad essere fedeli ad una presenza pacifica nel
mondo musulmano, che ha le sue
radici nell’incontro di san Francesco con il Sultano Melek-elKamel, avvenuto nel 1219.
Abbracciamo con coraggio e tener ezza gli esclusi di oggi.
Il II Congresso Internazionale di GPIC dell’OFM ha
avuto luogo a Uberlandia, città
dello stato di Minas Gerais del
Brasile dal 29 gennaio all’8 febbraio 2006. Vi hanno partecipato
un centinaio di Frati di oltre 40
paesi, rappresentanti la gran parte delle province dell’Ordine. La
preparazione a questo incontro
aveva coinvolto l’anno precedente le varie Conferenze che hanno
fatto pervenire all’Ufficio centrale di Roma risposte alle provocatorie domande sul tema: Abbracciando gli esclusi di oggi. Il
Congresso ha favorito il confronto con tante esperienze e in particolare il coinvolgimento diretto nella vita degli Esclusi è diventato una sferzata indelebile
nella vita personale e nella storia
dell’Ordine. L’Università di
Uberlandia ha messo a disposizione l’Auditorium e le aule per
i nove gruppi che ogni giorno si
costituivano: segno visibile della importanza attribuita dagli organismi ufficiali di questa città al
nostro Congresso. Il vice rettore
della Università, il rappresentante
del sindaco, un deputato del parlamento di Monas Gerais hanno
espresso il loro saluto dichiarandosi esplicitamente concordi con
la necessità di abbracciare nel
nome di S. Francesco i lebbrosi
di oggi.
La presenza continuata
dei Definitori generali Fr. Mario
Favretto e Ignacio Muro, del Segretario generale per l’Evangelizzazione, Fr. Nestor Schwerz, del
Segretario Generale per la For-
Roma, 21.02.2006
Acta Ordinis
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
mazione e gli Studi, Fr. Massimo Fusarelli, la stessa convocazione ufficiale firmata dal Ministro Generale indicano l’importanza attribuita dal nostro Ordine a questo incontro. Lingue, razze, culture, esperienze diverse ci
hanno offerto l’occasione di manifestare l’amore e la cura che chi
segue la regola di S. Francesco
deve nutrire per i fratelli spirituali. La cordialità non è stata ostacolata da valutazioni diverse della realtà di oggi o orientamenti a
volte opposti nel progettare il nostro futuro. Due universitari, ai
quali non bastavano gli striscioni
che propagandavano questo convegno, mi hanno chiesto il perché della presenza di tanti frati;
ed hanno dichiarato il loro sostegno a questa causa.
L’accompagnamento
della preghiera e riflessione con
rappresentazioni drammatiche,
incomprensibili alla nostra rigida formalità, ambientate in quel
contesto hanno suscitato vasta
commozione: la donna incatenata e con la bocca coperta da una
fascia viene liberata man mano
che l’assemblea chiede perdono
e alla fine può proclamare la misericordia del Signore; la mamma in avanzato stato di gravidanza con una scritta sulla pancia che
richiama la meraviglia della vita
nuova che opera la Parola di Dio
portata danzando al vescovo per
la lettura liturgica; il lebbroso che
suscita la ripugnanza e causa la
fuga dei primi che lo scoprono,
cui segue l’ironico schiamazzo di
alcune ragazze, ma il frate che si
imbatte in questa scena, dopo
qualche esitazione getta via il
saio per poterlo abbracciare e si
avvolge insieme al lebbroso nella bandiera dei “semterra”; madri che all’offertorio portano il
pargoletto all’altare, quasi ripetendo la presentazione di Gesù al
Notiziario -
15
tempio.
P. Rodrigo Peret, della
Fondazione Francescana di Uberlandia, ha posto a metà del Congresso due giorni di condivisione
con i semterra. Siamo stati dispersi in 9 località occupate da
questi esclusi: ognuno è stato accolto in un famiglia, ospitato nella tenda, senza alcun privilegio.
Sabato 4 febbraio dopo due ore
di sobbalzi nel pullman su strade
di collegamento tra una “fazenda” e l’altra, siamo giunti a destinazione, accolti da fuochi d’artificio. Un capofamiglia, ‘Ndio’
e suo figlio undicenne, Andrea,
mi hanno invitato a seguirli. Visitata la loro tenda, con quattro
pagliericci e una catasta di casse, suppongo per i vestiti; mi si
fa deporre lo zaino su una brandina che sarà il mio letto. Intanto
dalle tende vicine vengono a salutarmi tutti i parenti tra cui la
nonna, che mi fa comprendere di
avere 8 figli. Si cerca di intendersi con gesti; poi si nominano
Baggio, Kakà, maccheroni, così
si ride soddisfatti per la possibilità di comprendersi.
Per la cena ci si siede dove si può; naturalmente hanno
preparato i maccheroni, in realtà
sono spaghetti. Alla sera si tiene
l’assemblea in cui si presentano
i soci di questa cooperativa di
“semterra”. Ci informano che
quando un terreno non è coltivato per due anni viene sequestrato
dallo stato e i “semterra” possono occuparlo. Avranno poi l’aiuto necessario per costruire la casa
in muratura. A seguito della dimostrazione dei “semterra” il
proprietario se la gode in una delle sue proprietà; qui non potrà
certamente più tornare, ma non
gli mancano palazzi e terreni in
altre nazioni! In questo villaggio
sono riusciti a portare l’acqua,
non è certamente potabile, ma è
16 - Notiziario
buona risorsa per tante esigenze;
in altri villaggi, come racconteranno gli altri frati, vi sono abitazioni in mattoni ed anche l’energia elettrica.
Al mattino seduti davanti
alla tenda tutti i vicini ritornano
per il buon giorno. Nella tarda
mattinata ci si prepara per la celebrazione. Mentre i miei ospiti
mi accompagnano all’appuntamento lascio ad Andrea la pila
che avevo portato con me, la biro
e la bottiglia dell’acqua con la figura di S. Francesco. Bastano
piccole cose per dimostrare riconoscenza e rendere felici. Regali
apprezzatissimi. Arriva il vescovo che si profonde in saluti a tutti; poi, quando giungono i frati
ospitati negli altri villaggi inizia
la processione verso il luogo della
celebrazione. Canti, tamburi, battimani ritmano la partecipazione
alla Messa. Siamo dalla loro parte; la giusta rivendicazione dei
loro diritti costruirà la vera pace.
Ci sono tanti bambini che rido-
no, piangono, urlano, indicano
così la loro presenza.
Il Congresso si è chiuso
con la celebrazione dell’Eucaristia l’8 febbraio nel santuario di
Nossa Senhora Apareçida. Il vescovo ha lasciato presiedere la
celebrazione al nostro Ministro
Generale Fr. Jose R. Carballo, ma
alla conclusione ha espresso il
suo cordiale ringraziamento per
la presenza dei Frati nella sua
diocesi: la chiesa non si può accontentare di predicare il vangelo, vuole incarnarlo diventando
chiesa dei poveri e per i poveri.
Il saluto della pace è stato collocato alla fine della messa: l’abbraccio con i numerosissimi fedeli è diventato augurio per i Frati
che partivano, ma anche impegno
per tutti ad essere coraggiosi strumenti di pace. Dovunque e con
tutti vogliamo compiere Na força
e Ternura lo mesmo abraço.
Fr. Bruno Monfardini
La comunità cattolica di Pechino ha
provveduto alla
stampa in lingua
cinese della vita di
S. Elia Facchini. Il
lavoro è la traduzione di uno scritto
di P. Elia Facchini;
20 pagine che si
spera abbiano una
grande diffusione
in quel paese.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
V
Le Origini delle
Sorelle Povere
Nell’ultima Assemblea
della Federazione dei Monasteri
delle Clarisse del Veneto e
dell’Emilia-Romagna, è emerso
il desiderio di approfondire la conoscenza delle nostre origini per
vivere con responsabilità la nostra identità. Una prima concretizzazione di questo è stato il
Convegno tenutosi i giorni 16 e
17 febbraio a Villa Imelda (Idice,
Bologna), con la partecipazione
di Don Felice Accrocca e di Suor
Monica Benedetta Umiker sulle
origini dell’Ordine delle Sorelle
Povere.
Don Felice Accrocca si
esprime con passione, forse perché, come lui stesso ha raccontato, ha dovuto ritagliarsi i tempi
di studio tra ritmi pastorali impegnativi: ci invita anzitutto ad
un approccio alle fonti fatto di rispetto e gratitudine, senza forzature dei testi.
Parla senza appunti davanti, citando con scioltezza testi francescani e non, che tra le
sue mani prendono forma e raccontano di persone vive, inserite
in vissuti molto concreti: è un primo stimolo per comprendere che
conoscere la storia ci eviterebbe
letture troppo spiritualiste e disincarnate che non ci aiutano a confrontarci seriamente con le nostre
origini.
Vengono fuori i primi anni dopo la caduta di Elia, i ripetuti interventi papali sulla regola: anni di tribolazione, in cui anche Chiara e i primi compagni di
Francesco sentono il dovere di
scendere in campo consegnando
le loro memorie. Alcuni di questi primi frati saranno accanto a
Chiara sul letto di morte: tra essi
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Leone, a cui lo stesso Bonaventura si rivolge per avere materiale su Chiara, definita dai compagni “emulatrice di S.Francesco
nel conservare sempre la povertà del Figlio di Dio”. Viene sottolineata la scelta di Chiara, fin
dagli inizi, di una vita stabile, tuttavia molto diversa, secondo le
fonti, da quella che ora ci troviamo tra le mani, ed è sottolineato
anche il discorso del lavoro, elemento importante della nostra
forma di vita come di quella dei
frati.
Don Felice sa guidarci
nel ‘post-Chiara’, dipingendo un
quadro in cui dietro la regola e le
sue vicende si ripercuotono i rapporti tra le diverse anime dell’ordine.
Un accenno al testamento, considerato – tranne qualche
passaggio dubbio – espressione
sostanzialmente autentica del
pensiero di Chiara: forse una ‘reportatio’ delle sorelle riguardo
alle ultime parole di Chiara. Per
un medievale, riprendere quei testi dieci anni dopo e costruire un
Privilegium non è un falso - anche se non è registrato nelle cancellerie pontificie - ma un dire
l’autentico modo di vedere di
Chiara in un momento difficile.
Don Accrocca ha lasciato spazio alle domande, mettendo spesso in evidenza come i
campi in cui oggi lo storico non
può dare risposte restano aperti
alle ricerche e ai contributi di tutti.
Suor Monica Benedetta
ci tiene a non presentarsi come
singola ma a nome delle sorelle
della sua federazione con cui ha
condiviso il lavoro, le difficoltà
e le gioie di un cammino che
unisse la serietà dei metodi, la
forza della preghiera, la continua
ricerca dell’unità.
Colgo due sottolineatu-
re: anzitutto lo studio come alimento per lo spirito di orazione,
legato alla responsabilità di crescere nella conoscenza della nostra vocazione, gustando quello
che viviamo, uno studio mirato
alla vita e che ritorna nella vita,
nella comunità, che aiuta ad
aprirsi a parole che ancora ci appartengono; in secondo luogo
l’ascolto come atteggiamento di
vita per non vivere nell’idolatria
delle origini, per cogliere i suggerimenti dello Spirito, spesso
nelle fatiche di un cammino di
unità che rimane sempre l’orizzonte di riferimento.
Monica Benedetta ha seguito Chiara all’interno di una
fitta rete di relazioni; con Francesco che la mette a guida delle
sorelle, dandole quella fiducia
che lei stessa nutrirà nei confronti
delle sue figlie, con Ugolino,
stretto a lei da sincera amicizia,
e determinato a radunare attorno
a san Damiano tutta la variegata
realtà dei monasteri, con Agnese
di Praga, con Elia, a cui Chiara
sente di potersi appoggiare, e con
le sue stesse sorelle, forse nella
fatica di costruire una fraternità
evangelica senza le distinzioni di
ceto cui erano state abituate.
Chiara ne viene delineata come
donna che ha vissuto di fede, che
ha sempre agito con confidenza
e serenità anche in momenti in
cui tutto poteva sembrare perduto. I ripetuti incitamenti di don
Accrocca e suor Monica Benedetta ad una seria riappropria-
Notiziario -
17
zione di ciò che ci appartiene,
possono forse essere letti come
stimolo a prendere coscienza della ricchezza che già viviamo nelle nostre fraternità, provando a
cogliere dalla concretezza della
vita ciò che ci anima. La concretezza della storia è grazia: la storia che ci è stata presentata, la storia che viviamo.
Suor Benedetta Seccanti
Monastero “Corpus Domini” - FE
VI
Una
“cinquecentina”
ritrovata
Venerdì 10 febbraio è
stata una bella giornata per la
Provincia Minoritica di Cristo
Re.
Qualche giorno prima in
Biblioteca era arrivata la telefonata del Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale di
Roma, nella persona del maresciallo Michele Speranza, per
comunicarci che la cinquecentina
sequestrata a giugno da Christie’s
(un bellissimo esemplare, molto
ben conservato, delle Prediche
utilissime per la quadragesima
del reu eren do padre f rate
H ieron ym o S avon arola da
Ferrara … , Venezia: Bernardino
Benali, 1517) poteva esserci
riconsegnato come legittimi proprietari.
Il giudice, infatti, aveva
18 - Notiziario
riconosciuto che la cinquecentina
in oggetto era la medesima che
era stata trafugata negli anni Settanta dalla Biblioteca del Convento di S. Maria degli Angeli di
Busseto e, preso atto della rinuncia al possesso di chi ne era attualmente proprietario, ha stabilito che venisse restituita.
I tempi sarebbero stati
abbastanza lunghi se avessimo
aspettato che la consegna fosse
fatta dai Carabinieri stessi; abbiamo quindi preferito essere noi a
recarci a Roma per potere avere
subito
il
volume.
Il maresciallo Speranza,
al quale vanno i nostri ringraziamenti, ci ha raccontato come è
andata la vicenda, spiegandoci
che la persona che lo aveva messo all’asta possedeva il libro da
vent’anni, dopo averlo acquistato da una libreria antiquaria di
Milano. Essendone però la titolare deceduta da alcuni anni, è
stato impossibile risalire ai precedenti possessori del volume e
quindi anche cercare di capire chi
commise il furto trent’anni fa.
Dobbiamo inoltre ringraziare chi ha rinunciato alla
cinquecentina pur essendone ora
legittimo proprietario in virtù di
un acquisto fatto in buona fede
(anche perché dopo tutti questi
anni il reato è ormai caduto in
prescrizione); “ci si è resi conto
che sapere di avere tra le mani
un oggetto frutto di un furto sarebbe stato un po’ come rubarlo
una seconda volta, e si è quindi
preferito restituirlo”.
Come abbiamo già avuto
modo di scrivere, questa vicenda
può essere utile a far capire la
necessità di inventariare e catalogare il patrimonio posseduto dalla Provincia Minoritica; e poi
spingere a sporgere denuncia
ogni volta che ci si accorge della
sparizione di qualche manufatto
appartenente ai nostri conventi,
poiché senza la denuncia fatta nel
1976 non si sarebbe messo in
moto questo meccanismo, che,
anche a distanza di 30 anni, ha
dimostrato di funzionare molto
A lato, il
frontespizio della
“cinquecentina”,
stampata da
Bernardino Benali
a Venezia nel
1517, proveniente
dal Convento di
Busseto e oggetto
delle traversie descritte nell’articolo. Il prezioso volume è collocato
ora presso il deposito provinciale
delle
“cinquecentine”
all’Osservanza di
Bologna.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
bene, dando – chissà! – speranza
di recupero anche per gli altri libri
(e le miniature) che furono così
furbescamente trafugati dal convento di Busseto.
A fronte di questo successo, una notizia per noi non
felice. Qualche settimana fa la
dott.ssa Rosaria Campioni, soprintendente della Regione EmiliaRomagna, e dopo pochi giorni il
dott. Alessandro Zucchini, direttore dell’Istituto Beni Culturali
della Regione Emilia-Romagna,
hanno personalmente telefonato
per manifestare il loro rammarico nel dovere comunicare che, in
seguito ai tagli della Legge Finanziaria 2006, quest’anno non
sarà assolutamente possibile procedere all’erogazione del finanziamento che da tanti anni la Biblioteca Provinciale riceve dalla
Regione.
Nel corso delle telefonate è stato comunque ribadito, da
parte di entrambe le parti, lo spirito di collaborazione che si intende continuare a portare avanti
nonostante tutto, nella speranza
che tempi migliori consentano di
riprenderne le modalità che al
momento si è stati costretti ad
abbandonare.
Il fatto che entrambi questi funzionari abbiano di persona
parlato con i responsabili delle biblioteche convenzionate (e quindi anche con chi scrive), fa capire come anche da parte dell’Ente
pubblico ci sia il rammarico per
non poter più mantenere una
tipologia di cooperazione che in
tutti questi anni ha dato ottimi
risultati.
Si coglie l’occasione di
questo articolo per comunicare
che, proprio in questi giorni, il
Consiglio Direttivo dell’Associazione Bibliotecari Ecclesiastici
Italiani ha designato la bibliotecaria provinciale come membro
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
di un gruppo di lavoro che si occuperà del censimento dei periodici posseduti dalle biblioteche
ecclesiastiche, nella speranza di
pubblicarne quanto prima i risultati. La prima riunione organizzativa si terrà proprio qui a Bologna, nella sede della Soprintendenza per i beni librari e documentari, in via Galliera 21, e vedrà la mediazione della soprintendente dott.ssa Rosaria Campio
ni.
Elisabetta Stevanin
Notiziario -
19
RICORRENZE
GIUBILARI
2006
Calendario del Definitorio
25mo professione
1981
2 maggio 2 0 0 6 : S . Pie r o in Bagno
Fr. Osvaldo Maggiolini
13 IX
Fr. Guido Ravaglia
18 X
1-3 giugno 2 0 0 6 : Valmadonna (AL)
incont r o de i De f init òr i Nor d I t alia
50mo professione
(1956)
Fr. Quintino Lugnan
2 II
25mo sacerdozio
(1981)
4 apr ile 2 0 0 6 :
Via D’Aze glio, 8 4 -9 2 - Bologna
N elle pagine del presente
numerodel N otiziario(quaresima 2006) è riprodotta
un’intera“ViaCrucis”, operaamatitadi ungiovaneseminarista ofmresidentepressoil Seminariofrancescano
di Quezon City-M anila
(Filippine).
Fr. Francesco
Colaianni
28 III
50mo sacerdozio
(1956)
Fr. Remigio Boni
17 III
Fr. Bonifacio
Manduchi
17 III
Lugnan Fr. Quintino
26 V
20 - Notiziario
Leopoldo Fr. Rossi
Riccardo Fr. Ceriani
Corrado Fr. Cavicchi
Egidio Fr. Catellani
Giorgio Fr. Colombini
Juri Fr. Leoni
Marco Fr. Zanotti
2 aprile
3 aprile
21 aprile
23 aprile
23 aprile
23 aprile
25 aprile
Onomastici
Aprile
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Abbiamo vissuto
F EBBRAIO 2006
* Dal 4 al 7 febbraio a Predazzo di Trento giorni di vacanza per i Post-Novizi.
* Nel giorni 5-9 febbraio
a Palermo incontro dei Maestri
di Post-Noviziato della COMPI.
* Venerdì 10 il nucleo investigativo dei Carabinieri restituisce alla Provincia una “cinquecentina” scomparsa del Convento di Busseto 20 anni fa.
* Il giorno 11 è in Italia Fr.
Tarcisio Canducci.
* Nella mattinata di sabato 11 muore a Napoli Fr. Bruno
Giordani della Provincia di
Trento.
* Dall’11 al 12 febbraio
ritiro del CPV a Villa Verucchio.
* Il giorno 11 si aprono
a S. Maria di Campagna di
Piacen-za le celebrazioni per il
trentesimo anniversario della
Morte di P. Antonino Magnani.
* Dal 13 febbraio al 21
dello stesso mese nella Rep.
Dominicana consiglio internazioFrati Minori dell’Emilia-Romagna
nale per l’Evangelizzazione dell’Ordine.
* Il giorno 13 riprendono le lezioni presso il nostro Studio Teologico.
* Nella mattinata di lunedì 13 muore a Ferrara, presso
il Monastero delle Clarisse, Sr.
Maria Teresa Zappi.
* Nei giorni 13-17 febbraio Visita canonica nei Conventi di S. Piero in Bagno e
Cesena.
* Il giorno 14 compleanno di Fr. Fiorenzo Locatelli Visitatore generale.
* Martedì 14 a Villa Verucchio incontro della Commissione Capitolare per l’Instrumentum Laboris.
giorno 15 inaugurazione della
sede rinnovata di “Antoniano Insieme”.
* Nella mattinata del
giorno 15 funerale di Sr. Maria
Teresa Zappi.
* Il giorno 18 muore a
Piacenza Giuseppe Cinti (P. Filippo); era nato a Monzuno di
Bologna nel 1923 e, nel 1994,
chiese ed ottenne di uscire dall’Ordine.
* Domenica 19 a Bologna S. Antonio, incontro zonale
per i Novizi e simpatizzanti OFS.
* Nei giorni 20-24 febbraio Visita Canonica alle
Fraternità di Nonantola e Ferrara.
* Mercoledì 22 gli Assistenti Locali della Regione si incontrano a S. Martino in Rio.
* Nel pomeriggio del
giorno 14 all’Osservanza di Bologna incontro degli Under 7.
* Nei giorni 15-16 a Villa Imelda - Bologna Convegno di
Studio sulle Origini delle Sorelle Povere di S. Chiara.
* Nel pomeriggio del
Notiziario -
21
* Il giorno 22 sua Eccellenza Mons. Carlo Caffarra è elevato alla porpora cardinalizia.
* 5-9 marzo a Ferrara dalle Clarisse Peregrinatio del Crocefisso di S. Damiano.
* Mercoledì 22 ad Assisi
Assemblea dei Segretari per
l’Evangelizzazione per la COMPI.
* Dal 6 al 9 Visita Canonica alle Fraternità di Parma e
Reggio Emilia.
* Nei giorni 23 e 24 ad
Assisi Assemblea dell’Unione
parroci della COMPI.
* Il giorno 23 giornata
dello Studio Teologico sull’Esperienza francescana nella salvaguardia del creato.
* Il giorno 7 Definitorio in
Curia provinciale.
“Il Manuale per l’Assistenza all’Ofs e alla Gifra, preparato dalla Conferenza degli Assistenti generali, è sorto per rispondere alle ripetute richieste
degli Assistenti spirituali e di alcuni Ministri provinciali per avere un manuale come aiuto per coloro che si dedicano a questo servizio fraterno... Lo
scopo di questo manuale è di aiutare gli Assistenti spirituali nel loro servizio di accompagnamento spirituale alle Fraternità OFS e GIFRA”. Il Manuale è reperibile presso l’Assistente regionale Fr. Flavio Medaglia.
* Il 25 febbraio Peregrinatio del Crocifisso di S. Damiano presso la cattedrale di Ferrara,
celebrazione presieduta dal Vescovo nel contesto dell’incontro
mensile con i giovani.
* Nei giorni 27 - 4 marzo Visita Canonica alle Fraternità
di Ravenna e Montepaolo.
M ARZO 2006
* Il giorno 3 marzo a Montepaolo, spoglio delle schede per
la designazione dei candidati a
Ministro provinciale. Il risultato
sarà pubblicato dopo l’approvazione del Definitorio generale.
* Nei giorni 3-5 marzo il
Crocifisso di S. Damiano è a
Cesenatico.
22 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I nostri fratelli defunti
Sr . Mar ia Ter esa Zappi
A tutti i fr atelli e alle
sor elle della Pr ovincia
Questa mattina, alle ore
04,00, 13 febbraio, presso il Monastero delle Clarisse del Corpus
Domini di Ferrara, è morta sr.
Maria Teresa Zappi.
Sr. M. Teresa era nata il
30 novembre 1916 ad Asola di
Mantova ed era entrata presso le
Sorelle clarisse, iniziando l’anno
di Noviziato, nel 1959; nell’agosto del 1963 emise la Professione perpetua.
Questa nostra sorella, si
è spenta colpita da pancreatite,
dopo lungo tempo durante il quale si era ritrovata a sperimentare
la sofferenza e la fatica della malattia, realtà che con disponibiliFrati Minori dell’Emilia-Romagna
tà aveva accettato serenamente
nel suo cammino. I funerali di sr.
Teresa si terrano il giorno 15 febbraio alle ore 10,15 presso la
chiesa del Monastero delle
Clarisse di Ferrara e la salma sarà
tumulata nella Certosa della città.
Raccomando questa nostra sorella al suffragio di tutti
secondo quanto dicono i nostri
SSPP: “Per la morte di una
Clarissa appartenente a un Monastero della giurisdizione della
Provincia... i sacerdoti celebrino
una S. Messa di suffragio e i fratelli non sacerdoti offrano la preghiera e il lavoro di un giorno”
(Art. 16, § l).
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
13 febbraio 2006
RICORDANDO ...
Suor Teresa era entrata in
monastero da adulta e con coraggio aveva affrontato una vita tanto diversa da quella, di una certa
agiatezza, cui era abituata: a volte raccontava ancora qualche
aneddoto, qualche impressione
legata a questo periodo.
In famiglia aveva avuto
la possibilità di studiare pianoforte e questo divenne per la comunità un dono prezioso per molti
anni. Molti dei nostri libri di musica sono manoscritti di suor Teresa, che riordinò anche tutti i
moduli per la liturgia secondo le
quattro settimane.
Ricoprì l’incarico di segretaria e, dotata di una laurea in
farmacia, svolse il suo servizio
all’ infermeria per alcuni anni.
Fino agli ultimi tempi la
si poteva trovare in laboratorio,
dove era stata in aiuto tanti anni,
realizzando anche preziosi lavori a tombolo per la nostra chiesa;
qui si rendeva utile con tanti piccoli servizi.
Di carattere schivo e non
facile alla comunicazione, ha vissuto con lucidità il progressivo
venire meno delle sue forze, che
contrastava con il suo desiderio
di non essere di peso.
Notiziario -
23
Dedita con fedeltà alla
preghiera e all’adorazione eucaristica, suor Teresa schivava le devozioni, aveva però una speciale
predilezione per Gesù crocifisso,
da cui riconosceva di avere ricevuto tante grazie. Siamo certe che
questo sguardo di fede alla Croce, che l’ha accompagnata nella
vita, le aprirà le porte della piena
comunione con Colui che per amore ha dato tutto se stesso.
Insieme a lei affidiamo al
Signore la sua unica sorella rimasta e tutti coloro che l’hanno accompagnata con amore, disponibilità e amicizia.
Le sorelle clarisse di Ferrara
Per l’ormai imminente Pasqua giungerà a tutte le Fraternità la nuova edizione (quarta) del Necrologio della nostra Provincia aggiornato al 31 dicembre 2005. Il lavoro preparato in Segreteria provinciale è attualmente in
legatoria.
A cura di Fr. Gilberto Aquini,
per le sorelle Clarisse del Monastero di Bologna sono stati
dati alle stampe due lavori su
S. Caterina. Il primo, a sinistra,
raccoglie la vita della Santa; il
secondo, a destra, è il testo
integregale dell’autografo di S.
Caterina “La corona della madre de Christo”, preceduto da
un’ampia introduzione.
24 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
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Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
7 marzo 2006
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
25
01.03.2006
Vol. XXXVII. Nr. 118
Viver e la pr ofezia per abbr acciar e gli esclusi del nostr o tempo
DALL’INTERVENTO DEL MINISTRO GENERALE AL II CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA, PACE
E INTEGRITÀ DEL CREATO
Il nostro abbraccio del “lebbroso” e la nostra opzione in favore degli esclusi, se tengono conto di tutte le dimensioni
della nostra vita come sopra menzionato, saranno atteggiamenti autenticamente profetici in un mondo come il
nostro, profondamente diviso tra nord e sud, tra i pochi che posseggono quasi tutto e i molti che non hanno quasi
nulla, perché parleranno di un Dio, il Dio di Gesù di Nazaret, appassionato per l’uomo, di un Dio che vede la
sofferenza di tanti esclusi e che ascolta il loro grido (cf. Es 3,7.9).
La profezia è un dono da accogliere e al quale rispondere. La vita consacrata è “una forma specifica di
partecipazione alla funzione profetica di Cristo” (VC 84) e in quanto Frati Minori siamo pienamente partecipi di
tale funzione. Siamo perciò chiamati a diffondere la profezia, accogliendola come dono con cuore aperto e generoso
e a rispondere, cioè a mettere tale dono al servizio della Chiesa e del mondo. Solo così saremo in piena “sintonia”
con la passione di Dio per il suo popolo, entusiasti del suo progetto e disposti a donare tutto a Lui e ai suoi “preferiti”.
Ma diciamocelo ancora una volta: questa profezia, che si esprime attraverso l’annuncio della speranza e la
denuncia dell’ingiustizia, può essere forte solo se nasce da una solidarietà profonda e da una testimonianza di vita
centrata nel Regno, da una profonda comunione con Dio e con il suo progetto e, almeno nel nostro caso, da una
forte comunione di vita nella fraternità, con la Chiesa e con coloro che “vivono secondo la forma della santa Chiesa
romana”.
Solo in questo modo la nostra “parola profetica” raggiungerà il cuore delle persone, aprendo nella loro vita
nuovi orizzonti e mettendo in discussione le difese che ognuno si è andato costruendo.
E solo così la nostra “voce profetica” potrà essere rivolta agli uomini di Chiesa per ricordare loro il vero progetto
di Gesù, talvolta offuscato da strutture, istituzioni e, chiaramente, anche da incoerenze. E solo in questo modo la
nostra profezia parlerà al mondo denunciando l’ingiustizia, chiamando tutti gli uomini e le donne di buona volontà
a unire i loro cuori e le loro forze per costruire un “mondo nuovo” secondo il disegno di Dio.
– II CONGRESSO INTERNAZIONALE GPIC
Dal 28 gennaio all’8 febbraio 2006, nella città di Uberlandia (Minas Gerais, Brasile) si è svolto il II Congresso
internazionale degli animatori di Giustizia e Pace dell’Ordine dei Frati minori. Il tema dell’incontro, organizzato
dall’Ufficio GPIC di Roma in collaborazione con la Fondazione N.S. di Fatima in Brasile, era “Abbracciando gli
esclusi”. In dieci giorni i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, hanno potuto condividere e riflettere sulle
cause che provocano l’“esclusione” nella società odierna. I partecipanti hanno elaborato proposte per intraprendere
un nuovo cammino verso le persone che oggi non contano negli schemi politici, sociali ed economici. La novità è
stata la metodologia adottata che ha coinvolto i partecipanti non solo a livello intellettuale ma ha dato occasione di
vivere una esperienza tra gli esclusi. Come Francesco, che ha abbracciato il lebbroso, i Frati hanno potuto identificare
e riconoscere concretamente nel povero un “sacramento” di Cristo povero e crocifisso. Momento centrale del
Congresso sono stati i due giorni vissuti dai Frati in un accampamento del movimento “sem terra” (senza terra),
ospiti degli abitanti che hanno condiviso quanto avevano a loro disposizione. L’esperienza si è conclusa con
l’Eucaristia celebrata dal Vescovo di Uberlandia ed una grande festa finale. Oltre agli animatori di Giustizia e Pace
delle Conferenze OFM, i responsabili dell’Ufficio di Roma, Fr. Luis Cabrera e Fr. Joe Rozansky, erano presenti i
Ministri provinciali italiani: Fr. Marino Porcelli (Roma), Fr. Roberto Ferrari (Milano), Fr. Manlio Di Franco (Salerno),
e brasiliani: Fr. Augusto Köenig (San Paolo) e Fr. Irineu Gassen (S. Francesco), Presidente della Conferenza. Dalla
Curia generale hanno partecipato: il Ministro ed i Definitori generali Fr. Mario Favretto, Fr. Juan Ignacio Muro, il
Segretario di Formazione e Studi, Fr. Massimo Fusarelli, ed il Segretario generale per le Missioni ed Evangelizzazione,
Fr. Nestor Schwerz. Nel suo contributo, il Ministro generale ha spiegato il significato dell’abbracciare gli esclusi
del nostro tempo, invitando i Frati ad operare una riflessione coerente con la vita alla sequela di Cristo sofferente.
Egli ha sottolineato l’importanza del Congresso alla luce della celebrazione del centenario di fondazione dell’Ordine,
ha insistito sul fatto che l’incontro di Francesco con il lebbroso è conseguenza dell’incontro con Cristo crocifisso.
Fr. José ha quindi incoraggiato i Frati ad individuare modi profetici di vicinanza agli esclusi dei nostri tempi, non
tanto in una forma assistenzialistica, quanto attraverso la condivisione della vita che deve essere costantemente
aperta allo Spirito ed ai fratelli. Terminato l’incontro si è svolto il Consiglio Internazionale di Giustizia e Pace, che
aveva in agenda la verifica del Congresso internazionale, la revisione degli Statuti dell’Ufficio della Curia generale
e la redazione delle proposte operative per il prossimo Capitolo straordinario dell’Ordine (settembre 2006). Fr.
Er ic Moisdon Grottes de St Antoine, F-19100 Brive la Gaillarde. eMail: [email protected]
BRASILE
26 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
– GRAVE SITUAZIONE PER I FRANCESCANI A BENGASI
A causa dei disordini verificatisi nella seconda metà di febbraio a Bengasi (Libia) i Frati Minori, due filippini e
due polacchi, il Vescovo della diocesi, Mons. Sylvester Carmel Magro, OFM, e le Suore sono stati costretti ad
abbandonare le rispettive abitazioni e a rifugiarsi nella capitale Tripoli. Fonti dell’Ordine in Libia ci hanno informato
che la Chiesa e il Convento dei Francescani sono stati incendiati, ma i Religiosi e le Religiose presenti a Bengasi
non hanno subito alcun danno. Il Ministro generale dell’Ordine, Fr. José Rodríguez Carballo, ha scritto un messaggio
indirizzato a Frati, Suore e cristiani che vivono a Bengasi. “Insieme a voi, e grazie a voi, anche oggi, tutto l’Ordine
dei Frati Minori ripete la sua ferma volontà di mantenersi fedele alla sua storia di presenza pacifica nel mondo
musulmano che, a partire dal giorno in cui san Francesco, nel 1219, incontrò il Sultano Melek-el-Kamel, è proseguita
ininterrottamente lungo gli ottocento anni della nostra storia. Ci sentiamo, allora, pienamente in comunione con
quanto ebbe modo di dire il Santo Padre, Benedetto XVI, durante il suo incontro con alcune Comunità musulmane
a Colonia il 20 agosto 2005, e con lui vogliamo ribadire in questa occasione l’estrema urgenza di: “affermare, senza
cedimenti alle pressioni negative dell’ambiente, i valori del rispetto reciproco, della solidarietà e della pace”, perché
“la vita di ogni essere umano è sacra sia per i cristiani che per i musulmani””. Il Ministro generale ha ribadito la
volontà di continuare a ricercare i valori, presenti nelle tradizioni religiose e culturali, che portano all’unità tra gli
uomini per superare barriere ideologiche o interessi economici e riconoscere la dignità di ogni persona ed i suoi
fondamentali diritti. “Speriamo, infine – ha concluso Fr. José Rodríguez Carballo – che la giustizia, la serenità e la
pace tornino presto a regnare nella terra di Libia e per questo vi assicuriamo la nostra fraterna preghiera”.
LIBIA
ITALIA –
NOMINA DEL CARDINALE LEGATO PER LE BASILICHE DI ASSISI
In attuazione della Lettera apostolica motu proprio “Totius Orbis” del 9 novembre 2005, Benedetto XVI ha
nominato il Card. Nicora Legato Pontificio per le Basiliche di S. Francesco e di S. Maria degli Angeli in Assisi. Il
Card. Attilio Nicora è il Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Con la nuova
nomina egli avrà il compito – come recita il motu proprio del Papa – di “perpetuare con la sua autorità morale gli
stretti vincoli di comunione tra i luoghi sacri alla memoria del Poverello e la Sede Apostolica”. Il Ministro generale
dei Frati minori, Fr. José Rodríguez Carballo e Fr. Massimo Reschiglian, Ministro provinciale di Assisi, hanno
emesso un comunicato congiunto. In qualità di responsabili e Custodi del Santuario della Porziuncola e della
Basilica di S. Maria degli Angeli esprimono nuova gratitudine al S. Padre per la nomina del Legato pontificio,
segno dell’attenzione continua al carisma francescano e clariano. Inoltre manifestano al Card. Nicora la disponibilità
a camminare in comunione, nello spirito di S. Francesco e per il bene della Chiesa assicurando preghiera e
collaborazione.
– CONFERENZA OFM S. MARIA DI GUADALUPE
Si è svolta a Tlaquepaque, Jalisco (Messico), dal 13 al 17 febbraio 2006, nella casa “Valle della Misericordia”
l’Assemblea annuale della Conferenza OFM di S. Maria di Guadalupe. Tema della riunione è stato la “Identità del
Frate minore oggi”. Vi hanno preso parte 27 Frati provenienti dalle Province di Messico, Centro America, Panama
e Caraibi, tra essi anche i responsabili dei Segretariati provinciali. L’incontro è stato presieduto da Fr. Antonio
González Porres, Ministro provinciale della Provincia dei SS. Francesco e Giacomo e Presidente della Conferenza.
I partecipanti hanno avuto l’occasione di discernere, attraverso una attenta lettura dei segni dei tempi, la grazia
della vocazione in relazione al creato, alla propria persona, al prossimo e a Dio in vista del cambiamento della
propria vita. I Ministri provinciali hanno comunicato le iniziative intraprese da ogni Entità in occasione dell’VIII
centenario di fondazione dell’Ordine ed avviato un programma comune di celebrazioni a livello di Conferenza.
L’Assemblea ha poi lavorato sulle proposte per la preparazione della prossima riunione dell’UCLAF (Unione delle
Conferenze Latinoamericane Francescane). I lavori sono terminati il 17 febbraio, con una concelebrazione eucaristica
nella Basilica della Vergine di Zapopan.
MESSICO
ITALIA –
PEREGRINATIO DEL CROCIFISSO DI S. DAMIANO
Con una celebrazione, presieduta dal Ministro generale Fr. José Rodriguez Carballo, sabato 24 settembre 2005
ha preso avvio dalla chiesetta di S. Damiano in Assisi la “peregrinatio” del Crocifisso che ha parlato a S. Francesco.
L’idea è stata concepita dagli animatori vocazionali dei Frati Minori italiani, per riprendere il filo del colloquio
avvenuto otto secoli fa, nella primavera del 1206 tra il Crocifisso di S. Damiano e il giovane Francesco d’Assisi.
Quel Crocifisso è importante non solo per i Frati Minori o per le Sorelle Povere che ne custodiscono l’originale, ma
anche nella storia della Chiesa, e nella vita dei tantissimi giovani che vi sostano in preghiera, ed è visivamente noto
pure a coloro che nemmeno sanno che quel crocifisso abbia colloquiato col giovane Francesco d’Assisi. La
“peregrinatio” del Crocifisso di S. Damiano è stata proposta dai Frati Minori in tutta Italia come momento di
evangelizzazione del mondo giovanile. Attualmente alcune copie del Crocifisso stanno percorrendo le varie regioni
d’Italia e diventano occasione per incontrare ragazzi, giovani e adulti, attraverso ritiri, eventi, celebrazioni e soprattutto
iniziative di evangelizzazione. In alcune città è stato possibile trovare le porte aperte anche all’interno delle Università,
interessate al risvolto culturale di quel Crocifisso, ma anche a quello più propriamente spirituale. La conclusione
ufficiale della “peregrinatio” sarà il prossimo 17 settembre 2006, ma in diverse Province è già maturata l’idea di far
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
27
proseguire il cammino del Crocifisso anche negli anni a venire, di modo da accompagnare anche con questo segno
la memoria degli 800 anni del nostro carisma.
– II PELLEGRINAGGIO EUROPEO A VÉZELAY: “VERSO NUOVI ORIZZONTI”
Dopo l’incontro internazionale dei Frati incaricati della cura pastorale dei giovani e delle vocazioni (Assisi
2000), i rappresentanti dell’Europa centrale hanno ideato una iniziativa simile alla Marcia verso Assisi, organizzata
dai Frati italiani per giovani in ricerca vocazionale. La prima marcia-pellegrinaggio europea si svolse con successo
nel 2003 a Vézelay, borgo medievale della Borgogna (Francia). I Frati Minori giunsero qui fin dai tempi di S.
Francesco (1217), oggi vi conducono vita contemplativa. L’eremo francescano, in cui vivono quattro Frati, si trova
ai piedi della “collina eterna” dove sorge la famosa Chiesa abbaziale del XII secolo che conserva le reliquie di S.
Maria Maddalena ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il pellegrinaggio di quest’anno ha per
tema “Verso nuovi orizzonti” e si svolgerà dal 31 luglio al’8 agosto 2006. L’animazione sarà garantita da Frati
Minori, Cappuccini, Clarisse e Suore francescane dei paesi dell’Europa occidentale. Dieci strade convergeranno
verso Vézelay dove sarà approntata una tendopoli. Una Comunità internazionale di Clarisse insieme ai Frati Minori
dell’Eremo garantirà un luogo per la preghiera contemplativa, l’ascolto e la riconciliazione. A chi lo desidera sarà
possibile la visita guidata in più lingue della Chiesa abbaziale di Vézelay. L’iniziativa coinciderà con il 60mo
anniversario del pellegrinaggio, qui svolto nel 1946 al termine della II guerra mondiale, a cui parteciparono i
rappresentanti delle nazioni in guerra per chiedere il dono della pace. L’internazionalità della Famiglia Francescana
ci pone tra i protagonisti privilegiati della costruzione di un’Europa fondata non solo sulla economia, ma a partire
dal rispetto dell’uomo (con le sue differenze culturali e religiose) e attraverso l’attenzione agli esclusi, immigrati,
abbandonati: in breve, alle vittime delle forme di povertà del nostro tempo. Informazioni sul Pellegrinaggio europeo
e modalità per la partecipazione sono reperibili sul sito internet: http://vezelay2006.objectis.net o rivolgendosi ai
seguenti Frati responsabili del coordinamento: Br . Mar kus Laibach Kreuzweg 23, D. 65719 Hofheim am Taunus.
eMail: [email protected] Br . Mattie J eukens Volastraat 25, NL 6224 Ek Maastricht. eMail:
[email protected]
FRANCIA
SPAGNA –
INCONTRO CON I PROMOTORI VOCAZIONALI OFM
Il 4 febbraio 2006 a Madrid (Spagna) Fr. Ivan Matic, Assistente generale dell’OFS, e Xavi Ramos, Consigliere
internazionale per la GiFra, hanno partecipato all’incontro dei Responsabili per la cura pastorale delle vocazioni
dei Frati Minori di Spagna e Portogallo, presentando in quella circostanza la Gioventù francescana e il documento:
“GiFra: cammino di vocazione francescana”. Dopo la presentazione del documento e della situazione attuale della
GiFra in Spagna e Portogallo, si è dialogato su cosa fare per promuovere la GiFra nei vari gruppi giovanili e in che
modo la GiFra possa essere presente agli incontri che vengono promossi a vari livelli. Si è parlato anche di una certa
difficoltà da parte di alcune Fraternità dell’OFS ad aprirsi ai giovani e alle loro esigenze. Tale chiusura rende
difficile la costituzione di nuove Fraternità della GiFra o il cammino di formazione francescana in queste Fraternità
dell’OFS. Al termine dell’incontro si è convenuto che è necessario proporre ai giovani l’esperienza della GiFra e
che, per questo, vanno incentivati gli incontri, in cui sia possibile uno scambio e una conoscenza reciproca.
COREA/GIAPPONE
– CAPITOLI NAZIONALI DELL’OFS
Nel mese di gennaio l’Assistente generale OFS, Fr. Ivan Matic ha presenziato a due Capitoli nazionali elettivi
dell’OFS in estremo oriente. Dal 13 al 15 gennaio 2006 a Seoul in Corea ed a fine mese in Giappone. La Corea ha
12 Fraternità Regionali con più di 10000 Francescani secolari, gli assistenti nazionali sono Fr. Tia Kim, OFMConv,
e Fr. Damian Kim, OFM. Al Capitolo era presente la Ministra generale dell’OFS, Encarnación del Pozo. Durante il
suddetto Capitolo la Ministra e l’Assistente generale hanno incontrato un gruppo di Giovani Francescani di Seoul,
alcuni dei quali avevano preso parte all’incontro internazionale della GiFra in occasione della GMG 2005 in Germania.
Il 14 gennaio ci sono state le elezioni dalle quali sono risultati eletti: Augustin Cho, come Ministro nazionale, e
Hyacynta Kwon, Consigliera internazionale. A Yokohama, vicino Tokio, dal 20 al 22 gennaio si è celebrato il
Capitolo nazionale elettivo del Giappone. In questa nazione vi sono 8 Fraternità regionali, gli Assistenti nazionali
sono: Fr. Luis Chiusano, OFMCap, Fr. Ludovico Furikawa, OFMConv, e Fr. Filippo Hamada, OFM. Il 22 gennaio
Francisco Fumihiko Takeda è stato riconfermato Ministro nazionale e Consigliere Internazionale. Per questa occasione
dal 16 al 19 gennaio, la Ministra generale dell’OFS, Encarnación del Pozo, e l’Assistente generale Fr. Ivan Mati_,
OFM, hanno visitato i Francescani secolari in varie zone del Giappone. Il primo incontro è avvenuto a Nagasaki
con 120 Francescani secolari, provenienti da varie Fraternità della regione di Kiushu. Il momento più significativo
è stata la Celebrazione dell’Eucaristia nella Cattedrale, a cui è seguito un bellissimo incontro fraterno. Ercarnación
e Fr. Ivan hanno poi visitato il luogo del martirio dei 26 martiri giapponesi, il museo della bomba atomica e la casa
fondata da san Massimiliano Kolbe. Nel pomeriggio del 22 gennaio, presso il convento dei Frati Minori in Tokio, si
è svolto il secondo incontro fraterno con centinaia di Francescani secolari, provenienti dalle Fraternità della zona
di Tokio. L’ultimo incontro si è svolto nella città di Kyoto con i Francescani secolari di quella zona, dove hanno
vissuto anche i primi Martiri giapponesi e da dove sono partiti per Nagasaki, luogo del loro martirio.
28 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Piccole/Grandi notizie
• Il Definitorio generale dell’Ordine dei Frati Minori ha accolto la richiesta di modificare il nome della Conferenza
“West Slavica”, presentata dalle Entità che la compongono. Nella sessione dell’11 febbraio 2006 è stato stabilito
che la Conferenza sia denominata “Nord Slavica”, in quanto meglio rispondente alla dislocazione geografica delle
Entità. La Conferenza Nord Slavica è composta da 9 Entità: Prov. dell’Assunzione BVM (Polonia), Prov. S. Edvige
(Polonia), Prov. Immacolata Conc. (Polonia), Prov. S. Maria degli Angeli (Polonia), Prov. S. Francesco di Assisi
(Polonia), Prov. SS. Salvatore (Slovacchia), Prov. Boema-Morava di S. Venceslao (Rep. Ceca), Prov. S. Michele
Arc. (Ucraina) e Fondazione S. Francesco di Assisi (Russia e Kazakistan).
• Dal 28 febbraio al 15 marzo, per due settimane, è in corso una Missione itinerante francescana nella città di
Tolosa (Francia). L’iniziativa è nata da un gruppo di Frati Minori francesi e italiani e rientra nelle nuove forme di
evangelizzazione originate dal carisma francescano. L’incontro con i poveri e la gente che vive per strada è una
priorità per i missionari. Ai giovani viene proposta la partecipazione ad alcune veglie di preghiera organizzate nel
quadro dell’evangelizzazione diocesana che si intitola “Toulouse Alive”. Nel febbraio 2005 una Missione simile fu
svolta nella città di Roma ed incoraggiata dallo stesso Ministro generale dell’Ordine, Fr. José Rodríguez Carballo.
• Il secolo scorso è stato definito da Benedetto XVI “un tempo di martirio”, tanto elevato è stato il numero dei
cristiani che hanno testimoniato la loro fede fino a dare la vita con il martirio. Cospicuo, e tragico, il numero di
quanti hanno versato il sangue per Cristo nel passato anno 2005. Nella ricorrenza del 24 marzo, giornata di preghiera
e digiuno istituita da Giovanni Paolo II per ricordare quanti hanno dato la vita per Cristo, vogliamo pregare per tutti
i Frati martiri nel corso degli 800 anni della nostra storia. L’ultima morte in ordine cronologico è st ata quella di Fr.
Angelo Redaelli in Congo. Riportiamo di seguito l’elenco, probabilmente incompleto, dei Frati Minori che negli
ultimi 20 anni hanno offerto la vita per annunciare il Vangelo nel continente africano: Fr. Kewin Lawlor (Australia),
ucciso il 25 giugno 1986 in Uganda; Mons. Salvator e Colombo (Italia), ucciso in Somalia il 9 luglio 1989; Fr.
Pietro Turati (Italia), ucciso l’8 febbraio 1991 in Somalia; Fr . Geor ge Gashugi (Rwanda), ucciso il 18 aprile 1994
in Rwanda; Fr . Fr ancesco Piccinini (Italia), morto di malaria il 25 gennaio 1998 nella Repubblica del Congo; Fr.
Vjeko Cur ic (Bosnia), ucciso il 31 gennaio 1998 in Rwanda; Fr . Manus Campbell (Irlanda), ucciso il 21 maggio
2003 in Sudafrica; Fr. Angelo Redaelli (Italia), ucciso il 12 settembre 2005 nella Repubblica del Congo Brazzaville.
Nuovi Visitatori generali
• Fr . Seán Collins (Irlanda), Delegato generale per la Prov. S. Tommaso Apostolo in India.
• Fr. Angel Talens Albiñana (S. Giuseppe, Spagna), Visitatore assistente per la Prov. di Arantzazu in Spagna.
Segnalibro francescano
• AA.VV., Manuale per l’assistenza all’OFS e alla GiFr a, Conferenza degli Assistenti generali OFS, Roma,
2006, pp. 400. Il Manuale nasce per rispondere alle ripetute richieste degli Assistenti spirituali e dei Ministri provinciali che si dedicano all’accompagnamento spirituale delle Fraternità OFS e GiFra. Il testo affronta vari temi: la
storia dell’OFS, l’identità e missione dei Francescani secolari, l’assistenza spirituale e pastorale, la Gioventù
Francescana, Araldini e Araldi e la collaborazione dell’OFS con altri Gruppi. Il capitolo VII contiene la Regola e lo
Statuto per l’Assistenza all’OFS oggi in vigore. In Appendice sono riportate le antiche Regole che l’Ordine
Francescano Secolare ha avuto nei suoi otto secoli di storia. La redazione del testo, in lingua italiana, è stata
coordinata da Fr. Ivan Matic, Assistente generale OFS per i Frati Minori. A breve è prevista la pubblicazione in altre
lingue.
•SIMONETTI Nando, Pr incipi di teologia della pace nel Magister o di Benedetto XV, Edizioni Porziuncola,
S. Maria degli Angeli, 2005, pp. 304. Benedetto XV, nel contesto dell’inutile strage, si è impegnato con tutte le
forze per la promozione della pace, tratteggiando, con sorprendente attualità, il vero volto del pacifismo evangelico
ed indicando instancabilmente le vie per il conseguimento di tale dono meraviglioso di Dio. L’Autore, attraverso
l’analisi e la contestualizzazione storica dei relativi documenti e con l’importante supporto di indagini presso
l’Archivio Segreto Vaticano, propone uno studio interessante per la storia della teologia della pace, delineandone i
principi nel magistero di tale Pontefice, chiamato dai contemporanei martire volontario della pace.
Agenda del Ministro generale
• dal 3 al 5 marzo, Visita alla Provincia di S. Maria delle Grazie in Sardegna (Italia)
• dal 6 al 18 marzo, “Tempo Forte” in Curia generale, Roma (Italia)
• dal 21 al 23 marzo, Visita ad Alessio II, Patriarca della Chiesa Ortodossa russa a Mosca (Russia)
• dal 28 marzo al 1 aprile, Visita alla Provincia dei SS. Cirillo e Metodio, Zagabria (Croazia)
FRATERNITAS - OFM - Roma
Direttore responsabile Gino Concetti - Redattore : Gianfranco Pinto Ostuni
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Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
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