Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 Congresso internazionale GPIC Sommario Quali prospettive a partire dagli esclusi Pr emessa: unitá tr a le dimensioni del car isma Tra la formazione permanente e iniziale e GPIC non c’è che un collegamento, ma un´interazione reciproca e profonda. Se, infatti, la formazione non é niente altro che “un processo continuo di crescita e di conversione che coinvolge tutta la vita della persona” (RFF 2) e il suo contesto reale é quello della Fraternitá che vive nella storia e nel mondo, allora i valori e le dimensioni di giustizia e pace appartengono a tutta intera la vita francescana. Animare in vista di GPIC significa promuovere l’animazione della vita francescana tutta intera. Noi formiamo dei frati minori per vivere il Vangelo e annunciarlo nel contesto reale della fraternitá e del mondo (cfr. RFF 43). Tra formazione ed evangelizzazione c´é quindi una profonda unitá (cfr. RFF 84). Anche qui ritroviamo gli elementi essenziali della giustizia e della pace come contenuto e modalitá dell´annuncio di pace e di riconciliazione che sta al cuore della Fraternitá (cfr. RFF 18. 28) e della testimonianza francescana (cfr. RFF 3). La RFF é molto forte nel marcare la forma vitae, alla 2 - Notiziario quale e nella quale noi formiamo. Non parliamo dunque appena di ‘attivitá’ o di ‘valori’ o di ‘dimesioni’ del carisma. Secondo il dettato delle CC.GG e della RFF la GPIC appartiene integralmente al carisma dal di dentro, ne esprime – mi sembra di poter dire – l’intimo dinamismo della caritá. L’esperienza di Dio come Padre, la sequela del Cristo incontrato nel Crocifisso di S. Damiano, nell’abbraccio al lebbroso e nell’ascolto del Vangelo (cfr. RFF 36) – ha reso Francesco fratello di tutti gli uomini e di tutte le creature (cfr. RFF 37). Questo é stato per lui un cammino di continua conversione, “per passare da una vita incentrata su di sé ad una graduale conformitá con Cristo” (RFF 38). É proprio su questa base salda che si innesta l’integrazione tra formazione, evangelizzazione e GPIC. Crescere nella forma vitae per l’annuncio del Vangelo é possibile se il cammino di continua conversione ci rende persone capaci di riconciliazione e di pace e di giustizia (cfr. RFF 83) come manifestazione del progetto originario di Dio per la sua creazione buona. For mar e nella e per la forma vitae GPIC 1 Dalla Cur ia gener ale 7 I Ministr i all’OFS 9 Vita della Provincia 11 I - Definitorio 11 Note di Cr onaca 12 I - Fr. Massimo P. 12 II - Lavori a Ravenna 13 III - I Frati a Bengasi 14 IV - Uberlandia 14 V - Sorelle povere 16 VI - Cinquecentina... 17 Abbiamo Vissuto 20 I nostr i defunti 22 Fr ater nitas n. 118 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “S. Francesco”, olio su tela, di Trento Longaretti, 1959. Curia provinciale, Sala del Definitorio. Anno XXXVIII - n.s. N. 115 - Marzo 2006 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti Frati Minori dell’Emilia-Romagna Nel campo della formazione oggi ci preoccupiamo molto, e giustamente, della maturitá umana, soprattutto sul piano relazionale e psicologico. L’accento posto sull’accompagnamento personalizzato in parte si deve a questa attenzione. Conosciamo bene le ragioni che ci spingono a ció nel contesto odierno di diffusa immaturitá affettiva. Nello stesso tempo mi chiedo se non viviamo oggi nell’Ordine il pericolo di dimenticare che formiamo nella e per la nostra specifica forma vitae. Temo che l’enfasi sull’accompagnamento personale senza il saldo legame alla forma vitae renda generica la nostra formazione, fino a renderla funzionale al mantenimento istituzionale delle nostre realtá. Senza l’approfondimento e l’attualizzazione della forma vitae, infatti, rischiamo di non sapere piú per che cosa formiamo: forse per vivere un modello statico di vita religiosa e non per vivere oggi in modo sempre nuovo come fratelli la sequela di Gesú nella Chiesa e nel mondo di oggi? Per mantenere le nostre attuali strutture o per anticipare il futuro? Mi sembra che rischiamo di essere talmente presi dall’emergenza della maturitá umana dei frati e dei candidati, oltre che dalla fragilitá istituzionale delle nostre Entitá, da non ricordarci abbastanza che, come ci ricorda il Documento di Madrid del 1973 al n. 5 , “al centro della vita francescana, come appare evidente dagli scritti di Francesco e da altri testi, c’è un’esperienza di fede in Dio, realizzata nell’incontro personale con Gesù Cristo. Tutto il progetto evangelico, sotto qualunque aspetto lo si consideri (preghiera, fraternità, povertà, presenza in mezzo agli uomini), rinvia costantemente alla fede... alla raFrati Minori dell’Emilia-Romagna Bologna “La Santa” 10-12 marzo Bologna “Santa Margherita” 21 marzo Guastalla 24-26 marzo Reggio Emilia 31 marzo н 2 aprile Bologna “Torretta” 5 - 6 aprile Forlì 7-10 aprile Carpi 4-7 maggio Ravenna 19-21 maggio Bertinoro 17-18 giugno Vialla Verucchio 16-17 settembre . Notiziario - 3 dice di tale scelta di vita c’è un’esperienza originale di fede in un Dio che è Amore”. Al cuore della nostra vita evangelica c’é la confessione del primato di Dio, unico Signore: la formazione, l’evangelizzazione e GPIC ci accompagnano a vivere come fratelli il cuore della vita francescana che é l’esperienza radicale di fede nel contesto del mondo e insieme agli uomini e donne di buona volontá, per riconoscere che cosa il Signore ci chiede oggi e vedersi aprire dunque strade nuove al carisma. For mar e a par tir e dagli esclusi: esper ienza r adicale di fede É a partire da questo centro che si puó parlare a mio avviso di formazione a partire dai poveri e dagli esclusi. L’esperienza di fede infatti é segnata dall’incontro e dalla sequela di Gesú, riconosciuto presente nel sacramento del povero, che ci rivela il mistero del Dio Trinitá, che é il primo povero! Allora la condivisione di vita con, tra e come poveri sta al cuore della vita francescana, come i nostri documenti ripetono continuamente. Non si tratta di un’opzione facoltativa, ma centrale, perché ne va del carisma, della sua attualitá e veritá. Dobbiamo riconoscere umilmente che non riusciamo a vivere ció, non solo perché siamo incoerenti, ma anche perché poco evangelizzati sul cuore della nostra vita cristiana e francescana. Ci é chiesta una conversione molto profonda, che parta dall’ascolto rinnovato della Parola di Dio nell’oggi della storia, perché ci decidiamo in modo nuovo a rispondere al dono della fede e della vocazione: non é proprio questo l’itinerario di discernimento proposto dalla “Grazia delle origini”? Il luogo teologico 4 - Notiziario nel quale questa risposta é possibile é proprio la vita dei poveri: loro potranno indicarci quelle vie per il nostro rinnovamento che sembra non riusciamo ad individuare da soli. Veramente i poveri sono i nostri maestri, perché siamo evangelizzati proprio sul cuore della nostra esperienza di fede. Ce lo dice in modo molto esplicito l’articolo 25 della RFF: “I Frati minori seguono l’esempio di San Francesco che fu condotto da Dio in mezzo ai lebbrosi scegliendo la vita e la condizione dei poveri, si identificano con essi, servono gli oppressi, gli afflitti e i malati e si fanno evangelizzare da loro (cfr. CC.GG 66,1; 96,2; 97,1). Il Frate minore si rende sensibile e lavora per eliminare ogni forma di ingiustizia e le strutture disumanizzanti nel mondo, fa un’opzione esplicita per i poveri diventando la voce di coloro che non hanno voce, come strumento di giustizia e di pace, e lievito di Cristo nel mondo”. Dal cuore dell’esperienza di fede viene un impegno e- vangelico per liberare i poveri. Senza questo rischiamo l’ideologia, che puó portarci a difendere i poveri e ad accompagnare i loro movimenti, anche restando tranquillamente installati nella lucida schizzofrenia di una vita imborghesita, per nulla sfiorata dalle esigenze radicali del regno di Dio e della sequela di Gesú povero e crocifisso. Se la nostra esperienza di fede é alimentata dalla condivisione con i poveri, che ci evangelizzano, non ci possiamo limitare a sviluppare attivitá per loro, per quanto buone. Con loro ci convertiamo, imparando a diventare quello che siamo per professione: minori che vivono “tra i piú piccoli, senza potere né privilegio” (RFF 22). ITINERARIO DELLA VISITA CANONICA 6-9 marzo, Parma - Reggio Emilia; 13-18 marzo, Rimini - Villa Verucchio; 20-24 marzo, Bologna S. Orsola - Bologna SS. Annunziata - Imola; 27 marzo -1 aprile, Bologna Osservanza - Antoniano; 3-8 aprile, Bologna S. Antonio; 18-22 aprile, Piacenza - Fiorenzuola. Nota Il Visitatore generale concorderà direttamente con gli interessati la data dell’incontro con i Frati che lavorano fuori Provincia. Frati Minori dell’Emilia-Romagna É la minoritá a permettere al Frate minore di “accogliere tutti con bontá senza escludere nessuno, in particolare i poveri e i deboli, che serve con premura materna, rifiuta la violenza, opera per la giustizia e la pace, e rispetta la creazione” (RFF 21). Questo é veramente il cammino comune della Fraternitá, nella quale i Frati vivono “nell’ascolto e nel dialogo... in mutua obbedienza e cercando insieme come Dio li chiami a proclamare il Regno con le opere e la parola” (RFF 23). Questo cammino ancora ci apre a vivere da minori anche nella Chiesa, senza giudizio e rifiuto, ma nella ricerca di offrirle ció che le dobbiamo: una vita autenticamente e radicalmente evangelica. Questo é il nostro debito verso la Chiesa e il nostro servizio piú grande ad essa. La profezia della nostra vita, che é chiamata e dono di Dio e non opera nostra, sta proprio qui. Ripensare la formazione dal punto di vista degli esclusi e dei poveri – sacramento del Cristo povero che rivela il volto del Dio povero – significa dunque lasciarci evangelizzare circa il cuore della nostra vita che é costituito dall’esperienza di fede. Per concludere, accenno solo all’Eucaristia. In essa Francesco riconosce il Dio umile rivelato nell’abbassamento di Gesú che si offre totalmente a noi, perché noi ci doniamo a Lui e agli altri incondizionatamente. Un’Eucaristia celebrata senza portarci a relazioni nuove e priva della memoria e la profezia dei poveri, è svuotata a rito religioso consolatorio e ripetitivo. Proviamo a pensare alle nostre Eucaristie. È necessario evangelizzarle anche per ritrovare il senso della presenza e del servizio tra i poveri. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Alcune conclusioni aperte per continuare la ricerca comune: • Approfondire la ricerca intorno alla profonda unitá della nostr a forma vitae, da cui scaturisce una vera spiritualitá integrale e incarnata della riconcilizione e della pace, della fame e sete di giusti zia, dell’attesa dei cieli e terra nuova. • Approfondire la GPIC come luogo e via per una pr ofonda esper ienza di fede: Dio é il Signore e come tale va riconosciuto e adorato in e attraverso tutte le cose. Promuovere la pace e la giustizia non puó prescindere da questo primato, che si alimenta della Parola di Dio, dell’Eucaristia e della lode, attraverso cui cercare senza stancarsi la volontá del Signore per l’uomo oggi. • Approfondire la realtá degli esclusi all’inter no delle nostr e Fr ater nitá, a causa delle differenze culturali, della mancata condivisione di denaro e di beni, della distinzione tra laici e chierici, delle appartenenze etniche, linguistiche e di altro genere, dei ruoli all’interno della Fraternitá, della cultura, dei lavori e servizi. • Non restringere la GPIC nella formazione permanente e iniziale a corsi e a contenuti intellettuali da trasmettere, ma farla diventare sempre piú un’ispirazione perché la formazione francescana sia integrale, esperienziale, pratica, inculturata, aperta a nuove forme di vita e di servizio (cfr. RFF 45-50). Innazitutto ci puó aiutare a rendere piú esperienziale e integrale la formazione, per colmare la distanza tra ció che presentiamo della nostra vita nella formazione e la realtá che viviamo nelle nostre Case ogni giorno. Una distanza divenuta oggi troppo spesso scandalosa e insopportabile. Il lavoro intorno alle dimensioni essenziali di GP- IC puó costituire proprio l’aiuto ad aprirci alla fedeltá al Vangelo e alla Regola professata in forme nuove e piú coraggiose e radicali. • Il vostro servizio di Animatori é propriamente formativo, perché è chiamato ad animare i frati e le Fraternitá, per accompagnarne il rinnovamento. Si tratta di un vero e proprio ministero, difficile per l’impermeabilitá e la diffidenza che spesso ci caratterizzano. Eppure non potete rinunciarvi. Ne andrebbe della veritá del vostro servizio a noi tutti. Le attivitá in favore di GPIC non vi dispensano da quello ai fratelli, né possono diventare una fuga. Indico delle attenzioni per questo servizio. Nella For mazione Per manente coltivare le seguenti attenzioni per GPIC: - distribuire i temi e le esperienze nelle diverse fasce di etá, con particolare attenzione particolare ai primi dieci anni di Professione solenne e nella fascia dai 40 ai 60 anni; - formazione degli animatori della Fraternitá: definitori, guardiani, economi e formatori; - formazione dei frati impegnati nei diversi ministeri; - promuovere la verifica e la conversione dei nostri sistemi economici interni e delle nostre scelte riguardo alla gestione dei beni e delle strutture. Nella For mazione Iniziale: - elaborare in accordo con il Notiziario - 5 Gaspare Landi, S. Caterina da Bologna, sec. XVI, olio su tela conservato nella sagrestia di S. Maria di Campagna in Piacenza. Cinquecentocinquant’anni fa, il 22 luglio del 1456, Caterina Vigri giunge a Bologna da Ferrara per fondare un nuovo M onastero di Clarisse. Era accompagnata da 16 compagne tra cui una novizia e da alcune sorelle provenienti da famiglie nobili bolognesi (Lambertini, M ezzavacca...). Aveva 43 anni, rimarrà a Bologna fino alla morte avvenuta 7 anni dopo, e dalla sua morte lascerà il M onastero con 60 sorelle e quindici novizie. 6 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Segretariato per la Formazione e gli Studi un programma organico, graduale e verificabile di formazione nelle diverse tappe; - educare i candidati alla lettura e al discernimento sapiente e intelligente dei segni dei tempi, alla passione per l’uomo e per la dimensione politica della storia, contro un certo diffuso spiritualismo intimista. Gli strumenti della sociologia e quelli della teologia vanno integrati in questa lettura; - promuovere questo anche attraverso gli studi per qualificare la GPIC, nello spirito di ricerca della veritá e di dialogo e servizio all’uomo di oggi richiamati dal Ministro generale nella sua Lettera all’Ordine Il Sapore della Parola (13 giugno 2005). Un impegno rigoroso e profondo di studio delle realtá sociali, economiche e culturali del nostro tempo permette di mantenersi aggiornati e di ampliare la ricerca ad altri campi, richiamati anche in questi giorni. - Avere in ogni Entitá, o almeno a livello interprovinciale e/o di Conferenza, alcune Fraternitá direttamente coinvolte nella condivisione e nel servizio ai poveri, a partire da una scelta chiara e visibile di vita francescana, centrata sulla ricerca del volto di Dio attraverso la Parola e l’Eucaristia, la comunione fraterna, i mezzi, i luoghi e le modalitá realmente sobrie e povere, la possibilitá anche del lavoro per mantenersi e aiutare i poveri, la condivisione e il non accumulo dei beni. In queste Fraternitá i candidati potranno essere accolti per dei periodi piú o meno lunghi nel Postulato, Noviziato, Post Noviziato, anno di esperienza durante gli studi ecc. Uberlândia (Brasile), 4 febbraio 2006 Fr. Massimo Fusarelli Segretario gen. FeS Riproduciamo un disegno di Frei Dito che illustra l’impegno dei Frati Minori della Provincia francescana dell’Immacolata Concezione del Brasile per contribuire ad estirpare da quel Paese il morbo di Hansen (la lebbra). Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 7 Dalla Curia Generale Commissione per il Capitolo generale delle Stuoie per i Frati “Under ten” Caro Ministro Provinciale, il Signore ti dia pace. Nella lettera del Ministro Generale, che dovresti aver già ricevuto, sono indicate le motivazioni di base per il 3° Capitolo delle Stuoie per i frati con meno di 10 anni di professione solenne, che si terrà in Terra Santa la prima settimana di Luglio del 2007. La Commissione del prossimo Capitolo delle Stuoie per i frati con meno di 10 anni di professione solenne, nominata dal Ministro Generale, ha l’incarico di tenere i collegamenti con i Ministri Provinciali e gli eventuali frati capitolari. Siamo consapevoli che i giovani e la loro formazione sono una delle prime preoccupazioni del nostro Ordine. Il Capitolo vuole dare l’opportunità ai giovani frati di ricercare e discernere la volontà di Dio, di lavorare insieme per conoscere la realtà in cui ognuno di noi vive e, infine, dare una forte spinta al rinnovamento sia della propria vita che di tutto l’Ordine grazie ad un cammino d’ascolto. Questo è il motivo e il nostro desiderio per il Capitolo: un incontro fraterno di discernimento attraverso l’ascolto. Ecco, di seguito, le informazioni tecni- 8 - Notiziario che per conoscere la struttura organizzativa del Capitolo: 1. Il Capitolo delle Stuoie per i frati con meno di 10 anni di professione solenne si terrà in Terra Santa dal 30 giugno (arrivo) al 9 luglio (partenza) 2007. 2. Al Capitolo partecipano due frati con meno di 10 anni di professione solenne per ogni Entità dell’Ordine. I frati potrebbero essere scelti dal Ministro Provinciale, magari d’accordo con il Moderatore per la Formazione permanente e gli altri frati giovani dell’Entità. Essi verranno informati in seguito dello svolgimento del Capitolo. 3. È necessario avere la vostra risposta entro il 15 marzo 2006, con i nomi dei frati scelti per sapere il numero esatto dei partecipanti e per poter mandare loro le informazioni delle quali avranno bisogno. 4. È necessario che ci inviate sollecitamente i recapiti dei frati scelti. 5. La lettera con la risposta si deve spedire al Definitore generale Fr. Juan Ignacio Muro, e deve essere così indirizzata: Fr. Juan Ignacio Muro OFM - Per il Capitolo delle Stuoie - CURIA GENERALE DEI FRATI MINORI - Via S. Maria Mediatrice, 25 - 00165 ROMA – ITALIA. Ti forniamo alcuni suggerimenti per la scelta dei frati che parteciperanno al Capitolo: a) sarebbe bello che fossero scelti dai giovani stessi; b) È necessario che conoscano almeno una delle lingue utilizzate nel Capitolo: italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese; c) Sarebbe opportuno che non avessero già partecipato a raduni internazionali dell’Ordine, in modo da lasciare ad altri la possibilità di fare tali esperienze.Ti indichiamo anche l’indirizzo di e-mail attraverso il quale puoi informarti e chiedere ulteriori notizie: capitolostuoie@ ofm.org In attesa della tua risposta, ti salutiamo e ti auguriamo Pace e bene! Roma, 6 febbraio 2006 Fr. Juan I. Muro, OFM Definitore generale Frati Minori dell’Emilia-Romagna ESERCIZI SPIRITUALI 2005-2006 Dal 03 al 08 aprile 2006 Esercizi spirit uali it inerant i nei luoghi dei fioret t i organizzat i dalla Provincia venet a Tel. 045.596.497 Dal 08 al 13 maggio 2006 Esercizi it inerant i ad Assisi, organizzat i dalla Provincia venet a t el. 045.596.497 Dal 15 al 19 maggio 2006 a Mont epaolo CRISTO E’ LA PIENEZZA - Rif lessioni su un proget t o di Fr. Gloriano Pazzini Cost o: 170,00 - Tel. 0543 934723 vit a Dal 26 al 30 giugno a Rho (MI) Il Libro di Giobbe d. Luca Magginghi e Sr. Nuria Calduch-Benages Tel. 02 932080 Dal 21 al 26 agost o a Roma La let t era agli Ebrei Don Franco Manzi e Don Gianluigi Cort i Tel. 02 932080 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 9 I Ministri provinciali all’OFS dell’Emilia-Romagna Agli Assistenti regionali e locali O.F.S. – Gi.Fra. Ai Ministri, sorelle e fratelli dell’Emilia – Romagna Carissimi fratelli dell’Ordine Francescano Secolare, il Signore vi dia pace! Un anno fa, il 13 febbraio 2005, veniva celebrato il Capitolo Regionale dell’OFS, che ha visto per la prima volta riunite tutte le componenti del laicato francescano della nostra Regione per eleggere il primo Consiglio regionale. Noi Ministri Provinciali dell’EmiliaRomagna siamo vicini a tutti voi con l’affetto e la preghiera e ringraziamo il Signore per il dono dell’unità raggiunto attraverso un cammino difficile, ma alla fine esaltante per i risultati ottenuti. Il nostro grazie a Dio è ancor più motivato dal constatare il risveglio vocazionale che attraversa le varie fraternità. L’entusiasmo e il ringiovanimento di alcune è conseguente alla celebrazione del Capitolo locale, che deve essere considerato momento fondamentale della vita in fraternità, poiché da esso, con l’assistenza dello Spirito Santo, scaturiscono le persone in grado di proporsi al mondo come evangelizzatori nello spirito di s. 10 - Notiziario Francesco. Il Ministro regionale, con il suo Consiglio, unita-mente alla Conferenza degli Assistenti regionali, stanno svolgendo una grande opera di animazione delle fraternità, facendo le visite fraterne e pastorali e presiedendo ai Capitoli locali. Il Consiglio regionale ha predisposto alcune iniziative importanti per la formazione dei fratelli e sorelle secolari, frutto di un progetto che noi intendiamo lodare ed incoraggiare. Ci riferiamo, in particolare, alla scuola per formatori, agli incontri zonali per simpatizzanti, postulanti e novizi, alla settimana di spiritualità francescana a “La Santona” (MO), all’Assemblea regionale presso la comunità del lago di Montecolombo, al Percorso formativo francescano alla missionarietà, ecc. Tutto ciò costituisce il mezzo per ripresentare alla Chiesa e al mondo un laicato francescano rinnovato e in sintonia col Concilio Vaticano II. Vi ammiriamo per il tempo e le fatiche che dedicate a queste iniziative. Un aspetto importante del francescanesimo secolare è la Gioventù Francescana. Esistono già comunità a Modena, Bologna (2), Faenza e Forlì, vive e operanti. La GiFra, a livello nazio- nale, è costituita con un proprio Statuto (“Il nostro volto”), e i giovani che la seguono vi aderiscono col rito della Promessa. Incoraggiamo la nascita e lo sviluppo della GiFra, che ha una propria autonomia, ma insieme ai francescani secolari traduce nel mondo giovanile l’ideale francescano. Ai confratelli Assistenti dell’OFS e della GiFra rivolgiamo il nostro grazie ed incoraggiamento. La Conferenza degli Assistenti regionali svolge il proprio servizio in modo corresponsabile ed è presenza attiva nel Consiglio regionale. Ci è grato testimoniare anche per essi l’impegno formativo a beneficio degli Assistenti locali per una maggiore conoscenza della storia e della realtà dell’OFS, una maggiore comunione tra le fraternità locali di una medesima zona, e l’attuazione dello Statuto dell’assistenza. I tre incontri annuali in Regione e la settimana nazionale di formazione, sono per loro uno strumento valido di conoscenza e stimolo nel ministero dell’assistenza. Il Manuale per l’assistenza OFS, di prossima edizione, preparato dalla conferenza degli Assistenti Generali, sarà un valido aiuto per l’esercizio di questo ministero. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Vogliamo segnalare l’ottavo centenario di due avvenimenti importanti per tutti noi francescani: a) Conversione di San Francesco (1206) seguita alla visione del Crocifisso di San Damiano che gli assegna la missione di ricostruire la Chiesa in rovina (cfr. 2Cel VI; FF 593). b) Nascita di Sant’Elisabetta d’Ungheria (1207). Vi invitiamo a prepararvi adeguatamente, poiché le sue ricchezze spirituali di giovane sposa, madre e vedova, modello di santità laicale – dedita alla contemplazione ma inserita anche nel sociale col dono totale di sé agli ultimi – sono ideali validi anche oggi. Invochiamo il Signore, perché renda fruttuoso il vostro lavoro e vi faccia crescere nella perfezione della vita evangelica. Santi, Beati e Servi di Dio della nostra Regione: Nevolone da Faenza, Corrado da Piacenza, Contardo Ferrini, Teresa Gardi, Uberto Mori, intercedano per l’amata fraternità regionale. Maria, “Vergine fatta Chiesa”, ci sprona a rispondere alla chiamata alla santità e alla condivisione dell’opera salvifica. Su ogni fratello e sorella e specialmente su quanti, inabili ad una partecipazione attiva a causa dell’età o della malattia, vivono con la preghiera e l’offerta della sofferenza unita alla Passione di Cristo la vita fraterna, invochiamo la benedizione del Signore. Pace e bene. I Ministri Provinciali: P. Giuseppe Ferrari, ofm P. Antonio Renzini, ofm conv. P. Paolo Grasselli, ofm cap. Bologna, 12/02/06 Frati Minori dell’Emilia-Romagna ITINERARIO 25 luglio: Rimini - Villa Verucchio 26 lugliio: giornata di ritiro a Villa Verucchio 27 luglio: Villa Verucchio - S. Leo 28 luglio: S. Leo - S. Agata Feltria 29 luglio: S. Agata Feltria - Verghereto 30 luglio: Verghereto - La Verna 31 luglio: giornata di ritiro a La Verna 1 agosto: La Verna - Pieve S. Stefano 2 agosto: Pieve S. Stefano - Assisi 3 agosto: sosta ad Assisi 4 agosto: ritorno a casa. La spesa è di 170,00 da versare all’atto di iscrizione. Per informazioni e iscrizioni: Fr. Claudio Canevarolo Convento S. Croce - Via Convento, 150 47827 Villa Verucchio (RN) - Tel. 0541 678417 E-mail: [email protected] Notiziario - 11 Vita della Provincia I Definitorio Curia provinciale Bologna 7 marzo 2006 * Si iniziano i lavori alle ore 09,05 presso la Curia provinciale e i Definitori sono tutti presenti. * Dopo la preghiera iniziale il Ministro provinciale chiede l’approvazione dei Verbali dell’incontro del 7 febbraio che, vengono approvati all’unanimità dopo le correzioni proposte. * Si affronta l’ultima bozza di Ratio comune alle Province del Nord Italia. Si avverte la necessità di una maggiore riflessione sull’ampio testo presentato e si decide quindi di lavorare personalmente sul testo per giungere poi, al prossimo incontro a presentare singolarmente le proprie riflessioni; tutto ciò prima dell’incontro dei Ministri del Nord previsto prima della Pasqua. * Fr. Mauro presenta al Definitorio il lavoro della commissione capitolare per l’instru- 12 - Notiziario mentum laboris formulato nell’ultimo incontro. Il Definitorio provinciale fa le proprie osservazioni e le rimanda alla commissione; nello stesso tempo si mettono a punto le scandenze: nel prossimo incontro del Definitorio approvazione definitiva dell’Instrumentum Laboris e successivamente, preparazione del testo e invio a tutti i capitolari dell’Instrumentum Laboris che, deve giungere ad essi, almeno un mese prima dell’inizio del Capitolo. lasciare l’Ordine; a seguito di questo si nomina Fr. Massimiliano Aquini Vicario e Fr. Mauro Galesini Economo della Fraternità di Villa Verucchio. * Si prende in esame la bozza presentata dal Segretario dell’Evangelizzazione riguardante la rielaborazione del Capitolo degli Statuti provinciali sull’Evangelizzazione. Si indicano alcuni percorsi per rimandare la riflessione al Capitolo provinciale e per far si che dal Capitolo provinciale possa continuare la riflessione. Contemporaneamente si prende atto della necessità di alcuni interventi tecnici sugli SS. PP. attuali. * Il Ministro provinciale presenta al Definitorio le bozze, ormai definitive, del «Proprio» della Provincia e ricorda che tra breve sarà inviato alle Fraternità il Necrologio, aggiornato al 31 dicembre 2005. * Si concede alla Fraternità di S. Maria delle Grazie in Rimini di procedere al restauro delle Cappelle della Via Crucis ed inoltre si consente l’acquisto di una nuova nuova automobile alla Fraternità del S. Orsola ed all’Antoniano. * Si terminano i lavori nel tempo prefissato e ci si dà l’appuntamento per il giorno 19 marzo quando ricorderemo insieme il Cinquantesimo dell’Ordinazione sacerdotale di Fr. Bonifacio Manduchi. * Si esamina la richiesta di Fr. Michele Falzone di potere fare per un congruo periodo di tempo un’esperienza eremitica. * Si prende atto della volantà di Fr. Gabriele Raschi di Frati Minori dell’Emilia-Romagna Note di Cronaca I Fr. Massimo P. dal Canada Recentemente sono stato ospite della parrocchia di San Carlo Borromeo (Toronto - Canada) dove opera il nostro P. Donato Sartini. È stata un’esperienza indimenticabile che è durata una decina di giorni (31gennaio - 9 febbraio 2006). Ho avuto modo di visitare la città e alcune bellezze di questo grande paese (Cascate del Niagara e Santuario dei martiri canadesi). Ma soprattutto ho potuto vedere l’operato di fra Donato e la sua attività in parrocchia. La chiesa è un edificio costruito circa cinquant’anni or sono nell’ambito di un grande centro culturale italiano (Columbus Centre) che comprende un ospedale e case di riposo per anziani indipendenti, palestre, aule di studio, ristoranti, ecc. Il centro culturale vero e proprio si trova ad un centinaio di metri dalla chiesa e dal convento che sono stati affidati sin dall’inizio ai frati. La comunità francescana è formata da quattro frati: il guardiano e parroco P. Michael (di origine pachistana), il vicario P. DoFrati Minori dell’Emilia-Romagna Dnato, P. Celestino (italiano responsabile della casa di cura), P. Gregory (maltese). La comunità parrocchiale è bilingue: inglese e italiana. Le funzioni religiose si svolgono nelle due lingue a seconda del gruppo linguistico di appartenenza. A padre Donato compete l’assistenza culturale e spirituale della numerosa comunità di lingua italiana. L’attività principale durante la settimana è la celebrazione dei funerali (almeno 3/4 per settimana); il giovedì sera c’è una Lectio divina in preparazione alla liturgia della domenica seguente alla quale partecipano, in media, una cinquantina di persone, anche non giovanissime, ma molto interessate alla condivisione. La domenica mattina ci sono 4 messe, due in inglese e due in italiano. A questo si aggiunga qualche celebrazione particolare di qualche comunità italiana che solitamente ha luogo nel pomeriggio della domenica. Si tratta di celebrazioni che ricordano le feste nelle comunità di origine (ad es. abbiamo celebrato in modo solenne la candelora per una comunità di origine calabrese). La partecipazione alle liturgie festive è massiccia per entrambe le comunità linguistiche: fa impressione vedere la chiesa piena alle celebrazioni domenicali. Si pensi che l’edificio contiene circa 650 posti a sedere ed è sempre pieno; spesso diverse persone rimangono in piedi. Devo dire che fa piacere vedere certe chiesate di gente, raccolta e silenziosa, che sta attenta alle parole del sacerdote. La liturgia è animata da diversi cori. Anche nei giorni feriali partecipano alla messa in italiano delle otto del mattino circa un centinaio di persone. Si canta anche a questa messa. L’impegno dei funerali non è lieve. Il sacerdote deve fare una visita alla Funeral home (casa del funerale) dove incontra i parenti e si mette d’accordo con loro per la celebrazione del funerale in chiesa. Dopo la funzione in chiesa un sacerdote accompagna la salma al cimitero, che di solito si trova piuttosto lontano dal centro della città. Ho trovato interessante il mondo che ruota attorno ai funerali. La preparazione della salma nella Funeral home, le visite di parenti e amici, il funerale vero e proprio (i parenti vengono condotti in limousine), le tombe nei cimiteri. Bisogna sapere che in certi Notiziario - 13 cimiteri esistono tombe “speciali” in un ambiente chiuso e riscaldato, illuminato continuamente e con una musica di sottofondo che concilia il viaggio verso l’eternità… Nel mio breve soggiorno ho fatto una predicazione alle messe domenicali, ho tenuto due incontri sulla Terra Santa e su argomenti biblici e ho guidato una Lectio. Sono contento dell’esito di questi incontri, anche perché P. Donato ha avuto premura di prepararli in maniera accurata (ha preparato anche dei dépliants). Già nello scorso mese di ottobre avevo avuto l’impressione che la comunità parrocchiale, allora in pellegrinaggio in Terra Santa, fosse molto affezionata a P. Donato. Ora ne ho la certezza. Basta che P. Donato proponga qualche iniziativa, ad esempio un recital sulla figura di San Francesco (non dimenticate che P. Donato voleva fare il cantante!), che subito si fanno avanti in tanti per aiutarlo. Che volete di più? Fr. Massimo Pazzini 14 - Notiziario II Lavori di ampliamento a Ravenna Il 14 febbraio 2006 sono iniziati i lavori d’ampliamento dei locali parrocchiali presso la Parrocchia di San Pier Damiano a Ravenna. La nuova costruzione riprende le linee architettoniche dei corpi di fabbrica già presenti nell’insediamento e a tal fine si prevede di utilizzare murature intonacate con colori che riprendono quelli già utilizzati per gli altri edifici e di realizzare un tetto a due falde. Viene inserito un porticato per realizzare un chiostro che caratterizzi la struttura, oggi animata da Frati Francescani Minori. Il portico previsto, inoltre, svolge la duplice funzione di protezione dagli agenti atmosferici e di corridoio di accesso alle persone disabili alle varie sale. Le sale saranno dotate di accesso verso l’esterno attraverso infissi con portefinestre e saranno accessibili anche alle persone disabili. Gli infissi esterni saranno porte finestre con sopraluce a wasistas per garantire il necessario livello di illuminazione e ventilazione naturale. A servizio di questi ambienti, e considerando l’incremento di persone ospitabili, si prevede di aumentare il numero di servizi igienici disponibili; il servizio igienico idoneo alla fruizione da parte di persone disabili è già esistente nel fabbricato adiacente. La cancellata di recinzione viene spostata e suddivisa in accesso carrabile e pedonale quest’ultimo con destinazione per disabili. Questo nuovo fabbricato coprirà una superficie pari a 120 mq realizzando quattro nuovi locali che si vanno ad aggiungere ai 540 mq già ristrutturati in primavera dove sono stati ricavati tre uffici, un salone di 200 mq, la cappella, la sagrestia, un locale segreteria e una cucina a norma di legge per sagre e feste parrocchiali. Ing. Roberto Noferini Nell’elaborazione digitale il consistente intervento che si sta realizzando nella Parrocchia di S. Pier Damiani in Ravenna, intervento resosi necessario per dotare la Parrocchia dei necessari locali per la catechesi e le attività sociali. Frati Minori dell’Emilia-Romagna III I Frati Minori a Bengasi (Libia) IV Fr. Bruno Monfardini da Uberlandia I tumulti scoppiati a Bengasi (Libia) hanno costretto i Frati Minori, due filippini e due polacchi, il Vescovo Mons. Sylvester Carmel Magro OFM, e le Suore di quella diocesi ad abbandonare le rispettive abitazioni e a rifugiarsi a Tripoli. Fonti dell’Ordine in Libia hanno fatto sapere che la Chiesa e il Convento dei Francescani sono stati incendiati nelle ultime ore. I Religiosi e le Religiose, che lavorano a Bengasi, non hanno subito nessun danno. Il Ministro generale dell’Ordine, Fr. José R. Carballo, ha inviato una Lettera ai Fratelli e alle Sorelle, così come a tutti i cristiani che vivono a Bengasi, assicurando loro la sua vicinanza in questi momenti di prova e riaffermando la volontà dell’Ordine di continuare ad essere fedeli ad una presenza pacifica nel mondo musulmano, che ha le sue radici nell’incontro di san Francesco con il Sultano Melek-elKamel, avvenuto nel 1219. Abbracciamo con coraggio e tener ezza gli esclusi di oggi. Il II Congresso Internazionale di GPIC dell’OFM ha avuto luogo a Uberlandia, città dello stato di Minas Gerais del Brasile dal 29 gennaio all’8 febbraio 2006. Vi hanno partecipato un centinaio di Frati di oltre 40 paesi, rappresentanti la gran parte delle province dell’Ordine. La preparazione a questo incontro aveva coinvolto l’anno precedente le varie Conferenze che hanno fatto pervenire all’Ufficio centrale di Roma risposte alle provocatorie domande sul tema: Abbracciando gli esclusi di oggi. Il Congresso ha favorito il confronto con tante esperienze e in particolare il coinvolgimento diretto nella vita degli Esclusi è diventato una sferzata indelebile nella vita personale e nella storia dell’Ordine. L’Università di Uberlandia ha messo a disposizione l’Auditorium e le aule per i nove gruppi che ogni giorno si costituivano: segno visibile della importanza attribuita dagli organismi ufficiali di questa città al nostro Congresso. Il vice rettore della Università, il rappresentante del sindaco, un deputato del parlamento di Monas Gerais hanno espresso il loro saluto dichiarandosi esplicitamente concordi con la necessità di abbracciare nel nome di S. Francesco i lebbrosi di oggi. La presenza continuata dei Definitori generali Fr. Mario Favretto e Ignacio Muro, del Segretario generale per l’Evangelizzazione, Fr. Nestor Schwerz, del Segretario Generale per la For- Roma, 21.02.2006 Acta Ordinis Frati Minori dell’Emilia-Romagna mazione e gli Studi, Fr. Massimo Fusarelli, la stessa convocazione ufficiale firmata dal Ministro Generale indicano l’importanza attribuita dal nostro Ordine a questo incontro. Lingue, razze, culture, esperienze diverse ci hanno offerto l’occasione di manifestare l’amore e la cura che chi segue la regola di S. Francesco deve nutrire per i fratelli spirituali. La cordialità non è stata ostacolata da valutazioni diverse della realtà di oggi o orientamenti a volte opposti nel progettare il nostro futuro. Due universitari, ai quali non bastavano gli striscioni che propagandavano questo convegno, mi hanno chiesto il perché della presenza di tanti frati; ed hanno dichiarato il loro sostegno a questa causa. L’accompagnamento della preghiera e riflessione con rappresentazioni drammatiche, incomprensibili alla nostra rigida formalità, ambientate in quel contesto hanno suscitato vasta commozione: la donna incatenata e con la bocca coperta da una fascia viene liberata man mano che l’assemblea chiede perdono e alla fine può proclamare la misericordia del Signore; la mamma in avanzato stato di gravidanza con una scritta sulla pancia che richiama la meraviglia della vita nuova che opera la Parola di Dio portata danzando al vescovo per la lettura liturgica; il lebbroso che suscita la ripugnanza e causa la fuga dei primi che lo scoprono, cui segue l’ironico schiamazzo di alcune ragazze, ma il frate che si imbatte in questa scena, dopo qualche esitazione getta via il saio per poterlo abbracciare e si avvolge insieme al lebbroso nella bandiera dei “semterra”; madri che all’offertorio portano il pargoletto all’altare, quasi ripetendo la presentazione di Gesù al Notiziario - 15 tempio. P. Rodrigo Peret, della Fondazione Francescana di Uberlandia, ha posto a metà del Congresso due giorni di condivisione con i semterra. Siamo stati dispersi in 9 località occupate da questi esclusi: ognuno è stato accolto in un famiglia, ospitato nella tenda, senza alcun privilegio. Sabato 4 febbraio dopo due ore di sobbalzi nel pullman su strade di collegamento tra una “fazenda” e l’altra, siamo giunti a destinazione, accolti da fuochi d’artificio. Un capofamiglia, ‘Ndio’ e suo figlio undicenne, Andrea, mi hanno invitato a seguirli. Visitata la loro tenda, con quattro pagliericci e una catasta di casse, suppongo per i vestiti; mi si fa deporre lo zaino su una brandina che sarà il mio letto. Intanto dalle tende vicine vengono a salutarmi tutti i parenti tra cui la nonna, che mi fa comprendere di avere 8 figli. Si cerca di intendersi con gesti; poi si nominano Baggio, Kakà, maccheroni, così si ride soddisfatti per la possibilità di comprendersi. Per la cena ci si siede dove si può; naturalmente hanno preparato i maccheroni, in realtà sono spaghetti. Alla sera si tiene l’assemblea in cui si presentano i soci di questa cooperativa di “semterra”. Ci informano che quando un terreno non è coltivato per due anni viene sequestrato dallo stato e i “semterra” possono occuparlo. Avranno poi l’aiuto necessario per costruire la casa in muratura. A seguito della dimostrazione dei “semterra” il proprietario se la gode in una delle sue proprietà; qui non potrà certamente più tornare, ma non gli mancano palazzi e terreni in altre nazioni! In questo villaggio sono riusciti a portare l’acqua, non è certamente potabile, ma è 16 - Notiziario buona risorsa per tante esigenze; in altri villaggi, come racconteranno gli altri frati, vi sono abitazioni in mattoni ed anche l’energia elettrica. Al mattino seduti davanti alla tenda tutti i vicini ritornano per il buon giorno. Nella tarda mattinata ci si prepara per la celebrazione. Mentre i miei ospiti mi accompagnano all’appuntamento lascio ad Andrea la pila che avevo portato con me, la biro e la bottiglia dell’acqua con la figura di S. Francesco. Bastano piccole cose per dimostrare riconoscenza e rendere felici. Regali apprezzatissimi. Arriva il vescovo che si profonde in saluti a tutti; poi, quando giungono i frati ospitati negli altri villaggi inizia la processione verso il luogo della celebrazione. Canti, tamburi, battimani ritmano la partecipazione alla Messa. Siamo dalla loro parte; la giusta rivendicazione dei loro diritti costruirà la vera pace. Ci sono tanti bambini che rido- no, piangono, urlano, indicano così la loro presenza. Il Congresso si è chiuso con la celebrazione dell’Eucaristia l’8 febbraio nel santuario di Nossa Senhora Apareçida. Il vescovo ha lasciato presiedere la celebrazione al nostro Ministro Generale Fr. Jose R. Carballo, ma alla conclusione ha espresso il suo cordiale ringraziamento per la presenza dei Frati nella sua diocesi: la chiesa non si può accontentare di predicare il vangelo, vuole incarnarlo diventando chiesa dei poveri e per i poveri. Il saluto della pace è stato collocato alla fine della messa: l’abbraccio con i numerosissimi fedeli è diventato augurio per i Frati che partivano, ma anche impegno per tutti ad essere coraggiosi strumenti di pace. Dovunque e con tutti vogliamo compiere Na força e Ternura lo mesmo abraço. Fr. Bruno Monfardini La comunità cattolica di Pechino ha provveduto alla stampa in lingua cinese della vita di S. Elia Facchini. Il lavoro è la traduzione di uno scritto di P. Elia Facchini; 20 pagine che si spera abbiano una grande diffusione in quel paese. Frati Minori dell’Emilia-Romagna V Le Origini delle Sorelle Povere Nell’ultima Assemblea della Federazione dei Monasteri delle Clarisse del Veneto e dell’Emilia-Romagna, è emerso il desiderio di approfondire la conoscenza delle nostre origini per vivere con responsabilità la nostra identità. Una prima concretizzazione di questo è stato il Convegno tenutosi i giorni 16 e 17 febbraio a Villa Imelda (Idice, Bologna), con la partecipazione di Don Felice Accrocca e di Suor Monica Benedetta Umiker sulle origini dell’Ordine delle Sorelle Povere. Don Felice Accrocca si esprime con passione, forse perché, come lui stesso ha raccontato, ha dovuto ritagliarsi i tempi di studio tra ritmi pastorali impegnativi: ci invita anzitutto ad un approccio alle fonti fatto di rispetto e gratitudine, senza forzature dei testi. Parla senza appunti davanti, citando con scioltezza testi francescani e non, che tra le sue mani prendono forma e raccontano di persone vive, inserite in vissuti molto concreti: è un primo stimolo per comprendere che conoscere la storia ci eviterebbe letture troppo spiritualiste e disincarnate che non ci aiutano a confrontarci seriamente con le nostre origini. Vengono fuori i primi anni dopo la caduta di Elia, i ripetuti interventi papali sulla regola: anni di tribolazione, in cui anche Chiara e i primi compagni di Francesco sentono il dovere di scendere in campo consegnando le loro memorie. Alcuni di questi primi frati saranno accanto a Chiara sul letto di morte: tra essi Frati Minori dell’Emilia-Romagna Leone, a cui lo stesso Bonaventura si rivolge per avere materiale su Chiara, definita dai compagni “emulatrice di S.Francesco nel conservare sempre la povertà del Figlio di Dio”. Viene sottolineata la scelta di Chiara, fin dagli inizi, di una vita stabile, tuttavia molto diversa, secondo le fonti, da quella che ora ci troviamo tra le mani, ed è sottolineato anche il discorso del lavoro, elemento importante della nostra forma di vita come di quella dei frati. Don Felice sa guidarci nel ‘post-Chiara’, dipingendo un quadro in cui dietro la regola e le sue vicende si ripercuotono i rapporti tra le diverse anime dell’ordine. Un accenno al testamento, considerato – tranne qualche passaggio dubbio – espressione sostanzialmente autentica del pensiero di Chiara: forse una ‘reportatio’ delle sorelle riguardo alle ultime parole di Chiara. Per un medievale, riprendere quei testi dieci anni dopo e costruire un Privilegium non è un falso - anche se non è registrato nelle cancellerie pontificie - ma un dire l’autentico modo di vedere di Chiara in un momento difficile. Don Accrocca ha lasciato spazio alle domande, mettendo spesso in evidenza come i campi in cui oggi lo storico non può dare risposte restano aperti alle ricerche e ai contributi di tutti. Suor Monica Benedetta ci tiene a non presentarsi come singola ma a nome delle sorelle della sua federazione con cui ha condiviso il lavoro, le difficoltà e le gioie di un cammino che unisse la serietà dei metodi, la forza della preghiera, la continua ricerca dell’unità. Colgo due sottolineatu- re: anzitutto lo studio come alimento per lo spirito di orazione, legato alla responsabilità di crescere nella conoscenza della nostra vocazione, gustando quello che viviamo, uno studio mirato alla vita e che ritorna nella vita, nella comunità, che aiuta ad aprirsi a parole che ancora ci appartengono; in secondo luogo l’ascolto come atteggiamento di vita per non vivere nell’idolatria delle origini, per cogliere i suggerimenti dello Spirito, spesso nelle fatiche di un cammino di unità che rimane sempre l’orizzonte di riferimento. Monica Benedetta ha seguito Chiara all’interno di una fitta rete di relazioni; con Francesco che la mette a guida delle sorelle, dandole quella fiducia che lei stessa nutrirà nei confronti delle sue figlie, con Ugolino, stretto a lei da sincera amicizia, e determinato a radunare attorno a san Damiano tutta la variegata realtà dei monasteri, con Agnese di Praga, con Elia, a cui Chiara sente di potersi appoggiare, e con le sue stesse sorelle, forse nella fatica di costruire una fraternità evangelica senza le distinzioni di ceto cui erano state abituate. Chiara ne viene delineata come donna che ha vissuto di fede, che ha sempre agito con confidenza e serenità anche in momenti in cui tutto poteva sembrare perduto. I ripetuti incitamenti di don Accrocca e suor Monica Benedetta ad una seria riappropria- Notiziario - 17 zione di ciò che ci appartiene, possono forse essere letti come stimolo a prendere coscienza della ricchezza che già viviamo nelle nostre fraternità, provando a cogliere dalla concretezza della vita ciò che ci anima. La concretezza della storia è grazia: la storia che ci è stata presentata, la storia che viviamo. Suor Benedetta Seccanti Monastero “Corpus Domini” - FE VI Una “cinquecentina” ritrovata Venerdì 10 febbraio è stata una bella giornata per la Provincia Minoritica di Cristo Re. Qualche giorno prima in Biblioteca era arrivata la telefonata del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, nella persona del maresciallo Michele Speranza, per comunicarci che la cinquecentina sequestrata a giugno da Christie’s (un bellissimo esemplare, molto ben conservato, delle Prediche utilissime per la quadragesima del reu eren do padre f rate H ieron ym o S avon arola da Ferrara … , Venezia: Bernardino Benali, 1517) poteva esserci riconsegnato come legittimi proprietari. Il giudice, infatti, aveva 18 - Notiziario riconosciuto che la cinquecentina in oggetto era la medesima che era stata trafugata negli anni Settanta dalla Biblioteca del Convento di S. Maria degli Angeli di Busseto e, preso atto della rinuncia al possesso di chi ne era attualmente proprietario, ha stabilito che venisse restituita. I tempi sarebbero stati abbastanza lunghi se avessimo aspettato che la consegna fosse fatta dai Carabinieri stessi; abbiamo quindi preferito essere noi a recarci a Roma per potere avere subito il volume. Il maresciallo Speranza, al quale vanno i nostri ringraziamenti, ci ha raccontato come è andata la vicenda, spiegandoci che la persona che lo aveva messo all’asta possedeva il libro da vent’anni, dopo averlo acquistato da una libreria antiquaria di Milano. Essendone però la titolare deceduta da alcuni anni, è stato impossibile risalire ai precedenti possessori del volume e quindi anche cercare di capire chi commise il furto trent’anni fa. Dobbiamo inoltre ringraziare chi ha rinunciato alla cinquecentina pur essendone ora legittimo proprietario in virtù di un acquisto fatto in buona fede (anche perché dopo tutti questi anni il reato è ormai caduto in prescrizione); “ci si è resi conto che sapere di avere tra le mani un oggetto frutto di un furto sarebbe stato un po’ come rubarlo una seconda volta, e si è quindi preferito restituirlo”. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, questa vicenda può essere utile a far capire la necessità di inventariare e catalogare il patrimonio posseduto dalla Provincia Minoritica; e poi spingere a sporgere denuncia ogni volta che ci si accorge della sparizione di qualche manufatto appartenente ai nostri conventi, poiché senza la denuncia fatta nel 1976 non si sarebbe messo in moto questo meccanismo, che, anche a distanza di 30 anni, ha dimostrato di funzionare molto A lato, il frontespizio della “cinquecentina”, stampata da Bernardino Benali a Venezia nel 1517, proveniente dal Convento di Busseto e oggetto delle traversie descritte nell’articolo. Il prezioso volume è collocato ora presso il deposito provinciale delle “cinquecentine” all’Osservanza di Bologna. Frati Minori dell’Emilia-Romagna bene, dando – chissà! – speranza di recupero anche per gli altri libri (e le miniature) che furono così furbescamente trafugati dal convento di Busseto. A fronte di questo successo, una notizia per noi non felice. Qualche settimana fa la dott.ssa Rosaria Campioni, soprintendente della Regione EmiliaRomagna, e dopo pochi giorni il dott. Alessandro Zucchini, direttore dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, hanno personalmente telefonato per manifestare il loro rammarico nel dovere comunicare che, in seguito ai tagli della Legge Finanziaria 2006, quest’anno non sarà assolutamente possibile procedere all’erogazione del finanziamento che da tanti anni la Biblioteca Provinciale riceve dalla Regione. Nel corso delle telefonate è stato comunque ribadito, da parte di entrambe le parti, lo spirito di collaborazione che si intende continuare a portare avanti nonostante tutto, nella speranza che tempi migliori consentano di riprenderne le modalità che al momento si è stati costretti ad abbandonare. Il fatto che entrambi questi funzionari abbiano di persona parlato con i responsabili delle biblioteche convenzionate (e quindi anche con chi scrive), fa capire come anche da parte dell’Ente pubblico ci sia il rammarico per non poter più mantenere una tipologia di cooperazione che in tutti questi anni ha dato ottimi risultati. Si coglie l’occasione di questo articolo per comunicare che, proprio in questi giorni, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Bibliotecari Ecclesiastici Italiani ha designato la bibliotecaria provinciale come membro Frati Minori dell’Emilia-Romagna di un gruppo di lavoro che si occuperà del censimento dei periodici posseduti dalle biblioteche ecclesiastiche, nella speranza di pubblicarne quanto prima i risultati. La prima riunione organizzativa si terrà proprio qui a Bologna, nella sede della Soprintendenza per i beni librari e documentari, in via Galliera 21, e vedrà la mediazione della soprintendente dott.ssa Rosaria Campio ni. Elisabetta Stevanin Notiziario - 19 RICORRENZE GIUBILARI 2006 Calendario del Definitorio 25mo professione 1981 2 maggio 2 0 0 6 : S . Pie r o in Bagno Fr. Osvaldo Maggiolini 13 IX Fr. Guido Ravaglia 18 X 1-3 giugno 2 0 0 6 : Valmadonna (AL) incont r o de i De f init òr i Nor d I t alia 50mo professione (1956) Fr. Quintino Lugnan 2 II 25mo sacerdozio (1981) 4 apr ile 2 0 0 6 : Via D’Aze glio, 8 4 -9 2 - Bologna N elle pagine del presente numerodel N otiziario(quaresima 2006) è riprodotta un’intera“ViaCrucis”, operaamatitadi ungiovaneseminarista ofmresidentepressoil Seminariofrancescano di Quezon City-M anila (Filippine). Fr. Francesco Colaianni 28 III 50mo sacerdozio (1956) Fr. Remigio Boni 17 III Fr. Bonifacio Manduchi 17 III Lugnan Fr. Quintino 26 V 20 - Notiziario Leopoldo Fr. Rossi Riccardo Fr. Ceriani Corrado Fr. Cavicchi Egidio Fr. Catellani Giorgio Fr. Colombini Juri Fr. Leoni Marco Fr. Zanotti 2 aprile 3 aprile 21 aprile 23 aprile 23 aprile 23 aprile 25 aprile Onomastici Aprile Frati Minori dell’Emilia-Romagna Abbiamo vissuto F EBBRAIO 2006 * Dal 4 al 7 febbraio a Predazzo di Trento giorni di vacanza per i Post-Novizi. * Nel giorni 5-9 febbraio a Palermo incontro dei Maestri di Post-Noviziato della COMPI. * Venerdì 10 il nucleo investigativo dei Carabinieri restituisce alla Provincia una “cinquecentina” scomparsa del Convento di Busseto 20 anni fa. * Il giorno 11 è in Italia Fr. Tarcisio Canducci. * Nella mattinata di sabato 11 muore a Napoli Fr. Bruno Giordani della Provincia di Trento. * Dall’11 al 12 febbraio ritiro del CPV a Villa Verucchio. * Il giorno 11 si aprono a S. Maria di Campagna di Piacen-za le celebrazioni per il trentesimo anniversario della Morte di P. Antonino Magnani. * Dal 13 febbraio al 21 dello stesso mese nella Rep. Dominicana consiglio internazioFrati Minori dell’Emilia-Romagna nale per l’Evangelizzazione dell’Ordine. * Il giorno 13 riprendono le lezioni presso il nostro Studio Teologico. * Nella mattinata di lunedì 13 muore a Ferrara, presso il Monastero delle Clarisse, Sr. Maria Teresa Zappi. * Nei giorni 13-17 febbraio Visita canonica nei Conventi di S. Piero in Bagno e Cesena. * Il giorno 14 compleanno di Fr. Fiorenzo Locatelli Visitatore generale. * Martedì 14 a Villa Verucchio incontro della Commissione Capitolare per l’Instrumentum Laboris. giorno 15 inaugurazione della sede rinnovata di “Antoniano Insieme”. * Nella mattinata del giorno 15 funerale di Sr. Maria Teresa Zappi. * Il giorno 18 muore a Piacenza Giuseppe Cinti (P. Filippo); era nato a Monzuno di Bologna nel 1923 e, nel 1994, chiese ed ottenne di uscire dall’Ordine. * Domenica 19 a Bologna S. Antonio, incontro zonale per i Novizi e simpatizzanti OFS. * Nei giorni 20-24 febbraio Visita Canonica alle Fraternità di Nonantola e Ferrara. * Mercoledì 22 gli Assistenti Locali della Regione si incontrano a S. Martino in Rio. * Nel pomeriggio del giorno 14 all’Osservanza di Bologna incontro degli Under 7. * Nei giorni 15-16 a Villa Imelda - Bologna Convegno di Studio sulle Origini delle Sorelle Povere di S. Chiara. * Nel pomeriggio del Notiziario - 21 * Il giorno 22 sua Eccellenza Mons. Carlo Caffarra è elevato alla porpora cardinalizia. * 5-9 marzo a Ferrara dalle Clarisse Peregrinatio del Crocefisso di S. Damiano. * Mercoledì 22 ad Assisi Assemblea dei Segretari per l’Evangelizzazione per la COMPI. * Dal 6 al 9 Visita Canonica alle Fraternità di Parma e Reggio Emilia. * Nei giorni 23 e 24 ad Assisi Assemblea dell’Unione parroci della COMPI. * Il giorno 23 giornata dello Studio Teologico sull’Esperienza francescana nella salvaguardia del creato. * Il giorno 7 Definitorio in Curia provinciale. “Il Manuale per l’Assistenza all’Ofs e alla Gifra, preparato dalla Conferenza degli Assistenti generali, è sorto per rispondere alle ripetute richieste degli Assistenti spirituali e di alcuni Ministri provinciali per avere un manuale come aiuto per coloro che si dedicano a questo servizio fraterno... Lo scopo di questo manuale è di aiutare gli Assistenti spirituali nel loro servizio di accompagnamento spirituale alle Fraternità OFS e GIFRA”. Il Manuale è reperibile presso l’Assistente regionale Fr. Flavio Medaglia. * Il 25 febbraio Peregrinatio del Crocifisso di S. Damiano presso la cattedrale di Ferrara, celebrazione presieduta dal Vescovo nel contesto dell’incontro mensile con i giovani. * Nei giorni 27 - 4 marzo Visita Canonica alle Fraternità di Ravenna e Montepaolo. M ARZO 2006 * Il giorno 3 marzo a Montepaolo, spoglio delle schede per la designazione dei candidati a Ministro provinciale. Il risultato sarà pubblicato dopo l’approvazione del Definitorio generale. * Nei giorni 3-5 marzo il Crocifisso di S. Damiano è a Cesenatico. 22 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna I nostri fratelli defunti Sr . Mar ia Ter esa Zappi A tutti i fr atelli e alle sor elle della Pr ovincia Questa mattina, alle ore 04,00, 13 febbraio, presso il Monastero delle Clarisse del Corpus Domini di Ferrara, è morta sr. Maria Teresa Zappi. Sr. M. Teresa era nata il 30 novembre 1916 ad Asola di Mantova ed era entrata presso le Sorelle clarisse, iniziando l’anno di Noviziato, nel 1959; nell’agosto del 1963 emise la Professione perpetua. Questa nostra sorella, si è spenta colpita da pancreatite, dopo lungo tempo durante il quale si era ritrovata a sperimentare la sofferenza e la fatica della malattia, realtà che con disponibiliFrati Minori dell’Emilia-Romagna tà aveva accettato serenamente nel suo cammino. I funerali di sr. Teresa si terrano il giorno 15 febbraio alle ore 10,15 presso la chiesa del Monastero delle Clarisse di Ferrara e la salma sarà tumulata nella Certosa della città. Raccomando questa nostra sorella al suffragio di tutti secondo quanto dicono i nostri SSPP: “Per la morte di una Clarissa appartenente a un Monastero della giurisdizione della Provincia... i sacerdoti celebrino una S. Messa di suffragio e i fratelli non sacerdoti offrano la preghiera e il lavoro di un giorno” (Art. 16, § l). Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 13 febbraio 2006 RICORDANDO ... Suor Teresa era entrata in monastero da adulta e con coraggio aveva affrontato una vita tanto diversa da quella, di una certa agiatezza, cui era abituata: a volte raccontava ancora qualche aneddoto, qualche impressione legata a questo periodo. In famiglia aveva avuto la possibilità di studiare pianoforte e questo divenne per la comunità un dono prezioso per molti anni. Molti dei nostri libri di musica sono manoscritti di suor Teresa, che riordinò anche tutti i moduli per la liturgia secondo le quattro settimane. Ricoprì l’incarico di segretaria e, dotata di una laurea in farmacia, svolse il suo servizio all’ infermeria per alcuni anni. Fino agli ultimi tempi la si poteva trovare in laboratorio, dove era stata in aiuto tanti anni, realizzando anche preziosi lavori a tombolo per la nostra chiesa; qui si rendeva utile con tanti piccoli servizi. Di carattere schivo e non facile alla comunicazione, ha vissuto con lucidità il progressivo venire meno delle sue forze, che contrastava con il suo desiderio di non essere di peso. Notiziario - 23 Dedita con fedeltà alla preghiera e all’adorazione eucaristica, suor Teresa schivava le devozioni, aveva però una speciale predilezione per Gesù crocifisso, da cui riconosceva di avere ricevuto tante grazie. Siamo certe che questo sguardo di fede alla Croce, che l’ha accompagnata nella vita, le aprirà le porte della piena comunione con Colui che per amore ha dato tutto se stesso. Insieme a lei affidiamo al Signore la sua unica sorella rimasta e tutti coloro che l’hanno accompagnata con amore, disponibilità e amicizia. Le sorelle clarisse di Ferrara Per l’ormai imminente Pasqua giungerà a tutte le Fraternità la nuova edizione (quarta) del Necrologio della nostra Provincia aggiornato al 31 dicembre 2005. Il lavoro preparato in Segreteria provinciale è attualmente in legatoria. A cura di Fr. Gilberto Aquini, per le sorelle Clarisse del Monastero di Bologna sono stati dati alle stampe due lavori su S. Caterina. Il primo, a sinistra, raccoglie la vita della Santa; il secondo, a destra, è il testo integregale dell’autografo di S. Caterina “La corona della madre de Christo”, preceduto da un’ampia introduzione. 24 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Casa Alpina “ Cristo Re “ Casa per ferie “Cristo Re” - Piniè - 32040 Vigo di Cadore Belluno Tel./ Fax 0435 77161 www.casacristore.it e-mail [email protected] STAGIONE ESTIVA 2006 Settimane dal 17 Giugno al 15 Luglio Promozione per Campi scuola ragazzi - Pensione completa in cameroni tattateci per ulter ior i chiar imenti) 21.00 (con- Settimane dal 15 al 29 Luglio Pensione completa in camera con bagno 29.00; Bambini da 6 a 12 anni 23.00 Bambini da 2 a 5 anni 18.00; Pensione completa in cameroni per gruppi ragazzi 24.00 Dal 29 Luglio al 02 Settembre Pensione completa in camera con bagno 31.00; Bambini da 6 a 12 anni 24.00 Bambini da 2 a 5 anni 19.00; Pensione completa in cameroni per ragazzi 26.00 Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 7 marzo 2006 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 25 01.03.2006 Vol. XXXVII. Nr. 118 Viver e la pr ofezia per abbr acciar e gli esclusi del nostr o tempo DALL’INTERVENTO DEL MINISTRO GENERALE AL II CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA, PACE E INTEGRITÀ DEL CREATO Il nostro abbraccio del “lebbroso” e la nostra opzione in favore degli esclusi, se tengono conto di tutte le dimensioni della nostra vita come sopra menzionato, saranno atteggiamenti autenticamente profetici in un mondo come il nostro, profondamente diviso tra nord e sud, tra i pochi che posseggono quasi tutto e i molti che non hanno quasi nulla, perché parleranno di un Dio, il Dio di Gesù di Nazaret, appassionato per l’uomo, di un Dio che vede la sofferenza di tanti esclusi e che ascolta il loro grido (cf. Es 3,7.9). La profezia è un dono da accogliere e al quale rispondere. La vita consacrata è “una forma specifica di partecipazione alla funzione profetica di Cristo” (VC 84) e in quanto Frati Minori siamo pienamente partecipi di tale funzione. Siamo perciò chiamati a diffondere la profezia, accogliendola come dono con cuore aperto e generoso e a rispondere, cioè a mettere tale dono al servizio della Chiesa e del mondo. Solo così saremo in piena “sintonia” con la passione di Dio per il suo popolo, entusiasti del suo progetto e disposti a donare tutto a Lui e ai suoi “preferiti”. Ma diciamocelo ancora una volta: questa profezia, che si esprime attraverso l’annuncio della speranza e la denuncia dell’ingiustizia, può essere forte solo se nasce da una solidarietà profonda e da una testimonianza di vita centrata nel Regno, da una profonda comunione con Dio e con il suo progetto e, almeno nel nostro caso, da una forte comunione di vita nella fraternità, con la Chiesa e con coloro che “vivono secondo la forma della santa Chiesa romana”. Solo in questo modo la nostra “parola profetica” raggiungerà il cuore delle persone, aprendo nella loro vita nuovi orizzonti e mettendo in discussione le difese che ognuno si è andato costruendo. E solo così la nostra “voce profetica” potrà essere rivolta agli uomini di Chiesa per ricordare loro il vero progetto di Gesù, talvolta offuscato da strutture, istituzioni e, chiaramente, anche da incoerenze. E solo in questo modo la nostra profezia parlerà al mondo denunciando l’ingiustizia, chiamando tutti gli uomini e le donne di buona volontà a unire i loro cuori e le loro forze per costruire un “mondo nuovo” secondo il disegno di Dio. – II CONGRESSO INTERNAZIONALE GPIC Dal 28 gennaio all’8 febbraio 2006, nella città di Uberlandia (Minas Gerais, Brasile) si è svolto il II Congresso internazionale degli animatori di Giustizia e Pace dell’Ordine dei Frati minori. Il tema dell’incontro, organizzato dall’Ufficio GPIC di Roma in collaborazione con la Fondazione N.S. di Fatima in Brasile, era “Abbracciando gli esclusi”. In dieci giorni i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, hanno potuto condividere e riflettere sulle cause che provocano l’“esclusione” nella società odierna. I partecipanti hanno elaborato proposte per intraprendere un nuovo cammino verso le persone che oggi non contano negli schemi politici, sociali ed economici. La novità è stata la metodologia adottata che ha coinvolto i partecipanti non solo a livello intellettuale ma ha dato occasione di vivere una esperienza tra gli esclusi. Come Francesco, che ha abbracciato il lebbroso, i Frati hanno potuto identificare e riconoscere concretamente nel povero un “sacramento” di Cristo povero e crocifisso. Momento centrale del Congresso sono stati i due giorni vissuti dai Frati in un accampamento del movimento “sem terra” (senza terra), ospiti degli abitanti che hanno condiviso quanto avevano a loro disposizione. L’esperienza si è conclusa con l’Eucaristia celebrata dal Vescovo di Uberlandia ed una grande festa finale. Oltre agli animatori di Giustizia e Pace delle Conferenze OFM, i responsabili dell’Ufficio di Roma, Fr. Luis Cabrera e Fr. Joe Rozansky, erano presenti i Ministri provinciali italiani: Fr. Marino Porcelli (Roma), Fr. Roberto Ferrari (Milano), Fr. Manlio Di Franco (Salerno), e brasiliani: Fr. Augusto Köenig (San Paolo) e Fr. Irineu Gassen (S. Francesco), Presidente della Conferenza. Dalla Curia generale hanno partecipato: il Ministro ed i Definitori generali Fr. Mario Favretto, Fr. Juan Ignacio Muro, il Segretario di Formazione e Studi, Fr. Massimo Fusarelli, ed il Segretario generale per le Missioni ed Evangelizzazione, Fr. Nestor Schwerz. Nel suo contributo, il Ministro generale ha spiegato il significato dell’abbracciare gli esclusi del nostro tempo, invitando i Frati ad operare una riflessione coerente con la vita alla sequela di Cristo sofferente. Egli ha sottolineato l’importanza del Congresso alla luce della celebrazione del centenario di fondazione dell’Ordine, ha insistito sul fatto che l’incontro di Francesco con il lebbroso è conseguenza dell’incontro con Cristo crocifisso. Fr. José ha quindi incoraggiato i Frati ad individuare modi profetici di vicinanza agli esclusi dei nostri tempi, non tanto in una forma assistenzialistica, quanto attraverso la condivisione della vita che deve essere costantemente aperta allo Spirito ed ai fratelli. Terminato l’incontro si è svolto il Consiglio Internazionale di Giustizia e Pace, che aveva in agenda la verifica del Congresso internazionale, la revisione degli Statuti dell’Ufficio della Curia generale e la redazione delle proposte operative per il prossimo Capitolo straordinario dell’Ordine (settembre 2006). Fr. Er ic Moisdon Grottes de St Antoine, F-19100 Brive la Gaillarde. eMail: [email protected] BRASILE 26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna – GRAVE SITUAZIONE PER I FRANCESCANI A BENGASI A causa dei disordini verificatisi nella seconda metà di febbraio a Bengasi (Libia) i Frati Minori, due filippini e due polacchi, il Vescovo della diocesi, Mons. Sylvester Carmel Magro, OFM, e le Suore sono stati costretti ad abbandonare le rispettive abitazioni e a rifugiarsi nella capitale Tripoli. Fonti dell’Ordine in Libia ci hanno informato che la Chiesa e il Convento dei Francescani sono stati incendiati, ma i Religiosi e le Religiose presenti a Bengasi non hanno subito alcun danno. Il Ministro generale dell’Ordine, Fr. José Rodríguez Carballo, ha scritto un messaggio indirizzato a Frati, Suore e cristiani che vivono a Bengasi. “Insieme a voi, e grazie a voi, anche oggi, tutto l’Ordine dei Frati Minori ripete la sua ferma volontà di mantenersi fedele alla sua storia di presenza pacifica nel mondo musulmano che, a partire dal giorno in cui san Francesco, nel 1219, incontrò il Sultano Melek-el-Kamel, è proseguita ininterrottamente lungo gli ottocento anni della nostra storia. Ci sentiamo, allora, pienamente in comunione con quanto ebbe modo di dire il Santo Padre, Benedetto XVI, durante il suo incontro con alcune Comunità musulmane a Colonia il 20 agosto 2005, e con lui vogliamo ribadire in questa occasione l’estrema urgenza di: “affermare, senza cedimenti alle pressioni negative dell’ambiente, i valori del rispetto reciproco, della solidarietà e della pace”, perché “la vita di ogni essere umano è sacra sia per i cristiani che per i musulmani””. Il Ministro generale ha ribadito la volontà di continuare a ricercare i valori, presenti nelle tradizioni religiose e culturali, che portano all’unità tra gli uomini per superare barriere ideologiche o interessi economici e riconoscere la dignità di ogni persona ed i suoi fondamentali diritti. “Speriamo, infine – ha concluso Fr. José Rodríguez Carballo – che la giustizia, la serenità e la pace tornino presto a regnare nella terra di Libia e per questo vi assicuriamo la nostra fraterna preghiera”. LIBIA ITALIA – NOMINA DEL CARDINALE LEGATO PER LE BASILICHE DI ASSISI In attuazione della Lettera apostolica motu proprio “Totius Orbis” del 9 novembre 2005, Benedetto XVI ha nominato il Card. Nicora Legato Pontificio per le Basiliche di S. Francesco e di S. Maria degli Angeli in Assisi. Il Card. Attilio Nicora è il Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Con la nuova nomina egli avrà il compito – come recita il motu proprio del Papa – di “perpetuare con la sua autorità morale gli stretti vincoli di comunione tra i luoghi sacri alla memoria del Poverello e la Sede Apostolica”. Il Ministro generale dei Frati minori, Fr. José Rodríguez Carballo e Fr. Massimo Reschiglian, Ministro provinciale di Assisi, hanno emesso un comunicato congiunto. In qualità di responsabili e Custodi del Santuario della Porziuncola e della Basilica di S. Maria degli Angeli esprimono nuova gratitudine al S. Padre per la nomina del Legato pontificio, segno dell’attenzione continua al carisma francescano e clariano. Inoltre manifestano al Card. Nicora la disponibilità a camminare in comunione, nello spirito di S. Francesco e per il bene della Chiesa assicurando preghiera e collaborazione. – CONFERENZA OFM S. MARIA DI GUADALUPE Si è svolta a Tlaquepaque, Jalisco (Messico), dal 13 al 17 febbraio 2006, nella casa “Valle della Misericordia” l’Assemblea annuale della Conferenza OFM di S. Maria di Guadalupe. Tema della riunione è stato la “Identità del Frate minore oggi”. Vi hanno preso parte 27 Frati provenienti dalle Province di Messico, Centro America, Panama e Caraibi, tra essi anche i responsabili dei Segretariati provinciali. L’incontro è stato presieduto da Fr. Antonio González Porres, Ministro provinciale della Provincia dei SS. Francesco e Giacomo e Presidente della Conferenza. I partecipanti hanno avuto l’occasione di discernere, attraverso una attenta lettura dei segni dei tempi, la grazia della vocazione in relazione al creato, alla propria persona, al prossimo e a Dio in vista del cambiamento della propria vita. I Ministri provinciali hanno comunicato le iniziative intraprese da ogni Entità in occasione dell’VIII centenario di fondazione dell’Ordine ed avviato un programma comune di celebrazioni a livello di Conferenza. L’Assemblea ha poi lavorato sulle proposte per la preparazione della prossima riunione dell’UCLAF (Unione delle Conferenze Latinoamericane Francescane). I lavori sono terminati il 17 febbraio, con una concelebrazione eucaristica nella Basilica della Vergine di Zapopan. MESSICO ITALIA – PEREGRINATIO DEL CROCIFISSO DI S. DAMIANO Con una celebrazione, presieduta dal Ministro generale Fr. José Rodriguez Carballo, sabato 24 settembre 2005 ha preso avvio dalla chiesetta di S. Damiano in Assisi la “peregrinatio” del Crocifisso che ha parlato a S. Francesco. L’idea è stata concepita dagli animatori vocazionali dei Frati Minori italiani, per riprendere il filo del colloquio avvenuto otto secoli fa, nella primavera del 1206 tra il Crocifisso di S. Damiano e il giovane Francesco d’Assisi. Quel Crocifisso è importante non solo per i Frati Minori o per le Sorelle Povere che ne custodiscono l’originale, ma anche nella storia della Chiesa, e nella vita dei tantissimi giovani che vi sostano in preghiera, ed è visivamente noto pure a coloro che nemmeno sanno che quel crocifisso abbia colloquiato col giovane Francesco d’Assisi. La “peregrinatio” del Crocifisso di S. Damiano è stata proposta dai Frati Minori in tutta Italia come momento di evangelizzazione del mondo giovanile. Attualmente alcune copie del Crocifisso stanno percorrendo le varie regioni d’Italia e diventano occasione per incontrare ragazzi, giovani e adulti, attraverso ritiri, eventi, celebrazioni e soprattutto iniziative di evangelizzazione. In alcune città è stato possibile trovare le porte aperte anche all’interno delle Università, interessate al risvolto culturale di quel Crocifisso, ma anche a quello più propriamente spirituale. La conclusione ufficiale della “peregrinatio” sarà il prossimo 17 settembre 2006, ma in diverse Province è già maturata l’idea di far Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27 proseguire il cammino del Crocifisso anche negli anni a venire, di modo da accompagnare anche con questo segno la memoria degli 800 anni del nostro carisma. – II PELLEGRINAGGIO EUROPEO A VÉZELAY: “VERSO NUOVI ORIZZONTI” Dopo l’incontro internazionale dei Frati incaricati della cura pastorale dei giovani e delle vocazioni (Assisi 2000), i rappresentanti dell’Europa centrale hanno ideato una iniziativa simile alla Marcia verso Assisi, organizzata dai Frati italiani per giovani in ricerca vocazionale. La prima marcia-pellegrinaggio europea si svolse con successo nel 2003 a Vézelay, borgo medievale della Borgogna (Francia). I Frati Minori giunsero qui fin dai tempi di S. Francesco (1217), oggi vi conducono vita contemplativa. L’eremo francescano, in cui vivono quattro Frati, si trova ai piedi della “collina eterna” dove sorge la famosa Chiesa abbaziale del XII secolo che conserva le reliquie di S. Maria Maddalena ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il pellegrinaggio di quest’anno ha per tema “Verso nuovi orizzonti” e si svolgerà dal 31 luglio al’8 agosto 2006. L’animazione sarà garantita da Frati Minori, Cappuccini, Clarisse e Suore francescane dei paesi dell’Europa occidentale. Dieci strade convergeranno verso Vézelay dove sarà approntata una tendopoli. Una Comunità internazionale di Clarisse insieme ai Frati Minori dell’Eremo garantirà un luogo per la preghiera contemplativa, l’ascolto e la riconciliazione. A chi lo desidera sarà possibile la visita guidata in più lingue della Chiesa abbaziale di Vézelay. L’iniziativa coinciderà con il 60mo anniversario del pellegrinaggio, qui svolto nel 1946 al termine della II guerra mondiale, a cui parteciparono i rappresentanti delle nazioni in guerra per chiedere il dono della pace. L’internazionalità della Famiglia Francescana ci pone tra i protagonisti privilegiati della costruzione di un’Europa fondata non solo sulla economia, ma a partire dal rispetto dell’uomo (con le sue differenze culturali e religiose) e attraverso l’attenzione agli esclusi, immigrati, abbandonati: in breve, alle vittime delle forme di povertà del nostro tempo. Informazioni sul Pellegrinaggio europeo e modalità per la partecipazione sono reperibili sul sito internet: http://vezelay2006.objectis.net o rivolgendosi ai seguenti Frati responsabili del coordinamento: Br . Mar kus Laibach Kreuzweg 23, D. 65719 Hofheim am Taunus. eMail: [email protected] Br . Mattie J eukens Volastraat 25, NL 6224 Ek Maastricht. eMail: [email protected] FRANCIA SPAGNA – INCONTRO CON I PROMOTORI VOCAZIONALI OFM Il 4 febbraio 2006 a Madrid (Spagna) Fr. Ivan Matic, Assistente generale dell’OFS, e Xavi Ramos, Consigliere internazionale per la GiFra, hanno partecipato all’incontro dei Responsabili per la cura pastorale delle vocazioni dei Frati Minori di Spagna e Portogallo, presentando in quella circostanza la Gioventù francescana e il documento: “GiFra: cammino di vocazione francescana”. Dopo la presentazione del documento e della situazione attuale della GiFra in Spagna e Portogallo, si è dialogato su cosa fare per promuovere la GiFra nei vari gruppi giovanili e in che modo la GiFra possa essere presente agli incontri che vengono promossi a vari livelli. Si è parlato anche di una certa difficoltà da parte di alcune Fraternità dell’OFS ad aprirsi ai giovani e alle loro esigenze. Tale chiusura rende difficile la costituzione di nuove Fraternità della GiFra o il cammino di formazione francescana in queste Fraternità dell’OFS. Al termine dell’incontro si è convenuto che è necessario proporre ai giovani l’esperienza della GiFra e che, per questo, vanno incentivati gli incontri, in cui sia possibile uno scambio e una conoscenza reciproca. COREA/GIAPPONE – CAPITOLI NAZIONALI DELL’OFS Nel mese di gennaio l’Assistente generale OFS, Fr. Ivan Matic ha presenziato a due Capitoli nazionali elettivi dell’OFS in estremo oriente. Dal 13 al 15 gennaio 2006 a Seoul in Corea ed a fine mese in Giappone. La Corea ha 12 Fraternità Regionali con più di 10000 Francescani secolari, gli assistenti nazionali sono Fr. Tia Kim, OFMConv, e Fr. Damian Kim, OFM. Al Capitolo era presente la Ministra generale dell’OFS, Encarnación del Pozo. Durante il suddetto Capitolo la Ministra e l’Assistente generale hanno incontrato un gruppo di Giovani Francescani di Seoul, alcuni dei quali avevano preso parte all’incontro internazionale della GiFra in occasione della GMG 2005 in Germania. Il 14 gennaio ci sono state le elezioni dalle quali sono risultati eletti: Augustin Cho, come Ministro nazionale, e Hyacynta Kwon, Consigliera internazionale. A Yokohama, vicino Tokio, dal 20 al 22 gennaio si è celebrato il Capitolo nazionale elettivo del Giappone. In questa nazione vi sono 8 Fraternità regionali, gli Assistenti nazionali sono: Fr. Luis Chiusano, OFMCap, Fr. Ludovico Furikawa, OFMConv, e Fr. Filippo Hamada, OFM. Il 22 gennaio Francisco Fumihiko Takeda è stato riconfermato Ministro nazionale e Consigliere Internazionale. Per questa occasione dal 16 al 19 gennaio, la Ministra generale dell’OFS, Encarnación del Pozo, e l’Assistente generale Fr. Ivan Mati_, OFM, hanno visitato i Francescani secolari in varie zone del Giappone. Il primo incontro è avvenuto a Nagasaki con 120 Francescani secolari, provenienti da varie Fraternità della regione di Kiushu. Il momento più significativo è stata la Celebrazione dell’Eucaristia nella Cattedrale, a cui è seguito un bellissimo incontro fraterno. Ercarnación e Fr. Ivan hanno poi visitato il luogo del martirio dei 26 martiri giapponesi, il museo della bomba atomica e la casa fondata da san Massimiliano Kolbe. Nel pomeriggio del 22 gennaio, presso il convento dei Frati Minori in Tokio, si è svolto il secondo incontro fraterno con centinaia di Francescani secolari, provenienti dalle Fraternità della zona di Tokio. L’ultimo incontro si è svolto nella città di Kyoto con i Francescani secolari di quella zona, dove hanno vissuto anche i primi Martiri giapponesi e da dove sono partiti per Nagasaki, luogo del loro martirio. 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Piccole/Grandi notizie • Il Definitorio generale dell’Ordine dei Frati Minori ha accolto la richiesta di modificare il nome della Conferenza “West Slavica”, presentata dalle Entità che la compongono. Nella sessione dell’11 febbraio 2006 è stato stabilito che la Conferenza sia denominata “Nord Slavica”, in quanto meglio rispondente alla dislocazione geografica delle Entità. La Conferenza Nord Slavica è composta da 9 Entità: Prov. dell’Assunzione BVM (Polonia), Prov. S. Edvige (Polonia), Prov. Immacolata Conc. (Polonia), Prov. S. Maria degli Angeli (Polonia), Prov. S. Francesco di Assisi (Polonia), Prov. SS. Salvatore (Slovacchia), Prov. Boema-Morava di S. Venceslao (Rep. Ceca), Prov. S. Michele Arc. (Ucraina) e Fondazione S. Francesco di Assisi (Russia e Kazakistan). • Dal 28 febbraio al 15 marzo, per due settimane, è in corso una Missione itinerante francescana nella città di Tolosa (Francia). L’iniziativa è nata da un gruppo di Frati Minori francesi e italiani e rientra nelle nuove forme di evangelizzazione originate dal carisma francescano. L’incontro con i poveri e la gente che vive per strada è una priorità per i missionari. Ai giovani viene proposta la partecipazione ad alcune veglie di preghiera organizzate nel quadro dell’evangelizzazione diocesana che si intitola “Toulouse Alive”. Nel febbraio 2005 una Missione simile fu svolta nella città di Roma ed incoraggiata dallo stesso Ministro generale dell’Ordine, Fr. José Rodríguez Carballo. • Il secolo scorso è stato definito da Benedetto XVI “un tempo di martirio”, tanto elevato è stato il numero dei cristiani che hanno testimoniato la loro fede fino a dare la vita con il martirio. Cospicuo, e tragico, il numero di quanti hanno versato il sangue per Cristo nel passato anno 2005. Nella ricorrenza del 24 marzo, giornata di preghiera e digiuno istituita da Giovanni Paolo II per ricordare quanti hanno dato la vita per Cristo, vogliamo pregare per tutti i Frati martiri nel corso degli 800 anni della nostra storia. L’ultima morte in ordine cronologico è st ata quella di Fr. Angelo Redaelli in Congo. Riportiamo di seguito l’elenco, probabilmente incompleto, dei Frati Minori che negli ultimi 20 anni hanno offerto la vita per annunciare il Vangelo nel continente africano: Fr. Kewin Lawlor (Australia), ucciso il 25 giugno 1986 in Uganda; Mons. Salvator e Colombo (Italia), ucciso in Somalia il 9 luglio 1989; Fr. Pietro Turati (Italia), ucciso l’8 febbraio 1991 in Somalia; Fr . Geor ge Gashugi (Rwanda), ucciso il 18 aprile 1994 in Rwanda; Fr . Fr ancesco Piccinini (Italia), morto di malaria il 25 gennaio 1998 nella Repubblica del Congo; Fr. Vjeko Cur ic (Bosnia), ucciso il 31 gennaio 1998 in Rwanda; Fr . Manus Campbell (Irlanda), ucciso il 21 maggio 2003 in Sudafrica; Fr. Angelo Redaelli (Italia), ucciso il 12 settembre 2005 nella Repubblica del Congo Brazzaville. Nuovi Visitatori generali • Fr . Seán Collins (Irlanda), Delegato generale per la Prov. S. Tommaso Apostolo in India. • Fr. Angel Talens Albiñana (S. Giuseppe, Spagna), Visitatore assistente per la Prov. di Arantzazu in Spagna. Segnalibro francescano • AA.VV., Manuale per l’assistenza all’OFS e alla GiFr a, Conferenza degli Assistenti generali OFS, Roma, 2006, pp. 400. Il Manuale nasce per rispondere alle ripetute richieste degli Assistenti spirituali e dei Ministri provinciali che si dedicano all’accompagnamento spirituale delle Fraternità OFS e GiFra. Il testo affronta vari temi: la storia dell’OFS, l’identità e missione dei Francescani secolari, l’assistenza spirituale e pastorale, la Gioventù Francescana, Araldini e Araldi e la collaborazione dell’OFS con altri Gruppi. Il capitolo VII contiene la Regola e lo Statuto per l’Assistenza all’OFS oggi in vigore. In Appendice sono riportate le antiche Regole che l’Ordine Francescano Secolare ha avuto nei suoi otto secoli di storia. La redazione del testo, in lingua italiana, è stata coordinata da Fr. Ivan Matic, Assistente generale OFS per i Frati Minori. A breve è prevista la pubblicazione in altre lingue. •SIMONETTI Nando, Pr incipi di teologia della pace nel Magister o di Benedetto XV, Edizioni Porziuncola, S. Maria degli Angeli, 2005, pp. 304. Benedetto XV, nel contesto dell’inutile strage, si è impegnato con tutte le forze per la promozione della pace, tratteggiando, con sorprendente attualità, il vero volto del pacifismo evangelico ed indicando instancabilmente le vie per il conseguimento di tale dono meraviglioso di Dio. L’Autore, attraverso l’analisi e la contestualizzazione storica dei relativi documenti e con l’importante supporto di indagini presso l’Archivio Segreto Vaticano, propone uno studio interessante per la storia della teologia della pace, delineandone i principi nel magistero di tale Pontefice, chiamato dai contemporanei martire volontario della pace. Agenda del Ministro generale • dal 3 al 5 marzo, Visita alla Provincia di S. Maria delle Grazie in Sardegna (Italia) • dal 6 al 18 marzo, “Tempo Forte” in Curia generale, Roma (Italia) • dal 21 al 23 marzo, Visita ad Alessio II, Patriarca della Chiesa Ortodossa russa a Mosca (Russia) • dal 28 marzo al 1 aprile, Visita alla Provincia dei SS. Cirillo e Metodio, Zagabria (Croazia) FRATERNITAS - OFM - Roma Direttore responsabile Gino Concetti - Redattore : Gianfranco Pinto Ostuni Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 29