Approfondimento - Iniziative Portuali
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Approfondimento - Iniziative Portuali
PORTO TURISTICO DI FIUMICINO PROGETTO DEFINITIVO Finalità e Obiettivi INIZIATIVE PORTUALI S.r.l. PORTO TURISTICO di FIUMICINO Finalità e obiettivi Fiumicino, Gennaio 2008 2 INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI TRATTATI : NAUTICA E PORTI TURISTICI IN ITALIA 1. TURISMO NAUTICO pag 3 2. I PORTI TURISTICI pag 4 REGIONE LAZIO – DOMANDA, OFFERTA, PREVISIONI 3. PROGRAMMAZIONE PUBBLICA pag 8 4. NAUTICA NEL LAZIO pag 9 IL PORTO TURISTICO DI FIUMICINO FIUMICINO NEL SISTEMA DELLA NAUTICA 5. PORTO, IMPRESA, OCCUPAZIONE pag 13 6. FIUMICINO-OSTIA: UN POLO D’ECCELLENZA pag 19 3 NAUTICA E PORTI TURISTICI IN ITALIA 1. TURISMO NAUTICO In Italia, navigare per sport, per divertimento, per impiegare il proprio tempo libero e fare turismo, è un trend che si conferma essere in continuo aumento tra giovani, meno giovani e famiglie. Il contributo al PIL nazionale del comparto “Nautica da Diporto“ è stimato, per il 2005, in 7.608 milioni di euro, impiegando al suo interno più di 100.800 addetti. Il settore del “Turismo Nautico” incrementa ulteriormente questo potenziale economico-occupazionale: il moltiplicatore del reddito, per le attività legate alla nautica, è stimato in 2,17. Sommando a questo la risorsa “turismo nautico” diventa di 4,55. Per quanto riguarda il moltiplicatore occupazionale, i risultati sono ancora più interessanti: da 2,04 per la sola nautica a 7,90 includendo la risorsa “turismo”. Parlare di “turismo nautico” significa quindi parlare di una grossa risorsa per l’economia italiana, una risorsa che ha contribuito al PIL nazionale, nel 2005, con più di 4.600 milioni di euro, occupando più di 82.800 addetti. “Natica da diporto”, “turismo nautico”, quindi necessariamente “portualità turistica”, sono settori da valorizzare e su cui investire soprattutto in Italia: una nazione in cui storia e cultura affondano le radici in una “cultura del mare”, ma dove lungo le coste c’è ancora molto da fare e da recuperare, per valorizzare e rendere competitive queste risorse. 4 2. I PORTI TURISTICI Seguendo il trend positivo della nautica da diporto, nel corso degli ultimi decenni, anche la domanda di posti barca ad uso diportistico ha segnato notevoli ed interessanti incrementi, rafforzandosi ulteriormente negli ultimi anni. Ad una crescente domanda di posti barca e di strutture con servizi di “qualità”, non ha però fatto seguito un’adeguata risposta e il quadro infrastrutturale di riferimento risulta ancora deficitario. La diffusa presenza sul litorale italiano di porti pescherecci ha consentito, nel tempo, un parziale soddisfacimento della domanda, per la maggior parte rappresentata da utenze locali dotate di unità da diporto medio-piccole, rimanendo però irrisolte le problematiche generali di sicurezza d’accesso ai molti porti-canale, di qualità degli ormeggi e dei servizi in banchina. Da qualche anno a questa parte, le attese prioritarie del diporto nautico sono essenzialmente rivolte verso il soddisfacimento di richieste di “ormeggi di qualità”, così da fruire di un sistema integrato “barca - servizi a terra specifici - tessuto urbano retrostante”, nell’ottica di una concezione di offerta turistica sempre più completa, efficiente e diversificata. Il turismo nautico internazionale rappresenterebbe quindi una grandissima risorsa per l’Italia, naturale approdo principale del Mediterraneo. Ad oggi, però, i grandi flussi non vengono intercettati, a diretto vantaggio dei nostri competitors internazionali che già da tempo hanno puntato alla “gestione e all’offerta di qualità”. 5 Evoluzione della domanda Italia Navigando, nelle “Linee guida per lo sviluppo della portualità turistica nel Centro-Sud”, ha stimato le strutture di “classe 3” al 2004 (ovvero porti ed approdi turistici con ormeggio sicuro durante tutto l’anno, dotati di servizi completi e di una gestione unitaria), raffrontandole con la domanda globale insoddisfatta di riferimento. REGIONI Offerta di qualità al 2004 (classe 3) Domanda globale al 2004 Domanda globale al Domanda al insoddisfatta al 2004 2011 Liguria 6.205 32.017 25.812 36.499 Domanda insoddisfatta al 2011 30.294 Toscana 3.950 16.488 12.538 18.796 14.846 Lazio 3.230 16.216 12.986 18.487 15.257 Campania 900 25.743 24.843 29.347 28.447 Calabria 450 3.469 3.019 3.955 3.505 Puglia e Basilicata 1.060 8.345 7.285 9.513 8.453 Molise - 400 400 456 456 Abruzzo 1.290 2.615 1.325 2.982 1.692 Marche 3.300 5.553 2.253 6.331 3.031 Emilia Romagna 2.880 9.438 6.558 10.759 7.879 Veneto 2.815 9.458 6.643 10.782 7.967 Friuli Venezia Giulia 5.640 8.989 3.349 10.248 4.608 Sardegna 5.820 9.740 3.920 11.103 5.283 Sicilia 2.020 13.289 11.269 15.149 13.129 Totale 39.560 161.760 122.200 184.407 144.847 Fonte: elaborazione Italia Navigando - Nota: sono stati censiti I soli posti barca superiori ai 7 metri 6 Evoluzione dell’offerta Regione 1998 2005 Liguria 15.696 22.337 2005/1998 variazione % 42,3% Toscana 10.971 15.382 40,2% Lazio 6.658 6.644 -0,2% Campania 9.778 14.310 46,3% Calabria 2.268 2.121 -6,5% Puglia 7.845 8.903 13,5% Molise 40 288 620,0% Abruzzo 1.539 2.072 34,6% Marche 4.751 4.975 4,7% Emilia R. 3.641 4.735 30,3% Veneto 4.291 4.978 16,0% Friuli V.G. 8.828 10.161 15,1% Sardegna 9.611 20.639 114,7% Sicilia 8.615 10.487 21,7% ITALIA 94.532 128.032 35,4% Fonte: Ministero dei Trasporti. I dati si riferiscono al 1° Gennaio di ogni anno 7 Posti barca per tipologia e struttura Tipo di approdo Classi di lunghezza dei posti barca Regione Porto turistico Approdo turistico Punto di ormeggio fino a 10,00 m o non specificati da 10,01 a 12 metri da 12,01 a 18 metri da 18,01 a Oltre 24 24 metri metri Posti barca totali Liguria 8.186 7.307 8.225 19.517 1.912 1.559 486 244 23.718 Toscana 5.353 8.184 2.325 14.937 467 337 81 40 15.862 Lazio 3.129 2.279 1.314 4.972 656 786 73 235 6.722 Campania 5.385 5.509 4.165 10.241 2.498 1.335 590 395 15.059 Calabria 1.105 538 407 1.134 149 167 588 12 2.050 Puglia 3.715 2.779 2.183 7.128 860 543 104 42 8.677 Molise 132 172 - 269 32 2 1 - 304 Abruzzo 1.407 510 145 1.380 362 270 48 2 2.062 2.062 Marche 2.416 1.787 772 3.231 1.051 485 179 29 4.975 Emilia-R. 3.831 537 377 2.705 1.210 681 94 55 4.745 Veneto 3.540 2.053 106 4.071 856 486 150 136 5.699 Friuli-V.G. 2.803 5.583 1.775 7.500 1.536 936 155 34 10.161 Sardegna 8.858 4.939 6.180 10.765 2.932 2.758 498 3.024 19.977 Sicilia 4.115 2.123 4.447 8.165 1.575 832 69 44 10.685 Totale 53.975 44.300 32.421 96.015 16.096 11.177 3.116 4.292 130.696 Fonte: Ministero dei Trasporti – I dati si riferiscono al 1° Gennaio 2006 8 REGIONE LAZIO - DOMANDA DOMANDA OFFERTA PREVISIONI 3. PROGRAMMAZIONE PUBBLICA L’aggiornamento al “Piano di coordinamento dei porti”, elaborato dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma – La Sapienza, approvato il 22-12-98 e pubblicato nel B.U.R. del Lazio il 10-4-99, rappresenta, a tutt’oggi, il punto di riferimento per la programmazione pubblica e privata nel settore della portualità e del turismo nautico. Il piano dispone di un’analisi dell’offerta, delle potenzialità della domanda e individua le linee di indirizzo per un programma di sviluppo ambientalmente sostenibile, integrato con il sistema infrastrutturale e urbano. Il piano sottolinea l’abusivismo “nautico” come criticità della situazione data.. “…nell’ambito della nostra regione, si rileva una situazione di paralisi generale delle amministrazioni, non imputabili a cattiva volontà ma spesso alle pastoie burocratiche che ostacolano le iniziative, anche se valide. Tale paralisi ha favorito la crescita dell’abusivismo nautico in concorrenza con gli operatori ufficiali. Tali fenomeni interessano ormai non solo i numerosi porti regionali, ma anche le spiagge e costituiscono un danno per la collettività poiché detraggono introiti al fisco e creano inconvenienti di carattere ambientale che la stessa collettività è costretta a pagare.” E individuava gli obiettivi di qualificazione e crescita.. “Il lavoro di preparazione del piano, mediante sopralluoghi, ha interessato tutta la costa regionale e ha permesso di evidenziare non solo la consistenza del parco nautico regionale ma anche il grado di congestione e inadeguatezza di numerose strutture. Inoltre ha permesso, limitatamente agli strumenti a disposizione, di evidenziare il fabbisogno in relazione alla crescita della domanda e alle potenzialità rappresentate da una diffusa e qualificata rete di piccole imprese operanti nel settore della cantieristica e del diportismo.” 9 4 . NAUTICA NEL LAZIO Immatricolazioni Il “piano di coordinamento dei porti”, del ’98, segnalava l’ampia forbice esistente tra il numero dei posti barca e le immatricolazioni . Al 1° gennaio 2006, le immatricolazioni nella regione Lazio, secondo le nuove normative (permane la non necessaria immatricolazione dei natanti da diporto), risultavano così suddivise: REGIONE LAZIO LAZIO IMMATRICOLAZIONI Unità da diporto iscritte negli uffici provinciali M.C.T.C 1.656 Unità da diporto iscritte negli uffici marittimi 8.008 Totale 9.684 Fonte: Ministero dei Trasporti – I dati si riferiscono al 1° Gennaio 2006 10 Posti barca COMUNE Porto Turistico Approdo Turistico Punto di Ormeggio Classi di lunghezza in metri Classi di lunghezza in metri Classi di lunghezza in metri fino a 10 m 12 m 18 m 24 m Oltre Tot. 24 m fino a 12 10 m m 18 m Oltre Tot. 24 m 24 m fino a 12 10 m m 18 m 24 m Oltre 24 Tot. m Anzio - - - - - 0 509 - - - - 509 - - - - - 0 509 Civitavecchia 603 314 207 26 16 1166 250 - - - - 250 - - - - - 0 1416 Sabaudia - - - - - 0 - - - - 0 611 - - - - 611 611 Fiumicino* - - - - - 0 50 57 3 2 - 112 - - - - - 0 112 Formia 168 15 - - - 183 275 74 47 30 1 427 - - - - - 0 610 Ostia 350 250 130 90 30 - - - - 850 Ponza - - - - - 0 - - - - S. Marinella 230 40 15 - - 285 - - - - Terracina 101 - - - - 101 537 105 36 Gaeta 10 - - - - 10 - - Ventotene 30 10 - - - 40 50 Nettuno 866 - - - - 866 S. Felice Circeo - - 387 - - 387 TOTALI - - - - - - - - - TOTALI Posti barca 0 133 1 81 5 15 235 235 - 0 - - - - - 0 285 - - 678 - - - - - 0 779 - - 203 203 253 - - - - 253 466 30 10 10 - 100 - - - - - 0 140 - - - - - 0 - - - - - 0 866 - - - - - 0 112 - - - - 112 499 3038 2279 1211 7328 Fonte: Ministero dei Trasporti – I dati si riferiscono al 1° Gennaio 2006 - i dati riportati escludono Fiumara Grande 11 Situazione Situazione al 2006 Il raffronto, per difetto, tra i due dati parziali delle immatricolazioni e dei posti barca, segnala il permanere delle criticità, sottolineate dal “piano” per la nautica da diporto nel Lazio del ‘98, accentuate, nel nuovo contesto, dal dinamismo di altre regioni e dalla qualità della competizione nella realizzazione di grandi e qualificate infrastrutture portuali. L’evoluzione dell’offerta di posti barca, per regione, nel periodo 1998-2005, (vedi tab. pag. 6) evidenzia chiaramente come Sardegna, Campania, Liguria e Toscana abbiano aumentato la loro “offerta di qualità”, mediamente del 40%. Altrettanto chiaramente, la Regione Lazio mantiene, nello stesso periodo, una sostanziale stabilità. Domanda al 2010 Restando i dati al 2006, per la regione Lazio, sostanzialmente immutati rispetto al 98, le previsioni del “Piano di coordinamento dei porti” restano per gran parte valide. Tali previsioni così stimavano la ricettività disponibile e la domanda al 2010: - posti barca disponibili al 1997 di cui : - per nautica “maggiore” - per nautica “minore” 7300 4300 3000 12 - il censimento delle unità da diporto effettivamente presenti in acqua nel 1997, registrava questo fabbisogno: - posti barca domanda al 1997 di cui: - per nautica maggiore - per nautica minore 4800 2800 2000 Il “Piano”, integrando la crescita del diportismo nazionale al trend della domanda regionale, individuava una domanda di: - nuovi posti barca al 2010 di cui: - per nautica maggiore - per la nautica minore 9700 5700 4000 Italia Navigando, la cui analisi offre dati aggiornati al 2004, dava una domanda insoddisfatta per la Regione Lazio di 15.250 posti barca (tab. pag.5). 13 IL PORTO TURISTICO DI FIUMICINO NEL SISTEMA DELLA NAUTICA 5. PORTO, IMPRESA, OCCUPAZIONE Il porto La realizzazione del “Porto Turistico di Fiumicino” costituisce una risposta alla crescita della capacità competitiva regionale, in termini di qualità e quantità nel campo dei servizi al diportismo nautico, come previsto dal piano di coordinamento dei porti della Regione Lazio. Nella nautica da diporto, si configura come il più grande porto turistico d’Italia e il primo ecosostenibile. Un’infrastruttura portuale dedicata al turismo, ai diportisti, alla cantieristica qualificata, a coloro che operano professionalmente all’interno di un porto turistico, in veste di gestori di circoli nautici, o di fornitori di servizi per la nautica. Il primo dato distintivo della nuova infrastruttura è relativo alla tipologia degli utenti, con un target di riferimento centrato su una tipologia di imbarcazioni medio-grandi. Dei 1445 posti barca previsti, più di 400 saranno rivolti ad imbarcazioni superiori ai 15 metri e più di 700 ad imbarcazioni superiori ai 18 metri. Ci si rivolge quindi ad un diportista con una propensione al consumo di servizi e prodotti di grande qualità, con imbarcazioni che richiedono personale di condotta e di camera altamente qualificato. Il secondo dato distintivo del progetto è rappresentato dalla cantieristica. Il cantiere costituirà uno dei tratti essenziali dell’identità del porto, un cantiere innovativo in grado di garantire, sul mercato internazionale dell’assistenza alle grandi imbarcazioni, una decisiva competitività alla struttura. 14 Si propone di attirare le grandi imbarcazioni, oggi sparse su tutto il Mediterraneo, imbarcazioni costruite in Italia, e nei cantieri migliori del Nord Europa, con impianti e tecnologie sofisticate. Queste imbarcazioni hanno bisogno di assistenza specializzata. La specializzazzione del cantiere sarà tale da offrire agli armatori un tipo di manutenzione che, attualmente, viene praticata solo sulle grandi navi e marine di importanza primaria. Il cantiere fornirà agli armatori una manutenzione di tipo “preventivo, programmato e personalizzato” assicurando, al momento dell’uscita, un “marchio di garanzia”, per una manutenzione effettuata secondo le disposizioni dall’armatore. Una novità assoluta nella specializzazione cantieristica italiana . Ciò comporterà, oltre all’organizzazione imprenditoriale della cantieristica, una messa in rete di officine, laboratori, tecnici, un raccordo con il sistema delle imprese locali, un’integrazione con l’organizzazione del distretto dalla nautica. La formazione, con il centro addestramento equipaggi, diventa essenziale, in quanto la gestione operativa della manutenzione dell’ imbarcazione, in navigazione, ne è la naturale prosecuzione. Il terzo dato distintivo è il proposito di realizzare il primo Porto Turistico eco-sostenibile. Tale scelta va oltre i requisiti richiesti dalla normativa ambientale e discende dalla convinzione che, negli anni a venire, strutture portuali ecosostenibili, a basso consumo energetico, più che un vincolo, costituiranno motivo di qualità e di eccellenza, più che un costo, un elemento di competitività della struttura nell’orientamento alla scelta del cliente-diportista. Nello specifico, l’obiettivo è quello di un intervento su scala territoriale, senza depauperamento delle risorse o di inquinamento delle acque e dell’aria, con sistemi edificatori a basso impatto energetico. La politica edificatoria darà risposte concrete alle problematiche indotte dal crescente inquinamento ambientale e dal crescente impegno energetico, impiegando sistemi costruttivi a basso impatto energetico, l’uso di materiali rinnovabili e riciclabili e sistemi impiantistici innovativi. Verrà ottimizzato il loro funzionamento attraverso l’impiego della domotica, con una gestione dell’edificato mediante dispositivi elettronici intelligenti. Si sperimenterà l’utilizzo dell’idrogeno nella nautica da diporto, realizzando un laboratorio di ricerca, d’intesa con le imprese locali nell’area della cantieristica, con l’obiettivo di studiare e sperimentare modalità di produzione, impiego e stoccaggio. Gli obiettivi sono la produzione di energia elettrica o l’alimentazione diretta di propulsori marini di nuova generazione e quindi la realizzazione di motori marini ad alimentazione ibrida o alternativa a quella derivata dal petrolio. 15 Una “nuova” impresa La realizzazione del porto turistrico di Fiumicino non è un’operazione immobiliare, ma si configura come la nascita di un’ impresa di qualità nel settore del turismo nautico e della cantieristica di sostegno, l’anello della filiera che unisce il prodotto al servizio a misura del cliente. Il piano economico e finanziario dimostra che il rapporto tra costi dell’intervento e le entrate, dovute all’attività immobiliare e commerciale, sono in forte equilibrio, e che la validità economica dell’azienda si dovrà essenzialmente esprimere nella capacità di gestione: la specializzazione nella cantieristica e la qualità dei servizi offerti a costi competitivi al turismo nautico. I dati di seguito riportati, oltre a delineare la ricaduta economica dei “cantieri” nella fase costruttiva, tratteggiano i lineamenti della “nuova” impresa del turismo nautico di Fiumicino. Per ottenere una proiezione quanto più rispondente alle reali future esigenze del “Porto Turistico di Fiumicino”, non disponendo di dati precedentemente attribuibili a questa struttura, si è fatto riferimento all’esperienza diretta della società Seaser S.p.A. – MARINARA Porto Turistico Internazionale, a Marina di Ravenna, sia per quanto attiene l’elaborazione dei dati relativi alla fase costruttiva, sia per quanto attiene l’elaborazione della fase gestionale. N.B. Sono esenti da tale criterio i dati relativi alle previsioni occupazionali dell’area cantieristica e quelli che attengono l’impiego del personale di condotta come servizio ausiliario alla navigazione. Occupazione - i lavori Budget di investimento Durata dei lavori anni Ore lavoro Giornate lavoro 320 milioni di euro 6 anni 7.6 milioni 950.000 Unità Unità lavorative (anno) 650 16 Occupazione - La gestione Le previsioni d’impiego, prudenziali, per la parte a mare, mare sono così riassunte : Attività Ormeggiatori Amministrativi Commerciali Dirigenti Totale N° addetti 20 3 4 1 28 Le previsioni d’impiego, prudenziali, per il personale di condotta d’ausilio alla navigazione, navigazione sono così riassunte : Lunghezza posto barca (mt) Fino a 15 Da 15 a 18 18 21 25 30 40 50 60 N° posti barca 314 412 335 198 70 50 28 26 12 Addetti di condotta x unità 0 0 1 3 3 5 7 9 10 Totale addetti 0 0 335 594 210 250 196 234 120 Totale 1445 _ 1939 17 Le previsioni d’impiego, prudenziali, per l’amministrativo dei servizi a terra, terra sono così riassunte : Attività Tecnici Amministrativi Commerciali Dirigenti N° addetti 2 2 1 1 Totale 6 Le previsioni d’impiego, prudenziali, per la parte commerciale e servizi a terra, sono così riassunte : Attività Negozi Bar Ristoranti Albergo e residence Discount Servizi generali Lavanderie Manutenzione aree verdi Centro direzionale Torre di controllo Front office Area congressi Guardiania N° unità 34 4 5 1 1 _ _ 10 Totale _ 255 _ N° addetti 68 12 35 45 60 10 15 18 Le previsioni d’impiego, prudenziali, per l’area dedicata alla cantieristica, sono così riassunte : Attività Attività Cantieri navali Officine e laboratori (indotto) Totale N° addetti 60 200 260 Seguendo le indicazioni fornite dai dati sopraelencati, si può stimare che la realizzazione del “Porto Turistico di Fiumicino”, tra personale fisso e stagionale, stagionale, darà occupazione: occupazione - a 650 650 addetti l’anno nella fase di costruzione, - a 2500 addetti per la gestione annuale. 19 6. FIUMICINOFIUMICINO-OSTIA: UN POLO DI ECCELLENZA La moderna concezione della filiera nautica prevede che il prodotto, l’attività manifatturiera per la produzione di yacht, sia integrata con la componente dei servizi, primo fra tutti la costruzione e gestione di porti turistici di qualità. Fare sistema, tra industria e servizi, significa sostenere l’innovazione e la ricerca delle imprese della nautica e implementare il turismo nautico con servizi di qualità, a costi competitivi. Il porto ha un’ importanza primaria nella filiera della nautica, è l’anello di congiunzione tra industria, servizi e comunità locale, in quanto valorizza il prodotto e l’indotto che il turismo nautico sviluppa nel territorio. Nel Lazio, il comparto della nautica si caratterizza per la presenza di aziende impegnate nella costruzione e riparazione di imbarcazioni sportive e da diporto. Il 60% di queste imprese sono localizzate nella provincia di Roma, in particolare nell’area del delta Tevere, la cui vitalità è segnalata dalla presenza di 52 cantieri, 43 circoli nautici, 21 scuole di vela, 41 società di noleggio, 25 centri diving, 20 società di brocheraggio che si avvalgono di una rete di piccole imprese per l’ attività di supporto alla manutenzione e ai servizi. Il cantiere del “Porto Turistico di Fiumicino” costituirà una forte leva per la crescita delle imprese legate alla produzione dei servizi al diportismo, per l’occupazione e per nuove professioni, rafforzando la vocazione e l’identità del sistema produttivo locale nel distretto nautico regionale . La presenza nel delta Tevere dei porti turistici di Ostia, Fiumicino-Fiumara Grande e Fiumicino-Isola Sacra, può dar luogo ad un vero e proprio polo di eccellenza nella rete nazionale dei porti turistici costituendo il centro propulsore del “Distretto Nautico Regionale Integrato”. 20 Per le società di gestione delle strutture portuali, quella di Ostia, Fiumicino e Fiumara Grande, tale obbiettivo comporta la condivisione di: - una politica ambientale sostenibile e servizi al diportista di qualità superiore; - una politica comune di marketing integrato con le attività turistiche e culturali territoriali; - forme di collaborazione con le istituzioni per le attività di formazione, di servizi alle imprese, di politiche urbane. CONCLUSIONI La realizzazione del “Porto Turistico di Fiumicino” costituisce quindi un fattore decisivo: - per accrescere la capacità capacità competitiva della regione Lazio e acquisire una parte importante della domanda di qualità nel settore del turismo nautico; - per la crescita dell’occupazione; - per qualificare l’area FiumicinoFiumicino-Ostia come polo specializzato nell’offerta “prodotti“prodotti-servizi” servizi” di qualità sostenibile, all’interno del distretto regionale della nautica. 21 FONTI UTILIZZATE: - Piano di Coordinamento dei Porti – Regione Lazio, Università “La Sapienza” di Roma, 1998 - Linee guida per lo sviluppo della portualità turistica nel Centro-Sud – Italia Navigando, 2005 - Programma di costruzione e gestione del Porto Turistico Internazionale “Marinara”, 2005 - La nautica in cifre – UCINA, 2007 - Ministero dei Trasporti – www.trasporti.gov.it RELAZIONE A CURA DI Alfredo Sandri Riccardo Sandri 22