La nuova generazione di V8 Volvo Penta tecnologia moderna e
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La nuova generazione di V8 Volvo Penta tecnologia moderna e
4 Organo ufficiale ASPRONADI - Associazione Progettisti Nautica Diporto set2012 ISSN 1825-6155 - Bimestrale - Anno VIII - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano TECNOLOGIE NAUTICHE, MOTORI E ACCESSORI La nuova generazione di V8 Volvo Penta tecnologia moderna e altissime prestazioni Incontri Miguel Costa un italo-argentino cittadino del mondo Progettazione Forme contemporanee per la nautica Focus Rapporto del turismo nautico in Italia Speciale Vela Progetti: Nauta 30 metri Xnoi Sommario settembre 2012 5 Editoriale Nessuno si aspetta l’Inquisizione Spagnola (?) Monty Python Edoardo Napodano 8 Voi cosa ne pensate 10 News Aziende, cantieri, territorio 14 Notizie dal mercato piano 17 Primo Maestri della curvatura 29 Porti&marina Un nuovo porto del sud Federica Ameglio 32 Equipaggi Comandanti 2012, come è partita 35 InIl copertina futuro secondo Volvo Penta Federica Ameglio 2 settembre 2012 del vetro Silvia Chiarito 40 Progettazione A ciascuno il suo Francesco Fiorentino Beppe Vellutini 20 Incontri Il progetto migliore nasce da un foglio bianco e una matita 44 Progettazione Forme contemporanee per la nautica Riccardo Spada Valentina Solera 23 La gestione Tecnologia degli spazi tecnici 47 Hardware Supporti innovativi per linea d’asse Alberto Pedone Laura Lazzerini 26 Focus Il turismo nautico in Italia 50 News aziende Silvia Chiarito AB Volvo Penta Via Dei Lavoratori, 9 20090 Buccinasco MI Tel 02 484301 Fax: 02 45716003 [email protected] www.volvopenta.it 17 occasionale 82 Speciale vela 84 Incontri Miguel Costa, Giuliano Luzzatto un italo-argentino cittadino del mondo Ezio Vannucci 71 Un sistema di propulsione Ricerca ausiliaria interamente elettrica Fabio Fossati - Carlo Bertorello - Ivan Pavanello 74 Costruire esperienza Formazione Giovanni del Castello 88 Progetti Nauta 30 metri Xnoi Giuliano Luzzatto Evidenza 92 InVision 46 Dock Contro Giuliano Luzzatto Andrea Ratti 76 Lo sviluppo del mercato Spazio CNA 93 News settembre 2012 52 Prodotti novità & Fisco 70 Nautica Il nuovo regime del noleggio nautico cinese 3 A cura dell’Associazione Aspronadi 78 Spazio Le barche eco compatibili Studio Sergio Abrami &C. Yacht Designer Ucina 80 Spazio La prima edizione delle Assise Generali della nautica italiana Dall’Area Promozione 26 32 44 40 Formazione Andrea Ratti, Politecnico di Milano - Dipartimento Indaco www.polidesign.net/myd [email protected] Coperta: vestizione stampo con pelle esterna in lino Costruire esperienza 74 settembre 2012 Si è svolta nell’ambito della XI edizione del Master in Yacht Design del Politecnico di Milano una delle esercitazioni applicative che concorrono alla formazione di professionisti che si prefiggono di contribuire al rilancio del settore nautico. La realizzazione pratica mediante tecnica di infusione di un piccolo scafo interamente in biocomposito ha costituito quest’anno una tra le attività significative proposte all’interno di un modello formativo altamente professionalizzante che coniuga apporti teorici ed esperienze pratico-applicative C on una progressione costante negli ultimi anni, a cimentarsi in tale obiettivo un gruppo di professionisti che rispecchiano in composizione gli attuali orientamenti del settore produttivo, sempre più diffuso a livello internazionale. L’edizione in corso del Master in Yacht Design ha superato infatti la soglia del 50% di presenze provenienti da paesi stranieri e pertanto quest’anno al fianco degli italiani vi sono candidati provenienti da Argentina, Cina, Thailandia, Turchia e Uruguay. Percorso didattico professionale Come sempre, estremamente favorevole ed efficace risulta tale combinazione che rappresenta di per sé un’importante occasione di arricchimento culturale e di scambio in quanto a modelli di approccio ai problemi che prescinde dai contenuti disciplinari affrontati a livello formativo. Tutto ciò si innesta poi in un percorso didattico fortemente professionalizzante sia per il coinvolgimento di una serie di professionisti del settore altamente qualificati, sia per le modalità di insegnamento che derivano dal mondo della produzione il quadro di esigenze per orientare le conoscenze in modo che possano essere mirate, concrete e operative. In questo quadro si inserisce l’esercitazione in oggetto che completa in pratica il modulo formativo dedicato alle tecniche di costruzione e consolida, con un’esperienza diretta, quanto anticipato e sistematizzato a livello teorico in aula. Tale schema è comune a tutti i moduli didattici che prevedono infatti un momento di verifica a livello progettuale o pratico esercitativo che ha il preciso compito di tradurre le conoscenze acquisite a livello teorico e di confrontarle con le reali esigenze, con i processi e le dinamiche correntemente affrontate dall’industria nautica. Mai come passando alla dimensione applicativa e quindi al “fare concreto” è infatti possibile compiere quel salto verso la vera conoscenza che necessariamente transita attraverso una dimensione esperienziale diretta, in assenza della quale nessun processo formativo può ritenersi compiuto. Se è vero che solo facendo è possibile imparare a fondo, ecco allora che per comprendere appieno i dettagli di un processo costruttivo altro non si può fare che realizzare una barca anticipando così, in piccola scala, quanto potrà essere poi ulteriormente sedimentato nel corso di un periodo di stage svolto in cantiere o in altra realtà produttiva al termine del percorso formativo. Uno skiff per bambini L’oggetto che si è prestato a supportare tale esercizio è costituito da una piccola deriva per bambini che, proprio nell’ambito del Master ha visto due anni fa la sua nascita. Si tratta di “El Niño”, un nuovo singolo propedeutico agli skiff, armato con randa e gennaker, che si propone di colmare il gap ancora oggi esistente tra le derive di iniziazione e le classi più acrobatiche. Dal punto di vista esercitativo gli stampi di Scafo: posa anima in sughero Realizzazione network di infusione con mesh superficiale e linea centrale che il colosso della chimica DSM sta sviluppando per il mercato dei compositi. In tale operazione fondamentale è risultata quindi l’attività di cooperazione sviluppata in questi anni con una serie di aziende che sono state partner sia nel supportare attività di formazione, sia nello sviluppo di sperimentazioni applicative. Applicazione del vuoto Infusione scafo Tutta l’attività di testing condotta con i tessuti di lino è stata per esempio supportata da C&C Milano, noto produttore di tessuti per la moda e il settore arredo che non disdegna però il fatto di “sporcare” i propri materiali in applicazioni strutturali potendo valorizzare il ritorno che sul piano tecnico tale tipologia di applicazione può fornire. Occasione di confronto altrettanto interessante è stata sviluppata in partnership con Amorim, azienda portoghese leader a livello internazionale nella produzione e commercializzazione di prodotti in sughero, con la quale in questi anni un’intensa attività di collaborazione finalizzata alla caratterizzazione meccanica e allo studio del comportamento in infusione di anime in sughero in compositi sandwich ha portato a risultati decisamente concreti. Completa il quadro delle aziende che hanno supportato l’attività esercitativa Airtech, anche in questo caso azienda che nasce nel piccolo Lussemburgo, ma ormai leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di materiali per le tecniche del vuoto. Entrando nel dettaglio tecnico di quanto effettuato, la vestizione di settembre 2012 Importanti sinergie 75 tale imbarcazione si prestano perfettamente allo scopo: in primo luogo perché le sue dimensioni (LFT 2800 mm) permettono di completare nell’arco di una giornata l’intero processo realizzativo soffermandosi nella descrizione delle diverse fasi operative, chiarendo motivo e significato di tutti i passaggi ed entrando nel merito dei dettagli esecutivi. Ulteriore elemento di interesse deriva dal fatto che, proprio nella concezione di tale oggetto sono state trasferite una serie di conoscenze e acquisizioni di ricerca in merito alle possibilità di razionalizzazione del processo produttivo e all’introduzione di materiali derivanti da risorse rinnovabili. Dal punto di vista del processo si è fatto riferimento alla tecnica dell’infusione in modo che l’esercizio potesse risultare significativo rispetto all’acquisizione di conoscenze relative a tecniche che in modo sempre più diffuso interesseranno l’industria nautica e risulteranno pertanto utilmente spendibili in prospettiva professionale. Va tenuto presente inoltre che dal punto di vista metodologico quanto applicato anche su una imbarcazione così piccola risulta perfettamente trasferibile in pratica a qualsiasi altra scala. Ulteriore elemento di interesse è rappresentato dal fatto che il piano di laminazione della imbarcazione fa riferimento quasi esclusivo a risorse provenienti da fonti rinnovabili: tutti i materiali di rinforzo utilizzati sono infatti costituiti da tessuti di lino, per i materiali d’anima sono stati utilizzati pannelli in sughero e la resina impiegata è una poliestere insatura derivata per il 50% da risorse vegetali Completamento infusione coperta scafo e coperta ha rispecchiato quanto previsto dal piano di laminazione racchiudendo in una doppia pelle di lino l’anima in sughero che lascia spazio a zone di single skin solo nelle aree di carico concentrato (prevalentemente cassa di deriva e piede albero) e viene ulteriormente rinforzato con unidirezionali nelle zone maggiormente sollecitate (sheerline, attacco strallo, lande e specchio di poppa). Per quanto riguarda il network di infusione si è deciso di fare ricorso come flow media a una mesh superficiale alimentata da una spina centrale di infusione della resina in modo da ottenere al termine del processo pezzi molto puliti e senza la presenza di materiali non utili dal punto di vista strutturale. Per scoprire se la “mano d’opera” impiegata in tale occasione è stata all’altezza di quanto prodotto in serie dal Cantiere Nautivela e da Face Marine che condividono produzione e commercializzazione del prodotto sarà sufficiente alla prima occasione confrontare in acqua il risultato ottenuto. F © RIPRODUZIONE RISERVATA