Malinois Waterslager

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Malinois Waterslager
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Malinois Waterslager
Interrogativi
ed altro
sul maestro cantore
In pratica l'allievo ascolta il maestro ed
i suoi coetanei, interagisce con essi,prova ad emettere un suo canto interpretando ciò che ha ascoltato, si ascolta e
cerca di migliorarsi, in modo ciclico. Il
risultato dipende però non solo dalla
qualità dei suo istruttore, ma anche dal
suo "talento genetico". Non dimentichiamoci infine dell'ambiente in cui esso
vive: disponibilità di cibo, acqua,temperatura, luce, ecc....
Nel giovane Canarino, l'acquisizione del
canto inizia subito dopo lo svezzamento:
i nuclei CVS ed Ra aumentano di volume
dopo il primo mese di vita per continuare
fino al settimo/ottavo mese (fig.2 e 3).A
questo punto potremmo pensare che il
canto resta stereotipato, cioè rimane inal-
N
on nego di aver intrapreso
questo mio articolo ispirandomi a quelli del grande G. Paolo
Mignone. Uomo di grande umiltà e perizia, con proprietà di linguaggio invidiabili, ammaliava e coinvolgeva i lettori. I
suoi scritti sono avvolti da un carisma
unico e da un fascino particolare forse
perché redatti da chi conosceva bene i
territori delle Fiandre dove il Malinois è
nato, la storia di questo nostro cantore,
alcuni tra i principali artefici e protagonisti belga delle vicende malinoiste. Pertanto, senza voler essere polemico, dato che gli attuali "santoni" italiani del
Malinois lavorano "nelle ombre" senza
mai esporsi, mi sono detto: non penso
minimamente di emulare Mignone, ma
nel mio piccolo spero di stimolare gli allevatori a riportare le proprie esperienze sull'allevamento del Canarino Malinois Waterslager sulla nostra bellissima
"Italia Ornitologica", con l'augurio di
dare una pur minima vivacità al comparto che mi sembra sonnecchiante e magari avvicinare qualche giovane allevatore al nostro cantore .
~Wttobre 2011
Mi sembra opportuno, prima di entrare
nel merito, fare una brevissima introduzione riguardante l'apprendimento del
canto nel Canarino.
I centri nervosi deputati all'acquisizione
del canto, sono principalmente due:
Centro Vocale Superiore (CvS) ed il Robustus archistriatalis (Ra) (Fig. I ). Per',
semplificare il tutto possiamo affermare
che essi altro non sono che degli ammassi di neuroni, cioè cellule nervose
strettamente comunicanti 'tra di loro,
I
specializzati "nell'immagazzinamento"
del canto. Facendo un parallelismo con
il mondo dell'informatica, potremmo
dire che trattasi di una parte dell'hard
disk dove vengono collocati tutti i file
contenenti le informazioni sul canto e
che poi possono essere utilizzati ogni
qualvolta ce ne sia il bisogno.
Il Canarino novello,ascoltando il canto di
un soggetto adulto acquisiscee memorizza i vari tours.
Il tutto si complica maledettamente a
causadi una serie di variabili piuttosto influenti: le interazioni sociali ed il feedback
uditivo o auto ascolto.
Figura 1 . (Le Scienze - Quaderni: "Dalla comunicazione
T
al linguaggio". Ottobre 2002 n° 128. Edizione italiana
di Scientific American)
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Figura 2 . Evoluzione dei nuclei del canto. Nella microfotografia
_
possiamo vedere l'evoluzione del Centro Vocale Superiore
di un canarino maschio. (Le Scienze - Quaderni: "Dalla comunicazione al linguaggio" . Ottobre 2002 n° 128. Edizione italiana di Scientific American)
terato per tutta la vita del soggetto. Ciò
però non è affatto vero e qualsiasi allevatore di MW sa per certo che il canto di
un adulto può modificarsi, nel bene o nel
male, da un anno all'altro. Infatti le modificazioni cicliche delle concentrazioni
ematiche di testosterone influenzano le
dimensioni dei nuclei Ra e CVS. Nel periodo estate-autunno quando il testosterone diminuisce, il canto diventa nuovamente plastico ed il soggetto può acquisire nuove frasi (figA). Mi premeva riportare quanto sopra, anche se in modo
molto succinto, poiché il lettore deve
sapere quanto sia complesso l'argomento: molti ricercatori si sono infatti interessati a queste problematiche per meglio
sviscerare l'apprendimento dei linguaggi
negli animali, uomo compreso.Tutti gli studi effettuati hanno però il limite ovvio di
valutare l'aspetto quantitativo dell'ap-
prendimento e non l'aspetto qualitativo.
Infatti, nel caso degli uccelli canori, al
ricercatore interessa il numero di sillabe
apprese e non la qualità con le quali esse
stesse vengono poi emesse dal soggetto
in esame.
Vorrei fare' una riflessione su delle percentuali che vengono riportate riguardanti il canto innato ed il canto acquisito.
Spesso si afferma che la parte acquisita è
del 40% e la parte innata è del 60% o giù
di lì.Alla luce delle conoscenze teoriche
suddette e dell'esperienza di allevatore,
ritengo che sia alquanto riduttivo parlare
di percentuali in un contestò nel quale
bisogna valutare, come dicevamo, anche
l'aspetto qualitativo.
Pertanto vorrei prima di tutto rispondere ad una domanda alquanto semplice
ma non troppo scontata che io stesso mi
sono posto più volte: è necessario il
Lo sviluppo del canto nei canarini maschi si accompagna a un netto incremento di volume sia del centro vocale superiore
(curva in rosso), sia del robustus archistriatalis
(curva in blu). Il canto si evolve passando per quattro fasi differenti:
la richiesta di cibo, il subcanto, il canto plastico e il canto stabile. La richiesta di cibo consiste in richiami striduli e acuti
e dura circa quattro settimane. Nella fase di subcanto il giovane canarino fa i suoi primi tentativi di canto: i suoni prodotti
hanno un volume basso e sono variabili. Il tanto plastico è più strutturato
del precedente, ma è ancora variabile. Quando
l'uccello raggiunge la maturità sessuale, a sette od otto mesi, il canto plastico diventa sempre più stereotipato e stabile.
La fase di canto stabile dura per tutto il periodo della riproduzione, alla fine del quale Il canarino ritorna al canto plastico.
Tale ritorno è accompagnato da una riduzione del volume dei nuclei per il controllo del canto. La transizione da canto
plastico a canto stabile e viceversa e i corrispondenti cambiamenti nel volume dei nuclei si ripetono annualmente
nell'uccello adulto. Il volume dei nuclei interessati in un canarino maschio adulto alla fine dell'estate è paragonabile a
quello di un canarino di tre mesi, ma entro la primavera successiva i due nuclei hanno riacquistato le normali dimensioni.
T
(Le Scienze - n° 248 aprile 1989. Edizione italiana di Scientific American).
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maestro-cantore (Me) nell'allevamento del canarino Malinois Waterslager?
lo ritengo di si,anzi lo considero indispensabile.
Sono fermamente convinto che la selezione naturale in quasi tutte le specie canore (vedi i passeriformi) ha dato origine
ad un canto molto più semplice e compatibile con la vita: un bel canto sonoro,
semplice fatto da poche frasi,udibile a lunga distanza per tenere alla lontana eventuali intrusi e dimostrare la propria vigoria e stato di buona salute ai fini riproduttivi. Probabilmente in queste specie la parte innata del canto è quasi totale e la presenza di un soggetto adulto dal quale apprendere forse non è del tutto indispensabile.
Ora proviamo ad immaginare un Malinois
dal canto eccelso ai margini di un bosco:
a distanza di una decina di metri sarebbero udibili forse solo gli staaltonen: la sua
probabilità di successo riproduttivo sarebbe nulla! Se poi il soggetto in questione fosse un mediocre cantore con difettucci, sarebbero udibili anche qualche
brutto e stridulo flauto o bellen "tirata".
Alla fine la selezione naturale premierebbe il cantore che per noi appassionati è il
peggiore!!! E allora perché il soggetto in
questione dovrebbe emettere i suoni
d'acqua o i flauti dolci e melodiosi che a
malapena sono udibile a qualche metro di
distanza?Credo che nei nostri allevamenti "remiamo" ogni anno contro la selezione naturale ed è per questo motivo che
nascono pochissimi campioni. Seconsideriamo inoltre che il repertorio del MW è
piuttosto complesso in quanto costituito
da molte frasi, che il MW è un Canarino
molto estroso e capace di improwisazione, e se infine teniamo conto anche della
nostra esperienza di allevatori, penso siamo tutti convinti dell'indispensabilità del
maestro.
Starei per enunciare un postulato ...
eehmm ... mi schiarisco la voce e vado:
"i novelli hanno un potenziale canoro qualitativo che deriva dal corredo cromosomico
ereditato ma che può Più o meno esprimersi in dipendenza della qualità della scuola di
canto".
CANTO
PLASTICO
;)
8
9
ETÀ (MESI)
CANTO
STABILE
io
11
CANTO
;)
12
13
14
15
PLASTICO
16
;)
17
Faccio alcuni esempi, per niente rari nell'attuale panorama malinoista, allo scopo
di spiegarmi meglio.
a) Abbiamo un maestro cantore dal repertorio completo ma di valore poco
più che mediocre (aspetto qualitativo!!!): cosa ci possiamo aspettare dai
Ottobre 20116
________________________________________________
giovani 1llCtf;;1Oi!;!
mia esperienza e
non solo,
che i novelli saranno d 'cc;;;:nn poco più che mediocri e forse
che geneticamente "ha la
rerà di poco il
maestro
niente di più,
Aspe
campione è pura
utopia!
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staalton
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nella klo
'ecoli avranno un
reperto
e lo staaltonen e la
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- tezza del maestro
si esprim
campioni in Klokkende.
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rio completo è
pura ill
Alla luce di
mi chiedo: è valsa la pena
maestri? Se penso
alla difficoltà ;:-,,,,--,,,,
economica da superare per rep
pleto nel repertorio e che
stesso tempo eccelle
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'. importanti quali
Klokkende
~ raaltonen e Flauti,
starei per
e però questo è
valido per
ed in questo caso preferi
ione. Chi invece ha già
esperienza con il
Malinois ed
' è resperto "incontentabile", no
e non si deve
sentire to
rificato in nessuna
delle due si't12zXxli..
a rimboccarsi le
In entra
omande sul valore
maniche e
uttori e sicuragenetico
mente val
2:o:;UIS1LO di qualche buon
e maestro e come
soggetto
riprodutt
Un'altra dora::::x::2.cne mi sono posto ed
alla quale
una risposta è la
seguente;egUo
posizionarlo
dentro La
a stretto contatto
oooere posizionarlo in
ia5e!palra:t:a nelle immediaoliera?
-:T'"....-i:,.,-, •..• davanti a due casi.
insegnato innane del MC sui noveI~:s:;:e"schiacciante" se
e nella voliera a
on i novelli stessi.
.~~:..,~""-'Ido il MC soggiorna insi
vani malinois per
tutto
apprendimento fino al - - , vita, quest'ultimi
difficil
eranno una propria
ora: il loro repertorio
i del tutto quel-
.6 Ottobre 20 "'
m_a_li_no_is_w_a_t_e~_I_ag_e~r
lo del MC per tours emessi e sequenza della canzone. Ovviamente
solo quelli geneticamente dotati riusciranno ad eguagliarlo se non a superarlo per quanto riguarda l'aspetto qualitativo. Tutto ciò perché le interazioni sociali, come dicevamo nell'introduzione, sono una componente fondamentale nell'apprendimento
del canto.
2) Il MC tenuto in gabbia singola, posta
esternamente alla voliera dei novelli e
magari poco visibile agli occhi di quest'ultimi, ha un'influenza meno marcata ed incisiva sul futuro canto dei novelli: le interazioni sociali, difatti, sono
ridotte al minimo. Forse conviene attuare questo metodo quando il MC
che abbiamo a disposizione non è proprio dei migliori.,. sperando che
l'estro di qualcuno dei piccoli vengaalla luce con qualche inaspettato e gradito ma arduo exploitl!!
Non bisogna inoltre dimenticare che in
questo secondo caso i novelli più grandi e/o precoci nel canto (ma non per
questo più bravi!) avranno una certa influenza sul canto degli altri da non sottovalutare.
Quindi di volta in volta ci regoleremo sulla migliore strategia da mettere in atto.
Altra domanda: il MC deve essere uno
solo o più di uno?
lo direi che dipende dalle dimensioni dell'allevamento e dalla qualità d dei maestri.
Immaginiamo70- 80 novelli maschiin voliera in presenza di un solo MC Sicuramente
sarà facilmente sovrastato in dedbel di volume da tutti i piccoli nelle loro "prove di
canto" e non penso che esso riesca a fare il
"suo lavoro" nel migliore dei modi. Probabilmente 30-40 piccoli per C sono il nuLa variabilità annuale del caotD
sessuale maschile) nel sangue (
~
mero massimo ideale.C'è chi sostiene che
la situazione migliore sia quella di avere un
istruttore ogni 15 piccoli circa che soggiornano nellastessavolieretta. Sicuramenteciò
è ottimale, ma se abbiamo 45 maschietti,disponiamo poi di tre MC tutti e tre di qualità?Cosa poco probabile! Qualcuno afferma
che un solo MC non è proprio il massimo
dato che non è stimolato nel canto. La presenza di un altro maschio porta infatti alla
competizione ed allo stimolo canoro.Allora ho potuto valutare personalmente come
la situazione
migliore sia quella che si ottiene registrando il Canarino che useremo come
MC e quindi usando la registrazione
stessa come sottofondo sonoro nel locale scuola. Avremo il duplice vantaggio
di stimolare il canto del MC e di "preservare" il suo repertorio
poiché esso
ascolta se stesso.
Un ultimo interrogativo.
Il MC può essere sostituito da una
valida registrazione?
È mia prerogativa, mentalità, forse anche
per il corso di studi seguito all'università,
sperimentare e non accontentarmi mai. In
questi 15 anni ca di allevamento del Malinois, pur di sperimentare quanto più possibile nella scuola di canto, ho mandato "in
fumo" intere annate riproduttive. Di prove con validissime registrazioni elaborate
anche al computer, ne ho fatte più di una
ed il risultato è stato fortunatamente sempre mediocre. Del resto la cosa non meraviglia se pensiamo che le interazioni sociali sono fondamentali per l'apprendimento del canto.
Che meraviglia questo Malinois Waterslager!!!
ti
Testo e Foto
di Gianfranco
Gallipoli
"'IIlnIet nei canarini maschi adulti è correlata con il livello di testosterone (l'ormone
. ne). Il canto di un canarino è caratterizzato dal numero di suoni diversi (o
sillabe) che contiene. Quando
è nella fase di canto plastico, non ha ancora cristallizzato un canto stereotipato e
spesso aggiunge nuove si
od ••"'opriio "'IvcaJbollario». Questo fenomeno è preceduto da un netto calo del livello di testo,
sterone. Per contro, poche
alto e l'uccello si trova n
fase ••
..•. (Le Scienze - n° 248 aprile 1989,
CANTO
PLASTICO
goDOincorporate nel vocabolario di un canarino quando il livello dell'ormone è
sl3bile.
italiana di Scienfific American).
CANTO
STABILE

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