pdm-piano di miglioramento - Istituto Comprensivo Rocca
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pdm-piano di miglioramento - Istituto Comprensivo Rocca
PIANO DI MIGLIORAMENTO PROMUOVERE COMPETENZE PER UNA SCUOLA DI QUALITA’ Anno scolastico 2015/2016 Allegato al Piano dell’Offerta Formativa Delibera del Consiglio di Istituto n°2 del 12-11-2015 Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del Piano di Miglioramento. A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16 tutte le scuole (statali e paritarie) sono tenute a pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV Gli attori: Il dirigente scolastico responsabile della gestione del processo di miglioramento Il nucleo interno di valutazione (già denominato “unità di autovalutazione”), costituito per la fase di autovalutazione e per la compilazione del RAV, eventualmente integrato e/o modificato Quale rapporto tra il PTOF e il PdM? Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, dovrà essere integrato (comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015) con il piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80. Il tempo a disposizione per la chiusura del PTOF prevista per il 15 gennaio 2016 (nota del 5 ottobre 2015) permette infatti, l’elaborazione e la stesura contestuale del PTOF e del Piano di Miglioramento. Questo consentirà un processo di riflessione approfondito e condiviso con le diverse componenti dell’istituzione scolastica e la definizione dell’organico dell’autonomia per l’anno scolastico 2016/17. Riferimenti normativi Legge del 13 luglio 2015, n. 107 La Buona Scuola Prot. 1738 del 2 marzo 2015 – Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione Nota DPR 28 marzo 2013, n. 80 – Regolamento sul sistema nazionale di valutazione Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 . PRIMA SEZIONE: 1.1. Obiettivi specifici - triennio 2015 -2018 1. Ampliare le CONOSCENZE, le ABILITA’ e le COMPETENZE degli alunni per il SUCCESSO FORMATIVO. 2. Costruire un CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO basato sulle COMPETENZE CHIAVE, INTERDISCIPLINARI e sui BIENNI INTRECCIATI. 3. Valorizzare la CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA VERTICALE fra i vari ordini di Scuola. 4. Valorizzare la CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA ORIZZONTALE fra la Scuola, il Territorio e le altre agenzie territoriali (POF-TERRITORIALE). 5. Potenziare i RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA attraverso un solido e condiviso PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVO. 6. Migliorare la QUALITA’ DELLA SCUOLA attraverso una efficace AUTOANALISI D’ISTITUTO e valorizzare le PROVE INVALSI. 7. Predisporre un PIANO DI MIGLIORAMENTO in relazione al RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) e alle finalità del REGOLAMENTO del SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE (SNV). 1.2. Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione Ruolo nel team di scolastica miglioramento Vincenzo Fauceglia Dirigente Scolastico Rosanna Bellino Funzione Responsabile PdM Strumentale - Corresponsabile PdM Gestione del Piano dell’Offerta Formativa Elvira Panno Funzione Strumentale - Corresponsabile PdM Valutazione – Autovalutazione, Monitoraggio. INVALSI Mariangela Potente Componente del di Corresponsabile PdM Nucleo Corresponsabile PdM nucleo autovalutazione Filomena Acciardi Componenti Domenica Acciardi Autovalutazione Cimminelli Mariella Formaro Maria Francesca Maria Domenica Oriolo Dalemmo Carmela Piera Donnangelo Collaboratore del Dirigente Corresponsabile PdM Scolastico Teresina Armentano Funzione Strumentale Area 3 Corresponsabile PDM Silvana Anania Funzione Strumentale Area 2 Corresponsabile PDM Antonietta Gallo Coordinatrice Scuola Primaria Corresponsabile PDM I componenti che seguono la progettazione del Piano di Miglioramento sono stati individuati dal Dirigente Scolastico, in base al deliberato collegiale, per quel che riguarda il gruppo di miglioramento e le Funzioni Strumentali, e in base al gruppo di autovalutazione costituito per l’elaborazione del RAV, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. Si è privilegiato il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa. 1.3.Integrazione tra PdM e POF Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della qualità del processo di insegnamento. 1.4. Idea guida del PdM Il presente PdM intende perseguire lo sviluppo professionale dei docenti e la gestione strategica delle risorse umane e materiali dell’I.C. mediante la formazione, l’aggiornamento e la condivisione di esperienze e buone pratiche, con conseguenti ricadute dirette, sui docenti stessi, e indirette, sugli alunni, riguardo i processi di insegnamento-apprendimento, innovando, supportando, migliorando gli esiti degli studenti stessi. Le azioni di miglioramento individuate e sviluppate nel presente PdM sono finalizzate a creare un curricolo comune ma articolato tra i quattro Comuni dell’I.C. e ad elevare i risultati degli alunni nelle prove standardizzate nazionali, allo scopo di migliorare non solo i rapporti interpersonali e il grado di socializzazione tra le popolazioni dei quattro Comuni, ma anche il livello culturale delle stesse, valorizzando ulteriormente le funzioni formativa e di aggregazione sociale svolte dalla scuola. Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica, incrementare il benchmarKing e il benchlearning interno ed esterno, indirizzare le politiche e le strategie verso un allineamento e un’integrazione delle risorse umane con gli obiettivi dell’Istituto. Gli obiettivi principali risultano i seguenti: 1)coinvolgere il personale; 2)consolidare e diffondere le buone pratiche al fine di migliorare l’azione educativa ed i risultati delle performance degli alunni; 3)interpretare la mission; 4)utilizzare metodologie innovative; 5)creare una governance per l’organizzazione delle attività connesse al POF, che produca effetti sulle Strategie dell’Istituto. TIPOLOGIE DI INTERVENTO: L’intervento si basa prioritariamente su: 1)un’ottimizzazione nell’uso delle risorse umane per ottenere una maggiore efficienza; 2)una gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i leader, per sviluppare una cultura orientata ai risultati; 3)un incremento e una maggiore diffusione delle competenze del personale rispetto agli obiettivi primari dell’Istituzione (insegnamento/apprendimento); 4)una diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; 5)una formazione in servizio che coinvolga il personale in maniera attiva. Tutte le azioni devono avere una ricaduta sui risultati degli alunni (obiettivo primario dell’Istituzione) e sul benessere di tutti i portatori di interesse (mission dell’Istituto). SECONDA SEZIONE: 2.1.Scenario di riferimento L’Istituto Comprensivo “Federico II” di Rocca Imperiale, intitolato all’Imperatore “Stupor mundi”, è stato istituito il primo Settembre 2000 nell’anno scolastico 2000/2001, opera su quattro paesi e in nove plessi, distinti per ordini di scuola e distribuiti su sei paesi: Rocca Centro, Rocca Marina, Canna (annesso all’Istituto dall’a.s. 2009/2010),Montegiordano Centro, Montegiordano Marina (annessi a seguito del dimensionamento scolastico dall’a.s. 2012/2013), Nocara (annesso a seguito del dimensionamento scolastico dall’a.s. 2012/2013). 2.2. L’organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola,sistemi di comunicazione) Sono iscritti 440 alunni, dei quali più del 15% proviene da Paesi stranieri. Si tratta di immigrati di prima (nati all’estero) e di seconda (nati in Italia) generazione, in maggior numero rumeni, e a seguire albanesi, cinesi e marocchini. Da segnalare anche l’incidenza di casi di nomadismo che non riconoscono in maniera palese la propria condizione (1%). Sono organizzati colloqui con le famiglie in ogni ordine di scuola e i genitori sono presenti negli Organi Collegiali. I genitori collaborano intensamente nella organizzazione delle feste dei vari plessi e in tutti e tre gli ordini di scuola. I docenti dell’I.C. condividono in toto le finalità esplicitate nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, in particolare le Competenze Chiave del Parlamento Europeo e i traguardi di Competenza disciplinare. Sono organizzati incontri tra docenti di classi parallele e di dipartimento disciplinare e si privilegiano i progetti di istituto in verticale, ai quali è dedicata un’intera sezione del POF. Il Dirigente si confronta giornalmente con il suo Staff e qualsiasi decisione sui plessi periferici viene presa in accordo con i responsabili di plesso. Il sito dell’IC è aggiornato dal personale di segreteria, dai docenti incaricati e dal dirigente. 2.3. Quick Wins Azioni di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del piano - Pubblicazione del RAV e del Piano di Miglioramento sul sito web dell’Istituto - Disseminazione di informazioni nelle riunioni del Collegio dei docenti e del Consiglio di Istituto - Discussioni e informazioni nei Dipartimenti disciplinari, nel Consiglio di Intersezione (Scuola dell’Infanzia), nei Consigli di Interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I Grado). 2.4.INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ Il Rapporto di Autovalutazione ha evidenziato i punti di forza e quelli di debolezza, sia dell’assetto organizzativo dell’Istituto, sia dell’azione educativo-formativa che riesce a mettere in atto. Il gruppo di miglioramento ha individuato le priorità ed i traguardi che devono essere perseguiti per migliorare le abilità, le conoscenze e le competenze degli alunni. Le verifiche e la valutazione si riferiscono ai risultati scolastici ed a quelli ottenuti nelle prove standardizzate nazionali. Le priorità sono descritte nella seguente tabella: TABELLA 1 ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali PRIORITÀ N°1 Miglioramento dei livelli di conoscenze, abilità competenze degli alunni PRIORITÀ N°2 Mettere in campo pratiche e didattiche adeguate in tutti gli ambiti disciplinari, con particolare attenzione per la lingua italiana e per la matematica. Raggiungimento in tutte le Potenziare le capacità logiche classi di risultati tali da degli alunni anche attraverso rientrare pienamente nella percorsi mirati. media nazionale. TABELLA 2 Area di processo Descrizione degli obiettivi per area Curricolo, progettazione e valutazione Promuovere l’elaborazione di un curricolo verticale tra i vari gradi di scuola. Introdurre prove di valutazione standardizzate e per classi parallele. Potenziare l’uso dei laboratori. Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Potenziare le attività di formazione ed aggiornamento dei docenti sulle metodologie per la didattica inclusiva di alunni diversamente abili, DSA, BES e alunni stranieri. Promuovere attività didattiche tra i vari gradi scolastici e in Relazione tra gli obiettivi di processo e le priorità individuate Gli obiettivi di processo sono stati individuati proprio in funzione del raggiungimento delle priorità, delle quali rappresentano step intermedi. particolare tra le classi-ponte, privilegiando la didattica laboratoriale. Potenziare le attività di orientamento finalizzate alla conoscenza dell’offerta formativa presente. Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie TABELLA 3 Obiettivi di processo Fattibilità (0-3) Impatto (0-3) 0=nulla 1=poco 2=abbastanza 3=alto 3 (alto) 0=nulla 1=poco 2=abbastanza 3=alto 3 (alto) Alta 2 (abbastanza) 3 (alto) Media Potenziare le attività di formazione ed aggiornamento dei docenti sulle metodologie per la didattica inclusiva di alunni diversabili, DSA, BES e alunni strasnieri. 3 (alto) 3 (alto) Alta Promuovere attività didattiche tra i vari 3 (alto) 3 (alto) Alta Promuovere l’elaborazione di un curricolo verticale tra i vari gradi di scuola. Introdurre prove di valutazione standardizzate e per classi parallele. Potenziare l’uso dei laboratori. Necessità dell’intervento gradi scolastici e in particolare tra le classi-ponte, privilegiando la didattica laboratoriale. Potenziare le attività di orientamento finalizzate alla conoscenza dell’offerta formativa presente. TABELLA 4 Azioni previste Soggetti responsa bili dell'attu azione Termin e previst o di conclus ione Risultati attesi per ciascuna azione Adegu amen ti effett uati in itiner e (even tuali) Azione realizza ta entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione Organizzare il curricolo secondo le Indicazioni Nazionali emanate con DM 254 del 2012 in coerenza con le otto competenze chiave di cittadinanza. F.S. Ottobr Migliorare Da P.O.F. e 2015 la didattica venir e staff per e del D.S. competenz e Si Da verificare Potenziare attività di autovalutazione,autoa nalisi,autodiagnosi e valutazione. Gruppo di miglior amento Giugn Elaborare Da o 2016 una prassi venir valutativa e e autovalutat iva più strutturata e condivisa Da verific are Da verificare Potenziare le attività che possano migliorare l’apprendimento degli studenti in difficoltà e valorizzare le eccellenze mediante la Docenti Di matem atica e italiano Giugn Ridurre la o 2016 variabilità tra e dentro le classi nei risultati Da verific are Da verificare Da venir e destinazione della quota del 15% del curricolo al recupero e potenziamento Diffondere capillarmente buone prassi di inclusione e differenziazione. Migliorare le attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime. INVALSI F.S. Giugn area o 2016 alunni e docenti di classe F.S. area continu ità e orienta mento, docenti di classe Una scuola maggiorme nte inclusiva Da venir e Da verific are Da verificare Migliorame Ottobr nto delle e 2015 azioni accoglienz a // SI Maggiore informazioni delle famiglie passaggio di informazioni fra i docenti delle classi ponte minore disagio da parte degli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro Da verificare Migliorare le attività di orientamento in uscita, anche attraverso il monitoraggio dei percorsi di studio successivi. F.S. area continu ità e orienta mento Giugn Ritorno di o 2016 informazio ni utili all’autoval utazione Da venir e Da verific are Individuare indicatori di performance per conseguire risultati che vadano ad impattare sulla qualità dei servizi offerti. Gruppo di miglior amento Giugn Migliorame o 2016 nto della qualità dei servizi offerti. Da venir e Da verific are Da verificare Dare maggiore strutturazione al controllo e al monitoraggio delle azioni intraprese. Gruppo di miglior amento Giugn Migliorame o 2016 nto della qualità dei servizi offerti. Da venir e Da verific are Da verificare Assicurare la gestione dei servizi secondo criteri di D.S. e D.S.G.A . Giugn Migliorame o 2016 nto della qualità dei Da venir e Da verifi care Da verificare responsabilità, efficienza, efficacia, economicità e trasparenza servizi offerti. Creare un database delle competenze interne Implementare azioni di formazione/aggiornam ento sulla comunicazione per diffondere buone pratiche D.S. e D.S.G.A . Giugn Migliorame o 2016 nto della qualità dei servizi offerti. Ness uno Implementare modalità D.S. e online di D.S.G.A comunicazione con le . famiglie. Migliorame nto della qualità dei servizi offerti. Da venir e Da verifi care Giugn Migliorame o 2016 nto della qualità dei servizi offerti. Da venir e Da verific are Consolidare la collaborazione con gli enti locali, le istituzioni e le agenzie formative del territorio D.S. e staff Giug no 201 6 // Tabella 5 – Risorse umane interne, esterne e risorse strumentali Risorse umane Tipologia di Numero di ore Interne alla attività aggiuntive scuola previste Dirigente Compresa nelle ordinarie // Scolastico attività di servizio Conoscenza delle competenze del personale docente.Mig lioramento della prassi comunicativ a fra docenti Da verificare Da verificare Spesa prevista // Docenti FF.SS gruppo di miglioramento collaboratori D.S. Referenti Personale ATA Elaborazione, Forfettario monitoraggio,valutazione, supporto e rendicontazione delle scelte strategiche Le somme per le diverse figure sono quelle stabilite nella contrattazione Supporto // // Altre figure // // // La scuola non si avvarrà di risorse e consulenze esterne.