NEWS DEL 30/01/2016 - Ordine dei Veterinari di Mantova
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NEWS DEL 30/01/2016 - Ordine dei Veterinari di Mantova
NEWS DALL’ORDINE CORSI/CONVEGNI L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni: 1) CRPA: in occasione della prossima edizione di Fieragricola che si terrà presso Veronafiere organizzerà 3 seminari in collaborazione con Veronafiere www.crpa.it 3 febbraio: L'agricoltura conservativa nei sistemi zootecnici 4 febbraio: Innovazione tecnologica per l'allevamento da latte 5 febbraio: Il razionamento della bovina da latte in sistemi foraggeri sostenibili 2) SIVAR: Dalla teoria alla pratica: il razionamento della bovina da latte 4 febbraio Cremona - www.sivarnet.it 3) Ordine Veterinari Verona: Avicoltura in Veneto: la prospettiva della sostenibilità 5 febbraio Fieragricola Verona - www.veterinariapreventiva.it 4) Ordine Veterinari Brescia: http://formazioneresidenziale.profconservizi.it Antimicrobico resistenza: un'occasione per la professione 6 febbraio Brescia La professione veterinaria nel settore ittico 12 feb-11 mar Brescia 5) SCIVAC: http://registration.evsrl.it www.scivac.it E se il caso e' complicato? come gestirlo nella realta' ambulatoriale Santa Margherita Ligure (GE) 7 febbraio Corso pratico: Corso complementare per l'esame ESVPS (Medicina Interna) Cremona 10-13 febbraio Segni di alopecia simmetrica e non... sei tu il protagonista della giornata Trento 21 febbraio Corso pratico - Neurologia per il medico internista Cremona 1-4 marzo L'oncologia veterinaria nel 2016-La gestione del paziente e della malattia oncologica dalla visita clinica alla proposta terapeutica 4/6 marzo Verona Corso regionale di gastroenterologia Gradisca D'isonzo (GO) 19-20 marzo Quando il clinico incontra il nutrizionista. la dieta come strumento di gestione delle principali patologie degli animali da compagnia 8/10 aprile San Donato Milanese (MI) Corso pratico: Approccio diagnostico ai problemi dermatologici del cane e del gatto Cremona 20-23 aprile Corso pratico internazionale ortopedia: AOVET Avanzato Cremona 5-7 maggio Corso pratico - Approccio pratico e funzionale all'odontoiatria veterinaria Cremona 6-8 giugno Corso pratico - Oncologia specialistica 4 9-11 giugno Cremona Corso pratico - Malattie respiratorie 16-18 giugno Cremona Corso pratico – 5° itinerario di diagnostica per immagini II parte Ecografia base 20-22 giugno Cremona 13° Corso Asami - Corso pratico sul metodo di Ilizarov Cremona 30 giugno-2 luglio Corso Pratico - Endoscopia dell'apparato respiratorio Cremona 4-5 ottobre 6) PVI: [email protected] Gestione della Vitellaia 10 e 17 febbraio Castello di Soncino (CR) Inseminazione artificiale caprina" 12 febbario Inverno e Monteleone (PV) Corso di Inseminazione artificiale caprina e ovina 12-13 Inverno e Monteleone (PV) e 30-31 marzo e 1 aprile Cantalupo Ligure (AL) Mascalcia Bovina Brescia 1,2 e 3 marzo Uso in sicurezza dei mezzi agricoli 25-26 febbraio Pavia 7) Ordine Veterinari Cuneo: Aggiornamenti diagnostici e terapeutici in gastro-enterologia Marene (CN) 14 febbraio - [email protected] 8) SIVAR: Fluidoterapia in buiatria: convegno nazionale 18 febbraio Cremona - www.sivarnet.it 9) Università Torino: Multipli approcci metodologici per la valorizzazione delle carni della razza bovina piemontese 19 febbraio Genola (CN) - [email protected] 10) ANMVI: [email protected] Un collaboratore a 4 zampe-Se, come, quanto, perché portare l’animale in classe 21 febbraio Cremona Corso base di Management Veterinario 11-12-13 marzo Cremona Comunicare e progettare nella struttura veterinaria del nuovo millennio 13 marzo Cremona 11) Royal Canin-Ordine Vet. Vicenza: Le 25 cause di PU/PD, contributo diagnostico dell’immaging con particolare riferimento all’esame ecografico 23 febbraio Vicenza - [email protected] 12) Università Torino: La salmonella in tutte le salse 26 febbraio Cherasco (CN) - www.agripiemontevet.it 13) Ordine Veterinari Milano: Quando nella pratica clinica “non son tutte rose e fiori” 28 febbraio Milano - www.ordinevetmilano.it 14) Università Milano: Corso di Perfezionamento in "Benessere dell’animale da laboratorio ed animal care – Livello avanzato" marzo-maggio Milano - [email protected] 15) SIVAE: Aggiornamenti di medicina degli animali esotici 19-20 marzo Cremona – [email protected] www.fierezootecnichecr.it CERCASI VETERIARIO/A PICCOLI ANIMALI Cercasi collaboratore/trice, inizialmente part-time, da inserire in struttura avviata situata a Volta Mantovana. Non si esclude la possibilità di collaborazione continuativa. Chi è interessato contatti la Dr.ssa Alessia Laba: 349/8382831 CERCASI COLLABORATORI A BS La Dr.ssa Ilaria Castelli ci chiede di pubblicare questo annuncio: Centro veterinario a Brescia nuovo e con tutte le attrezzature più moderne ricerca collaboratori per turni domenicali e festivi. Inviare curriculum a [email protected] NOTIZIE DALL’ORDINE Nuovi iscritti: Gaia De Vincenzi, Elena Farina, Marco Mazzon, Mattia Sereni, Guglielmo Mora. Inoltre viene iscritta, per trasferimento dall’Ordine di Genova, la Dr.ssa Braga Beatrice. Vengono cancellati, per cessato servizio della professione, i Dottori Stefan Dimitrov, Riccardo Badari, Girolamo Pasin. E’ stato invece cancellato per morosità il Dr Gori Carlo. CAGNOLINA SMARRITA Michele Binotto di Bosco di Sona VR ci segnala che il 30/12/2015 il suo cane meticcio di taglia piccola di nome Luna, a causa del periodo di "calore", è scappata. Microchip n. 985120022062924 intestato a Fittipaldi Lisa. Chi avesse notizie chiami il 329/6252569 GATTO SMARRITO di circa 8 mesi, il 28 dicembre a Vedano Olona, con Chi avesse notizie contatti Genni Sapatiello: 347/0577575 o 347/2658082 A MANTOVA NASCE SPORTELLO IMPRESA LOMBARDIA da Newsletter Camera di Commercio di MN n. 116 - Gennaio 2016 Per rispondere tempestivamente alle esigenze espresse dal tessuto produttivo, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Mantova e Comune di Mantova, realizzanno nel territorio mantovano il servizio sperimentale Sportello Impresa Lombardia, collocato presso la Camera di commercio di Mantova, avvalendosi anche degli angeli antiburocrazia, che hanno maturato utili esperienze nel primo anno di attività sul tema della semplificazione dei procedimenti amministrativi e delle opportunità di finanza agevolata. FISCO/SENTENZE/NORMATIVE UNICO 2016 E DICHIARAZIONE IVA: MODELLI E ISTRUZIONI ON LINE da AnmviOggi 21 gennaio 2016 Sul sito web dell'Agenzia delle Entrate sono pubblicati i provvedimenti e le istruzioni relativi a UNICO 2016 sull'anno d'imposta 2015. Pubblicata la bozza del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di settore WK22U (UNICO 2016) che deve essere compilato con riferimento al periodo d’imposta 2015 e deve essere utilizzato dai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di: “Servizi Veterinari” – 75.00.00. Il modello è così composto: • Quadro A – Personale addetto all’attività; • Quadro B – Unità locali destinate all’esercizio dell’attività; • Quadro D – Elementi specifici dell’attività; • Quadro E – Beni strumentali; • Quadro G – Elementi contabili; • Quadro T – Congiuntura economica. Il modello deve essere utilizzato per comunicare i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e costituisce parte integrante del modello Unico 2016. Pertanto, i contribuenti tenuti a presentarlo devono barrare la casella “Studi di settore” presente sulla prima pagina del modello Unico 2016 e inviarlo all’Agenzia delle Entrate in via telematica insieme a quest’ultimo. In caso di mancata presentazione è prevista una sanzione di 2000 euro. Lo studio WK22U è stato approvato con decreto ministeriale del 22 dicembre 2015 Scadenze: -entro il 30 settembre 2016: se il modello Unico viene trasmesso per via telematica all’Agenzia delle Entrate utilizzando i servizi on line Fisconline ed Entratel dell’Agenzia previa registrazione e con PIN, oppure, consegnando il modello tramite intermediari autorizzati. -tra il 2 maggio e il 30 giugno 2016: se il Modello Unico viene inviato cartaceo tramite ufficio Postale. Questa possibilità è però riservata ai soli contribuenti autorizzati, ossia, per coloro che pur avendo i requisiti per utilizzare il mod. 730 e non avendo un datore di lavoro o non essendo titolari di pensione, devono dichiarare redditi soggetti a tassazione separata e ad imposta sostitutiva nei quadri del modello Unico, oppure, devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti, o sono privi di un sostituto d’imposta a causa dell’interruzione del rapporto lavorativo o perché si trovano all’estero. La data di scadenza per la consegna della dichiarazione dei redditi tramite modello UNICO, potrebbe subire proroghe, per cui è bene verificare i termini nello scadenzario aggiornato via via dall’Agenzia delle Entrate. IVA/2016 e IVA Base- L'Agenzia delle Entrate ha approvato anche il modello di dichiarazione IVA/2016 per presentare i dati 2015 ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Il modello è stato adeguato alla vigente normativa e reso di più semplice compilazione. L'Agenzia delle Entrate mette inoltre a disposizione dei contribuenti una versione semplificata del modello di dichiarazione annuale da riservare ai contribuenti che nel corso dell’anno hanno determinato l’imposta secondo le regole generali previste dalla disciplina IVA: il Modello IVA BASE/2016 può essere utilizzato, in alternativa al Modello IVA/2016, sia per la presentazione della dichiarazione IVA in via autonoma che per la presentazione della stessa nell’ambito della dichiarazione unificata. www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/strumenti/dichiarazioni+2016+modelli+e+istruzioni NOVITA’ FINANZIARIA: SI PUÒ RIFIUTARE IL BANCOMAT? Da Notizie ANMVI 08/01/16 e 23/12/15 La Finanziaria è legge. Bancomat anche sotto i 30 euro: I professionisti dal primo gennaio sono obbligati ad accettare bancomat e carte di credito anche per importi inferiori a 30 euro. Il professionista potrà rifiutarsi di accettare i pagamenti con carta elettronica; ma solo in «casi di oggettiva impossibilità tecnica». Lo prevede il comma 900 della Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015 n. 208: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. GU Serie Generale n.302 del 30-122015 - Suppl. Ordinario n. 70), che introduce l'obbligo di accettazione anche di pagamenti con carte di credito e non più solo di carte di debito (bancomat). La recente manovra finanziaria ha infatti modificato il DL 179/2012 che aveva già previsto l'obbligo di accettare i pagamenti in forma elettronica, ma solo attraverso 'carte di debito'. Dal 1 gennaio di quest'anno l'obbligo si estende anche alle carte di credito, e riguarderà tutti "i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali". I professionisti sono dunque "tenuti ad accettare" i pagamenti elettronici se il cliente ne fa richiesta. La normativa non rende 'obbligatorio' il possesso del Pos, tanto da permettere "casi di oggettiva impossibilità tecnica" nei quali il professionista non possa assecondare la richiesta di pagamento elettronico. Tuttavia, il ricorso ai pagamenti elettronici viene incentivato (tetto alle commissioni interbancarie), fino a ricomprendere anche i cosiddetti 'micropagamenti', al di sotto dei 5 euro (prima del 1 gennaio 2016 la soglia era di 30 euro). Inoltre, il Ministero delle Finanze si riserva di estendere l'obbligo di accettazione ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici "anche con tecnologie mobili". Commissioni- Sarà un successivo decreto delle Finanze- da adottarsi entro il 1 febbraio 2016- a definire le commissioni interbancarie in conformità alla normativa Ue, in modo da offrire un’alternativa al contante anche nelle spese di importo contenuto. Le commissioni dovranno rispettare criteri di proporzionalita' ai costi effettivamente sostenuti dai prestatori di servizi. E' comunque considerata pratica scorretta richiedere un sovrapprezzo dei costi per il completamento di una transazione elettronica. Il tetto delle commissioni da applicare a carte di debito e di credito è stato fissato dall'Europa in: · 0,2% per transazioni con carte di debito · 0,3% per transazioni con carte di credito. Gli Stati membri hanno facoltà di applicare percentuali anche inferiori. Sanzioni- Lo stesso decreto - che individuerà nella Banca d'Italia e nell'Antitrust le autorita' preposte al rispetto delle norme sui pagamenti elettronici- individuerà «le modalita', i termini e l'importo delle sanzioni amministrative pecuniarie» per i trasgressori, ovvero coloro che si rifiuteranno di accettare bancomat o carta di credito senza poter far valere una "oggettiva impossibilità tecnica". Soglia di 1000 euro per le Pubbliche amministrazioni - Resta fermo per le pubbliche amministrazioni l'obbligo di pagare gli emolumenti di importo superiore a mille euro, esclusivamente mediante l'utilizzo di strumenti telematici. CANONE RAI NELLA BOLLETTA. E LE STRUTTURE VETERINARIE? Da AnmviOggi 7 gennaio 2016 Non è detto che dove c'è un impianto elettrico ci sia anche un televisore. Una dichiarazione permetterà di superare la presunzione. Ma c'è tempo. Da quest'anno, il canone RAI (100,00 euro) si pagherà tramite addebito rateale sulla bolletta per l'elettricità. La novità è contenuta nella Legge di Stabilità 2016 e si basa sull'assunto presuntivo che dove arriva una bolletta per l'elettricità ci sia anche un apparecchio televisivo. La relazione automatica è naturalmente confutabile, pertantoladdove non sussiste il binomio impianto elettrico-televisore- si potrà chiedere di non pagare il canone tramite una dichiarazione resa ai sensi dell’articolo 46 del DPR 445/2000, da inviare all'Agenzia delle Entrate. Ma non c'è fretta, malgrado siano già presenti in rete alcuni fac simile. Consultato dall'ANMVI con particolare riferimento alle strutture veterinarie, il dr Giovanni Stassi spiega "Il primo addebito per il 2016 sarà a luglio e ancora non è stato emanato alcun provvedimento da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate". Si tratta della Dichiarazione sostitutiva di certificazione, "la cui mendacia comporta gli effetti, anche penali, di cui all’art. 76 dello stesso DPR"- ricorda Stassi precisando anche "la dichiarazione ha validità solamente per l’anno in cui è presentata". Dato che il primo addebito si avrà solo dal mese di luglio e che il superamento della presunzione riguarderà molte realtà e cittadini, "le modalità di presentazione saranno definite mediante un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate", conclude Stassi. Soggetti tenuti al pagamento- Il canone di abbonamento "è, in ogni caso, dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi televisivi detenuti, nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica. Quindi nel caso si posseggano apparecchi sia nella propria residenza sia in una seconda casa il canone sarà dovuto una sola volta". Per l’anno 2016 il primo addebito avverrà sulla prima fattura di energia elettrica successiva al 1° luglio 2016, per gli anni successivi gli addebiti (10 rate) avverranno a partire dal mese di gennaio. HAI ACQUISTATO UN PC? C'È IL MAXI-AMMORTAMENTO Da Notizie Anmvi 12/01/16 Il libero professionista che ha recentemente comprato un bene strumentale- anche un semplice computer- può beneficiare dei super ammortamenti contenuti nella Legge di Stabilità 2016 e dedurre fiscalmente il 140% del costo. Sono compresi i veicoli, ma esclusi terreni e fabbricati. I commi che regolano gli incentivi (dal 91 al 94 della Legge 28 dicembre 2015 n. 208) permettono una deduzione fiscale per investimenti in beni materiali strumentali nuovi, acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016- nonchè la possibilità di portare in deduzione un maggior costo rispetto a quello effettivamente sostenuto pari al 40%. Esempio- Il professionista che acquista un pc a 1.000 Euro, contabilmente registrerà l’acquisto per quella cifra, ma ne potrà dedurre dalle tasse 1.400, mediante una variazione in diminuzione. Trattandosi di un bene con valore d’acquisto superiore a 516,46 Euro, dovrà essere ammortizzato in 5 quote del 20% annue (non deve essere operata, il primo anno, la riduzione del 50% del coefficiente di ammortamento, per i professionisti); il coefficiente di ammortamento applicabile alle macchine da ufficio, nella cui categoria sono compresi i personal computer, è difatti pari al 20%. Pertanto, anziché dedurre dalle tasse 200 Euro per 5 anni, il professionista acquirente del pc ne dedurrà 280 per 5 anni. Esclusioni - Il maxi ammortamento non si applica agli investimenti in beni materiali strumentali per i quali il coefficiente di ammortamento è inferiore a 6,5%, agli investimenti in fabbricati e costruzioni, e gli investimenti di cui all'allegato 3 della Legge di Stabilità. Decadenza- In caso di vendita del bene prima che il periodo di ammortamento sia concluso (ad esempio, nel caso dell’avvocato che acquista un pc, prima di 5 anni), si decadrà dal beneficio. Unico 2016- Per il corretto calcolo delle imposte di cui al modello Unico 2016 dovranno essere presi in considerazione, per il maxi ammortamento, esclusivamente gli investimenti perfezionati nel periodo 15 ottobre – 31 dicembre del 2015. FARMACI AIC IN GAZZETTA: NUOVI FARMACI IN COMMERCIO PER I MEDICI VETERINARI da www.anmvioggi.it 15/01/2016 Sono autorizzate tre nuove specialità medicinali in campo veterinario per molteplici condizioni patologiche di bovini, suini, avicoli e api. Il Ministero della Salute ha autorizzato all'immissione in commercio il medicinale per uso veterinario Cefshot DC 250 mg, sospensione intramammaria per bovine in asciutta della ditta Zoetis Italia. Il principio attivo è Cefalonio 250 mg (come cefalonio diidrato). Il farmaco è indicato per il trattamento delle mastiti sub-cliniche alla messa in asciutta e per la prevenzione di nuove infezioni batteriche della mammella durante il periodo d'asciutta delle bovine, sostenute da Staphylococcus aureus, Streptococcus agalactiae, Streptococcus dysgalactiae, Streptococcus uberis, Trueperella pyogenes, Escherichia coli e Klebsiella spp. Il periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita è di 3 anni. Il tempo di attesa per carne e visceri è di 21 giorni; per quanto riguarda il latte il tempo di attesa è invece di 96 ore dopo il parto se il periodo di asciutta è superiore a 54 giorni; 58 giorni dopo il trattamento se il periodo di asciutta è inferiore o uguale a 54 giorni. Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. Per decreto ministeriale è stato autorizzato anche il farmaco veterinario Tiamizoo 125, soluzione per uso orale per suini, polli (broiler, pollastre da rimonta, ovaiole e riproduttori) e tacchini. Titolare della AIC la società Filozoo S.r.l. Il principio attivo è Tiamulina 101,2 mg (pari a 125 mg di Tiamulina idrogeno fumarato). Il medicinale può essere impiegato per le infezioni sostenute da agenti microbici sensibili alla tiamulina in polli, suini e tacchini. - Nei suini: trattamento terapeutico dell'enterite emorragica causata da Brachyspira hyodysenteriae Trattamento della polmonite enzootica causata da Mycoplasma pneumoniae, o complicata da Mycoplasma hyorhinis, Pasteurella sp. Haemophilus sp. - Nei polli (broiler, pollastre da rimonta, ovaiole e riproduttori): trattamento delle forme respiratorie croniche (CRD) ed aerosacculite causate da Mycoplasma gallisepticum e Mycoplasma synoviae. - Nei tacchini: trattamento di sinusiti e aerosacculite causate da Mycoplasma gallisepticum, Mycoplasma meleagridis e Mycoplasma synoviae. Il tempo di attesa per carne e visceri è di 4 giorni per suini e tacchini, di 1 giorno invece per i polli.Nel caso delle uova invece il tempo di attesa è di zero giorni. Il periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita è di 2 anni, dopo la prima apertura è di 6 mesi, infine dopo la diluizione o ricostituzione è di 24 ore. Solo per uso veterinario. Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. Con procedura di mutuo riconoscimento, è stato infine autorizzato all'immissione in commercio il medicinale veterinario Api Bioxal 886 mg/g, polvere per alveari della società Chemicals Laif Spa. Il principio attivo è Acido ossalico biidrato 886 mg (pari a 632.70 mg di anidro). Il farmaco è destinato alle api (Apis mellifera) ed è indicato per per il trattamento della varroasi (Varroa destructor, parassita di Apis mellifera). Il tempo di attesa per il miele è di zero giorni. Il miele non andrà però raccolto durante il periodo di trattamento. Il periodo di validità del farmaco veterinario confezionato per la vendita è di 3 anni, mentre dopo la prima apertura è di 3 mesi. Il prodotto è stabile per 24 ore dopo la miscelazione con lo sciroppo. La vendità non è riservata esclusivamente alle farmacie e non è sottoposta all'obbligo di ricetta medico veterinaria. MEDICINALI VETERINARI, NUOVE PROCEDURE AIC Da Newsletter Ministero della Salute 29/01/16 A seguito dello sviluppo delle tecnologie informatiche, che consentono una semplificazione dei procedimenti, sono state stabilite nuove procedure che le aziende interessate dovranno osservare per la presentazione delle domande di AIC, per le variazioni dei termini delle stesse e per il loro trasferimento di titolarità. Le indicazioni contenute nel comunicato sono corredate dalle check list utilizzate per un corretto e rapido svolgimento delle procedure di verifica della regolarità e della completezza delle istanze presentate (check-in). x consultare il comunicato "Procedure di gestione delle autorizzazioni all'immissione in commercio, estensioni e variazioni dei termini di un'autorizzazione di medicinali veterinari mediante procedura nazionale": www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf;jsessionid=c4YHyE27--gVkXP28WVWJA__.sgc4-prdsal?anno=2016&codLeg=53938&parte=1%20&serie= AGGIORNATO L'ELENCO DELLE AZIENDE FARMACEUTICHE AUTORIZZATE da Notizie ANMVI 27 gennaio 2016 E' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'elenco aggiornato degli stabilimenti autorizzati alla fabbricazione di medicinali ad uso veterinario. La pubblicazione è prevista dal decreto legislativo del 6 aprile 2006, n. 193 che assegna al Ministero della salute il compito di pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana l'elenco delle autorizzazioni rilasciate alle date del 30 giugno e del 31 dicembre di ogni anno. L'elenco consta di 73 aziende di cui è fornita la denominazione e la sede. La fabbricazione dei medicinali veterinari e' subordinata al possesso di un'autorizzazione rilasciata dal Ministero della salute, necessaria anche per la fabbricazione di medicinali veterinari destinati all'esportazione. L'autorizzazione alla produzione deve essere richiesta sia per la fabbricazione totale che parziale, sia per le operazioni di divisione, di confezionamento o di presentazione. Le tipologie di produzioni o controlli autorizzate agli stabilimenti in elenco, sono riportate dettagliatamente nelle rispettive autorizzazioni che sono state notificate alle Societa' titolari degli stabilimenti stessi. Il medesimo elenco e' altresi' disponibile sul sito del Ministero della Salute alla sezione farmaci e dispositivi veterinari. PICCOLI ANIMALI TEST ANIMALI NON NECESSARI PER VERIFICARE TOSSICITÀ SOSTANZE da www.federfarma.it 27/01/2016 Per verificare la tossicità di sostanze come pesticidi, additivi alimentari o farmaci, non è più necessaria la sperimentazione sugli animali: da adesso è possibile farlo utilizzando soltanto colture di cellule. Sono i risultati del lavoro dell'Istituto nazionale per la salute Usa (Nih), pubblicato su Nature Communication, che ha analizzato i dati di Tox21, un vasto progetto americano nato per sviluppare metodi più efficienti per testare la pericolosità delle sostanze chimiche sull'uomo. Da tempo si discute sulla necessità o meno di sperimentare sugli animali la tossicità di molte sostanze chimiche che possono entrare in contatto con l'uomo, come i pesticidi, oppure usate per la produzione del cibo o dei farmaci. Per questo una serie di enti Usa, in particolare Nih, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e l'Agenzia del farmaco, hanno sviluppato l'ambizioso progetto Toxicology in the 21st Century (Tox21). Nel corso degli anni hanno analizzato gli effetti di oltre 10.000 sostanze chimiche sia con tecniche in vitro, ossia su colture di cellule umane, che in vivo, sugli animali. Comparando gli oltre 50 milioni di dati raccolti sui diversi tipi di test i ricercatori affermano che i modelli in vitro sono capaci di predire con grande precisione gli effetti tossici sia su animali che uomini. COLLIES, DIVIETO DI ACCOPPIAMENTO TRA SOGGETTI FENOTIPICAMENTE MERLE Da Notizie ANMVI 20 gennaio 2016 E' in vigore dal 1 gennaio 2016 il divieto di accoppiamento tra soggetti entrambi fenotipicamente merle di razza cane da pastore scozzese a pelo corto e a pelo lungo. Lo comunica l'ENCI, precisando che eventuali soggetti nati in violazione del divieto dovranno recare sul certificato genealogico la dicitura “soggetto non ammesso alla riproduzione”. La Commissione Tecnica Centrale ENCI - incoraggiando la più ampia divulgazione del divietoprecisa che esso deve riguardare l’accoppiamento tra soggetti entrambi fenotipicamente merle (eterozigoti Mm) al fine di evitare la nascita di soggetti omozigoti (doppio merle MM). La Commissione ha invitato alla più ampia divulgazione del divieto. La decisione risale a novembre del 2015 e fa seguito ad una segnalazione della Società Italiana Collies sul blocco di accoppiamenti tra due soggetti blue merle, richiedendo di recepire tale decisione ai fini del Libro genealogico, così come già avviene nel paese di origine e in altri paesi dell'Unione Europea. COSTO DEL FARMACO PER GLI ANIMALI D’AFFEZIONE da Newsletter FNOVI nr. 3/27.01.2016 Nel suo intervento programmato nel corso dei lavori del Consiglio Nazionale appena conclusosi, il Consigliere FNOVI Eva Rigonat, quale Coordinatore del Gruppo di lavoro sul farmaco veterinario della FNOVI, ha riassunto i passaggi salienti del ‘position paper’ che la Federazione ha elaborato sul costo del farmaco veterinario per gli animali d’affezione. Il Consigliere ha ripercorso l’iter che ha preceduto la stesura del documento e che si è caratterizzato per un fitto e serrato scambio di opinioni con gli stakeholder: ha quindi ricordato i diversi fattori che incidono sulla formazione del prezzo stigmatizzando la circostanza che “il medico veterinario è lasciato solo, a valle, a subire gli interessi di una filiera che tuttavia non risponderà, all’utente finale, in termini né di ragioni economiche né emotive delegando a lui di difendere le ragioni di tutti salvo le proprie, quelle del suo paziente e del suo cliente”. Il ‘position paper’ elaborato dalla Federazione, nel sottolineare che lo sviluppo dell’utilizzo del farmaco veterinario richiede: • lo sviluppo dei farmaci generici veterinari, con etichettatura evidente e prezzo vantaggioso rispetto a quello dei prodotti presenti, • una campagna di informazione verso farmacisti e proprietari che promuova il farmaco veterinario e contrasti l’automedicazione, • un impegno per l’abbassamento del costo dei farmaci veterinari salva vita, • un impegno per l’abbassamento del costo dei farmaci veterinari per terapie di lunga durata, • un impegno per lo sviluppo di confezioni monodose che eviti lo spreco per scadenza dei termini di utilizzo, con conseguente aumento del costo, • di addurre prove di stabilità che consentano di utilizzare il medicinale dopo l’apertura del flacone multidose per più di 28 giorni, • di adoperarsi per ottenere la cessione di monoblister di confezioni multi blister e permettere la cessione di singole unità posologiche da confezioni aperte, • di definire una cessione per tutti i medici veterinari che consenta anche la terapia ripetuta, cronica e preventiva, • di risolvere il conflitto tra l’acquisto al 10% di Iva e la cessione al 22%, prevedendo Iva agevolata al 10% anche per le prestazioni medico veterinarie si sviluppa fino a suggerire una soluzione: una cessione vera ed allargata (e non una vendita) del farmaco veterinario da parte del veterinario. La Dr.ssa Rigonat ha quindi concluso il suo intervento auspicando la condivisione e partecipazione degli Ordini provinciali ai quali ha chiesto un impegno per far conoscere il documento sul proprio territorio. RAZZE ITALIANE-STOP ALLA CONCHECTOMIA ESTETICA da Ufficio Stampa ANMVI 20 gennaio 2016 Orecchie “integre” e “naturali” per il Cane Corso e il Mastino Napoletano. Dal 1 gennaio di quest’anno- per effetto di un impegno congiunto Veterinari-Allevatori, estetica ed etica andranno nella stessa direzione. Mantenuto l'impegno della Dichiarazione ANMVI ENCI FNOVI: la FCI ha accolto la richiesta di modifica dello standard internazionale. Dunque stop ai tagli estetici: dal 1/1/2016 le razze italiane “Cane Corso” e “Mastino Napoletano” non prevedono più la conchectomia estetica nello standard ufficiale internazionale. La Federazione Cinologica Internazionale (FCI) ha approvato le modifiche- proposte dall’Italia- e modificato gli standard internazionali di bellezza: per il cane corso “ears are un-cropped” e per il mastino napoletano “ears are natural”. Si tratta di due razze italiane per le quali vigevano ancora standard antecedenti il divieto di amputazione estetica. Questo traguardo – che allinea estetica ed etica- è il risultato dell’impegno preso da ENCI, ANMVI e FNOVI nella Dichiarazione congiunta, firmata a Milano un anno fa, che avviava – presso la Federazione Cinologica Internazionale (FCI)- l’avvio delle procedure di modifica dello standard in favore dell'integrità delle orecchie. L’iter di modifica si è concluso a Zagabria a novembre del 2015. Commenta così il Presidente ANMVI Marco Melosi: “Quando un anno fa abbiamo sottoscritto la Dichiarazione ANMVI-FNOVI-ENCI per l’osservanza dei divieti di amputazione estetica – prosegue Melosi- ci siamo dati un obiettivo radicale, per cancellare alla fonte una giustificazione estetica della conchectomia, procedura vietata in Italia in seguito alla ratifica, nel 2010, della Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia” (Legge 201/2010). Dal 2010, infatti, le amputazioni estetiche in Italia sono considerate reato penale di maltrattamento animale”. Il Presidente ENCI Dino Muto: "Speriamo che tale iniziativa italiana venga presto seguita da alcuni Kennel Club esteri per la modifica dei pochi altri standard di razza non italiane che consentono ancora la conchectomia. Confidiamo che i medici veterinari non si prestino a effettuare la conchectomia se non per motivi realmente legati alla salute dei cani.” Le nuove regole di standard non si applicheranno retroattivamente, come del resto non sono considerabili penalmente penali le amputazioni antecedenti l’entrata in vigore della Legge 201/2010. “Tuttavia- aggiunge Melosi- cambieranno definitivamente gli scenari delle competizioni di bellezza canina e il futuro di questi cani, perché viene definitivamente superata una discrasia etica fra la normativa vigente in Italia e i criteri estetici internazionali”. Soddisfazione per la modifica degli standard è espressa anche dalla Vicepresidente Fnovi Carla Bernasconi secondo la quale "La cinofilia italiana fa una altro passo avanti nel rispetto dei cani". La Vicepresidente Fnovi ricorda che per tutti i cani, in Italia, le amputazioni di orecchie (conchectomia) e della coda (caudotomia) sono legali solo quando eseguite a scopo terapeutico da un Medico Veterinario che ne certifica- sotto la propria responsabilità- l’esecuzione e la finalità. Per la caudotomia valgono anche le prescrizioni del Consiglio Superiore di Sanità che ha ammesso il taglio della coda a scopo di prevenzione in alcune razze da lavoro, in quanto esposte a rischio di traumi e compromissioni del benessere. Al riguardo la FNOVI ha prodotto specifiche linee guida veterinarie su divieti ed eccezioni consentite. TAR LOMBARDIA: PET THERAPY È "SERVIZIO DI INTERESSE PUBBLICO" da Notizie ANMVI 18 gennaio 2016 Non ci sono le basi giuridiche per vietare a chi non è imprenditore agricolo l'attività di addestramento cinofilo destinati alla Pet therapy. Non si impone la qualifica di imprenditore agricolo a chi intenda svolgere l’attività di addestramento cani su terreni destinati dall'amministrazione locale ad uso agricolo. Non rileva infatti che la normativa nazionale (Legge 349/96) ascriva le attività cinotecniche ad attività di tipo agricolo. Per il TAR Lombardia (Brescia, Sez. II, sentenza 05.01.2016 n. 6) la normativa è "ambigua": descrive infatti l'attività cinotecnica come finalizzata contestualmente ad allevamento, addestramento e selezione delle razze canine, ma non è detto che debbano esercitarsi tutte insieme. Chi intenda limitarsi al solo addestramento su un terreno classificato come agricolo non deve necessariamente essere un imprenditore agricolo, essendo peraltro ipotizzabile che le prestazioni coinvolgano animali non allevati, ma condotti dai rispettivi proprietari. La sentenza del Tribunale bresciano si spinge oltre e nel considerare il tipo di addestramento in questione- su cani destinati ad attività assistite, definendo la cosiddetta pet therapy come "servizio di interesse pubblico". Si legge in sentenza: "La pet therapy consiste effettivamente in un’attività terapeutica di promozione della salute dei soggetti beneficiari, i quali si trovano in condizioni di particolare debolezza o fragilità: l’instaurazione di una relazione positiva con l’animale domestico realizza un evidente interesse di portata generale, ossia il miglioramento del benessere degli individui in difficoltà. La cura delle patologie che affliggono talune persone mediante l’ausilio di animali ben può rientrare nella definizione di “servizi di interesse pubblico”, adoperata dall’amministrazione per descrivere gli interventi ammessi nella zona ove la ricorrente svolge la propria attività". ARRIVANO GLI ESAMI PER SCOPRIRE LE ALLERGIE DI FIDO E MICIO Da Il Veterinario d'Italia nr. 11 del 22 gennaio 2016 Dopo anni di sperimentazione e pratica sugli umani, anche Fido e Micio potranno essere sottoposti a nuovi esami per scoprire se sono affetti da allergie. La novità arriva dalla startup laziale Amovet (Allergologia Molecolare Veterinaria), che ha lavorato per estendere ai quattrozampe domestici, ma anche a cavalli e ad altri animali di grossa taglia, gli esami diagnostici ImmunoCAP, una metodica che permette la diagnosi di allergie e patologie autoimmuni attraverso l'utilizzo di oltre 600 allergeni standardizzati e purificati e di circa 90 molecole. La startup, finanziata anche da fondi europei attraverso Lazio Innova della Regione Lazio, è una squadra composta da un medico allergologo immunologo, da un team di veterinari dermatologi e da un gruppo di tecnici di laboratorio. Il laboratorio viene supportato da un sito specializzato, www.amovet.it, rivolto agli oltre 16 milioni di famiglie con animali domestici e ai circa 800mila possessori di cavalli. COMUNICATO STAMPA A SEGUITO DELL’INCHIESTA DI “REPORT” SUL PETFOOD: CRONISTORIA Da Newsletter FNOVI nr. 1/13.01.16 Riteniamo opportuno rendere pubblico il travagliato iter cui FNOVI ha dovuto sottostare ai fini della pubblicazione di un proprio comunicato stampa, a seguito del noto servizio televisivo della trasmissione Report di domenica 6 dicembre 2015. Raccontiamo in sintesi, per data, i fatti salienti, limitandoci per quanto possibile alla sola loro descrizione, evitando commenti e interpretazioni. Lasciamo alla valutazione del lettore ogni considerazione sugli asseriti principi di libertà, correttezza e pluralismo di informazione, e di “integrità” (trasparenza, responsabilità, indipendenza, etica) di alcune testate giornalistiche. 9 dicembre: in considerazione della cattiva immagine della professione veterinaria fornita dal servizio andato in onda domenica 6, FNOVI decide di informare la pubblica opinione con un Comunicato Stampa sulla propria posizione, tramite l’acquisto di un adeguato spazio pubblicitario su “Corriere della Sera”. Vengono attivati i canali opportuni e preparato il testo da pubblicare. 14 dicembre: il testo preparato ed approvato da FNOVI viene trasmesso, tramite l’Agenzia di Comunicazione incaricata, agli interlocutori RCS – Corriere della Sera. Ha inizio una serie di scambi di comunicazioni a mezzo mail tra gli interlocutori RCS (ufficio legale) e FNOVI, con richieste di modifica del testo, ritenuto da RCS inadeguato alla pubblicazione nella forma definita da FNOVI. Secondo FNOVI le modifiche richieste, in particolare i tagli di parti del testo, limitano fortemente l’espressione e il significato del messaggio che FNOVI stessa vuole dare alla pubblica opinione. 17 dicembre: viene comunque richiesto il pagamento anticipato dello spazio pubblicitario da acquistare; FNOVI provvede al saldo di quanto richiesto. Proseguono gli scambi mail tra RCS e FNOVI sulle modifiche che RCS ritiene necessarie per la pubblicazione del messaggio. 19 dicembre: nella serata, a seguito di ulteriori scambi epistolari tra RCS e FNOVI, RCS comunica la propria indisponibilità a pubblicare il messaggio, ancorché in spazio a pagamento. Propone in alternativa la sua pubblicazione sul quotidiano “La Stampa”. 21 dicembre: Bloccato il pagamento a RCS Corriere della Sera, FNOVI decide di conseguenza di procedere alla pubblicazione del messaggio sulla testata “La Repubblica”, con modalità analoghe a quelle previste con RCS Corriere della Sera; vengono immediatamente attivati i canali e le procedure opportuni. Seguono, anche con Repubblica, alcuni scambi di mail per la modifica di alcuni passaggi del testo (es. eliminazione della citazione della testata “Report”), ai fini della pubblicazione. 24 dicembre: il messaggio viene pubblicato sulla testata “La Repubblica” nella forma concordata, ancorché non del tutto aderente all’intento originario di FNOVI. TEST RAPIDI IMMUNOCROMATOGRAFICI Da email Diagnosticavet Srl Diagnosticavet Srl di Milano presenta dei nuovi test immunocromatografici per il Parvovirus e Cimurro per il cane eTroponina I e D-Dimeri per cane e gatto. Per info e ordini: www.diagnosticavet.com GRANDI ANIMALI LE LINEE GUIDA PER VALUTARE L’IDONEITÀ DEI SUINI AL TRASPORTO Da www.unaitalia.com 21/01/16 e Settimanale della Veterinaria Preventiva nr. 2/24.01.16 L'Ue ha accolto favorevolmente le "Linee guida per la valutazione dell'ideoneità al trasporto dei suini", elaborate dalle associazioni europee di veterinari, allevatori, trasportatori e animalisti (FVE- Copa Cogeca - UECBV - Eurogroup for animals - Animals’ Angels - IRU - ELT - INAPORC - Cooperl Arc Atlantique). Le Practical Guidelines to Assess Fitness for Transport of Pigs sono state progettate per essere di semplice comprensione e fornire un aiuto ai professionisti coinvolti nel trasporto dei suini, e intendono essere complementari alla normativa comunitaria esistente. Non rappresentano la reale situazione in Europa di oggi, ma forniscono una lista esaustiva delle situazioni che possono verificarsi e delle condizioni che possono portare a classificare un animale “non idoneo” al trasporto, al fine di aiutare gli operatori a garantire che il benessere degli animali sia sempre massimizzato. Le linee guida utilizzano fotografie, disegni e testi di semplice interpretazione per aiutare tutti gli operatori a decidere sull'idoneità al trasporto dei suini, perché garantire un elevato livello di benessere degli animali durante il trasporto è nell'interesse di tutti. Trasportare gli animali non idonei non solo provoca sofferenza agli animali stessi, ma può comportare sanzioni, perdite finanziarie e revoca dell'autorizzazione al trasportatore o al conducente. Le linee guida sono attualmente disponibili in inglese per i veterinari, trasportatori, allevatori e professionisti del settore che ne facciano richiesta all'indirizzo a: [email protected] oppure possono essere scaricate dal sito italiano. www.fve.org A breve sarà pronta anche la traduzione in TUBERCOLOSI BOVINA, PIEMONTE, LIGURIA E MARCHE UFFICIALMENTE INDENNI Da www.sivemp.it 21/01/16 Piemonte, Liguria e Marche conseguono un importante obiettivo sanitario: il riconoscimento della qualifica di nuove aree ufficialmente indenni per tubercolosi bovina. Il Comitato veterinario permanente (Standing Committee for plants, animals, food and feed) ha votato a Bruxelles lo scorso 12 gennaio la Decisione di esecuzione che ratifica il raggiungimento della qualifica sanitaria. La Decisione diverrà esecutiva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Può fregiarsi del titolo di ufficialmente indenne quel territorio che ha contenuto la percentuale di allevamenti bovini infetti da tubercolosi entro lo 0,1 % e dove almeno il 99,9 % degli allevamenti è stato dichiarato ufficialmente indenne da tubercolosi ogni anno negli ultimi 6 anni. Attualmente in Italia sono 7 le regioni che hanno raggiunto questo traguardo: oltre a Piemonte e Liguria ci sono, infatti, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Friuli Venezia Giulia. Indenni sono anche le due province Autonome di Trento e Bolzano e a 12 province sparse in altre regioni, mentre i livelli della prevalenza permangono alti in Campania, Calabria, Puglia e soprattutto in Sicilia. INFEZIONI INTRAMMAMARIE BOVINE: PERFORMANCE DI SCC, LDH E NAGASE Da Vet.journal 22 gennaio 2016 Uno studio ha valutato la performance diagnostica dei test della conta delle cellule somatiche (SCC), della lattato deidrogenasi (LDH) e della N-acetyl-β-d-glucosaminidasi (NAGase) in campioni compositi di latte per identificare le bovine da latte con e senza infezione intramammaria (IMI). Inoltre, ha valutato se un aggiustamento di questi indicatori di salute delle mammelle in accordo alla loro associazione con diversi fattori influenzanti (es., ordine di parto, giorni di lattazione e stagione) migliorasse la performance diagnostica. Infine, ha determinato se la performance della SCC migliorasse includendo nel modello i risultati della SCC di precedenti mungiture di test adiacenti. Tali dati test non erano disponibili per LDH e NAGase. Si prelevavano campioni di latte di quarto per l‘esame batteriologico da quasi 1000 bovine di 25 allevamenti durante 3 giorni consecutivi: il giorno prima della mungitura test, il giorno della mungitura test e il giorno successivo. Per ciascuna bovina si analizzava un campione composito di latte per determinare composizione del latte, SCC, LDH e NAGase. Tra le bovine analizzate, 485 erano IMI-negative e 256 erano IMI-positive in uno o più quarti, in accordo alle definizioni utilizzate. Le bovine restanti avevano uno stato IMI inconclusivo. La AUC era simile per SCC aggiustata (0,84), SCC non aggiustata (0,83) e media geometrica della SCC (0,80–0,81), mentre era molto inferiore per LDH (0,66) e NAGase (0,62). I maggiori valori di sensibilità (Se), specificità (Sp), valore predittivo positivo (PPV), valore predittivo negativo (NPV) ed accuratezza (ACC) si ottenevano con la SCC. L’aggiustamento degli indicatori di salute della mammella per i fattori influenzanti (es., ordine di parto) non migliorava marcatamene la performance diagnostica , mentre l’aggiunta di informazioni sulla SCC di precedenti mungiture test adiacenti migliorava lievemente la performance della SCC. Degli indicatori di salute della mammella studiati, la SCC aveva la capacità complessiva maggiore di identificare correttamente le bovine IMI-negative e IMI-positive, concludono gli autori. ZOOTECNIA DI PRECISIONE, A CHE PUNTO SIAMO? da http://agronotizie.imagelinenetwork.com 19/01/16 La zootecnia di precisione allarga i suoi orizzonti, ma qual è lo stato dell'arte? AgroNotizie ha intervistato Andrea Galli, direttore del Crea lattiero caseario. Professor Galli, partiamo dal principio, che cosa si intende per zootecnia di precisione? “Significa utilizzare dei sensori nelle stalle per raccogliere dati accurati sul comportamento e la salute degli animali. Dati che poi vengono elaborati da modelli statistici e servono ad orientare le decisioni dell'allevatore”. Quali sono i sensori di uso più comune nelle stalle? “Si sono ormai affermati i collari che misurano il movimento e la ruminazione degli animali. Sono due parametri che insieme ci possono dire moltissimo sullo stato di salute di una mucca”. Ci può fare qualche esempio? “Un'attività motoria sopra la media è segno che l'animale è entrato in calore. La temperatura alta indica invece che il travaglio è iniziato. Una minore mobilità e ruminazione sono campanelli di allarme: l'animale ha un problema, magari di salute o magari legato a condizioni ambientali, come il caldo eccessivo. E ancora, se dopo un parto la ruminazione non riprende secondo certi parametri significa che la vacca ha un problema”. Solo con questi sensori l'agricoltore è in grado di conoscere lo stato di salute di un animale? “L'allevatore capisce se una vacca sta male anche senza sensori. Ma immaginiamo un'azienda con 2.000 capi in lattazione, quanto tempo può passare prima che qualcuno si accorga di un problema? E con quali costi? In allevamenti con molti capi la zootecnia di precisione è essenziale per monitorare costantemente la stalla e lanciare l'allarme in caso di problemi. Solo così si può intervenire subito e in maniera specifica”. Poniamo che un animale non stia bene, che cosa succede? “I sensori registrano i dati, i modelli di analisi captano l'anomalia e il sistema lancia l'allarme. Può essere un alert sul terminale in stalla, magari nella sala di mungitura, oppure sullo smartphone dell'allevatore”. Nell'azienda Baroncina, la cascina sperimentale del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) in provincia di Lodi, avete questi strumenti? “Certamente, abbiamo anche dei microfoni che registrano la tosse dei bovini. Dei software sono in grado di analizzare i dati e identificare eventuali sindromi respiratorie. Si tratta di uno strumento mutuato dall'allevamento suinicolo”. Quali altri sistemi avete? “Ci sono delle telecamere che riprendendo la stalla sono in grado di 'leggere' il comportamento degli animali. Negli allevamenti di suini riescono a capire se in un gruppo di scrofe gravide c'è un animale iper-dominante o iperaggressivo. L'allevatore può dunque intervenire nella composizione dei gruppi per evitare lesioni ai capi”. Su quali tipologie di allevamenti viene praticata la zootecnia di precisione? “Principalmente su bovini e suini, ma anche su conigli e polli. Ma potenzialmente qualunque tipo di animale può essere monitorato con questi metodi”. Oltre ai sensori posti sugli animali esistono anche delle apparecchiature che analizzano il latte? “La misurazione in automatico della qualità del latte è ormai la prassi. Si rivelano parametri organolettici e merceologici, ma tramite la conduttività elettrica anche l'eventuale presenza di una mastite nella vacca”. Parliamo di soldi: perché un allevatore dovrebbe investire su questi strumenti? “Per stalle di una certa consistenza, sopra i 200 capi in produzione, la zootecnia di precisione consente di avere una gestione più semplice degli animali, una riduzione dei costi di gestione e un aumento della produzione e della qualità del latte. Sono investimenti che si ripagano da soli. Basti pensare che le nostre vacche producono 120 quintali di ottimo latte”. MENO ALLEVAMENTI BOVINI IN ITALIA. E NON È UN BENE da http://carnisostenibili.it 26/01/16 All’appello mancano oltre 42mila allevamenti di bovini. Sono quelli che hanno chiuso i battenti negli ultimi dieci anni, come evidenziano le analisi di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo. A cedere sotto la pressione di un mercato sempre più avaro sono gli allevamenti più piccoli e meno strutturati, ma il loro posto, a differenza di quanto avviene nell’allevamento da latte, non è rimpiazzato dal parallelo aumento delle dimensioni produttive degli allevamenti che restano in attività. Si allarga così il deficit della bilancia commerciale, che per le carni bovine comporta un esborso di circa 2,5 miliardi di euro all’anno. Soldi spesi non solo per importare carni e preparazioni a base di carne, ma anche vitelli da avviare all’ingrasso nelle nostre stalle. Più di uno i motivi di questa continua diminuzione dei nostri allevamenti di bovini. Da una parte il progressivo calo della domanda di carne, al quale non sono estranei i continui allarmi salutistici che mettono sul banco degli accusati, spesso ingiustamente, le carni rosse. Poi la crisi economica che ha portato il consumatore a preferire carni meno costose, come quelle avicole. I prezzi di mercato si sono comportati di conseguenza, con quotazioni a volte insufficienti a coprire i costi di produzione. Segnando così il destino di molti allevamenti. Ma non si pensi che la chiusura delle stalle abbia solo una valenza economica, sebbene i numeri del settore siano di tutto rispetto, con una produzione di 3,4 miliardi di euro, pari al 6% dell’intera agricoltura. C’è un valore assai più importante sul fronte ambientale. L’allevamento del bovino da carne è in molti casi connesso alla valorizzazione di terreni marginali di collina e montagna, dove il pascolo è una delle poche attività economiche praticabili. E dove c’è un allevamento c’è cura e controllo del territorio. In sua assenza avanza il degrado. Senza dimenticare gli aspetti salutistici. La produzione italiana di carne bovina copre meno del 60% del fabbisogno. Il resto è affidato alle importazioni. Tutte salubri e garantite, ovviamente. Ma quanto si produce in Italia può vantare i controlli di un servizio veterinario che dipende dal Ministero della Salute e che per efficienza e capillarità ha pochi eguali a livello internazionale. Un controllo che non trascura nessuna fase della filiera. ASPETTI MRI DELLE PATOLOGIE CEREBRALI DEI PICCOLI RUMINANTI da Vet.journal 27 gennaio 2016 Le patologie cerebrali sono un’importante causa di deficit neurologico nei piccoli ruminanti, tuttavia sono stati descritti raramente gli aspetti della risonanza magnetica (MRI). Uno studio retrospettivo ha descritto le caratteristiche MRI di un gruppo di piccoli ruminanti con patologia cerebrale confermata. Soddisfacevano i criteri di inclusione 9 animali: 6 pecore e 3 capre. Tutti presentavano disordini neurologici localizzati al cervello con conferma istopatologica. Nei soggetti con malattia tossica-metabolica erano presenti lesioni MRI bilaterali simmetriche che interessavano sia la sostanza grigia (un soggetto con poliencefalomalacia) sia la sostanza bianca (2 soggetti con enterotossiemia). Negli animali con infiammazione suppurativa erano presenti lesioni del tronco encefalico focali asimmetriche (2 soggetti con encefalite da Listeria) o lesioni tipiche rispettivamente di un ascesso intra-assiale (1 soggetto) o durale (1 soggetto). Non si osservavano lesioni MRI in un animale con sospetta cerebellite virale e in uno con tragitti migratori parassitari. Non si osservavano lesioni neoplastiche o vascolari. I risultati dello studio supportano la diagnosi delle malattie cerebrali nei piccoli riminanti, concludono gli autori. MARCATORI PER LA DIAGNOSI PRECOCE DELLA MASTITE NEI BOVINI DA LATTE da www.anmvioggi.it 26 gennaio 2016 Il Ministero delle Politiche Agricole finanzia il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) per la diagnosi precoce della mastite bovina. Nello specifico, destinatario del finanziamento è il Centro di ricerca per la produzione delle carni e il miglioramento genetico. Il contributo accordato - con decreto ministeriale- è di 77.220 euro, pari al 99% della spesa ammessa per lo svolgimento del progetto di ricerca “Individuazione di marcatori per la diagnosi precoce della mastite nei bovini da latte - MASTMARK”. Luca Buttazzoni è stato nominato dal Ministero Coordinatore generale del progetto che si concluderà il 31 marzo del 2017. Il finanziamento è attinto dalle risorse destinate allo sviluppo rurale. Il Centro di ricerca dovrà individuare una specifica metodologia di analisi citofluorimetrica e pervenire- attraverso l’uso di marcatori molecolari- alla diagnosi precoce della mastite nelle bufale e bovine da latte. DM 27163 del 15/12/15: Decreto di concessione contributo al C.R.E. A - P.C.M. per lo svolgimento del progetto di ricerca "Individuazione di marcatori per la diagnosi precoce della mastite nei bovini da latte - MASTMARK" www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9650 SCUOLA DI MANAGEMENT – PROFESSIONE ALLEVATORE Da email del 27/01/16 PVI Formazione Nasce la Scuola di Management di Professione Allevatore: il progetto prevede 13 lezioni da aprile a giugno, 78 ore complessive di formazione con docenti qualificati, visite in azienda e attestato finale di frequenza. La Scuola è iscritta all’Albo degli operatori accreditati per la formazione di Regione Lombardia. Le lezioni si svolgeranno il venerdì presso la sede di PVI Formazione srl a Inverno e Monteleone (PV). L’inizio è previsto il 1 aprile 2016. Gli argomenti trattati: attrezzature; lavoro e personale; gestione della mandria; informatica in azienda; selezione e genetica; sanità; mungitura e qualità del latte; agronomia; meccanica agraria; trasformazione e vendita. Direttore Scientifico della Scuola è il Dott. Alessandro Fantini. www.pviformazione.it/scuoladimanagement-pa Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari da www.enpav.it LE PROSSIME SCADENZE PER GLI ISCRITTI 31.01.2016 Scadenza per la richiesta online (www.enpav.it) della rateazione dei contributi minimi 2016 in 4 o 8 rate. I bollettini saranno disponibili dal mese di marzo 2016. 31.01.2016 Scadenza per la richiesta online della rateazione dei contributi eccedenti da Modello 1/2015 per contributi superiori complessivamente a € 3.856,50. La prima scadenza sarà il 29.02.2016. 29.02.2016 Scadenza per il pagamento dei contributi eccedenti da Modello 1/2015. Si precisa che nel caso di contribuzione superiore a € 1.500, sono stati emessi due bollettini M.Av. per ogni contributo (soggettivo e/o integrativo) alla stessa data del 29.02.2016. In tale ipotesi, infatti, si è voluta dare la possibilità di poter anticipare il pagamento, suddividendolo in due soluzioni diverse. NOVITA’ SUL SITO: AREA EREDI E’ disponibile una nuova Area del sito internet dell’Ente riservata ai servizi online per i familiari dei veterinari deceduti, denominata “Area Eredi”. Per usufruire dei vari servizi è necessario essere titolari di pensione Enpav o aver ricevuto da parte dell’Ente la comunicazione di attivazione della pensione. Tra le varie funzionalità previste troviamo: • la consultazione del dettaglio di pagamento della pensione erogata mensilmente • la Certificazione Unica dei redditi percepiti (ex CUD) • la documentazione relativa ad eventuali conguagli fiscali Per accedere ai servizi è necessario effettuare una richiesta online di Registrazione attraverso una funzionalità presente nell’Area Eredi del sito www.enpav.it Ogni percipiente la stessa prestazione Enpav, dovrà registrarsi all’Area riservata per poter accedere alle varie funzionalità, ad esempio dovranno registrarsi singolarmente sia il genitore sia il figlio pensionati indiretti Enpav. Per la fase di registrazione è obbligatorio fornire la matricola del veterinario deceduto e alcuni dati anagrafici dell’erede che esegue la richiesta. Se non si conosce la matricola del veterinario, è possibile ricavarla attraverso una funzione online, presente nella schermata di registrazione, ovvero richiederla direttamente all’Enpav, tramite il numero verde. I dati anagrafici che si vanno ad inserire devono coincidere con quelli in possesso di Enpav. Il codice fiscale, il numero di telefono cellulare, l'indirizzo e-mail e il cap di residenza devono corrispondere esattamente a quelli registrati presso gli archivi informatici dell'Ente. In caso contrario è necessario comunicare le opportune variazioni, inviando un'e-mail ad [email protected]. A conclusione del buon esito dell’operazione, si otterranno le credenziali di accesso al servizio telematico, attraverso l’invio di un sms, contenente la password, ed un'e-mail con il codice utente che corrisponde all’identificativo del trattamento di pensione. REGIONE LOMBARDIA: INIZIATIVE A SOSTEGNO DEI PROFESSIONISTI La Regione Lombardia ha dato il via a due iniziative di grandi interesse aprendole anche ai liberi professionisti. • Ha stabilito modalità e termini per l’avvio a sostegno della misura di auto impiego e di auto imprenditorialità nell’ambito del programma Garanzia Giovani (l’iniziativa è quindi riservata ai giovani under29). La finalità è favorire l’avvio di nuove attività imprenditoriali giovani, che possono anche assumere la forma giuridica di associazioni tra professionisti, che vengono considerate microimprese, adottando la definizione europea. Ai giovani imprenditori o professionisti verranno offerti sevizi di consulenza, formazione e affiancamento per la fase di avvio dell’attività. Il valore massimo del singolo contributo è di 3.200€, la cui erogazione avviene al 70% a inizio processo e il restante 30% all’apertura effettiva dell’attività, che deve avvenire entro 45 giorni dal termine dell’erogazione dei servizi di consulenza e formazione. • www.enpav.it/attachments/article/307/Garanzia%20giovani.pdf La Regione ha pubblicato poi le linee guida per l’attuazione degli interventi di formazione continua, erogati da enti di formazione accreditati presso la Regione Lombardia, i cui destinatari possono essere anche liberi professionisti, sia in forma singola che associata. Le iniziative formative possono essere presentate anche in modo aggregato da più imprese o studi professionali. www.enpav.it/attachments/article/307/Formazione%20continua.pdf ALIMENTI RADIOATTIVITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE: IL GU IL REGOLAMENTO EURATOM 2016/52 da www.sivemp.it 20/01/16 E' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea il nuovo Regolamento (Euratom) 2016/52 del Consiglio del 15 gennaio 2016 che fissa i livelli massimi ammissibili di radioattività per i prodotti alimentari e per gli alimenti per animali a seguito di un incidente nucleare o in qualsiasi altro caso di emergenza radiologica e che abroga il regolamento (Euratom) n. 3954/87 del Consiglio e i regolamenti (Euratom) n. 944/89 e (Euratom) n. 770/90 della Commissione. Il Regolamento stabilisce i livelli massimi ammissibili di contaminazione radioattiva dei prodotti alimentari, prodotti alimentari secondari e alimenti per animali. Prevede inoltre la procedura per adottare (e successivamente modificare) i regolamenti di esecuzione che rendono applicabili i livelli massimi ammissibili in caso di incidente nucleare o di qualsiasi altro evento di emergenza radiologica che possa dar luogo o che abbia dato luogo a una significativa contaminazione radioattiva dei prodotti alimentari e degli alimenti per animali, originari dell'Unione o importati da paesi terzi. Viene inoltre stabilito che la Commissione Ue venga assistita, nella elaborazione degli atti di esecuzione, dal Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi. Le norme generali per l'esecuzione dei controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alle normative volte, segnatamente, a prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili i rischi per gli esseri umani e gli animali, sono stabilite nel regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio. IL POLLINE NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN INGREDIENTE DEL MIELE da Il Sole 24 ore 13/01/16 È stato pubblicato sulla G.U. n. 7 dell'11 gennaio 2016, il decreto legislativo 7 gennaio 2016, n. 3 che attua la direttiva 2014/63/UE che modifica la direttiva 2001/110/CE, modificando il d.lgs. 21 maggio 2004, n. 179. Due le principali novità: 1) il polline non è considerato un ingrediente essendo una componente naturale specifica del miele; 2) è vietato estrarre polline o qualsiasi altra componente specifica del miele, a meno che ciò sia inevitabile nell'estrazione di sostanze estranee inorganiche o organiche. Tuttavia il provvedimento prevede che prodotti immessi sul mercato o etichettati anteriormente al 24 giugno 2015, in conformità alle disposizioni vigenti prima della data di entrata in vigore (il giorno successivo della pubblicazione in G.U.) del decreto, possono essere commercializzati fino all'esaurimento delle scorte. PRODOTTO ITTICO, ECCO QUANDO È "MANIFESTAMENTE INFESTATO"-LINEE GUIDA Da Notizie ANMVI 18/01/16 Le nuove Linee guida sull'igiene dei prodotti della pesca - dettagliando i compiti degli Operatori- fanno chiarezza sul concetto di prodotto "manifestamente infestato". Il documento adotta le conclusioni di uno studio-coordinato dal Ce.I.R.S.A. e pubblicato da Aivemp-, sul quadro epidemiologico, scientifico e giuridico della problematica Anisakis; in base a questo studio, dovrebbero essere considerate superate le discussioni inerenti il numero di pesci da eviscerare o il numero di parassiti presenti nella cavità celomatica da conteggiare, individuando quale prodotto "manifestatamente infestato" quello nel quale siano visibili dei parassiti nelle normali condizioni di esposizione per la vendita. E' esattamente quanto si ricava dalle Linee guida in materia di igiene dei prodotti della pesca- diffuse dal Ministero della Salute dopo l'approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni. " A livello di stabilimenti riconosciuti che non effettuano manipolazioni quali sfilettatura, tranciatura, etc., come ad esempio il mercato ittico o i depositi all’ingrosso", le Linee guida prescrivono che l'OSA (Operatore del Settore Alimentare) "deve valutare le procedure di autocontrollo basate sul sistema HACCP e la corretta applicazione delle suddette procedure (es. esame visivo svolto in modo continuativo sul pesce intero per escludere la presenza di parassiti visibili sulla superficie del pesce), anche attraverso controlli a campione". L’obiettivo del documento è quello di armonizzare i controlli ufficiali in materia di igiene dei prodotti della pesca, svolti dalle Autorità competenti sul territorio nazionale. Inoltre, le linee guida confermano le indicazioni già espresse in precedenza dal Ministero della Salute su come non sia perfezionabile l’ipotesi di contravvenzione di cui all’art. 5 della Legge n. 283 del 1962 (Testo Unico delle Leggi Sanitarie) per mancanza dell’elemento soggettivo del reato, nell’ipotesi in cui l’operatore abbia agito in conformità alla legge nella verifica dell’assenza di parassiti e della nocività del prodotto destinato all’alimentazione. IL 30% DEGLI ALIMENTI CHE CONSUMIAMO QUOTIDIANAMENTE NON SONO SICURI da Newsletter Georgofili 27 gennaio 2016 Nel triennio 2013-2015 i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità nell’ambito della Sicurezza Alimentare hanno rilevato 38.007 “non conformità”, ovvero circa il 33% del totale dei controlli eseguiti. E' quanto ha dichiarato il Generale Vincelli dei Carabinieri del Nas nel corso di un'audizione alla Commissione agricoltura del Senato. E' nel settore della ristorazione che sono stati riscontrati il maggior numero di illeciti ma particolare attenzione è stata data anche ai settori di farine, pane e pasta, carni e lattiero-caseario. La maggior parte delle irregolarità denunciate riguarda proprio carenze igenico-sanitarie, in violazione dei D.lgs 193/2007 e Reg. CE 882/2004. Seguono le contestazioni riguardanti la violazione dell'art. 5 L. 283/1962- cattivo stato di conservazione e/o alterati ed insudiciati. Il 34% delle irregolarità è invece ascrivibile a condotte di frode in commercio, adulterazione e contraffazione di alimenti, e illeciti su etichettatura e tracciabilità degli alimenti. In sostanza, ogni 10 controlli dei NAS si scopre un truffatore, un sofisticatore, un adulteratore. VARIE PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO DELLE SALMONELLOSI NEGLI AVICOLI 2016-2018 Da Il Veterinario d'Italia n. 4 del 13 gennaio 2016 Il Ministero della salute ha elaborato il Piano Nazionale di Controllo delle Salmonellosi negli avicoli 2016-2018 che sostituisce integralmente i precedenti. Le disposizioni del PNCS, preparato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale Salmonellosi eil il COVEPI - CRN per l’epidemiologia Veterinaria, la programmazione, l‘informazione e l‘analisi del rischio, sono state presentate alla Commissione Europea per l’approvazione ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento (UE) 652/2014. Il PNCS è obbligatorio, su tutto il territorio nazionale, per i gruppi degli allevamenti avicoli a carattere commerciale indipendentemente dalla capacità delle seguenti specie e orientamenti produttivi. • Riproduttori Gallus gallus; • Ovaiole Gallus gallus; • Polli da carne Gallus gallus; • Tacchini da riproduzione; • Tacchini da ingrasso. Sono esentati dall’obbligo di applicazione del PNCS solo gli allevamenti familiari, come definiti dal DM. Gli allevamenti con capacità strutturale uguale o superiore ai 250 capi devono applicare il piano integralmente. Gli allevamenti con capacità strutturale inferiore ai 250 capi a carattere commerciale devono applicare il piano attraverso un PdAA adeguato alla realtà aziendale (ovvero semplificato), concordato col Servizio Veterinario ufficiali competente per territorio. Se ritenuto opportuno dal Servizio Veterinario, può essere applicato un Piano di Autocontrollo Aziendale semplificato anche per gli allevamenti familiari. Le attività di controllo del PNCS sono finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo comunitario di riduzione della prevalenza dei sierotipi di Salmonella rilevanti per la salute pubblica che è pari: • All’1% o meno per i gruppi di riproduttori e di polli da carne Gallus gallus e per i tacchini da riproduzione e da ingrasso; • Al 2 % o meno per i gruppi di ovaiole in deposizione. I controlli annuali del PNCS devono essere completati entro il 31 dicembre di ciascuno degli anni di validità del piano. IL COMPORTAMENTO DEI POLLI PUÒ SEGNALARE L’INFEZIONE DA CAMPYLOBACTER Da www.alimenti-salute.it I ricercatori dell’Università di Oxford hanno monitorato i gruppi di broiler attraverso le telecamere analizzando poi le caratteristiche del flusso ottico dei volatili all’interno del capannone dove venivano allevati. La tecnica funziona utilizzando la rilevazione delle caratteristiche di spazio e tempo formate dai cambiamenti della luminosità dell’immagine in movimenti. I lotti positivi a Campylobacter hanno mostrato una media di movimento inferiore e un movimento meno uniforme rispetto ai lotti negativi. Questi studi rappresentano un primo passo verso importanti linee di ricerca che hanno l’obiettivo di associare salute e benessere animale non solo tra loro, ma anche con la sicurezza alimentare. VETERINARIA INTERNAZIONALE: NOTIZIARIO EPIDEMIOLOGICO DICEMBRE 2015 Da www.salute.gov.it Il Ministero della salute pubblica il Notiziario sulla situazione epidemiologica internazionale delle malattie infettive degli animali relativo al mese di dicembre 2015 (www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_3900_listaFile_itemName_11_file.pdf). L’ultimo numero del 2015 aggiorna la situazione in particolare in tema di: - Influenza aviaria: la Francia fronteggiare un’epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N1, H5N2 e H5N9, quest’ultimo isolato per la prima volta) in alcuni distretti meridionali del proprio territorio; negli stessi distretti, ancora, è stato notificato un focolaio anche di influenza aviaria a bassa patogenicità (H5N2 e H5N3). Anche la Germania (H5N2) è interessata da LPAI, come l’Italia (H5N2 e H5N3 in Emilia Romagna e Lombardia). - Afta epizootica: notifiche di nuovi casi provengono da Arabia Saudita, Israele, Marocco, Sudafrica e Turchia. - Bluetongue:Il sierotipo 8 continua ad essere isolato sul territorio francese, mentre la Grecia segnala un nuovo focolaio dal 4. Altre notifiche provengono dalla Bosnia Herzegovina (Immediate notification), Croazia (report finale), Serbia (report finale), Slovenia, Turchia, Ungheria. - Peste suina africana: nella UE il virus è stato isolato solo in cinghiali e in zone già sottoposte a restrizioni. - Peste suina classica: Le Autorità russe notificano un altro focolaio. - Lumpy skin disease: continuano le segnalazioni della malattia in Grecia. In tutti i casi si è proceduto allo stamping-out. In Messico si è verificato un caso di mixomatiosi, assente dal 2011. In Danimarca è risolto il focolaio di Tularemia riscontrato nell'isola di Bornholm. La Tunisia ha notificato la conclusione dell'episodio di West Nile Disease occorso a novembre. La Germania ha dichiarato conclusa l'epidemia di Anemia infettiva equina in atto dal 2014. L'Italia è ancora interessata da Aethina tumida VIRUS ZIKA, CHE COS'È E CHE RISCHIO CORRIAMO IN EUROPA Da paginemediche.it 27/01/2016 Non esiste al momento nessun allarme virus Zika in Europa. In America Latina il virus trasmesso dalla zanzara del genere Aedes ha colpito migliaia di persone e causato malformazioni fetali, soprattutto microcefalia. In Italia sono stati registrati nel 2015 quattro casi, tutti riguardanti uomini di rientro dal Brasile, che sono stati curati e sono guariti. Altre segnalazioni arrivano dalla Spagna e dalla Gran Bretagna ma gli esperti tranquillizzano la popolazione: il virus non si trasmette da uomo a uomo e la zanzara non è presente naturalmente in Europa. I microbiologi rendono noto che il problema potrà diventare più serio in estate, con l'inizio della stagione di attività biologica delle zanzare. L'Amcli spiega che è necessario tenere sotto osservazione l'andamento della stagione ed attrezzarsi per fare rapide diagnosi. Molte regioni sono già pronte per attivare un centro di riferimento che “conduce la diagnosi di infezione da Zika, ma anche di Dengue, e di Chikungunya, virus trasmessi dalle stesse zanzare che possono dare origine a catene di trasmissione esattamente come Zika e che causano sintomatologia spesso sovrapponibile”. I sintomi del virus Zika sono gli stessi che si presentano con un'infezione da Dengue o altri arbovirus: si manifestano in una persona su quattro con febbricola, mal di testa, rash, congiuntivite, dolore alle articolazioni, malessere generale. N.B.: L’Ordine declina ogni responsabilità sulla precisione delle informazioni contenute in questo servizio di rassegna stampa, messo a disposizione dei propri iscritti. Inoltre si evidenzia che le notizie che compongono le News sono per ovvi motivi sintetiche; per approfondimenti si rimanda alle fonti degli articoli. Mantova, 30 gennaio 2016 Prot.: 52/16