Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 28/05/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 27/05/2015 PuntoEffe MEDICINALI PERSONALIZZATI 7 27/05/2015 PuntoEffe Ora un po' di coraggio 9 27/05/2015 PuntoEffe FarmacistaPiù: la casa dei farmacisti 10 SANITÀ NAZIONALE 28/05/2015 Corriere della Sera - Nazionale Con la nuova pillola anticoncezionale più rischi per la salute 12 28/05/2015 Corriere della Sera - Nazionale (In)fertilità 13 28/05/2015 Il Sole 24 Ore Bonus bebè, Lorenzin rilancia: estensione a cinque anni 15 28/05/2015 La Stampa - Nazionale Due coppie su dieci non riescono ad avere figli 16 28/05/2015 La Stampa - Nazionale La morte di Nicole Periti critici con i medici 18 28/05/2015 Il Giornale - Nazionale «Eubiosìa significa dignità della vita È la priorità di Ant» 19 28/05/2015 Il Giornale - Nazionale Da Bayer una nuova soluzione contro il dolore medio-moderato 21 28/05/2015 Il Giornale - Nazionale Contro il Parkinson nasce l'alleanza tra Neuromed e Cnr 22 28/05/2015 Avvenire - Nazionale UN INVESTIMENTO FERTILE 23 28/05/2015 Avvenire - Nazionale Un piano per la fertilità nell'Italia che non fa figli 24 28/05/2015 Avvenire - Nazionale Campagna informativa dedicata ai giovani e una Giornata nazionale dal 7 maggio 2016 25 28/05/2015 Avvenire - Nazionale La sterilità si previene da ragazzi 26 28/05/2015 Avvenire - Nazionale «Cellule fetali efficaci contro il Parkinson» 27 28/05/2015 Avvenire - Nazionale Centri aiuto alla vita 40 anni con le donne 28 28/05/2015 Avvenire - Nazionale Sla, terapie e assistenza: il 31 Giornata del sollievo 29 28/05/2015 Avvenire - Nazionale Sono italiane le staminali «immortali» 30 28/05/2015 ItaliaOggi A Rimini Wellness arrivano i cibi salutistici e gli chef 31 28/05/2015 ItaliaOggi Il latte di capra all'Expo Audrey Hepburn nei ricordi 33 28/05/2015 Panorama La risonanza magnetica si dà una mossa 34 27/05/2015 La Repubblica - Album CAMBIARE LE ABITUDINI 35 27/05/2015 La Repubblica - Album LA MIA APP SA TUTTO 38 VITA IN FARMACIA 28/05/2015 Corriere della Sera - Milano La Clinica Columbus ai Cremascoli 41 28/05/2015 Corriere della Sera - Brescia Furti, presi i complici dei 3 albanesi feriti 43 28/05/2015 La Repubblica - Milano Furti con spaccata,presa la banda degli albanesi 44 28/05/2015 La Repubblica - Palermo La morte di Nicole I periti scagionano il personale del 118 45 28/05/2015 La Repubblica - Torino Epatite non curata, 10 morti sospette 47 28/05/2015 La Repubblica - Torino "In Piemonte noi medici frenati dalla burocrazia" 48 28/05/2015 La Stampa - Vercelli Oasi verde, ludoteca e turisti Così cambierà l'ex ospedale 49 28/05/2015 Il Giornale - Milano Asta al Gallia contro le malattie degenerative 50 28/05/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ancona Anziana scippata della borsada un uomo nell'auto in corsa 51 28/05/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ancona False ricette per comprare ormoni 52 28/05/2015 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Federfarma,cariche confermate 53 28/05/2015 QN - Il Resto del Carlino - Pesaro I primi sette farmacisti del Camerunlaureati ad Urbino dal Rettore Stocchi 54 28/05/2015 Avvenire - Milano Dimezzate le rapine nelle farmacie 55 28/05/2015 QN - Il Giorno - Milano Amministratore delle Farmacie? Un incarico che nessuno vuole 56 28/05/2015 QN - Il Giorno - Milano Rapine in farmacia diminuite del 50% 57 28/05/2015 Il Secolo XIX - Savona Gli affitti salati rallentano l'apertura della nuova farmacia a Celle Piani 58 PROFESSIONI 28/05/2015 La Repubblica - Nazionale Mini motori e magneti il doping tecnologico corre già nel gruppo 60 27/05/2015 PuntoEffe La farmacia dei farmacisti 61 27/05/2015 PuntoEffe Una nuova identità per la farmacia 64 PERSONAGGI 28/05/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza La Lega vuole primarie nel centrodestra 69 27/05/2015 Lospiffero.com 11:56 I "Moderati" diffidano Berlusconi 70 27/05/2015 AGI 15:52 Sanita': Federfarma, collaborazione farmacie per Piano fertilita' 71 IN PRIMO PIANO 3 articoli 27/05/2015 Pag. 31 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PRIMO PIANO MEDICINALI PERSONALIZZATI Personalizzazione delle terapie, orphan drugs, preparazioni a base di principi attivi instabili o di principi attivi in associazione, variazioni della forma farmaceutica e degli eccipienti: il ruolo della galenica e della Società italiana dei farmacisti preparatori MARCO FORTINI La preparazione dei medicinali in farmacia è l'unica attività riservata in via esclusiva al farmacista, Interrogarsi periodicamente sulla sua reale utilità è doveroso per ognuno di noi. La preparazione galenica, che può sembrare a prima vista solo un ritorno al passato, ha al contrario una sua precisa collocazione e importanza in quanto consente al paziente di disporre di un medicinale "personalizzato" quando l'industria farmaceutica non è in grado di soddisfare una sua particolare esigenza, Mentre non deve essere la semplice e inutile replicazione di quanto già presente in commercio. Le motivazioni che portano il medico a prescrivere un galenico magistrale sono diverse e molteplici: • personalizzazione del dosaggio: il farmaco industriale può essere commercializzato In pochi dosaggi, non rispondendo appieno all'esigenza terapeutica del singolo. La necessità della personalizzazione del dosaggio nasce da motivi inerenti il principio attivo (per esempio, dosaggi scalari come nel caso di assuefazione da oppiacei) o connessi al singolo in relazione a età, peso corporeo, tolleranza individuale e particolari condizioni patologiche; • preparazione di medicinali difficilmente o non più reperibili: si tratta degli orphan drug, cioè dì medicinali per malattie rare, o comunque dì medicinali che non vengono prodotti perché non remunerativi; • preparazioni di medicinali a base di principi attivi instabili: il medicinale preparato In farmacia è estemporaneo e viene utilizzato in un tempo immediatamente successivo alla preparazione, ciò consente l'impiego di principi attivi che per le loro caratteristiche chimicofisiche potrebbero subire una rapida perdita di attività; • possibilità di associazione: in caso di patologie concomitanti il galenico può essere utile per ridurre il numero e la frequenza delle somministrazioni, associando in una sola forma farmaceutica più principi attivi e consentendo una migliore aderenza alla terapia; • possibilità di variare la forma farmaceutica e gli eccipienti: il preparato magistrale permette di somministrare in forma di sciroppo un prodotto che viene commercializzato solo in capsule o compresse a un paziente che non è in grado dì inghiottire oppure di trasformare in un gel uno sciroppo per pazienti che non sono in grado di deglutire: ponendo il gel in bocca il principio attivo si rilascia lentamente venendo poi assorbito attraverso la mucosa orale; oppure il preparato magistrale consente di variare opportunamente gli eccipienti quando quelli presenti nel prodotto industriale determinano allergie o intolleranze (tipica è quella al lattosio). Questo quadro non lascia dubbi: la galenica è indispensabile per risolvere specìfici problemi. L'allestimento di medicinali in farmacia però non può e non deve lasciare spazio all'improvvisazione e l'aggiornamento professionale è irrinunciabile. Il Codice deontologico stesso, ai commi 1 e 2 dell'art. 9, prevede che "1, La formazione permanente e l'aggiornamento sono presupposti per garantire l'appropriatezza e l'efficacia della prestazione professionale, 2, II farmacista ha il dovere della formazione permanente e dell'aggiornamento professionale al fine di adeguare costantemente le proprie conoscenze al progresso scientifico, all'evoluzione normativa, ai mutamenti dell'organizzazione sanitaria e alla domanda di salute dei cittadini". LASIFAP Tutto ciò diventa perentorio quando si allestisce un medicinale in farmacia e proprio in quest'ambito opera la Società italiana farmacisti preparatori. Sifap è un'associazione culturale nata nel 1993 con lo scopo di aggregare i farmacisti preparatori e favorirne l'aggiornamento scientifico per sostenere la preparazione dei medicinali in farmacia, Mantiene un rapporto costante con gli Ordini e le organizzazioni sindacali dei farmacisti; intensa è anche l'attività di collaborazione svolta presso le istituzioni pubbliche, con la partecipazione di suoi componenti a numerose commissioni tecniche, Infine si sottolinea che Sifap è intervenuta e interviene a difendere l'immagine professionale del farmacista tutte le volte che ha ravvisato una discriminazione tra il preparato allestito in farmacia e il medicinale di origine industriale. La società, per IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/05/2015 7 27/05/2015 Pag. 31 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato favorire la formazione professionale del farmacista preparatore, organizza convegni, seminari e congressi; realizza corsi di aggiornamento che hanno per oggetto la galenica in generale e tematiche più specifiche quali per esempio l'allestimento di particolari forme farmaceutiche e il controllo di qualità. Dal 2011, nell'ambito della Scuola permanente di formazione in attività di preparazione, istituita da Fofi, organizza corsi teorici avanzati realizzati su tutto il territorio nazionale, mentre per quelli che prevedono una parte pratica e necessitano di un laboratorio attrezzato si avvale di tre sedi equamente distribuite: Fossano CN, Ancona, Canosa di Puglia BAT. Sifap fornisce una costante e quotidiana consulenza sull'allestimento dei medicinali in farmacia, coordinando laureati esperti nei molteplici settori della galenica e offrendo ai soci: • metodi sulla gestione di materie prime, dotazioni, attrezzature e laboratorio; • approfondimenti tecnici e normativi su prescrizioni mediche e modalità di realizzazione dei preparati galenici; • collegamenti a numerose banche dati, con la possibilità di accedere a una vasta biblioteca completa dei più importanti testi scientifici, dei cataloghi dei medicinali e dei formulari galenici di molti Paesi europei ed extraeuropei e di riviste tecniche nazionali ed internazionali; • indicazioni per lo sviluppo dell'attività di preparazione. Con sacrificio anche quest'anno si è deciso di mantenere invariata la quota associativa, invitando gli iscritti a una serena riflessione: con poco più di 10 euro al mese - detraibili fiscalmente - si ha a disposizione dal lunedì al venerdì una segreteria tecnica altamente qualificata con colleghi laureati ed esperti in grado di rispondere a problematiche tecniche e normative inerenti l'attività di preparazione, Per statuto Sifap non ha finalità di lucro e/o sindacali e non svolge, né partecipa ad attività imprenditoriali, salvo quelle inerenti la formazione contìnua. Il presidente e i consiglieri non hanno alcun emolumento per i loro incarichi, né hanno mai percepito gettoni di presenza; la loro partecipazione personale per conto dell'associazione a seminari, incontri, convegni e quanto altro è sempre gratuita. Sifap può quindi contare esclusivamente sulle quote associati ve per finanziarsi e pertanto si augura di avere un numero sempre più alto di sostenitori.» IL NUOVO SITO Da gennaio 2015 è on-line il rinnovato www.sifap.org, un sito riprogettato interamente per rivolgersi a più interlocutori e con maggiore semplicità. Il portale è arricchito di nuove sezioni, che nella precedente versione non erano presenti, in particolare una nuova e ricca Area Soci suddivisa in quattro categorie rappresentate da bottoni di colori differenti: Atti blu, Tecnica verde, Normativa rosso, Pubblicazioni giallo, Quest'ultima categoria raccoglie tutti i contributi pubblicati nel corso degli anni da Sifap su riviste di settore, in essa è possibile anche consultare l'archivio storico dei Notiziari dal 2008 al 2014. Con il nuovo sito Sifap inaugura anche l'Area Cittadino, nata per illustrare ai pazienti le peculiarità del farmacista preparatore e del preparato galenico e per facilitare la reperibilità del medicinale allestito in farmacia su tutto il territorio nazionale. Per questo è anche possibile consultare una semplice mappa che consente di trovare la farmacia più vicina, Tale mappa potrà in seguito essere implementata per indicare anche le farmacie che allestiscono preparazioni peculiari (per esempio colliri, antitumorali, veterinari). Infine, per consentire ai neolaureati freschi di studi di avvicinarsi ai mondo della galenica, Sifap dal 2013 offre e continua ad offrire l'accesso gratuito all'area riservata del sito, per i primi due anni di vita professionale, ai laureati in Farmacia e in Chimica e tecnologia farmaceutiche, Foto: di MARCO FORTINI, segretario Società italiana farmacisti preparatori IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/05/2015 8 27/05/2015 Pag. 5 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Editoriale Ora un po' di coraggio Laura Benfenati Molti gli stimoli ricevuti dagli oltre 40 convegni che si sono tenuti a Milano, alla seconda edizione di FarmacistaPiù, II direttore generale di Aifa, Luca Pani, ha "bacchettato" i farmacisti, ricordando loro che l'accordo sulla remunerazione era chiuso e bisognava dire chiaro e tondo al ministero dell'Economia e delle Finanze che era vincolante in termini di legge: «Non avete avuto coraggio e ora arrivano i capitali e vi comprano». Omelia Barra, executive vicepresidente Walgreens Boots Alliance, ha rassicurato invece un po' la categoria, difendendo la pianta organica e la fascia C in farmacia, E mentre i Liberi farmacisti vogliono sapere nomi e cognomi dei 5.000 titolari in difficoltà di cui ha parlato Erika Mallarini della Sda Bocconi, non si riesce a comprendere come le proposte di liberalizzazione possano riuscire a rinvigorire il settore, come ha raccontato l'economista Nicola Salerno, Anche perché al convegno di Federfarma Servizi Marcello Tarabusi aveva detto esattamente il contrario e cioè che la deregulation delle farmacie non ha alcun impatto sulla spesa pubblica 0 privata. Le liberalizzazioni provocano invece contrazioni dei punti vendita, magari dei più deboli, come le rurali. «Non si può disegnare un sistema sulle farmacie di frontiera, bisogna trovare le risorse per sostenerlo», ha però ribadito Salerno, Quali risorse? Punti di vista così divergenti e un'unica certezza che sembravano condividere (quasi) tutti 1 partecipanti alla manifestazione culturale voluta da Fondazione Cannavo e sostenuta da Fofi: prima che il Ddl concorrenza diventi legge si deve agire, non aspettare che altri decidano per i farmacisti. Non ci si può permettere che sia messa a rischio la libertà della professione, che altri attori - molto si è parlato di banche e Gdo - prendano le redini del settore, «lo credo che invece dì aspettare si dovrebbe ragionare sul fatto che al nostro interno c'è già un sistema che può affrontare le catene, quello delle cooperative», ha detto il presidente della Fofi Andrea Mandelli. «Il compito delle cooperative è tutelare le farmacie in piena autonomia gestionale e di libertà di scelta», ha aggiunto il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirane, «perché indipendenza e libertà accompagnino la farmacia anche in futuro», Nell'intervista di copertina leggerete che c'è già una società di farmacisti - non una cooperativa pronta a comprare farmacie e in questo numero si parla anche di catene indipendenti sostenute dall'industria. Sono molti, in questo momento, coloro che si stanno preparando a essere protagonisti degli scenari post Ddl concorrenza. E le farmacie? • IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/05/2015 9 27/05/2015 Pag. 6 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe FarmacistaPiù: la casa dei farmacisti A Milano 40 convegni con oltre 200 relatori, alla seconda edizione della manifestazione culturale voluta dalla Fondazione Cannavo, con il patrocinio di Fofi AL VIA LA TRE GIORNI DI LAVORI In alto l'inaugurazione di FarmacistaPiù, con il consueto taglio del nastro. Tra Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri, presidente e vicepresidente Fofi, l'assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani. In alto a destra un momento del convegno di apertura sulle interazioni tra alimenti, sostanze di origine naturale e farmaci DAI SERVIZI ALLA NUTRIZIONE Alcuni momenti dei lavori congressuali: in alto il convegno sulla gestione strategica e operativa dei servizi in farmacia, a fianco quello sulla nutrizione clinica, Tra i relatori il ginnasta olimpico Juri Chechi LA CENA DI GALA La cena di gala di FarmacistaPìù, alia quale hanno partecipato quasi 500 persone, si è tenuta nella suggestiva cornice dell'Hangar Bicocca. Durante la cena sono stati premiati dalla Fofi alcuni farmacisti impegnati in attività di solidarietà. Tra loro Paola Brusa e Don Tommaso Lerario (foto in basso a destra) per il progetto A.P.P.A. e la farmacista di Ikonda, Manuela Buzzi, che lavora in Tanzania da una decina d'anni. Nella foto in basso a sinistra la mamma di Manuela riceve il premio da Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri. IL CONVEGNO ASSOFARM Ampia la partecipazione e acceso il dibattito al convegno che Assofarm ha dedicato alla farmacia dei servizi. Il presidente Venanzio Gizzi ha sottolineato come il sistema farmacìa nel suo complesso sia a rischio se non si punterà a rivalorizzare la professione attraverso provvedimenti specifici, come la distribuzione dei tarmaci ad alto contenuto tecnologico LA PHARMACEUTICAL CARE Venerdì pomeriggio al convegno "II percorso italiano della pharmaceutical care" Andrea Manfrin, della Medway School of Pharmacy University of Kent ha presentato i risultati preliminari dello studio Re-IMur, Valutazione randomizzata della revisione dell'uso dei tarmaci LA FARMACIA TRA STATO E MERCATO Al convegno del sabato mattina hanno partecipato, oltre ai vertici della Fofi, il direttore generale di Aifa Luca Pani, Erika Mallarini della Sda Bocconi, Emilia Grazia De Blasi, presidente della Commissione igiene e sanità del Senato, Daniele Capezzone, presidente della Commissione finanze della Camera dei deputati, Amerigo Cicchetti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva PANI SULLA REMUNERAZIONE «Raccordo sulla remunerazione era chiuso, ma i farmacisti non hanno detto chiaro e tondo al ministero dell'Economia e delle Finanze come l'accordo fosse vincolante in termini di legge», ha detto ai farmacisti Luca Pani al convegno di sabato mattina I PERCORSI DELLA SPECIALIZZAZIONE Molti e stimolanti i percorsi della specializzazione organizzati da Edra in collaborazione con le aziende, sul farmacista counsellore lo screening, sulla nutrizione clinica, sul comparto capelli, sul benessere in farmacia, sull'innovazione, sulla farmacia etica, sullo sviluppo del settore veterinario LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA A FarmacistaPiù ci sono stati convegni organizzati da Fenagìfar, Assofarm, Sìfo, Sifap, Sito, Sifac, da: Farmacisti volontari in Protezione civile, Mnlf, Fnpi, Conasfa, Fiafant e Società del Mediterraneo Latino AGGREGAZIONE DI SISTEMA Saia piena al convegno organizzato da Federfarma Servizi: "Farmacia indipendente e aggregazione di sistema": seguitissime le relazioni dei nostri storici collaboratori Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta dello Studio Guandalini di Bologna . • LE PROPOSTE DEI PROTAGONISTI Domenica mattina molto apprezzato l'intervento di Omelia Barra, executive vice president di Walgreens Boots Alliance, a difesa di pianta organica e fascia C in farmacia Foto: farmaceutica tra stato e mercato: lo scenario Foto: Nuovi modelli strutturali e organizzi della farmacia: il contratto di rete e le sinergiedel siste IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 28/05/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Parliamone Tra noi SANITÀ NAZIONALE 21 articoli 28/05/2015 Pag. 27 diffusione:619980 tiratura:779916 Con la nuova pillola anticoncezionale più rischi per la salute Sergio Harari Le nuove pillole anticoncezionali di più recente introduzione, e oggi molto diffuse, potrebbero presentare maggiori rischi per la salute rispetto a quelle più vecchie. Emerge da uno studio epidemiologico inglese, appena pubblicato sul British Medical Journal , che ha valutato l'associazione tra l'utilizzo dei contraccettivi orali cosiddetti di terza generazione (cioè contenenti desogestrel, gestodene, drospirenone e ciproterone) e il rischio di tromboembolismo venoso, malattia che comprende sia gli episodi di trombosi a carico delle vene profonde, soprattutto degli arti inferiori, che i casi di embolia polmonare, una condizione che presenta a tutt'oggi una significativa mortalità. Lo studio ha messo a confronto 10.500 casi di donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni con trombosi venosa verso 42.000 donne della stessa età e con gli stessi fattori di rischio ma senza trombosi, come gruppo di controllo. I risultati non sembrano lasciare adito a dubbi: il rischio di eventi trombotici venosi nella popolazione trattata con gli anticoncezionali più recenti è risultato essere da 3,6 a 4,3 volte maggiore che nella popolazione che non li assumeva. Ma non basta: le donne che utilizzavano contraccettivi orali cosiddetti di seconda generazione, ovvero meno recenti (cioè quelli contenenti noretisterone, levonorgestrel o norgestimato), presentavano, rispetto a quelle che non li assumevano, un rischio aumentato di 2,5 volte di sviluppare episodi di tromboembolismo venoso. Questo rischio è comunque molto inferiore rispetto a quello delle donne in terapia con i prodotti più recenti e teoricamente più innovativi. Lo studio segnala poi importanti differenze di rischio tra i diversi farmaci considerati. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lo studio 28/05/2015 Pag. 27 diffusione:619980 tiratura:779916 Una coppia su cinque in Italia non riesce a procreare Il calo di nascite non è più compensato dai migranti Lorenzin : malattie sessuali in aumento tra i giovani Il bilancio A rischio il ricambio generazionale: ogni anno nascono 12 mila bambini in meno Margherita De Bac ROMA I gorilla occidentali compaiono ai primi posti nella lista rossa curata dagli zoologi dell'Iucn, l'Unione internazionale per la conservazione della natura. Vivono, meglio dire sopravvivono, nell'Africa equatoriale e sono collocati dagli esperti al livello di «pericolo critico», il penultimo nella scala del rischio di estinzione. Lo stesso potrebbe essere detto degli italiani se esistesse la classifica delle popolazioni maggiormente minacciate dalla prospettiva di essere messa in netta minoranza. Scenario apocalittico? No, se si analizzano i dati contenuti nel Piano nazionale fertilità presentato ieri, in collegamento video, dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, prossima a un parto gemellare con cui intende contribuire simbolicamente al rilancio delle nascite. Le culle si svuotano, una coppia su cinque ha difficoltà a procreare per vie naturali, nel 2013 i nati sono stati 508 mila, nel 2008 erano 64 mila di più. È come aver «perso» ogni anno 12 mila bambini. Bilancio ancora più negativo se si considera che nel numero sono compresi i cittadini extracomunitari, più prolifici. Il problema maggiore del nostro Paese insomma è la mancanza di ricambio generazionale. Lo si va denunciando da tempo, ma adesso per la prima volta un governo si mette in azione per tentare qualcosa di concreto con un atto di programmazione condiviso da diversi ministeri, oltre a quello della Salute quello dell'Istruzione. Pediatri, ginecologi, medici di famiglia e altri attori della sanità pubblica hanno lavorato su questo documento che prevede una serie di interventi a breve e lunga scadenza per invertire la curva demografica. Obiettivo, la prevenzione della fertilità. «Siamo sotto la soglia per la conservazione della specie, come i gorilla - azzarda il paragone Andrea Lenzi, presidente della società italiana di endocrinologia, uno degli autori del Piano -. Le malattie che causano la difficoltà o l'impedimento a procreare diventano prioritarie come quelle oncologiche, croniche e cardiovascolari». E spiega: «Oggi nascono 1,39 bambini per donna, per garantire il ricambio dovrebbero essere 2,1. È un problema non solo economico, ma anche culturale e di informazione». Il primo passo è stato il bonus di 80 e 160 euro per la nascita di figli in famiglie a basso reddito, su iniziativa della ministra Lorenzin (il modulo per la richiesta è scaricabile sul sito Inps). Nel Piano la fertilità viene collocata al centro delle politiche sanitarie. La rete della prevenzione è basata su consultori, che andranno potenziati di personale e fatti conoscere, studi di medici di famiglia e pediatri. Il terminale sono le strutture di medicina e chirurgia della fertilità negli ospedali «in numero limitato, geograficamente equilibrato», così come i centri di oncofertilità. Oggi è infatti possibile far congelare ovociti e spermatozoi prima di una terapia antitumorale per cercare di avere figlio dopo la guarigione, con l'aiuto della fecondazione artificiale. Tra le altre azioni sono previste campagne di informazione pubbliche e nelle scuole: la ministra Lorenzin ha infatti sottolineato i «dati allarmanti che indicano un aumento delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani e in particolare gli under 20, malattie che mettono a serio rischio la fertilità futura dei ragazzi». E ancora corsi di formazione, con una cadenza di tre volte l'anno, organizzate dalle Asl per medici di famiglia e pediatri, oltre che incontri con i cittadini. Le donne, prosegue Lenzi, devono avere bene in mente che «l'età fertile è massima tra 20 e 30 anni poi decresce in modo repentino dopo i 35, fino ad essere prossima allo zero già diversi anni prima della menopausa». Persiste la convinzione che la maternità possa essere rimandata grazie alle tecniche di procreazione medicalmente assistita dove invece le percentuali di successo sono bassissime già tra 35 e 40 anni e si riducono al lumicino con l'aumento dell'età. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato (In)fertilità 28/05/2015 Pag. 27 diffusione:619980 tiratura:779916 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Circa il 40% delle cause di infertilità riguardano le donne, un altro 40% gli uomini, il 20 ambedue. Tra le «specie» a rischio di estinzione gli spermatozoi: negli ultimi 50 anni si sono ridotti nella metà. Le malattie maschili venivano intercettate con la visita obbligatoria di leva. Ora che questo filtro è caduto bisogna far capire ai genitori l'importanza di accompagnare i figli da ginecologo e andrologo. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Il confronto d'Arco Figli per donna femminili 1,39 40% maschili 40% miste 20% 64.000 1 su 5 Bambini nati in meno negli ultimi 5 anni Fonte: Rapporto sulla Fertilità del ministero della Salute Coppie con difficoltà a procreare per vie naturali Africa America Latina America Settentrionale Asia Europa Oceania Popolazione continente per continente In Italia 1950-55 1965-70 1980-85 1995-2000 2010-15 2025-30 2045-50 Previsioni 1.033.040.000 588.648.000 351.659.000 4.166.740.000 732.759.000 358.383.000 Numero di figli per donna 4,45 2,17 2,02 2,30 1,52 2,42 Cause di infertilità Nel mondo 32 anni Età media del parto (valore medio Ue 29,8) 73% Le donne che partoriscono a più di 30 anni 11,4% Madri entro i 24 anni 6,2% Le partorienti over 40 (raddoppiate dal 2012) 4% Donne over 40 al primo figlio Africa America Latina America Settentrionale Asia Europa Oceania 5 4 3 2 La diminuzione del numero di figli per donna entro il 2050 I dati In 50 anni il numero di spermatozoi nel maschio si è dimezzato Nella donna tra i 10 e i 15 anni le patolo-gie che più danneggiano la fertilità sono disturbi alimentari, infezioni genitali, alterazioni ormonali. Tra i 15 e i 20 anni a danneggiare la fertilità sono infezioni e stili di vita alterati; tra i 20 e i 40 anni i disturbi ovulatori, l'ovaio policistico e le infezioni genitali Foto: Il ministro Il 7 maggio è la data scelta per il «Fertility day». Una giornata per informare i cittadini sui temi della riproduzio-ne e della fertilità 28/05/2015 Pag. 47 diffusione:334076 tiratura:405061 Bonus bebè, Lorenzin rilancia: estensione a cinque anni IL NODO RISORSE Ancora da definire la sostenibilità economica della proposta, che dovrà essere concordata con gli altri ministri Lucilla Vazza pPochi figli poco futuro. Ma un bonus bebè strutturale, cioè fisso, per i primi cinque anni di vita potrebbe segnare un'inversione di rotta. O almeno incoraggiare più coppie a fare figli. In un'Italia sempre più anzianae con il record europeo di bassa natalità, l'annuncio del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è una notizia positiva. Non c'è ancora nulla di certo, ma durante la presentazione del primo Piano nazionale per la fertilità, Lorenzin ha voluto spiegare che il sostegno alle famiglie con il bonus è un primo passo concreto. Non certo sufficiente, ma un segnale importante, che si aggiunge alle politiche di prevenzione e di aiuto sui temi della riproduzione, contenute nelle 139 pagine del Piano. La fertilità diventa insomma una politica di Governo, scritta nero su biancoe sancita dal "Fertility Day", che ricorrerà dal prossimo anno ogni 7 maggio. Oggi il bonus bebè vale 80 euro al mese per i primi tre anni di vita del bambino, a partire da quelli nati dal 1° gennaio 2015. Un importo che spetta, però, ai nuclei con reddito certificato Isee non superiore ai 25mila euro annuie che raddoppiaa 160 euro nei casi di famiglie che non superano i 7mila euro. L'assegno si applica per ogni figlio nato da quest'anno e fino al 31 dicembre 2017. L'8 maggio scorsoè stata pubblicata la circolare dell'Inps con le istruzioni per richiedere il bonus bebè. Se dovesse divenire, come nelle intenzioni della ministra, una misura strutturale ed estesa ai primi cinque anni di vita del bambino, ogni anno le famiglie riceverebbero ben 960 euro. E poiché il bonus bebè non concorre alla formazione del reddito, il contributo è cumulabile ad altre forme di sostegno previste dal Governo, compresi gli 80 euro di Renzi. Nulla però si sa della concreta sostenibilità della misura, che andrà concordata a livello governativo con gli altri ministeri. Di certo Lorenzin su questo giocherà molte carte e l'iniziativa è destinata con tutta probabilità a diventare un cavallo di battaglia di tutto l'Ncd. Realisticamente, nelle premesse della presentazione del piano la ministra Lorenzin ha sottolineato che soltanto un approccio sanitario «sulla questione della fertilità non risolvei problemi», perché «c'è una carenza di servizi, le donne sono poco occupate e servono misure di sostegno alla famiglia. Da qualche parte, però, dovevamo iniziare» e allora la proroga del bonus bebè diventa un primo passo. Perché va detto che accanto ai problemi economici e "strutturali" che spingono le coppie a procreare sempre più tardi (10 anni dopo rispetto ai coetanei di 20 anni fa), aumentano i problemi "fisici" e una coppia su 5, pur volendo, non riesce ad avere figli. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Welfare . Il ministro della Salute istituisce anche il «fertility day» il 7 maggio 28/05/2015 Pag. 1 diffusione:309253 tiratura:418328 Due coppie su dieci non riescono ad avere figli Stili di vita sbagliati e malattie rendono sempre più difficile diventare genitori Paolo Russo A PAGINA 11 Che stiamo sempre più invecchiando lo sapevamo già. Colpa di un welfare poco generoso con chi decide di metter su famiglia, si è sempre detto senza sbagliare. Ma siamo anche un paese sterile e che nemmeno sa di esserlo. A svelarlo è il documento che i super-esperti nominati dal Ministro Lorenzin hanno allegato al Piano nazionale per la fertilità, presentato proprio ieri in streaming dalla titolare della Salute. In attesa di partorire a giorni due gemelli. Mamme a 40 anni Oramai due coppie su 10 hanno difficoltà a procreare per vie naturali. Solo 20 anni fa erano la metà. E non si creda che il problema riguardi solo le donne. Anche i maschi non sono più fertili come un tempo, dato che la loro produzione di spermatozoi si è dimezzata nell'ultimo mezzo secolo. E poi c'è il fattore età. Corpi sempre più modellati dal fitness e dalle diete ci hanno fatto illudere che anche le lancette della fertilità potessero fermarsi. Ma non è così, perché sopra i 35 anni nel caso delle donne, i 50 per gli uomini le capacità di procreare si riducono al lumicino. A saperlo però sono meno della metà degli italiani. Così si tenta di fare figli sempre più in la negli anni. Tant'è che dal 2012 le mamme over 40 sono raddoppiate, passando dal 3,1 al 6,2% e l'età media del parto è salita a 32 anni. La più alta d'Europa, dopo Spagna e Irlanda. Tanto il documento che il Piano nazionale si guardano bene dal demonizzare la procreazione assistita, «che può aiutare la fertilità naturale ma non sostituirla». Però si ricorda che anche qui l'età ha il suo peso, visto che dopo i 40 le possibilità di procreare sono del 10-15%, dopo i 43 quasi nulle. Anche se la maggioranza delle donne che ricorrono alla provetta sono proprio negli «anta». Infine, ma non da ultimo, ci sono le malattie, che se trascurate o non prese per tempo rendono infertili. «Dati allarmanti indicano un aumento delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani e in particolare gli under 20», ha ricordato la Lorenzin, sottolineando che il Piano prevede campagne di informazione ad hoc per i ragazzi. Patologie curabili Ma le cause «sanitarie» dell'infertilità sono molte altre: disfunzioni agli ovuli, fibromi all'utero, endometriosi, patologie tubariche, varicocele o ritenzione testicolare per gli uomini. Tutte patologie che possono essere curate senza dover rinunciare a fare figli, purché vengano riconosciute e prese per tempo. Anche il tumore è causa di infertilità. Oggi sempre più spesso dal cancro si guarisce, ma quando la chemio ha azzerato le possibilità di procreare. Basterebbe ricorrere alla crioconservazione di ovuli e spermatozoi al momento della diagnosi. Ma in quei momenti pochi ci pensano, dottori compresi. Per questo il Piano fertilità prevede estese campagne di informazione e formazione. Prevenzione Ma anche e soprattutto che gli accertamenti necessari a prevenire le malattie killer della fertilità siano a totale carico dello Stato. Poi medici di famiglia e pediatri, ma anche ginecologi e operatori dei consultori dovranno informare i cittadini. E per farlo è previsto che anche i dottori ripassino un po' la materia con 3 corsi l'anno, che faranno anche punteggio per la carriera. Il tutto supportato dal prolungamento a 5 anni del «bonus bebè» e da campagne mediatiche che culmineranno nel «Fertility day» del 7 maggio. Il mese della donna. Che per tornare a far figli, oltre a una sanità amica, avrebbe pur sempre bisogno anche di un welfare un po' più generoso. I numeri del calo delle nascite 40 per cento La «colpa» dell'infertilità in Italia è equamente ripartita tra i sessi: nel 40% dei casi sono sterili le donne, nel 40% i maschi, e nel restante 20% entrambi 32 anni È l'età media delle donne che partoriscono, un innalzamento che pone l'Italia tra le nazioni con le mamme più vecchie, la media europea è di 29,2 anni 64 mila È il numero del calo delle nascite in Italia negli ultimi cinque anni, una cifra che, inevitabilmente, porta squilibri nella bilancia demografica 84 per cento Nel 2050 la popolazione inattiva sarà l'84% di quella attiva, un numero che preoccupa in chiave demografica ed economica SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE 28/05/2015 Pag. 1 diffusione:309253 tiratura:418328 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: ANDREA SABBADINI/BUENAVISTA In Italia la natalità è in caduta libera SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 17 28/05/2015 Pag. 15 diffusione:309253 tiratura:418328 La morte di Nicole Periti critici con i medici [F.ALB.] CATANIA Condotte dei medici della clinica «non condivisbili», e sull'organizzazione del 118 «nessuna rilevanza causale o concausale». Così i periti della procura di Catania spiegano la morte della piccola Nicole, la bimba nata lo scorso 12 febbraio nella clinica Gibiino di Catania e morta poco dopo in ambulanza per «arresto delle funzioni vitali consecutivo a sofferenza acuta fetale». La perizia, firmata dal medico legale Giuseppe Ragazzi, dalla ginecologa Claudia Giuffrida e dalla neonatologa Eloisa Gitto, in 92 pagine ripercorre la vicenda, ricostruendo cosa accadde quel giorno in sala parto, rilevando che «la condotta professionale» della ginecologa Maria Ausilia Palermo «non può essere condivisa» perché non si sarebbe accorta della sofferenza di Nicole. «La stessa cosa - sottolineano i periti - deve intendersi per il neonatologo Antonio Di Pasquale e dell'anestesista Giovanni Gibiino». Di contro, i periti «assolvono» il 118 cui la clinica chiese aiuto per cercare un posto in una neonatologia tra Catania, Siracusa e Ragusa. La mamma di Nicole, Tania Egitto, su facebook ha commentato: «Quello che abbiamo sempre supposto ora è scritto nero su bianco, si fanno chiamare medici ma hanno fatto morire la mia bambina, diavoli travestiti da brave persone». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA BIMBA DI CATANIA 28/05/2015 Pag. 30 diffusione:192677 tiratura:292798 «Eubiosìa significa dignità della vita È la priorità di Ant» Il fondatore Pannuti: «Spero che presto potremo mandare, a chi ha bisogno, persone che facciano la spesa e aiutino a preparare i pasti» CONTRIBUTO Sono 100mila le persone che decidono di donare il 5x1000 all'associazione IMPEGNO «Nella nostra sede si fa attività di prevenzione con 20mila visite l'anno» Piero Evangelisti Eubiosìa è un neologismo, di chiara origine greca, ma del quale è inutile cercare il significato sul vocabolario. Lo ha coniato il professorFranco Pannutiperdefinire lo spirito che anima l'Ant, l'associazionechehafondatonel lontano1978,aBologna,perassistere i malati di tumore a domicilio,associazioneoggiguidatadalla dinamica figlia Raffaella. «Eubiosìa significa dignità della vita, con amore, dalla nascita fino all'ultimo respiro», ci dice il professore, che precisa: «Non ci sono ideologie dietro a questa concezione, perché è nella natura dell'uomolavolontàdiviverecondignitàsinoalla fine». Oggiottantatreenne, bolognese doc (talvolta usa espressioni in dialetto petroniano per dare più incisività a un concetto), il professor Pannuti ha diretto il primo Istituto di Oncologiadell'OspedaleSant'OrsoladiBolognaapertonel1974,allora il più grande d'Italia, rimanendone primario fino al 1996. «L'idea di assistere i malati di tumoreadomicilio-nonchiamateli terminali, io di terminali conosco solo quelli dei computer mi è venuta dopo aver assistito con amore mio nonno a casa mia, con mia moglie, i miei figli e il mio cane, un'esperienza che mi spinse a cercare di offrire questa possibilità ad altri», racconta Pannuti. Fondare l'Ant non fu facile,«perché-ricorda-nessunente fu disposto ad aiutarmi e allora cominciaiaraccoglierepersonalmente i fondi necessari per partire;isoldisonoun'armamoltoefficacecontroilcancro,edègraziea essi, alle donazioni, al finanziamento che riceviamo dallo stato (soltanto il 17% dei fondi investiti ogni anno, ndr ) che oggi possiamo festeggiare i "tre centomila": 100mila persone assistite fino a oggi, 100mila visite a domicilio ogni anno, 100mila persone che hannosceltodidonareil5permille all'Ant». Da questo canale arrivano infatti 3 milioni l'anno, una cifra che colloca l'Ant al 10 posto a livello nazionale tra gli oltre 35mila soggetti autorizzati a ricevere il 5 per mille. Sono 21 milioni i fondi su cui Ant può contare quest'anno e con questi fondi i 400 tra medici, psicologi e infermieri, oltre ai 2mila volontari («spero che presto saremo in grado di mandarea chine habisognopersonechefacciano laspesa eaiutino a preparare i pasti», precisa Pannuti) dell'Ant assistono i sofferentinellepropriecasealleviando in certi casi la solitudine («la più grande alleata della sofferenza, quella che può spingere il malatoadesideraredimorire»,afferma con antica saggezza il professore) oppure fornendo alla famiglia un supporto professionale che si trasforma in uno straordinario rapporto di familiarità con chi vive insieme al malato. «Negli ospedali l'assistenza è di tipo industriale, la persona è semplicemente un paziente come gli altri e, d'altronde, non potrebbe essere altrimenti - spiega Pannuti -: l'assistenza a domicilio fornita dall'Ant è invece di carattere artigianale,assolutamentepersonale perché fornita, a chi soffre, nel suoambiente». Anchei costi parlano a favore dell'attività di Ant, perché il costo di un'assistenza giornaliera è di 30 euro contro i 600-1.000 euro delle stesse cure erogate in ospedale. «E poi mi chiedono perchénon ho fondato un Hospice! - esclama Pannuti quando cominciai a raccogliere i primifondisimormoròaddirittura che volessi farmi una Casa di cura privata e invece la nostra sede, che abbiamo costruito senza interrompere un istante l'assistenza,l'abbiamoinauguratasoltanto10 anni fa; è qui che svolgiamolanostraattivitàdiprevenzione dei tumori con oltre 20mila visite l'anno e anche qui vogliamo chele persone si sentano tra amici fin dal primo momento: non c'è, a riceverle, l'accettazione come negli ospedali, ma l'accoglienza». L'assistenza pediatrica a domicilio, la più delicata, anche per i familiari, è iniziata dieci anni fa e ora sta per partire il progetto«Posso stareacasa» dedicato ai piccoli malati e sostenuto dalla Fondazione Just Italia, onlus della filiale italiana dell'omonima azienda svizzera di cosmetici,cheharaccolto300mila euro. «I fondi, i soldi, sono indispensabil conclude Pannuti ma io ho fede nella Provvidenza, lo dissi una volta anche al Cardinale Biffi, il nostro arcivescovo, e lui mi rispose: "Pannuti, ci conti per un 40%, per il resto ci pensi lei!"». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato solidarietà ASSISTENZA A CASA PER I MALATI DI TUMORE 28/05/2015 Pag. 30 diffusione:192677 tiratura:292798 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Franco Pannuti, 83 anni, ha diretto il primo Istituto di oncologia dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna aperto nel 1974, allora il più grande d'Italia, rimanendone primario fino al 1996 28/05/2015 Pag. 30 diffusione:192677 tiratura:292798 Da Bayer una nuova soluzione contro il dolore medio-moderato Michela Traina Per tanti pazienti, l'Aspirina è il rimedio più sicuro cui affidarsi di fronte ai primi disturbi. Difficile che nelle case non ci sia una scatola di queste compresse. È un farmaco che si è evoluto nel tempo e che ora si presenta in un'interessante versione, creata dalla tedesca Bayer, che, sicuramente, incontrerà il favore del pubblico per le sue caratteristiche particolari. La società ha inserito nel prontuario dei farmacisti l'Aspirina Dolore e Infiammazione, la nuova versione dell'Aspirina che sfrutta l'innovativa tecnologia MicroActive (sviluppata dalla stessa Bayer) rendendo il farmaco un rimedio valido contro il dolore medio-moderato e anche acuto come mal di testa, dolori cervicali, dolori muscolari, mal di schiena e disturbi infiammatori. Cos'è cambiato, dunque? L'azione, 6 volte più rapida, consente un più rapido assorbimento del principio attivo (2 volte e mezza più veloce) e una concentrazione tre volte superiore: il tutto, paragonato a una compressa tradizionale da 500 mg. L'effetto antalgico avviene così in metà tempo, risolvendo i sintomi nelle prime due ore dall'assunzione e offrendo sollievo fino a 6 ore. «È opportuno sottolineare - afferma il dottor Carlo Gargiulo, medico di medicina generale - che l'acido acetilsalicilico, capostipite degli antiinfiammatori non steroidei, ha una buona tollerabilità a livello cardiovascolare, epatico, e renale, superiore rispetto ad altri FANS e una tollerabilità a livello gastrico sicuramente non inferiore. Infine, nei pazienti in prevenzione cardiovascolare con acido acetilsalicilico a basse dosi, l'Aspirina permette di avere un'azione analgesica e anti-infiammatoria senza il rischio di interazioni, che invece si potrebbero manifestare con altri FANS». Studi clinici hanno poi dimostrato come il nuovo prodotto sia efficace nel trattamento a breve periodo senza c o m p o r t a r e , con il suo uso,aumenti dei rischi, a esempio, cardiovascolari o renali. A questo punto, «l'arsenale» del farmacista si arricchisce di un farmaco innovativo. In sostanza, il farmacista che deve aiutare un paziente colpito da emicrania e cefalea di tipo tensivo, può consigliare Aspirina Dolore e Infiammazione come trattamento di prima linea. La nuova Aspirina Dolore e Infiammazione, disponibile in due nuovi formati da 20 e 8 compresse, è completamente rinnovata nell'immagine, presentandosi con una grafica moderna e distintiva, comoda nell'uso grazie al nuovo blister a forma di quadrifoglio, molto pratico, specialmente fuori casa. La dose raccomandata e l'assunzione massima giornaliera del farmaco, specificamente riservato ad adulti e ragazzi di età non inferiore a 16 anni, sono indicate nel foglietto illustrativo (www.aspirina.it) . SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ASPIRINA DOLORE E INFIAMMAZIONE 28/05/2015 Pag. 33 diffusione:192677 tiratura:292798 Contro il Parkinson nasce l'alleanza tra Neuromed e Cnr Inaugurata a Pozzilli (Isernia), dove avrà la sede, l'Unità di ricerca dell'Istituto di genetica e biofisica A. Buzzati-Traverso FINALITÀ La struttura studierà in modo multidisciplinare gli aspetti della malattia Massimiliano Finzi La ricerca in Molise si arricchisce di una nuova alleanza rivolta a studiare a fondo i meccanismi genetici e molecolari alla base della malattia di Parkinson. In questa regione che vanta vari primati medici e di ricerca è nata una nuova realtà per affrontare la sfida della lotta alle patologie neurologiche. Grazie alla collaborazione tra I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, e il Consiglio nazionale delle ricerche, è stata inaugurata, da poco più di una settimana, l'Unità di Ricerca presso terzi (Urt), dell'Istituto di genetica e biofisica «A. Buzzati-Traverso» del Cnr, che avrà sede permanente, da oggi, nel rinomato istituto molisano. La nuova struttura scientifica punta a studiare, in modo multidisciplinare, la malattia di Parkinson, unendo clinica e ricerca di base, attraverso l'impiego di tutte le moderne tecnologie di indagine, dalla genomica di ultima generazione, alla modellistica cellulare ed animale, alla genetica medica. Al centro del lavoro dei ricercatori, ci sarà un campo ancora poco conosciuto di questa patologia, rappresentato dalle basi genetiche che possono predisporre o causare la neurodegenerazione o il malfunzionamento dei neuroni dopaminergici del sistema m e s e n c e f a l i c o - d i e n c e f a l i c o (mdDA), cruciali proprio per il ruolo che giocano nel Parkinson. Una malattia che, è il caso di ricordare, colpisce circa il 2% della popolazione dopo i 60 anni, e il 3-5% di quella superiore agli 85: «Uno degli obiettivi principali - spiega Antonio Simeone, direttore dell'Istituto di genetica e biofisica "A. BuzzatiTraverso" - sarà quello di realizzare protocolli innovativi, che potranno avanzare la diagnosi di questa malattia, ancor prima della sua manifestazione, proprio sviluppando strumenti per l'analisi precoce del rischio». Tra i punti di forza della nuova impresa scientifica c'è l'aspetto «traslazionale», che caratterizzerà una ricerca strettamente correlata con la clinica. «Attraverso i dati clinici aggiunge - e la selezione e la classificazione dei pazienti, fasi che porteranno allo sviluppo di modelli in vitro e in vivo, si punterà a identificare quelle varianti genetiche associate al Parkinson. I dati che verranno dalla clinica saranno essenziali per sviluppare metodi e modelli innovativi in questo campo». Si tratta di un evento storico per il Molise. «Il Cnr - ha detto il presidente Luigi Nicolais - si apre a tutti, perché la qualità passa per la collaborazione. Oggi, per la prima volta, avviamo un cammino di collaborazione con un I.R.C.C.S. privato, a Pozzilli, perché la ricerca di alto livello passa anche per i piccoli centri. Non dimentichiamo l'importanza delle opportunità di formazione che daremo ai giovani di questa regione». L'interazione tra Cnr e Neuromed afferma il professor Erberto Melaragno, presidente dell'I.R.C.C.S. Neuromed - è un segnale forte dell'impegno che il nostro istituto rivolge costantemente alla ricerca scientifica, nel Molise. Il Neuromed è da sempre impegnato in ricerche avanzate nel campo delle patologie neurodegenerative, cosa che lo ha reso protagonista dello scenario scientifico a livello italiano e internazionale. È per questo che abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto. La collaborazione tra le nostre due strutture, con il bagaglio di conoscenze che ciascuna porterà con sé, segnerà un momento importantissimo per il futuro della regione». Per il Neuromed di Pozzilli è una tappa importante, a testimonianza dell'impegno che questo Istituto pone da molto tempo nella ricerca e nella cura dei pazienti colpiti da patologie neurodegenerative.«"Il Neuromed è un punto di eccellenza - conclude Luigi Frati, direttore scientifico - e questa collaborazione non fa altro che sottolinearlo. Siamo impegnati in prima linea, da molti anni, nello studio del Parkinson e con questo nuovo approccio perfezioneremo e approfondiremo tanti aspetti innovativi di grande importanza per la sua cura». 60 La malattia di Parkinson colpisce intorno al 2% della popolazione dopo i 60 anni di età Foto: L'omaggio di Erberto Melaragno (a sinistra), presidente dell'Irccs Neuromed, a Luigi Nicolais, presidente del Cnr SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ricerca PATOLOGIE NEUROLOGICHE 28/05/2015 Pag. 2 diffusione:105812 tiratura:151233 UN INVESTIMENTO FERTILE Antonella Mariani E`25 anni è troppo presto, a 30 è appena arrivato il contratto di lavoro, a 35 è il momento di godersi la vita a due... Esiste un'ampia letteratura sulle ragioni per le quali le coppie spingono sempre più in avanti l'età per mettere al mondo un figlio (talvolta troppo in avanti: le primipare italiane in media hanno 30,6 anni, le più "mature" d'Europa). In verità, i comportamenti procreativi di tante coppie, oggi, sembrano frutto di "non scelte" o perlomeno di scelte obbligate. Come ci si può immaginare padri e madri senza la certezza di un reddito dignitoso? Oppure, all'opposto, se si ha un lavoro troppo invadente, poco flessibile, e tutt'intorno servizi alla famiglia carenti? Chiederselo è perfino banale. Il fatto vero è che le coppie imparano presto a controllare la propria fecondità. La "imprigionano" per decenni dentro le gabbie che la società o gli stili di vita sembrano imporre. La maternità e la paternità finiscono in coda alle priorità di vita. Finché poi ne esplode il desiderio. E il figlio diventa un bisogno assoluto, anche oltre le difficoltà biologiche. Il varo del Piano per la fertilità è un segno forte di attenzione alle coppie italiane che, lo ricordiamo, desidererebbero due figli ma poi si accontentano di metterne al mondo in media 1,39. Quando nelle scuole - come prevede tra l'altro il Piano presentato ieri dal ministro Lorenzin - si spiegherà ai ragazzi e alle ragazze quali comportamenti compromettono la loro possibilità di diventare in futuro padri e madri sarà aggiungere contenuti ai corsi, ampiamente diffusi, di educazione sessuale. Quando gli ambulatori di consulenza negli ospedali ascolteranno le coppie infertili e cercheranno soluzioni mediche, senza spingerle in tutta fretta nelle cliniche della procreazione assistita, sarà un altro passaggio importante. Ma più di tutto conta aver sottolineato, laicamente e scientificamente, che la fertilità è un valore per la società, e che dunque preservarla è un obiettivo di sanità pubblica. È un passo fondamentale, ma è pur sempre il primo di un lungo percorso, se l'obiettivo è quello di tentare di far uscire l'Italia dall'inverno demografico. C'è di mezzo la struttura e l'organizzazione del lavoro, la disponibilità di supporti e incentivi alla famiglia. Soprattutto l'investimento che un Paese può scegliere di mettere in campo per i giovani e per il loro desiderio di futuro, che è il futuro di tutti. Perché la decisione di mettere al mondo uno, due, tre... bambini è anche, ma non solo, una questione di fertilità. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato OLTRE IL PIANO PER FAVORIRE LA NATALITÀ 28/05/2015 Pag. 13 diffusione:105812 tiratura:151233 Ultimi nell'Ue con 1,39 bimbi per donna E il 20% delle coppie fatica a procreare Presentato ieri dal ministro della Salute Lorenzin : «Vogliamo renderlo strutturale, almeno fino al compimento del quinto anno d'età del bebè» LUCA MAZZA Migliorare le conoscenze dei cittadini su un aspetto fondamentale della loro vita. Fornire un'assistenza sanitaria qualificata, soprattutto attraverso la valorizzazione e il potenziamento dei consultori «come primo anello e filtro nella catena assistenziale delle patologie riproduttive». Investire sulla formazione di insegnanti, medici di famiglia e operatori sanitari, con corsi di aggiornamento ad hoc. E istituire, inoltre, un appuntamento fisso con cadenza annuale - a partire dal 7 maggio 2016 - per celebrare una Giornata nazionale sul tema. Sono alcune delle linee guida basilari del piano nazionale per la fertilità. Annunciato nei mesi scorsi, il programma con cui si punta a favorire la natalità in Italia è stato messo nero su bianco e presentato ieri al ministero della Salute. L'idea di elaborare il dossier nasce dall'esigenza di rispondere a un'emergenza che ormai ha raggiunto livelli altissimi. Bastano alcuni dati per capire quanto sia giustificato l'allarme. In Italia il 20% delle coppie ha difficoltà a procreare in maniera naturale, mentre vent'anni fa la percentuale era circa la metà. Le cause di questa problematicità risiedono per il 40% nella componente femminile, per l'altro 40% in quella maschile e per un 20% hanno un'origine mista. Negli ultimi cinquant'anni, inoltre, il numero di spermatozoi si è dimezzato e dagli anni Ottanta in poi l'età media al concepimento è aumentata di quasi 10 anni per entrambi i sessi. A queste statistiche si aggiunge quella sulla diminuzione progressiva di bambini che nascono. La media di 1,39 figli per donna calcolata dall'Istat nel 2013, infatti, colloca l'Italia in fondo alla classifica dei Paesi Ue con uno dei più alti livelli di denatalità. Questa tendenza, unita anche all'aumento della longevità, senza opportuni correttivi, mette a rischio l'intero sistema di Welfare. Per scongiurare un pericolo tanto serio e per non rassegnarsi a vivere in un Paese in cui si mettono al mondo sempre meno figli, secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, urge un rinnovamento culturale in tema di procreazione. «La fertilità va collocata al centro delle politiche sanitarie ed educative», afferma in collegamento video Lorenzin, che col suo pancione (è incinta di due gemelli) rappresenta una "testimonial" ideale della campagna "Difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro". Oltre a «formazione» e «informazione», la terza parola chiave è «prevenzione». «I dati sull'infertilità sono sottostimati - aggiunge la titolare del dicastero della Salute -. Spesso la coppia arriva dal medico quando è troppo tardi. Questo piano ha l'ambizione di essere un pilastro, di appartenere anche ad altri ministeri e di durare oltre questa legislatura». Tra gli strumenti da mettere in campo per sostenere la genitorialità, il ministro ricorda il "bonus bebè" e preannuncia la volontà di estendere la durata della misura: «È un contributo che abbiamo intenzione di far diventare strutturale per i primi cinque anni di vita del bambino». Nel testo si sottolinea pure l'importanza del ruolo giocato dalla famiglia: «È insostituibile». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un piano per la fertilità nell'Italia che non fa figli 28/05/2015 Pag. 13 diffusione:105812 tiratura:151233 Campagna informativa dedicata ai giovani e una Giornata nazionale dal 7 maggio 2016 Diverse le azioni messe in campo dal Piano nazionale per combattere l'infertilità. Innanzitutto, il progetto punta a realizzare campagne informative ad hoc per i giovani sia attraverso i social network sia definendo accordi di collaborazione con il ministero dell'Istruzione. Il Piano prevede pure la creazione di Unità ad hoc negli ospedali per favorire ed assistere le coppie che vogliono un figlio ed hanno problemi di fertilità, includendo anche un percorso per i pazienti oncologici, e verrà istituita una Giornata nazionale per la fertilità, il Fertility Day, a partire dal 7 maggio 2016. Questo Piano, ha chiarito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ormai prossima a partorire due gemelli, «è un punto di partenza strategico». Si tratta certamente di «obiettivi ambiziosi - ammette Lorenzin - ma alla portata di un Sistema sanitario di eccellenza come il nostro». La sfida è notevole. La combinazione tra la persistente denatalità ed il progressivo aumento della longevità conducono infatti a stimare che, nel 2050, la popolazione inattiva sarà in misura pari all'84% di quella attiva, ed il carico sociale ed economico della popolazione inattiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni) si stima si incrementerà nel prossimo quarantennio del 55%. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PROGETTO 28/05/2015 Pag. 13 diffusione:105812 tiratura:151233 Porcu (ministero Salute): la gente sa poco delle cause Lenzi (Società endocrinologia): con poche regole, in una generazione abbatteremmo di oltre il 50% il problema Luca Mazza Evitare comportamenti e stili di vita che possano compromettere la propria fertilità; effettuare esami medici specifici già dopo l'adolescenza (quindi con largo anticipo rispetto al momento in cui si progetta di fare un figlio); sfatare il falso mito secondo cui non ci siano limiti di età per diventare genitori. Esperti e specialisti che hanno messo a punto concretamente il Piano nazionale per la fertilità sottolineano quali sono le informazioni sulla salute riproduttiva che ogni cittadino dovrebbe conoscere. Per Eleonora Porcu, responsabile del tavolo creato dal ministero della Salute sull'argomento, «oramai si è messo in luce come ci siano malattie che insidiano la fertilità. Ad esempio quelle sessualmente trasmesse, che sono in preoccupante aumento nei nostri giovani. Ma influiscono anche l'obesità, l'eccesso di alcol e il fumo. Il problema - aggiunge - è che queste cause non sono abbastanza conosciute dalla popolazione. La medicina non può fare miracoli ma porre rimedi ad alcune situazioni che hanno portato all'infertilità». I problemi di sterilità da adulti, insomma, vanno affrontati da ragazzi. «Per quanto riguarda l'uomo - spiega Andrea Lenzi, nuovo presidente della Società italiana di Endocrinologia (Sie) - l'esame di base è rappresentato dallo spermiogramma (cioè l'esame del liquido seminale). Si tratta di un'analisi citologica molto complessa, da effettuare in centri altamente specialistici (dato che molti laboratori non possiedono gli strumenti adeguati) e che può dare un'idea della potenzialità fecondante del seme. Per la donna, invece, bisogna valutare la regolarità dell'ovulazione, la struttura dell'utero e la pervietà delle tube, che sono la via di passaggio degli ovuli verso l'utero». Il primo consiglio, comunque, è quello di non aspettare che sia troppo tardi. «Se si facesse una seria prevenzione, nell'arco di una generazione potremmo abbattere di oltre il 50% l'infertilità maschile - aggiunge Lenzi -. Come società scientifiche abbiamo fatto iniziative sotto l'egida del ministero della Salute. Attraverso due campagne come "Amico Andrologo" e "Androlife" abbiamo sensibilizzato i ragazzi verso una maggiore salute del loro apparato sessuale e riproduttivo». Una tesi da sbugiardare, conclude Lenzi, è quella secondo cui si può mettere al mondo un figlio anche in età avanzata: «L'eterna fertilità non esiste. È un grande mito da smentire. Semmai è urgente attivarsi a ogni livello per trovare le risposte adeguate a quello che è diventato ormai un enorme problema sociale». Foto: Eleonora Porcu SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La sterilità si previene da ragazzi 28/05/2015 Pag. 18 diffusione:105812 tiratura:151233 Un uomo di 55 anni affetto da morbo di Parkinson ha ricevuto un'iniezione di cellule cerebrali fetali nel cervello: gli scienziati dell'Università di Cambridge pensano che, grazie al trattamento, potrebbe arrivare a recuperare il pieno controllo dei suoi movimenti in cinque anni. Ne dà notizia la rivista New Scientist . Il protocollo fu lanciato 28 anni fa in Svezia, ma due studi americani non registrarono benefici significativi e la procedura fu abbandonata in favore dei trattamenti di stimolazione cerebrale profonda. I nuovi test mostrerebbero che alle cellule fetali servono anni per depositarsi e collegarsi correttamente al cervello del ricevente. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Cellule fetali efficaci contro il Parkinson» 28/05/2015 Pag. 18 diffusione:105812 tiratura:151233 Graziella Melina a prossima iniziativa a favore della vita sarà l'inaugurazione sabato della «Culla della vita» a Palermo, riattivata dopo anni grazie a un accordo tra Università, Policlinico e Movimento per la vita. I dati che emergono dall'ultimo rapporto del Mpv, che ha da poco festeggiato i 40 anni, sintetizzano decine di altre storie di solidarietà: nel 2014, grazie ai 355 Centri di aiuto alla vita, sono state assistite 33.682 donne e sono nati 10mila bambini. «La nostra missione - racconta Carlo Casini , fondatore e guida del Movimento per 40 anni - è quella di essere un pungolo per le coscienze, non far dimenticare, senza scoraggiarsi. Certo, è necessario che le parole siano accompagnate da una verità dimostrata attraverso i fatti». A cominciare dal sostegno concreto alle mamme in difficoltà. «Il primo Centro di aiuto alla vita nacque il 16 marzo 1975 a Firenze. All'epoca esponenti radicali praticavano l'aborto clandestino a Firenze per "aiutare le donne". Secondo noi invece le difficoltà non si superano sopprimendo la vita ma affrontandole insieme». Da allora 170mila sono stati i bambini nati grazie ai Cav. «In quel periodo il clima era incandescente, l'anno prima c'era stato il referendum sul divorzio, nel '75 è partita la battaglia per la legalizzazione dell'aborto. Oggi - prosegue Casini - è chiaro che il tema della vita è strettamente legato a quello della famiglia, che sta subendo un attacco virulento. La nostra iniziativa "Uno di noi" è un grido rivolto all'Europa affinché la dignità dell'uomo sia riconosciuta fin dal concepimento». a per riuscirci serve il coinvolgimento di tutti. «Se i nostri volontari, spesso irrisi - prosegue Casini - , sono riusciti ad aiutare tante donne, quanto maggiori sarebbero i risultati se ogni Cav fosse espressione di un'intera comunità che accoglie?». D'altronde, 40 anni di storia, portano con sé problemi sempre più complessi. «Oltre alla prevenzione all'aborto - sottolinea il neo-presidente Mpv Gian Luigi Gigli -, dobbiamo affrontare le conseguenze della procreazione artificiale, della maternità surrogata, la sfida del gender e la possibilità di procreare per coppie non eterosessuali. E ancora, difendere il diritto di obiezione di coscienza e promuovere il parto anonimo. La sfida per il futuro riguarderà l'ultimo confine della vita, la vecchiaia». L'impegno dovrà concentrarsi «sul significato e il valore da dare alla vita dell'anziano per evitare che possa essere condizionato dal fattore-età, discriminato nell'accesso alle cure, se non addirittura incoraggiato a morire». Foto: Nasceva nella primavera 1975 a Firenze il primo presidio per fermare la piaga degli aborti Oggi i 355 Cav sono al fianco di mamme e bimbi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Centri aiuto alla vita 40 anni con le donne 28/05/2015 Pag. 18 diffusione:105812 tiratura:151233 Iivere con una malattia invalidante come la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è molto difficile soprattutto se si devono affrontare problematiche complesse senza un aiuto adeguato. Cosa comporterà la malattia? Quali saranno le scelte da compiere quando il paziente non sarà più in grado di nutrirsi o di respirare autonomamente? Chi deciderà per lui quando non potrà più comunicare se non con supporti tecnologici? Come alleviare le sue sofferenze? Sono le domande che si pongono i malati di Sla e di cui devono farsi carico scienziati, medici curanti e anzitutto la famiglia, supportata dall'associazionismo. Se ne parlerà nel seminario di studi promosso dall'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) domani nella sua sede milanese presso la Fondazione Filarete in vista della XIV Giornata nazionale del sollievo del 31 maggio, promossa dal Ministero della Salute. Dalle 14.30 sarà possibile seguire l'incontro in diretta streaming all'indirizzo aisla.direttastreaming.tv. Mario Sabatelli, responsabile del Centro Sla del Policlinico Gemelli di Roma e presidente della Commissione scientifica di Aisla, e Daniela Cattaneo, medico palliativista del Centro di ascolto Aisla, svilupperanno i temi affrontati nel recente documento «Le scelte terapeutiche delle persone con Sla» e approfondiranno i temi legati a cure palliative, dichiarazioni anticipate di trattamento e desistenza terapeutica. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sla, terapie e assistenza: il 31 Giornata del sollievo 28/05/2015 Pag. 18 diffusione:105812 tiratura:151233 Sono italiane le staminali «immortali» Pier Mario Biava e Carlo Ventura presentano un metodo rivoluzionario per la riprogrammazione delle cellule adulte: «Così rendiamo superati gli interventi artificiali sul Dna, andando oltre gli studi di Yamanaka» Alessandra Turchetti La medicina di domani sarà completamente diversa da quella che conosciamo oggi. Le nostre ricerche dimostrano che la vita si organizza attraverso "pacchetti di informazione", ovvero molecole che segnano il destino delle cellule con cui interagiscono, secondo una modalità ciclica che si attiva durante lo sviluppo embrionale, e tale meccanismo può essere utilizzato per curare le malattie in modo fisiologico». Così Pier Mario Biava, medico del lavoro e ricercatore dell'Irccs Multimedica di Milano, studioso da anni dei processi di differenziazione e riprogrammazione cellulari, ha annunciato ieri un cambio sostanziale di paradigma delle scienze mediche. Insieme al collega Carlo Ventura, co-autore degli studi e responsabile dell'Unità di Ricerca dell'Istituto nazionale biostrutture e biosistemi (Inbb), ha illustrato le nuove frontiere della riprogrammazione cellulare, ovvero come determinare il destino delle cellule staminali sane e patologiche. Ha partecipato all'incontro Ervin Laszlo, filosofo della scienza, presidente e fondatore del Club internazionale di Budapest, candidato due volte al Nobel per la pace per il suo impegno a favore dello sviluppo di una nuova coscienza globale. Professor Biava, cosa intende per cambiamento di visione nella medicina? Partiamo dal presupposto che la cellula non è mai isolata ma fa parte di una rete in cui passano infiniti segnali: la vita si organizza secondo il principio di questa informazione, come le ricerche da me condotte hanno fin dall'inizio dimostrato. Già nel 1988, infatti, in un articolo pubblicato su Cancer Letter , avevo osservato che fattori presenti nel microambiente embrionario erano in grado di riprogrammare le cellule tumorali verso un comportamento "normale", dimostrando, così, l'ipotesi che il tumore fosse un processo reversibile. Anziché focalizzare l'attenzione sulla mappatura del Dna e i singoli geni, come i più stavano facendo, noi abbiamo cominciato a svelare il codice "epigenetico", ovvero il complesso sistema di regolazione alla base dell'espressione genica. A quali conclusioni siete arrivati? La chiave non è più agire sul Dna ma sulla sua regolazione che avviene attraverso queste molecole che contengono le "istruzioni per l'uso": si tratta di proteine per oltre il 90% e di acidi nucleici in piccola parte, trasferiti in vescicole chiamate "esosomi", che interagiscono con cellule specifiche a seconda di cosa contengono. Nelle ultime ricerche, per la prima volta al mondo, abbiamo reso «immortali» le staminali adulte umane, proprio come aveva fatto Yamanaka, senza però introdurre geni dall'esterno ma mantenendo attivi in modo naturale quelli interni capaci di impedire l'invecchiamento, e al tempo stesso, inibendone altri che lo favoriscono. Quali sono le ricadute applicative? Conoscendo questi processi, si può determinare il destino delle staminali normali e patologiche, rendendo obsolete gli interventi artificiali sul Dna. Avendo visto che una ridondanza di questi fattori è in grado di impedire in modo molto significativo la degenerazione delle cellule nervose, puntiamo molto alla medicina rigenerativa e alla cura di tutte quelle patologie croniche con perdita cellulare. Un'altra parte dei fattori è in grado, invece, di rallentare la moltiplicazione delle cellule, o differenziandole o inducendone la morte, quindi largo a nuove prospettive per il cancro e la psoriasi, così come per i trapianti di staminali che potrebbero essere evitati in futuro trasferendo solo le molecole da esse prodotte. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato in laboratorio 28/05/2015 Pag. 1 diffusione:88538 tiratura:156000 A Rimini Wellness arrivano i cibi salutistici e gli chef CARLO VALENTINI Valentini a pag. 17 Il 57% degli italiani si considera sovrappeso, mentre il 53% (era il 46% nel 2011) vorrebbe dimagrire. Tuttavia solo il 16% in media è fortemente propenso a pagare di più per prodotti salutistici e l'89% non è disponibile a sacrifi care il gusto. Lo sostiene una ricerca Nielsen mentre l'università di Milano-Bicocca ha censito l'altra faccia del wellness, il movimento: 18 milioni di italiani frequentano palestre, centri benessere, spa, centri estetici (30 mila imprese) e vi spendono 25 miliardi di euro. Un business tanto rilevante ha una sua rassegna fi eristica, Rimini Wellness, in cui sono presentate le novità (anche il salutismo ha le sue mode) che promettono una forma perfetta senza sacrifi ci e indagano sulle strategie di marketing più effi caci per spingere gli italiani a curare il proprio fi sico. Si inaugura oggi (fi no al 31), testimonial Giorgia Surina, interprete della fi ction Don Matteo, 400 aziende, 52 palchi per esibizioni di zumba, hydrobike, pilates, V-Ball, acquadance, e così via, 85 convegni e 250 mila visitatori attesi, 27 euro il prezzo d'ingresso. Technogym propone un'app (Movergy) per misurare attraverso lo smartphone l'indice di movimento giornaliero e indicare un obiettivo quotidiano di movimento. «Si può così integrare», spiega Nerio Alessandri, fondatore di Technogym, «l'esercizio effettuato in palestra sugli attrezzi con il movimento della vita quotidiana e le attività sportive all'aperto (corsa o bicicletta)». L'altra grande azienda italiana di attrezzi, Panatta, può vantare il design fi rmato Pininfarina e un catalogo (Kids System) «pensato per la lotta all'obesità», dice Rudy Panatta,a capo dell'azienda, «e per diffondere la cultura sportiva nei bambini dai 5 agli 11 anni». Mentre un'altra azienda, Life Fitness, insieme agli attrezzi fornisce un allenatore certifi cato della Life Fitness Academy. Non solo. Domani nelle palestre e nei centri benessere troveremo per esempio, Seento, lettino ipertecnologico che offre esperienze multisensoriali, ovvero insieme al massaggio sono proiettate immagini che aiutano (anche coi suoni) a «generare onde cerebrali proprie degli stati naturali di rilassamento». Mentre una startup, Cleveland, ha realizzato una vasca in grado di ricreare le migliori condizioni di allenamento per gli appassionati di canoa e kayak: «Il suo utilizzo», assicura il team progettuale, «consente agli atleti di migliorare la tecnica e le proprie performance, e agli allenatori di seguirli più da vicino intervenendo in tempo reale». Il top del web spetta a Les Mills coi suoi corsi di fi tness interamente virtuali da proiettarsi in palestra. Dice Monica Baroni di Les Mills: «Il nostro obiettivo è intercettare la Generazione Y, ovvero quella fascia della popolazione di età compresa tra i 18 e i 30 anni che si sente libera di poter organizzare la propria giornata, ottimizzando i tempi il più possibile. Col nostro sistema il personal trainer viene proiettato su un grande schermo, proprio come al cinema,e assieme a lui si dà avvio alla lezione in qualsiasi momento. In questo modo si aumenta anche l'interazione tra le persone, poiché la mancata presenza di un istruttore facilita la creazione di gruppi che interagiscono tra loro». Non solo palestra. Anche l'alimentazione sana (con l'Expo che sta promozionando il corretto approccio al cibo) è un fattore determinante del wellness. Ecco allora scendere in campo gli chef televisivi a supporto delle linee salutiste delle aziende alimentari. Diego Bongiovanni cucina, per Saclà, Cous Cous e Quinoa, Domenico D'Agostino risponde, per Fior di Loto, proponendo pasta prodotta esclusivamente con legumi, i cuochi della Raspini-salumi mettono nel piatto la bistecca di prosciutto cotto talmente magro da essere indirizzata agli atleti, mentre La Diamantina presenta Cuore Dolce, una mini anguria con alto contenuto di licopene (un antiossidante naturale). In questa edizione vi sarà spazio pure per i food blogger, tra i più seguiti nella rete. Pronti a stupire vi sono Chiara Maci (salmone allo yogurt), Federica Gif (porridge travestito da pancake), Claudia Nattioli (polpettine di seitan e farina di ceci), Sonia Figone (insalata di lenticchie, riso rosso e patate dolci). Ma partecipa anche un blog (Into the fitness) che farà felice i più pigri: «Allenarsi troppo fa malissimo», è scritto, «poiché il cortisolo è un ormone che viene prodotto dalle ghiandole surrenali e aumenta in condizioni di affaticamento psicofi sico. Mentre durante l'attività fi sica i livelli di cortisolo aumentano per poi rientrare nella norma non appena si torna a una condizione di riposo e tranquillità e questo effetto immediato è positivo per la nostra salute in quanto SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FIERA, DA OGGI 28/05/2015 Pag. 1 diffusione:88538 tiratura:156000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato rafforza il sistema immunitario, se l'attività fisica è troppo protratta nel tempo e troppo frequente l'eccesso di cortisolo determina l'aumento del grasso viscerale a livello addominale (il più pericoloso per la salute cardiovascolare) e una forte diffi coltà a dimagrire». © Riproduzione riservata Foto: Un allenamento in palestra e, a sinistra, la locandina di Rimini Wellness 28/05/2015 Pag. 20 diffusione:88538 tiratura:156000 Mariangela Pira Domani, nel Padiglione Italia, sarà distribuito il primo brick latte di asina UHT Onalat. «Sta già facendo faville in Esselunga e dalla Cina ce lo hanno richiesto alla grande», spiega il ceo e chairman di Eurolactis Pierluigi Christophe Orunesu, imprenditore svizzero di origini sarde. Proprio dalla Sardegna, terra che ama molto, è partito il progetto del latte d'asina e otto anni fa è nata Onalat, controllata di Eurolactis. Il gruppo si appoggia a un grande allevamento d'asini vicino a Reggio Emilia: nel 2008 ce n'erano 380, oggi sono 800. «Il latte Onalat è al 100% naturale, il più simile al latte umano materno, con poco grasso e basso contenuto di caseina», precisa Orunesu. «Onalat in polvere», conclude l'imprenditore, «è venduto tramite le farmacie e il nostro sito di shopping online. Quello Uht anche in grande distribuzione in Italia, Francia e Svizzera». Una curiosità:i genitori di Orunesu hanno lavorato da Audrey Hepburn in Svizzera come cuoca e giardiniere. Orunesu ha vissuto la sua infanzia a casa dell'attrice - che gli ha pagato anche gli studi di piano e lo trattava come fosse uno di famiglia - fi no al 1993, anno in cui la star britannica è scomparsa. «Mio padre non era solo un giardiniere», ricorda l'imprenditore, «ma un confi dente di Audrey». Foto: Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il latte di capra all'Expo Audrey Hepburn nei ricordi 28/05/2015 Pag. 43 N.22 - 3 giugno 2015 diffusione:446553 tiratura:561533 La risonanza magnetica si dà una mossa È un nuovo strumento che, per la prima volta, consente di vedere organi, ossa e muscoli mentre sono in movimento. (Antonio Amorosi) Unica al mondo e di produzione italiana (dopo dieci anni di studi), una nuova macchina sta cambiando il modo di fare diagnosi in campo muscoloscheletrico e nelle articolazioni, consentendo di fare risonanze magnetiche dinamiche sul corpo umano in movimento. In genere, la risonanza magnetica tradizionale viene fatta con il corpo steso. La Esaote G-Scan Brio invece (questo il suo nome) fotografa ossa, legamenti, fasce muscolari e nervi mentre sono in azione, ossia mentre si muovono, e sotto il carico corporeo. A realizzarla sono state la Dlab Diagnostic di Bologna e la Esaote di Genova sotto la guida di Giuseppe Monetti, primario della clinica Nigrisoli di Bologna e consulente radiologo per il Barcellona calcio e per la Ferrari. Il peso del corpo è importante, perché è in quel modo che l'organo si muove e funziona. «L'uomo cammina in piedi: se lo andiamo a studiare in posizione sdraiata difficilmente saremo in grado di vedere la realtà» spiega Monetti a Panorama. I chirurghi intervengono leggendo le risonanze effettuate con i pazienti sdraiati. Vedere l'organo in funzione e in movimento, quindi con una visione finalmente dinamica, consentirà di avere una diagnosi più accurata e di decidere la migliore terapia, evitando magari interventi chirurgici inutili o non risolutivi. Non solo: il famoso «colpo di frusta», oggetto di tanti disinvolti risarcimenti assicurativi, da oggi potrà essere documentato con certezza. Essendo «aperta», poi, non metterà più in crisi chi è claustrofobico e ha il terrore di chiudersi nei «tubi». A usare la nuova risonanza «in movimento» sono stati, finora, il pilota di Formula 1 Fernando Alonso, l'attaccante del Barcellona Leonel Messi e l'oro olimpionico di sci Giuliano Razzoli. Ma, nei laboratori di Bologna, la macchina è disponibile per tutti. Non solo: Stati Uniti, Giappone e Cina ora vogliono importarla. Foto: Il paziente entra nella nuova risonanza magnetica dinamica (che è aperta) restando in piedi. Foto: Nella Esaote G-Scan Brio (nell'ospedale nigrisoli di Bologna) ci si può muovere su una pedana. in questo modo lo specialista vede organi, muscoli e nervi in movimento e con il peso corporeo. Foto: La visione dinamica degli organi consente una diagnosi più accurata di eventuali patologie di ossa, muscoli e legamenti, e una terapia più efficace. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato scena frontiere 27/05/2015 Pag. 20 CAMBIARE LE ABITUDINI CELLULITE E GRASSO LOCALIZZATO: FORSE SONO SPIE DI UN DISAGIO PIÙ PROFONDO DI RAIMONDA BORIANI Cosa cambierebbe se considerassimo rotolini o cellulite non solo inestetismi ma spie di un malessere fisico? Gli eetti di fumo, sedentarietà, cibo spazzatura, non si vedono solo su cosce e girovita: sottraggono anche anni di vita. Urge un cambiamento. Ma quanto occorre per tradurlo in abitudine consolidata? Uno studio dell'University College di Londra attesta una media di 66 giorni, ma l'intervallo è ampio: da 18 giorni a oltre 8 mesi. «Quando impariamo un nuovo comportamento si crea una connessione tra aree diverse del cervello. Per questo abbiamo bisogno tra 40 e 60 giorni», dice Alberto Caputo, psichiatra e psicoterapeuta, direttore sanitario del centro Skindeep. «Consolidare un'abitudine può durare mesi, in cui si devono fare i conti con scoraggiamenti, eccessi di fiducia, eccezioni per eventi straordinari. Studi neuropsicologici dimostrano che è meglio scrivere cosa fare e quando, senza procrastinare e mettendoci passione. Anche un'interruzione fa parte del gioco: il cambiamento è un processo di piccoli passi». Da cosa cominciare per contrastare la pancia, spia del temuto grasso addominale? «Ad esempio cominciando a sostituire l'Indice di Massa Corporea (BMI) con l'Indice di Forma Corporea (BSI), calcolabile online», aerma il professor Francesco Marotta, Department Human Nutrition, Texas Women University, responsabile di Medicina Personalizzata e di Genere del Centro Medico Montenapoleone, Milano. «Indicando la distribuzione del peso, l'indice ore una prima valutazione circa un'eventuale espansione del grasso viscerale, che crea infiammazione e disequilibra gli ormoni. Pancia pronunciata e pochi muscoli nelle gambe sono una coppia pericolosa, perché il deficit muscolare sinergizza con le disfunzioni del grasso viscerale. Nella donna l'eccesso di peso è associato anche a patologie croniche della colecisti, osteoporosi e tumore al seno, di solito "sostenuta" dalla carenza di vitamina D». In fatto di cellulite, contano anche le alterazioni del microbiota intestinale? «L'estensione dell'intestino spiega perché eventuali disfunzioni si ripercuotano sull'intero organismo. Un incremento della permeabilità intestinale, per uso di antibiotici, antinfiammatori, gastroprotettori, determina l'ingresso di molecole pericolose: "ingolfano" il circolo venoso e linfatico addominale e scatenano un'infiammazione cronica latente che peggiora la cellulite. Alterazioni della ora possono essere anche asintomatiche, per cui è plausibile richiedere allo specialista un test specifico - scientificamente attendibile - che indaghi funzionalità, protezione immunitaria e antinfiammatoria dell'ecosistema intestinale». Fermo restando l'utilità della terapia personalizzata, quali suggerimenti per le donne? «Una dieta ricca di acqua, spremute di frutta, tè verde, fibre (solubili e un po' meno insolubili), riduzione dei carboidrati ad alto indice glicemico, cicli di probiotici mattutini, proteine magre a pranzo e cena ma anche a colazione. E l'insostituibile movimento, magari aiutandosi con una app per calcolare i 5-6mila passi da mettere in programma. L'attività aerobica rimane una base, sebbene squilibri il sistema ormonale. L'attività di potenza è importante anche per le donne, perché migliora la capacità cardiaca (parametro associato alla longevità), la qualità ossea, il metabolismo. E, dagli ultimi studi, la neuroprotezione». L'OLIO SUPER ANTIOSSIDANTE Uno studio pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology , che ha analizzato 26 articoli scientifici dal 1978 al 2011, ribadisce la genesi multifattoriale della cellulite. Tra le cause, l'alterazione dell'architettura del connettivo. Troppi zuccheri e grassi nell'alimentazione incrementano i radicali liberi che alterano la struttura delle fibre di collagene ed elastina. A questo problema Biotherm risponde con Body Refirm (125 ml, 38,72 euro), ricco di astaxantina. «Ricavata dall'estratto di microalga H. Pluvialis è un potente antiossidante naturale, 500 volte più ecace della vitamina E, in grado di preservare l'elasticità della pelle», dice Elisa Simonpietri, Biotherm's International Scientific Director. «La consistenza in olio si rivela molto eciente per contrastare gli accumuli adiposi perché permette un massaggio ecace e piacevole. Abbiamo sviluppato gesti specifici per applicare il prodotto e migliorare l'ecacia delle manualità. Una texture setosa e nutriente che, secondo il test strumentale, migliora il tono della pelle del 23,6% dopo 4 ore (test su 44 donne), e l'aspetto a buccia d'arancia del 27% dopo 4 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CORPO: IL NUOVO APPROCCIO 27/05/2015 Pag. 20 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato settimane, in base a una classificazione clinica». PANCIA PIATTA? SARAI PIÙ FELICE Il cruccio maggiore di francesi, cinesi e russe? La pancia, che precede glutei, seno e gambe. Lo attesta lo studio Ifop "Les femmes et leur rapport au corps" del 2013, su 6000 donne dai 18 anni in su. Così nasce la nuova Masvelt (200 ml, 52,50 euro): associa una tripla performance, snellente, rassodante e perfezionatrice, e una texture "peso piuma". «Per la prima volta i laboratori Clarins hanno messo in evidenza il ruolo di due proteine implicate nello stoccaggio dei lipidi (lipina-1) all'interno dell'adipocita, e nel loro destoccaggio (GBF1). Da qui la ricerca di un attivo capace di agire su entrambe le proteine, per inibire il processo di deposito dei grassi e amplificare quello di smaltimento. Ne è conseguita una scoperta vegetale Clarins : l'estratto di papavero», spiega Nathalie Issachar Direttore Ricerca & Sviluppo Gruppo Clarins. E per valutare l'eetto del trattamento sul rapporto delle donne col proprio corpo e l'inuenza sulla sfera sociale, Clarins mette in campo uno studio sulla qualità della vita, condotto in collaborazione con Arnaut Aubert (Societé Emospin), esperto in neuroscienza e psicologia: dopo un mese di utilizzo di Masvelt, migliora significativamente la percezione del corpo e la fiducia in sé. LA STRATEGIA COMBINATA Tre giorni di seminari dedicati alla dermatologia. Dermocosm Vita Cutis, con la presidenza del professor Antonino Di Pietro, è il congresso ospitato per la prima volta da Cosmofarma Exhibition (lo scorso aprile a Bologna) per un confronto tra farmacisti e dermatologi sui temi caldi, dalla nutraceutica alla dermatologia rigenerativa, cellulite inclusa. «Che necessita di un'accurata anamnesi di dermatologo e angiologo sullo stato della circolazione delle gambe, per impostare una terapia personalizzata. Secondo le ultime acquisizioni, la cellulite è pluricentrica, nel senso che in un'area possono coesistere zone al primo stadio, con edemi e "buccia d'arancia", e altre al quarto stadio, con noduli fibrotici e "aspetto a materasso"», spiega Di Pietro. «Un problema da arontare globalmente, con l'associazione di diverse terapie. Per la ritenzione idrica, sempre presente, è utile la microterapia: un ago sottilissimo di appena due millimetri - che non tocca le terminazioni nervose inietta una soluzione ipersalina che richiama i liquidi ristagnanti nel derma. Per i noduli, capsule fibrose che aggregano gli adipociti, si può intervenire con ultrasuoni focalizzati per liberare acidi grassi e trigliceridi e disgregare i setti fibrosi. Per la tonicità della cute c'è la radiofrequenza. Nuovi anche i tessuti hi-tech, intrisi di sostanze che rilasciano in modo graduale e continuo. L'ecacia è paragonabile a quella di un cosmetico, ma la tessitura delle fibre crea micro-vibrazioni che incrementano il microcircolo facilitando la penetrazione degli attivi. Utili gli integratori, soprattutto per la soerenza del microcircolo, grazie a avonoidi e antocianosidi, e la ritenzione idrica, con la bromelina, oppure per accelerare il metabolismo dei grassi con la caeina. Vanno però inseriti in una strategia globale, e consigliati dal dermatologo, a seconda del problema prevalente. Recenti studi sull'acqua delle Terme di Sirmione, un'acqua sulfurea salsobromoiodica decongestionante per le vie respiratorie, rivelano una spiccata azione antinfiammatoria, utile contro l'infiammazione cronica che permea la cellulite». EFFETTI PIÙ RAPIDI ED EVIDENTI Una strategia d'intervento "dentro-fuori", in cui gli attivi cosmetici sono supportati da micronutrienti di cibi e, in caso di aumentato fabbisogno, da integratori alimentari, annovera numerosi utilizzi. «Un esempio storico è la fotoprotezione sistemica, con l'assunzione di particolari integratori per aiutare la pelle a difendersi meglio dal sole, in caso di cuti reattive o per intensificare l'abbronzatura. Nella cellulite, in cui è presente un forte squilibro della microcircolazione, l'azione combinata di un integratore e un trattamento topico amplifica gli effetti e velocizza i risultati», dice Reginetta Trenti, Responsabile Marketing Scientifico di BioNike . Marchio che propone due strategie "In & Out": detossinante e anticellulite. «L'abbinamento Hydraboost (uido idratante multi-attivo) e Detoxhydra (integratore) è indicato in caso di secchezza cutanea e adattamento ai cambiamenti climatici. Defence Body Anticellulite (emulsione drenante riducente, da 200 ml, 29,90 euro) abbinato a Reduxcell (integratore, 30 compresse, 29,50 euro) permette di sfruttare la sinergia dell'azione topica e sistemica: drenante, lipolitica, rinforzante di capillari e tessuti di sostegno. In farmacia. ESTETICA PROFESSIONALE A CASA Secondo Doxa, nel 2014 sono state 1,8 milioni le italiane che hanno frequentato cliniche o beauty center per snellire la silhouette e il 70% è ricorso soprattutto a massaggi e cosmetici. Per offrire alle donne un risultato snellente professionale Somatoline Cosmetic sceglie la Clinica 27/05/2015 Pag. 20 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dermatologica The Skin Doctors' Center di Trieste. Professional System Kit Liporiducente Cosce e Fianchi (89 euro, in farmacia) assembla la sinergia effetto booster di Siero Attivatore e Crema Liporiducente Intensiva e tecniche professionali di auto-massaggio con protocollo di applicazione guidata. I risultati sono dimostrati clinicamente. «La riduzione del pannicolo adiposo non fa perdere peso ma centimetri nelle aree trattate, rivelando una superficie cutanea più liscia e un'attenuazione delle irregolarità adipose sottocute», afferma il professor Leonardo Marini, direttore scientifico di The Skin Doctor's Center. «Gli snellenti si possono abbinare a termo-biomodulazione (che migliora la microcircolazione), mediante radiofrequenza multipolare, laser infrarossi a lunga durata d'impulso, anche associati a sistemi di stimolazione meccanica dei tessuti. L'approccio integrato prevede interventi programmati sequenzialmente, intervallando cicli di terapia fisica e trattamento topico snellente». Foto di Max Cardell Combatte tutti i segni associati alla cellulite: cuscinetti, ritenzione idrica e perdita di tonicità, è un siero-gel fresco e vellutato, Body-Slim Tripla Azione Snellente Levigante di Lierac (400 ml, 49,90 euro, in farmacia). Gel arricchito con burro di karité e glicerina. Con LHA e acido salicilico che stimolano il turnover cellulare e Adipostim, complesso snellente esclusivo, associato al 5% di caffeina pura, CelluDestock Overnight di Vichy (200 ml, 33,50 euro, in farmacia). Emulsione fluida leggera e fondente, con estratti vegetali selezionati che stimolano sia la lipolisi sia la lipogenesi e migliorano il microcircolo, Sérum Expert Réducteurs Contours di Carita (200 ml, 69 euro, in istituto). Specialità antistress e detox, con acqua termale di Salsomaggiore, dalle note aromatiche e balsamiche, Bagno Detossinante d'Alghe Marine di Collistar (400 ml, 28 euro). Innovativo sistema liftante che contrasta il rilassamento cutaneo dell'interno braccia e cosce, Concentrato Effetto Lifting di Diego Dalla Palma (125 ml, 39,90 euro, in istituto). Doppia azione snellente: frena lo sviluppo della cellulite e ne attenua l'aspetto a "buccia d'arancia". Con un mix di sostanze vegetali: estratto di semi di longan, loto e ginkgo biloba, caffeina e algarossa, Cellulinov di Sisley (200 ml, 173 euro). Siero contro tutti gli inestetismi della cellulite. Con oli essenziali, estratti vegetali, peptidi e sostanze elasticizzanti, Rilastil Lipofusion (250 ml, 36 euro, in farmacia). Alleggerisce e drena le gambe stanche, gonfie e pesanti, Destasi Emulgel (75 ml, 11,90 euro, in farmacia). A base di un'alga bruna specifica che contrasta la formazione di nuovo grasso, Olos Thalasso Latte di Mare Mont Saint Michel Anticellulite (250 ml, 51 euro, in istituto). 27/05/2015 Pag. 34 LA MIA APP SA TUTTO IN TEMA DI BENESSERE, SALUTE E FITNESS SONO 100MILA. UTILI SEMPRE, INDISPENSABILI IN VIAGGIO GINA PAVONE Per stare bene in vacanza conviene non dimenticare lo smartphone. Avere a portata di mano il giusto software mobile potrebbe tornare utile SE SI VA ALL'ESTERO in un'infinità di situazioni: dal combattere il jet lag alla comunicazione in lingue straniere di sintomi o principi attivi da reperire in farmacia, o persino evitare spiacevoli incontri ravvicinati con insetti e meduse. Sono più di 100.000 le app a tema salute, benessere e fitness secondo il conto fatto da Research2Guidance, società di ricerca specializzata nel settore del "mobile health". «Secondo dati riportati dalla commissione europea, le 20 app gratuite più diuse per fitness e salute sono installate su qualcosa come 231 milioni di dispositivi mobili in tutto il mondo», sottolinea Maria Cucciniello, assistant professor del dipartimento di analisi delle politiche e management pubblico alla Bocconi. «Le stime parlano di un trend in crescita continua, con 3,4 miliardi di persone che entro il 2017 avranno uno smartphone, metà delle quali userà app di sanità mobile. Un potenziale enorme, che, se ben sfruttato, potrà far risparmiare 99 miliardi di spese al sistema sanitario». In eetti non mancano trovate ingegnose e originali, che in vista di trasferte e relax, potrebbero tornare molto utili. Viaggia in salute è un'app gratuita realizzata dalla Asl di Milano, fornisce indicazioni su controlli e profilassi prima di partire, consigli su cosa mettere in valigia, informazioni generali su alimenti, insetti e ambiente, anche in base a zone di diusione di patologie o al paese di destinazione. My Travel Health , messa a punto dalla statunitense Mayo Clinic, costa 2,99 euro e contiene sia informazioni in base alle destinazioni sia registri e spazi personalizzabili per prendere annotazioni e adattare alle proprie esigenze liste di preparativi, o raggruppare documenti e informazioni sanitarie personali. Se invece serve parlare con un medico ma non si riesce a causa dell'idioma dierente, può funzionare Universal Doctor Speaker (5,99 euro), che traduce 6.000 frasi mediche in 13 lingue, con tanto di indicazioni sulla pronuncia, e con l'utilità di funzionare anche oine. Simile il funzionamento di Health in Pocket (2,99 euro). Con My Health Pass ci si può invece aiutare anche con simboli (4,99 euro), mentre Travel Health Guide (2,99 euro), messa a punto da una dottoressa specializzata in medicina di viaggio, aiuta a valutare il sintomo suggerendo, in base alla gravità descritta, come provare a rimediare o se cercare uno specialista. EMERGENZE Diverse le app che consentono di localizzare i Pronto Soccorso più vicini. A livello nazionale c'è per esempio iProntoSoccorso o inSalute , con cui rintracciare le farmacie di turno aperte o la guardia medica più vicina, o ancora la nota informativa di una serie di medicinali. Per le versioni internazionali basta cercare In case of Emergency , e scegliere l'app operativa nel paese di destinazione. AUTOMEDICAZIONE Per valutare una serie di sintomi può essere utile la gratuita iTriage , ottenendo un'ipotesi di diagnosi, una possibile cura e informazioni sugli specialisti a cui rivolgersi per un consulto medico. Per misurare la febbre senza termometro si può provare con +thermometer , che funziona con un sensore a infrarossi, o Misura Febbre (0,99 euro) che invece mette in relazione battito cardiaco ed età. Automedicazione è gratuita e serve per saperne di più sui farmaci cosiddetti da banco, può essere utile anche all'estero grazie alla possibilità di rintracciare il principio attivo dei vari preparati, consentendo di comunicare più facilmente con il farmacista. PharmaAround e FarmaQui sono pensate per trovare le farmacie più vicine, con gli orari eettivi di apertura e quelle di turno nei festivi o di notte, e l'itinerario per raggiungerle. Numerose le app antizanzare, sia gratuite che al costo di pochi euro: promettono di allontanare i fastidiosi insetti con l'emissione di ultrasuoni. Focus Meteo Meduse mappa invece la presenza delle meduse nei mari italiani, con la possibilità di inviare segnalazioni e avere indicazioni su come difendersi dalle loro punture. Sotto questa categoria alberga una quantità di sistemi per rimanere in forma: conta calorie e contapassi, tracker che registrano le attività fisiche svolte, programmi di fitness personalizzabili o mirati. Fra le gratuite per il movimento ci sono Breeze e Runtastic . Più originale l'oerta di Happify con quiz e giochi per allenarsi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato GUIDE DIGITALI 27/05/2015 Pag. 34 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 28/05/2015 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato nientemeno che alla felicità, o quanto meno a vedere le cose positivamente (in inglese, è gratuita una versione di prova, poi su abbonamento). Lumosity promette invece di allenare la mente giocando, anche in questo caso in versione di prova o su abbonamento. TINTARELLA Per prendere solo il sole buono ci si può aiutare con Uv ultravioletto , che consente di sapere il livello di radiazione ultravioletta solare che raggiunge la superficie terrestre nel punto in cui ci si trova in quel momento. Sun Timer è utile invece per calcolare quanto rimanere al sole senza scottarsi in base al filtro protettivo usato, alle caratteristiche della propria pelle e all'intensità dei raggi a cui ci si espone. Più giocosa l'app Easysun , che incrociando informazioni meteo e geolocalizzazione permette di cercare i luoghi più soleggiati nei dintorni. Foto di Arthur Belebeau/Trunk Archive/Contrasto VITA IN FARMACIA 16 articoli 28/05/2015 Pag. 9 Ed. Milano diffusione:619980 tiratura:779916 Attiva in campo sanitario, la famiglia proprietaria del Cantù basket subentra alle suore Fondata nel 1940, la casa di cura si ispira all'ospedale di Madre Cabrini a New York Simona Ravizza Anche ieri sera la famiglia dei Cremascoli era tutt'impegnata a Venezia con la finale dell'incontro di basket del Cantù, la squadra di cui sono i patron dall'estate 2008. In realtà il loro business è altrove. I tre fratelli Luigi, Eugenio e Giuseppe sono una delle più potenti dinastie della Sanità lombarda: le loro società, in particolare la Ngc Medical, per una vita ospite fisso al Matching, la fiera della Compagnia delle opere, sono onnipresenti nel settore lombardo delle forniture di dispositivi medico-chirurgici e nei progetti «chiavi in mano» di unità coronariche. E ora i Cremascoli conquistano anche la storica casa di cura privata Columbus, fondata nel 1940 dalle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. La clinica ha sede nel palazzo in stile liberty di via Buonarroti 48, opera dell'architetto Giuseppe Sommaruga, poi ampliato da Gio Ponti che ha curato la trasformazione della villa in casa di cura. Il passaggio dall'Istituto delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù alla famiglia Cremascoli è stato ufficializzato nelle scorse settimane: le religiose hanno tenuto le redini della proprietà, per dare la gestione della clinica alla 3C Srl. La società è stata costituita il 12 novembre 2014 dai Cremascoli proprio per procedere al contratto di affitto della Columbus. Ideazione, produzione e commercializzazione di dispositivi medico-chirurgici. Progettazione e realizzazione «chiavi in mano» di blocchi operatori, terapie intensive, laboratori di Emodinamica, Elettrofisiologia e Radiologia interventistica. Progettazione e realizzazione di applicativi informatici per reparti ospedalieri. Gli affari dei Cremascoli in Sanità sono molteplici. Il più conosciuto della famiglia è Eugenio, 74 anni (finito con Ngc Medical all'inizio degli anni Duemila al centro di una disavventura giudiziaria per appalti irregolari per la gestione dei servizi del reparto di Emodinamica del Niguarda, un'indagine conclusa con il patteggiamento di un anno del manager dell'ospedale che aveva gestito l'operazione). Ma tutta la dinastia è impegnata in Sanità . Tra i loro business, anche di Avionord, compagnia aerea per il trasporto di ammalati e équipe mediche costituita nel 1989 dalla Regione Lombardia e che per 18 anni ha fatto parte del gruppo Ferrovie Nord Milano. Il capostipite, invece, Luigi, è stato tra i principali fornitori delle apparecchiature da sala operatoria. E adesso la casa di cura Columbus fa capo alla Alpe Holding, il cui presidente è il fratello minore, Giuseppe. Una svolta, per la storica clinica, il cui nome proviene dal primo ospedale aperto a New York dalla fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, Madre Cabrini. «L'ampliamento effettuato da Gio Ponti ha rappresentato uno dei primi progetti di architettura di ospedale dove l'aspetto esterno e gli interni assomigliassero a una casa - si legge sul sito della Columbus -. Ponti sosteneva che solo in questo modo il paziente poteva sentirsi trattare da uomo e non da malato». E ora ai Cremascoli spetterà il compito di farla funzionare (e rendere) al meglio. @SimonaRavizza © RIPRODUZIONE RISERVATA La storia La casa di cura Columbus viene inaugurata l'11 febbraio del 1949. Prende il nome dal primo ospedale aperto a New York da Madre Cabrini, fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù Il palazzo della Columbus è in via Buonarroti 48, opera dell'architetto Giuseppe Sommaruga, poi ampliato VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Clinica Columbus ai Cremascoli La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 42 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 diffusione:619980 tiratura:779916 28/05/2015 Pag. 9 Ed. Milano da Gio Ponti 28/05/2015 Pag. 7 Ed. Brescia diffusione:619980 tiratura:779916 Furti, presi i complici dei 3 albanesi feriti Un «colpo» alle bande che razziano i negozi bresciani potrebbe essere stato dato dai carabinieri di Pavia che hanno arrestato otto albanesi dediti ai furti con spaccata. Sarebbero i complici dei tre albanesi arrestati nei giorni scorsi dopo la sparatoria in via Franchi e il ricovero all'ospedale di Treviglio. Rubavano un'auto potente, le sostituivano la targa e poi la usavano per scardinare la serranda, agganciandola alla macchina con un cavo. Quindi spaccavano la vetrina e razziavano il negozio. Con questa tecnica la banda di albanesi in un mese e mezzo secondo gli investigatori ha messo a segno 8 furti ai danni di tabaccherie, farmacie e un negozio di abbigliamento, oltre che in sei abitazioni sparse tra le provincie di Brescia, Milano, Pavia, Bergamo. In manette sono finiti in otto, con età compresa tra i 23 e i 34 anni. Altri tre erano già stati arrestati in flagranza di reato il 20 maggio a Brescia, al termine di uno scontro a fuoco con i carabinieri del nucleo radiomobile, dopo il furto in una tabaccheria commesso con la stessa tecnica. Non avevano rispettato l'alt dei carabinieri, avevano cercato di investire un militare che aveva sparato, ferendoli. Quattordici i colpi finora accertati. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dopo la sparatoria di via ranchi 28/05/2015 Pag. 9 Ed. Milano diffusione:556325 tiratura:710716 Furti con spaccata,presa la banda degli albanesi Avevano già comprato i biglietti aerei per tornare in patria. Quattordici colpi in poco più di un mese MASSIMO PISA PROFESSIONISTI della spaccata e predoni di appartamenti. Addestrati e attenti ai dettagli, perché ogni colpo era preparato negli orari e nei mezzi per metterlo a segno, rapidi e sempre attenti ad agire a volto coperto anche di notte. Voraci, perché capaci di mettere a segno anche due furti per notte. Quattordici in poco meno di un mese e mezzo ne hanno documentato i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso, guidati dal capitano Antonio Bagarolo. Che, coordinati dall'aggiunto Andrea Zanoncelli della procura di Pavia, ieri mattina hanno fermato otto albanesi di età compresa tra i 23 e i 34 anni per furto in concorso e ricettazione. Altri tre, componenti della stessa banda, dopo una spaccata in tabaccheria e spettacolare fuga con tanto di speronamento e raffica di mitra M12 in direzione dei militari, erano stati arrestati il 20 maggio dai carabinieri del Radiomobile di Brescia. Già, perché il gruppo, che aveva basi a Corsico, Abbiategrasso, Vimodrone e Cassano d'Adda, stava allargando il suo raggio d'azione oltre la bergamasca. «Era necessaria una risposta concreta e seria a fatti gravissimi - spiega il procuratore capo pavese Gustavo Cioppa - come la profanazione delle abitazioni. E quante volte si trasformano in rapine, omicidi o fatti comunque gravi? Purtroppo è una lotta senza fine ma un segnale lo abbiamo dato». E rapido, perché l'innesco all'indagine - il pedinamento di un auto rubata nel centro di Abbiategrasso - è di metà aprile. Gli investigatori hanno ricostruito il mosaico di una banda senza capi, a struttura orizzontale, che si concedeva il vezzo del furto di auto di grossa cilindrata o suv prima dei colpi: targa fasulla, cavi d'acciaio per scardinare le saracinesche e mazze da muratore per spaccare i cristalli e spazzolare quello che trovavano. Tabaccherie, farmacie o negozi di abbigliamento, non faceva differenza. I video delle telecamere di sorveglianza e dei cittadini svegliati dagli assalti hanno fornito preziosa documentazione. Altra è arrivata da pedinamenti e intercettazioni: quando hanno sentito che i biglietti aerei per tornare in Albania erano già stati acquistati, sono partiti i fermi. Che oggi andranno in convalida. «Ma stiamo analizzando altre decine di furti, l'indagine non è conclusa», garantisce Cioppa. Foto: IL FOTOGRAMMA I rapinatori in azione individuati anche grazie alle riprese VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO/ PROFESSIONISTI DELL'ASSALTO A TABACCHERIE E FARMACIE 28/05/2015 Pag. 8 Ed. Palermo diffusione:556325 tiratura:710716 La bambina è deceduta per una sofferenza fetale "Gravi responsabilità della clinica privata Gibiino" L' assessore Borsellino: "Il mio pensiero va alla famiglia. Tappa rilevante per accertare la verità" GIUSI SPICA Quando è nata, la sua vita era già appesa a un filo. Nessun vagito. Nessuna reazione che potesse far sciogliere in gioia la tensione di mamma e papà in sala parto. Quella mancanza di ossigeno in utero non riconosciuta o - peggio - sottovalutata aveva già compromesso le sue speranze di sopravvivere. Quel che è certo è che la piccola Nicole Di Pietro, morta la notte del 12 febbraio dopo la nascita nella clinica Gibiino di Catania, non aveva nessuna malformazione cardiaca. È morta semmai per «l'arresto irreversibile delle funzioni vitali consecutiva alla grave sofferenza acuta fetale». Lo scrivono i tre consulenti della procura di Catania, il medico legale Giuseppe Ragazzi, la ginecologa Claudia Giuffrida e la neonatologa Eloisa Gitto, che ieri hanno depositato le conclusioni dell'esame istologico e autoptico. Novantasei pagine in cui il 118, sotto accusa per non aver trovato un posto in Terapia intensiva neonatale a Catania, è completamente scagionato: «Tutte le questioni inerenti alla organizzazione del Sues 118 (sulle quali non è compito nostro entrare) non hanno nel caso in esame alcuna rilevanza causale e concausale». Le responsabilità della morte della neonata - scrivono i consulenti della procura - sono tutte da ricercare all'interno della clinica Gibiino. Sotto accusa c'è la ginecologa Maria Ausilia Palermo, la cui condotta, scrivono, «non può essere condivisa». Tania Egitto, la mamma della bambina, era andata in ospedale in serata per un malore, ma i medici non si sarebbero accorti o avrebbero sottovalutato la grave sofferenza fetale in atto. Invece di intervenire subito con il taglio cesareo, hanno deciso di aspettare. La bambina è nata con parto naturale dopo analgesia epidurale poco dopo l'una di notte. I consulenti della procura censurano anche la condotta del neonatologo Antonio Di Pasquale e dell'anestesista Giovanni Gibiino che hanno effettuato le prime manovre rianimatorie sulla piccola, così come gli altri due anestesisti intervenuti in clinica solo successivamente, Adolfo Tomarchio e Sebastiano Ventura, l'ostetrica Spanò e la dottoressa di guardia Sapienza. Tutto, insomma, quella sera sarebbe andato storto. Ma i periti vanno oltre. E scrivono che la piccola Nicole si sarebbe potuta salvare. Anzi la prognosi sarebbe stata favorevole «con alto grado di possibilità prossimo alla certezza», se solo quella sofferenza fosse stata colta in tempo. La consulenza tecnica medico-legale per l'accertamento autoptico getta ombre sulla ricostruzione finora data. La sua morte è stata dichiarata sull'ambulanza privata che la stava trasportando in Terapia intensiva da Catania a Ragusa. Sotto accusa erano finiti gli operatori del 118 per non aver trovato posto per la piccola a Catania, e primari e neonatologi dei quattro ospedali catanesi che avevano rifiutato la bambina. «La morte di Nicole - dice l'avvocato Michele Ragonese che assiste la famiglia Di Pietro - è l'esito di una molteplicità di concause. Il danno ipossico fetale, imputabile alla ginecologa, è solo il punto di partenza. Poi c'è una inadeguata assistenza alla nascita che ha contribuito all'aggravarsi del quadro clinico e alla morte, imputabile al neonatologo e all'anestesista». Ma nel mirino dei consulenti ci sono anche le gravi «incongruenze» nella cartella clinica della bambina. Qualcosa, insomma, non torna. Come hanno sempre sostenuto i familiari della piccola. «Quello che abbiamo sempre supposto, adesso è scritto nero su bianco. Persone che si fanno chiamare medici da subito indagati, hanno fatto morire la mia bambina», scrive la mamma Tania Laura Egitto su Facebook. Dopo la morte di Nicole, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva inviato gli ispettori e messo sotto accusa il sistema pubblico siciliano, minacciando il commissariamento. E l'assessore alla Salute Lucia Borsellino aveva sospeso l'autorizzazione ai parti nella clinica catanese. «La perizia - dice - è una tappa importante per accertare la verità». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La morte di Nicole I periti scagionano il personale del 118 28/05/2015 Pag. 8 Ed. Palermo diffusione:556325 tiratura:710716 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I VOLTI L'ASSESSORE Lucia Borsellino, assessore regionale alla Sanità del governo guidato da Crocetta IL PROCURATORE Giovanni Salvi, procuratore a Catania, tre i periti incaricati di fare luce sulla tragedia pti.regione.sicilia.it www.giustizia.it PER SAPERNE DI PIÙ 28/05/2015 Pag. 5 Ed. Torino diffusione:556325 tiratura:710716 Epatite non curata, 10 morti sospette Individuatiicasi in tutta la regione nell'indaginesul farmaconegato (s. mart.) L'INCHIESTA della Procura sul superfarmaco in grado di debellare il virus dell'epatite C sta puntando in una direzione sempre più precisa: accertare se la mancata prescrizione del costoso medicinale Sofosbuvir sia legata a decessi che si sarebbero potuti evitare, comportando così non più l'accusa di lesioni colpose ma quella, più pesante, di omicidio colposo . Dieci casi, tutti piemontesi, sono al vaglio dei carabinieri dei Nas che stanno occupandosi di una vicenda dai risvolti dirompenti per migliaia di persone la cui salute è appesa non solo al farmaco rivoluzionario, ma alle leggi di mercato che lo governano. Sotto la lente del procuratore Raffaele Guariniello ci sono le schede sanitarie dei malati che avrebbero potuto accedere alla terapia salvavita, rimasta in stallo per diversi mesi per via degli alti costi della somministrazione, e ancora prescritta con il contagocce. Una situazione che sta comunque migliorando, dato che il Piemonte ha deciso di aumentare a nove i centri per la prescrizione, e soprattutto di anticipare le risorse per poter garantire la cura a centinaia di pazienti. Ma sono circa 2000, solo nel nostro territorio, i malati di epatite C che rientrerebbero nei casi "urgenti" da trattare. Eppure sinora ne sono stati curati solo una minima parte, poco più di un centinaio. Nel frattempo, tuttavia, nel periodo trascorso fra l'entrata in commercio del Sofosbuvir (il cui nome commerciale è Sovaldi, prodotto dalla Gilead) e il "via libera" da parte della sanità piemontese alla prescrizione più ad ampio raggio, ci sono stati decine di casi di malati le cui condizioni si sono aggravate, arrivando anche a esiti letali, e solo per via di problemi economici e di disponibilità del farmaco. Il lavoro degli investigatori si sta dunque concentrando sull'esame, caso per caso, delle condizioni di malattia dei pazienti in relazione ai requisiti indicati dall'Aifa, l'agenzia italiana per il farmaco, per poter accedere alla terapia. Per ciascun deceduto, in pratica, sarà necessaria una consulenza medica in grado di stabilire se ci sia stata una correlazione tra la mancata somministrazione del farmaco e la morte del malato. Da questo punto di vista l'inchiesta è appena cominciata, ma l'impressione degli investigatori è che il numero di pazienti su cui indagare sia destinato a crescere. Sono parecchie infatti le persone che lamentano di non essere riuscite a ottenere la prescrizione del farmaco che inizialmente aveva un prezzo elevatissimo, circa 40mila euro, motivo per cui la sanità pubblica non riusciva, almeno sinora, ad acquistarlo per tutti. Sul costo della terapia sono in corso trattative per strappare forti sconti. E un aiuto per far scendere il prezzo è arrivato dall'ingresso nel mercato farmaceutico di "pillole" concorrenti del Sovaldi, come ad esempio il Viekirax, prodotto dalla AbbVie, in grado di curare diversi genotipi di epatite C a un prezzo sempre alto ma decisamente inferiore, circa 27 mila euro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: LA PROTESTA Una manifestazione contro il prezzo eccessivo del Sofosbuvir, farmaco anti-epatite C, fissato dalla casa farmaceutica Gilead VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PER SAPERNE DI PIÙ www.agenziafarmaco.gov.it torino.repubblica.it L'inchiesta 28/05/2015 Pag. 5 Ed. Torino diffusione:556325 tiratura:710716 Riceviamo pazienti furiosi, c'è chi è in attesa da febbraio e peggiora. Fuori dalla mutua il costo è doppio: 80mila euro SARAH MARTINENGHI NELL'AMBULATORIO per la cura delle malattie epatiche delle Molinette, Alessia Ciancio, ricercatrice universitaria specializzata in farmaci sperimentali per le epatiti virali, si trova ogni giorno a combattere con la burocrazia. Ed è costretta a dover dire ai "suoi" malati che devono avere ancora pazienza, perchè i tempi sono lunghi. Troppo lunghi per chi ha una malattia così grave. Dottoressa Ciancio, com'è attualmente la situazione legata alle nuove cure dell'epatite C? «Questa è una terapia innovativa con probabilità di successo molto elevate. Purtroppo, pur essendo in Italia dove il diritto alla cura è sempre stato garantito abbiamo dovuto confrontarci con un problema economico tale per cui non possiamo trattare tutti i pazienti che ne avrebbero bisogno». Vome è messo il Piemonte? «Siamo il fanalino di coda dell'Italia. Al 15esimo posto, secondo i dati di vendita dell'Aifa. Non è vero che il Nord funziona meglio del Sud, Campania e Puglia sono messe meglio. In Emilia Romagna o in Veneto, regioni che hanno lo stesso nostro numero di malati di epatite hanno già curato mille pazienti, mentre noi circa 300». Qual è l'iter per la cura? «Noi valutiamo se il paziente rientra nei sei criteri di priorità dati dall'Aifa. Si curano solo i casi più urgenti, ma entro giugno 2016 si aggiungeranno nuovi parametri per altri malati. Poi scriviamo una lettera indicando il farmaco che vorremmo utilizzare, mandiamo la richiesta alla direzione sanitaria e all' Aifa. Ottenuta l'autorizzazione bisogna ancora passare dal Provveditorato che dà l'ok per l'acquisto, solo presso la farmacia dell'ospedale» Quindi quanto bisogna aspettare? «Proprio oggi abbiamo chiesto in direzione sanitaria di accelerare i tempi: all'inizio abbiamo curato 80 pazienti e da metà dicembre abbiamo atteso fino al 5 febbraio. Poi quando i costi sono aumentati c'è stato il blocco, e ora dalle richieste del primo aprile abbiamo atteso fino al 15 maggio. C'è chi aspetta da febbraio». Cosa dite ai pazienti? «Facciamo i salti mortali per calmarli, diciamo di pazientare, che la richiesta è stata fatta. Non è facile». Ma è possibile acquistare privatamente il farmaco? «Certo, ma è vergognoso che lo Stato italiano non lo garantisca a tutti e e noi ci rifiutiamo di dirlo: al privato costerebbe 80mila euro. Ci sono i viaggi della speranza in altri paesi. In Svizzera, a San Marino, o in Svezia dove ne costa 66mila». Lei ha avuto pazienti che si sono nel frattempo aggravati ? «Sì. Malati che hanno avuto complicanze come ascite o che abbiamo dovuto ricoverare per encefalopatia». I nuovi farmaci entrati sul mercato abbasseranno i costi? «Sono due, il Viekirax e l'Harvoni, che offrono probabilità di guarigione tra il 95 e il 99%: sono terapie più brevi con pochi effetti collaterali. l'Harvoni è più all'avanguardia: una sola pastiglia per 12 settimane, ma dubito costeranno meno del Sovaldi» Foto: SPECIALISTA Alessia Ciancio, ricercatrice universitaria specializzata in farmaci sperimentali per le epatiti, lavora nell'ambulatorio malattie epatiche delle Molinette VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "In Piemonte noi medici frenati dalla burocrazia" 28/05/2015 Pag. 39 Ed. Vercelli diffusione:309253 tiratura:418328 Oasi verde, ludoteca e turisti Così cambierà l'ex ospedale ROBERTO MAGGIO Il Comune apre ai cittadini le porte del maxi cantiere al parcheggione. Per la prima volta verranno organizzati due «open day» per osservare il lavori del Pisu, il Progetto integrato di sviluppo urbano che prevede la riqualificazione dell'ex Diciotto, del vecchio ospedale Maggiore, dell'ex Macello e dell'ex monastero di San Pietro Martire. Un complesso di edifici realizzati dal XIII secolo che, grazie a 13 milioni di fondi europei, verranno trasformati in spazi per il sociale, la cultura, la socializzazione, nuove attività economiche, il coworking e la promozione del territorio. La prima edizione di «Cantieri aperti» avrà luogo venerdì 5 giugno dalle 14 alle 18 e sabato 6 giugno dalle 9 alle 12; le visite avranno una durata di un'ora e permetteranno di osservare l'andamento dei lavori, già al giro di boa per alcuni edifici. «Siamo consapevoli di aver chiesto sacrifici ai vercellesi, soprattutto nei parcheggi spiega il sindaco Maura Forte - ma era necessario procedere per non perdere i finanziamenti che permetteranno di portare beneficio alle attività commerciali e non solo. Nell'ottica della partecipazione e della trasparenza, desideriamo che i cittadini possano vedere i progressi fatti, e cominciare ad intravederne i risultati ». Lo stato dei lavori Lo stato di avanzamento del mega cantiere, un progetto ereditato dall'amministrazione Corsaro, è visibile soprattutto all'ex Diciotto, le vecchie camere mortuarie: «Sono stati già completati i rinforzi e l'intonaco, sia all'esterno che all'interno», commenta l'assessore ai Lavori pubblici Michele Cressano. Qui, stando alle intenzioni iniziali, dovrebbe trasferirsi l'Atl e diventare così un punto per i turisti, con tanto di zona ristoro. Davanti, dove una volta c'erano i parcheggi, sorgerà la piazza, con panchine e alberi. Mentre vicino a palazzo Tartara ci sarà un ampio prato. Anche il cantiere all'ex Maggiore, come al vecchio Macello di via Laviny, è a buon punto: si sta lavorando al tetto e alla parte esterna. Nella vecchia farmacia verranno riqualificati anche l'impianto di riscaldamento e i servizi igienici. Qui, sulla carta, è prevista una ludoteca. Sono più indietro, per alcuni problemi di staticità, i lavori all'ex San Pietro Martire, destinato al co-working e laboratori artigianali. «L'idea finale è di ricollocare funzioni che in città, ora, stanno avendo problemi», conclude Cressano. Una parte sarà destinata comunque a parcheggi. Per partecipare a «Cantieri aperti» registrarsi su www.pisuvercelli.it o chiamare il 327-2807 458. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Vercelli, il comune apre il parcheggione ai visitatori 28/05/2015 Pag. 12 Ed. Milano diffusione:192677 tiratura:292798 Asta al Gallia contro le malattie degenerative Serata di gala della Ferrari per finanziare la ricerca scientifica neurologica Luciana Baldrighi Gli invitati erano più di 200 al gala del rinnovato Hotel Gallia, ora di proprietà del principe del Qatar, Suhaim Al Thani, che lo ha messo a disposizione per l'asta benefica e la cena del CentroDinoFerraritenutasil'altrasera nel noto albergo milanese che ha accompagnato la storia cittadina del '900. Dopo il buffet, gli ospiti hanno ascoltato in Sala Duomo il duo «Opera Pop», composta dal sopranoFrancescaCarliedaltenore Enrico Giovagnoli. In repertorio, Con te partirò... , reso celebre da Bocelli, Granada , già cantata all'epoca da Claudio Villa, Pavarotti e Placido Domingo, Libiam nei lieti calici... e Nessun dorma con la direzione artistica del duo Titti Quaggia e Mario Lavezzi. A introdurre il presidente del Centro Dino Ferrari Maria Luisa Trussardi, è stata Jo Squillo che ha invitato sul palco il professor Bresolin del Policlinico (Settore Neurologia),laricercatriceFederica Conti per aver lavorato nel campo della ricerca sulle cellule staminali, raggiungendo eccellenti risultati grazie anche a tutto lo staff del settore che si occupa delle malattie neurodegenerative.L'equipeèincimaalleclassifichedeiriconoscimentidelGruppo del Policlinico Cà Granda. La Trussardi ha ringraziato chi lavora alla ricerca per combattere queste malattie, nonché gli sponsordaCarlaTolomeo,laFerrari,RobertaBalsamo,Fondazione Monzino, Dompè Farmaceutici, Recordati Spa, Coeclerici Spa, Vini Colle Menora, Gruppo Segesta, Rosso Corsa. La stessa casa di moda Trussardi ha messo all'asta alcune borse luxury. A fare da battitrice per l'asta, andata oltre le aspettative, è stata Paola Gradi, partita offrendo una scultura della Galleria Contini «Rhino-Rhino», inviti a visitare lo stabilimento del Cavallino Rampante incompagnia dell'ingegner Piero Ferrari, due biglietti del Gp d'Italia 2015 e pass paddock e poi ancora guanti di gara autografati Sebastian Vettel. All'incanto anche un caftano doratoericamatodellacollezioneprivata di Marta Marzotto e un altro abito dello stesso tipo accompagnato da due borse in tessuto anticoconchiusurainargento,ricamatoconperleestrass,unaNewspaper Bag raffigurante un ragno. Non sono mancati bracciali con pietre. Dalla collezione Roberta Balsamo era all'asta la «Shakira bag» e uno Stage di guida sportiva su Ferrari 458 Challengeepoi ancoradischioriginali in carbotecnica della Ferrari 430 Rosso Corsa. Maria Luisa Trussardi ha ringraziato il vice-presidente Manuela Consensi Dini passando poi alla vendita dei biglietti di Juventus-Milan e Juventus-Roma del prossimo campionato. Venduteanche duemagliedella Juve targate Chiellini e Bonucci. Nel parterre:VittorioFeltri,Daria Pesce,GiorgioSchon,RenatoMannheimer e signora, Alberto Cordero di Montezemolo, Marinella e Umberto Di Capua, Marta Brivio Sforza, Salvatore Trifirò, Matteo Marzotto, gli Invernizzi, Antonio Gavazzeni, Laura e Adriano Teso e il generale Antonio Pennino, Nina Stevens, Roberto Alessi, Cinzia Boschiero, Giacinta Colusso, Barbagli Donatella, Domenico Durso. Foto: PARTERRE Adriano Teso e la moglie Laura (a sinistra) oltre a Marinella Di Capua (a destra) erano tra gli ospiti del gala Ferrari al Gallia Hotel VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il mondo dei salotti sostiene le conquiste mediche mondanità 28/05/2015 Pag. 19 Ed. Ancona diffusione:165207 tiratura:206221 Anziana scippata della borsada un uomo nell'auto in corsa Via Tommasi, i carabinieri sulle tracce dei malviventi SCIPPATA della borsa dal passeggero di un'auto in transito. E' accaduto ieri attorno alle 9.45 a Castelferretti, in via Fusinato, a pochi passi dall'incrocio con via Tommasi, ma i carabinieri sarebbero già risaliti ad uno degli autori del gesto. Sfortunata protagonista della vicenda la signora Maria M., 78enne residente a poca distanza dal luogo in cui è avvenuta lo scippo. «Stavo camminando in via Fusinato racconta la donna ed ero costretta a passare sulla carreggiata, visto che il marciapiede era occupato dalle auto. Ero quasi arrivata all'incrocio con via Tommasi quando, alle mie spalle, ho sentito avvicinarsi un'auto. Mi sono fatta da parte ma il veicolo mi ha strisciato'. Cosa fai, mi investi?' ho chiesto all'automobilista, ma in quel momento il finestrino si è aperto e la persona che era all'interno ha messo fuori il braccio e mi ha strappato la borsa di dosso. Poi l'auto ha imboccato via Tommasi ed ha accelerato per allontanarsi. Non sono riuscita nemmeno a vederli in faccia». La signora Maria, disperata, si è messa a correre e a gridare «Mi ha preso la borsa, mi ha preso la borsa». E' stata soccorsa dal dottor Riccardo Mannucci, titolare della farmacia di Castelferretti, che l'ha fatta entrare nell'attività commerciale e ha chiamato i carabinieri. I militari della Tenenza di Falconara, arrivati in pochi minuti, hanno subito visionato i filmati della telecamera della farmacia, che ha ripreso l'auto, una Fiat Punto grigia, mentre da via Tommasi imbocca via Mauri in direzione Chiaravalle. Ieri in serata era già stato individuato il proprietario del veicolo, ma gli accertamenti sono ancora in corso. «Non mi sono fatta male dice la signora Maria ma dalla tensione mi sono messa a piangere: in borsa, oltre a 200 euro in contanti, avevo anche il bancomat e due libretti postali dei miei familiari: quando mi hanno scippata stavo andando alla posta per fare alcune operazioni. Per fortuna, anche con l'aiuto dei carabinieri, sono riuscita a bloccare tutto». La borsa è stata ritrovata dai vigili urbani di Camerata Picena: dentro c'erano le chiavi, il telefonino, i documenti che sono stati quindi recuperati. Alessandra Pascucci VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CASTELFERRETTI RECUPERATE CHIAVI E DOCUMENTI 28/05/2015 Pag. 20 Ed. Ancona diffusione:165207 tiratura:206221 Truffa da 20mila euro, a processo un 55enne di Numana SOTTRATTE A UN MEDICO Si sarebbero prescritti farmaci della crescita Erano anche stati arrestati FALSIFICANDO il ricettario di un medico anconetano, avrebbero comprato ormoni della crescita nelle farmacie di Civitanova e Macerata, mettendo in piedi una truffa da quasi 20mila euro. Per questo sono imputati Luigi Artiaco, 55 anni, di Numana, e Costanza Paolini, 31 anni, originaria di San Severino e ora domiciliata ad Ancona. I fatti sarebbero successi dal febbraio all'aprile del 2013. Secondo l'accusa i due si sarebbero procurati illecitamente le ricette in bianco di un dottore in servizio ad Ancona, poi ci avrebbero messo il timbro di un altro medico e, a nome dell'uno o dell'altra o anche con un nome inventato, si sarebbero segnati dei farmaci come Norditropin e Genotropin, a base di somatropina, prodotti che costano 600 e 467 euro a confezione: così avrebbero causato un danno allo Stato di 19.914 euro. Da qui le accuse per truffa, ricettazione e falso. Ieri per loro era prevista l'udienza preliminare, in tribunale a Macerata, che però è stata rinviata per un impedimento del giudice Pannaggi, applicato al tribunale di Fermo. Se ne riparlerà dunque a ottobre. Peraltro i due erano già stati arrestati per accuse analoghe, e Artiaco, difeso dall'avvocato Alessandro Rocco di Ancona, è stato condannato a dieci mesi e venti giorni, mentre Paolini, difesa dall'avvocato Luca Froldi, è stata condannata a otto mesi. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato False ricette per comprare ormoni 28/05/2015 Pag. 6 Ed. Macerata diffusione:165207 tiratura:206221 SI SONO svolte nei giorni scorsi le votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo di Federfarma Macerata, sindacato che riunisce i titolari delle farmacie private della provincia. Sono stati riconfermati nelle cariche i membri del consiglio uscente sotto la guida della presidente Ida Maria Kaczmarek. Fanno parte del consiglio Luca Maria Giuseppetti vice presidente di Caldarola, Lauro Foltrani di Cingoli segretario, Anna Barbara Blasi di Corridonia tesoriere, Rita Tortolini di Cessapalombo Consigliere, Maria Scalzini di Camporotondo presidente del Comitato Rurale. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 53 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Federfarma ,cariche confermate 28/05/2015 Pag. 24 Ed. Pesaro diffusione:165207 tiratura:206221 I primi sette farmacisti del Camerunlaureati ad Urbino dal Rettore Stocchi URBINO UNA FESTA «reale» per i primi 7 studenti laureati in Farmacia provenienti dal Camerun: ieri mattina, nell'aula magna del rettorato sono stati proclamati dottori, dal rettore Stocchi, Romeo Arago Dougue Kentsop, Evelyne Edith Momo Ngoufack, Patrick Willy Ongbwa, Coralie Pouguem Welako, David Flaubert Tesse, Hermine Hyacinthe Touko Chiga, Arold JorelTsetegho Sokeng, tutti con votazione di 110. Ad accompagnare i ragazzi in questo traguardo il capo della chefferie camerunense di Foto, S. M. Momo Soffack Bertrand e quello della chefferie di Foreke-Dschang, S. M. Djoumessi Wamba Mathias. Soddisfazione anche per il direttore del Dipartimento di Scienze Biomolecolari Orazio Cantoni, al coordinatore della Scuola di Farmacia Gilberto Spadoni e al delegato dell'Università di Camerino Sauro Vittori, che hanno seguito il percorso formativo di questi studenti avvenuto in Italia grazie ad una convenzione con l'Università di Dschang in Camerun. l. o. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ATENEO ACCORDO TRA ITALIA E IL PAESE AFRICANO CON L'AIUTO DEL ROTARY 28/05/2015 Pag. 2 Ed. Milano diffusione:105812 tiratura:151233 Dimezzate le rapine nelle farmacie Il numero delle rapine registrate nei primi quattro mesi del 2015 nelle farmacie è diminuito del 50% rispetto al 2014. «Dobbiamo dare merito alle squadre della Forze dell'Ordine - ha detto Annarosa Racca, Presidente di Federfarma - . Le rapine non vanno a colpire solo noi che ci lavoriamo, ma anche persone fragili che si trovano in farmacia per un bisogno sanitario» VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FEDERFARMA 28/05/2015 Pag. 6 Ed. Milano diffusione:69063 tiratura:107480 Amministratore delle Farmacie ? Un incarico che nessuno vuole SESTO SAN GIOVANNI UN VERO flop. Solo una candidatura per due bandi diversi. È questa la conta delle domande arrivate all'amministrazione, che aveva aperto la selezione pubblica per trovare il nuovo amministratore unico della società delle Farmacie e per il collegio di vigilanza a 7 membri. Solo per la prima carica c'è un pretendente: un consulente, specializzato in due diligence, che avrebbe già incontrato il direttore Michele Colasanto. Prima della nomina, le verifiche sui titoli. Il ruolo è vacante da dicembre, dalle dimissioni di Giovanni Bianchi. In questi mesi si sono sondate più personalità, anche legate al Pd sestese, ma nessuno si è reso disponibile. Carica gratuita - è previsto un rimborso spese -, tra le difficoltà per la caccia all'uomo anche le incompatibilità per chi già ricopre altri incarichi in città. NESSUNA candidatura è stata invece presentata per il collegio di vigilanza, l'organismo da creare ex novo che farà da collegamento tra i vertici della srl e il consiglio comunale. Anche i lavoratori hanno disertato il bando: pare che solo ora abbiano individuato un nominativo. «Riapriremo i termini, ma una riflessione va fatta - commenta il sindaco Monica Chittò -. Nel momento in cui c'è da costruire il futuro e riprogettare una società, non si fa avanti nessuno. E c'era posto per tutti». Perché la srl è neonata, ma già a settembre potrebbe vedere l'ingresso di soci attraverso un bando che avrà per oggetto la vendita delle azioni. I contatti sono con Cef, la cooperativa di Brescia che già ha preso in affitto il magazzino. Intanto, in questi giorni il sindaco incontrerà anche delle esperte contabili: una dovrà entrare nel collegio dei revisori dei conti come indicato dal ministero delle Pari Opportunità che aveva segnalato l'organismo per irregolarità, essendo formato da tre uomini. La.La. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 56 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SESTO SOLO UN CANDIDATO ALLA SELEZIONE APERTA DAL MUNICIPIO. IL SINDACO: «BISOGNA RIFLETTERE» 28/05/2015 Pag. 14 Ed. Milano diffusione:69063 tiratura:107480 IL NUMERO delle rapine registrate nei primi quattro mesi del 2015 è diminuito del 50% rispetto ai primi quattro mesi del 2014. Un dato confortante che va a sommarsi al calo delle rapine negli esercizi commerciali comunicato nei giorni scorsi dal Questore di Milano. In un solo anno l'azione mirata di protezione delle farmacie, da parte di polizia e carabinieri, ha portato a chiudere il 2014 con una diminuzione delle rapine del 23% rispetto all'anno precedente. «Questo netto calo del numero delle rapine fa ben sperare», ha commentato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Milano, «deve rappresentare un modello per tutte le altre aree a rischio in Italia». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Rapine in farmacia diminuite del 50% 28/05/2015 Pag. 20 Ed. Savona diffusione:103223 tiratura:127026 Gli affitti salati rallentano l'apertura della nuova farmacia a Celle Piani E' arrivata l'assegnazione del bando regionale che prevede una seconda farmacia, ma i salati affitti cellesi potrebbero bloccarne l'apertura. Ad aggiudicarsi la sede farmaceutica, che dovr à arrivare ai Piani, è stato uno specialista genovese che si è messo a caccia degli spazi idonei. Ma, gi à presi i contatti con alcuni proprietari di locali commerciali della localit à , le locazioni richieste pare siano state ben sopra l'aspettativa, tanto da mettere a rischio l'apertura. Non andata a buon fine la trattativa per alcuni locali in piazza dell'Assunta, al momento ci sono trattative con i proprietari degli spazi che una volta ospitavano la pescheria dei Piani. Se non si arriver à a un accordo, il pericolo è che l'aggiudicatario del bando rinunci. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 28/05/2015 58 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TRATTATIVE PER I LOCALI DELL'EX PESCHERIA PROFESSIONI 3 articoli 28/05/2015 Pag. 52 diffusione:556325 tiratura:710716 Mini motori e magneti il doping tecnologico corre già nel gruppo Già pronti sistemi che muovono le bici senza spinta, ma non esistono regolamenti efficaci EUGENIO CAPODACQUA PULLMAN e motor home futuristici, bici in carbonio leggerissime, mini computer al manubrio, navigatori gps, cambi elettronici, addirittura comandati via wireless. Il Giroè anche la vetrina della tecnica futura. E chi lo pedala per vincere è spesso di una pignoleria maniacale. In una corsa di tre settimane così impegnativa come questa anche il minimo particolare può fare la differenza. Ed è chiaro che si lavori molto proprio sui particolari. Tutti i particolari. Ma un Giro così esasperato è anche un Giro pulito? Difficile rispondere. Visti gli interessi in ballo, e i vecchi epigoni della "farmacia del diavolo" ancora ben presenti nel plotone, si può ipotizzare che tutto quello che ipoteticamente aiuta e non si becca ai controlli è facile che si faccia. Ma epo, gh, ormoni, trasfusioni e tutto quanto caratterizza il doping "tradizionale" rischia di diventare presto inganno da principianti. La scienza dell'imbroglio nello sport in generalee nel ciclismo in particolare è molto più avanti di quanto non si possa immaginare. Oltre ai mini-motori montati all'interno del tubo piantone (di sella) o in quello obliquo, azionati addirittura via wireless, e con potenze che possono arrivare ai 100 watt, dunque difficilmente individuabili (gli ispettori dell'Uci, la federazione internazionale, si stanno dannando da mesi alla ricerca), esistono altri marchingegni che i regolamenti attuali neppure prendono in considerazione. Ad esempio, ci sono ruote in carbonio, così dette a "fascia alta", cioè con la parte del cerchio (in carbonio) più spessa del normale, che presentano delle celle vuote all'interno. Lì vengono posti dei potentissimi magneti che, generando appunto un forte campo, unito ad un marcato effetto volano, riescono a far girare la ruota addirittura senza pedalare. O comunque a restituire molta energia. È l'invenzione di un ingegnere ungherese ben conosciuto nel plotone, che nei giorni scorsi è stato visto nei dintorni della carovana. Mostrava i suoi "gioielli". I prezzi sono astronomici, si parla di migliaia e migliaia di euro. Una bici con motorino va sui 20.000 euro, praticamente identica a quella "normale", il pulsante per azionare il motore è nascosto sotto il nastro del manubrio: invisibile. Le ruote possono arrivare anche a 100.000 euro proprio perché al momento control-free. Tecnicamente le ruote possono dare solo un piccolo aiuto; poca potenza ma, usata nei momenti critici, può fare la differenza. Specie adesso che i valori atletici in campo sono molto livellati. Cambiare una ruota è routine nelle corse. Chi mai può sospettare? E come fare per individuare l'imbroglio? Dunque, farmaci "genetici" già largamente in uso a parte, il futuro del doping altamente "tecnologico" è già una realtà. E i regolamenti del ciclismo sono ancora alla preistoria. Indietro. Drammaticamente indietro. Ovviamentea rimetterciè la credibilità di questo sport, già di per se stessa disastrata da decenni di chimica selvaggia. Forse è arrivato il momento di tornare al passato, quando le bici venivano "punzonate" cioè controllate e addirittura "piombate" per evitare impicci e imbrogli. O al futuro. In F. 1 esiste un "parco chiuso" per le vetture da gara dove i mezzi che prenderanno parte alla corsa sono controllati e verificati in tutti i particolari. Sarebbe poi così difficile farlo per le bici? CLASSIFICA ARRIVO 1) Modolo (Ita) in 3h07'51"; 2) Nizzolo (Ita) st; 3) Mazgec (Slo) st; 4) Haussler (Aus) st; 5) Appollonio (Ita) st. Classifica 1)Contador; 2) Landa (Spa) a 4'02"; 3) Aru (Ita) a 4'52"; 4) Amador (Crc) a 5'48"; 5) Trofimov (Rus) a 8'27" TV - Diretta dalle ore 14.30 su Eurosport; dalle ore 15.10 su Rai Tre. PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 Sport / IL CASO/I SOSPETTI SUGLI ULTIMI RITROVATI 27/05/2015 Pag. 10 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe La farmacia dei farmacisti Unico spa, leader della distribuzione intermedia, è la seconda realtà italiana per fatturato, Oggi si propone tra i possibili attori dell'entrata del capitale nelle farmacie, A colloquio con il direttore generale Claudio Di Gregorio ELENA PENAZZI UNA LUNGA ESPERIENZA DA MANAGER Dopo la laurea in Economìa e commercio all'Università di Torino, Claudio Di Gregorio ha lavorato per quattro anni in Arthur Andersen, prima società di revisione e certificazione al mondo. In seguito è stato direttore generale e amministratore delegato nell'azienda di famiglia: settore tessile, 350 dipendenti, È stato poi fiduciario di Philip Morris per la gestione e liquidazione della Andrea de Adamich spa, che produceva e commercializzava prodotti di abbigliamento sportivo con il marchio Marlboro. In seguito è stato amministratore delegato e vice presidente dei cantieri navali Baglietto di Varazze, Nel 1994 ha iniziato la sua esperienza presso l'Unione Farmaceutica Novarese, in qualità di direttore generale. Società che nel 2002, fondendosi con Codifarma Bologna, ha dato vita a Unico, di cui Di Gregorio è attualmente direttore generale. I futuro della farmacia italiana è ancora incerto, ma noi ci faremo trovare preparati per affrontare i cambiamenti che verranno». Questo in sintesi il pensiero di Claudio Di Gregorio, direttore generale di Unico spa, II momento storico è contornato da attese e insicurezza in merito alle leggi che regolano la gestione delle farmacie e l'iter parlamentare che dovrà decidere se convertìre in legge il progetto di entrata di capitali nella farmacia ha tempi indefiniti e grandi nodi da sciogliere. In questo scenario ci sono alcuni protagonisti del mercato che attendono questa svolta per proporsi come soci di capitale e creare quello che già nel resto d'Europa e nel mondo è realtà: le reti di farmacìe. Unico prenderà parte a questa rivoluzione del mondo farmacia in Italia, Attualmente la società raccoglie sotto il claim "La farmacia dei farmacisti" cinque cooperative di titolari di farmacia e rappresenta il secondo gruppo per fatturato in Italia. Con Di Gregorio cerchiamo di delineare gli scenari che si apriranno da qui a pochi anni. Ci può fare una panoramica della distribuzione intermedia italiana? Qual è la fotografia in questo momento storico rispetto a quella di dieci anni fa? Oggi la situazione della distribuzione intermedia del farmaco è davvero complicata: i prezzi dei medicinali con ricetta sono in calo costante da tempo, i margini sono in riduzione, la situazione finanziaria delle farmacie è preoccupante, in questo panorama dì instabilità c'è anche un aumento della richiesta di servizi da parte delle farmacie, per sopperire ai cali del fatturato derivanti dal farmaco. In passato questi problemi proprio non esistevano, non diminuivano i prezzi e i margini erano in grado di far vivere molto bene tutte le società di distribuzione e, ovviamente, le farmacie, Per il futuro prevede uno scenario con tante figure o pochi grandi gruppi come protagonisti del mercato? lo immagino che in futuro la gestione sarà nelle mani di pochi distributori, il mercato verrà essenzialmente gestito da multinazionali e da pochissime società di farmacisti e privati. Oggi i grossisti sono effettivamente troppi, per cui sarà fondamentale razìonalizzare e selezionare. Magari qualche piccolo distributore di nicchia potrà sopravvivere, ma saranno eccezioni, Lo scenario sarà quindi costituito da poche realtà che, oltre a fare i distributori come oggi, gestiranno anche le reti delle farmacie. Anche l'aumento del numero di farmacie, che comunque dovrebbe rimanere contenuto, contribuirà a far crescere i costi logistici. Proprio per razionalizzare i costì logistici della filiera è importante che il distributore sia parte integrante della rete di farmacie. All'estero questa razionalìzzazione, e questa riduzione di operatori, è già avvenuta, indipendentemente dal fatto che il capitale sia presente nelle farmacie. Unico, la farmacia dei farmacisti: una frase che oggi assume un significato particolare, alla luce del Ddl liberalizzazioni. Secondo lei, l'entrata dei capitali potrà dare la forza per creare finalmente una "farmacia dei farmacisti"? Immagino una farmacia diversa da quella americana, secondo me ci sarà sempre un farmacista a capo deila farmacia. Questo farmacista possiede le competenze professionali necessarie, le conoscenze e le relazioni sul territorio indispensabili per svolgere in maniera efficace il proprio lavoro. Dovrà essere però capace di migliorare sensibilmente nella capacità organizzativa e nell'erogazione PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PRIMO PIANO 27/05/2015 Pag. 10 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dei servizi. Il capitale potrebbe essere l'opportunità per dare la forza finanziaria ed economica ai tanti farmacisti che sanno fare bene il loro lavoro, Mettersi in rete con Unico darà loro la possibilità di creare la massa critica necessaria ad affrontare il futuro e di dare ai clienti della farmacia servizi migliori e più efficienti, Cos'è Unico oggi? Quali sono le prospettive per i prossimi anni? Abbiamo visto l'acquisizione di magazzini e depositi in varie parti d'Italia, e una crescita costante del fatturato. La vostra rimarrà una politica di espansione? Intanto dobbiamo sempre ricordarci che Unico è la più grande azienda italiana interamente di proprietà di farmacisti. Nel 2014 il nostro fatturato è arrivato al miliardo e duecento milioni, Per la nostra crescita abbiamo sempre utilizzato il sistema del conferimento del ramo d'azienda, ovvero la cooperativa o la società di farmacisti che desideravano aderire al nostro progetto, dopo una attenta valutazione, conferivano il loro ramo distributivo all'interno di Unico, in cambio di azioni di Unico stessa, In questo modo la cooperativa o la società di farmacisti continuano a vivere e a rimanere sul territorio, per mantenere una sempre maggiore vicinanza tra azienda e farmacia, Per noi, azienda di farmacisti, tutto ciò è assolutamente fondamentale. Abbiamo fatto anche una acquisizione dal tribunale di Roma di una azienda che era proprietà di una cooperativa di farmacisti che purtroppo stava andando male. I farmacisti romani hanno voluto creare una loro cooperativa, la Unifaro, che entrerà nel capitale di Unico. Unico fino a qualche anno fa era presente solo nel nord Italia, essendo nata dalla fusione tra Unione farmaceutica novarese e Codifarma Bologna. Sono seguiti i conferimenti dell'Unione farmaceutica del Friuli e della Cofarpa di Parma. Ora si sposta anche al sud: dopo Roma avete portato sotto la bandiera di Unico altre realtà . Proprio così, l'ultima è stata la Cosifar di Agrigento, una pìccola cooperativa che ha conferito il suo ramo d'azienda all'interno di Unico, A Bari abbiamo invece aperto un magazzino ex novo su richiesta di molti farmacisti pugliesi che ci hanno chiesto aiuto, Oggi abbiamo creato un bellissimo magazzino di 5,000 mq. Anche in Puglia i farmacisti vogliono ricreare una loro cooperativa ed entrare a far parte di Unico. Recentemente lei si è esposto, dichiarando ai soci Unico che se si verificherà l'ipotesi dell'entrata dei capitali, voi • siete disposti a comprare quote e farmacie, lo conferma? Avete già un piano in merito a questa opportunità? Certo, lo confermo. Unico è pronta a comprare quote di farmacie. Ma i nostri soci possono stare tranquilli: Unico, in tutta la sua storia, non ha mai fatto contratti per portare a casa chissà quale vantaggio. Ciò significa che saremo sempre al servizio della farmacia e se il farmacista vorrà cedere una parte delle sue quote, rimarrà comunque a capo della gestione. Inevitabilmente la farmacia che entrerà in una rete, dovrà attenersi a regole dettate dall'organizzazione stessa che sarà creata, ma questo nell'interesse reciproco di far quadrare i conti e migliorare il servizio. Noi daremo tutto il supporto necessario all'organizzazione della farmacia, Già oggi forniamo servizi e corsi di primissima qualità ai farmacisti, offriamo un aggiornamento professionale costante; con la rete di farmacie Unico, questo metodo sarà semplicemente amplificato e portato all'eccellenza. Sempre nell'ipotesi che la legge venga approvata, perché una farmacia dovrebbe entrare nella rete Unico secondo lei? Speriamo che un farmacista a cui arrivano varie proposte di entrata di capitali, capisca che scegliere noi e non altri è la mossa vincente. Noi siamo già pronti a far partire reti dì farmacie, coadiuvati dal lavoro e dall'esperienza di bravissimi farmacisti del nostro Cda, che sapranno gestire la rete e dare una mano ai loro colleghi. Basta dare uno sguardo alla storia di Unico: è nato come un piccolo distributore e oggi è ai livelli delle multinazionali. Questo significa che ci siamo fatti valere. Posso affermare che oggi Unico è la migliore azienda di distribuzione italiana, dal punto di vista organizzativo, come efficienza, logistica e indubbiamente come situazione dei magazzini. In dieci anni abbiamo investito 75 milioni dì euro in impianti e macchinari per migliorare l'operatività dei magazzini. Abbiamo investito in tecnologie, in sistemi informativi: oggi lavoriamo con Sap, che è il migliore sistema informativo al mondo. Unico è pronta alla sfida che si aprirà nei prossimi anni e ricordo ancora una volta che la differenza fra noi e altri è il fatto che siamo una società di farmacisti. Qualcuno ha già provato a creare reti di farmacie e l'esperienza non è andata benissimo. Chi lo ha fatto prima di noi, forse ha sbagliato alcuni investimenti, ma a parer mio la metodologia di gestione delle farmacie era corretta e vincente, Come saranno le farmacie Unico? Immagina una insegna e una mission comune per tutti i vostri affiliati? Le farmacie, secondo il nostro progetto, potranno avere insegne diverse, ma riconducibili al gruppo che le gestisce. Sarà 27/05/2015 Pag. 10 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato importante per noi rimarcare le differenze fra le varie tipologie di farmacie, Non saranno mai uguali le farmacie delle vallate a quelle delle periferie e quelle dei centri cittadini: l'ipotesi più plausibile è la diversificazione per categorie e la gestione verrà di conseguenza. Teniamo conto sempre che il gruppo di lavoro che organizzerà questo sistema sarà costituito da titolari di farmacia e questo è fondamentale, perché loro hanno avuto già successo nelle loro realtà e possono trasferire le loro competenze alle altre farmacie, Qual è la situazione dei consorzi che fanno capo a Unico? Lei ritiene che siano un valore aggiunto per i farmacisti e che li aiutino davvero a lavorare meglio, con più servizi e più qualità? I consorzi attualmente non fanno capo a Unico, che è solo partner logistico e tecnico. Sono nati spontaneamente perché i farmacisti hanno deciso di lavorare insieme per offrire un servizio migliore. Queste organizzazioni, nell'ottica della legge di apertura ai capitali e di formazione di reti di farmacie, assumeranno un ruolo di primaria importanza. Sono cioè la prima fase di quella che potrebbe essere una rete di farmacisti, anche perché già il fatto di lavorare insieme ha modificato l'antica mentalità di essere sempre in contrasto con il collega vicino. In Italia ci sono farmacisti molto diversi fra di loro, ma tutti hanno capito che solo mettendosi insieme possono sopravvivere, a dispetto delle organizzazioni multinazionali che, attraverso l'esperienza acquisita all'estero, hanno già standardizzato un sistema e un metodo di lavoro. In Italia solo rimanendo uniti i farmacisti potranno andare contro questa omologazione. Se dovesse convincere oggi un non cliente Unico a scegliere voi, quali argomenti utilizzerebbe? A differenza delle domande sul futuro, a questa è facile rispondere: Unico è la migliore azienda di distribuzione presente in italia, solo chi sceglie di lavorare con i migliori può migliorare. • Lo scenario sarà quindi costituito da poche realtà che, oltre a fare i distributori come oggi, gestiranno anche le reti di farmacie Foto: Da sinistra Aldo Pesenti e Claudio Di Gregario, amministratore delegato e direttore generale di Unico spo 27/05/2015 Pag. 24 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe Una nuova identità per la farmacia LAURA BENFENATI 3ìlbao è un caso da studiare, una città che ha saputo crearsi una nuova identità negli anni Novanta - da polo industriale leader nella metallurgia a centro culturale d'eccellenza - ed è quindi propri lì che Apoteca Natura ha voluto organizzare la sua quindicesima convention, riunendo i farmacisti italiani e spagnoli aderenti al network, La farmacia deve infatti anch'essa costruirsi una nuova identità, in questo momento di grandi trasformazioni tecnologiche, digitali, di attacchi al sistema con venti di liberalizzazione che colpiscono un pò tutta Europa e di ineluttabili riduzioni della spesa pubblica. Le potenzialità del canale però sono ancora enormi e ii "fare rete" diventa oggi sempre più indispensabile per poterle sfruttare. «Qui in Spagna le cose si fanno mirando all'eccellenza», ha esordito Massimo Mercati, presidente dì Apoteca Natura e direttore generale di Aboca, aprendo la convention. «E noi come network dobbiamo fare lo stesso, perché non esiste oggi in Europa una rete di farmacie come la nostra». UNA STORIA DI SUCCESSO II piano strategico per la rivitalizzazione di Bilbao si è sviluppato dal 1991 al 2000 e ha visto coinvolti operatori pubblici e privati e 30 Comuni limitrofi. Le sfide da affrontare? «Rigenerazione urbana e ambientale, centralità culturale, trasformazione concreta della città», ha spiegato Alfonso Martinez Cearra di Metropoli 30, che ha curato la ristrutturazione. «La zona portuale, con un cantiere navale che dava lavoro a migliaia di persone, è stata trasformata in una splendida passeggiata, con il Museo Guggenheim che attira turisti da tutto il mondo. Le infrastrutture hanno creato ricchezza e contribuito al miglioramento della città. Ora siamo proiettati verso il 2030 con idee, creatività, sentimenti, passione». Questa storia di innovazione e volontà racconta ai farmacisti che bisogna prima di tutto credere negli obiettivi e nella possibilità di cambiamento perché "Non c'è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca), «La cosiddetta vision esprime il significato dell'organizzazione, è un confine immateriale, culturale che impone limiti al comportamento dei membri aderenti alla rete», ha spiegato Mercati, «II nostro obiettivo è rendere sempre più riconoscibile una rete di farmacie capaci di ascoltare e guidare le persone: definire in modo chiaro l'identità del network è oggi indispensabile per essere competitivi e creare un sistema avanzato che porti redditività e sviluppo», Quali saranno dunque i programmi a lungo termine? La redditività di oggi è in grado di garantire la crescita futura? Chi, tra gli aderenti al network, ha già sviluppato piani triennali? «Con l'ingresso del capitale in Italia ci saranno in mare molti pescherecci con tante reti per fare incetta di pesci-farmacie, siamo pronti?», ha provocatoriamente chiesto Mercati. Il presidente di Apoteca Natura ha ribadito la sua convinzione che la rete debba rimanere focalizzata sulle farmacie Indipendenti perché deve la sua forza proprio all'unione di marketing e strategie, proprie di un marchio internazionale, con la potenzialità del rapporto diretto con il territorio che solo una farmacia indipendente può avere. TEORIA DELLA RETE «Una soluzione sistemica non risolve un problema in modo isolato ma molti in un solo momento», ha spiegato Fritjof Capra, fisico che si occupa di Teoria dei sistemi ed è direttore del Center for Ecoliteracy a Berkley in California e professore presso lo Schumacher College nel Regno Unito. «Dove c'è vita ci sono reti vive, reti funzionali che subiscono cambiamenti strutturali continui scatenati dall'ambiente, che però non dirìge questi processi, C'è un'identità culturale che delinea i confini della rete e la vitalità dell'organizzazione sta nella comunità di pratica: gli individui si possono esprimere di più all'interno della rete. Ci deve però essere equilibrio tra l'efficienza dell'organizzazione creata», ha proseguito Capra, «e lo spazio che viene lasciato al singolo componente, un contìnuo equilibrio tra regole e creatività», VENTI DI LIBERALIZZAZIONE «II farmacista non è stato mai così importante nel sistema sanitario, ci troviamo in un momento di grandi opportunità per la farmacia, nonostante le tante difficoltà»: a dirlo è John Chave, presidente del Pharmaceutìcal group of European Union (Pgeu). Chave ha raccontato che in Portogallo un terzo delle farmacie ha problemi economici enormi e che in Grecia le farmacie hanno perso il 50 per cento dei loro ricavi dall'inizio della crisi. Il fenomeno è universale: gli olandesi registrano serie riduzioni di fatturato, in Francia prima di Natale ha scioperato il 98 per cento delle PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 64 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PRIMO PIANO 27/05/2015 Pag. 24 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato farmacie per scongiurare l'uscita degli Otc dal canale e anche i tedeschi qualche anno fa protestavano per la riduzione delle entrate. In Gran Bretagna si vorrebbero addirittura i farmacisti negli studi medici e questo decreterebbe la fine della categoria. «Dagli anni Novanta si sono susseguite continue modifiche alla normativa nei diversi Paesi sia per quel che riguarda il criterio demografico sia sui tarmaci di automedicazione», ha spiegato Chave. «In molta parte d'Europa la farmacia è liberalizzata: Irlanda, Regno Unito, molti Paesi dell'Est; in Francia e Spagna si sta tentando di eliminare il monopolio dell'Otc. In questo scenario di cambiamento dobbiamo allontanare la farmacia dal prodotto e legarla ai servizi: oggi la maggior parte dei sistemi farmaceutici in Europa è ancora legato al prezzo del farmaco. Aumentano le prescrizioni di medicinali ma le farmacie guadagnano sempre meno». In futuro i farmacisti dovranno affrontare nuovi compiti, diventare più efficiente di robot che potranno dispensare ifarmaci in futuro: «In Gran Bretagna si stanno ìntroducendo dispenser automatici di tarmaci anche con ricetta e invece si dovrebbe ampliare il ruolo dei farmacisti: in Belgio si sta diffondendo un servizio di consulenza per aiutare i pazienti affetti da asma, in Portogallo si pensa di utilizzare il canale per le vaccinazioni. Le farmacie oggi non sono un problema ma parte della soluzione». Non è comunque chiaro in nessuna parte d'Europa il modello di business della farmacia dei servizi: i farmacisti belgi per esempio non sono per nulla soddisfatti dei 25 euro per 15 minuti di consulenza ai pazienti, durante i quali devono smettere di stare al banco. E IL FUTURO? «Il mondo che ci aspetta è meraviglioso»: ha esordito così Juan Martinez Barea, imprenditore, fondatore di Universal Diagnostics, start up di biomedicina, «Si stanno verificando cose incredibili, nel 2025 il computer avrà le stesse probabilità di calcolo del cervello umano, tra tre o quattro anni i 100 migliori medici del mondo saranno in competizione con Watson di Ibm, il supercomputer che saprà diagnosticare le malattie. E il Ssn fra non molto obbligherà tutti a fare i test del Dna, perché tanto dipende dalla genetica e altrettanto dagli stili di vita, che si possono modificare». Barea ha proseguito, nella sua interessante relazione, raccontando di Dna di ragni con ragnatele molto resistenti trapiantato in capre dal cui latte si estraggono proteine per creare tessuti, appunto, molto resistenti. E di venditori robotizzati, di macchine senza guidatore, di assistenti virtuali supereffìcienti e di protesi create con stampanti 3D. Un mondo che facciamo fatica a immaginare: «Nel 2020 saremo collegati a internet contemporaneamente da sette dispositivi, dagli occhiali alla televisione, alle macchine, Oggi tre miliardi di persone sono collegate, nel 2020 saranno sette e le più forti economie del mondo saranno Gna, India, Russia, Brasile, Messico, Corea del Sud, Indonesia. Con questa popolazione dovremo competere: ci saranno medici, avvocati, farmacisti molto preparati e sul mercato ci saranno solo prodotti di altissima gamma e prodotti low cost». E come ci si può difendere da tutto questo? Con l'umanizzazione, l'uso intelligente delle tecnologie: «Anche la farmacia subirà un cambiamento radicale, con la nutrigenetica, la robotica, l'iperconnettività, i dronì che consegneranno i farmaci a casa in meno di un'ora», ha spiegato Barea. «La tecnologia cambierà tutto ma non è un fine, solo un mezzo, Certo si deve imparare a correre molto più velocemente di prima e appartenere a reti intelligenti può essere di grande aiuto», Umanizzazione, dunque, in questo mondo futuro ipertecnologico: come ha spiegato Roberto Verganti, ingegnere, docente al Politecnico di Milano, che ha raccontato che la gente oggi spende di più in candele che in lampadine. Il significato della candela negli anni è cambiato, non la si tiene in casa pensando che possa saltare la corrente: «Si devono creare prodotti e servizi di cui la gente sì innamora. Non si compra certo un IPhone perché funziona meglio di altri telefoni», Verganti ha raccontato di un termostato che autoapprende e si autocontrolla, dei Whole Food Market che hanno cambiato l'esperienza retai! nel mondo del biologico, rendendola piacevole, delle tante aziende che muoiono non perché fanno le cose sbagliate ma perché continuano a fare troppo a lungo cose che erano ritenute giuste. «Si deve lavorare in profondità più che in creatività ed è inutile avere cataloghi illimitati: pensate a Apple che ha quattro telefoni in vendita, mentre Nokia ne ha quasi 50, II vero trendde\ futuro è che non ci saranno trend. La farmacia oggi deve creare un'esperienza coerente con quello che le persone stanno cercando». IL BUSINESS MODEL Vi pare poco? Certo bisogna smettere di chiedersi "Chi paga i servìzi", non rendendosi conto che se non si darà valore aggiunto alla farmacia non ci sarà alcun motivo per i consumatori di entrarci. «Se aspettate che il sistema 27/05/2015 Pag. 24 N.9 - 27 maggio 2015 PuntoEffe PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 66 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato pubblico paghi per la vostra professionalità, aspetterete molto tempo e il mercato non ve lo consente. Dovete smetterla dì attendere che lo Stato decìda per voi», ha detto Massimo Mercati. Due le priorità, dunque: aumentare la redditività e fidelizzare il consumatore. Spedalizzarsi, selezionare di conseguenza i prodotti, sfrondare magazzini ridondanti ed evitare di fare sconti eccessivi: «Occhio agli sconti, la diminuzione dell'intensità promozionale vi consente di risparmiare risorse che possono essere utilizzate per finanziare i servizi», ha spiegato Davide Pellegrini, docente dì economia all'università di Parma. «La specializzazione evita e previene la guerra dei prezzi, chi è più specializzato fa meno sconti e aumenta anche il livello del servizio al consumatore. Una farmacia indipendente può vìncere oggi le sfide del mercato. Le aziende che lo stanno facendo a livello mondiale {Amazon, Google, Apple) hanno in comune quattro elementi che decretano la chiave del loro successo: economie di scala, che consentono di ammortizzare i costi fissi; economie di scopo, che permettono di dedicarsi a più attività con la stessa piattaforma; economia di esperienza, per cui più passa il tempo, più si migliora; economia di rete in cui le imprese diventano "nodi" di contatti, piattaforme verticali e orizzontali». La rete, ha spiegato Pellegrini, ha una sua sostenibilità economica, il business mode/funziona. Lo si è verificato mettendo a confronto i 12 Key performance indicators delle farmacie con le migliori performance con la media delle farmacie Apoteca Natura, II primo dato che emerge dall'analisi è che per essere specializzati non occorre essere grandi. Piccolo e medio anzi è meglio (per pìccole si intendono farmacie con meno di un milione e mezzo di euro di fatturato e per medie fino a due milioni e mezzo). Altro dato interessante è che il numero di clienti e la frequenza di visita aumentano con la specializzazione, Crescono anche il valore medio del pezzo e il numero di pezzi a scontrino. II numero di referenze trattate, invece, diminuisce con la specializzazione, Crescono con la specializzazione anche l'indice di rotazione e il margine unitario a pezzo commerciale e pure i minuti di front office e quindi il servizio al consumatore. Al crescere della specializzazione aumenta anche il valore delle vendite per metro quadrato. «In sintesi, ha concluso Pellegrini, «si deve semplificare il processo di autoanalisi della farmacia, misurandone accuratamente i dati. Ci deve poi essere coerenza tra consiglio e assortimento e valorizzazione delle risorse e degli spazi». Quale sarà dunque la farmacia del domani, quando Amazon porterà a casa dei pazienti il Grintuss a 5,65 euro in un'ora? Perché le persone dovranno ancora rivolgersi al farmacista? Quali cambiamenti attendono ancora i sistemi sanitari che hanno sempre meno risorse mentre la popolazione invecchia? «Si riduce la spesa pubblica ma non quella per la salute», ha concluso Massimo Mercati, «che sarà sempre più decisa dalla singola persona. Il passaggio dei pazienti in farmacia sarà solo un momento di un percorso molto più complesso, I farmacisti devono imparare a "seguire la persona", identificando il bisogno, comprendendo il processo di diagnosi e cura e moltiplicando le occasioni di incontro. Lesperienza del consumatore va seguita in tre fasi: conoscenza e prevenzione, cura e follow up». E tutto questo, se si è in rete, diventa molto più facile, • IL VALORE DEL NATURALE II valore del naturale come avanzamento tecnologico per la medicina del futuro è stato raccontato da Valentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca: «La molecola di sintesi in medicina non basta più, un singolo attivo non è in grado di gestire la multifattorìalità delle patologie, oggi è obbligatorio sposare l'Innovazione. II naturale non è soltanto tradizione e Aboca fin dagli anni Novanta ha decìso di adottare tutte le tecnologìe emergenti per lo sviluppo della fitoterapia, Lobiettivo? Riportare le sostanze naturali sotto il controllo degli operatori della rete sanitaria». E con questi auspici è nata nel 2012 una nuova azienda, Naturai Biomedicine, per ricercare complessi molecolari da impiegare in terapie contro le malattie degenerative, metaboliche e oncologiche, Emblematica e sofferta la decisione dì Valentino Mercati di far uscire il gruppo Aboca da Assoerbe, nel 2013: «Ho preso atto di una sconfitta, non sono riuscito a far capire, all'interno dell'associazione, l'importanza della legittimità scientifica della fitoterapia, Non dobbiamo neanche più parlare di fitoterapia ma di rete di complessi molecolari». Mercati ha raccontato che oggi al loro gruppo è stato chiesto di collaborare con l'Ema, dopo aver lavorato a un primo doss/erin campo oncologico. «Dopo due secoli di razionalità riduzionistica in cui il farmacista ha utilizzato singole molecole derivate da sostanze naturali, quasi sempre non esistenti come tali in natura, si passa oggi a promuovere l'utilizzo di aggregazione La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 67 PROFESSIONI - Rassegna Stampa 28/05/2015 PuntoEffe 27/05/2015 Pag. 24 N.9 - 27 maggio 2015 molecolari complesse». PERSONAGGI 3 articoli 28/05/2015 monica bonalumi No, la corsa alla candidatura a sindaco non è ancora cominciata. Eppure, anche se nessuno lo ammette, nel centrodestra c'è già chi si muove in vista del 2017. È presto per uscire allo scoperto, ma non per cominciare a tessere alleanze che tra qualche mese potrebbero essere ufficializzate. In attesa dei banchi di prova sulla tenuta dello schieramento rappresentati dalle amministrative di Seregno e dalle regionali c'è chi prova a ricomporre i cocci dell'aggregazione, magari rivestendola con uno strato differente per poterla presentare come unione civica. Secondo molti è l'operazione che starebbe tentando l'ex presidente della Provincia Dario Allevi, impegnato a incontrare esponenti del Mida, della lista che nel 2012 ha appoggiato Marco Mariani e Anna Martinetti di Una Monza per tutti. Lui smentisce: «Ogni discorso - afferma - è prematuro. Nessuno può dire cosa accadrà nei prossimi due anni: quanto a me la passione per la politica mi accompagna da 35 anni e credo che non mi abbondonerà fino a quando avrò forze sufficienti». È meno sfuggente Anna Martinetti: «Non so - riflette - se tra due anni parteciperò alla sfida al centrosinistra. Se, però, si vuol contrastare seriamente Roberto Scanagatti bisogna trovare qualcosa di nuovo: potrebbe anche essere una aggregazione di liste civiche dato il momento difficile per i partiti». Chiunque voglia puntare dritto al municipio dovrà vedersela con il capogruppo leghista in Regione Massimiliano Romeo: il suo nome gira da tempo ma, anche per dovere, lui glissa. Sembra, però, già calato nella parte di leader locale della coalizione e lancia le primarie dello schieramento: «È lo strumento giusto spiega - per coinvolgere i cittadini e per ridare un po' di entusiasmo agli elettori di centrodestra, sempre più arrabbiati. Non dobbiamo farne un tabù solo perché sono state lanciate dal centrosinistra: è un'idea che funziona e sarebbe stupido non copiarla. Non so quali partiti e quali formazioni faranno parte del raggruppamento, ma dovranno condividere il programma e avere idee chiare, precise: la cosa più difficile non è vincere, ma governare». Il tempo a disposizione, aggiunge, non è molto: «Scanagatti - commenta - è forte e per batterlo bisogna fare le cose per bene. Non possiamo arrivare a tre mesi dal voto senza un candidato: dobbiamo partire in anticipo e individuarlo nel 2016 senza, necessariamente, attendere il risultato delle comunali di Milano». I possibili alleati, fanno sapere dai vertici locali del Carroccio, non devono temere il rischio di una egemonizzazione da parte dei padani: «Chi vorrà - chiarisce il segretario cittadino Federico Arena condividere e arricchire il nostro progetto e il nostro modello di città sarà il benvenuto in una squadra che premi il merito e le competenze». E se da Forza Italia il senatore Andrea Mandelli potrebbe ritentare la corsa finita male nel 2012, il coordinatore cittadino Domenico Riga rimane freddo sull'ipotesi primarie, stroncata da Silvio Berlusconi: «A livello personale - dice - non sono contrario. Al nostro interno, però, la riflessione è ancora aperta in quanto siamo in attesa delle novità che saranno annunciate a breve dal nostro presidente». • PERSONAGGI - Rassegna Stampa 28/05/2015 69 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Lega vuole primarie nel centrodestra 27/05/2015 11:56 Sito Web Lospiffero.com I "Moderati" diffidano Berlusconi Giù le mani dai moderati. Silvio Berlusconi torna a evocare un "grande rassemblement, con poche linee e punti nel programma da condividere, un'area aperta a partiti, club, associazioni, privati cittadini" e Giacomo Portas, che dei "Moderati" custodisce il copyright sulle schede elettorali, manda al sultano di Arcore una vera e propria diffida: "Non consentiremo a nessuno di appropriarsi di un simbolo o di un nome che è rappresentativo del nostro Dna, anche perché in questi anni Berlusconi ha fatto di tutto per allontanare i moderati dal suo partito. Non è sufficiente cambiare insegna e avviare una campagna mediatica senza risparmio di mezzi per diventare moderati". La formazione centrista, fondata da Portas, è dal 2005 una realtà consolidata nel centrosinistra tanto da conquistare il ruolo di seconda forza della coalizione e questo nonostante la concorrenza che in questi anni ha dovuto fronteggiare con tutto l'universo di sigle che hanno costellato l'empireo attorno al Pd, rivelatesi alla prova delle urne poco più che delle meteore. Anche oggi, di fronte al progetto di unificare la galassia delle liste civiche promosso dal consigliere regionale Mario Giaccone (e caldeggiato dal governatore piemontese Sergio Chiamparino) non si scompone: "Chi ha più filo tesse replica con molto fair play -. C'è spazio per tutti, tanto a decidere sono come sempre gli elettori". E proprio agli elettori chiamati domenica alla tornata amministrativa anche in Piemonte che Portas rivolge il suo appello: liste dei Moderati sono presenti nei principali comuni (Moncalieri, Venaria, Valenza Po). Liste piene zeppe, come da tradizione, di fuoriusciti da altri partiti (ultimo colpo gobbo l'ha rifilato a Ncd, praticamente annullata a Moncalieri). "Finora gli elettori hanno mostrato di apprezzare la nostra serietà. Quando molti facevano a gara nell'aprirsi agli estremismi di ogni colore noi abbiamo valorizzato quella parte della società che non strilla, non scende in piazza, non difende corporazioni e interessi di bottega, ma ha a cuore il bene della comunità, lavora cercando di costruire un futuro, ha rispetto delle istituzioni e senso dello Stato". A detta di Portas, deputato eletto nel Pd, gli intenti di Berlusconi sono strumentali, dettati più da ragioni di marketing che non da sincere convinzioni politiche: "I moderati sono la stragrande maggioranza del popolo italiano ed è ovvio che facciano gola. Noi vogliamo essere il catalizzatore che li faccia diventare maggioranza anche a livello istituzionale". In bocca all'ex Cavaliere la parola "moderato" suona falsa, una contraddizione la collocazione nello schieramento di destra: "Moderati e riformisti non possono che essere di centrosinistra. A destra, se si tratta di una destra europea, troviamo dei conservatori in politica e dei liberisti in economia. Quando non addirittura ci troviamo a confrontarci con epigoni del peronismo più irresponsabile, o con personaggi che, pur di difendere le proprie posizioni di potere sono pronti a vellicare la pancia del Paese, senza preoccuparsi delle conseguenze nefaste sulla convivenza sociale e civile". PERSONAGGI - Rassegna Stampa 28/05/2015 70 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sottoscala 27/05/2015 15:52 Sito Web AGI Sanita': Federfarma , collaborazione farmacie per Piano fertilita' (AGI) - Roma, 27 mag. - "Le farmacie collaboreranno nel realizzare gli obiettivi del Piano Nazionale per la Fertilita' facendo la loro parte nell'opera di sensibilizzazione dei cittadini su questo importante tema di salute pubblica. Ben venga in questo quadro l'istituzione dall'anno prossimo della Giornata nazionale "Fertility Day" (7 maggio), durante la quale le farmacie potranno dare informazioni e consigli di elevata professionalita'". Lo afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma, componente del Tavolo per la Fertilita', istituito a ottobre dal Ministro Beatrice Lorenzin. "Le farmacie possono essere determinanti nello sfatare falsi miti e nel rendere i cittadini piu' consapevoli su temi quali la procreazione - dichiara Racca -, gli anni di durata della fertilita', la prevenzione di malattie che possono precludere la capacita' riproduttiva. Su prescrizione del medico e dello specialista possono realizzare preparazioni galeniche con dosaggi personalizzati. Gia' oggi moltissime farmacie dedicano attenzione particolare alla maternita' con iniziative di comunicazione su integrazione alimentare e controlli in gravidanza e di supporto all'allattamento al seno. (AGI) . PERSONAGGI - Rassegna Stampa 28/05/2015 71 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ricerca e sviluppo