News Fiavet S_19_10mag - FIAVET

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News Fiavet S_19_10mag - FIAVET
Fiavet Sardegna News
Indice
pag. 1
pag. 6
pag. 6
News Sardegna
News Sardegna Attualità
News Sardegna Trasporti
News Sardegna Eventi
pag. 9
pag. 9
pag. 10
pag. 12
Fiavet Sardegna
Via Dante, 30
08100 Nuoro
Tel/Fax: 0784.39249
NEWS ATTUALITA’
www.fiavetsardegna.it
Conclusa la 50° assemblea congressuale Fiavet. Croazia partner
dell’evento e socio aggregato Fiavet. A breve anche Turismo Tunisia
07/05/2012 - Si è conclusa ieri la 50^
Assemblea Congressuale Fiavet, svoltasi in
Croazia, coinvolgendo nell’organizzazione
del Congresso molte località tra cui Novi
Vinodolski, Baska, Opatija e Poreč.
L’Assemblea dei Delegati Fiavet è stata
preceduta da un momento di incontro
istituzionale, una tavola rotonda dal titolo
“Italia Croazia: partnership, l’inizio per una
sfida
possibile
nel
Mediterraneo”.
Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri,
Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet,
Dario Matosevic, Responsabile Ente del
Turismo Croato in Italia, Consigliere
Caterina Cittadino, Capo Dipartimento
Turismo, Armando Cirillo, Responsabile
Turismo Pd, Elisa Marchioni, componente
della Commissione Commercio e Turismo
della Camera dei Deputati, Alfredo Zini,
Presidente Ebnt, Giuseppe Cassarà,
Presidente d’Onore Fiavet e Luigi Maderna,
Vice Presidente Fiavet. L’incontro tra tanti
rappresentanti del mondo del turismo e delle
istituzioni nazionali ed internazionali ha
rappresentato l’occasione per affrontare i
problemi relativi alla crisi economica in corso e
alle difficoltà che il comparto turistico sta
attraversando. Si è anche parlato di nuove
News Attualità
News Trasporti
News Esteri
[email protected]
collaborazioni e partnership, a partire
dall’annuncio
dell’adesione
dell’Ente
Nazionale Croato per il Turismo a Fiavet in
qualità
di
socio
aggregato.
“In un settore in continuo cambiamento come è
quello turistico, emerge sempre con più
evidenza la necessità di confronto e di
concreta collaborazione tra gli operatori di
diversi Paesi, soprattutto in ambito europeo –
ha
spiegato
Fortunato
Giovannoni,
presidente Fiavet -. La nostra Federazione ha
la ferma volontà di portare avanti questo
proposito e gli eventi previsti nel corso di
questa trasferta croata lo confermano”. Un
momento di particolare interesse, come ha
sottolineato il vice presidente Fiavet Luigi
Maderna, è stato il workshop svoltosi ieri tra
operatori italiani e croati. “Le agenzie di
viaggio e i tour operator aderenti alla Fiavet –
ha dichiarato Maderna - saranno al fianco degli
operatori croati per sviluppare i rapporti tra
questi due Paesi confinanti nel nostro
Mediterraneo”.
Altra notizia è che a breve anche l’Ente
Nazionale Tunisino per il Turismo entrerà a
far parte della Federazione e proprio in
Tunisia si svolgerà il Congresso Fiavet, che
avrà luogo in autunno.
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Fiavet: contro l'accorpamento
del dipartimento del Turismo
Anche Fiavet, in questi giorni riunita in Croazia
per la 50° assemblea congressuale, si schiera
contro l'ipotesi ventilata dal governo Monti
all'interno
della
dell'accorpamento
del
Dipartimento del turismo con quello per gli Affari
Regionali. «In un momento così difficile per il
turismo italiano e per le imprese del comparto,
la notizia di un accorpamento tra i due
dipartimenti non è certo di aiuto – ha accusato
Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet -. Con
la giustificazione del taglio dei costi, si
interviene su una leva, il turismo, che può
essere volano per il rilancio dell’economia
italiana. Già da adesso, promettiamo tutto il
nostro impegno contro questa possibilità».
Anche il consigliere Caterina Cittadino, capo
dipartimento turismo, prendendo parte alla
cerimonia inaugurale dell’Assemblea Fiavet, è
intervenuta sul tema. «Oggi la crisi ha colpito il
nostro settore – ha dichiarato il Consigliere
Cittadino -. Per affrontarla, occorre una struttura
efficiente, dinamica e preparata. Mi auguro che
qualsiasi sia la scelta, questo si possa
verificare».
Giovannoni: «No al turismo nel ministero Affari Regionali»
«Accorpare il turismo al ministero Affari
Regionali è come mettere in una stessa camera
due malati gravi: non si risolve nulla». Duro il
commento del presidente della Fiavet,
Fortunato Giovannoni, all’ipotesi di questi giorni
di una possibile confluenza del settore turistico
in
quello
degli
affari
regionali.
«Si tratta di un’idea completamente fuori dalla
realtà: considerato il momento di crisi il settore
avrebbe bisogno di ben altra considerazione –
ha sottolineato Giovannoni – Se questo è un
modo per risparmiare, tagliare e snellire gli
apparati, credo che sia una strada sbagliata. Il
turismo è uno dei pochi settori che può
garantire il rilancio economico del Paese:
semmai bisogna investire, non certo tagliare».
Riguardo al proselitismo, il presidente della
Sinergie tra i Paesi del Mediterraneo
l'obiettivo di Fiavet
Creare sinergie tra tutti i Paesi che si affacciano sul
Mediterraneo. Questo uno degli obiettivi della nuova
dirigenza Fiavet, presentato durante la 50esima Assemblea
nazionale
Fiavet.
“Da due mesi stiamo lavorando a questo progetto che
riguarda l'area del Mediterraneo – spiega Fortunato
Giovannoni (nella foto), presidente Fiavet -. Vogliamo
essere catalizzatori per l'Italia di una politica unitaria sul
turismo che coinvolga i Paesi che si affacciano sul
Mediterraneo”.
Da qui anche la scelta della Croazia come meta per questa
edizione dell'assemblea. “Stiamo lavorando affinché gli uffici
esteri con residenza in Italia diventino soci aggregati Fiavet.
Per il momento i nostri forzi si sono diretti verso Croazia e
Tunisia, che sarà la meta della prossima assemblea”. Una
destinazione quest'ultima che, secondo il presidente Fiavet,
“ha bisogno di rilancio e credibilità”. Obiettivo della
federazione sarà anche quello di aprire in questi Paesi
succursali Fiavet per agevolare le rispettive industrie
turistiche.
E per quanto riguarda i suoi primi tre mesi di mandato,
Giovannoni si dice soddisfatto. “In giunta c'è un buon livello
di dialettica – commenta -, ma la volontà di tutti è quella di
andare
d'accordo”.
Sul fronte del rilancio delle adesioni il presidente prevede un
aumento degli associati “del 20 per cento entro fine anno –
precisa -. Se sarà necessario faremo campagne porta a
porta. I nostri obiettivi sono far tornare il cliente in agenzia e
portare nuove adv in Fiavet”.
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Fiavet ha lanciato una provocazione che
intende proporre in assemblea: rivedere lo
statuto della federazione affinché non ci sia
l’obbligo di associarsi prima a una
associazione regionale e poi a quella
nazionale.
«Dobbiamo implementare la nostra base e lo
stiamo già facendo con gli enti del turismo
esteri che stanno diventando soci aggregati
come quelli della Tunisia e della Croazia – ha
spiugato Giovannoni – Spero che gli
associati capiscano che la federazione deve
rafforzarsi su tutto il territorio. Allo stesso
tempo,
attraverso
Fiavet
Servizi
potenzieremo l’assistenza alle agenzie
associate».
www.fiavet.it
Vivace dibattito durante la 50esima assemblea congressuale
presieduta da Giovannoni
Fiavet in Croazia: sviluppo tra realismo e speranza
Si è svolta oggi la 50esima assemblea congressuale della Fiavet. La prima
presieduta da Fortunato Giovannoni che durante il suo discorso ha posto l'accento
sui problemi che il sistema distributivo italiano deve affrontare: dalla pressione fiscale
che le imprese turistiche continuano a subire in Italia senza dimenticare gli antichi
problemi come abusivismo, carenza di infrastrutture, disallineamento dell'iva, a cui
ultimante si sono aggiunti problemi inerenti la tracciabilità, redditometro e speso
metro per non parlare poi del Codice del Turismo con la bocciatura di alcuni articoli
da parte della Corte Costituzionale. "Tutti elementi - ha sottolineato Giovannoni - che
penalizzano le imprese del turismo e che portano molto imprenditori a trasferire negli
stati
vicino
le
proprie
attività".
Sul tema sono intervenuti pure il consigliere di Stato Caterina Cittadino, capo
Dipartimento Turismo; Armando Cirillo, responsabile Turismo del Pd, ed Elisa
Marchione, componente Commissione Attività produttive della Camera che, seppur
con toni e sfumature diverse, hanno ribadito la necessità di riprendere il dialogo con
gli
operatori
privati.
Toni molto accesi anche durante l'intervento di Alfredo Zini, vicepresidente della Fipe
e presidente Ente Bilaterale Turismo che con forza ha sottolineato come qualunque
tentativo di risanamento penalizza quasi esclusivamente le piccole e medie imprese.
Anche Giuseppe Cassarà, presidente onorario della Fiavet, nel trarre le conclusioni
di questa prima tornata di assemblea, ha voluto ribadire l'assoluto diniego della
Fiavet al paventato accorpamento del Dipartimento Turismo in quello degli Affari
Regionali e ha anticipato l'intenzione di richiedere una riunione urgente con i
responsabili turismo dei tre partiti che sostengono l'attuale governo Monti per
individuare insieme soluzioni possibili adeguate al clima di risanamento indicato.
"Tutto sommato - ha concluso Cassarà con un battuta - siamo sempre dei consulenti
a titolo gratuito". Cassarà ha anche annunciato tra le prossime iniziative, un incontro
in Tunisia nella seconda metà di ottobre per contribuire a rilanciare la destinazione
anche nel quadro di una comune politica turistica nel Mediterraneo, considerato che
l'Ente
Turismo
Tunisia
è
socio
aggregato
della
Fiavet.
Ad apertura di assemblea hanno dato il saluto Dario Matosevic, direttore per l'Italia
dell'Ente del Turismo Croato, e Boris Zgomba, presidente Uhpa, associazione delle
adv croate, che sarà peraltro il prossimo presidente dell'Ectaa in occasione
dell'ingresso della Croazia nell'Unione europea.
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Fiavet, momento difficile per il turismo
Cittadino: non servono frasi di circostanza
"A fronte di una crisi pesantissima, che sentiremo ancora di più nei
prossimi mesi e che colpisce il settore turistico, è necessario lavorare
ed evitare le frasi di circostanza" Lo ha detto al Congresso Fiavet
Caterina Cittadino, capo dipartimento dello sviluppo e della competività
del Turismo, sottolineando che il problema esiste e va affrontato in vari
modi, considerando gli annosi problemi mai risolti quali la carenze delle
infrastrutture, l'incoerenza delle politiche territoriali, allineamento
dell'Iva.
"E' necessaria una guida unica e autorevole - ha concluso - un ministro
di peso che sappia rappresentarne le necessità e le esigenze".
Fiavet-Giovannoni: 'Stiamo lavorando molto
sul proselitismo'
Il presidente traccia un bilancio dei suoi primi cento
giorni, l'intervista sul prossimo numero di Guida Viaggi
Congresso Fiavet, Giovannoni:
"Ripartire e riorganizzarsi"
Con l'esecuzione degli inni nazionali sono stati aperti ufficialmente i
lavori del 50 congresso nazionale Fiavet. E' attualmente in corso in
località Baska, il seminario sulla partnership tra Italia e Croazia a cui
partecipano Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet Nazionale,
Caterina Cittadino capo dipartimento del turismo, Dario Matosevic,
direttore dell'ente Croato per il turismo in Italia, Irene Persic Zivadinov,
direttrice dell'Ente turistico della regione del Quarnaro, Elisa Marchionni
resp.
turismo
del
Pd.
"Le nostre imprese hanno bisogno di altro per uscire dalla crisi. Il tempo
si sta esaurendo, ma la crisi incombe e il turismo soffre". Lo ha detto
Fortunato Giovannoni, lanciando l'ennesimo grido di allarme verso un
governo che sembrerebbe non solo ignorare le problematiche del
settore, ma anche aggravare la situazione con regole quali lo
spesometro e il redditometro, che si sono abbattute sugli agenti di
viaggi.
Gli enti croato e tunisino entrano in Fiavet
La notizia in occasione dell'assemblea
congressuale dell'associazione
"Stiamo lavorando molto sul proselitismo. Dopo un incontro con agli adv
In occasione dell'assemblea congressuale Fiavet in Croazia si è parlato
di Marche e Emilia Romagna, 22 di loro si sono iscritti". E' il bilancio dei
di nuove collaborazioni e partnership, a partire dall’annuncio
primi cento giorni di presidenza tracciato da Fortunato Giovannoni,
dell’adesione dell’ente nazionale croato per il Turismo a Fiavet in
presidente Fiavet, interpellato da Guida Viaggi. "Sono anche molto
qualità di socio aggregato. A breve, poi, anche l’ente nazionale tunisino
soddisfatto dei rapporti con la mia giunta - ha aggiunto -. Loro sanno
per il Turismo entrerà a far parte della federazione e proprio in Tunisia
che hanno l'obbligo di non contraddirmi...". Ci sono novità
si svolgerà il Congresso Fiavet, che avrà luogo in autunno.
sull'abusivismo? “E' la solita piaga che porta via una fetta dal 20 al 30%
di mercato agli adv, equivalente a 3 punti del Pil. Chiediamo che le
Fiavet, Giovannoni medita
leggi vengano fatte rispettare, ma solo il 10% delle nostre segnalazioni
la ‘rivoluzione statutaria’
ha un seguito”. L'intervista al presidente Fiavet sul numero 1364 di
Guida Viaggi.
Il presidente di Fiavet nazionale, Fortunato Giovannoni, vuole portare in Giunta
una proposta destinata ad accendere un animato dibattito interno dagli
Fiavet, Giovanonni: "Necessaria la
imprevedibili
sviluppi.
«Dobbiamo
uscire
dall’impasse
del
passato,
promuovere
l’associazionismo
e
collaborazione tra i diversi Paesi"
avere certezza delle risorse a disposizione – afferma Giovannoni – E la strada è
Durante i lavori si è parlato
quella di una modifica dello Statuto Fiavet che oggi prevede il passaggio obbligato
delle nuove partnership della federazione
dalle associazioni regionali riguardo alle iscrizioni, per poi avere una automatica
"In un settore in continuo cambiamento come è quello turistico, confluenza, di iscrizioni e quote, nella nazionale. È mia intenzione portare in
emerge la necessità di confronto e di collaborazione tra gli Giunta l’idea di modificare radicalmente questa impostazione e prevedere
operatori di diversi Paesi, soprattutto in ambito europeo. La l’iscrizione diretta alla federazione nazionale che oltre a facilitare
federazione ha la ferma volontà di portare avanti questo l’associazionismo, permetterebbe di gestire al meglio le quote di iscrizione, una
proposito e gli eventi previsti nel corso di questa trasferta parte delle quali verrebbe automaticamente passata alle regionali».
croata lo confermano". Sono queste le parole di Fortunato Giovannoni non lo dice apertamente, ma si intuisce che con questo escamotage si
Giovannoni, presidente Fiavet, nel corso della 50esima azzererebbe il problema di qualche associazione regionale che nel recente
assemblea congressuale della federazione, che si è svolta in passato aveva congelato il pagamento delle proprie quote-parte, trattenendosi
ciò
che
spettava
alla
nazionale.
Croazia. L'assemblea è stata preceduta da una tavola rotonda anche
dal titolo "Italia-Croazia: partnership, l'inizio per una sfida Un comportamento che ha sicuramente creato un clima di incertezza che deve
possibile
nel
Mediterraneo". aver provocato non poco imbarazzo alla Fiavet nei confronti della casa-madre
Durante i lavori si è parlato di nuove collaborazioni e Confcommercio.
partnership, a partire dall'annuncio dell'adesione dell'Ente Una punta di ironia è stata espressa dal past-president Cinzia Renzi che rispetto a
nazionale croato per il Turismo a Fiavet. A breve, anche l'Ente questa proposta ricorda come «anche la Giunta che presiedevo aveva espresso
nazionale tunisino per il Turismo entrerà a far parte della una simile volontà, ma tutto si è arenato per le fortissime resistenze di alcune
federazione e proprio in Tunisia si svolgerà il congresso associazioni regionali. Che dire? Auguri alla nuova battagliera Fiavet: se ci
riescono avranno i miei complimenti. Ma la vedo durissima».
Fiavet, che avrà luogo in autunno.
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Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Fiavet passa all’azione
La Fiavet fa sul serio, e passa all’azione: nella
50ª assemblea congressuale, a Novi
Vinodolski, in Croazia, i nuovi vertici della
federazione hanno presentato due modelli
alternativi di crescita per le imprese di viaggi. Si
tratta del Settlement Travel System, sviluppato
in partnership con Amadeus, e dell’Eos Code, il
manuale europeo di best practices per la
sostenibilità ambientale e la gestione delle
micro-imprese.
«A meno di 100 giorni dall’insediamento della
nuova Giunta – ha detto il presidente Fortunato
Giovannoni – presentiamo due soluzioni
concrete per sostenere le imprese, sia per
coniugare la nostra distribuzione alle nuove
sfide tecnologiche, sia per accogliere le istanze
di sostenibilità che provengono dall’Europa.
Due passi che avranno effetti positivi anche in
termini di proselitismo. Comunicheremo su tutto
il territorio i tanti vantaggi offerti dalla
federazione ai suoi iscritti. E illustreremo i plus
del nuovo sistema STS, innovativo canale
operativo-finanziario che con il supporto
tecnologico di Amadeus e l’appoggio di un
solido partner bancario come Iccrea, darà alle
agenzie la possibilità di vendere con transazioni
economiche semplificate». Ma non solo di
questo ci parla Giovannoni nell’intervista che
segue.
Come ha rilanciato le proprie relazioni
istituzionali
questa
nuova
Fiavet?
«Abbiamo avuto un primo approccio
interlocutorio con lo staff del ministro Gnudi, ma
il vero incontro cruciale lo avremo con Mauro Di
Dalmazio, coordinatore degli assessori al
turismo, perché le Regioni sono il referente più
strategico per le nostre imprese, quello con il
quale condividere promozioni e politiche di
sviluppo dell’incoming. Dai primi scambi che ho
avuto con Di Dalmazio vedo tutti i
presupposti necessari a unire le forze su un
percorso comune, per la promozione e
commercializzazione del prodotto Italia, che
per le imprese di viaggi è una via tutta da
scoprire
e
sviluppare».
Quali altre priorità state affrontando?
«Soprattutto l’abusivismo diffuso: vogliamo
approcciare le autorità in modo perentorio
per far emergere tutti i fenomeni che
danneggiano la categoria. E lo faremo nel
modo più semplice ed efficace: chiedendo di
applicare la legge e controllare dove ci siano
situazioni poco chiare. Dall’online al mondo
scolastico,
a
quello
religioso».
A che punto è il progetto della Casa
Comune del Turismo annunciato ad
Assisi?
«Abbiamo avviato contatti con tutte le sigle
del settore in Confcommercio, da
Federviaggio all’Ainet, alla Gebta. I primi
riscontri sono positivi. Vogliamo essere
ispiratori e primi promotori di questa Casa
Comune, perché è il momento di unire le
forze nelle relazioni istituzionali, e ovunque si
possa far sentire la voce dell’imprenditoria
turistica. Anche questo concetto potrebbe
aiutare a fare proselitismo e richiamare
l’interesse intorno alle sigle sindacali. Entro la
fine dell’anno potremmo crescere di un 20%
nel
numero
di
iscritti».
Come vedete la stagione di quest’anno?
«Sui ponti di primavera si è sentita la crisi
degli italiani, ma c’è stato un buon incoming.
Credo che lo spesometro e le nuove tasse
saranno davvero destabilizzanti, anche
sull’estate. Peraltro c’è un allarmismo
smisurato, e sono convinto che alla fine chi
ha sempre viaggiato continuerà a farlo.
Magari saranno vacanze più brevi e più
economiche, ma il lavoro ci sarà. È il momento
di gestire al meglio le nostre imprese, e a
questo serve anche l’Eos Code, guida europea
di best practices per accrescere sostenibilità
ambientale e qualità di servizi e prodotti, temi
molto sentiti dai viaggiatori in questo momento.
Di qui il ruolo fondamentale della formazione
all’interno delle imprese, soprattutto per la
crescita
di
figure
specializzate».
EOS,
codice
dell’aurora
L’Eos Code – Eos è l’aurora in greco antico – è
finanziato dal Competitiveness and Innovation
Framework Programme europeo, studiato per
accrescere la competitività delle micro-imprese.
Nell’assemblea di Novi Vinodolski ne hanno
parlato Michel de Blust, segretario generale
Ectaa, Boris Zgomba, presidente Uhpa e
Antonio Scipioni, rappresentante Fiavet
nell’Ectaa, l’associazione europea di settore.
Eos è un codice di condotta sulla sostenibilità
delle imprese, gratuito per tour operator &
agenzie decisi a rendersi più competitivi con
l’adozione di pratiche di turismo sostenibile e
con la crescita qualitativa dei loro prodotti e
servizi. Il codice è accessibile per ora a tutte le
imprese delle cinque associazioni partner del
progetto: oltre la Fiavet la bulgara Abtta,
l’ellenica Hatta, la Pit polacca e la croata Uhpa.
Poi lo sarà per tutti gli associati dell’Ectaa.
Il manuale illustra le migliori pratiche già
implementate e provatamente efficaci in sei
aree del business: gestione interna, sviluppo di
prodotto e di gestione, contrattazione con i
fornitori, relazioni con il cliente e con le
destinazioni, gestione della qualità totale.
(www.eoscode.eu)
www.fiavet.it
De Blust, Ectaa: «La Iata andrebbe portata in tribunale»
Sempre battagliero Michel de Blust, segretario
generale dell’Ectaa, l’organismo europeo che
riunisce 33 associazioni nazionali di impreseviaggio, presente alle 50ª assemblea
congressuale
della
Fiavet
in
Croazia
(partecipazione doverosa visto che il prossimo
presidente Ectaa, che verrà eletto tra un mese a
Cracovia, è il presidente degli adv croati, Boris
Zgomba).
Dopo aver ribadito che i tre obiettivi futuri
dell’Ectaa sono il varo della direttiva UE sui
pacchetti turistici («spina dorsale del comparto»),
la competitività delle imprese di viaggio e i diritti
dei passeggeri aerei, de Blust è tornato ad
attaccare duramente la Iata, colpevole di «non
capire come è cambiato il mondo della
distribuzione turistica, ma soprattutto quello del
trasporto aereo, visto che in soli cinque anni è
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passata dal 95% di traffico aereo gestito in agenzie europee. Tutto questo significa
prima persona a uno scarso 65%, e da ridurre il sostegno operativo alle adv partner
30.000 agenzie di viaggi in Europa è scesa a e
fare
risparmi
di
cassa».
meno
di
22mila». Da qui l’apprezzamento di de Blust per l’STS
«L’unico modo per scuotere l’immobilismo e di Fiavet-Amadeus Italia presentato proprio in
l’unilateralismo della Iata – ha detto Croazia: «È sicuramente una modalità
esplicitamente de Blust – è portarla in innovativa che segue il modello già in uso in
tribunale come è stato fatto negli Usa, dove Olanda e che sembra ben funzionare. È
le è stata semplicemente imposta una regola anche un modo per dimostrare che si può
di mercato e dove è stata costretta ad agire in autonomia, senza soggiacere alle
affidare a una società terza la gestione del posizioni dominanti di certi fornitori di
bsp».
servizio».
Didascalia che descrive l'immagine o la foto.
«Dico questo – ha spiegato il segretario Ma de Blust si è spinto anche oltre
generale dell’Ectaa – perché la situazione è annunciando che l’STS può diventare una
ormai insostenibile: c’è un Piano della Iata possibile “architettura operativa” da applicare
per smantellare buona parte dei suoi uffici di nei
vari
Paesi
europei.
rappresentanza nel mondo, dopo aver www.ectaa.org
accorpato a Madrid il centro-assistenza per le
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Dario Matosevic: «Croazia a gonfie vele»
Vicini di casa con una crescita turistica invidiabile
nonostante la crisi: la Croazia, che ha ospitato
l’assemblea congressuale della Fiavet, ha chiuso il
difficile 2011 con oltre 10 milioni di arrivi, pari a un +7%
rispetto al 2010, con un fatturato di oltre 7 miliardi di
euro.
Nel dettaglio l’Italia è tornata a crescere con 1,1 milioni
di arrivi posizionandosi al terzo posto come bacino di
traffico, preceduta dalla Slovenia con 1,5 milioni di
arrivi e dalla Germania che guida il rating con 1,6
milioni di arrivi e ben 15 milioni di pernottamenti.
«Ma se gli arrivi dall’Italia, in questo 2012 così critico, si
attesteranno sugli stessi livelli dello scorso anno – ha
detto Dario Matosevic, direttore dell’ente turistico
croato in Italia, sede di Milano – sarà comunque un
grande risultato perché avvertiamo nettamente la
difficoltà del mercato turistico italiano che stenta a
partire anche in termini di prenotazioni, che – invece –
dalla Germania, Austria e Francia, stanno procedendo
molto
bene».
Ovviamente l’ospitalità offerta alla Fiavet per la sua
assemblea rappresenta per le autorità e gli operatori
croati una grande opportunità con molteplici
aspettative, come ha sottolineato lo stesso Matosevic:
«Da un nostro recente studio risulta che ad oggi solo il
15% dei turisti italiani che arriva nel nostro Paese si
avvale dei servizi di un’agenzia; è chiaro che attraverso
l’evento Fiavet e il workshop organizzato in questi
giorni, contiamo di aumentare le programmazioni dei
tour operator italiani sulla destinazione Croazia e
anche
le
vendite
in
agenzia».
«Anche perché – ha proseguito Matosevic – i nostri
albergatori ci dicono che i turisti italiani di questi anni
si sono orientati sempre più su soluzioni di
sistemazioni in appartamenti e residence. A noi
dell’ente, comunque, importa rerlativamente la
modalità di soggiorno degli ospiti. L’importante è che
arrivino e restino più a lungo possibile: in questo
senso
è
particolarmente
importante
la
destagionalizzazione».
E in tal senso si comprende come la campagna
promozionale punti su alcune eccellenze dell’offerta
turistica croata: il turismo nautico e balneare,
sicuramente, ma anche quello congressuale,
sportivo
ed
enogastronomico.
«Partiamo da un vantaggio che deriva dalle due
componenti maggiormente apprezzate dagli ospiti
italiani, secondo una nostra riocerca di mercato, che
sono la natura croata e l’ospitalità della nostra gente.
Certo – ha concluso Dario Matosevic – sarebbe
auspicabile una migliore offerta di collegamenti aerei
che al momento si limita ai voli di Croatian Airlines
da Roma su Zagabria e di easyJet da Milano a
Spalato, ma credo che proprio il crescente interesse
del tour operating italiano scaturito dal congresso
Fiavet potrebbe sbloccare certe situazioni e
consentire
nuove
offerte
di
voli».
www.croazia.hr
De Blust: "La Iata non
più indispensabile"
Per il segretario generale
dell'Ectaa ad ogni conferenza
arrivano "nuove penalizzanti
regole"
Interpellato a margine del
congresso Fiavet in Croazia sui
problemi
che
la
Iata
periodicamente scarica sugli
adv, Michel de Blust, segretario
generale
dell'Ectaa,
ha
sostenuto che la Iata non è più
indispensabile e le continue
defezioni dall'associazione ne
sarebbero
una
prova.
“La Iata dovrebbe essere
denunciata come hanno fatto
negli Stati Uniti. Continue
penalizzanti regole, studiate ad
ogni conferenza, non fanno che
aggravare
la
situazione
economica su cui versano molte
agenzie nel mondo. Non a caso
la Iata perde clienti, ma prova ad
introdurre corsi obbligatori con
una fee collegata al franco
svizzero. Inoltre, chiudendo uffici
nel mondo non garantisce
adeguatamente
l'assistenza
operativa alle adv”.
La Spending Review minaccia il Ministero
Tassa di soggiorno, estate a rischio caos
Il decreto sui tagli agli apparati della
pubblica amministrazione allo studio
del premier, Mario Monti rischia di far
sparire il Ministero del Turismo.
Secondo alcune indiscrezioni, infatti,
una delle proposte inserite nel
documento che struttura i tagli alla
pubblica amministrazione prevede
l'accorpamento del dipartimento per il
Turismo con quello degli Affari
regionali,
con
una
manovra
avvalorata
dalla
competenza
esclusiva delle regioni in materia di
turismo.
La notizia ha già scatenato le prime
reazioni del comparto. “Temo – dice
Renzo
Iorio,
presidente
di
Federturismo Confindustria - si corra
il rischio di impedire allo Stato di
intervenire concretamente sul settore
come invece necessario in questa
fase storica. Perché si svolga un ruolo
di coordinamento vero delle politiche
turistiche è, infatti, fondamentale che
il turismo diventi materia concorrente
nella competenza tra Stato e
Regioni".
Gli fa eco Asshotel-Confesercenti che
attraverso il suo presidente Filippo
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Donati si dichiara "assolutamente
contraria alla chiusura del
Dipartimento del turismo. È uno
snodo fondamentale per il settore,
in grado di poter operare in sinergia
con i principali attori della filiera
turistica, facendo leva e utilizzando
le energie turistiche migliori
presenti nelle Regioni e nelle
categorie
e
associazioni
imprenditoriali".
Anche Fiavet, impegnata nella sua
Assemblea
congressuale,
interviene sulla questione. "In un
momento così difficile per il turismo
italiano e per le imprese del
comparto, la notizia di un
accorpamento
tra
i
due
Dipartimenti non è certo di aiuto –
accusa Fortunato Giovannoni,
presidente Fiavet -. Con la
giustificazione del taglio dei costi, si
interviene su una leva, il turismo,
che può essere volano per il
rilancio dell’economia italiana. Già
da adesso, promettiamo tutto il
nostro impegno contro questa
possibilità".
La stagione turistica alle porte riporta in alto l'attenzione sulla tassa
di soggiorno, il discusso balzello che dal 2011 si sta diffondendo a
macchia
di
leopardo
nei
comuni
italiani.
Bocciato e contrastato da tutte le categorie del turismo, il ticket è
nato con la legge sul federalismo fiscale, che ha dato ai comuni la
facoltà di applicare un'imposta che va dai 50 centesimi ai 5 euro a
notte per chi alloggia fuori dalla propria città di residenza. La tassa
viene pagata all’interno di tutte le strutture ricettive e gli introiti
vanno
nelle
casse
dei
rispettivi
Comuni.
Il
caso
Cattolica
La contestazione degli operatori deriva principalmente dal fatto che
tocca a loro svolgere il ruolo di sostituto di imposta, anche a danno
della propria immagine. Così succede come in questi giorni a
Cattolica, in Emilia Romagna, dove tutte le categorie del settore
turistico hanno deciso di autotassarsi pur di evitare di applicare il
ticket
sui
loro
clienti.
In totale, come racconta una videoinchiesta del Corriere.it, sono
stati raccolti 450mila euro, consegnati al Comune attraverso un
accordo sottoscritto da imprenditori e ente pubblico. "Il ricavato sarà
investito nella promozione di eventi culturali, nella manutenzione
dell’arredo urbano e nel recupero dei beni ambientali", spiega il
sindaco
della
cittadina
romagnola
Piero
Cecchini.
A
macchia
di
leopardo
Il caso Cattolica è un indicazione chiara della mancanza di sistema
nell'applicazione della tassa. Ogni comune, infatti, può decidere
autonomamente se imporre o no il balzello, con il risultato di creare
una maggiore concorrenza tra chi è costretto dal proprio comune
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
NEWS TRASPORTI
Commissione europea dà il via a consultazione
su linee guida trasporto marittimo
Via libera della Commissione
europea ad una consultazione sul
futuro delle linee guida delle regole
antitrust per i servizi di trasporto
marittimo. Le attuali linee guida,
infatti, scadono a settembre
dell’anno prossimo e secondo una
prima valutazione della direzione
concorrenza della Commissione
europea non esiste più l’esigenza
di regole ad hoc per il settore dei
trasporti
marittimi. L’obiettivo
dell’esecutivo europeo, quindi, è
quello di facilitare il passaggio da
un regime specifico di concorrenza
per il settore marittimo a regole
generiche
sull’antitrust.
La
commissione europea invita quindi
tutte le parti interessate ad inviare i
propri commenti entro il prossimo
27 luglio. Il sito web per accedere
alla
consultazione
è http://ec.europa.eu/competition/c
onsultations/2012_maritime_guid
elines/index_en.html.
NEWS ESTERI
Nord Africa, eventi per il rilancio
La rinascita del Maghreb, a un anno dalla Primavera Araba, passa anche –
se non soprattutto – attraverso il binomio turismo-cultura. In Tunisia torna
sui binari lo storico ‘Lézard Rouge’ (Lucertola Rossa) mentre il Marocco è
un tripudio di festival. A sua volta l’Algeria intende puntare in particolare –
ma non solo – sul suo grande potenziale archeologico.
Tunisia
International Dance Festival. Consolidare la cultura attraverso la danza:
è l’obiettivo dell’Internatonal Dance Festival Tunisia 2012, in programma
dal 2 al 10 settembre a Port el Kantaoui sotto la direzione artistica del
professor Yesmín Llebeili. Per la kermesse sono attesi milioni di visitatori
da tutto il mondo. Il compito principale dei professori di danza è
promuovere lo sviluppo di rapporti culturali attraverso l’espressione
artistica.
www.festivaltunisia.com
Tabarka Salsa Festival. Torna anche quest’anno, dal 28 giugno al primo
luglio, il Tabarka Salsa Festival. In programma workshop, serate di ballo
sotto le stelle e concerti all’aria aperta dei Bloque 53 e Yuri Buenaventura.
Nella settimana precedente, dal 24 al 28 giugno, sono previsti corsi
quotidiani di salsa, kizomba, chacha, danza orientale e “aqua zumba”.
www.tabarkasalsafestival.com
Il treno “Lucertola Rossa”. È tornato sui binari il treno Lézard Rouge, la
cosiddetta Lucertola Rossa, fabbricato dai francesi all’inizio del XX secolo
e utilizzato per il trasporto tra Bardo, Hammam-Lif e Marsa. Considerato un
simbolo della monarchia e del colonialismo, il treno era stato nascosto
dopo la proclamazione della Repubblica nel 1957. Riapparso nel 1975, è
diventato un convoglio turistico commercializzato dall’adv Transtour per
visitare il Sud della Tunisia. Dopo la rivoluzione di gennaio, il servizio era
stato nuovamente sospeso. Abdelaziz Eltouil, manager di Galilee Travel,
l’agenzia che oggi organizza il tour, ha ripreso le corse a dicembre 2011
con tre partenze a settimana dalla stazione di Metlaoui (martedì, venerdì e
domenica
alle
10).
Dinosauri sahariani in mostra. I dinosauri del Sahara hanno “invaso” i
giardini di Abu Fehr, nella Cité des Sciences di Tunisi. Inaugurata nel mese
di aprile, l’esposizione a cielo aperto durerà fino al 30 dicembre 2012. Le
riproduzioni possono essere esaminate dal pubblico. Adulti e bambini
potranno studiare la loro anatomia, accarezzare la pelle rugosa e scattare
foto-ricordo.
Pagina 6
ad applicarla e chi no. Roma, Firenze e Venezia sono state le prime
città
ad
introdurre
l’imposta.
Con l’arrivo dell’estate molte località a vocazione turistica, come
Senigallia, Capri, Otranto, hanno deciso di applicarla; altre, invece,
come le città lungo la riviera romagnola, hanno fatto in modo che
almeno per quest’anno non venisse imposta. Alcuni tour operator
hanno già concordato o venduto i soggiorni a prezzi che ora con la
nuova tassa cambieranno. Insomma, ancora una volta si ripropone
il caos all'italiana, un dato che tutto il mondo ci rimprovera.
La decisione sulle sorti di Tirrenia spetta
al garante della concorrenza
I fatturati dei partecipanti alla nuova compagine di Cin non
raggiungono il tetto fissato per la competenza Ue
La decisione sulle sorti di Tirrenia spetterà al garante della
concorrenza. E' quanto riporta MF. Questo perché i fatturati dei
partecipanti alla nuova compagine di Cin non raggiungono il tetto
fissato per la competenza Ue e quindi la decisione in merito
all'acquisto di Tirrenia rientra tra i compiti dell'Antitrust italiano. I
compratori, dal canto loro, sono in attesa di una risposta a breve.
www.cst.rnu.tn/fr
Viaggi in cammello. Lo sviluppo del turismo culturale del Sud
tunisino passa attraverso la conoscenza dei cammelli. A Douz, porta
di ingresso per il Sahara, i visitatori hanno l’opportunità di cavalcare i
cammelli partendo da apposite stazioni. Ali Arouri, manager di una
camel station, consiglia di effettuare le gite soprattutto in primavera,
tra marzo e aprile, quando il clima è freddo e la temperatura non
supera i 30 gradi. Per i viaggiatori indipendenti, è possibile
organizzare viaggi à la carte di più giorni, con agenzie come Appel du
Desert. Per una settimana il prezzo medio è di 500 euro a persona,
per
gruppi
di
10
partecipanti.
Marocco
Marrakech Film Festival. Si svolgerà nel mese di dicembre la
prossima edizione del Marrakech International Film Festival - FIFM.
Istituito nel 2000, il Festival internazionale del Cinema di Marrakech è
il più importante evento dedicato alla settima arte in Marocco, dove si
sono svolte numerose produzioni internazionali. Per gli amati del
cinema di tutto il mondo è un evento da non perdere sia per le
pellicole presentate che per il parterre di personalità di spicco che
richiama
ogni
anno.
www.festivalmarrakech.info
Marrakech Art Fair. Palazzo Es Saadi ospiterà dal 4 al 7 ottobre 2012
la terza edizione di Marrakech Art Fair nella capitale berbera. La fiera
annuale dell’arte, la cui risonanza è internazionale, presenterà le
ultime tendenze dell’arte moderna e contemporanea. Nel 2011 il
festival ha ospitato 48 gallerie provenienti da New York, Mosca, Italia
e Turchia e ha stabilito un ponte ideale con il Festival del Cinema,
ponendo in primo piano la video arte e la fotografia.
www.marrakechartfair.com
Caftani in passerella. Si svolge a maggio, a Marrakech, la 16ª
edizione di Caftan dedicata ai tradizionali abiti marocchini. La prima
edizione della kermesse, lanciata nel 1996, è stata possibile grazie
all’iniziativa di Caractère e Femmes du Maroc, la principale rivista
femminile del Paese. L’edizione 2012 sarà l’occasione per scoprire le
nuove tendenze nel settore degli abiti femminili tradizionali.
www.caftandumaroc.com
Festival delle Rose. È in programma a maggio a Dadès, vicino
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Ouarzazate, il celebre Festival delle Rose. L’evento celebra il clou della
stagione primaverile, quando il clima mite favorisce la raccolta delle rose. Il
villaggio di El-Kelaa M’Gouna quest’anno sarrà ricoperto di petali di rosa ed
esploderà di colori tra bouquet, danze, musica e parate floreali.
Chef sotto i riflettori. Dal 14 al 16 settembre Les étoiles de Mougins invita
a Casablanca gli chef più rinomati della cucina francese e internazionale.
Fin dalla sua istituzione nel 2006, il Festival internazionale della
gastronomia ha consentito al pubblico di prendere parte a laboratori del
gusto, dimostrazioni culinarie e conferenze. Il tutto con uno spirito di
ospitalità
e
scambio
creativo.
blog.lesetoilesdemougins.com
Gnaoua Festival. A quasi 15 anni dalla sua prima edizione, il Gnaoua
Festival attira ogni anno circa 400mila persone che giungono in Marocco
per assistere a quello che viene universalmente riconosciuto come uno dei
più importanti festival musicali al mondo. Il festival ospita una grande
varietà di artisti che coinvolge il pubblico eclettico del festival ai ritmi della
musica Gnaoua, ormai simbolo della variegata eredità culturale degli
Alizés. Appuntamento dal 21 al 24 giugno a Essaouira.
www.festival-gnaoua.net
Salone del cavallo. Per gli appassionati di ippica, e non solo,
appuntamento a El Jadida per la kermesse equestre Salon du Cheval d’El
Jadida. Giunto alla quarta edizione, questo prestigioso Salone invita a
scoprire le più belle razze equine attraverso una serie di grandi eventi:
competizioni,
conferenze
culturali
e
numerose
esibizioni.
www.salonducheval.ma
Festival Mawazine. Rabat ospiterà dal 18 al 26 maggio l’11ª edizione del
Festival Mawazine. La capitale marocchina sarà animata da concerti,
esibizioni, show di gruppi musicali, danze e laboratori artistici per un
pubblico di oltre due milioni di persone. La kermesse riunisce vere e
proprie leggende del pop, jazz e soul che giungono da tutto il pianeta per
condividere
in
Marocco
“i
ritmi
del
mondo”.
www.festivalmawazine.ma
Festival delle musiche sacre. torna a Fès, dall’8 al 16 giugno, il Festival
delle Musiche Sacre del mondo. Si tratta di uno degli eventi più attesi
del calendario culturale. Una sinergia fra arte e spiritualità che
quest’anno, in occasione della 18ª edizione, darà vita al tema “reincantare il mondo”, in onore del poeta persiano Omar Khayyam.
www.fesfestival.com
Guida bilingue su Marrakech. “Marrakech, storia, patrimonio, cultura
e spiritualità” è la guida bilingue, in arabo e francese, pubblicata dal
Progetto Montada-Marrakech, che ne dà notizia. La guida, con testi di
Mohamed Knidiri, responsabile dell’associazione Grande Atlas,
esperto dell’UNESCO ed ex ministro dell’Educazione, anticipa
un’esposizione itinerante sull’evouzione urbana della città e la
configurazione della medina. ll recupero e la tutela del patrimonio
architettonico tradizionale per riscattare l’identità storica e culturale del
Mediterraneo, grazie al coinvolgimento delle comunità locali nella sua
salvaguardia, sono gli obiettivi del progetto Montada, che rientra nel
programma Euromed Heritage IV, cofinanziato dall’UE con 1,5 milioni
di euro per un periodo di tre anni. Nel progetto sono coinvolte 6 città
del Maghreb, realtà urbane, economiche e culturali molto diverse:
Salé e Marrakech per il Marocco, Sousse e Kairouan per la Tunisia; e
Dellys
e
Ghardaïa
per
l’Algeria.
www.euromedheritage.net
Algeria
Pozzo bizantino a Tebessa. Un pozzo che risale all’epoca bizantina
è stato scoperto, casualmente, nella provincia algerina di Tebessa,
mentre erano in corso dei lavori idrici. Il pozzo ha un diametro di 1,7
metri e una profondità di 15 metri. L’opera, fa parte delle infrastrutture
idrauliche che i bizantini avevano realizzato nella regione, dove un
fiume sotterraneo è stato scoperto nel 2010 e le cui acque venivano
utilizzate grazie a una complesso sistema di canalizzazioni. Tebessa
ha un grande potenziale archeologico: nel suo territorio sono stati
scoperti circa 500 vestigia e monumenti storici, dall’epoca punica fino
alla
civilizzazione
musulmana.
www.algerianembassy.it
Il Marocco cambia volto
«Dopo un lento inizio d’anno, è arrivata la ripresa, con un’ottima Pasqua».
La buona novella arriva da Jazia Santissi, direttrice dell’Ente nazionale
per il Turismo del Marocco in Italia. Le sue previsioni per il 2012 sono
positive: «A fronte di 220mila turisti italiani nel 2011, con una crescita del
5%, ci aspettiamo di accoglierne 230mila entro dicembre». In totale, il
Marocco ha totalizzato lo scorso anno 9,35 milioni di visitatori (+2% rispetto
al 2010), con aspettative di crescita tra il 3 e il 4% per quest’anno.
Italiani
al
quinto
posto
Il mercato italiano è quello che cresce di più: dopo il boom del triennio
2008-2010, mantiene il 5° posto, a pari merito con quello tedesco. Seguito
a ruota da Francia, Spagna, Regno Unito, Benelux.
Il Paese è in vivace fermento, e pullula di nuove aperture. Prima tra tutte il
Marocco Mall di Casablanca, enorme struttura di 70mila metri quadri,
modernissima e fronte mare, aperta a inizio anno: 600 brand presenti, con
megastore di Prada, Gucci e altri stilisti internazionali, secondo piano
dedicato a marchi americani, prezzi convenienti perché esentasse. «È il
quinto mall più grande del mondo, il primo in Africa, con 15 milioni di
visitatori
annui
previsti»,
ricorda
Santissi.
L’iniziativa è nata dall’investimento del gruppo privato marocchino Askal e
del saudita Al Jedail, e genererà 5mila posti di lavoro diretti e 21mila
indiretti. Un progetto per il turista, che ospita al suo interno un acquario di
6mila mq e un cinema multisala. Oltre a pista di pattinaggio, centro di
Pagina 7
talassoterapia e mini food-corner all’americana. «Cinesi, arabi e russi,
in continuo aumento, vengono a vederlo come un’attrattiva di per sé –
precisa la direttrice – Senza contare che in una città di transito come
Casablanca, ha contribuito a rianimare il lungomare, nel frattempo
rimesso a posto. Ora la gente si ferma un intero pomeriggio e
aumentano
gli
short
break».
Obiettivo
top
20
Nel quadro del piano strategico Vision 2020 – promosso dall’Ente con
l’obiettivo di posizionare il Marocco tra le prime 20 destinazioni nel
mondo, con 200mila nuovi posti letto, 20 milioni di visitatori e il triplo
dei voli nazionali – nascono nuovi hotel dal design sofisticato, per
esperienze uniche. Sempre molto esotica, sebbene un po’
inflazionata, l’esperienza nei riad con new entry come il Palais Faraj a
Fez
(www.palaisfaraj.com).
La
nuova
ospitalità
A famiglie e gruppi guardano invece a Rabat grandi catene come
Baccarat (nuova apertura nel 2014) e Sofitel, che dopo il restyling del
del Sofitel Agadir Thalassa Sea & Spa ha raddoppiato i posti letto. Il 5
stelle conta ora 173 stanze e 44 suite con interni in stile marocchino,
piscina, spiaggia privata, 3 ristoranti e centro di talassoterapia con
area
fitness.
Nuove aperture anche a Tangeri, che suscita sempre più interesse
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
per l’assenza del turismo di massa e il clima favorevole tutto l’anno. Tempo
di cambiamento, inoltre, a Marrakech. Nella “rossa” città imperiale (blu è il
colore di Fez, giallo per Meknes e bianco per Rabat) sono freschi
d’inaugurazione il Selman Marrakech ai piedi deldell’Atlante (sofisticato
hotel di 56 stanze e suite dislocate in 5 riad, firmato da grandi architetti
come Jacques Garcia e Dominique Chenot) e il lussuoso Pearl by
Hivernage, posizionato nell’Hivernage, quartiere degli alberghi ricco di
giardini. Si tratta di un boutique hotel in stile barocco rivisitato, con
atmosfera preziosa e attenzione al dettaglio: dalla gastronomia, a cura di
Michel Rostang, al benessere con la spa di Valmont.
«Oggi i progetti del turismo sostenibile testimoniano anche un ritorno alla
volontà di preservare la capitale berbera – continua Santissi – Marrakech è
sempre la meta più richiesta, seguita dal Sud, incalzato da iniziative di
rivalutazione delle kasbah, centri agricoli o città storiche dal glorioso
passato commerciale come Taroudant, con investimenti alberghieri
soprattutto
nella
regione
di
Ouarzazate».
Da
Mirleft
al
travelfood
Una chicca segnalata dall’Ente è Mirleft, località incontaminata in provincia
di Tiznit, sul mare. «È spartana – ammette la direttrice – ci sono poche
strutture, come la maison d’hôtes Les Trois Chameaux, ma la
consiglierei a chi ama natura, trekking, pesca, surf e kitesurf».
Cresce anche l’interesse del turismo italiano per il travelfood, con
frequentazione di mercati e souk per assaggi e compere (spezie
soprattutto) e corsi di cucina tradizionale. In aumento anche i casi di
piccola imprenditoria nostrana che oltre ad aprire riad e ristoranti,
apporta know how nei settori dell’artigianato, del tessile e
dell’architettura.
Accordi
con
piccoli
e
medi
tour
operator
Sul fronte trade, l’Ente marocchino per il Turismo segnala nuovi
accordi con piccoli e medi tour operator. «È una novità la
programmazione di Phone&Go su Saïdia, con charter Milano-Oujda –
informa Jazia Santissi – così la comunicazione congiunta con
Oltremare di Napoli e con i romani Futurviaggi e Karisma TravelNet.
Non c’è più il monopolio dei grandi nomi, con i quali continuiamo a
collaborare. Attendiamo, nel frattempo, il ripristino a breve del volo
Ryanair Roma-Marrakech». Prossimi appuntamenti a giugno per
roadshow e eductour, mentre il programma online espertidelmaroccopro.it
supera
quota
1.400
iscritti
mensili.
www.visitmorocco.com - www.marrakech.travel
La Tunisia si allea con l’Italia
«Sei del gruppo italiano dei giornalisti?». «Sì, come lo sa?». «Le voci della
Medina corrono più veloci dei giornali. Tornate presto, qui in Tunisia siete
sempre i benvenuti». Salem è un gentile signore che, nel cuore di
Hammamet, si è fatto portavoce del pensiero di tutti quei tunisini che, dopo
le rivolte del 2011 che portarono al rovesciamento di Ben Ali, vorrebbero
che
gli
italiani
tornassero.
Tour
per
350
ospiti
Per promuovere la destinazione l’Ente per il Turismo, in collaborazione con
Tunisair, ha organizzato un fam trip di quattro giorni riservato a stampa,
operatori e adv. In tutto 350 ospiti, divisi in tre gruppi. L’evento è stato
voluto dal ministro del Turismo Elyes Fakhfakh, che punta a far conoscere i
vari aspetti del Paese: Tunisi e la sua Medina con Sidi Bou Said e
Cartagine per la cultura, Hammamet e la costa per il mare, e poi
archeologia, termalismo, entroterra, deserto. Non più solo il segmento
balneare, dunque, che da solo raccoglie l’80% del turismo.
Formazione
e
promozione
Con l’Italia, la Tunisia ha una vicinanza geografica e culturale che permette
accordi bilaterali importanti, l’ultimo in via di definizione tra il ministro Piero
Gnudi e il collega Fakhfakh, per interventi sulla formazione in vari settori
turistici, promozione sui mercati esteri, sostegno al traffico crocieristico con
un accordo tra Tunisia, Italia (Sicilia) e Malta, e una comune promozione
del patrimonio archeologico e culturale. Mentre, per una maggiore
integrazione dell’area euro-mediterranea, inizierà un’azione congiunta sui
mercati
più
lontani
di
Giappone
e
Cina.
Queste strategie sono state annunciate dallo stesso ministro tunisino
durante un incontro nella capitale. «La politica del nostro governo è fare in
modo che turisti e operatori riprendano “confidenza” con il Paese – ha
esordito Fakhfakh –. Tra Italia e Tunisia ci sono relazioni storiche e culturali
da sempre e abbiamo molte cose in comune, dal patrimonio archeologico
romano ai 30mila italiani che all’inizio del ‘900 vivevano a Tunisi, nella zona
del porto de La Goulette, oggi in fase di potenziamento per lo scalo dei
crocieristi».
Obiettivo:
-10%
rispetto
al
2010
«Oggi la Tunisia vive un momento storico importante, con le prime elezioni
libere – ha aggiunto il ministro – L’anno scorso nessuno dei 5 milioni di
turisti in Tunisia ha subìto incidenti, nemmeno durante la rivoluzione; però il
2011 è stato difficile per economia e per il turismo, con un -30% di
Pagina 8
presenze di cui un -65% dall’Italia». Nel 2012 la destinazione sta
registrando un miglioramento dei flussi: «Ci aspettiamo di arrivare a
un -10% rispetto al 2010. Il 15% della popolazione attiva gravita
intorno a questo settore, che incide per il 6,5% del Pil ed è la
maggiore risorsa economica con l’artigianato e dopo il settore
agricolo».
Oggi l’80% degli introiti riguarda il balneare, ha detto il ministro, ma la
politica è quella di concentrarsi su investimenti a lungo termine negli
altri
settori,
dalla
cultura
al
deserto.
Ma cosa ha allontanato i turisti italiani? «Secondo me le ragioni
principali sono state due», ha ammesso Fakhfakh. Ovvero: «La
clientela italiana, che in genere va a Djerba, ha rinunciato per paura
del conflitto nella vicina Libia. Poi c’è stato l’effetto Lampedusa, con gli
sbarchi dei tunisini fuggiti dopo la rivoluzione. Il governo ha voluto
mettere fine a questa situazione con politiche mirate per creare posti
di lavoro, regolare i flussi, anche in accordo con il governo italiano e
ricordando
agli
emigranti
cosa
sia
la
dignità».
Il
ministro:
«Nessun
pericolo»
«Riguardo al timore per il fondamentalismo islamico, non c’è alcun
pericolo», ha rassicurato Fakhfakh. «Qui c’è Kairouan, la seconda
città santa dell’Islam, ma non c’è estremismo, anche la scuola
teologica è modernista - ha spiegato -. Nel governo, il partito islamico
fa parte di una troika anche con laici e c’è l’esempio della Turchia che,
quando il partito islamico ha vinto le elezioni, ha visto triplicare le
presenze turistiche. È vero, ci sono dei gruppi molto ortodossi che la
pensano in modo diverso da noi, ma devono rispettare la legge
perché
siamo
in
uno
stato
di
diritto».
Quella del governo tunisino è una strategia che agisce su più fronti.
«Quest’anno abbiamo raddoppiato gli investimenti per la promozione
nei mercati europei più rappresentativi, Francia, Italia, Germania e
Inghilterra, con 30milioni di euro per le operazioni pubblicitarie – ha
annunciato il ministro – Per l’Italia, abbiamo in mente incentivi per i
t.o. italiani e, per la prima volta, una campagna istituzionale di
comunicazione anche televisiva. Vogliamo invitare sempre più
giornalisti, perché constatino la situazione. In Italia abbiamo anche
molti amici come la Fiavet, che ha scelto di fare il convegno annuale
in
Tunisia
il
prossimo
ottobre».
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Prodotto
diversificato
Diversificazione del prodotto turistico, valorizzando anche l’entroterra e la
thalassoterapia; accordi con catene alberghiere come Accor; pubblicità
mirata per il rilancio dei flussi inbound. Questi tre fattori sono al primo posto
nelle strategie turistiche del governo tunisino, che non si ferma a questo.
«Vogliamo finalmente affrontare anche la questione dell’Open Skies e
siamo in trattative con l’Ue per l’utilizzo degli aeroporti tunisini. I negoziati
saranno avviate a giugno e speriamo di poter aprire i cieli nel 2013, almeno
all’Europa»,
ha
concluso
Elyes
Fakhfakh.
Più
voli
con
Tunisair
Tunisair continua a puntare e investire sul mercato italiano e annuncia per
l’estate l’aumento delle frequenze Venezia-Tunisi con quattro voli ogni
sette giorni. Sono in tutto 34 i collegamenti settimanali che la
compagnia di bandiera opera dall’Italia: 14 Roma-Tunisi; due RomaMonastir; nove Milano-Tunisi; quattro Venezia-Tunisi; due NapoliTunisi; tre Palermo-Tunisi. Novità anche per l’inverno 2012-13. Il
direttore commerciale di Tunisair, Habib Ben Slama, annuncia
l’introduzione di nuovi collegamenti da Roma e Milano per Tozeur e
Djerba. Un investimento indotto dalla ripresa della domanda: «Un
fattore
su
cui
contiamo
molto».
(www.tunisair.com)
www.tunisiaturismo.it
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
C’è anche un «biker point» nel terminal dell’aeroporto
OLBIA. Lo sguardo spaesato dei turisti in
bicicletta sarà presto un lontano ricordo.
Almeno per quanto riguarda l’aeroporto
Costa Smeralda. La Geasar, società che
gestisce lo scalo olbiese, ha...
OLBIA. Lo sguardo spaesato dei turisti in
bicicletta sarà presto un lontano ricordo.
Almeno per quanto riguarda l’aeroporto
Costa Smeralda. La Geasar, società che
gestisce lo scalo olbiese, ha infatti deciso di
venire incontro alle esigenze di quei
passeggeri che, ogni anno, decidono di
raggiungere l’isola per lunghe e suggestive
escursioni in sella a una bicicletta. E per farlo
ha allestito il primo bikers point aeroportuale.
Una piccola officina dotata di tutti gli attrezzi
di assistenza tecnica dove i cicloturisti,
inoltre, potranno anche sistemare la propria
bicicletta, con relativi bagagli, durante il
periodo di vacanza. E sempre all’interno del
box, battezzato come «Sardinia loves
bikers», è stata allestita una piccola libreria
composta da pubblicazioni turistiche, itinerari
culturali, mappe e cartine. «Negli ultimi anni
abbiamo monitorato il movimento degli
appassionati di ciclismo – spiega Silvio
Pippobello, ad Geasar -. Ci siamo resi conto
che mancano i servizi per questo tipo di
turismo. E tramite l’allestimento del biker box,
vogliamo cercare di rendere il nostro spazio
più accogliente e amichevole per i cicloturisti,
che rappresentano una nicchia turistica in
continua crescita». Quattro turisti tedeschi,
giunti da Cagliari con la sola forza delle
gambe, hanno spiegato quelle che sono le
difficoltà incontrate durante il tragitto. Ma una
volta giunti in città hanno potuto sistemare i
propri bagagli nel neonato box aeroportuale,
per poi visitare la città con meno
impedimenti.
«A caccia di turisti polacchi
CAGLIARI Il turismo parla anche polacco, e con i tempi che corrono è meglio non sputarci
sopra. Sono finiti i tempi in cui si faceva della schizzinosa satira sui paesi dell’est, polacchi in
testa, accusati di esportare manodopera a basso costo che avrebbe potuto contrastare la
manovalanza locale. Adesso il fenomeno se mai c’è stato, rischia di essere invertito. I polacchi
più di altre regioni, non esportano più manovalanza ma turisti, e richiamano a casa lavoratori
specializzati. Promuovere l’immagine della Provincia in terra polacca è stata la missione di una
delegazione di Sogaer e della Provincia di Cagliari che nei giorni scorsi hanno fatto tappa a
Cracovia per rafforzare l’immagine della Sardegna. Il punto di forza dei collegamenti con la
terra che diede i natali a Wojtyla è Ryanair, che ha un collegamento stagionale con la cittadina
del sud del paese. I dati dicono che il traffico è in costante aumento, soprattutto in estate.
Rispetto al 2010 i polacchi che hanno pernottato nelle strutture ricettive della Provincia sono
stati poco meno di undicimila, con una permanenza media di 3,7 notti. Incremento notevole
anche degli arrivi, quasi raddoppiati. Non a caso l’indice di riempimento degli aeromobili su
quella tratta è uno dei più elevati dell’intera compagnia, l’87 per cento, nel periodo che da
marzo a ottobre. Per questo motivo Provincia e Sogaer hanno chiesto a Ryanair di estendere
la frequenza dei voli e di mantenerla tutto l’anno.
Pagina 9
La Sardegna mette in vendita
fari e torri
La Conservatoria delle Coste, Agenzia che fa
capo all'assessorato regionale dell'Ambiente, ha
attivato
il
blog
SardegnaFari
[http://sardegnafari.wordpress.com]
per
presentare i beni del patrimonio marittimo-costiero
della Sardegna che sono stati affidati all'Agenzia
per essere messi in vendita. Sono 15 i siti in cui
sono presenti fari, semafori, torri costiere, immobili
e infrastrutture di proprietà regionale sui quali la
Conservatoria delle Coste sta elaborando un
programma dettagliato per la loro valorizzazione e
per assicurare la loro gestione, curando anche
eventuali procedimenti pubblici per l'affidamento in
concessione degli immobili. Non solo fari, ma
anche stazioni semaforiche, vedette e torri
costiere distribuite non uniformamente in tutto il
territorio regionale: fa da padrona la Gallura, con
immobili a La Maddalena, Palau, Olbia,
Arzachena, Santa Teresa e Golfo Aranci, ma sono
interessati anche i comuni di Cagliari, Oristano,
San Vero Milis, Sant'Antioco e l'isola dell'Asinara.
Il sito ha l'obiettivo di rendere trasparente il
processo di messa in valore di un patrimonio che
si trova oggi in una condizione di degrado e
abbandono, pur mantenendo completamente
integro il suo valore storico, architettonico e
culturale. Il recupero e la valorizzazione di questo
patrimonio a lungo sottratto ad un uso pubblico
generale, rende imperativa - sottolinea la Regione
- la scelta di funzioni di utilizzo che ne permettano
l'accesso libero e gratuito. Per questo nel blog,
insieme alle schede dei singoli beni, la
Conservatoria ha lanciato un sondaggio in cui
chiede agli utenti se per il riutilizzo immaginano un
uso esclusivo per attività turistico e ricettive,
scientifico-culturali o un uso misto e di scegliere
tra le seguenti attività: polo museale, spazio
espositivo, residenza artistica, studio di
registrazione audio-video, centro di ricerca su
ambiente marino e costiero, centro di educazione
ambientale, ufficio di informazione turistica,
bookshop, bar-caffetteria, ristorante, albergo di
standard elevato, ostello della gioventù,
appartamenti in affitto, bed & breakfast.
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Metrò del mare, chance per le aziende
Presentato a Stintino dall’assessore Schiaffino il progetto
per i collegamenti tra Stintino, Porto Torres e Asinara
STINTINO. Un’idea pronta a realizzarsi già da questa estate,
con un progetto pilota che potrebbe trovare un forte appeal tra
gli operatori turistici e, soprattutto, tra gli stessi turisti. È il
“metrò del mare”, progetto che prevede collegamenti con
imbarcazioni veloci tra Castelsardo, Porto Torres, Stintino e
l’Asinara, inserito all’interno del più ampio progetto europeo
che porta il nome di «In.porto» (Integrazione delle porte di
accesso del corridoio marittimo occidentale dell'area di
cooperazione
sardo/corsa), finanziato dal programma
Pagina 9
operativo marittimo Italia-Francia. Il progetto è stato presentato
nei giorni scorsi nella sala consiliare del Comune di Stintino
alla presenza dell’assessore al Turismo e alla Portualità
Angelo Schiaffino, affiancato dall’assessore al Turismo di
Porto Torres con delega per l’Asinara Francesco Porcu e dagli
assessori al Turismo e alla Portualità e Trasporti del Comune
di Castelsardo, rispettivamente Roberto Fiori e Daniele
Gazano.
A spiegare nei dettagli il progetto è stato Mauro Daccò, della
società Demos. «Crediamo nell’idea del metrò del mare - ha
detto Schiaffino - e abbiamo necessità del supporto degli
operatori turistici che potranno essere sostenuti da una
campagna di marketing». Ed è proprio questo punto che la
Comunità europea è pronta a finanziare agli imprenditori che si
aggiudicheranno la gestione del servizio attraverso la
manifestazione di interesse, alla quale si potrà partecipare con
il bando che il Comune di Porto Torres, capofila dell’iniziativa,
pubblicherà a giugno. A disposizione ci sono circa 100mila
euro per le azioni di co-marketing. «L’imprenditore potrà
disporre di un progetto che ha analizzato la situazione nei
minimi dettagli - ha detto l’assessore al Turismo di Porto
Torres, Francesco Porcu -. La Comunità europea ha pensato
che l’Asinara potesse essere un punto interessante da cui far
partire un progetto sperimentale come questo. Che
consentirebbe di ridurre il traffico su gomma a vantaggio del
trasporto marittimo». E la realizzazione delle due tratte,
Castelsardo-Porto Torres-Cala Reale e Porto Torres-StintinoFornelli, mirano a questo. Un servizio che si caratterizzerebbe
come alternativa al trasporto su strada e che potrebbe
esercitare un’attrattiva per il turista che, anche in questo modo,
sarebbe incentivato a scoprire il territorio a prezzi contenuti,
con corse tra i 16 e i 24 euro. «Castelsardo ci crede - hanno
detto i due amministratori della giunta di Matteo Santoni perché il nostro porto rappresenta una porta del nord
Sardegna verso l’Asinara. Il notevole afflusso che si registra
per l’isola parco ci spinge a fare di tutto per la pubblicazione
del
bando».
Il progetto studiato sul modello delle imbarcazioni che già
operano in quel tratto di mare, con il bando aprirebbe alla
partecipazione di più soggetti, riuniti anche in associazioni
temporanee di impresa. Il valore sarebbe proprio questo: dare
a società di servizi, albergatori, ristoratori, armatori, la
possibilità di unire le forze per sviluppare un progetto di
comunicazione e marketing vincente per il territorio.
Pagina 10
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Trasporti: Saremar avvia prenotazioni
tratta Porto Torres - Vado Ligure.
Cappellacci e Solinas "Prosegue la battaglia per garantire il diritto alla
mobilità di imprese e cittadini sardi
La rotta sarà operata con il mototraghetto "Coraggio" dal 1° giugno 2012, con
prima partenza dal porto di Vado Ligure. "La Sardegna - dichiara il Presidente
della Regione - prosegue quella che è una vera e propria battaglia di liberazione
della nostra Isola da un sistema che per anni ha compromesso non solo il
nostro diritto alla mobilità, ma anche una libertà di impresa che per essere tale
necessita di avere aperta la via che conduce ai mercati extraregionali".
CAGLIARI, 4 MAGGIO 2012 - La Saremar ha avviato le prenotazioni per la
tratta Porto Torres - Vado Ligure, che sarà operativa dal 1 Giugno 2012. Lo
hanno comunicato questo pomeriggio il presidente Ugo Cappellacci e
l'assessore dei Trasporti Christian Solinas. "La Sardegna - dichiara il Presidente
della Regione - prosegue quella che è una vera e propria battaglia di liberazione
della nostra Isola da un sistema che per anni ha compromesso non solo il
nostro diritto alla mobilità, ma anche una libertà di impresa che per essere tale
necessita di avere aperta la via che conduce ai mercati extraregionali".
"La Regione - dichiara l'assessore Solinas - ha intrapreso azioni sia a livello
politico sia sul piano giurisdizionale per ripristinare le regole del libero mercato e
di dare piena effettività al diritto alla mobilità dei Sardi, che non può essere
messo in discussione in nome di interessi economici privati e di rendite di
posizione che nulla hanno a che fare con gli interessi della collettività. La
Commissione europea - continua Solinas - ha peraltro chiarito in maniera
precisa il fatto che “Tirrenia e CIN detenevano congiuntamente quote di mercato
elevate su numerose rotte marittime italiane e, nello specifico, su alcune rotte
da e verso la Sardegna a danno di milioni di viaggiatori”. A conferma che non si
trattava di un’azione di benevolenza per la nostra Isola, come qualcuno ha
maldestramente cercato di sostenere. Oggi l'obiettivo vero – conclude Solinas –
è quello di riuscire a trovare un punto di equilibrio che consenta alla Regione di
governare il sistema dei trasporti marittimi, definendo rotte, qualità dei servizi e
tariffe, portando avanti una battaglia di Popolo per scongiurare definitivamente il
tentativo
di
farci
prigionieri
in
casa
nostra".
La rotta sarà operata con il mototraghetto "Coraggio" dal 1° giugno 2012, con
prima
partenza
dal
porto
di
Vado
Ligure.
Giorni ed orari dal 1° giugno al 29 giugno + dal 4 al 15 settembre
Vado Ligure / Porto Torres: lunedì, mercoledì, venerdì con partenza ore 19:30 /
arrivo
ore
6:45;
Porto Torres / Vado Ligure: martedì, giovedì, domenica con partenza ore 20:15 /
arrivo
alle
ore
7:45.
Giorni
ed
orari
dal
30
giugno
al
15
agosto
Vado Ligure / Porto Torres: lunedì, mercoledì, venerdì con partenza ore 19:30 /
arrivo ore 6:45 + sabato con partenza ore 21:30 / arrivo ore 8:45;
Porto Torres / Vado Ligure: martedì, giovedì, domenica - partenza ore 20:15 /
arrivo ore 7:45 + sabato con partenza ore 9:00 / arrivo ore 19:45.
Giorni
ed
orari
dal
16
agosto
al
3
settembre
Vado Ligure / Porto Torres: lunedì, mercoledì, venerdì con partenza ore 19:30 /
arrivo ore 6:45 + domenica con partenza ore 9:45 / arrivo ore 19:45;
Porto Torres / Vado Ligure: martedì, giovedì, sabato con partenza ore 20:15 /
arrivo ore 7:45 + domenica partenza ore 22:15 / arrivo ore 9:00.
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Saremar, servono capitali
A bloccare lo stanziamento
sarebbe stato il timore di una
bocciatura Ue Stop al
finanziamento regionale da 12
milioni Acque ancora agitate
per Saremar. Tra meno di un
mese partirà anche la terza
nave per incrementare i
collegamenti estivi con la
Penisola, ma rimane il
problema delle risorse. La
Regione,
infatti,
aveva
deliberato un aumento di
capitale
che
Pagina
10 però non ha mai
avuto seguito. E la compagnia
è in allarme in vista dell'arrivo
della stagione estiva. IL
FATTO Lo scorso 30 marzo la
Giunta aveva stanziato quasi
12 milioni di euro (per
l'esattezza 11.640.399 euro) a
valere sull'esercizio finanziario
regionale per l'anno 2012.
Somma stanziata proprio a
favore di Saremar «per la
copertura del versamento
posto in capo alla Regione
Sardegna
scaturente
dall'operazione
di
ricapitalizzazione del capitale
sociale della società», si legge
nelle determinazione di spesa.
Insomma un'iniezione di
denaro che sarebbe dovuta
servire a colmare i problemi
finanziari della compagnia. IL
VERBALE
Leggendo
il
verbale di assemblea di
Saremar del 28 marzo, infatti,
si vede come l'esercizio 2010
fosse stato chiuso con una
perdita di oltre 5 milioni di
euro. Cifra poi ridotta a 4
milioni e 900 mila euro
utilizzando le riserve legali e
gli utili dei precedenti bilanci.
Per assorbire queste perdite,
quindi, l'assemblea aveva
deciso di ridurre il capitale
sociale e di ricorrere a un
successivo
aumento
di
capitale entro fine aprile. Da
qui la delibera regionale che
però non ha mai portato a un
effettivo
versamento
di
denaro. ALLARME Ora, il
bilancio 2011, secondo il
verbale dell'assemblea, si è
chiuso con un utile di 2,7
milioni di euro. Ma l'aumento
Pagina 11
di capitale servirebbe a ridare
fiato alle casse societarie anche
perché sembrerebbe che quei
soldi servano per rinnovare gli
affidamenti bancari, in scadenza
a breve. L'arrivo dei quasi 12
milioni, poi, sarebbe stato
sollecitato, con una lettera,
anche dai vertici della società
marittima regionale in vista del
maggiore lavoro estivo. Il primo
giugno, infatti, partirà anche la
terza nave della flotta isolana, il
traghetto Coraggio, noleggiato di
recente, che si aggiunge a
Scintu e Dimonios già operative
sulla Olbia-Civitavecchia. Per la
stagione, quindi, servono capitali
per poter sostenere le maggiori
spese. DUBBI A bloccare
l'aumento di capitale, potrebbe
essere la paura di una
bocciatura
europea.
L'Ue
potrebbe infatti considerare lo
stanziamento come un aiuto di
Stato e quindi sanzionarlo. Sulla
gestione Saremar sarebbero
state sollevate delle perplessità,
anche dalle altre compagnie
private, ora al vaglio dell'Europa.
In particolare, si deve accertare
che Saremar, come impongono
le
regole
comunitarie,
sovvenzioni i collegamenti con la
Penisola solo con i proventi delle
tariffe. I contributi che invece
riceve dalla Regione (così come
i
proventi
dalle
attività
promozionali) dovrebbero essere
usati solo per i collegamenti
interni con le isole minori, che
prevedono oneri di servizio
pubblico. E i bilanci di gestione
dovrebbero essere separati di
conseguenza. LO SCENARIO
La Regione ha sempre
assicurato la correttezza dei
conti e dell'uso delle risorse.
Maggiore chiarezza arriverà,
inoltre, dalla pubblicazione del
bilancio 2011 entro fine giugno.
L'opposizione
in
Consiglio
regionale aveva infatti chiesto di
poter leggere le voci dettagliate
del conto economico prima di
approvare la nuova legge sui
trasporti
che
formalizza
l'istituzione della Flotta sarda spa
per i collegamenti con i porti
italiani.
Tirrenia promette: «Estate tranquilla»
CAGLIARI Il commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, lo ha
giurato ieri nell’aula della commissione Trasporti della Camera: «Quest’estate
noi ci saremo». Bisognerà vedere se da giugno i traghetti da e per la
Sardegna sventoleranno ancora la bandiera della società pubblica, oppure
sul pennone ci sarà il vessillo di chi l’ha comprata: la «Compagnia di
navigazione», capitanata da Vincenzo Onorato e in attesa del via libera da
parte dell’Antitrust nazionale. Non è un particolare di poco conto, perché nel
primo caso sarà ancora lo Stato a garantire il servizio, mentre nel secondo
saranno i privati (oltre Onorato, il fondo Clessidra e due gruppi imprenditoriali
di Napoli e Genova) a dover assicurare la continuità territoriale marittima. In
Commissione, D’Andrea ha comunque detto che è tutto pronto per la
stagione, con tanto di tariffe promozionali pubblicizzate sul sito. I prezzi
sarebbero stati ribassati in questi giorni, guarda caso all’indomani della
conferma che anche nel 2012 la Flotta Sarda della Regione navigherà con
due navi sulla Civitavecchia-Olbia e con una sulla Vado Ligure-Porto Torres.
Il che vuol dire: è la presenza sul mercato delle navi con i «Quattro Mori»
sulle fiancate ad aver costretto le compagnie pubbliche e private a non
ripetere le follie del 2011, con i biglietti aumentati del 110 per cento. In
Commissione, D’Andrea ha parlato anche dei contributi per la continuità
territoriale, 72,5 milioni all’anno fino al 2018: «Sono indispensabili – ha detto
– per garantire il servizio fuori stagione».
Continuità aerea verso la proroga
Cappellacci sigla il documento con i sindacati. Tra le priorità anche i
collegamenti marittimi Vertenza Sardegna sul tavolo del Governo: trasporti al
centro Un passo importante sulla vertenza Sardegna. Nell'incontro di ieri a
Villa Devoto tra il presidente della Giunta e i vertici delle organizzazioni
sindacali sarde è stato infatti raggiunto l'accordo su un documento unitario da
presentare al Governo, soprattutto in tema di trasporti. E sulla continuità
aerea ritorna probabile l'ipotesi della proroga del vecchio schema.
TRASPORTI In particolare il documento riepiloga i termini principali della
vertenza ed elenca gli obiettivi che la Regione intende raggiungere dal
confronto con lo Stato per rilanciare lo sviluppo dell'Isola. «Anche se in
ritardo, la Giunta individua un percorso condiviso con i sindacati», ha detto il
segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde. Sul versante trasporti, i
sindacati hanno ottenuto che si rimetta in discussione l'accordo con lo Stato
«per rivalutare il dettato legislativo della legge 144 sulla continuità territoriale
aerea», ha sottolineato il segretario della Uilt, Pierfranco Meloni. «La norma
prevede l'impegno da parte dello Stato per colmare l'handicap dell'insularità.
È necessario che i sardi siano trattati allo stesso modo dei cittadini delle altre
regioni italiane». E sulla continuità aerea, poi, l'assessore ai Trasporti
Christian Solinas ha aggiornato le parti sociali sulla gestione della gara. Le
ipotesi in campo sono ancora tutte valide: dalla ripubblicazione del bando
andato deserto all'approvazione di un nuovo schema (con tanto di conferenza
di servizi) ma anche la trattativa privata. Sembra però sfumare l'ipotesi dei
colloqui con le singole compagnie per il periodo di transizione, sino
all'approvazione definitiva della continuità. La soluzione privilegiata sembra di
nuovo quella della proroga su cui il ministero dei Trasporti dovrebbe
pronunciarsi in settimana. E sempre nei prossimi giorni i rappresentanti della
Giunta dovrebbero essere ricevuti a Bruxelles per discutere ancora una volta
sulla questione. Stamattina, intanto, il presidente della Giunta riferirà in
Consiglio regionale sulla situazione trasporti. MARE Il documento ha
riguardato anche i collegamenti marittimi. «L'assessore ha confermato che
l'idea della Giunta è l'assegnazione delle singole rotte con i rispettivi contributi
e noi su questo concordiamo», ha aggiunto il segretario della Cgil, Michele
Carrus. «Se questo avvenisse, non avrebbe ragion d'essere la flotta sarda,
come ha ribadito anche Solinas». Giovanni Matta della Cisl ha invece
aggiunto «che la continuità territoriale aerea e quella marittima, il futuro della
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012
Tirrenia e anche del sistema ferroviario sardo sono temi che il Governo
nazionale deve assolutamente contribuire a risolvere». Per la vendita
Tirrenia, Cin ha inviato tutti i documenti all'Antitrust italiana per ricevere l'ok
dopo l'ingresso dei nuovi soci.
«Continuità aerea,
il ministro Passera dia la proroga»
Calvisi (Pd) Offensiva del Pd in Parlamento per ottenere dal
governo la proroga del regime agevolato sulle tariffe aeree tra la
Sardegna e la Penisola, in scadenza il primo giugno. «Il rischio spiega il deputato Giulio Calvisi, firmatario di una interpellanza al
ministro Passera - è il ritorno al libero mercato con tariffe folli per
i residente nell'Isola. La Regione paga una continuità territoriale
che resta di competenza statale e ha onorato i suoi impegni
mentre lo Stato non ha fatto altrettanto violando il principio
costituzionale di leale collaborazione». Dal centrosinistra arrivano
richieste precise: «Chiediamo al governo anche di accelerare il
passaggio definitivo delle nuove competenze previste per
l'autorità di regolazione dei trasporti. E questo si può fare solo se
il governo dà finalmente attuazione al nuovo regime delle
compartecipazioni alle entrate erariali dello Stato, dopo la
sentenza della Corte costituzionale in materia. Il governo
contribuisca poi agli oneri in misura analoga a quanto assicurato
in passato, in attesa che sia compiuto il passaggio delle funzioni
della continuità dallo Stato alla Sardegna».
Caso Sogeaor, per il Comune l'ultima parola dopo le urne
Orizzonte sempre più incerto per Fenosu. Se i creditori non dovessero accettare
la proposta di concordato il rischio di un fallimento è concreto. Intanto, in attesa
dell'ingresso dei privati, la società ha perso l'adesione del Comune. Non è
chiaro se sia già stato messo tutto nero su bianco oppure se, durante
l'assemblea dei soci di venerdì scorso, i rappresentanti del Comune abbiano
soltanto annunciato l'intenzione di lasciare la società. La normativa nazionale
prevede che i comuni al di sotto dei 50 mila abitanti possano restare soltanto in
una partecipata: forse il Comune di Oristano non intende puntare su una società
in liquidazione, tanto più che sono state avviate le procedure per la vendita delle
azioni ai privati. Per il futuro si guarda con attenzione alle manifestazioni
d'interesse, intanto la somma a disposizione dei liquidatori per il concordato è
pari a un milione 550 mila euro (in un primo momento si era parlato di 2 milioni
620 mila euro). Adesso la proposta sarà presentata ai creditori, presumibilmente
si darà la precedenza al pagamento dei lavoratori.
NEWS SARDEGNA EVENTI
Ritorna Monumenti Aperti 2012: ecco il programma
Sabato 5 e domenica 6 maggio prende il via l’edizione 2012 di
Monumenti Aperti. La manifestazione sarà come sempre inaugurata a
Cagliari, che anche quest’anno condividerà le date con i comuni di Sassari
e Settimo San Pietro. Nata nel capoluogo sardo nel 1997 dall’iniziativa
delle Associazioni Culturali Ipogeo e Imago Mundi e del Comune di
Cagliari, Monumenti Aperti dal 2000, per volontà del suo Comitato
Scientifico e dell’Assessorato Regionale del Turismo, ha assunto
dimensione
regionale.
L’
EDIZIONE
2012
Chiese, siti archeologici, beni storico-artistici, ma anche percorsi
naturalistici e tematici costituiscono le attrazioni anche di questa edizione
di Monumenti Aperti che si concluderà a ottobre, estendendo così la
tradizionale stagione turistica e valorizzando risorse spesso ancora poco
conosciute. La manifestazione è, non a caso, una straordinaria occasione
di riscoperta del territorio e delle proprie radici e un’opportunità unica di
crescita e sviluppo turistico. Per arricchire ulteriormente l’offerta formativa e
culturale propria della manifestazione, è stato riproposto, fra marzo e
aprile, il ciclo di conferenze Le identità locali – città e paesi si raccontano,
quest’anno dedicato al tema: Dal particolare al generale: partendo da un
bene culturale – un’area archeologica, un dipinto, un edificio – le 5
conferenze hanno cercato di ricostruire l’insieme di aspetti sociali,
economici, culturali che lo radicano alla storia della città di Cagliari. Per la
prima volta in questa edizione tutte e otto le provincie entrano nella rete
della manifestazione. Se nel 2000 erano 4 le amministrazioni locali
aderenti al circuito, in questa edizione sono 48 i comuni, dal nord al sud
dell’Isola, che vi partecipano distribuiti in 9 fine settimana dal 5 maggio al
28 ottobre. E saranno almeno 12.000 i volontari (di cui almeno il 60%
studenti di ogni ordine e grado) che apriranno quasi 600 tra monumenti e
siti archeologici e naturalistici. Sono 6 le amministrazioni che partecipano
per la prima volta: Berchidda, Buggerru, Santa Giusta, San Gavino, Seui e
Siddi. Mentre ritroveremo ben 14 comuni che non erano presenti
nell’edizione 2011: Fluminimaggiore, Gavoi, Gesico, Guamaggiore,
Guasila, Monserrato, Ortacesus, Pimentel, Sadali, Sanluri, Selegas,
Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli. Alla manifestazione prendono parte 22
comuni della Provincia di Cagliari: Cagliari, Capoterra, Dolianova, Gesico,
Pagina 12
Guamaggiore, Guasila, Monastir, Monserrato, Ortacesus, Pimentel,
Quartu Sant’Elena, Sadali, Selegas, Senorbì, Serdiana, Settimo San
Pietro, Sestu, Siddi, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli e
Teulada; aderiscono 9 comuni della Provincia Carbonia/Iglesias:
Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Fluminimaggiore,
Gonnesa, Iglesias, San Giovanni Suergiu e Sant’Antioco; sono 6
quelli della Provincia Villacidro/Sanluri: Arbus, Sanluri, Sardara, San
Gavino, Villanovafranca e Villacidro; 3 di quella di Sassari (Alghero,
Porto Torres, e Sassari ); 3 i comuni della Provincia di Oristano (Bosa,
Oristano e Santa Giusta) e 3 della Provincia Olbia/Tempio: Berchidda
Olbia e Telti. Infine 1 comune della Provincia Ogliastra, Seui, e 1,
Gavoi, della Provincia di Nuoro.
CALENDARIO 2012
05/06 Maggio
Cagliari, San Basilio, Sassari, Settimo San Pietro
12/13 Maggio
Alghero, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Oristano, Quartu
Sant’Elena, Sant’Antioco, Villacidro
19/20 Maggio
Iglesias, Sanluri, Santa Giusta, Sestu
26/27 Maggio
Arbus, Buggerru, Dolianova, Fluminimaggiore, Gonnesa, San
Gavino Monreale, Sardara, Serdiana, Soleminis, Telti,
Villanovafranca
02/03 Giugno
Carloforte, Porto Torres, Siddi, Teulada
29/30 Settembre
Gavoi, San Giovanni Suergiu
13/14 Ottobre
Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Sadali,
Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli
20/21 Ottobre
Berchidda, Monserrato, Seui
27/28 Ottobre
Bosa, Olbia, Sinnai
Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012