News Fiavet S_19_10mag - FIAVET
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Fiavet Sardegna News Indice pag. 1 pag. 6 pag. 6 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti News Sardegna Eventi pag. 9 pag. 9 pag. 10 pag. 12 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 NEWS ATTUALITA’ www.fiavetsardegna.it Conclusa la 50° assemblea congressuale Fiavet. Croazia partner dell’evento e socio aggregato Fiavet. A breve anche Turismo Tunisia 07/05/2012 - Si è conclusa ieri la 50^ Assemblea Congressuale Fiavet, svoltasi in Croazia, coinvolgendo nell’organizzazione del Congresso molte località tra cui Novi Vinodolski, Baska, Opatija e Poreč. L’Assemblea dei Delegati Fiavet è stata preceduta da un momento di incontro istituzionale, una tavola rotonda dal titolo “Italia Croazia: partnership, l’inizio per una sfida possibile nel Mediterraneo”. Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri, Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet, Dario Matosevic, Responsabile Ente del Turismo Croato in Italia, Consigliere Caterina Cittadino, Capo Dipartimento Turismo, Armando Cirillo, Responsabile Turismo Pd, Elisa Marchioni, componente della Commissione Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, Alfredo Zini, Presidente Ebnt, Giuseppe Cassarà, Presidente d’Onore Fiavet e Luigi Maderna, Vice Presidente Fiavet. L’incontro tra tanti rappresentanti del mondo del turismo e delle istituzioni nazionali ed internazionali ha rappresentato l’occasione per affrontare i problemi relativi alla crisi economica in corso e alle difficoltà che il comparto turistico sta attraversando. Si è anche parlato di nuove News Attualità News Trasporti News Esteri [email protected] collaborazioni e partnership, a partire dall’annuncio dell’adesione dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo a Fiavet in qualità di socio aggregato. “In un settore in continuo cambiamento come è quello turistico, emerge sempre con più evidenza la necessità di confronto e di concreta collaborazione tra gli operatori di diversi Paesi, soprattutto in ambito europeo – ha spiegato Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet -. La nostra Federazione ha la ferma volontà di portare avanti questo proposito e gli eventi previsti nel corso di questa trasferta croata lo confermano”. Un momento di particolare interesse, come ha sottolineato il vice presidente Fiavet Luigi Maderna, è stato il workshop svoltosi ieri tra operatori italiani e croati. “Le agenzie di viaggio e i tour operator aderenti alla Fiavet – ha dichiarato Maderna - saranno al fianco degli operatori croati per sviluppare i rapporti tra questi due Paesi confinanti nel nostro Mediterraneo”. Altra notizia è che a breve anche l’Ente Nazionale Tunisino per il Turismo entrerà a far parte della Federazione e proprio in Tunisia si svolgerà il Congresso Fiavet, che avrà luogo in autunno. Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Fiavet: contro l'accorpamento del dipartimento del Turismo Anche Fiavet, in questi giorni riunita in Croazia per la 50° assemblea congressuale, si schiera contro l'ipotesi ventilata dal governo Monti all'interno della dell'accorpamento del Dipartimento del turismo con quello per gli Affari Regionali. «In un momento così difficile per il turismo italiano e per le imprese del comparto, la notizia di un accorpamento tra i due dipartimenti non è certo di aiuto – ha accusato Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet -. Con la giustificazione del taglio dei costi, si interviene su una leva, il turismo, che può essere volano per il rilancio dell’economia italiana. Già da adesso, promettiamo tutto il nostro impegno contro questa possibilità». Anche il consigliere Caterina Cittadino, capo dipartimento turismo, prendendo parte alla cerimonia inaugurale dell’Assemblea Fiavet, è intervenuta sul tema. «Oggi la crisi ha colpito il nostro settore – ha dichiarato il Consigliere Cittadino -. Per affrontarla, occorre una struttura efficiente, dinamica e preparata. Mi auguro che qualsiasi sia la scelta, questo si possa verificare». Giovannoni: «No al turismo nel ministero Affari Regionali» «Accorpare il turismo al ministero Affari Regionali è come mettere in una stessa camera due malati gravi: non si risolve nulla». Duro il commento del presidente della Fiavet, Fortunato Giovannoni, all’ipotesi di questi giorni di una possibile confluenza del settore turistico in quello degli affari regionali. «Si tratta di un’idea completamente fuori dalla realtà: considerato il momento di crisi il settore avrebbe bisogno di ben altra considerazione – ha sottolineato Giovannoni – Se questo è un modo per risparmiare, tagliare e snellire gli apparati, credo che sia una strada sbagliata. Il turismo è uno dei pochi settori che può garantire il rilancio economico del Paese: semmai bisogna investire, non certo tagliare». Riguardo al proselitismo, il presidente della Sinergie tra i Paesi del Mediterraneo l'obiettivo di Fiavet Creare sinergie tra tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questo uno degli obiettivi della nuova dirigenza Fiavet, presentato durante la 50esima Assemblea nazionale Fiavet. “Da due mesi stiamo lavorando a questo progetto che riguarda l'area del Mediterraneo – spiega Fortunato Giovannoni (nella foto), presidente Fiavet -. Vogliamo essere catalizzatori per l'Italia di una politica unitaria sul turismo che coinvolga i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”. Da qui anche la scelta della Croazia come meta per questa edizione dell'assemblea. “Stiamo lavorando affinché gli uffici esteri con residenza in Italia diventino soci aggregati Fiavet. Per il momento i nostri forzi si sono diretti verso Croazia e Tunisia, che sarà la meta della prossima assemblea”. Una destinazione quest'ultima che, secondo il presidente Fiavet, “ha bisogno di rilancio e credibilità”. Obiettivo della federazione sarà anche quello di aprire in questi Paesi succursali Fiavet per agevolare le rispettive industrie turistiche. E per quanto riguarda i suoi primi tre mesi di mandato, Giovannoni si dice soddisfatto. “In giunta c'è un buon livello di dialettica – commenta -, ma la volontà di tutti è quella di andare d'accordo”. Sul fronte del rilancio delle adesioni il presidente prevede un aumento degli associati “del 20 per cento entro fine anno – precisa -. Se sarà necessario faremo campagne porta a porta. I nostri obiettivi sono far tornare il cliente in agenzia e portare nuove adv in Fiavet”. Pagina 2 Fiavet ha lanciato una provocazione che intende proporre in assemblea: rivedere lo statuto della federazione affinché non ci sia l’obbligo di associarsi prima a una associazione regionale e poi a quella nazionale. «Dobbiamo implementare la nostra base e lo stiamo già facendo con gli enti del turismo esteri che stanno diventando soci aggregati come quelli della Tunisia e della Croazia – ha spiugato Giovannoni – Spero che gli associati capiscano che la federazione deve rafforzarsi su tutto il territorio. Allo stesso tempo, attraverso Fiavet Servizi potenzieremo l’assistenza alle agenzie associate». www.fiavet.it Vivace dibattito durante la 50esima assemblea congressuale presieduta da Giovannoni Fiavet in Croazia: sviluppo tra realismo e speranza Si è svolta oggi la 50esima assemblea congressuale della Fiavet. La prima presieduta da Fortunato Giovannoni che durante il suo discorso ha posto l'accento sui problemi che il sistema distributivo italiano deve affrontare: dalla pressione fiscale che le imprese turistiche continuano a subire in Italia senza dimenticare gli antichi problemi come abusivismo, carenza di infrastrutture, disallineamento dell'iva, a cui ultimante si sono aggiunti problemi inerenti la tracciabilità, redditometro e speso metro per non parlare poi del Codice del Turismo con la bocciatura di alcuni articoli da parte della Corte Costituzionale. "Tutti elementi - ha sottolineato Giovannoni - che penalizzano le imprese del turismo e che portano molto imprenditori a trasferire negli stati vicino le proprie attività". Sul tema sono intervenuti pure il consigliere di Stato Caterina Cittadino, capo Dipartimento Turismo; Armando Cirillo, responsabile Turismo del Pd, ed Elisa Marchione, componente Commissione Attività produttive della Camera che, seppur con toni e sfumature diverse, hanno ribadito la necessità di riprendere il dialogo con gli operatori privati. Toni molto accesi anche durante l'intervento di Alfredo Zini, vicepresidente della Fipe e presidente Ente Bilaterale Turismo che con forza ha sottolineato come qualunque tentativo di risanamento penalizza quasi esclusivamente le piccole e medie imprese. Anche Giuseppe Cassarà, presidente onorario della Fiavet, nel trarre le conclusioni di questa prima tornata di assemblea, ha voluto ribadire l'assoluto diniego della Fiavet al paventato accorpamento del Dipartimento Turismo in quello degli Affari Regionali e ha anticipato l'intenzione di richiedere una riunione urgente con i responsabili turismo dei tre partiti che sostengono l'attuale governo Monti per individuare insieme soluzioni possibili adeguate al clima di risanamento indicato. "Tutto sommato - ha concluso Cassarà con un battuta - siamo sempre dei consulenti a titolo gratuito". Cassarà ha anche annunciato tra le prossime iniziative, un incontro in Tunisia nella seconda metà di ottobre per contribuire a rilanciare la destinazione anche nel quadro di una comune politica turistica nel Mediterraneo, considerato che l'Ente Turismo Tunisia è socio aggregato della Fiavet. Ad apertura di assemblea hanno dato il saluto Dario Matosevic, direttore per l'Italia dell'Ente del Turismo Croato, e Boris Zgomba, presidente Uhpa, associazione delle adv croate, che sarà peraltro il prossimo presidente dell'Ectaa in occasione dell'ingresso della Croazia nell'Unione europea. Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Fiavet, momento difficile per il turismo Cittadino: non servono frasi di circostanza "A fronte di una crisi pesantissima, che sentiremo ancora di più nei prossimi mesi e che colpisce il settore turistico, è necessario lavorare ed evitare le frasi di circostanza" Lo ha detto al Congresso Fiavet Caterina Cittadino, capo dipartimento dello sviluppo e della competività del Turismo, sottolineando che il problema esiste e va affrontato in vari modi, considerando gli annosi problemi mai risolti quali la carenze delle infrastrutture, l'incoerenza delle politiche territoriali, allineamento dell'Iva. "E' necessaria una guida unica e autorevole - ha concluso - un ministro di peso che sappia rappresentarne le necessità e le esigenze". Fiavet-Giovannoni: 'Stiamo lavorando molto sul proselitismo' Il presidente traccia un bilancio dei suoi primi cento giorni, l'intervista sul prossimo numero di Guida Viaggi Congresso Fiavet, Giovannoni: "Ripartire e riorganizzarsi" Con l'esecuzione degli inni nazionali sono stati aperti ufficialmente i lavori del 50 congresso nazionale Fiavet. E' attualmente in corso in località Baska, il seminario sulla partnership tra Italia e Croazia a cui partecipano Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet Nazionale, Caterina Cittadino capo dipartimento del turismo, Dario Matosevic, direttore dell'ente Croato per il turismo in Italia, Irene Persic Zivadinov, direttrice dell'Ente turistico della regione del Quarnaro, Elisa Marchionni resp. turismo del Pd. "Le nostre imprese hanno bisogno di altro per uscire dalla crisi. Il tempo si sta esaurendo, ma la crisi incombe e il turismo soffre". Lo ha detto Fortunato Giovannoni, lanciando l'ennesimo grido di allarme verso un governo che sembrerebbe non solo ignorare le problematiche del settore, ma anche aggravare la situazione con regole quali lo spesometro e il redditometro, che si sono abbattute sugli agenti di viaggi. Gli enti croato e tunisino entrano in Fiavet La notizia in occasione dell'assemblea congressuale dell'associazione "Stiamo lavorando molto sul proselitismo. Dopo un incontro con agli adv In occasione dell'assemblea congressuale Fiavet in Croazia si è parlato di Marche e Emilia Romagna, 22 di loro si sono iscritti". E' il bilancio dei di nuove collaborazioni e partnership, a partire dall’annuncio primi cento giorni di presidenza tracciato da Fortunato Giovannoni, dell’adesione dell’ente nazionale croato per il Turismo a Fiavet in presidente Fiavet, interpellato da Guida Viaggi. "Sono anche molto qualità di socio aggregato. A breve, poi, anche l’ente nazionale tunisino soddisfatto dei rapporti con la mia giunta - ha aggiunto -. Loro sanno per il Turismo entrerà a far parte della federazione e proprio in Tunisia che hanno l'obbligo di non contraddirmi...". Ci sono novità si svolgerà il Congresso Fiavet, che avrà luogo in autunno. sull'abusivismo? “E' la solita piaga che porta via una fetta dal 20 al 30% di mercato agli adv, equivalente a 3 punti del Pil. Chiediamo che le Fiavet, Giovannoni medita leggi vengano fatte rispettare, ma solo il 10% delle nostre segnalazioni la ‘rivoluzione statutaria’ ha un seguito”. L'intervista al presidente Fiavet sul numero 1364 di Guida Viaggi. Il presidente di Fiavet nazionale, Fortunato Giovannoni, vuole portare in Giunta una proposta destinata ad accendere un animato dibattito interno dagli Fiavet, Giovanonni: "Necessaria la imprevedibili sviluppi. «Dobbiamo uscire dall’impasse del passato, promuovere l’associazionismo e collaborazione tra i diversi Paesi" avere certezza delle risorse a disposizione – afferma Giovannoni – E la strada è Durante i lavori si è parlato quella di una modifica dello Statuto Fiavet che oggi prevede il passaggio obbligato delle nuove partnership della federazione dalle associazioni regionali riguardo alle iscrizioni, per poi avere una automatica "In un settore in continuo cambiamento come è quello turistico, confluenza, di iscrizioni e quote, nella nazionale. È mia intenzione portare in emerge la necessità di confronto e di collaborazione tra gli Giunta l’idea di modificare radicalmente questa impostazione e prevedere operatori di diversi Paesi, soprattutto in ambito europeo. La l’iscrizione diretta alla federazione nazionale che oltre a facilitare federazione ha la ferma volontà di portare avanti questo l’associazionismo, permetterebbe di gestire al meglio le quote di iscrizione, una proposito e gli eventi previsti nel corso di questa trasferta parte delle quali verrebbe automaticamente passata alle regionali». croata lo confermano". Sono queste le parole di Fortunato Giovannoni non lo dice apertamente, ma si intuisce che con questo escamotage si Giovannoni, presidente Fiavet, nel corso della 50esima azzererebbe il problema di qualche associazione regionale che nel recente assemblea congressuale della federazione, che si è svolta in passato aveva congelato il pagamento delle proprie quote-parte, trattenendosi ciò che spettava alla nazionale. Croazia. L'assemblea è stata preceduta da una tavola rotonda anche dal titolo "Italia-Croazia: partnership, l'inizio per una sfida Un comportamento che ha sicuramente creato un clima di incertezza che deve possibile nel Mediterraneo". aver provocato non poco imbarazzo alla Fiavet nei confronti della casa-madre Durante i lavori si è parlato di nuove collaborazioni e Confcommercio. partnership, a partire dall'annuncio dell'adesione dell'Ente Una punta di ironia è stata espressa dal past-president Cinzia Renzi che rispetto a nazionale croato per il Turismo a Fiavet. A breve, anche l'Ente questa proposta ricorda come «anche la Giunta che presiedevo aveva espresso nazionale tunisino per il Turismo entrerà a far parte della una simile volontà, ma tutto si è arenato per le fortissime resistenze di alcune federazione e proprio in Tunisia si svolgerà il congresso associazioni regionali. Che dire? Auguri alla nuova battagliera Fiavet: se ci riescono avranno i miei complimenti. Ma la vedo durissima». Fiavet, che avrà luogo in autunno. www.fiavet.it Pagina 3 Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Fiavet passa all’azione La Fiavet fa sul serio, e passa all’azione: nella 50ª assemblea congressuale, a Novi Vinodolski, in Croazia, i nuovi vertici della federazione hanno presentato due modelli alternativi di crescita per le imprese di viaggi. Si tratta del Settlement Travel System, sviluppato in partnership con Amadeus, e dell’Eos Code, il manuale europeo di best practices per la sostenibilità ambientale e la gestione delle micro-imprese. «A meno di 100 giorni dall’insediamento della nuova Giunta – ha detto il presidente Fortunato Giovannoni – presentiamo due soluzioni concrete per sostenere le imprese, sia per coniugare la nostra distribuzione alle nuove sfide tecnologiche, sia per accogliere le istanze di sostenibilità che provengono dall’Europa. Due passi che avranno effetti positivi anche in termini di proselitismo. Comunicheremo su tutto il territorio i tanti vantaggi offerti dalla federazione ai suoi iscritti. E illustreremo i plus del nuovo sistema STS, innovativo canale operativo-finanziario che con il supporto tecnologico di Amadeus e l’appoggio di un solido partner bancario come Iccrea, darà alle agenzie la possibilità di vendere con transazioni economiche semplificate». Ma non solo di questo ci parla Giovannoni nell’intervista che segue. Come ha rilanciato le proprie relazioni istituzionali questa nuova Fiavet? «Abbiamo avuto un primo approccio interlocutorio con lo staff del ministro Gnudi, ma il vero incontro cruciale lo avremo con Mauro Di Dalmazio, coordinatore degli assessori al turismo, perché le Regioni sono il referente più strategico per le nostre imprese, quello con il quale condividere promozioni e politiche di sviluppo dell’incoming. Dai primi scambi che ho avuto con Di Dalmazio vedo tutti i presupposti necessari a unire le forze su un percorso comune, per la promozione e commercializzazione del prodotto Italia, che per le imprese di viaggi è una via tutta da scoprire e sviluppare». Quali altre priorità state affrontando? «Soprattutto l’abusivismo diffuso: vogliamo approcciare le autorità in modo perentorio per far emergere tutti i fenomeni che danneggiano la categoria. E lo faremo nel modo più semplice ed efficace: chiedendo di applicare la legge e controllare dove ci siano situazioni poco chiare. Dall’online al mondo scolastico, a quello religioso». A che punto è il progetto della Casa Comune del Turismo annunciato ad Assisi? «Abbiamo avviato contatti con tutte le sigle del settore in Confcommercio, da Federviaggio all’Ainet, alla Gebta. I primi riscontri sono positivi. Vogliamo essere ispiratori e primi promotori di questa Casa Comune, perché è il momento di unire le forze nelle relazioni istituzionali, e ovunque si possa far sentire la voce dell’imprenditoria turistica. Anche questo concetto potrebbe aiutare a fare proselitismo e richiamare l’interesse intorno alle sigle sindacali. Entro la fine dell’anno potremmo crescere di un 20% nel numero di iscritti». Come vedete la stagione di quest’anno? «Sui ponti di primavera si è sentita la crisi degli italiani, ma c’è stato un buon incoming. Credo che lo spesometro e le nuove tasse saranno davvero destabilizzanti, anche sull’estate. Peraltro c’è un allarmismo smisurato, e sono convinto che alla fine chi ha sempre viaggiato continuerà a farlo. Magari saranno vacanze più brevi e più economiche, ma il lavoro ci sarà. È il momento di gestire al meglio le nostre imprese, e a questo serve anche l’Eos Code, guida europea di best practices per accrescere sostenibilità ambientale e qualità di servizi e prodotti, temi molto sentiti dai viaggiatori in questo momento. Di qui il ruolo fondamentale della formazione all’interno delle imprese, soprattutto per la crescita di figure specializzate». EOS, codice dell’aurora L’Eos Code – Eos è l’aurora in greco antico – è finanziato dal Competitiveness and Innovation Framework Programme europeo, studiato per accrescere la competitività delle micro-imprese. Nell’assemblea di Novi Vinodolski ne hanno parlato Michel de Blust, segretario generale Ectaa, Boris Zgomba, presidente Uhpa e Antonio Scipioni, rappresentante Fiavet nell’Ectaa, l’associazione europea di settore. Eos è un codice di condotta sulla sostenibilità delle imprese, gratuito per tour operator & agenzie decisi a rendersi più competitivi con l’adozione di pratiche di turismo sostenibile e con la crescita qualitativa dei loro prodotti e servizi. Il codice è accessibile per ora a tutte le imprese delle cinque associazioni partner del progetto: oltre la Fiavet la bulgara Abtta, l’ellenica Hatta, la Pit polacca e la croata Uhpa. Poi lo sarà per tutti gli associati dell’Ectaa. Il manuale illustra le migliori pratiche già implementate e provatamente efficaci in sei aree del business: gestione interna, sviluppo di prodotto e di gestione, contrattazione con i fornitori, relazioni con il cliente e con le destinazioni, gestione della qualità totale. (www.eoscode.eu) www.fiavet.it De Blust, Ectaa: «La Iata andrebbe portata in tribunale» Sempre battagliero Michel de Blust, segretario generale dell’Ectaa, l’organismo europeo che riunisce 33 associazioni nazionali di impreseviaggio, presente alle 50ª assemblea congressuale della Fiavet in Croazia (partecipazione doverosa visto che il prossimo presidente Ectaa, che verrà eletto tra un mese a Cracovia, è il presidente degli adv croati, Boris Zgomba). Dopo aver ribadito che i tre obiettivi futuri dell’Ectaa sono il varo della direttiva UE sui pacchetti turistici («spina dorsale del comparto»), la competitività delle imprese di viaggio e i diritti dei passeggeri aerei, de Blust è tornato ad attaccare duramente la Iata, colpevole di «non capire come è cambiato il mondo della distribuzione turistica, ma soprattutto quello del trasporto aereo, visto che in soli cinque anni è Pagina 4 passata dal 95% di traffico aereo gestito in agenzie europee. Tutto questo significa prima persona a uno scarso 65%, e da ridurre il sostegno operativo alle adv partner 30.000 agenzie di viaggi in Europa è scesa a e fare risparmi di cassa». meno di 22mila». Da qui l’apprezzamento di de Blust per l’STS «L’unico modo per scuotere l’immobilismo e di Fiavet-Amadeus Italia presentato proprio in l’unilateralismo della Iata – ha detto Croazia: «È sicuramente una modalità esplicitamente de Blust – è portarla in innovativa che segue il modello già in uso in tribunale come è stato fatto negli Usa, dove Olanda e che sembra ben funzionare. È le è stata semplicemente imposta una regola anche un modo per dimostrare che si può di mercato e dove è stata costretta ad agire in autonomia, senza soggiacere alle affidare a una società terza la gestione del posizioni dominanti di certi fornitori di bsp». servizio». Didascalia che descrive l'immagine o la foto. «Dico questo – ha spiegato il segretario Ma de Blust si è spinto anche oltre generale dell’Ectaa – perché la situazione è annunciando che l’STS può diventare una ormai insostenibile: c’è un Piano della Iata possibile “architettura operativa” da applicare per smantellare buona parte dei suoi uffici di nei vari Paesi europei. rappresentanza nel mondo, dopo aver www.ectaa.org accorpato a Madrid il centro-assistenza per le Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Dario Matosevic: «Croazia a gonfie vele» Vicini di casa con una crescita turistica invidiabile nonostante la crisi: la Croazia, che ha ospitato l’assemblea congressuale della Fiavet, ha chiuso il difficile 2011 con oltre 10 milioni di arrivi, pari a un +7% rispetto al 2010, con un fatturato di oltre 7 miliardi di euro. Nel dettaglio l’Italia è tornata a crescere con 1,1 milioni di arrivi posizionandosi al terzo posto come bacino di traffico, preceduta dalla Slovenia con 1,5 milioni di arrivi e dalla Germania che guida il rating con 1,6 milioni di arrivi e ben 15 milioni di pernottamenti. «Ma se gli arrivi dall’Italia, in questo 2012 così critico, si attesteranno sugli stessi livelli dello scorso anno – ha detto Dario Matosevic, direttore dell’ente turistico croato in Italia, sede di Milano – sarà comunque un grande risultato perché avvertiamo nettamente la difficoltà del mercato turistico italiano che stenta a partire anche in termini di prenotazioni, che – invece – dalla Germania, Austria e Francia, stanno procedendo molto bene». Ovviamente l’ospitalità offerta alla Fiavet per la sua assemblea rappresenta per le autorità e gli operatori croati una grande opportunità con molteplici aspettative, come ha sottolineato lo stesso Matosevic: «Da un nostro recente studio risulta che ad oggi solo il 15% dei turisti italiani che arriva nel nostro Paese si avvale dei servizi di un’agenzia; è chiaro che attraverso l’evento Fiavet e il workshop organizzato in questi giorni, contiamo di aumentare le programmazioni dei tour operator italiani sulla destinazione Croazia e anche le vendite in agenzia». «Anche perché – ha proseguito Matosevic – i nostri albergatori ci dicono che i turisti italiani di questi anni si sono orientati sempre più su soluzioni di sistemazioni in appartamenti e residence. A noi dell’ente, comunque, importa rerlativamente la modalità di soggiorno degli ospiti. L’importante è che arrivino e restino più a lungo possibile: in questo senso è particolarmente importante la destagionalizzazione». E in tal senso si comprende come la campagna promozionale punti su alcune eccellenze dell’offerta turistica croata: il turismo nautico e balneare, sicuramente, ma anche quello congressuale, sportivo ed enogastronomico. «Partiamo da un vantaggio che deriva dalle due componenti maggiormente apprezzate dagli ospiti italiani, secondo una nostra riocerca di mercato, che sono la natura croata e l’ospitalità della nostra gente. Certo – ha concluso Dario Matosevic – sarebbe auspicabile una migliore offerta di collegamenti aerei che al momento si limita ai voli di Croatian Airlines da Roma su Zagabria e di easyJet da Milano a Spalato, ma credo che proprio il crescente interesse del tour operating italiano scaturito dal congresso Fiavet potrebbe sbloccare certe situazioni e consentire nuove offerte di voli». www.croazia.hr De Blust: "La Iata non più indispensabile" Per il segretario generale dell'Ectaa ad ogni conferenza arrivano "nuove penalizzanti regole" Interpellato a margine del congresso Fiavet in Croazia sui problemi che la Iata periodicamente scarica sugli adv, Michel de Blust, segretario generale dell'Ectaa, ha sostenuto che la Iata non è più indispensabile e le continue defezioni dall'associazione ne sarebbero una prova. “La Iata dovrebbe essere denunciata come hanno fatto negli Stati Uniti. Continue penalizzanti regole, studiate ad ogni conferenza, non fanno che aggravare la situazione economica su cui versano molte agenzie nel mondo. Non a caso la Iata perde clienti, ma prova ad introdurre corsi obbligatori con una fee collegata al franco svizzero. Inoltre, chiudendo uffici nel mondo non garantisce adeguatamente l'assistenza operativa alle adv”. La Spending Review minaccia il Ministero Tassa di soggiorno, estate a rischio caos Il decreto sui tagli agli apparati della pubblica amministrazione allo studio del premier, Mario Monti rischia di far sparire il Ministero del Turismo. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, una delle proposte inserite nel documento che struttura i tagli alla pubblica amministrazione prevede l'accorpamento del dipartimento per il Turismo con quello degli Affari regionali, con una manovra avvalorata dalla competenza esclusiva delle regioni in materia di turismo. La notizia ha già scatenato le prime reazioni del comparto. “Temo – dice Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria - si corra il rischio di impedire allo Stato di intervenire concretamente sul settore come invece necessario in questa fase storica. Perché si svolga un ruolo di coordinamento vero delle politiche turistiche è, infatti, fondamentale che il turismo diventi materia concorrente nella competenza tra Stato e Regioni". Gli fa eco Asshotel-Confesercenti che attraverso il suo presidente Filippo Pagina 5 Donati si dichiara "assolutamente contraria alla chiusura del Dipartimento del turismo. È uno snodo fondamentale per il settore, in grado di poter operare in sinergia con i principali attori della filiera turistica, facendo leva e utilizzando le energie turistiche migliori presenti nelle Regioni e nelle categorie e associazioni imprenditoriali". Anche Fiavet, impegnata nella sua Assemblea congressuale, interviene sulla questione. "In un momento così difficile per il turismo italiano e per le imprese del comparto, la notizia di un accorpamento tra i due Dipartimenti non è certo di aiuto – accusa Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet -. Con la giustificazione del taglio dei costi, si interviene su una leva, il turismo, che può essere volano per il rilancio dell’economia italiana. Già da adesso, promettiamo tutto il nostro impegno contro questa possibilità". La stagione turistica alle porte riporta in alto l'attenzione sulla tassa di soggiorno, il discusso balzello che dal 2011 si sta diffondendo a macchia di leopardo nei comuni italiani. Bocciato e contrastato da tutte le categorie del turismo, il ticket è nato con la legge sul federalismo fiscale, che ha dato ai comuni la facoltà di applicare un'imposta che va dai 50 centesimi ai 5 euro a notte per chi alloggia fuori dalla propria città di residenza. La tassa viene pagata all’interno di tutte le strutture ricettive e gli introiti vanno nelle casse dei rispettivi Comuni. Il caso Cattolica La contestazione degli operatori deriva principalmente dal fatto che tocca a loro svolgere il ruolo di sostituto di imposta, anche a danno della propria immagine. Così succede come in questi giorni a Cattolica, in Emilia Romagna, dove tutte le categorie del settore turistico hanno deciso di autotassarsi pur di evitare di applicare il ticket sui loro clienti. In totale, come racconta una videoinchiesta del Corriere.it, sono stati raccolti 450mila euro, consegnati al Comune attraverso un accordo sottoscritto da imprenditori e ente pubblico. "Il ricavato sarà investito nella promozione di eventi culturali, nella manutenzione dell’arredo urbano e nel recupero dei beni ambientali", spiega il sindaco della cittadina romagnola Piero Cecchini. A macchia di leopardo Il caso Cattolica è un indicazione chiara della mancanza di sistema nell'applicazione della tassa. Ogni comune, infatti, può decidere autonomamente se imporre o no il balzello, con il risultato di creare una maggiore concorrenza tra chi è costretto dal proprio comune Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 NEWS TRASPORTI Commissione europea dà il via a consultazione su linee guida trasporto marittimo Via libera della Commissione europea ad una consultazione sul futuro delle linee guida delle regole antitrust per i servizi di trasporto marittimo. Le attuali linee guida, infatti, scadono a settembre dell’anno prossimo e secondo una prima valutazione della direzione concorrenza della Commissione europea non esiste più l’esigenza di regole ad hoc per il settore dei trasporti marittimi. L’obiettivo dell’esecutivo europeo, quindi, è quello di facilitare il passaggio da un regime specifico di concorrenza per il settore marittimo a regole generiche sull’antitrust. La commissione europea invita quindi tutte le parti interessate ad inviare i propri commenti entro il prossimo 27 luglio. Il sito web per accedere alla consultazione è http://ec.europa.eu/competition/c onsultations/2012_maritime_guid elines/index_en.html. NEWS ESTERI Nord Africa, eventi per il rilancio La rinascita del Maghreb, a un anno dalla Primavera Araba, passa anche – se non soprattutto – attraverso il binomio turismo-cultura. In Tunisia torna sui binari lo storico ‘Lézard Rouge’ (Lucertola Rossa) mentre il Marocco è un tripudio di festival. A sua volta l’Algeria intende puntare in particolare – ma non solo – sul suo grande potenziale archeologico. Tunisia International Dance Festival. Consolidare la cultura attraverso la danza: è l’obiettivo dell’Internatonal Dance Festival Tunisia 2012, in programma dal 2 al 10 settembre a Port el Kantaoui sotto la direzione artistica del professor Yesmín Llebeili. Per la kermesse sono attesi milioni di visitatori da tutto il mondo. Il compito principale dei professori di danza è promuovere lo sviluppo di rapporti culturali attraverso l’espressione artistica. www.festivaltunisia.com Tabarka Salsa Festival. Torna anche quest’anno, dal 28 giugno al primo luglio, il Tabarka Salsa Festival. In programma workshop, serate di ballo sotto le stelle e concerti all’aria aperta dei Bloque 53 e Yuri Buenaventura. Nella settimana precedente, dal 24 al 28 giugno, sono previsti corsi quotidiani di salsa, kizomba, chacha, danza orientale e “aqua zumba”. www.tabarkasalsafestival.com Il treno “Lucertola Rossa”. È tornato sui binari il treno Lézard Rouge, la cosiddetta Lucertola Rossa, fabbricato dai francesi all’inizio del XX secolo e utilizzato per il trasporto tra Bardo, Hammam-Lif e Marsa. Considerato un simbolo della monarchia e del colonialismo, il treno era stato nascosto dopo la proclamazione della Repubblica nel 1957. Riapparso nel 1975, è diventato un convoglio turistico commercializzato dall’adv Transtour per visitare il Sud della Tunisia. Dopo la rivoluzione di gennaio, il servizio era stato nuovamente sospeso. Abdelaziz Eltouil, manager di Galilee Travel, l’agenzia che oggi organizza il tour, ha ripreso le corse a dicembre 2011 con tre partenze a settimana dalla stazione di Metlaoui (martedì, venerdì e domenica alle 10). Dinosauri sahariani in mostra. I dinosauri del Sahara hanno “invaso” i giardini di Abu Fehr, nella Cité des Sciences di Tunisi. Inaugurata nel mese di aprile, l’esposizione a cielo aperto durerà fino al 30 dicembre 2012. Le riproduzioni possono essere esaminate dal pubblico. Adulti e bambini potranno studiare la loro anatomia, accarezzare la pelle rugosa e scattare foto-ricordo. Pagina 6 ad applicarla e chi no. Roma, Firenze e Venezia sono state le prime città ad introdurre l’imposta. Con l’arrivo dell’estate molte località a vocazione turistica, come Senigallia, Capri, Otranto, hanno deciso di applicarla; altre, invece, come le città lungo la riviera romagnola, hanno fatto in modo che almeno per quest’anno non venisse imposta. Alcuni tour operator hanno già concordato o venduto i soggiorni a prezzi che ora con la nuova tassa cambieranno. Insomma, ancora una volta si ripropone il caos all'italiana, un dato che tutto il mondo ci rimprovera. La decisione sulle sorti di Tirrenia spetta al garante della concorrenza I fatturati dei partecipanti alla nuova compagine di Cin non raggiungono il tetto fissato per la competenza Ue La decisione sulle sorti di Tirrenia spetterà al garante della concorrenza. E' quanto riporta MF. Questo perché i fatturati dei partecipanti alla nuova compagine di Cin non raggiungono il tetto fissato per la competenza Ue e quindi la decisione in merito all'acquisto di Tirrenia rientra tra i compiti dell'Antitrust italiano. I compratori, dal canto loro, sono in attesa di una risposta a breve. www.cst.rnu.tn/fr Viaggi in cammello. Lo sviluppo del turismo culturale del Sud tunisino passa attraverso la conoscenza dei cammelli. A Douz, porta di ingresso per il Sahara, i visitatori hanno l’opportunità di cavalcare i cammelli partendo da apposite stazioni. Ali Arouri, manager di una camel station, consiglia di effettuare le gite soprattutto in primavera, tra marzo e aprile, quando il clima è freddo e la temperatura non supera i 30 gradi. Per i viaggiatori indipendenti, è possibile organizzare viaggi à la carte di più giorni, con agenzie come Appel du Desert. Per una settimana il prezzo medio è di 500 euro a persona, per gruppi di 10 partecipanti. Marocco Marrakech Film Festival. Si svolgerà nel mese di dicembre la prossima edizione del Marrakech International Film Festival - FIFM. Istituito nel 2000, il Festival internazionale del Cinema di Marrakech è il più importante evento dedicato alla settima arte in Marocco, dove si sono svolte numerose produzioni internazionali. Per gli amati del cinema di tutto il mondo è un evento da non perdere sia per le pellicole presentate che per il parterre di personalità di spicco che richiama ogni anno. www.festivalmarrakech.info Marrakech Art Fair. Palazzo Es Saadi ospiterà dal 4 al 7 ottobre 2012 la terza edizione di Marrakech Art Fair nella capitale berbera. La fiera annuale dell’arte, la cui risonanza è internazionale, presenterà le ultime tendenze dell’arte moderna e contemporanea. Nel 2011 il festival ha ospitato 48 gallerie provenienti da New York, Mosca, Italia e Turchia e ha stabilito un ponte ideale con il Festival del Cinema, ponendo in primo piano la video arte e la fotografia. www.marrakechartfair.com Caftani in passerella. Si svolge a maggio, a Marrakech, la 16ª edizione di Caftan dedicata ai tradizionali abiti marocchini. La prima edizione della kermesse, lanciata nel 1996, è stata possibile grazie all’iniziativa di Caractère e Femmes du Maroc, la principale rivista femminile del Paese. L’edizione 2012 sarà l’occasione per scoprire le nuove tendenze nel settore degli abiti femminili tradizionali. www.caftandumaroc.com Festival delle Rose. È in programma a maggio a Dadès, vicino Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Ouarzazate, il celebre Festival delle Rose. L’evento celebra il clou della stagione primaverile, quando il clima mite favorisce la raccolta delle rose. Il villaggio di El-Kelaa M’Gouna quest’anno sarrà ricoperto di petali di rosa ed esploderà di colori tra bouquet, danze, musica e parate floreali. Chef sotto i riflettori. Dal 14 al 16 settembre Les étoiles de Mougins invita a Casablanca gli chef più rinomati della cucina francese e internazionale. Fin dalla sua istituzione nel 2006, il Festival internazionale della gastronomia ha consentito al pubblico di prendere parte a laboratori del gusto, dimostrazioni culinarie e conferenze. Il tutto con uno spirito di ospitalità e scambio creativo. blog.lesetoilesdemougins.com Gnaoua Festival. A quasi 15 anni dalla sua prima edizione, il Gnaoua Festival attira ogni anno circa 400mila persone che giungono in Marocco per assistere a quello che viene universalmente riconosciuto come uno dei più importanti festival musicali al mondo. Il festival ospita una grande varietà di artisti che coinvolge il pubblico eclettico del festival ai ritmi della musica Gnaoua, ormai simbolo della variegata eredità culturale degli Alizés. Appuntamento dal 21 al 24 giugno a Essaouira. www.festival-gnaoua.net Salone del cavallo. Per gli appassionati di ippica, e non solo, appuntamento a El Jadida per la kermesse equestre Salon du Cheval d’El Jadida. Giunto alla quarta edizione, questo prestigioso Salone invita a scoprire le più belle razze equine attraverso una serie di grandi eventi: competizioni, conferenze culturali e numerose esibizioni. www.salonducheval.ma Festival Mawazine. Rabat ospiterà dal 18 al 26 maggio l’11ª edizione del Festival Mawazine. La capitale marocchina sarà animata da concerti, esibizioni, show di gruppi musicali, danze e laboratori artistici per un pubblico di oltre due milioni di persone. La kermesse riunisce vere e proprie leggende del pop, jazz e soul che giungono da tutto il pianeta per condividere in Marocco “i ritmi del mondo”. www.festivalmawazine.ma Festival delle musiche sacre. torna a Fès, dall’8 al 16 giugno, il Festival delle Musiche Sacre del mondo. Si tratta di uno degli eventi più attesi del calendario culturale. Una sinergia fra arte e spiritualità che quest’anno, in occasione della 18ª edizione, darà vita al tema “reincantare il mondo”, in onore del poeta persiano Omar Khayyam. www.fesfestival.com Guida bilingue su Marrakech. “Marrakech, storia, patrimonio, cultura e spiritualità” è la guida bilingue, in arabo e francese, pubblicata dal Progetto Montada-Marrakech, che ne dà notizia. La guida, con testi di Mohamed Knidiri, responsabile dell’associazione Grande Atlas, esperto dell’UNESCO ed ex ministro dell’Educazione, anticipa un’esposizione itinerante sull’evouzione urbana della città e la configurazione della medina. ll recupero e la tutela del patrimonio architettonico tradizionale per riscattare l’identità storica e culturale del Mediterraneo, grazie al coinvolgimento delle comunità locali nella sua salvaguardia, sono gli obiettivi del progetto Montada, che rientra nel programma Euromed Heritage IV, cofinanziato dall’UE con 1,5 milioni di euro per un periodo di tre anni. Nel progetto sono coinvolte 6 città del Maghreb, realtà urbane, economiche e culturali molto diverse: Salé e Marrakech per il Marocco, Sousse e Kairouan per la Tunisia; e Dellys e Ghardaïa per l’Algeria. www.euromedheritage.net Algeria Pozzo bizantino a Tebessa. Un pozzo che risale all’epoca bizantina è stato scoperto, casualmente, nella provincia algerina di Tebessa, mentre erano in corso dei lavori idrici. Il pozzo ha un diametro di 1,7 metri e una profondità di 15 metri. L’opera, fa parte delle infrastrutture idrauliche che i bizantini avevano realizzato nella regione, dove un fiume sotterraneo è stato scoperto nel 2010 e le cui acque venivano utilizzate grazie a una complesso sistema di canalizzazioni. Tebessa ha un grande potenziale archeologico: nel suo territorio sono stati scoperti circa 500 vestigia e monumenti storici, dall’epoca punica fino alla civilizzazione musulmana. www.algerianembassy.it Il Marocco cambia volto «Dopo un lento inizio d’anno, è arrivata la ripresa, con un’ottima Pasqua». La buona novella arriva da Jazia Santissi, direttrice dell’Ente nazionale per il Turismo del Marocco in Italia. Le sue previsioni per il 2012 sono positive: «A fronte di 220mila turisti italiani nel 2011, con una crescita del 5%, ci aspettiamo di accoglierne 230mila entro dicembre». In totale, il Marocco ha totalizzato lo scorso anno 9,35 milioni di visitatori (+2% rispetto al 2010), con aspettative di crescita tra il 3 e il 4% per quest’anno. Italiani al quinto posto Il mercato italiano è quello che cresce di più: dopo il boom del triennio 2008-2010, mantiene il 5° posto, a pari merito con quello tedesco. Seguito a ruota da Francia, Spagna, Regno Unito, Benelux. Il Paese è in vivace fermento, e pullula di nuove aperture. Prima tra tutte il Marocco Mall di Casablanca, enorme struttura di 70mila metri quadri, modernissima e fronte mare, aperta a inizio anno: 600 brand presenti, con megastore di Prada, Gucci e altri stilisti internazionali, secondo piano dedicato a marchi americani, prezzi convenienti perché esentasse. «È il quinto mall più grande del mondo, il primo in Africa, con 15 milioni di visitatori annui previsti», ricorda Santissi. L’iniziativa è nata dall’investimento del gruppo privato marocchino Askal e del saudita Al Jedail, e genererà 5mila posti di lavoro diretti e 21mila indiretti. Un progetto per il turista, che ospita al suo interno un acquario di 6mila mq e un cinema multisala. Oltre a pista di pattinaggio, centro di Pagina 7 talassoterapia e mini food-corner all’americana. «Cinesi, arabi e russi, in continuo aumento, vengono a vederlo come un’attrattiva di per sé – precisa la direttrice – Senza contare che in una città di transito come Casablanca, ha contribuito a rianimare il lungomare, nel frattempo rimesso a posto. Ora la gente si ferma un intero pomeriggio e aumentano gli short break». Obiettivo top 20 Nel quadro del piano strategico Vision 2020 – promosso dall’Ente con l’obiettivo di posizionare il Marocco tra le prime 20 destinazioni nel mondo, con 200mila nuovi posti letto, 20 milioni di visitatori e il triplo dei voli nazionali – nascono nuovi hotel dal design sofisticato, per esperienze uniche. Sempre molto esotica, sebbene un po’ inflazionata, l’esperienza nei riad con new entry come il Palais Faraj a Fez (www.palaisfaraj.com). La nuova ospitalità A famiglie e gruppi guardano invece a Rabat grandi catene come Baccarat (nuova apertura nel 2014) e Sofitel, che dopo il restyling del del Sofitel Agadir Thalassa Sea & Spa ha raddoppiato i posti letto. Il 5 stelle conta ora 173 stanze e 44 suite con interni in stile marocchino, piscina, spiaggia privata, 3 ristoranti e centro di talassoterapia con area fitness. Nuove aperture anche a Tangeri, che suscita sempre più interesse Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 per l’assenza del turismo di massa e il clima favorevole tutto l’anno. Tempo di cambiamento, inoltre, a Marrakech. Nella “rossa” città imperiale (blu è il colore di Fez, giallo per Meknes e bianco per Rabat) sono freschi d’inaugurazione il Selman Marrakech ai piedi deldell’Atlante (sofisticato hotel di 56 stanze e suite dislocate in 5 riad, firmato da grandi architetti come Jacques Garcia e Dominique Chenot) e il lussuoso Pearl by Hivernage, posizionato nell’Hivernage, quartiere degli alberghi ricco di giardini. Si tratta di un boutique hotel in stile barocco rivisitato, con atmosfera preziosa e attenzione al dettaglio: dalla gastronomia, a cura di Michel Rostang, al benessere con la spa di Valmont. «Oggi i progetti del turismo sostenibile testimoniano anche un ritorno alla volontà di preservare la capitale berbera – continua Santissi – Marrakech è sempre la meta più richiesta, seguita dal Sud, incalzato da iniziative di rivalutazione delle kasbah, centri agricoli o città storiche dal glorioso passato commerciale come Taroudant, con investimenti alberghieri soprattutto nella regione di Ouarzazate». Da Mirleft al travelfood Una chicca segnalata dall’Ente è Mirleft, località incontaminata in provincia di Tiznit, sul mare. «È spartana – ammette la direttrice – ci sono poche strutture, come la maison d’hôtes Les Trois Chameaux, ma la consiglierei a chi ama natura, trekking, pesca, surf e kitesurf». Cresce anche l’interesse del turismo italiano per il travelfood, con frequentazione di mercati e souk per assaggi e compere (spezie soprattutto) e corsi di cucina tradizionale. In aumento anche i casi di piccola imprenditoria nostrana che oltre ad aprire riad e ristoranti, apporta know how nei settori dell’artigianato, del tessile e dell’architettura. Accordi con piccoli e medi tour operator Sul fronte trade, l’Ente marocchino per il Turismo segnala nuovi accordi con piccoli e medi tour operator. «È una novità la programmazione di Phone&Go su Saïdia, con charter Milano-Oujda – informa Jazia Santissi – così la comunicazione congiunta con Oltremare di Napoli e con i romani Futurviaggi e Karisma TravelNet. Non c’è più il monopolio dei grandi nomi, con i quali continuiamo a collaborare. Attendiamo, nel frattempo, il ripristino a breve del volo Ryanair Roma-Marrakech». Prossimi appuntamenti a giugno per roadshow e eductour, mentre il programma online espertidelmaroccopro.it supera quota 1.400 iscritti mensili. www.visitmorocco.com - www.marrakech.travel La Tunisia si allea con l’Italia «Sei del gruppo italiano dei giornalisti?». «Sì, come lo sa?». «Le voci della Medina corrono più veloci dei giornali. Tornate presto, qui in Tunisia siete sempre i benvenuti». Salem è un gentile signore che, nel cuore di Hammamet, si è fatto portavoce del pensiero di tutti quei tunisini che, dopo le rivolte del 2011 che portarono al rovesciamento di Ben Ali, vorrebbero che gli italiani tornassero. Tour per 350 ospiti Per promuovere la destinazione l’Ente per il Turismo, in collaborazione con Tunisair, ha organizzato un fam trip di quattro giorni riservato a stampa, operatori e adv. In tutto 350 ospiti, divisi in tre gruppi. L’evento è stato voluto dal ministro del Turismo Elyes Fakhfakh, che punta a far conoscere i vari aspetti del Paese: Tunisi e la sua Medina con Sidi Bou Said e Cartagine per la cultura, Hammamet e la costa per il mare, e poi archeologia, termalismo, entroterra, deserto. Non più solo il segmento balneare, dunque, che da solo raccoglie l’80% del turismo. Formazione e promozione Con l’Italia, la Tunisia ha una vicinanza geografica e culturale che permette accordi bilaterali importanti, l’ultimo in via di definizione tra il ministro Piero Gnudi e il collega Fakhfakh, per interventi sulla formazione in vari settori turistici, promozione sui mercati esteri, sostegno al traffico crocieristico con un accordo tra Tunisia, Italia (Sicilia) e Malta, e una comune promozione del patrimonio archeologico e culturale. Mentre, per una maggiore integrazione dell’area euro-mediterranea, inizierà un’azione congiunta sui mercati più lontani di Giappone e Cina. Queste strategie sono state annunciate dallo stesso ministro tunisino durante un incontro nella capitale. «La politica del nostro governo è fare in modo che turisti e operatori riprendano “confidenza” con il Paese – ha esordito Fakhfakh –. Tra Italia e Tunisia ci sono relazioni storiche e culturali da sempre e abbiamo molte cose in comune, dal patrimonio archeologico romano ai 30mila italiani che all’inizio del ‘900 vivevano a Tunisi, nella zona del porto de La Goulette, oggi in fase di potenziamento per lo scalo dei crocieristi». Obiettivo: -10% rispetto al 2010 «Oggi la Tunisia vive un momento storico importante, con le prime elezioni libere – ha aggiunto il ministro – L’anno scorso nessuno dei 5 milioni di turisti in Tunisia ha subìto incidenti, nemmeno durante la rivoluzione; però il 2011 è stato difficile per economia e per il turismo, con un -30% di Pagina 8 presenze di cui un -65% dall’Italia». Nel 2012 la destinazione sta registrando un miglioramento dei flussi: «Ci aspettiamo di arrivare a un -10% rispetto al 2010. Il 15% della popolazione attiva gravita intorno a questo settore, che incide per il 6,5% del Pil ed è la maggiore risorsa economica con l’artigianato e dopo il settore agricolo». Oggi l’80% degli introiti riguarda il balneare, ha detto il ministro, ma la politica è quella di concentrarsi su investimenti a lungo termine negli altri settori, dalla cultura al deserto. Ma cosa ha allontanato i turisti italiani? «Secondo me le ragioni principali sono state due», ha ammesso Fakhfakh. Ovvero: «La clientela italiana, che in genere va a Djerba, ha rinunciato per paura del conflitto nella vicina Libia. Poi c’è stato l’effetto Lampedusa, con gli sbarchi dei tunisini fuggiti dopo la rivoluzione. Il governo ha voluto mettere fine a questa situazione con politiche mirate per creare posti di lavoro, regolare i flussi, anche in accordo con il governo italiano e ricordando agli emigranti cosa sia la dignità». Il ministro: «Nessun pericolo» «Riguardo al timore per il fondamentalismo islamico, non c’è alcun pericolo», ha rassicurato Fakhfakh. «Qui c’è Kairouan, la seconda città santa dell’Islam, ma non c’è estremismo, anche la scuola teologica è modernista - ha spiegato -. Nel governo, il partito islamico fa parte di una troika anche con laici e c’è l’esempio della Turchia che, quando il partito islamico ha vinto le elezioni, ha visto triplicare le presenze turistiche. È vero, ci sono dei gruppi molto ortodossi che la pensano in modo diverso da noi, ma devono rispettare la legge perché siamo in uno stato di diritto». Quella del governo tunisino è una strategia che agisce su più fronti. «Quest’anno abbiamo raddoppiato gli investimenti per la promozione nei mercati europei più rappresentativi, Francia, Italia, Germania e Inghilterra, con 30milioni di euro per le operazioni pubblicitarie – ha annunciato il ministro – Per l’Italia, abbiamo in mente incentivi per i t.o. italiani e, per la prima volta, una campagna istituzionale di comunicazione anche televisiva. Vogliamo invitare sempre più giornalisti, perché constatino la situazione. In Italia abbiamo anche molti amici come la Fiavet, che ha scelto di fare il convegno annuale in Tunisia il prossimo ottobre». Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Prodotto diversificato Diversificazione del prodotto turistico, valorizzando anche l’entroterra e la thalassoterapia; accordi con catene alberghiere come Accor; pubblicità mirata per il rilancio dei flussi inbound. Questi tre fattori sono al primo posto nelle strategie turistiche del governo tunisino, che non si ferma a questo. «Vogliamo finalmente affrontare anche la questione dell’Open Skies e siamo in trattative con l’Ue per l’utilizzo degli aeroporti tunisini. I negoziati saranno avviate a giugno e speriamo di poter aprire i cieli nel 2013, almeno all’Europa», ha concluso Elyes Fakhfakh. Più voli con Tunisair Tunisair continua a puntare e investire sul mercato italiano e annuncia per l’estate l’aumento delle frequenze Venezia-Tunisi con quattro voli ogni sette giorni. Sono in tutto 34 i collegamenti settimanali che la compagnia di bandiera opera dall’Italia: 14 Roma-Tunisi; due RomaMonastir; nove Milano-Tunisi; quattro Venezia-Tunisi; due NapoliTunisi; tre Palermo-Tunisi. Novità anche per l’inverno 2012-13. Il direttore commerciale di Tunisair, Habib Ben Slama, annuncia l’introduzione di nuovi collegamenti da Roma e Milano per Tozeur e Djerba. Un investimento indotto dalla ripresa della domanda: «Un fattore su cui contiamo molto». (www.tunisair.com) www.tunisiaturismo.it NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ C’è anche un «biker point» nel terminal dell’aeroporto OLBIA. Lo sguardo spaesato dei turisti in bicicletta sarà presto un lontano ricordo. Almeno per quanto riguarda l’aeroporto Costa Smeralda. La Geasar, società che gestisce lo scalo olbiese, ha... OLBIA. Lo sguardo spaesato dei turisti in bicicletta sarà presto un lontano ricordo. Almeno per quanto riguarda l’aeroporto Costa Smeralda. La Geasar, società che gestisce lo scalo olbiese, ha infatti deciso di venire incontro alle esigenze di quei passeggeri che, ogni anno, decidono di raggiungere l’isola per lunghe e suggestive escursioni in sella a una bicicletta. E per farlo ha allestito il primo bikers point aeroportuale. Una piccola officina dotata di tutti gli attrezzi di assistenza tecnica dove i cicloturisti, inoltre, potranno anche sistemare la propria bicicletta, con relativi bagagli, durante il periodo di vacanza. E sempre all’interno del box, battezzato come «Sardinia loves bikers», è stata allestita una piccola libreria composta da pubblicazioni turistiche, itinerari culturali, mappe e cartine. «Negli ultimi anni abbiamo monitorato il movimento degli appassionati di ciclismo – spiega Silvio Pippobello, ad Geasar -. Ci siamo resi conto che mancano i servizi per questo tipo di turismo. E tramite l’allestimento del biker box, vogliamo cercare di rendere il nostro spazio più accogliente e amichevole per i cicloturisti, che rappresentano una nicchia turistica in continua crescita». Quattro turisti tedeschi, giunti da Cagliari con la sola forza delle gambe, hanno spiegato quelle che sono le difficoltà incontrate durante il tragitto. Ma una volta giunti in città hanno potuto sistemare i propri bagagli nel neonato box aeroportuale, per poi visitare la città con meno impedimenti. «A caccia di turisti polacchi CAGLIARI Il turismo parla anche polacco, e con i tempi che corrono è meglio non sputarci sopra. Sono finiti i tempi in cui si faceva della schizzinosa satira sui paesi dell’est, polacchi in testa, accusati di esportare manodopera a basso costo che avrebbe potuto contrastare la manovalanza locale. Adesso il fenomeno se mai c’è stato, rischia di essere invertito. I polacchi più di altre regioni, non esportano più manovalanza ma turisti, e richiamano a casa lavoratori specializzati. Promuovere l’immagine della Provincia in terra polacca è stata la missione di una delegazione di Sogaer e della Provincia di Cagliari che nei giorni scorsi hanno fatto tappa a Cracovia per rafforzare l’immagine della Sardegna. Il punto di forza dei collegamenti con la terra che diede i natali a Wojtyla è Ryanair, che ha un collegamento stagionale con la cittadina del sud del paese. I dati dicono che il traffico è in costante aumento, soprattutto in estate. Rispetto al 2010 i polacchi che hanno pernottato nelle strutture ricettive della Provincia sono stati poco meno di undicimila, con una permanenza media di 3,7 notti. Incremento notevole anche degli arrivi, quasi raddoppiati. Non a caso l’indice di riempimento degli aeromobili su quella tratta è uno dei più elevati dell’intera compagnia, l’87 per cento, nel periodo che da marzo a ottobre. Per questo motivo Provincia e Sogaer hanno chiesto a Ryanair di estendere la frequenza dei voli e di mantenerla tutto l’anno. Pagina 9 La Sardegna mette in vendita fari e torri La Conservatoria delle Coste, Agenzia che fa capo all'assessorato regionale dell'Ambiente, ha attivato il blog SardegnaFari [http://sardegnafari.wordpress.com] per presentare i beni del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna che sono stati affidati all'Agenzia per essere messi in vendita. Sono 15 i siti in cui sono presenti fari, semafori, torri costiere, immobili e infrastrutture di proprietà regionale sui quali la Conservatoria delle Coste sta elaborando un programma dettagliato per la loro valorizzazione e per assicurare la loro gestione, curando anche eventuali procedimenti pubblici per l'affidamento in concessione degli immobili. Non solo fari, ma anche stazioni semaforiche, vedette e torri costiere distribuite non uniformamente in tutto il territorio regionale: fa da padrona la Gallura, con immobili a La Maddalena, Palau, Olbia, Arzachena, Santa Teresa e Golfo Aranci, ma sono interessati anche i comuni di Cagliari, Oristano, San Vero Milis, Sant'Antioco e l'isola dell'Asinara. Il sito ha l'obiettivo di rendere trasparente il processo di messa in valore di un patrimonio che si trova oggi in una condizione di degrado e abbandono, pur mantenendo completamente integro il suo valore storico, architettonico e culturale. Il recupero e la valorizzazione di questo patrimonio a lungo sottratto ad un uso pubblico generale, rende imperativa - sottolinea la Regione - la scelta di funzioni di utilizzo che ne permettano l'accesso libero e gratuito. Per questo nel blog, insieme alle schede dei singoli beni, la Conservatoria ha lanciato un sondaggio in cui chiede agli utenti se per il riutilizzo immaginano un uso esclusivo per attività turistico e ricettive, scientifico-culturali o un uso misto e di scegliere tra le seguenti attività: polo museale, spazio espositivo, residenza artistica, studio di registrazione audio-video, centro di ricerca su ambiente marino e costiero, centro di educazione ambientale, ufficio di informazione turistica, bookshop, bar-caffetteria, ristorante, albergo di standard elevato, ostello della gioventù, appartamenti in affitto, bed & breakfast. Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Metrò del mare, chance per le aziende Presentato a Stintino dall’assessore Schiaffino il progetto per i collegamenti tra Stintino, Porto Torres e Asinara STINTINO. Un’idea pronta a realizzarsi già da questa estate, con un progetto pilota che potrebbe trovare un forte appeal tra gli operatori turistici e, soprattutto, tra gli stessi turisti. È il “metrò del mare”, progetto che prevede collegamenti con imbarcazioni veloci tra Castelsardo, Porto Torres, Stintino e l’Asinara, inserito all’interno del più ampio progetto europeo che porta il nome di «In.porto» (Integrazione delle porte di accesso del corridoio marittimo occidentale dell'area di cooperazione sardo/corsa), finanziato dal programma Pagina 9 operativo marittimo Italia-Francia. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nella sala consiliare del Comune di Stintino alla presenza dell’assessore al Turismo e alla Portualità Angelo Schiaffino, affiancato dall’assessore al Turismo di Porto Torres con delega per l’Asinara Francesco Porcu e dagli assessori al Turismo e alla Portualità e Trasporti del Comune di Castelsardo, rispettivamente Roberto Fiori e Daniele Gazano. A spiegare nei dettagli il progetto è stato Mauro Daccò, della società Demos. «Crediamo nell’idea del metrò del mare - ha detto Schiaffino - e abbiamo necessità del supporto degli operatori turistici che potranno essere sostenuti da una campagna di marketing». Ed è proprio questo punto che la Comunità europea è pronta a finanziare agli imprenditori che si aggiudicheranno la gestione del servizio attraverso la manifestazione di interesse, alla quale si potrà partecipare con il bando che il Comune di Porto Torres, capofila dell’iniziativa, pubblicherà a giugno. A disposizione ci sono circa 100mila euro per le azioni di co-marketing. «L’imprenditore potrà disporre di un progetto che ha analizzato la situazione nei minimi dettagli - ha detto l’assessore al Turismo di Porto Torres, Francesco Porcu -. La Comunità europea ha pensato che l’Asinara potesse essere un punto interessante da cui far partire un progetto sperimentale come questo. Che consentirebbe di ridurre il traffico su gomma a vantaggio del trasporto marittimo». E la realizzazione delle due tratte, Castelsardo-Porto Torres-Cala Reale e Porto Torres-StintinoFornelli, mirano a questo. Un servizio che si caratterizzerebbe come alternativa al trasporto su strada e che potrebbe esercitare un’attrattiva per il turista che, anche in questo modo, sarebbe incentivato a scoprire il territorio a prezzi contenuti, con corse tra i 16 e i 24 euro. «Castelsardo ci crede - hanno detto i due amministratori della giunta di Matteo Santoni perché il nostro porto rappresenta una porta del nord Sardegna verso l’Asinara. Il notevole afflusso che si registra per l’isola parco ci spinge a fare di tutto per la pubblicazione del bando». Il progetto studiato sul modello delle imbarcazioni che già operano in quel tratto di mare, con il bando aprirebbe alla partecipazione di più soggetti, riuniti anche in associazioni temporanee di impresa. Il valore sarebbe proprio questo: dare a società di servizi, albergatori, ristoratori, armatori, la possibilità di unire le forze per sviluppare un progetto di comunicazione e marketing vincente per il territorio. Pagina 10 NEWS SARDEGNA TRASPORTI Trasporti: Saremar avvia prenotazioni tratta Porto Torres - Vado Ligure. Cappellacci e Solinas "Prosegue la battaglia per garantire il diritto alla mobilità di imprese e cittadini sardi La rotta sarà operata con il mototraghetto "Coraggio" dal 1° giugno 2012, con prima partenza dal porto di Vado Ligure. "La Sardegna - dichiara il Presidente della Regione - prosegue quella che è una vera e propria battaglia di liberazione della nostra Isola da un sistema che per anni ha compromesso non solo il nostro diritto alla mobilità, ma anche una libertà di impresa che per essere tale necessita di avere aperta la via che conduce ai mercati extraregionali". CAGLIARI, 4 MAGGIO 2012 - La Saremar ha avviato le prenotazioni per la tratta Porto Torres - Vado Ligure, che sarà operativa dal 1 Giugno 2012. Lo hanno comunicato questo pomeriggio il presidente Ugo Cappellacci e l'assessore dei Trasporti Christian Solinas. "La Sardegna - dichiara il Presidente della Regione - prosegue quella che è una vera e propria battaglia di liberazione della nostra Isola da un sistema che per anni ha compromesso non solo il nostro diritto alla mobilità, ma anche una libertà di impresa che per essere tale necessita di avere aperta la via che conduce ai mercati extraregionali". "La Regione - dichiara l'assessore Solinas - ha intrapreso azioni sia a livello politico sia sul piano giurisdizionale per ripristinare le regole del libero mercato e di dare piena effettività al diritto alla mobilità dei Sardi, che non può essere messo in discussione in nome di interessi economici privati e di rendite di posizione che nulla hanno a che fare con gli interessi della collettività. La Commissione europea - continua Solinas - ha peraltro chiarito in maniera precisa il fatto che “Tirrenia e CIN detenevano congiuntamente quote di mercato elevate su numerose rotte marittime italiane e, nello specifico, su alcune rotte da e verso la Sardegna a danno di milioni di viaggiatori”. A conferma che non si trattava di un’azione di benevolenza per la nostra Isola, come qualcuno ha maldestramente cercato di sostenere. Oggi l'obiettivo vero – conclude Solinas – è quello di riuscire a trovare un punto di equilibrio che consenta alla Regione di governare il sistema dei trasporti marittimi, definendo rotte, qualità dei servizi e tariffe, portando avanti una battaglia di Popolo per scongiurare definitivamente il tentativo di farci prigionieri in casa nostra". La rotta sarà operata con il mototraghetto "Coraggio" dal 1° giugno 2012, con prima partenza dal porto di Vado Ligure. Giorni ed orari dal 1° giugno al 29 giugno + dal 4 al 15 settembre Vado Ligure / Porto Torres: lunedì, mercoledì, venerdì con partenza ore 19:30 / arrivo ore 6:45; Porto Torres / Vado Ligure: martedì, giovedì, domenica con partenza ore 20:15 / arrivo alle ore 7:45. Giorni ed orari dal 30 giugno al 15 agosto Vado Ligure / Porto Torres: lunedì, mercoledì, venerdì con partenza ore 19:30 / arrivo ore 6:45 + sabato con partenza ore 21:30 / arrivo ore 8:45; Porto Torres / Vado Ligure: martedì, giovedì, domenica - partenza ore 20:15 / arrivo ore 7:45 + sabato con partenza ore 9:00 / arrivo ore 19:45. Giorni ed orari dal 16 agosto al 3 settembre Vado Ligure / Porto Torres: lunedì, mercoledì, venerdì con partenza ore 19:30 / arrivo ore 6:45 + domenica con partenza ore 9:45 / arrivo ore 19:45; Porto Torres / Vado Ligure: martedì, giovedì, sabato con partenza ore 20:15 / arrivo ore 7:45 + domenica partenza ore 22:15 / arrivo ore 9:00. Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Saremar, servono capitali A bloccare lo stanziamento sarebbe stato il timore di una bocciatura Ue Stop al finanziamento regionale da 12 milioni Acque ancora agitate per Saremar. Tra meno di un mese partirà anche la terza nave per incrementare i collegamenti estivi con la Penisola, ma rimane il problema delle risorse. La Regione, infatti, aveva deliberato un aumento di capitale che Pagina 10 però non ha mai avuto seguito. E la compagnia è in allarme in vista dell'arrivo della stagione estiva. IL FATTO Lo scorso 30 marzo la Giunta aveva stanziato quasi 12 milioni di euro (per l'esattezza 11.640.399 euro) a valere sull'esercizio finanziario regionale per l'anno 2012. Somma stanziata proprio a favore di Saremar «per la copertura del versamento posto in capo alla Regione Sardegna scaturente dall'operazione di ricapitalizzazione del capitale sociale della società», si legge nelle determinazione di spesa. Insomma un'iniezione di denaro che sarebbe dovuta servire a colmare i problemi finanziari della compagnia. IL VERBALE Leggendo il verbale di assemblea di Saremar del 28 marzo, infatti, si vede come l'esercizio 2010 fosse stato chiuso con una perdita di oltre 5 milioni di euro. Cifra poi ridotta a 4 milioni e 900 mila euro utilizzando le riserve legali e gli utili dei precedenti bilanci. Per assorbire queste perdite, quindi, l'assemblea aveva deciso di ridurre il capitale sociale e di ricorrere a un successivo aumento di capitale entro fine aprile. Da qui la delibera regionale che però non ha mai portato a un effettivo versamento di denaro. ALLARME Ora, il bilancio 2011, secondo il verbale dell'assemblea, si è chiuso con un utile di 2,7 milioni di euro. Ma l'aumento Pagina 11 di capitale servirebbe a ridare fiato alle casse societarie anche perché sembrerebbe che quei soldi servano per rinnovare gli affidamenti bancari, in scadenza a breve. L'arrivo dei quasi 12 milioni, poi, sarebbe stato sollecitato, con una lettera, anche dai vertici della società marittima regionale in vista del maggiore lavoro estivo. Il primo giugno, infatti, partirà anche la terza nave della flotta isolana, il traghetto Coraggio, noleggiato di recente, che si aggiunge a Scintu e Dimonios già operative sulla Olbia-Civitavecchia. Per la stagione, quindi, servono capitali per poter sostenere le maggiori spese. DUBBI A bloccare l'aumento di capitale, potrebbe essere la paura di una bocciatura europea. L'Ue potrebbe infatti considerare lo stanziamento come un aiuto di Stato e quindi sanzionarlo. Sulla gestione Saremar sarebbero state sollevate delle perplessità, anche dalle altre compagnie private, ora al vaglio dell'Europa. In particolare, si deve accertare che Saremar, come impongono le regole comunitarie, sovvenzioni i collegamenti con la Penisola solo con i proventi delle tariffe. I contributi che invece riceve dalla Regione (così come i proventi dalle attività promozionali) dovrebbero essere usati solo per i collegamenti interni con le isole minori, che prevedono oneri di servizio pubblico. E i bilanci di gestione dovrebbero essere separati di conseguenza. LO SCENARIO La Regione ha sempre assicurato la correttezza dei conti e dell'uso delle risorse. Maggiore chiarezza arriverà, inoltre, dalla pubblicazione del bilancio 2011 entro fine giugno. L'opposizione in Consiglio regionale aveva infatti chiesto di poter leggere le voci dettagliate del conto economico prima di approvare la nuova legge sui trasporti che formalizza l'istituzione della Flotta sarda spa per i collegamenti con i porti italiani. Tirrenia promette: «Estate tranquilla» CAGLIARI Il commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, lo ha giurato ieri nell’aula della commissione Trasporti della Camera: «Quest’estate noi ci saremo». Bisognerà vedere se da giugno i traghetti da e per la Sardegna sventoleranno ancora la bandiera della società pubblica, oppure sul pennone ci sarà il vessillo di chi l’ha comprata: la «Compagnia di navigazione», capitanata da Vincenzo Onorato e in attesa del via libera da parte dell’Antitrust nazionale. Non è un particolare di poco conto, perché nel primo caso sarà ancora lo Stato a garantire il servizio, mentre nel secondo saranno i privati (oltre Onorato, il fondo Clessidra e due gruppi imprenditoriali di Napoli e Genova) a dover assicurare la continuità territoriale marittima. In Commissione, D’Andrea ha comunque detto che è tutto pronto per la stagione, con tanto di tariffe promozionali pubblicizzate sul sito. I prezzi sarebbero stati ribassati in questi giorni, guarda caso all’indomani della conferma che anche nel 2012 la Flotta Sarda della Regione navigherà con due navi sulla Civitavecchia-Olbia e con una sulla Vado Ligure-Porto Torres. Il che vuol dire: è la presenza sul mercato delle navi con i «Quattro Mori» sulle fiancate ad aver costretto le compagnie pubbliche e private a non ripetere le follie del 2011, con i biglietti aumentati del 110 per cento. In Commissione, D’Andrea ha parlato anche dei contributi per la continuità territoriale, 72,5 milioni all’anno fino al 2018: «Sono indispensabili – ha detto – per garantire il servizio fuori stagione». Continuità aerea verso la proroga Cappellacci sigla il documento con i sindacati. Tra le priorità anche i collegamenti marittimi Vertenza Sardegna sul tavolo del Governo: trasporti al centro Un passo importante sulla vertenza Sardegna. Nell'incontro di ieri a Villa Devoto tra il presidente della Giunta e i vertici delle organizzazioni sindacali sarde è stato infatti raggiunto l'accordo su un documento unitario da presentare al Governo, soprattutto in tema di trasporti. E sulla continuità aerea ritorna probabile l'ipotesi della proroga del vecchio schema. TRASPORTI In particolare il documento riepiloga i termini principali della vertenza ed elenca gli obiettivi che la Regione intende raggiungere dal confronto con lo Stato per rilanciare lo sviluppo dell'Isola. «Anche se in ritardo, la Giunta individua un percorso condiviso con i sindacati», ha detto il segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde. Sul versante trasporti, i sindacati hanno ottenuto che si rimetta in discussione l'accordo con lo Stato «per rivalutare il dettato legislativo della legge 144 sulla continuità territoriale aerea», ha sottolineato il segretario della Uilt, Pierfranco Meloni. «La norma prevede l'impegno da parte dello Stato per colmare l'handicap dell'insularità. È necessario che i sardi siano trattati allo stesso modo dei cittadini delle altre regioni italiane». E sulla continuità aerea, poi, l'assessore ai Trasporti Christian Solinas ha aggiornato le parti sociali sulla gestione della gara. Le ipotesi in campo sono ancora tutte valide: dalla ripubblicazione del bando andato deserto all'approvazione di un nuovo schema (con tanto di conferenza di servizi) ma anche la trattativa privata. Sembra però sfumare l'ipotesi dei colloqui con le singole compagnie per il periodo di transizione, sino all'approvazione definitiva della continuità. La soluzione privilegiata sembra di nuovo quella della proroga su cui il ministero dei Trasporti dovrebbe pronunciarsi in settimana. E sempre nei prossimi giorni i rappresentanti della Giunta dovrebbero essere ricevuti a Bruxelles per discutere ancora una volta sulla questione. Stamattina, intanto, il presidente della Giunta riferirà in Consiglio regionale sulla situazione trasporti. MARE Il documento ha riguardato anche i collegamenti marittimi. «L'assessore ha confermato che l'idea della Giunta è l'assegnazione delle singole rotte con i rispettivi contributi e noi su questo concordiamo», ha aggiunto il segretario della Cgil, Michele Carrus. «Se questo avvenisse, non avrebbe ragion d'essere la flotta sarda, come ha ribadito anche Solinas». Giovanni Matta della Cisl ha invece aggiunto «che la continuità territoriale aerea e quella marittima, il futuro della Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012 Tirrenia e anche del sistema ferroviario sardo sono temi che il Governo nazionale deve assolutamente contribuire a risolvere». Per la vendita Tirrenia, Cin ha inviato tutti i documenti all'Antitrust italiana per ricevere l'ok dopo l'ingresso dei nuovi soci. «Continuità aerea, il ministro Passera dia la proroga» Calvisi (Pd) Offensiva del Pd in Parlamento per ottenere dal governo la proroga del regime agevolato sulle tariffe aeree tra la Sardegna e la Penisola, in scadenza il primo giugno. «Il rischio spiega il deputato Giulio Calvisi, firmatario di una interpellanza al ministro Passera - è il ritorno al libero mercato con tariffe folli per i residente nell'Isola. La Regione paga una continuità territoriale che resta di competenza statale e ha onorato i suoi impegni mentre lo Stato non ha fatto altrettanto violando il principio costituzionale di leale collaborazione». Dal centrosinistra arrivano richieste precise: «Chiediamo al governo anche di accelerare il passaggio definitivo delle nuove competenze previste per l'autorità di regolazione dei trasporti. E questo si può fare solo se il governo dà finalmente attuazione al nuovo regime delle compartecipazioni alle entrate erariali dello Stato, dopo la sentenza della Corte costituzionale in materia. Il governo contribuisca poi agli oneri in misura analoga a quanto assicurato in passato, in attesa che sia compiuto il passaggio delle funzioni della continuità dallo Stato alla Sardegna». Caso Sogeaor, per il Comune l'ultima parola dopo le urne Orizzonte sempre più incerto per Fenosu. Se i creditori non dovessero accettare la proposta di concordato il rischio di un fallimento è concreto. Intanto, in attesa dell'ingresso dei privati, la società ha perso l'adesione del Comune. Non è chiaro se sia già stato messo tutto nero su bianco oppure se, durante l'assemblea dei soci di venerdì scorso, i rappresentanti del Comune abbiano soltanto annunciato l'intenzione di lasciare la società. La normativa nazionale prevede che i comuni al di sotto dei 50 mila abitanti possano restare soltanto in una partecipata: forse il Comune di Oristano non intende puntare su una società in liquidazione, tanto più che sono state avviate le procedure per la vendita delle azioni ai privati. Per il futuro si guarda con attenzione alle manifestazioni d'interesse, intanto la somma a disposizione dei liquidatori per il concordato è pari a un milione 550 mila euro (in un primo momento si era parlato di 2 milioni 620 mila euro). Adesso la proposta sarà presentata ai creditori, presumibilmente si darà la precedenza al pagamento dei lavoratori. NEWS SARDEGNA EVENTI Ritorna Monumenti Aperti 2012: ecco il programma Sabato 5 e domenica 6 maggio prende il via l’edizione 2012 di Monumenti Aperti. La manifestazione sarà come sempre inaugurata a Cagliari, che anche quest’anno condividerà le date con i comuni di Sassari e Settimo San Pietro. Nata nel capoluogo sardo nel 1997 dall’iniziativa delle Associazioni Culturali Ipogeo e Imago Mundi e del Comune di Cagliari, Monumenti Aperti dal 2000, per volontà del suo Comitato Scientifico e dell’Assessorato Regionale del Turismo, ha assunto dimensione regionale. L’ EDIZIONE 2012 Chiese, siti archeologici, beni storico-artistici, ma anche percorsi naturalistici e tematici costituiscono le attrazioni anche di questa edizione di Monumenti Aperti che si concluderà a ottobre, estendendo così la tradizionale stagione turistica e valorizzando risorse spesso ancora poco conosciute. La manifestazione è, non a caso, una straordinaria occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici e un’opportunità unica di crescita e sviluppo turistico. Per arricchire ulteriormente l’offerta formativa e culturale propria della manifestazione, è stato riproposto, fra marzo e aprile, il ciclo di conferenze Le identità locali – città e paesi si raccontano, quest’anno dedicato al tema: Dal particolare al generale: partendo da un bene culturale – un’area archeologica, un dipinto, un edificio – le 5 conferenze hanno cercato di ricostruire l’insieme di aspetti sociali, economici, culturali che lo radicano alla storia della città di Cagliari. Per la prima volta in questa edizione tutte e otto le provincie entrano nella rete della manifestazione. Se nel 2000 erano 4 le amministrazioni locali aderenti al circuito, in questa edizione sono 48 i comuni, dal nord al sud dell’Isola, che vi partecipano distribuiti in 9 fine settimana dal 5 maggio al 28 ottobre. E saranno almeno 12.000 i volontari (di cui almeno il 60% studenti di ogni ordine e grado) che apriranno quasi 600 tra monumenti e siti archeologici e naturalistici. Sono 6 le amministrazioni che partecipano per la prima volta: Berchidda, Buggerru, Santa Giusta, San Gavino, Seui e Siddi. Mentre ritroveremo ben 14 comuni che non erano presenti nell’edizione 2011: Fluminimaggiore, Gavoi, Gesico, Guamaggiore, Guasila, Monserrato, Ortacesus, Pimentel, Sadali, Sanluri, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli. Alla manifestazione prendono parte 22 comuni della Provincia di Cagliari: Cagliari, Capoterra, Dolianova, Gesico, Pagina 12 Guamaggiore, Guasila, Monastir, Monserrato, Ortacesus, Pimentel, Quartu Sant’Elena, Sadali, Selegas, Senorbì, Serdiana, Settimo San Pietro, Sestu, Siddi, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli e Teulada; aderiscono 9 comuni della Provincia Carbonia/Iglesias: Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias, San Giovanni Suergiu e Sant’Antioco; sono 6 quelli della Provincia Villacidro/Sanluri: Arbus, Sanluri, Sardara, San Gavino, Villanovafranca e Villacidro; 3 di quella di Sassari (Alghero, Porto Torres, e Sassari ); 3 i comuni della Provincia di Oristano (Bosa, Oristano e Santa Giusta) e 3 della Provincia Olbia/Tempio: Berchidda Olbia e Telti. Infine 1 comune della Provincia Ogliastra, Seui, e 1, Gavoi, della Provincia di Nuoro. CALENDARIO 2012 05/06 Maggio Cagliari, San Basilio, Sassari, Settimo San Pietro 12/13 Maggio Alghero, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Oristano, Quartu Sant’Elena, Sant’Antioco, Villacidro 19/20 Maggio Iglesias, Sanluri, Santa Giusta, Sestu 26/27 Maggio Arbus, Buggerru, Dolianova, Fluminimaggiore, Gonnesa, San Gavino Monreale, Sardara, Serdiana, Soleminis, Telti, Villanovafranca 02/03 Giugno Carloforte, Porto Torres, Siddi, Teulada 29/30 Settembre Gavoi, San Giovanni Suergiu 13/14 Ottobre Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Sadali, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli 20/21 Ottobre Berchidda, Monserrato, Seui 27/28 Ottobre Bosa, Olbia, Sinnai Fiavet Sardegna News 19/12 - 10 maggio 2012