Donne, immagini e media: la deontologia giornalistica in ottica di
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Donne, immagini e media: la deontologia giornalistica in ottica di
Corso di deontologia Formazione permanente Titolo: Donne, immagini e media: la deontologia giornalistica in ottica di genere. Promotore: Gi.U.Li.A - Giornaliste Unite Libere Autonome - sezione Lombardia in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e con il patrocinio del Centro Donne e Differenze di Genere dell’Università degli Studi di Milano Data: venerdì 7 novembre (9-13/14-18) Luogo: Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, SALA LAUREE, via Conservatorio 7, Milano. Numero massimo di iscritti: 40 Durata del corso: 8 ore Crediti richiesti: 10 Nell’ambito della formazione permanente rivolta ai giornalisti, Gi.U.Li.A Lombardia propone un corso di deontologia giornalistica sul tema del corretto uso del linguaggio e delle immagini nella rappresentazione delle donne nei media. Recenti ricerche mostrano infatti che le donne non sono rappresentate né in maniera sufficiente né in maniera adeguata da parte degli organi di informazione. In termini di copertura giornalistica le donne sono meno rappresentate degli uomini (Azzalini 2013). Il genere femminile fa notizia soprattutto in quanto corpo (Gariglio 2013a) o in quanto vittima di violenza (Azzalini 2013). Inoltre, il racconto che i giornalisti fanno della violenza di genere spesso è intriso di stereotipi (Giomi 2010). Infine, poco spazio è riservato alla rappresentazione del lavoro e delle carriere femminili: raramente infatti le donne compaiono come “esperte” (Azzalini 2013). Alla luce dell’evidente squilibrio di genere nella rappresentazione giornalistica, il corso si propone di promuovere consapevolezza degli stereotipi di genere che spesso vengono veicolati per mezzo stampa e intende fornire ai partecipanti le competenze per trattare le informazioni con un linguaggio appropriato e un approccio deontologicamente corretto. Il corso si svolgerà lungo l’arco di una giornata per la durata di 8 ore complessive ed è strutturato in tre diversi moduli teorici della durata di due ore ciascuno e in un laboratorio pratico, anch’esso della durata di due ore. Il primo modulo intende fornire gli elementi base della deontologia giornalistica in ottica di genere con particolare attenzione ai temi della violenza di genere e del lavoro. Il secondo modulo intende fare luce sulla “genderdizzazione” delle professioni e sugli stereotipi di genere nel linguaggio dei media. Il terzo modulo intende affrontare il tema della rappresentazione del corpo femminile nella stampa periodica. Infine la parte pratica consentirà ai partecipanti di mettersi in gioco scegliendo tra un laboratorio di testo e un laboratorio delle immagini. Il corso sarà gratuito per i partecipanti. Qui di seguito il programma in dettaglio: Primo modulo (9-11): “Il giornalismo di genere: un nuovo sguardo deontologico” Docente: Camilla Gaiaschi. - La violenza. Come la stampa racconta la violenza di genere. L’urgenza femminicidio, genealogia del termine: femminicidio o femicidio? I numeri in Italia, le fonti statistiche corrette da utilizzare, lo “scarto” tra realtà e rappresentazione, i “frame” culturali che i giornalisti utilizzano nel raccontare la violenza di genere. Come raccontarla diversamente? - Il lavoro. Come i media rappresentano il lavoro delle donne. I risultati dell’Osservatorio di Pavia: la sotto-rappresentazione delle donne nei servizi giornalistici italiani ed europei. I numeri sulla presenza di esperti e professionisti intervistati divisi per genere. Secondo modulo (11-13): Donne e linguaggio. Come i media descrivono le donne. Docente: Maria Teresa Manuelli - Il linguaggio: la “genderdizzazione” delle professioni (la giudice, la ministra, ecc.), la resistenza al cambiamento nelle redazioni, il dibattito pubblico e le risposte dell’accademia de La Crusca. - Gli stereotipi di genere: analisi delle retoriche con cui la stampa racconta le donne “vittime di”, le donne che fanno carriera, le donne mogli/compagne/figlie di, le donne dello spettacolo, della scienza, dello sport. La costruzione degli stereotipi di genere nei magazine per le adolescenti. Terzo modulo (14-16): “Le immagini del corpo femminile nei media”. Docente: Luigi Gariglio. - La sessualizzazione delle donne nelle immagini mediali. Una genealogia delle retoriche con cui la stampa ha costruito le rappresentazioni delle donne italiane bianche e delle altre attraverso l’analisi delle rappresentazioni mediali a partire dal Dopoguerra (Tv, stampa quotidiana, e periodici) attraverso l’analisi del contenuto e le interviste con foto-stimolo ad attori privilegiati. - Le donne interpretano le immagini del corpo delle donne. Una serie di immagini sessualizzate pubblicate di recente nei periodici italiani d’informazione ad alta tiratura vengono interpretate da un campione di donne in una serie di interviste con fotostimolo. Le donne intervistate sono donne bianche di nazionalità italiana, albanese e rumena, e donne di colore di nazionalità nigeriana. Da queste interviste emergono: 1) narrazioni legate allo sfruttamento e al razzismo vissuto; 2) una critica dal basso delle pratiche del giornalismo; 3) una richiesta di maggiore empatia e partecipazione attiva nella definizione delle narrazioni che le riguardano. Laboratorio pratico (16-18). Ai partecipanti sarà data la possibilità di scegliere tra due laboratori pratici. Laboratorio di scrittura (Gaiaschi e Manuelli): Ai partecipanti verranno distribuite alcuni articoli di agenzia stampa che toccheranno i temi della violenza e del lavoro visti durante la mattinata. Verrà chiesto loro di redigere un breve articolo a loro scelta di non più di 2000 battute. Successivamente gli articoli verranno letti e discussi assieme. E’ previsto un’ora per il componimento e un’ora per la discussione. E’ a discrezione del partecipante se portare il proprio laptop personale oppure redigere l’articolo a mano. Laboratorio delle immagini (Gariglio): La parte pratica consisterà nella ricerca iconografica di una serie di immagini riguardanti le rappresentazioni di genere e non solo quelle femminili che verterà a stimolare, da un lato, una comprensione critica degli strumenti di ricerca iconografica per parole chiave e, dall’altro una più articolata comprensione del ruolo delle immagini nella pratica giornalistica. Bibliografia In classe verrà distribuito del materiale tratto dalla seguente bibliografia: 1. Violenza di genere Giomi, E. (2010). Neppure con un fiore? La violenza sulle donne nei media italiani. il Mulino, 59(6), 1001-1009. Casa delle donne per non subire violenza (2014), Indagine sui femicidi in Italia realizzata sui dati della stampa nazionale e locale. Anno 2013. Eures (2012), Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio. 2. Genere, lavoro e carriere Azzalini, M. (a cura di, 2013), Chi fa (la) notizia in Europa? Monitoraggio dell’anno 2012, Osservatorio Europeo sulle Rappresentazioni di genere, http://www.osservatorio.it/cont/oerg/oerg_2012.php Robustelli, C. (2014), Donne, grammatica e media (a cura di Manuelli, M.T.), Gi.U.Li.A Giornaliste. Cinquepalmi, M. (2013), Un certo genere di sport, http://stories.dataninja.it/uncertogeneredisport/ 3. Il corpo delle donne Gariglio L. (2010) “I visual studies e gli usi sociali della fotografia”, in: Rassegna Italiana di Sociologia, 1 117–140. (per capire cosa sia un a intervista con fotostimolo) Gariglio L. (2013a) “Il corpo delle donne nelle notizie: 1945–1955. L'erotizzazione visiva nell'informazione italiana”, in: Studi Culturali 3: 403–430 Gariglio L. (2013b) “Photo-elicitation interviews as a tool to understand gendered ethinc news coverage”, Paper presented at the European Sociological Association Conference (Research network: Qualitative methods). Profili dei docenti Camilla Gaiaschi - Giornalista e dottoranda in sociologia presso l’Università degli Studi di Milano. Professionista dal 2010, ha lavorato nelle redazioni di Finanza e Mercati e Websim (gruppo Intermonte), collaborato per Plus24 (Il Sole 24Ore) e per diverse testate del Gruppo L'Espresso. Attualmente scrive per corriere.it. Collabora con il Centro Donne e Differenze di Genere dell’Università degli Studi di Milano nell’ambito di un progetto di ricerca sulle disuguaglianze di genere nelle carriere mediche. Dal 2011 tiene seminari per gli studenti delle scuole di giornalismo sul tema della rappresentazione di genere nei media. Maria Teresa Manuelli - Giornalista specializzata in economia alimentare, politiche del lavoro e problematiche sindacali, professionista dal 2003, ha lavorato per testate economiche specializzate. Attualmente collabora con corriere.it, Il Sole 24 Ore, Metro e altri quotidiani on line e non. Ex docente di teoria ipertestuale presso il Politecnico di Milano. Dal 2013 è segretaria nazionale dell'associazione Gi.U.Li.A. Dal 2011 tiene seminari per gli studenti delle scuole di giornalismo sul tema della rappresentazione di genere nei media. Luigi Gariglio – Visiting Researcher presso la University of Oxford. Già docente di Visual Studies e Sociologia della comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino e dottorando presso l’Università degli Studi di Milano. Ha curato (con due colleghi) Facce da Straniero per i titoli di Bruno Mondadori. Ha pubblicato diverse monografie di progetti visuali e esposto i propri progetti in mostre sia in Italia che all’estero. Gi.U.Li.A Lombardia si occupa della parte organizzativa e segretariale del corso. Pertanto sarà nostro compito ricevere e gestire le richieste di iscrizione. Per informazioni e iscrizioni al corso: [email protected]