mercato - Gallerie 1

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mercato - Gallerie 1
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Mercoledì 1 settembre 2010 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 114 - Numero 205
ROMA, CHE COLPO
PRESO BORRIELLO
MERCATO
CHIUSURA
CON I FUOCHI
D’ARTIFICIO
COME
CAMBIANO
LE 20 DI A
L’attaccante quotato 10 milioni: aveva detto no alla Juve
R KALADZE AL GENOA R RINAUDO ALLA JUVE R CRIBARI E DUMITRU AL NAPOLI
R PEREZ E RADOVANOVIC AL BOLOGNA R JIMENEZ, BENALOUANE, FATIC, GOROBSOV,
BUDAN E PAONESSA AL CESENA R JEDA E DI MICHELE AL LECCE R CONSTANT AL CHIEVO
Marco Borriello, 28 anni, l’anno scorso ha realizzato 14 gol coi rossoneri ANSA
ROSSONERI BOOM NON DOVEVANO COMPRARE, SI SONO SCATENATI
ANCHE ROBINHO!
ORA CHI FERMA QUESTO MILAN?
Il brasiliano, tutto genio e sregolatezza, forma con Ibra, Pato
e Ronaldinho un attacco stellare. E’ costato 18 milioni più bonus.
Una giuria di esperti: «Non c’è più il gap con l’Inter»
L’ANALISI TECNICA
A SAN SIRO E’ TORNATO
IL DERBY CHE VALE LO SCUDETTO
Festa Milan:
Adriano Galliani
con il brasiliano
Robinho, 26 anni
BUZZI
FORMULA
ALLEGRIA
LE PAGELLE
MILAN SU TUTTI. POI ROMA, GENOA
E PARMA, LUCI E OMBRE JUVE
SULLA RIBALTA
GALLIANI E RAIOLA: SONO LORO
L’IRRESISTIBILE COPPIA REGINA
3 CALVI, CATAPANO, CERRUTI, DELLA VALLE. DI FEO, GALAVOTTI,
GARLANDO, GRIMALDI, IARIA LAUDISA, OLIVERO DA PAGINA 2 A PAGINA 13
3 ELEFANTE
IL RETROSCENA PERCHE’ I NERAZZURRI NON HANNO REAGITO ALL’OFFENSIVA DEI CUGINI
A PAGINA 13
Inter, quell’inedito Moratti
in versione fair play finanziario
IL ROMPI PALLONE
di Gene Gnocchi
9 771120 506000
00 9 0 1>
Protestano i tifosi del Milan: in base ad un
accordo con la Libia la quarta punta non
sarà Robinho, ma il figlio di Gheddafi
IN EDICOLA IL PRIMO DVD
Mitico Fantozzi
Fuoriclasse
della comicità
3 A e 9,90 più il quotidiano
Dopo la beffa
dell’84, Fignon
vinse il Giro ’89
CICLISMO IL FRANCESE E’ MORTO A 50 ANNI
Addio Fignon
il «Professore»
di Giro e Tour
Un cancro s’è portato via il campione
parigino, che vinse anche due
Sanremo. Moser: «Era speciale»
3 PASTONESI e SCOGNAMIGLIO A PAGINA 29
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO GLI ULTIMI COLPI
Borriello: è Roma,
Totti
gli
telefona
f Unicredit dà l’ok
Il Milan fa lo sconto
LA CRONACA
ORA PER ORA
L’ULTIMA
GIORNATA
BATTICUORE
ORE 12.19
Robinho atterra alla Malpensa. C’è
già l’accordo con il Milan.
ORE 12.45
Borriello ribadisce: «Niente
prestiti. Con la Juventus non è
questione di soldi, ma voglio
trasferirmi a titolo definitivo».
ORE 13.20
Telefonata tra Rosella Sensi e
Adriano Galliani: la Roma s’inserisce
su Borriello.
ORE 14
Rottura tra la Juventus e Borriello
(foto sotto) I bianconeri si ritirano
lasciando via libera alla Roma.
ORE 15.28
Salta anche lo scambio
Grosso-Kaladze. Marotta dice:
«Mercato chiuso per la Juve».
ORE 15.31
L’Udinese smentisce una trattativa
con l’Inter per la cessione di Inler.
ORE 16.15
Preziosi annuncia: «Kalazde ha
detto di no alla Juventus perché
viene al Genoa».
ORE 17.06
w
Così la punta sceglie la Roma: «E’ una svolta»
L’aiuto decisivo dei rossoneri: «E’ un club amico»
ALESSANDRO CATAPANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dRoma-Juventus 2-0, de-
cidono Burdisso e Borriello. Sarebbe già una bella soddisfazione, gustarsi gli effetti del contrappasso. Per anni e anni, Torino è stata calcisticamente più
trendy. Ma l’entusiasmo romanista aumenta perché con l’arrivo in prestito di Borriello la Roma stacca la Juventus e prende
la scia delle milanesi. Come l’argentino, il centravanti napoletano ha preferito il giallorosso
al bianconero. Per soldi, innanzitutto. Ma anche per appeal e
competitività. E, si sussurra,
per una telefonata molto convincente di Francesco Totti.
Aiutino/ 1 «È una svolta per la
mia carriera» dice seccamente
Borriello, atteso oggi per le visite mediche. La Roma si è imbarcata in un’operazione da circa
40 milioni di euro. Dieci al Milan per acquistarlo a titolo definitivo tra un anno (riscatto obbligatorio, mentre la Juve proponeva solo l’opzione), poco
meno di trenta (lordi) al giocatore in cinque anni di contratto: 4,5 ora, 5,4 dal 2011 al
2015. Dove ha trovato i soldi la
Roma, incapace di andare oltre
l’autofinanziamento? È intervenuta UniCredit, che ha prodotto garanzie fino a 15 milioni,
convinta dalla Sensi che l’acqui-
10
MILIONI
La Roma li pagherà al
Milan per riscattare
Borriello
sto di Borriello fosse indispensabile a mantenere la squadra competitiva (così le ha assicurato
Ranieri). La banca si è fatta due conti: meglio scucire oggi per incassare di più
domani, con una Roma ancora in corsa per scudetto e
Champions.
Aiutino/ 2 La Roma ha trattato, e da 15 il prezzo è sceso a
10. Pure qui, ci è voluto un
aiutino. Lo ha svelato Adriano Galliani: «Il presidente
Berlusconi ha voluto fare
un regalo ad una società
amica». Il premier in perso-
na, dunque, avrebbe accordato
lo sconto. A questo punto, c’è
chi teme sul serio elezioni anticipate. Sul fronte Roma, invece, si rivendica il ruolo di Rosella Sensi. Racconta il d.s. Daniele Pradè. «La presidente ha condotto personalmente la trattativa. Con Borriello siamo ancora
più competitivi, abbiamo un attacco super».
E l’Imperatore? Ma il rischio è
che da ieri Adriano si senta scaricato. Non doveva sentire la fiducia intorno a sè per tornare
un calciatore? A Trigoria negano. «Continuiamo a puntare su
di lui, ora può prendersi tutto il
tempo per tornare in forma».
Ma chissà se a posteriori la Roma rifarebbe al brasiliano lo
stesso contratto — triennale
da 4 milioni l’anno —, mica male per la quarta scelta dell’attacco (in lotta con Okaka, che ieri
ha rifiutato il Bologna).
x
GALLIANI
Un regalo
del presidente
Indosserà la maglia
numero 70, E’ un
giocatore importante e
giovane che il City due
anni fa pagò 42 milioni.
Ora tocca ad Allegri
In vendita Roma forte e costosa.
Dei giocatori in esubero, il solo
Barusso è andato al Livorno.
Gli altri sono rimasti tutti sul
groppone, con relativi super ingaggi (Doni, Cicinho, Baptista, ecc...). Sarà un problema di chi arriverà. UniCredit conta di piazzare la Roma entro l’autunno. L’advisor
Rothschild ha già
ricevuto numerose richieste di informazioni sul
club, da imprenditori romani, italiani e stranieri più o
meno affidabili. Sarà suo compito selezionarli, ascoltarne le
proposte e scegliere le
più interessanti con cui
avviare le trattative. Anche qui, però, c’è bisogno
che la Roma dia un aiutino: metta i propri bilanci a
disposizione di un nuovo
manager che UniCredit nei
prossimi giorni piazzerà
nel cda del club col compito
di gestire le finanze correnti, ruolo fin qui coperto da
Cristina Mazzoleni.
w
18
MILIONI
Il Milan li ha pagati al
Manchester City per
Robinho
La Juve annuncia l’arrivo del
difensore Rinaudo (foto sotto) in
prestito dal Napoli.
IL CASO GIORNATA PROBLEMATICA PER MAROTTA CHE ALLA FINE PRENDE IL DIFENSORE IN PRESTITO DAL NAPOLI
ORE 17.38
Juve: altri 2 assalti a vuoto, poi arriva Rinaudo
ORE 18.02
Dopo i no incassati da Burdisso e Di Natale,
sfumano il centravanti per questioni
di badget e Kaladze per il rifiuto di Grosso
Robinho-Milan, c'è la firma. Il
giocatore ha firmato un contratto
quadriennale.
Annuncio della Roma: Marco
Borriello è giallorosso.
G.B. OLIVERO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dSarebbe sbagliato e in-
generoso giudicare il mercato
della Juve solo in base alle trattative degli ultimi giorni. Beppe Marotta e Fabio Paratici lavorano incessantemente da tre
mesi perché dovevano ricostruire la rosa, non perfezionarla.
Un percorso durissimo, pieno
di trappole (se sei costretto a
comprare ti prendono per la gola) che genera due considerazioni obbligate. Primo: non si
poteva fare tutto e subito. Secondo: quello della Juve è un
mercato che non si valuta in base ai nomi, ma in base a quello
che i giocatori faranno sul campo. Dietro c’è un progetto tecnico e manageriale che società e
staff tecnico perseguono con lodevole unità di intenti. Ci vogliono pazienza e serenità di
giudizio: quella che i tifosi della Juve, davvero entusiasti al
debutto casalingo con lo Sturm
Graz, dovranno mostrare dopo
le delusioni degli ultimi giorni.
Borriello Restano, infatti, alcune perplessità che magari vengono ingigantite dal brutto
esordio di Bari e dai recenti infortuni. Partiamo dall’attacco,
il reparto che sembrava dovesse essere rinforzato da Marco
Borriello e invece è rimasto invariato dopo l’impoverimento
tecnico dovuto alla pur redditizia cessione di Diego e il conseguente arrivo di Quagliarella.
La trattativa è tramontata per
la volontà di Borriello di essere
acquistato, e non prelevato in
prestito, dalla Juve. Dopo aver
già speso molto, la dirigenza
bianconera non aveva alternative. La scelta di non virare su un
altro obiettivo è stata dettata
non solo dalla mancanza di tempo, ma anche dalla convinzione che l’emergenza in attacco
sia destinata a finire in fretta.
Se Amauri e Martinez dovranno restare fermi un mese, Vincenzo Iaquinta è vicino al rientro: dovrebbe esserci domenica
12 settembre contro la Sampdoria e soprattutto giovedì 16 con-
tro il Lech Poznan in Europa League, dove non può giocare
Quagliarella. Iaquinta, in realtà, non è un centravanti: può
farlo in attesa che torni Amauri, ma Delneri ha bisogno del recupero dell’italo-brasiliano.
Kaladze In difesa è saltato lo
scambio Kaladze-Grosso con il
Milan: il terzino bianconero ha
rifiutato anche questa soluzione nonostante la certezza dell’inserimento nella lista di
Champions. E allora la Juve, alla ricerca di un centrale dopo
aver coperto il buco a sinistra
con Traoré, ha preso in prestito
dal Napoli Leandro Rinaudo
per 600.000 euro e diritto di riscatto fissato in 5 milioni. In
prospettiva è da segnalare l’acquisto del 18enne difensore danese Frederik Sorensen dal Lyngby.
Tocca a Delneri Gli sviluppi negativi su Borriello e Kaladze, dopo i rifiuti di Burdisso e Di Natale, evidenziano le difficoltà che
Marotta e Paratici hanno dovuto affrontare. In tre mesi molte
caselle sono andate al loro posto, ma resta ovviamente qualche buco. Le indicazioni della
proprietà sui costi sono state rispettate (per intenderci: non
c’erano extra-budget a cui attingere, altrimenti un’offerta per
Pazzini sarebbe stata fatta) e
adesso la palla passa a Gigi Delneri. Che dovrà trasformare in
vittorie il lavoro di Marotta e Paratici. L’Inter era già fortissima,
il Milan ha preso Ibrahimovic e
Robinho, la Roma ha aggiunto
Borriello a Totti. La Juve ha
cambiato faccia: non è giusto fare paragoni, ma è giusto pretendere comunque un campionato
da Juve.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
R
Robinho al Milan
1
w Tanto
I NUMERI
26
2
3
gli anni di
Robson de
Souza, detto
Robinho,
nato a Sao
Vicente (Brasile)
il 25 gennaio
1984
è un gioco
di LUIGI GARLANDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
L’estate da sogno
di Mino e Adriano
Il procuratore e l’amministratore
delegato rossonero: che feeling
3
le squadre in
cui ha giocato
Robinho prima
di arrivare al
Milan:
Santos, Real
Madrid e
Manchester City
w
La prima giornata da rossonero
di Robinho, sbarcato ieri
mattina da Manchester.
1 In auto dopo l’arrivo.
2 Dopo le visite mediche a
Gallarate. 3 Tifosi felici davanti
alla sede del Milan AP e NEWPRESS
Berlusconi
scatenato:
attacco atomico
Galliani: «Il brasiliano è un regalo del presidente
ai tifosi: da anni non era così innamorato del Milan»
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dStoria di una giornata
di straordinaria euforia, vissuta tra Gallarate, Milanello e via
Turati. Robson de Souza, per i
calciofili Robinho, è l’ultimo asso del poker rossonero. Due colpi in quattro giorni: così il Milan ha trasformato un mercato
estivo deludente nel migliore
della Serie A. Pato e Ronaldinho più Ibra e Robinho, senza dimenticare Inzaghi: un attacco stellare che fa sognare i
tifosi rossoneri.
Visite e attesa La prima giornata rossonera di Robinho è una
centrifuga di impegni ed emozioni. Il brasiliano del Manchester City atterra allo scalo privato di Malpensa alle 12.20. Lo
aspettano le visite mediche e i
test fisici di rito. Prima sosta all’ospedale di Gallarate, dove
viene accolto da un gruppetto
di tifosi («Sono felice e spero di
vincere lo scudetto con il Milan», ha detto firmando autografi) poi via verso Milanello su
una A8 nera. L’ultima tappa è la
sede di via Turati, dove tutto è
pronto per la firma del contratto. Manca solo l’ultimo tassello: la cessione di Borriello.
Quando Robinho si palesa (ore
16.40) il passaggio dell’attaccante napoletano alla Juve è appena sfumato. Sono ore frenetiche, il brasiliano sa che il suo
futuro è legato a quello del quasi ex rossonero. Robinho dribbla i tifosi (una cinquantina circa) entrando da un ingresso secondario. Poco dopo gli uomini
di Dolce&Gabbana sgattaiolano dentro per consegnargli la
divisa ufficiale del Milan. Ma
l’annuncio si fa attendere.
L’ok del Premier La svolta arriva
dopo una telefonata tra Adriano Galliani e Silvio Berlusconi.
Il retroscena lo racconta l’amministratore delegato del Milan
(quasi afono) a Sky: «Il presidente è stato straordinario, perché quando l’ho chiamato per
chiedergli l’ok pur non avendo
ancora chiuso per Marco mi ha
detto: "Vai avanti con Robinho
anche se non cediamo Borriello". Il brasiliano è stato un gran-
de regalo di Berlusconi ai tifosi:
il premier non ha mai perso
l’amore per la squadra, ma era
da tanti anni che non lo vedevo
così appassionato e innamorato del Milan». Robinho, spiega
ancora Galliani, «è costato 18
milioni più bonus e indosserà la
maglia numero 70. La 11 lasciata libera da Huntelaar l’aveva
già presa Ibrahimovic. È un giocatore importante, giovane,
che due anni fa era stato pagato
42 milioni dal City. L’allenatore voleva un esterno che potesse giocare in alternativa o anche con Dinho e Pato ed è stato
accontentato. Ora starà a lui decidere come farli giocare, il presidente e il sottoscritto amano
il calcio offensivo...». Galliani
chiude con un aneddoto: «Volete sapere che cosa mi diceva
Ibra domenica sera? "Prendi Robinho". Io gli ho risposto: "Dillo
a Berlusconi, io sono pronto"».
Barcellona e ritorno Alle 17.38
Robinho lascia la sede dalla
stessa uscita secondaria. In mano ha una maglietta del Milan,
saluta i tifosi con il pollice in alto e s’infila in macchina. Dietro
di lui esce Mino Raiola: «Il mio
mercato è finito. Il Milan è l’unica squadra che quest’anno ha
portato dei campioni nel calcio
italiano». Dieci minuti dopo il
sito del Milan ufficializza l’acquisto: 4 anni di contratto (guadagnerà circa 6 milioni a stagione). «Lavorerò per rendere felici i tifosi — dice a Milan Channel —. Il Milan è una grande
squadra con una storia importantissima. Spero di contribuire a regalare molti titoli a questo club. Kakà mi ha parlato benissimo del Milan e so che i brasiliani mi aiuteranno a inserirmi». In serata Robinho è rientrato a Manchester. Domani è atteso a Barcellona: martedì 7 la Seleçao giocherà un’amichevole
col Barcellona B. Poi tornerà a
Milano. I tifosi hanno già iniziato a sognare.
(Ha collaborato Mario Pagliara)
Mino Raiola e Adriano Galliani, i re del mercato AP
80
le presenze
di Robinho nella
nazionale
brasiliana, con
25 gol realizzati.
Con il Brasile ha
vinto la Coppa
America 2007
4
i campionati
vinti finora da
Robinho:
due con la
maglia del
Santos
e due con il
Real Madrid
Non solo hanno vinto gli oscar del mercato
(miglior operatore, miglior dirigente), Mino
Raiola e Adriano Galliani nell’immaginario
popolare sono assurti al ruolo di eroi con
superpoteri, onnipotenti artefici della
felicità. Ora li guardiamo con interessata
ammirazione, sicuri che abbiano una
soluzione anche per noi. Ibra ha mal di
pancia, Balotelli una piva lunga così,
Robinho non sopporta più il ciuffo del
Mancio? Raiola li tratta, mescola le tre carte
(Milano, Manchester, Barcellona) e ognuno
si ritrova magicamente al posto giusto con
un sorriso da piazzista. Tutto veloce, senza
intoppi. Un dilettante Harvey Keitel che in
Pulp Fiction si presenta dicendo: «Sono
Wolf, risolvo problemi». I problemi li risolve
Mino. Se vuole, rivende la Fontana di Trevi
a Totò.
Perfino i nemici hanno smesso di chiamarlo
pizzaiolo, che poi mica è un’offesa. Okay,
Raiola un tempo infornava capricciose. E
allora? Quello è stato il suo primo, grande
colpo: passare dal commercio dei calzoni
farciti a quello dei campioni in calzoncini,
ritrovandosi milionario grazie al
calciomercato che non chiude mai (quattro
stagioni, direbbe lui). Nessuno ormai lo
sfotte più. Tutti lo guardano con occhi
supplichevoli. Mister Raiola, 12 ore al
carroponte dell’Italsider fanno venire un mal
di pancia... Lei che fa felici tutti non mi
troverebbe un posticino da usciere al
Ministero?
Con gli stessi occhi guardiamo Adriano
Galliani: «Dottore, ci sarebbe quella barca
da 120 mila euro, la può trattare per noi?
Diciamo per 40 mila dilazionabili in 20 anni,
prima rata nel 2019. Si può?» Mentre la Juve
si affannava a comprare giocatori, mentre
l’Inter inseguiva Mascherano, mentre la
Roma spaccava il salvadanaio delle
monetine, mentre i milanisti ribollivano di
delusione, Galliani pedalava sereno in
bermuda a Forte dei Marmi. Col sangue
gelido dei ciclisti fuoriclasse è scattato solo
negli ultimi chilometri. Sprint sulle ramblas
e si è portato via per 24 milioni (meno di
Martinez-Krasic) Ibra, pagato 70 l’anno
prima. Neppure i Tulliani avrebbero
strappato un prezzo migliore. «Il cartellino
del prezzo è tarocco!», insorgono gli
invidiosi. «Lo pagheranno con i soldi di Pato
già venduto al Chelsea!». «Chi si è spalmato
lo stipendio accoglierà Ibra col bazooka a
Milanello!» Intanto però Galliani, osannato
dal popolo che voleva ghigliottinarlo, ha
recuperato per intero la gloriosa fama di
Richelieu di Brianza. Sì, la ricorderemo
come l’estate di Raiola e Galliani, gli artefici
della felicità.
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Edoardo Molinari
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4
R
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R
MERCATO IL PERSONAGGIO
IL PERSONAGGIO
Mattatore
in campo
e fuori
P
CHE PAURA PER MAMMA
GAFFE E ACCUSA DI STUPRO
UN MATRIMONIO DA RIDERE
E’ un bambino quando Pelè lo scopre e lo porta al Santos. Si
impone subito e a soli diciotto anni vince il suo primo titolo, ma
a 20 gli rapiscono la madre, rilasciata dopo un riscatto
Nel 2008 si presenta al Manchester City con una gaffe «Sono
contento di essere al Chelsea». Nel gennaio 2009 è accusato
di strupro da una diciottenne di Leeds ma poi viene prosciolto
Nel luglio del 2009 sposa Vivian Guglielmetti, dalla quale ha già
avuto un figlio. E’ una cerimonia spassosa, fra battute, gag e
smorfie. Robinho ironizza con tutti e non sta fermo un attimo
Vai Robinho
Gol, samba
scioperi e...
preservativi
Ne chiese 40 prima di un festino
Per andare al Real, smise di
giocare nel Santos per 15 giorni
LA SCHEDA
O
ROBSON DE SOUZA ROBINHO
26 anni
ATTACCANTE
Tante reti
in Europa
e Sudamerica
Robson de Souza, (foto INSIDE)
noto come Robinho, è nato
in Brasile il 25 gennaio
1984. Pelè l’ha
portato al Santos
a 15 anni. Qui ha
vinto due titoli
nazionali,
segnando 44
gol in tre anni.
Nel 2005 il Real
Madrid lo
acquistò per 30
milioni di euro: ha vinto due
volte la Liga realizzando 25
reti in tre campionati. Nel
2008 (per 42 milioni di euro)
il passaggio al Manchester
City (14 gol in due tornei) che
poi in gennaio lo ha prestato
al Santos con cui ha vinto
l’ultima edizione della Coppa
del Brasile dopo aver
eliminato il Vitoria Bahia
nella doppia finale. In
Sudafrica ha giocato da
titolare nella nazionale
brasiliana, segnando agli
ottavi di finale contro il Cile.
GIANCARLO GALAVOTTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl «vantaggio» della povertà.
«Mio padre, Gilvan de Souza,
non aveva nemmeno i soldi per
un pallone. Accanto a dove lavorava c’era un campo di tennis, e
qualche pallina scappava fuori.
Ho cominciato giocando a calcio con le palline da tennis. Hanno fatto la differenza». Parola
di Robson de Souza, «Robinho»
perché era il più piccolo di tutti,
e surclassava i più grandi con
un dribbling imprevedibile. Nasce in una favela di Sao Vicente,
sulla costa dello stato di San Paolo. «Non ho mai avuto la bici
che sognavo, un videogame.
Non avevamo nulla». La madre,
Marina, faceva le pulizie in una
casa di ricchi. Il 6 novembre
2004 Marina era a cena a casa
di parenti. Due uomini armati
che cercavano «la madre di Robinho» la caricarono su un’auto. Fu rilasciata 41 giorni dopo,
provata ma incolume. Dietro pagamento, dicono, di quasi 100
milioni di euro. «E’ stato il peggior momento della mia vita»,
dice Robinho.
Con Diego, Elano e Alex La vita
di Robinho comincia il 25 gennaio 1984. Dalle palline da tennis al pallone: è subito speciale.
Se ne accorgono al Beira-Mar,
squadra giovanile di futsal. Se
ne accorgono al Santos, nel ’95.
Ancora un anno di futsal. Poi il
provino con la «infantil». Arruolato immediatamente. Il supervisore del settore giovanile è
Pelé. Lo segue fin dalle prima
partite, vede in lui un erede. Robinho cresce con Diego, Elano,
Alex. Nel 2002 è da prima squadra. Debutta con il gol del 2-1 al
San Paolo, con lui il Santos torna campione, dopo 18 anni. Nella finale con il Corinthians Robinho si consacra. «Pedala, Robinho», invocano i tifosi. E lui
umilia Rogerio, il suo marcatore. «Meu sucesor», decreta Pelé.
2003 interlocutorio, nel 2004
Robinho esplode. Con 21 gol in
36 partite del campionato brasileiro. In Europa è già sul radar
delle grandi. S’era fatto
avanti il Benfica a fine
2004, ma il sequestro della madre
aveva bloccato tutto. Nel 2005 trova
spazio nella Seleçao.
Garante Sacchi Alla
Confederations Cup in
Germania brilla in coppia
con Adriano. Arrigo Sacchi
è tra quelli che convincono il
presidente Calderon. Il Santos
cerca di strappare il massimo al
Real Madrid. Calderon temporeggia, Robinho entra in sciopero. Dopo due settimane il Santos si accontenta di 30 milioni
di dollari. Ma Pelé non perdona
il suo erede. Nel Real di Valdano è titolare, 8 gol in 37 partite
nel crepuscolo dei galacticos.
Nel 2006, con Capello, perde
quota e si ritrova fuori dal giro.
Vita notturna troppo chiacchierata. Don Fabio lo ripesca nel finale della Liga vinta allo sprint.
«Capello non ama i brasiliani –
accusa Robinho. – Non era adatto per il Real, ha vinto ma senza
far divertire i tifosi. Mi chiedeva
di difendere». Schuster lo reintegra in prima squadra, Robinho lo ripaga nel Real che rivince la Liga. Il tedesco chiude
un occhio. Anche sul clamoroso
il festino in Brasile, ottobre
2007, dopo il 5-0 all’Ecuador.
«Portami 40 preservativi», chiede Robinho a un compare. Serviranno per lui e gli altri nazionali
dell’orgia. Ma Calderon ha deciso di scaricarlo. «Mi adopera come esca nella trattativa per Cristiano Ronaldo», piange Robinho che chiede di poter correre al Chelsea da Felipe Scolari.
Nel settembre 2008 la cascata
di petrodollari dello sceicco
Mansour si abbatte sul Manchester City. E su Robinho, che in
extremis snobba il Chelsea. Il
Real incassa 40 milioni. Segna
L CLIC
SI PORTA DIETRO
UN PARRUCCHIERE
BRASILIANO
DA 13 ANNI
Si chiama Gilson e arriva
dallo stesso paese di
Robinho: Sao Vicente.
Professione parrucchiere.
Da tredici anni il neo
attaccante del Milan se lo
porta in giro per il mondo
per curare al meglio la sua
acconciatura. Gilson è
volato due volte a Madrid
quando Robinho giocava
nel Real e ben otto volte a
Manchester dopo che
l’attaccante brasiliano era
stato ingaggiato dal City. E
adesso conoscerà Milano,
perchè Robinho continua
a tenere molto al suo look.
ALICANTE &
VALENCIA
14 gol in Premier, ma già a gennaio 2009 è in rotta con il tecnico. Scappa in Brasile senza permesso per festeggiare i 25 anni
con la famiglia.
Saudade Intanto è accusato di
violenze sessuali da una studentessa inglese, a Leeds. Arrestato
e rilasciato su cauzione, viene
scagionato definitivamente in
aprile. Vivian Guglielmetti, sua
compagna da 13 anni, madre di
Robson Junior (Madrid, 18 dicembe 2007), resta al suo fianco. A novembre Robinho fa sapere che infortuni e saudade lo
rendono infelice. A Natale lo
sceicco cambia Hughes con
Mancini, che sottoscrive il prestito al Santos, a gennaio. Robinho vince il campionato paulista, e fa un buon mondiale, a segno contro Cile e Olanda. Ma
non ha intenzione di restare al
City. Si presenta al ritiro a Manchester sognando l’Italia o la
Spagna. Lo sceicco e il Mancio
lo accontentano in fretta.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO ULTIMI COLPI
LA PROTAGONISTA IN ROMAGNA PURE FATIC, GOROBSOV, BUDAN E PAONESSA. RIMPIANTO BEHRAMI
Jimenez e Benalouane: che Cesena!
GIULIO DI FEO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa notte porta consiglio, e
certe volte pure un difensore.
Milano, ore 4, in una camera
d’albergo il Cesena mette a segno il primo colpo di una giornata di mercato spettacolare.
Arriva la firma di Yohan Benalouane, 23 anni, centrale franco-tunisino dal St. Etienne. Trasferimento a titolo definitivo
per circa un milione, e una notte per metabolizzare il fatto che
era stato fatto venire in Italia
dalla Juve, che poi ne ha conge-
lato l’acquisto. Due ore di sonno, e poi Campedelli e Minotti
(presidente e direttore sportivo) sono di nuovo al lavoro all’AtaHotel Executive.
Linfa davanti Primo obiettivo:
l’attacco. In primis, tenendo il
gioiello Giaccherini, dicendo
no all’Atalanta che era tornata
alla carica con 4,2 milioni cash.
E poi piazzando i colpi. Dal Palermo arriva in prestito il croato Igor Budan, che tornerà in
campo a inizio novembre (intervento di pulizia al ginocchio a
luglio) e si spartirà il ruolo di
punta centrale con Bogdani. E
poi il gioiello, Luis Jimenez.
Uno che c’entra poco con la lotta-salvezza, ma che però ha seriamente rischiato di restare alla Ternana, in Prima. Il Cesena
ci lavorava da circa una settimana (più o meno da quando,
cioé, era saltata la trattativa Rosina: c’era l’accordo con lo Zenit, poi il fantasista ha detto
niet), ma l’ostacolo era sempre
lo stesso: ok per il prestito oneroso con diritto di riscatto, ma
la Ternana voleva allungare di
un anno il contratto col cileno.
Poi ieri gli umbri hanno detto sì
(anche perché l’accordo scade
comunque nel 2013), e il calcio
italiano si riprende un talento.
Campedelli lo ha chiamato alle
19.01, appena finito il mercato.
«Prendo il primo aereo!», la risposta. A proposito di talenti,
dal Parma in prestito arriva pure Paonessa.
Affari e trattative Il Cesena però
cambia pure in mezzo. Che De
Feudis dovesse partire si sapeva. La sorpresa è che è andato
al Torino, e in cambio è arrivato Gorobsov, un piedibuoni che
può crescere e dare fosforo. A
Kaladze al Genoa
Napoli: Cribari
Lecce, colpo Jeda
In Salento torna Di Michele, da Mazzarri arriva Dumitru
Bologna: Perez-Radovanovic. Chievo, preso Constant
CALVI-DI FEO-LAFFRANCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUltimo giorno, tra la sede ufficiale (AtaHotel Executive) e
i ritrovi storici del mercato (da
Giannino, ristorante, alle hall
degli alberghi del centro) sbocciano amori e si chiudono telenovelas. Una è quella di Diego
Perez. Il ds del Bologna Longo ha depositato a ora di pranzo il contratto (triennale) del
regista uruguaiano, dopo oltre un mese di trattative, colpi
di scena e inserimenti (l’ultimo è quello del Palermo, dove Zamparini lo voleva a tutti i
costi e ha rilanciato negli ultimi giorni con il Monaco). E il
Bologna a centrocampo ha
preso anche (prestito con diritto di riscatto della metà per circa un milione) il serbo Radovanovic dall’Atalanta. E nel
pomeriggio stava pure per arrivare la punta: per Nicola Pozzi dalla Samp pareva tutto fatto poi i rossoblù si sono tirati
indietro poco prima del termine ultimo per il tesseramento.
Nel frattempo però la Sampdoria aveva blindato Marilungo, con l’Atalanta e soprattutto il Lecce che ci hanno provato fino all’ultimo. I salentini
hanno chiesto prima la comproprietà, poi il prestito oneroso e infine quello secco, ricevendo tre no di fila. Intanto il
Bologna ha preso dall’Inter in
prestito il centrale sloveno Mitrovic (’92), e fatta cassa con
la cessione a titolo definitivo
(5 milioni) di Osvaldo all’Espanyol.
Affari Napoli Tanti movimenti
azzurri nell’ultima giornata.
In mattinata il ds Bigon ha
chiuso (1,5 milioni per la metà) per Nicolao Dumitru, attaccante del 1991 dall’Empoli,
uno dei migliori talenti giovani d’Italia. Nel pomeriggio, invece, in contemporanea alla
cessione di Rinaudo, la ricer-
IL NUOVO TECNICO
Oggi Malesani
rossoblù: firma
per un anno
a titolo definitivo dal Milan,
senza corrispettivo ma con l’ingaggio spalmato su un contratto biennale. I rossoblù poi hanno deciso di tenersi Zigoni
(Piacenza e Grosseto si erano
fatte sotto). Aleksic è andato
in prestito al Greuther Furt (B
tedesca).
Mosse Lecce Vorticoso giro di
punte per i salentini. Dopo
averci riprovato varie volte
per Marilungo e Antenucci
(al Catania ha bussato di nuovo il Cesena, ma i siciliani avevano deciso di non cederlo), il
Lecce ha prima riportato in
giallorosso Di Michele (un anno di contratto, il Torino contribuisce all’ingaggio) e poi
speso l’ultima ora di mercato a
prendere Jeda (a titolo definitivo) dal Cagliari. Restano sia
Fabiano (c’è stata l’ipotesi di
uno scambio con il Napoli con
Rinaudo, prima che andasse
alla Juve) che Diamoutene.
Bari: niente botto Beffato dalla
Juve per Rinaudo, il Bari non
ha consegnato a Ventura nessun difensore: dopo aver pensato a Cribari e Terlizzi, è saltato in extremis anche Perticone, che il Livorno ha trattenuto. Nel ruolo preso il giovane
Ceppitelli, rimasto però all’Andria in prestito.
Alberto Malesani, 56 anni ANSA
BOLOGNA Dopo la bella prova
contro l'Inter, oggi il
presidente Porcedda
ratificherà l'accordo tra il
Bologna e il nuovo tecnico
Malesani. «E'il favorito», ha
ribadito iera sera l'ad Marras,
anche se ieri a Milano i
dirigenti rossoblù durante
l’ultimo giorno di mercato
hanno effettuato qualche
sondaggio alternativo. Con
Malesani, comunque, c’è un
accordo di massima per un
contratto annuale, l’ex
allenatore del Siena è atteso in
mattinata in città per la firma e
dovrebbe guidare già nel
pomeriggio il primo
allenamento, in una piazza che
rappresenta per lui un nuovo
trampolino di lancio. Dopo il
mercato, l’organico rispetto a
quello a disposizione di
Colomba è migliorato nel
reparto arretrato e in
mediana, a rigor di logica il
modulo più congeniale a
questa squadra pare il
4-2-3-1. Unico neo, la
mancanza di una punta
prolifica, Pozzi è sfumato nelle
ultime battute del mercato, ciò
significa che Di Vaio dovrà
fare come al solito gli
straordinari.
m.j.l.
Luis Jimenez, 26 anni GRILLOTTI
ca del difensore. Alla fine le
trattative parallele hanno portato all’arrivo a titolo definitivo Cribari dalla Lazio. Preso
anche il centrocampista Arena (’92, ex Primavera Juve).
Molte le partenze: Dalla Bona
(Atalanta), Pià (Portogruaro), De Zerbi (ha rescisso, torna al Cluj).
Ultimo colpo Genoa Dopo aver
deciso di lasciare fino a gennaio all’Hammarby la punta Hallenius, il Genoa in difesa ha
prima fatto un tentativo per
Santacroce (ma il Napoli ha
sparato alto) e poi ha deciso di
rinforzarsi con Kaladze: preso
Jedaias
Capucho Neves,
noto come Jeda,
31 anni,
L’attaccante
brasiliano ha
giocato le ultime
due stagioni al
Cagliari, ora è
passato al
Lecce
LAPRESSE
Altri arrivi Niente Santa Cruz
per la Lazio: sono sorti intoppi che hanno fatto saltare una
trattativa che pareva già fatta;
tesserato, intanto, Pedro Fernandes (punta del ’94, preso
dal Benfica). Dopo Gelson Fernandes (St. Etienne), il Chievo si regala un altro centrocampista, il francese Constant (Chateauroux, già obiettivo del Torino), mentre è saltato il prestito di Paolucci dal
Siena. Oltre a Zebina (depositato ieri), in difesa il Brescia si
tiene Zoboli (saltato il suo passaggio al Siena). Il Cagliari
non è riuscito a cedere Marchetti (contatti ieri con
Fulham e Manchester City),
se ne riparlerà a gennaio. Il Catania ha depositato il contratto di Martinho e preso il portiere del ’92 Rossi dal Verona.
Altra trattativa saltata è quella
per Maresca all’Udinese: nella notte di ieri i dirigenti bianconeri e il calciatore hanno
trattato senza trovare l’accordo sull’ingaggio. Ma il regista,
che si è svincolato dall’Olympiacos, ha ancora tempo per
trovare una squadra. Intanto
Landgren torna in prestito al
Willem II, arrivano dall’Empoli Fabbrini e Angella (circa 4
milioni per le due metà). Il Palermo, che ha perso la corsa a
Perez con il Bologna, ha tesserato l’attaccante paraguaiano
Jara Martinez, classe 1993,
proveniente dal Nacional.
s
I RIVALI
V
Diego Perez,
30 anni,
centrocampista
uruguaiano del
Monaco, ora al
Bologna
sinistra, invece, il Genoa (che
in un primo momento aveva offerto Modesto) ha fornito Fatic,
jolly di fascia che sa attaccare e
difendere. Due crucci: Rozenhal, che in mattinata pareva
praticamente fatto e poi si è rimangiato l’accordo, preferendo andare al Lilla, e Antenucci.
Il Cesena però l’asso di briscola
lo stava per calare alla fine:
Behrami. Una trattativa condotta sottotraccia, basata su un teorema: se non va alla Roma, dirà
sì al Cesena. I giallorossi però ci
hanno provato fino alla fine, desistendo solo a mezz’ora dalla
dead line. In pochi minuti il Cesena non ce l’ha fatta a chiudere l’operazione. Magari se ne riparlerà. Intanto Campedelli torna a Cesena con sei botti. E una
voglia matta di farsi una sana
dormita.
SUL SITO SAMP
«Coerenti
tenuti tutti
i gioielli»
«Palombo, Pazzini e
Cassano restano
in blucerchiato»
FILIPPO GRIMALDI
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REUTERS
GENOVA dUn passo indietro. In
V
Emilson Sanchez
Cribari, 30
anni, difensore
brasiliano, ultimi
sei mesi al Siena,
ora al Napoli
LAPRESSE
V
Nicolao
Dumitru, 18
anni, attaccante,
è passato
dall’Empoli al
Napoli
PIERANUNZI
un pomeriggio di inizio agosto, il presidente Riccardo Garrone piombò in ritiro per ricordare a tutti, blucerchiati e
non, quanto avessero investito, lui e la sua famiglia, in otto
anni alla guida della Samp:
centoquaranta milioni, euro
più, euro meno. Così, per
amor di verità, senza nascondere neppure quella storiella
che vorrebbe il numero uno di
Corte Lambruschini troppo attento — diciamo così — ai bilanci.
Verità e illazioni Perchè la gente, evidentemente non soddisfatta, mormorava. Domandandosi perchè, a fronte di un
insperato (ma meritatissimo)
quarto posto a maggio, il presidente avesse deciso di rinunciare a priori a rinforzare la
squadra, pur con la certezza di
14,1 milioni pronti a entrare
in cassa in caso di passaggio alla fase a gironi della Champions. Immediata la replica di
Garrone: confermare i tre tenori — Pazzini, Palombo e Cassano —, oltre all’acquisto di
Pozzi (5,3 milioni), non significava la scelta di non voler mettere mano al portafoglio.
Coerenza merce rara Ieri sera,
l’ultima sentenza, con un comunicato pubblicato sul sito
ufficiale del club dal titolo emblematico («La coerenza nel
mondo del calcio, questa sconosciuta»), e un testo dove si
ricorda che «siamo ancora tutti qui ed il supermercato non
ha proposto né svendite né saldi. Siamo la squadra più bella
del mondo e ci dispiace per gli
altri...».
Una sola parola Tutto vero, insomma, quando il Pazzo giurava che non avrebbe mai chiesto di essere ceduto, FantAntonio ribadiva di voler chiudere
la carriera alla Samp e per capitan Palombo, in un domani ancora lontano, è già pronta una
scrivania da dirigente. Come
dire: tutti insieme, appassionatamente (blucerchiati).
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO L’ANALISI
Scudetto del merc
Ibra costo zero
ma soltanto
per quest’anno
Tesoretto Inter 6,5
BARI
BOLOGNA
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
11
16
11
12
9
8
8
S. Masiello
M. ROSSI
4-4-2
Donati
A. Masiello
Belmonte
CARLO LAUDISA
[email protected]
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MILANO dTanto di cappello, Mi-
lan. Ibra e Robinho fanno la differenza ancor prima di scendere in campo. E la svolta di Silvio Berlusconi dà una scossa al
campionato. Certo, l’abbandono della linea del rigore finanziario può apparire poco coerente. Ma l’ambiente rossonero ha gradito tantissimo e tutto
il campionato ne guadagna.
Da tempo ormai la Serie A non
importava dei campioni affermati. È vero, Ibra (ora in prestito gratuito, poi 24 in tre anni)
e Robinho sono stati comprati
a prezzi da saldo, ma quest’inversione di tendenza restituisce appeal all’intero il campionato. E le ambizioni della squadra di Allegri non pesano solo
per lo scudetto, ma anche per
la Champions. Una sola obiezione: Dinho, Pato, Ibra e Robinho non possono giocare insieme e il tecnico dovrà gestirli...
Inter avara? Fa da contraltare
l’immobilismo dei campioni
d’Europa dell’Inter. Un’inerzia
dovuta al rispetto del fair play
finanziario, ma consigliata soprattutto dall’esigenza di non
alterare gli equilibri di un gruppo vincente. E il tesoretto di circa 50 milioni accumulato con
le varie cessioni prima o poi
verrà utilizzato per rafforzare
(e ringiovanire) nel tempo la
rosa. Certo, il sacrificio di Balotelli regala delle incognite. Ma
SuperMario aveva rotto con
l’ambiente.
Rivoluzione Juve Il nuovo corso di Andrea Agnelli ha puntato su un coraggioso rinnovamento e all’insegna di un budget rigoroso. Con questi presupposti Marotta è dovuto partire in anticipo e non senza contrattempi. L’idea di rispettare
le esigenze di Delneri ha fatto
il resto. Il risultato ora mostre
più ombre che luci, ma il giudizio complessivo non può che
essere benevolo. È presto per
giudicare il rapporto qualità-prezzo di molte operazioni.
Sprint Roma In un momento delicatissimo Rosella Sensi ha
centrato i colpi Borriello e Burdisso che danno alla Roma
uno slancio per certi versi insperato. E il balzo giallorosso
nel finale oscura un po’ la grandiosa campagna di Enrico Preziosi, a lungo protagonista con
Le altre Nel ceto medio del campionato spiccano le mosse della Lazio che punta su Hernanes, talento di sicura qualità,
per una stagione di riscatto.
Ma merita attenzione anche
l’operato del Palermo; venduto al meglio Cavani, Zamparini si coccola Pastore e Hernandez e ha messo nel motore altri
giovani d’avvenire. A Cagliari
pochi gli arrivi, ma il presidente Cellino, tra riscatti e investimenti (Acquafresca su tutti),
ha speso altri 18 milioni, cedendo il solo Jeda per fare spazio al talentuoso Ragatzu.
Neopromosse Nonostante risorse più ridotte dai diritti tv
Brescia e Cesena si sono mosse
tanto e con ingaggi di giocatori
di categoria. Più rischiosa la politica del Lecce: i Semeraro da
tempo non tirano più fuori soldi e al manager De Canio tocca
la grande responsabilità di togliere ai salentini l’etichetta di
club ascensore. Buona fortuna.
Gimenez
Britos
Barreto
PEREZ
Di Vaio
Viviano
Almiron
Portanova
Kutuzov
GARICS
Alvarez
4-3-1-2
DAPRELA
Mudingayi MEGGIORINI
Vass
ZEBINA
Bega
Matri
Canini
Conti
Agazzi
Cossu
Acquafresca
Astori
Eder
Biondini
Baiocco
Zambelli
Buscé
Caracciolo
Budel
SERENI
Agostini
Lazzari
Possanzini
Pisano
6
6,5
6,5
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Ghezzal, 2 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Bonucci, 15,5 milioni
USCITE TOTALI 20,35
ENTRATE TOTALI 18
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Ramirez, 5,5 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Osvaldo (Saragozza, 0,5 milioni)
USCITE TOTALI 23,25
ENTRATE TOTALI 2,5
L’ACQUISTO PIÙ CARO Diamanti,
5,5 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Viotti, 0,25 milioni
USCITE TOTALI 9,8
ENTRATE TOTALI 2,25
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Lazzari, 3 milioni (riscatto)
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Jeda, 1 milione
USCITE TOTALI 6,9
ENTRATE TOTALI 1,7
S SALDO -2,35
S SALDO -20,75
S SALDO -7,55
S SALDO -5,2
Arrivi Romero (c, Udinese, p.),
Ghezzal (a, Siena, compr., 2), Pulzetti
(c, Livorno, p.), Raggi (d, Bologna,
p.), Rinaldi (d, Rimini), D’Alessandro
(c, Grosseto, p.), M. Rossi (d, Samp,
p.).
Partenze Ranocchia (d, Genoa, f.p.),
Bonucci (d, Juve, 15,5), Meggiorini (a,
Bologna), Kamata (a, Siena, compr.,
0,4) e Carobbio (c, Siena, compr.,
0,4), Allegretti (c) e Statella (c,
Grosseto, p.), Donda (c, Godoy Cruz),
Sforzini (a, Cluj), Diamoutene (d,
Lecce, f.p.), Koman (c, Sampdoria,
f.p.).
Arrivi Paponi (a, Perugia, compr.,
0,5), Esposito (d, Livorno, p.),
Meggiorini (a, Bari), Lupatelli (p,
Cagliari), Siligardi (c, Triestina),
Morleo (d, Crotone, compr., 0,5),
Ekdal (c, Juve, compr., 2,4), Cherubin
(d, Cittadella, 1,5), Krhin (c, Inter,
compr., 2,7), Ramirez (c, Penarol,
5,5), Garics (d, Atalanta, 3), Gavilan
(a, Betis, 0,35), Rubin (d, Torino, p.),
Cruz (d, A. Madrid), Radovanovic (c,
Atalanta, p.), Perez (c, Monaco, 1),
Mitrovic, d). Partenze Savio (a, Mon.
1860, f.p.), Raggi (d, Bari, f.p.), Appiah
(c, Cesena), Guana (c, Chievo, f.p.),
Adailton (a, Vaslui), Mingazzini (c),
Marazzina (a), Zenoni (d, sv.).
Arrivi Sereni (p, Torino), Scaglia (c,
Torino, f.p.), Zoboli (d, Torino, f.p.),
Gorzegno (c, Sassuolo, f.p.), Kone (c,
Iraklis), Feczesin (a, Debrecen, f.p.),
Juan Antonio (a, River P.), Eder (a,
Empoli, comp., 4,3), Diamanti (a,
West Ham, 5,5), Zebina (d, Juve),
Daprela (c, West Ham).
Partenze Rispoli (c, Lecce), Kozak
(a, Lazio, f.p.), Paghera (c, Verona,
p.), Saumel (c, Torino, f.p.), Viotti (p,
Triestina, compr., 0,25), El Kaddouri
Arrivi Pinardi (c, Modena),
Martignoni (d, Locarno, p.), Biasi (d,
Cesena), Magliocchetti (d, Triestina,
f.p.), Perico (d) e Laner (c,
AlbinoLeffe, p.), Acquafresca (a,
Genoa, p.), Pelizzoli (p, AlbinoLeffe).
Partenze Marzoratti (d, Empoli, 0,3),
Dessena (c, Sampdoria, f.p.),
Lupatelli (p, Bologna), Larrivey (a,
Colon, 0,4), Lopez (d), Barone (c) e
Parola (c, svincolati), Jeda (a, Lecce,
1).
JUVENTUS
LAZIO
ARRIVI
PARTENZE
12
8
PARTENZE
6
9
STORARI
BONUCCI
MOTTA
AQUILANI
Del Piero
Felipe Melo
QUAGLIARELLA
KRASIC
MILAN
ARRIVI
PARTENZE
16
8
Muslera Dias
Biava
Mesbah
GARRIDO
Floccari
Ledesma
HERNANES
Brocchi
Zarate
ARRIVI
PARTENZE
6
7
4-3-3
4-3-2-1
PEPE
Radu
Chiellini
(c, SudTirol, p.), Scaglia (a, Torino, p.),
Gorzegno (c, Empoli), Ferrari (d,
Rodengo, p.).
LECCE
ARRIVI
3-4-2-1
4-4-2
TRAORÉ
Grandi vendite L’Udinese chiude in utile anche questa stagione e vende bene D’Agostino e
Pepe, oltre a cedere Candreva
in extremis. Il dietro front di Di
Natale resterà memorabile ed
è il segno che i friulani vogliono voltare pagina dopo una stagione in chiaroscuro. Valutazioni leggermente differenti
per il Parma. Gli emiliani prima hanno sistemato il bilancio
con intelligenti operazioni con
l’Inter. Poi hanno centrato
l’operazione-Giovinco e in dirittura finale anche quello di
Candreva. Nel mezzo il riscatto di Boijnov e altre mosse accorte.
4-3-2-1
RUBIN
GHEZZAL
Gillet
Moratti ha venduto
bene e ora rientra
nel fair play
Rivoluzione Juve
CAGLIARI
PARTENZE
7
4-4-2
i mille affari, in entrata e uscita, del Genoa. Il club rossoblù
ha fatto affari con le grandi e
con un risultato economico significativo. In evidenza anche
il Napoli con il dispendioso ingaggio di Cavani che alla lunga ha comportato, però, il sacrificio di Quagliarella. In apparenza anonime le mosse della
Fiorentina: invece i Della Valle
hanno voltato pagina con un
nuovo tecnico, chiamato a ridare entusiasmo ad un gruppo
ricco di giovani talenti. E la società viola evidentemente fa
della programmazione la sua
forza. Stesso discorso si potrebbe fare per il Catania che ha
venduto Martinez senza un
rimpiazzo apparente. Va bene
fa tornare i conti, ma non si
può esagerare sempre. Su questo solco anche il mercato del
Bari che ha capitalizzato bene
la vendita di Bonucci, riscattando pedine importanti come Almiron e Barreto. E la Samp merita un plauso per avere resistito alle tentazioni per i big, nonostante la beffarda uscita dalla Champions.
BRESCIA
ARRIVI
REGINIUSSEN
Giacomazzi
Rosati
GUSTAVO
Rispoli
Ronaldinho
Seedorf
JEDA
CHEVANTO
Thiago Silva
Abbiati
Pirlo
IBRAHIMOVIC
Nesta
Ambrosini
PIATTI
Lichtsteiner
Antonini
GROSSMULLER
Pato
Bonera
Vives
6,5
6,5
5
9
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Bonucci, 15,5 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Diego, 15,5 milioni.
USCITE TOTALI 56,45
ENTRATE TOTALI 36,8
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Hernanes, 13,5 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Kolarov, 19 milioni.
USCITE TOTALI 26,5
ENTRATE TOTALI 19,5
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Piatti, 2,5 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Baclet, 0,4 milioni.
USCITE TOTALI 5,2
ENTRATE TOTALI 0,4
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Robinho, 18 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Huntelaar, 14 milioni.
USCITE TOTALI 32,7
ENTRATE TOTALI 18,5
S SALDO -19,65
S SALDO -7
S SALDO -4,8
S SALDO -14,2
Acquisti Pepe (c, Udinese, p., 2,6),
Storari (p, Sampdoria), Martinez (a,
Catania, 12), Bonucci (d, Bari, 15,5),
Motta (d, Roma), Krasic (c, Cska
Mosca, 15), Aquilani (c, Liverpool, p.),
Quagliarella (a, Napoli, p., 4,5),
Lanzafame (a, Parma), Traorè (d,
Arsenal, p., 0,5), Rinaudo (d, Napoli,
p., 0,6).
Cessioni Molinaro (d, Stoccarda,
3,9), Giovinco (a, Parma, p., 1),
Poulsen (c, Liverpool, 5,5), Ekdal (c,
Bologna, compr., 2,4), Diego (c,
Wolfsburg, 15,5), Zebina (d, Brescia),
Camoranesi (c, Stoccarda),
Candreva (c, Parma).
Arrivi Gonzalez (c, Nacional, 2),
Bresciano (c, Palermo), Kozak (a,
Brescia, f.p.), Garrido (d,
Manchester City, 2), Hernanes (c,
San Paolo, 13,5), Fernandes (a,
Benfica).
Partenze Hitzlsperger (c, West
Ham), Makinwa (a, Larissa, p.),
Faraoni (d, Inter), Siviglia (d), Baronio
(c), Dabo (c) e Cruz (a, sv.), Kolarov
(d, Manchester City, 19), Cribari (d,
Napoli, 0,5).
Arrivi Olivera (a, Peñarol), Donati (d,
Inter, p.), Brivio (d, Vicenza, compr.),
Sini (d, Roma, p.), Diamoutene (d,
Bari fp), Benassi (p, Perugia),
Gustavo (d, V. da Gama, p.),
Reginiussen (d, Schalke 04, p.),
Grossmuller (c, Danubio, 1), Piatti (c,
Indep., compr. 2,5), Chevanton (a,
Siviglia), Ofere (a, Malmoe), Rispoli (d,
Brescia, p.), Coppola (c, Torino), Jeda
(a, Cagliari, 1), Di Michele (a, Torino).
Partenze Terranova (d, Frosinone,
f.p.),Baclet (a, Vicenza, compr., 0,4),
Angelo (d), Belleri (d), Mazzotta (d,
Pescara, p.), Jefferson (p, Chievo),
Marilungo (a, Sampdoria, f.p.),
Schiavi (d, Vicenza, p.).
Arrivi Amelia (p, Genoa), Yepes (d,
Chievo), Papastathopoulos (d,
Genoa, 4,5), Boateng (c,
Portsmouth), Ibrahimovic (a,
Barcellona, p.), Robinho (a,
Manchester City, 18).
Partenze Dida (p) e Favalli (d,
svincolati), Mancini (a, Inter, f.p.),
Zigoni (a, Genoa, p.), Kaladze (d,
Genoa), Borriello (a, Roma, p.),
Huntelaar (a, Schalke 04, 14).
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
R
ato: vince il Milan
CATANIA
CESENA
CHIEVO
FIORENTINA
GENOA
INTER
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
4
3
16
9
11
8
3
6
12
10
6
7
4-3-1-2
4-3-1-2
Capuano
4-3-1-2
Pesce
Terlizzi
Andujar
Biagianti Ricchiuti
VON BERGEN
GOMEZ
Alvarez
Antonioli
Lopez
Schelotto
THEREAU
Morero
Colucci JIMENEZ
FERNANDES BOGLIACINO
Sorrentino
Cesar
Parolo
Montolivo
D'AGOSTINO Gilardino
Natali
S. Frey
Gamberini
Pellissier
Luciano
BOGDANI
3-4-3
Pasqual
C. Zanetti
De Silvestri
N. Frey
4-2-3-1
Dainelli
Vargas
Marcolini
BENALOUANE
Mascara
Silvestre
Giaccherini
APPIAH
4-2-3-1
Mantovani
NAGATOMO
Criscito
Samuel
VELOSO
EDUARDO RANOCCHIA
Marchionni
CHICO
Chivu
Palladino
TONI
M. Rossi
Pandev
Zanetti
Sneijder Milito
Julio Cesar
Lucio
Cambiasso Eto'o
Palacio
RAFINHA
Maicon
5,5
6
6
6,5
7
6
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Gomez, 2 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Martinez, 12 milioni
USCITE TOTALI 2,2
ENTRATE TOTALI 12,5
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Jimenez, 2 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Do Prado, 0,4 milioni
USCITE TOTALI 4,4
ENTRATE TOTALI 4
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Thereau, 0,9 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
USCITE TOTALI 1,7
ENTRATE TOTALI 0
L’ACQUISTO PIÙ CARO
D’Agostino, 4,5 milioni
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Mazuch, 1,2 milioni
USCITE TOTALI 9,7
ENTRATE TOTALI 1,2
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Veloso, 14 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Papastathopoulos, 4,5 milioni.
USCITE TOTALI 43,7
ENTRATE TOTALI 32,5
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Biabiany, 4,5 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Balotelli, 28 milioni.
USCITE TOTALI 9
ENTRATE TOTALI 57,8
R SALDO +10,3
S SALDO -0,4
S SALDO -1,7
S SALDO -8,5
S SALDO -11,2
R SALDO +48,8
Arrivi Antenucci (a) e Pesce (c,
Ascoli, f.p.), Martinho (c, Paulista,
0,2), Gomez (c, San Lorenzo, 2).
Partenze Martinez (a, Juventus, 12),
Moretti (d, Ascoli, p.), Catellani (a,
Sassuolo, p.).
Arrivi Nagatomo (d, Tokyo, p.),
Caserta (c) e Pellegrino (d, Atalanta,
p.), Moscatiello (c, Fulham), Ighalo (a,
Granada), Bogdani (a, Chievo), Von
Bergen (d, Hertha B.), Appiah (c,
Bologna), Tachtsidis (c, Aek), Cavalieri
(p, Liverpool), Galuppo (d, Cremonese),
Budan (a, Palermo, p.), Benalouane (d,
St. Etienne, 1), Fatic (d, Genoa, p.).
Paonessa (c, Parma, p.), Budan (a,
Palermo, p), Jimenez (c, Ternana, p. 2).
Partenze Volta (d, Samp), Biasi (d,
Cagliari), Bucchi (a, Napoli, f.p.),
Franceschini (d) e Tardioli (p, svinc.),
Do Prado (a, Southampton, 0,4),
Espinal (a, Giacomense, p.), Djuric (a,
Ascoli), Segarelli (c, Alessandria).
Arrivi Cesar (d, Grenoble),
Memushaj (c, Paganese), Bogliacino
(c, Napoli, p.), Moscardelli (a,
Piacenza), Guana (c, Bologna, f.p.),
Calliari (c, Lumezzane), Silvestri (p,
Modena), Andreolli (d, Roma, 0,8),
Thereau (a, Charleroi, 0,9),
Fernandes (c, St. Etienne), Dettori (c,
Pescara, p.) .
Partenze Yepes (d, Milan), Bogdani
(a, Cesena), Hanine (c, Crotone, p.),
Iori (c, Livorno, p.), Malagò (d,
Triestina, p.), Ariatti (c, Pescara, p.),
Pinzi (c, Udinese, f.p.).
Arrivi D’Agostino (c, Udinese,
compr., 4,5), Boruc (p, Celtic, 1,2),
Cerci (c, Roma, 4).
Partenze Gobbi (c, Parma),
Keirrison (a, Barcellona, f.p.), Savio
Nsereko (c, Monaco 1860, p.), Di
Tacchio (c, Frosinone, p.), Di Carmine
(a, Frosinone, p.), Mazuch (d,
Anderlecht, 1,2).
Arrivi Ranocchia (d, Bari, f.p.),
Rudolf (a, Debrecen), Toni (a, Roma),
Eduardo (p, Braga, 6,5), Chico (d,
Almeria, 5,5), Destro (a, Inter, p.),
Zuculini (c, Hoffenheim, p., 1), Veloso
(c, Sporting L., 14), Zigoni (a, Milan,
p.), Rafinha (d, Schalke 04, 8,5),
Hallenius (a, Hammarby), Kaladze (d,
Milan).
Partenze Amelia (p, Milan, p.), El
Shaarawy (a, Padova, p.), Aleksic (a,
Crotone, p.), Lazarevic (c) e Cofie (c,
Torino, p.), Papastathopoulos (d,
Milan, 4,5), Zapater (c, Sporting L.),
Acquafresca (a, Cagliari, p.),
Bocchetti (d, Rubin, 11), Fatic (d,
Cesena, p).
Arrivi Biabiany (a, Parma, 4,5),
Castellazzi (p, Samp), Coutinho (a,
Vasco da Gama, 1), Faraoni (d,
Lazio), Obinna (a, Malaga fp), Mancini
(a, Milan, f.p.).
Partenze Arnautovic (a, Werder),
Quaresma (c, Besiktas, 7,3), Toldo
(p, f.c.), Donati (d, Lecce, p.), Destro
(a, Genoa, p.), Krhin (c, Bologna,
compr., 2,7), Balotelli (a, Manchester
City, 28).
NAPOLI
PALERMO
PARMA
ROMA
SAMPDORIA
UDINESE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
12
9
13
8
13
7
11
7
8
7
10
5
3-4-2-1
4-3-1-2
Dossena
Aronica
Hamsik
Gargano
De Sanctis Cannavaro
Bovo
CAVANI
Pazienza
Grava
4-3-3
Balzaretti
Nocerino
Lavezzi
GOBBI
Dzemaili
Mirante
Paloschi
Migliaccio
Cassani
Zaccardo
Vucinic
Juan
De Rossi
Morrone
4-4-2
4-3-1-2
Ziegler
Guberti
Lucchini
Poli
ARMERO
Asamoah
Totti
Julio Sergio
BORRIELLO
Domizzi
Pazzini
Curci
Burdisso Pizarro
Paci
MACCARONE
Riise
GIOVINCO
A. Lucarelli
Pastore
MUNOZ
Maggio
Hernandez
BACINOVIC
Sirigu
4-4-2
Antonelli
Handanovic
Gastaldello
Palombo Cassano
Zapata
Zauri
Semioli
ANGELLA
Isla
MARQUES
Cassetti Perrotta
Inler
Di Natale
Sanchez
DENIS
6,5
6,5
7
7,5
6,5
6
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Cavani, 16 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Denis, 2,5 milioni.
USCITE TOTALI 17,5
ENTRATE TOTALI 6,85
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Munoz, 5 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Cavani, 16 milioni.
USCITE TOTALI 21,8
ENTRATE TOTALI 29
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Giovinco, 1 milione.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Biabiany, 4,5 milioni.
USCITE TOTALI 16,1
ENTRATE TOTALI 7,7
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Burdisso, 8 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Cerci, 4 milioni.
USCITE TOTALI 9,3
ENTRATE TOTALI 7,75
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Cerci, 2 milioni.
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
USCITE TOTALI 10,5
ENTRATE TOTALI 2
L’ACQUISTO PIÙ CARO
Denis, 2,5 al Napoli per la metà
LA CESSIONE PIÙ VANTAGGIOSA
Lukovic allo Zenit, 7,5 milioni
USCITE TOTALI 9,8
ENTRATE TOTALI 22,1
S SALDO -10,65
R SALDO +7,2
S SALDO -8,4
S SALDO -1,65
S SALDO -8,5
R SALDO +12,3
Arrivi Cavani (a, Palermo, 16), Blasi
(c, Palermo, f.p.), Vitale (d, Livorno,
f.p.), Pià (a, Torino, f.p.), Bucchi (a,
Cesena, f.p.), Dezi (c, Giulianova),
Lucarelli (a, Parma, p.), Sosa (a.
Estudiantes), Yebda (c. Portsmouth),
Cribari (d, Lazio, 0,5), Dumitru (a,
Empoli, compr., 1,5), Dezi (c,
Giulianova, p.).
Partenze Hoffer (a, Kaiserslautern,
p., 0,35), Contini (d, Saragozza, 2,1),
Navarro (p, Arg. Jr), Datolo (c,
Espanyol, p., 0,3), Cigarini (c, Siviglia,
p., 0,35), Denis (a, Udinese, compr.,
2,5), Bogliacino (c, Chievo, p.),
Quagliarella (a, Juventus), Rinaudo
(d, Juventus).
Arrivi Kasami (c, Bellinzona), Pinilla
(a, Grosseto, 4,8), Maccarone (a,
Siena, 4,5), Glik (d, Piast Gliwice, 1),
Darmian (d, Padova), Santiago
Garcia (d, Rosario Central, 1), Munoz
(d, Boca Juniors, 5), Ilicic (c, Maribor,
1,5), Bacinovic (c, Maribor, 1,5), Joao
Pedro (c, Atl. Mineiro, 2,5), Maniero
(d, Padova, p.), Rigoni (c, Vicenza).
Partenze Simplicio (c, Roma),
Bresciano (c, Lazio), Kjaer (d,
Wolfsburg, 13), Blasi (c, fp) e Cavani
(a, Napoli, 16), Morganella (d,
Novara), Bertolo (c, Saragozza, p.),
Succi (a, Padova, p.).
Arrivi Paonessa (c, Vicenza), Paletta
(d, Boca Juniors), Portin (d, Ascoli),
Diniz (d, Livorno, p.), Marques (c,
Espanyol), Pisano (d, Torino, p.),
Giovinco (c, Juve, p., 1), Gobbi (c,
Fiorentina), Danilo (c, Benfica, 0,3),
Candreva (c, Udinese), Ze Eduardo (c,
Ajax), Olivera (d, Braga), Candreva (c,
Juventus, p.).
Partenze Lanzafame (a, Juve, f.p.),
Biabiany (a, Inter, 4,5), D. Zenoni (d,
svincolato), Lunardini (c, Triestina, p.),
Lucarelli (a, Napoli, p.), Castellini (d,
Roma, p.), Leon (a, Shendong, 0,2).
Arrivi G. Burdisso (d, Rosario Central,
Arrivi Curci (p, Siena, 2), Volta (d,
p., 0,5), N. Burdisso (d, INter, 8 milioni),
Castellini (d, Parma, p.), Adriano (a,
Flamengo), Simplicio (c, Palermo),
Cicinho (d, San Paolo, f.p.), Antunes (d,
Leixoes, f.p.), Okaka (a, Fulham, f.p.),
Loria (d, Torino, f.p.), Rosi (c, Siena,
f.p.), Greco (c, Piacenza, f.p.), Borriello
(a, Roma, p.), Lobont (p, Dinamo
Bucarest, 0,8).
Partenze Cerci (c, Fiorentina, 4), Motta
(d, Juventus), Andreolli (d, Chievo, 0,8),
Faty (c, Aris Salonicco), Tonetto (d,
svinc.), Artur (p, Braga), Sini (d, Lecce).
Cesena), Dessena (c, Cagliari, f.p.),
Marilungo (a, Lecce, f.p.), Rossini (d,
Sassuolo, f.p.), Da Costa (p, Ancona),
Koman (c, Bari, f.p.), Foti (a, Piacenza,
f.p.).
Arrivi Abdi (c, Le Mans, 1,3), Beleck
(a, Panthakikos, 0,6), Benatia (d,
Clermont, 0,8), Vydra (a, Barik
Ostrava, 0,6), Monzon (d, Boca
Juniors), Denis (a, Napoli, compr.,
2,5), Armero (d, Palmeiras), Fabbrini
(a, Empoli, compr., 2), Angella (d,
Empoli, compr., 2). Partenze
D’Agostino (c, Fiorentina, compr., 4,5),
Pepe (c, Juventus, p., 2,6), Alemao (a,
Vicenza), Lukovic (d, Zenit, 7,5).
Partenze Castellazzi (p, Inter),
Storari (p, Juventus), Guardalben (p)
e D. Franceschini (c, svincolati), M.
Rossi (d, Bari), Soriano (c, Empoli,
p.), Stankevicius (d, Valencia, p.).
LEGENDA
I dati complessivi delle società comprendono riscatti e operazioni
minori che non compaiono nel dettaglio delle operazioni
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R
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO I CONTI
MARCO IARIA
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dRagazzi, svegliateci. Ma che
fine ha fatto il fair play finanziario? Non s’era parlato di un
mercato low cost, di una Serie
A triste e poco ammiccante, di
sogni proibiti? E invece sono arrivati Ibrahimovic e Robinho,
fuoriclasse strappati con blitz
stile Anni 80. La nobiltà (Inter
a parte) è tornata a spendere,
la borghesia (dal Genoa al Bologna) si è fatta ingolosire dai diritti tv, la Roma è riuscita a trovare risorse insperate. Ma com’è che tutto è cambiato? No,
calma, i fondamentali economici delle nostre società sono sempre i soliti. Basta dare un po’ di
numeri per capirci. Le 20 società del massimo campionato
hanno un indebitamento lordo
complessivo di 2 miliardi complessivi e, nella stagione
2008-09, hanno bruciato
209,8 milioni di euro, una sessantina in più rispetto all’anno
prima, giusto per capire qual è
il trend. A fronte di questa montagna di debiti, il patrimonio
netto supera di poco i 300 milioni. Insomma, se la Serie A
fosse un’azienda normale sarebbe in default.
Nuova frontiera Coscienti che le
casse sono vuote (ma non per
tutti), i nostri presidenti hanno
dato il «la» ad una moda che ha
contagiato il movimento: il prestito con diritto-obbligo di riscatto. Esemplare l’operazione
Ibrahimovic (a costo zero il primo anno, poi 24 milioni rateizzati). E che dire degli acquisti
di Pepe, Motta e Quagliarella e
del prestito di Aquilani? C’è
AL VERTICE
Fra figli d’arte
politica
e cinema
P
MASSIMO MORATTI
ROSELLA SENSI
MAURIZIO ZAMPARINI
65 anni, figlio d’arte, suo padre
guidò l’Inter per 13 anni. Lui guida la
società dall’ormai lontano 1995
Ha 38 anni, succede al padre Franco
alla guida della Roma nel 2008. E’
anche vicepresidente della Lega A
Ha 69 anni. Il Palermo è suo dal
2002: lo comprò dalla famiglia Sensi
Prima ha pure guidato il Venezia
Altro che fair play
Quanti debiti
per la Serie A
Da Ibra a Borriello l’ultima «moda» contabile:
è il prestito con diritto-obbligo di riscatto
una ragione contabile, intanto.
In Italia non è possibile rateizzare i pagamenti da campagna
acquisti per più di tre anni: con
questo stratagemma si allungano i tempi. Ma prima o poi l’ora
X arriva. E allora? C’è un’altra
spiegazione.
Salari Negli ultimi tempi un po’
tutte le big — chi più chi meno
— si sono impegnate ad abbassare il montestipendi. Non siamo ancora arrivati a un livello
accettabile, visto che il costo
del personale pesa per oltre il
60% sul fatturato. La speranza
è che, avendo più tempo a di-
sposizione, i salari caleranno e
i conti si riequilibreranno, consentendo di ammortizzare gli
acquisti senza trovarsi con l’acqua alla gola. Sembra essersi dimenticati, tuttavia, delle scadenze imposte dall’Uefa. È vero che il fair play finanziario entra il vigore nella stagione
2013-14, ma i controllori di
Nyon si metteranno in moto
già nel 2011, nel senso che sin
dal prossimo anno i bilanci delle società finiranno sotto la lente d’ingrandimento. Tra il
2011 e il 2012 il deficit non potrà eccedere i 45 milioni (comunque ripianati dai soci), pena l’esclusione della Champions o dall’Europa League. A
quel punto, le spese compiute
per acquistare i vari Ibra e Borriello incideranno tra i costi alla voce ammortamenti, per tanti esercizi quanti sono gli anni
di contratto del calciatore in
questione.
Motivazioni diverse L’Inter è rimasta un po’ a guardare? Massimo Moratti aveva già dato
chiari segnali di un’inversione
di rotta, dopo aver chiuso dal
2006 al 2009 con un rosso complessivo di oltre 500 milioni di
euro. Negli anni passati la società nerazzurra è stata quella
che più di tutte ha vissuto al di
sopra dei suoi mezzi. Doveva
SILVIO BERLUSCONI
Ha 73 anni: l’arrivo al Milan ha ormai
quasi un quarto di secolo, è datato
’86: in Italia ha vinto sette scudetti
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
Giocattoli e giocatori
2 Preziosi fa sul serio
w
I NUMERI
AURELIO DE LAURENTIIS
61 anni, è al vertice del Napoli dal
2004. Nel suo curriculum calcistico
c’è il salto dalla C-1 alla Serie A
darsi una regolata, e l’ha fatto.
Anche perché di recente la Saras ha lanciato un bond da 250
milioni di euro... Quanto al Milan, è da alcune stagioni che la
Fininvest ha imposto l’austerity. Negli ultimi anni, il club rossonero ha sistemato i conti solo
con le grandi cessioni (Shevchenko e Kakà). Se il patron
Silvio Berlusconi ha deciso, improvvisamente, di tornare a fare il re del mercato, è per questioni che vanno al di là della
convenienza finanziaria. Il quadro politico instabile, la necessità di recuperare un consenso,
i tifosi che sono pure elettori...
Per un Preziosi che spende, oltre ai Gormiti che spopolano
negli Usa, c’è la nuova divisione dei diritti tv, che favorisce la
classe media. Così, facendo un
paragone con il passato, si scopre che questa estate i club di
Serie A hanno sì speso meno di
un anno fa (da 452,8 a 334,9
milioni), ma se aggiungiamo i
futuri riscatti dei vari Ibra e Borriello, il gap quasi si annulla.
miliardi di
euro di debiti
per la serie A.
E’ una delle
«voci» che
illustrano il
momento difficile
del calcio italiano
210
milioni di
euro di deficit
nella stagione
2008-2009
per il calcio
italiano: cifre che
emergono dai
bilanci di A
15
milioni di
euro di garanzie
concessi da
UniCredit alla
Roma per
portare in porto
l’operazione
Borriello
Rapporti da sempre privilegiati con Berlusconi e Moratti
E il Genoa è diventato un impero come la sua impresa
FILIPPO GRIMALDI
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d Visto con gli occhi di un genovese, il successo più clamoroso di Enrico Preziosi come
presidente del Grifone non sta
— paradossalmente — nei numeri di un mercato estivo da
favola (oltre cinquanta milioni spesi per rinforzare la squadra), ma nella sua filosofia gestionale. E il motivo è semplice: una tifoseria cresciuta con
il mito delle bandiere ha compreso come cambiare una dozzina di uomini ogni stagione
non voglia dire mancanza di
volontà di (ri)fare grande il
Genoa. Semmai, il contrario.
Do ut des Certo, Preziosi è imprenditore e presidente (i due
ruoli si sovrappongono) dalle
mille risorse. Se quest’estate si
è guadagnato la palma di re
del mercato, lui e il suo Genoa
(ma non ricordateglielo: questa storia non gli fa affatto piacere), ciò è dovuto al suo grande fiuto per gli affari, compresi quelli calcistici. Nel pallone,
ha dimostrato che vestire la
Il presidente fu il
primo ad avere la
possibilità di portare
Messi in Italia, ma
l’occasione sfumò:
e ora pensa a Iturbe
maglia del Genoa può essere
un affare per tutti, campioni
compresi. Possono esserne certi: se saranno capaci di valorizzarsi al punto giusto, mai in futuro si troveranno la strada
sbarrata. A patto che il pres
non ci rimetta, è chiaro.
Sana follia Gli anni, poi, hanno
fatto perdere al presidente genoano quel pizzico di insana
follia che, adesso, correttamente incanalata, ha saputo
diventare l’arma in più del
mercato. Il Genoa dei grandi
colpi, che ieri ha chiuso portandosi a casa anche Kaladze, dopo la pioggia di milioni (undici) in arrivo per Bocchetti, è figlio in tutto e per tutto di un
uomo che a ventinove anni iniziò a costruire il suo impero
Enrico Preziosi, 62 anni, col portiere Eduardo TANOPRESS
11
R
vendendo giocattoli agli ambulanti a Milano, prima di trasformarsi in imprenditore, andando ad acquistarli direttamente in Oriente. Ne rimase
impressionato persino Silvio
Berlusconi, sulle cui reti televisive (è storia di venticinque anni fa: 1985) Preziosi iniziò
una campagna pubblicitaria
imponente, decisiva per il successo del suo marchio.
Asse Genova-Milano Il rapporto con Berlusconi è rimasto solido negli anni (i due si sono
visti per l’ultima volta domenica sera nell’Ibra-night a San Siro), e l’operazione-Boateng lo
dimostra. Al pari della cessione di Papastathopoulos. In
cambio, la metà di Oduamadi,
Strasser e Zigoni. Anche l’Inter è interlocutore privilegiato: il trasferimento di Thiago
Motta e Milito ne è l’esempio.
Anche per loro, poca liquidità
(diciassette milioni), ma pezzi
pregiati in cambio: Bonucci,
Fatic, Acquafresca e Bolzoni.
Idem nei giocattoli, dove non
si è mai fermato: oggi intorno
al suo impero (prossimo alla
sbarco in Borsa) ruotano novemila addetti.
Quante scommesse Preziosi fu
il primo ad avere la possibilità
di portare Messi in Italia. Occasione sfumata, ma sta già guardando oltre. Il baby Iturbe potrebbe essere l’obiettivo del
Genoa prossimo venturo. Non
cerca la gloria effimera. L’ha
compreso pure Gasperini, bravo a gestire uno spogliatoio
che in certi mesi dell’anno pare un porto di mare. E dove,
del resto, se non a Genova?
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO IL DIBATTITO
l’analisi
di ALBERTO CERRUTI
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Ora è derby scudetto
Ma Allegri deve
trovare l’equilibrio
I quattro guanti di sfida lanciati dal Milan
con lo spettacolare successo sul Lecce sono
raccolti da Moratti con un milanesissimo
«uè», che stappa bollicine di frizzante
rivalità: «Finalmente c’è qualcosa di più reale
nella competizione tra noi». Verissimo,
perché l’Inter che ha appena superato il
Milan nell’albo d’oro del campionato (18 a 17)
negli ultimi anni aveva lottato soprattutto
con la Roma e la Juventus, mentre i rossoneri
avevano combattuto con la Roma (2004) e la
Lazio (1999) prima dei loro ultimi due
scudetti.
Per ritrovare un vero testa a testa tra le due
milanesi fino al termine del campionato, e
non soltanto fino a Natale o al massimo a
Pasqua, bisogna tornare alla stagione
1992-93 con il Milan di Capello primo davanti
all’Inter di Bagnoli. Visto che la Juve rimane
ancora alle spalle, come ha ammesso
Chiellini, 17 anni più tardi forse ci risiamo,
perché mai come in questa estate i rossoneri
si sono riavvicinati ai nerazzurri, un po’ per
quanto ha fatto il Milan e un po’ per quanto
non ha fatto l’Inter.
É vero che la Roma è stata in corsa per
l’ultimo scudetto fino all’ultima giornata, ed è
vero che si è rinforzata con Borriello, ma sul
piano tecnico il nuovo Milan l’ha scavalcata
perché l’arrivo di Ibrahimovic, più di quello
di Robinho, gli permette di colmare la lacuna
della stagione scorsa: l’incapacità di segnare
e quindi vincere partite che aveva perso o
pareggiato. La difesa rossonera con Nesta e
Silva aveva incassato 2 gol meno della Roma
e soltanto 5 più dell’Inter, mentre l’attacco
aveva segnato 8 gol meno della Roma e ben
15 meno dell’Inter.
L’unico rischio che corre Allegri, oltre al fatto
di non avere più Borriello come eventuale
sostituto di Ibrahimovic, è quello di
esagerare con gli attaccanti. Lo spettacolare
tridente Pato-Ibrahimovic-Ronaldinho, con
Ambrosini-Pirlo-Boateng alle spalle, può
ribaltare avversari fragili come il Lecce, ma
può soffrire contro avversari con una punta e
cinque centrocampisti. Robinho deve quindi
rimanere una lussuosa alternativa, più a Pato
che a Ibrahimovic, altrimenti il Milan toppa
come il Brasile bocciato al Mondiale 2006,
malgrado la contemporanea presenza di
Kakà, Ronaldo, Ronaldinho e Adriano.
Se rispetterà l’equilibrio tattico, Allegri ha i
campioni in regola per interrompere la
dittatura interista. Mentre Benitez, al di là
delle diverse motivazioni dei suoi giocatori,
avrà un Balotelli in meno e tanti uomini con
un anno in più, specialmente in mezzo al
campo. Perché non basta essere stati più forti
prima. E il Milan, che non vince lo scudetto
dal 2004 e la Champions dal 2007, finalmente
lo ha capito. Ecco perché è pronto a
rilanciare la sfida.
w
I NUMERI
4
i pareggi
conseguiti
dall’Inter alla
prima giornata
di campionato
nelle ultime
quattro stagioni,
tutte vinte
3
gli 1-1 alla 1a:
con l’Udinese
nel 2007-08,
con la Samp nel
2008-09, col
Bari nel
2009-10. Lunedì
0-0 a Bologna
5
i mesi dall’ultima
partita dell’Inter
senza gol
all’attivo in
campionato: era
il 7 marzo (0-0
col Genoa, 27ª
giornata)
INTER
braccata
«Con Ibra-Robinho
il gap non c’è più»
La nostra giuria di allenatori lancia il Milan
«Moratti non si aspettava i colpi rossoneri»
GAETANO IMPARATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl coro è unanime: «Inter, sei
braccata». Cinque allenatori
studiano il sisma che gli ultimi
colpi di mercato del Milan (e
non solo) hanno provocato.
Ibrahimovic prima, Robinho ieri, insieme altri cambi di maglia, come Borriello che assesta
la Roma: i rapporti di forza tra
le VIP di A sembrano stravolti.
C’è chi è intrigato dal ventaglio
di soluzioni offensive di Allegri, chi ricorda come la Juventus si sia rinforzata in prospettiva futura. Chi scommette su un
Inter non più padrona del torneo e a chi appare certo come il
Milan non abbia ritoccato difesa e mediana perché soddisfatta di quanto avesse in rosa. Papadopulo ha un sospetto:«L’Inter non si aspettava i colpi della
concorrenza in chiusura di trattative. Se è stata una strategia
precisa, Galliani e Berlusconi
meritano 10 e lode».
Strategie Per Novellino, però, rimane l’Inter la squadra da battere: «Il gap è ridotto, certo, però di poco. Ho sempre molta fiducia nei nerazzurri. Sarà interessante studiare il gioco offensivo del Milan: con Ibrahimovic
che non è una punta centrale
classica si presta a varie soluzioni, specie coi vari Robinho, Pato, Ronaldinho a partire dai lati. Davanti sono terrificanti».
Beretta gela chi è scettico sugli
altri reparti del... diavolo: «Con
Nesta a posto, Thiago Silva al
lato, secondo me hanno la coppia di centrali più forte della A
senza scordare Antonini, finito
in nazionale, e Zambrotta. E’
un timore infondato». Mutti
punta sull’Allegri...a: «L’entusiasmo, la voglia di vincere del
tecnico saranno contagiosi, daranno la scossa al gruppo. Negli altri reparti c’è gente nella
piena maturità, non usurati:
Pirlo, Ambrosini... No, l’Inter
non è più padrona assoluta e sarà un torneo affascinante»
Cadeau Donadoni richiama
esplicitamente in ballo i cadeau
da premier: «Con gli sforzi fatti
da Berlusconi sul mercato ora il
Milan se la giocherà alla pari
con tutti, anche se sulla carta resta l’Inter la prima della classe». L’ex c.t. parla di scelte precise: «Capisco chi pensava ritocchi negli altri reparti, ma so per
certo come fossero soddisfatti
del materiale umano in rosa».
Progetto Juve Per Beretta la Juventus merita applausi a ..futura memoria. «Bonucci va atteso
un po’, ai giovani non chiedete
miracoli subito: e poi Quagliarella, Krasic, sono gente di valore. Secondo me la Juventus è
quella che ha fatto il migliore
lavoro in prospettiva futura».
Papadopulo ha un dubbio: «Ha
cambiato molto e giocheranno
un 4-4-2 dove, per esempio,
non so come si adotterà Martinez che mi piace tanto: non
avrà difficoltà ad incastonarsi
in quel modulo?». Del Neri giura di no....
IL DIBATTITO
a cura di g.im.
Mario Beretta
Roberto Donadoni
Bortolo Mutti,
Walter Novellino,
Beppe Papadopulo,
50 anni, 5 tornei in A.
56 anni, portò il
Messina in A nel 2004
e salvò il Modena nel
2007. L’anno scorso
retrocede a Bergamo
57 anni, gli ultimi tornei
62 anni, arriva in A nel
di A a Genova con la
2003 col Siena e la
Sampdoria e con il
ritrova col Lecce (’08)
Torino. L’anno scorso
Il Bologna l’esonera
Salonicco ma divorzia
46 anni, ex c.t. della
Nazionale. Dopo
l’esperienza con l’Italia
ha allenato il Napoli
fino ad ottobre scorso
divorzia dalla Reggina
nell’ottobre del 2009
Ibrahimovic
riduce il
gap del
Milan o gli
altri reparti
possono
influire?
Gli altri reparti
pesano, ma il
gap è ridotto.
Borriello non
demeritava,
ma Ibra ha
esperienza,
qualità da
valore
aggiunto e con
Robinho...
Con i regali di
Berlusconi,
Ibra e Robinho,
guadagna un
bel po’ di
terreno. Se la
giocano alla
pari. Gli altri
reparti sono a
posto con
quel che hanno
Milan super,
gap ormai
inesistente con
Ibra e Robinho
oltre alla voglia
di un tecnico
motivatissimo
come Allegri.
Non c’è gente
usurata, ma
solo ex stanchi
Avanti Milan
fortissimo con
Robinho in più.
In difesa
dipende dalle
condizioni di
Nesta, se
torna al top no
problem. Gap
ridotto, ma
ridico Inter
Ibra-Robinho
incidono sul
gap. Vero
pure che in
altri reparti s’è
fatto poco e
Papastatopoulos è giovane.
Ma in difesa i
freni furono gli
infortuni.
Date i voti al
mercato di
Inter, Milan,
Juve, Roma.
Cambiano
ora le forze
in campo?
Inter s.v. (solo
Coutinho),
Milan, Juve e
Roma (con
Borriello) 8.
Evidente che
le distanze tra
i club di Allegri
e Del Neri son
ridotte, specie
dalla Roma.
Inter 7, la rosa
resta ottima.
Milan 8, Juve 8
per tipologia di
mercato a più
innesti e Roma
7. I valori
restano quelli,
si sono ridotte
soltanto le
distanze in alto
Inter 8, ha
difeso la rosa
ottima. Milan
10, Juve 9 al
coraggio della
rivoluzione.
Roma già forte
9. Cambia
tutto, Inter non
è più padrona
del torneo.
Inter 7, non
doveva fare
nulla. Milan 9,
Juve 8 e Roma
9 per Borriello
che quadra il
cerchio. Milan
e Juve rinate,
ma attenti alle
potenzialità
del Napoli.
Inter s.v., non
immaginava
forse i colpi
del Milan nel
finale. Se era
strategia 10 a
Galliani. 8 alla
Juve e alla
Roma 9: s’è
mossa bene
senza soldi.
2
domande
a...
L’anno scorso al
Torino per 4 gare. A
giugno firma col Paok
INIZIATIVA VENERDI’ A MILANO
Notte bianca a San Siro
con visita al museo
(m.l.) É già visitato più di molti musei e luoghi
d'arte milanesi di grande tradizione. Lo scorso
anno oltre 120 mila persone - nella stragrande
maggioranza turisti stranieri - hanno effettuato il
tour completo, un record. A fine luglio 2010 il
numero ha toccato quota 70.000. E adesso
arriva la prima «Notte bianca» del Meazza.
Venerdì (3 settembre) la casa di Milan e Inter
aprirà le porte, dalle 17 alle 3 del mattino, per
visite guidate straordinarie al museo, con i cimeli
rossoneri e nerazzurri, agli spogliatoi e
all'imponente struttura, teatro di tante avvincenti
sfide calcistiche. L'iniziativa, inedita, offrirà la
possibilità soprattutto ai milanesi, tifosi e non, di
scoprire e vivere ogni angolo di San Siro in modo
inusuale ed emozionante. A disposizione uno
staff di 10 guide, suddivise per turni. Ogni tour
durerà dai 15 ai 20 minuti (costo 12,50 euro,
ingresso dal cancello 14). Per l'occasione la sala
Executive ospiterà un ristorante.
Stampato e distribuito da NewspaperDirect
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
y
68 PUNTI
IN PIU’ IN 4
TORNEI
Negli ultimi
quattro
campionati la
supremazia
dell’Inter sul
Milan è stata
evidente. I punti
di ritardo dei
rossoneri nei
confronti dei
cugini in totale
sono 68
(sarebbero 76
con gli 8 punti
di
penalizzazione
inflitti al Milan
dopo
Calciopoli).
Vediamo il
dettaglio
2006-07
Inter prima con
96 punti, Milan
quarto con 61
(che sarebbero
stati 69 senza
la
penalizzazione)
2007-08
Inter prima
con 85 punti,
Milan quinto
con 64
2008-09
Inter prima con
84 punti, Milan
secondo a pari
merito con la
Juve a 74
2009-10
Inter prima con
82 punti, Milan
terzo con 70
Niente colpi
Inter perché?
Moratti al risparmio
affari a orologeria
13
R
x
HA
DETTO
V
«Con Benitez
abbiamo fatto un
cambio tecnico e
psicologico. Ma
un pari
all’esordio negli
ultimi anni ha
portato bene»
Coutinho preso due anni fa, Ranocchia prenotato
«Finalmente col Milan una competizione reale»
ANDREA ELEFANTE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dL’ultima giornata di trattative, vissuta sulla sponda nerazzurra, è scivolata via sull’eco di
quella frase («Qualcosa magari
faremo») buttata lì ieri mattina
da Moratti, senza troppa convinzione. La sintesi esatta della filosofia interista sul mercato: un altro rinforzo è un’ipotesi non scartata a priori, ma non un obbligo.
Ovvero: si fa qualcosa solo se ci
convince, e se non costa troppo.
Branca non aveva detto bugie: alla fine l’Inter non ha fatto nulla.
In anticipo Perché? Perché l’Inter ha pensato di aver fatto già
abbastanza in precedenza e perché si è autoimposta un rigore
economico diventato imprescindibile, una volta che Moratti si è
costretto a guardarsi davvero allo specchio del fair play finanziario. In precedenza: ovvero non
nei tempi canonici del mercato
(Biabiany e Coutinho, pagato
due anni fa) e anche in anticipo
sul futuro che sarà (Ranocchia è
già preso). Poi ha fatto quello
che si fa di solito: ha provato ad
accontentare il tecnico. Salvo
poi dover frenare per le questioni economiche di cui sopra, anche perché - con il consenso di
Benitez - si è considerata la conferma di Maicon una specie di acquisto: venderlo al Real significava intascare 22 milioni di euro,
ma perdere il giocatore forse più
insostituibile dell’intera rosa.
Inler in extremis Rafa aveva chiesto Mascherano, tramontato per
motivi economici (22 milioni la
richiesta) più che di possibili in-
compatibilità con lo spogliatoio.
Aveva chiesto Kuyt, ma spendere 15 milioni per un trentenne
non sarebbe stato coerente con
il cammino intrapreso. A quel
punto sconfinato in un bivio. Prima strada: budget molto limitato per un’idea last minute, compatibile con le esigenze tecniche
della squadra. Benitez ha insistito in extremis per provare ad arrivare a Inler: sondaggi rimasti
tali quando si è parlato più concretamente di cifre (12-14 milioni). Anche perché nel frattempo
sono sfumati in extremis i possibili introiti (o mancati esborsi)
per i vari Mancini, Suazo, Rivas
(ieri si è parlato di prestito al Cesena, sfumato). Seconda strada:
rinviare gli investimenti a gennaio e giugno, quando l’Inter punterà possibilmente su giovani di
qualità.
mercato sono stati poco meno
che miraggi.
Basterà? Scelta rischiosa, nell’immediato? E’ la domanda che
inquieta i tifosi, stupiti di tanto
immobilismo, e incuriosisce chi
prova a decifrare il campionato.
A questo punto la scommessa è
avere da Coutinho e Biabiany
quanto si è perso con Balotelli e
disegnarsi addosso un modo di
giocare che prescinda da un regista «puro». Di sicuro Benitez era
arrivato sperando in qualche desiderio esaudito in più: l’ultimo
acquisto che gli ha garantito Moratti è il tempo e la tranquillità
che gli serviranno per lavorare
con quello che ha.
V
«Con Robinho
e Ibra il Milan ha
messo su una
gran bella
squadra.
Finalmente la
competizione
sarà reale»
Massimo
Moratti, 65
anni CELESTE
La sorpresa Milan E’ plausibile
che l’Inter, nel disegnare la sua
strategia e pesare le sue forze,
non avesse considerato la possibilità che il Milan arrivasse davvero a Ibrahimovic. Moratti sa
che ora i rossoneri sono molto
più vicini, e ieri lo ha anche detto: «Uè, con Ibra e Robinho il Milan ha messo su una bella squadra: attacco formidabile, la competizione tra di noi diventa finalmente reale». Però non ha ceduto alla pancia, perdendosi in acquisti di tipo emotivo, ma ha confermato l’input: non si spende
tanto per spendere, si spende solo per chi può cambiare davvero l’Inter. Gente tipo
Fabregas
o
Schweinsteiger,
che però in questa sessione di
DOPO BOLOGNA-INTER BENITEZ PUNTA SUI GIOVANI BIABIANY, COUTINHO E MARIGA. E SU UN RITORNO IMPORTANTE
Thiago Motta in più, ma il calendario non aiuta
Palermo, Roma e
Juve dopo la sosta
E gli avversari
giocano alla Mou
LUCA TAIDELLI
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Zlatan Ibrahimovic, 28 anni,
presentato domenica a San
Siro. Con lui il Milan può fare
il salto di qualità OMEGA
MILANO dSconfitta in Supercoppa a Pechino contro la Lazio e pari interno con il Bari,
mentre il Milan vinceva a Siena con doppietta di Pato. In
fondo l’avvio dell’era Benitez
è molto simile al Mou bis dello
scorso anno. Poi si sa come andò a finire.
Pressing senza sprint Peccato
che quell’Inter potè svolgere
una preparazione omogenea solo Sneijder arrivò all’ultimo,
ma si scaldò in fretta come un
microonde - e crescere omogeneamente durante l’estate.
Questa si è allenata a rate, non
ha cambiato uomini ma deve
mettere in pratica un calcio diverso, con un pressing altissimo che presuppone una condizione ottimale.
Avversari alla Mou Il minimo
comune denominatore delle
prime uscite stagionali è che
l’Inter l’hanno fatta gli avversari. A Roma, Atletico e Bologna
è stato regalato il primo tempo (a Montecarlo pure il secon-
do) e concesso l’onore delle armi. Squadre corte, basse, affamate e letali in contropiede.
Appunto l’identikit dell’Inter
targata Mou.
Rafa Benitez, 50 anni AP
Il calendario non aiuta Questa
avrebbe bisogno di tempo, del
vero Milito e di un calendario
più morbido. Invece arriva
una sosta che svuoterà la Pinetina e poi, inframmezzate dalla Champions, sotto con Udinese, Palermo, Bari, Roma e
Juventus. Il tutto con una concorrenza che ha fatto i botti e
senza quella fortuna (ma anche convinzione) che permetteva all’ultima Inter di trovare
sempre e comunque il gol da
tre punti.
Bicchiere mezzo pieno Malgrado il (non) mercato, Benitez
però sa di avere la società dalla sua e ripartirà da una condizione che non potrà che crescere, dalla reazione vista nella ripresa del Dall’Ara e dai giovani. Mariga, Coutinho e Biabiany a Bologna erano in campo nel momento migliore della squadra, mentre dietro già
premono Primavera di talento
come i vari Obi, Nwankwo, Benedetti, Biraghi, Natalino, Crisetig, Dell’Agnello. Senza dimenticare il recupero di Santon e (entro un mese) quello
di Thiago Motta. E se fosse il
brasiliano l’uomo in più in
mezzo al campo che avrebbe
voluto Rafa?
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14
R
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
«Juve, il piano c’è
Via alla rincorsa»
Chiellini non si illude: «Il progetto mi piace, ma Inter e
Milan sono più forti di noi. Ibra può vincere da solo»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dE’ il club la mia Nazio-
nale: fra gli aforismi del calcio
è sempre stata la frase ad uso e
consumo dei trascurati della
maglia azzurra, quelli costretti
(e rassegnati) a trasformare in
slogan un’ambizione mancata.
Giorgio Chiellini non è mai stato la volpe del proverbio: a lui
l’uva non è mai mancata, fin da
giovanissimo, e oggi, che giochi in maglia a strisce o tinta
unita, ha più o meno sempre lo
stesso gusto. Il sapore di una
storia da riscrivere, un ciclo da
aprire. Una pendenza da affrontare: in salita, non in discesa, ed è lui stesso a certificare il
parallelo quando gli viene chiesto se sia più preoccupato per
la Juve o per l’Italia. «E’ vero, le
situazioni sono simili: due
squadre da ricostruire. Preoccupato no, ma consapevole che
c’è tanto da lavorare».
Mamma che Ibra Belle cose, le
consapevolezze. E anche il fat-
to di conoscere la lingua onesta per raccontarle: a Chiellini
si potrà sempre rimproverare
una distrazione difensiva, mai
di aver divagato con un giro di
parole. Messaggio ai naviganti, dunque: «Il realismo non è
pessimismo». E il realismo bianconero impone di non dimenticare, nell’ordine. Uno: «L’obiettivo è fare meglio dell’anno
scorso: la Juve è stata rifatta
per puntare alla Champions League, ma ancor di più quest’anno il rischio di qualche cosiddetta provinciale che rompa le
scatole c’è». Due, per logica
conseguenza: «Considero la
Roma al nostro stesso livello,
dunque solo due squadre ci sono superiori: però sì, Inter e Milan sono un passo davanti a
noi. Anzi, un passo grande:
grande quanto Ibrahimovic».
Frase da innamorato di quel
calcio, e non seguono smentite: «Per lui ho sempre avuto un
debole, e se avrà lo stesso impatto che aveva con l’Inter, è tipo da vincere da solo il campionato. Con lui e Ronaldinho,
quello che "rischia" di fare più
Il ciclo Inter Di sicuro non rischia niente il Milan: «Ora con
l’Inter se la può giocare davvero». E l’impressione è che a
Chiellini non dispiaccia neanche un po’: «Non arriveremo al
punto di tifare Milan, però...».
Però? «Però c’è poco da fare:
dopo Calciopoli, la rivalità più
forte è con l’Inter. Ma pure il
loro ciclo dovrà finire, mica
può durare all’infinito no?». E
continuare a guardare quel che
succede a San Siro da lontano
non fa rosicare? «Un po’ pesa,
ma si fanno anche delle scelte». Tipo rinunciare al Real Madrid? «Mai detto no: forse la Juve. A me direttamente non è
mai arrivato nulla e mai ho
chiesto di andarmene: c’è il rischio di non raccogliere subito,
ma questo progetto italiano mi
affascina, del mercato Juve sono contento perché si è fatto il
possibile per rinnovare con
qualità».
Ora di vincere Sembra il manifesto di Prandelli, e poi per forza
a Chiellini sembra di fare esercizi di equilibrio su due paralle-
x
ha detto
SULLA JUVE
L’obiettivo è fare meglio
dell’anno scorso: la Juve è
stata rifatta per puntare alla
Champions League, ma
ancor di più quest’anno il
rischio di qualche cosiddetta
provinciale che rompa le
scatole c’è. Io non ho mai
detto no al Real Madrid, ma
non ho mai chiesto di
andarmene: il progetto della
Juve mi affascina
DEL PIERO SUL SITO: «BUONE POTENZIALITA’»
Traoré ha fatto le visite
Marchisio rientra in 10 giorni
TORINO Giornata di visite
mediche per Claudio Marchisio,
in mattinata alla clinica Fornaca,
e Armand Traorè, ultimo
acquisto, al Centro di Medicina
dello Sport. Per il centrocampista
confermata la lieve distrazione al
bicipite femorale della gamba
destra e i dieci giorni di prognosi.
Controlli di rito prima della firma
del contratto per Armand Traorè,
19 anni, terzino sinistro
dell’Arsenal, ceduto a titolo
temporaneo (500 mila euro) per
gol di tutti è Pato».
rinforzare un reparto che oltre a
De Ceglie non si è privato
all’ultimo di Fabio Grosso. Intanto
Alessandro Del Piero è tornato
sul proprio sito sulla gara di Bari:
«Siamo partiti male e questo mi
fa arrabbiare molto. Abbiamo
commesso errori, ma abbiamo le
potenzialità per ripartire dopo la
sosta e correggere le molte cose
che non hanno funzionato. Tra
poco crescerà anche la nostra
intesa in campo».
f.bra.
Giorgio Chiellini, 26 anni, alla Juve dal 2005 FORNASARI
w CLASSIFICA
I NUMERI
SQUADRE
PT
G
6
le partite già
giocate
da Chiellini: le
cinque ufficiali
della Juve
tra serie A ed
Europa League
e una con l’Italia
3
le squadre
in cui Chiellini
ha giocato in
carriera: Livorno
(2000-04),
Fiorentina
(2004-05)
e Juventus
17
i gol che
Chiellini
ha segnato
con la maglia
della Juventus
in 171 partite.
Il debutto è del
15-10-2005
le: «La Juve ha l’obiettivo
Champions, l’Italia quello della qualificazione all’Europeo.
Non c’è niente di scontato perché il girone non è facile, in
Estonia ci sarà da sudare —
non per il caldo — e qualche errore potrà far parte del gioco:
con la Juve ce ne siamo accorti
a Bari». Poi, è sempre una questione di limiti: alla pazienza
dei tifosi juventini («Certo, come per tutte le cose»), ma pure
a quella di chi tifa Italia: «Non
si vince da sette partite e sono
un po’ troppe: è ora di ricominciare». Ricominciare da quell’ultima vittoria, 18 novembre
2009, Cesena, Italia-Svezia
1-0. Gol di chi? Di Chiellini: ecco perché può permettersi di
dirlo così.
PARTITE
V N P
RETI
F
S
MILAN
3
1
1
0
0
4
0
PARMA
3
1
1
0
0
2
0
SAMPDORIA
3
1
1
0
0
2
0
CHIEVO
3
1
1
0
0
2
1
BARI
3
1
1
0
0
1
0
GENOA
3
1
1
0
0
1
0
FIORENTINA
1
1
0
1
0
1
1
NAPOLI
1
1
0
1
0
1
1
BOLOGNA
1
1
0
1
0
0
0
CAGLIARI
1
1
0
1
0
0
0
CESENA
1
1
0
1
0
0
0
INTER
1
1
0
1
0
0
0
PALERMO
1
1
0
1
0
0
0
ROMA
1
1
0
1
0
0
0
CATANIA
0
1
0
0
1
1
2
JUVENTUS
0
1
0
0
1
0
1
UDINESE
0
1
0
0
1
0
1
BRESCIA
0
1
0
0
1
0
2
LAZIO
0
1
0
0
1
0
2
LECCE
0
1
0
0
1
0
4
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
ROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
■ EU-
A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene
conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2)
differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti
globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
PROSSIMO TURNO
2ª giornata
Sabato 11 settembre
INTER-UDINESE (ore 18)
CESENA-MILAN (ore 20.45)
CAGLIARI-ROMA (ore 20.45)
Domenica 12 settembre, ore 15
BRESCIA-PALERMO (ore 12.30)
CATANIA-PARMA
GENOA-CHIEVO
JUVENTUS-SAMPDORIA
LAZIO-BOLOGNA
LECCE-FIORENTINA
NAPOLI-BARI (ore 20.45)
CHIELLINI E L’AIC
«Lega? Se vuole
lo scontro...»
FIRENZE Chiellini è una voce
importante dell’Aic e in certi
momenti è importante anche
chi, e quanto, la alza per farsi
sentire. La proposta della Lega
del rinnovo del contratto
collettivo non è piaciuta e i
messaggi sono tre. Coesione: «I
giocatori sono d’accordo:
unione fra A e B». Disponibilità:
«La volontà non è quella di
andare allo scontro con la
Lega». Decisione: «Se vorranno
lo scontro per forza, ma non
credo, lo faremo». Come dire:
non vogliamo lo sciopero, ma
siamo prontissimi a farlo.
taccuino
Sopra la panca
PER UN CONCERTO
di ARRIGO SACCHI
Slitta Lazio-Milan
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Bari e Ventura, bravi
Ma non è un miracolo
É iniziato il campionato, ma
per il Bari e la Juventus
sembra che non sia mai
terminato quello precedente.
Splendido il Bari, confusa la
Juve. Però i bianconeri non
meritano affrettati giudizi e
bocciature. Hanno cambiato
molto e sperimentato poco, le
cose miglioreranno
certamente: Delneri è una
garanzia. Il tempo lavorerà
per loro, se poi arrivasse
anche un giocatore a
centrocampo con tempi di
gioco, equilibrio e capacità di
giudizio, il processo di
apprendimento potrebbe
SERIE A
accorciarsi. Oggi i bianconeri
devono trovare una
straordinaria motivazione e
un gioco che valorizzi le
qualità dei singoli e la loro
autostima. Cosa che è riuscita
magistralmente a Ventura e
ai suoi ragazzi. Il Bari aveva
già sorpreso e meravigliato
l'anno passato per risultati e
bellezza di gioco. Quest'anno
si è presentato al via senza
Bonucci e Ranocchia. In
Italia, in generale, si è sempre
pensato al calcio come se
fosse uno sport individuale e
non di squadra: la perdita di
due pilastri significava per
tutti minore competitività.
Pochi hanno considerato che
ciò che si perdeva
individualmente si poteva
recuperare con una maggiore
qualità collettiva. Solo la
magia del gioco può spiegare
il miracolo calcistico di
questa squadra.
Il copione di Ventura sta
dando sicurezze, tecniche e
fantasie a giocatori che
venivano da esperienze
negative o altri molto
giovani. Il modo di giocare
del Bari è spavaldo: sono
convinti che praticare il
proprio calcio sia l'antidoto
migliore per mettere in
difficoltà l'avversario ed
esaltare le proprie qualità. Ci
si allena durante la settimana
più per costruire che per
distruggere. I risultati sono
magnifici, è qualcosa di
unico in un Paese abituato a
pensare che se non si hanno
individualità di pari valore si
possono solo giocare partite
difensive e di contropiede.
Però i biancorossi non
devono diminuire la
motivazione, la modestia e lo
spirito di gruppo: se ciò
avvenisse verrebbero
penalizzate capacità che sono
frutto più delle conoscenze
che del talento. Si vede
giocare A. Masiello, ex-Juve,
con tanta tranquillità, un
altro Masiello scherzare sulla
fascia, Rossi esprimersi con
la sicurezza di un veterano;
per non parlare di Almiron
(scarto di Juve e Fiorentina) o
Donati (scartato da tante
squadre) ed ora padroni
sontuosi del centrocampo, e
Kutuzov, oggetto misterioso
di molte società e ora
pimpante come non mai.
E cosa dire di Ghezzal, ultimo
arrivato che si è inserito
immediatamente, o di
Alvarez, che in questo
contesto si esalta. Si può
parlare di miracolo Bari in un
Paese che ha sempre pensato
che il football sia uno
spettacolo multiplo di talenti
e non uno sport di squadra
con armonia. Ventura ha
dato gioco e bellezza, oltre a
un patrimonio di idee. Mi
auguro che altre squadre
sappiano proporre spettacoli
altrettanto propositivi e
divertenti. Grazie a Ventura e
ai suoi ragazzi.
P.S. L'unica nota negativa è il
fondo del campo:
impresentabile.
ROMA dLazio-Milan, gara valida
per il quarto turno di serie A inizialmente programmata per il 21 settembre, è stata spostata al 22 settembre con inizio alle 20.45. Lo ha reso
noto la Lega serie A, considerata l'indisponibilità dello stadio Olimpico di
Roma per il concerto di Gigi D'Alessio.
TORNEO PRIMAVERA
Via al Tirreno e Sport
dDa oggi al 6 settembre, torna su
Sky Sport il calcio giovanile con il
"Tirreno e Sport". Il torneo, organizzato da Gigi Di Biagio, giunto alla seconda edizione, vedrà la partecipazione di alcune squadre Primavera.
Alla manifestazione prenderanno
parte otto squadre: le italiane Roma,
Lazio, Fiorentina (squadra detentrice del torneo), Sampdoria, Napoli e
Palermo, i romeni della Dinamo Bucarest e i greci del Panathinaikos.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIl punto delle indagini a una settimana
IL CASO
dall’assalto degli ultrà atalantini
VIOLENZA
ULTRA’
x
Misure
«Noi non
possiamo
adottare misure
cautelari, noi al
massimo le
possiamo
chiedere».
Il sostituto procuratore che indaga sugli incidenti di
Bergamo: «Sono personaggi di spessore criminale»
ROBERTO PELUCCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMO dA una settimana dal-
l’agguato al ministro Roberto
Maroni alla Berghem Fest di Alzano Lombardo, non sono ancora stati individuati i teppisti travestiti da tifosi che hanno lanciato alcune bombe carta verso il
tendone pieno di gente. Tra il
pubblico non ci sono stati feriti,
ma si è davvero sfiorato il dramma. Proprio per questo motivo, e
per la presenza di tre ministri
della Repubblica (oltre a Maroni
c’erano anche Tremonti e Calderoli), le 44 denunce per radunata sediziosa, con annesso Daspo,
sembrano provvedimenti morbidi. Ma c’è una spiegazione.
Premeditazione I 44 denunciati sono coloro che hanno partecipato alla manifestazione
(non autorizzata) contro
Maroni e la tessera del tifoso. Capi ultrà dell’Atalanta e tifosi più
sfegatati, riconosciuti
perché stavano in prima linea, a volto scoperto, ma non responsabili
dell’assalto con bombe
carta. I veri teppisti,
qualche decina, si sono
nascosti in fondo al
gruppo, con i volti nascosti sotto le sciarpe, e
hanno preso di sorpresa non soltanto le forze
dell’ordine, ma anche
chi stava tenendo rap-
S
Ministro
Roberto Maroni,
55 anni,
è Ministro
dell’Interno.
Sopra, gli incidenti
lo scorso 25
agosto ad Alzano
Lombardo
LAPRESSE-LIVERANI
porti con la Digos e l’assessore regionale Daniele Belotti per incontrare il ministro. Sembra certo che la maggior parte dei tifosi
presenti non fosse a conoscenza
delle reali intenzioni delle «teste
calde». La situazione è sfuggita
di mano, tanto è vero che dentro
la curva atalantina molti hanno
preso le distanze e chiedono di
far pulizia. Secondo il codice ultrà, però. Chi era ad Alzano sa
chi ha lanciato le bombe carta,
ma non ci saranno «infamate».
Toccherà, invece, alla Digos cercare di risalire ai teppisti attraverso i filmati, e non sembra facile.
Daspo preventivo Federico Riva
è l’avvocato di molti ultrà e spiega che, finora, «una decina di
persone, su 44, ha ricevuto
l’avviso di garanzia per
radunata sediziosa e la
metà è composta da incensurati. Il primo Daspo arrivato è di tre anni senza obbligo di firma, ma in tutto saranno 30-35, perché gli altri lo stanno già scontando». Sono atalantini, nessun infiltrato di altre tifoserie. Ci si chiede
come mai sia scattato il
Daspo, visto che le violenze non sono avvenute
allo stadio. Semplice:
non è il Daspo classico,
emesso dal questore o
dal giudice dopo una condanna per reati commessi a una manifestazione
sportiva, ma quello preventivo,
«disposto nei confronti di chi,
sulla base di elementi oggettivi,
risulta avere una condotta violenta o tale da porre in pericolo
la sicurezza pubblica».
Associazione per delinquere
Troppo poco? «Non mettiamo limiti alla Provvidenza — dice il
sostituto procuratore Carmen
Pugliese, che si occupa del caso
—. Purtroppo, non sempre ci sono prove per avere capi d’imputazione più penalmente rilevanti della radunata sediziosa, del
lancio di oggetti o della resistenza a pubblico ufficiale, che magari portino alla detenzione. Gli
ultrà non sono terroristi, ma sono ben organizzati. Hanno coraggio, se non addirittura spessore criminale. L’associazione
per delinquere? Ci si potrebbe
arrivare». «In passato — precisa
però l’avvocato Riva — soltanto
alcuni tifosi del Verona sono stati condannati per questo reato».
«Per troppo tempo c’è stato un
atteggiamento di tolleranza sbagliato verso i violenti, anche da
parte di esponenti politici —
spiega il procuratore capo del
Tribunale di Bergamo, Adriano
Galizzi —. Mi fa piacere che
qualcuno abbia fatto mea culpa», e il riferimento è al leghista
Belotti, che lascia la curva dopo
35 anni. Poi la stoccata ad Antonio Percassi, che alla Festa della
Dea salì sul palco con il capo ultrà Claudio «Bocia» Galimberti:
«I presidenti dovrebbero tenere
le distanze da certi personaggi».
IL CAMPIONATO
DEGLI ARBITRI*
di DANIELE TOMBOLINI
R
Agguato a Maroni
«Associazione
per delinquere»
Il giudizio del Tombo
HANNO
DETTO
Adriano
Galizzi
procuratore
capo
«Gli unici
problemi di
ordine pubblico
a Bergamo sono
dovuti agli ultrà
dell’Atalanta».
DAL NOSTRO INVIATO
15
R
su Percassi
«Percassi sul
palco con il
capo ultrà?
Dovrebbe
tenere le
distanze da
certi
personaggi».
R
Carmen
Pugliese
sostituto
procuratore
«Alcuni
approfittano
dello sport
per sfogare
i loro istinti
delinquenziali».
Pene morbide
«I capi di
imputazione a
volte sono tali
che i teppisti
anche se
vengono
arrestati poi
escono subito».
Sei partite senza errori
Gervasoni che svista
Analizziamo lo stato di forma dei direttori di gara
attraverso il grado di difficoltà degli incontri
Cari lettori, ecco una nuova rubrica per testare lo stato di forma
degli arbitri durante il campionato. Il meccanismo è semplice.
Ad ogni gara ciascun arbitro partirà con un bonus che assegnerò in base al grado di difficoltà del match. Se non si verificheranno errori significativi, il bonus acquisito resterà intatto; se invece saranno mal valutati reti, rigori o espulsioni, al bonus verranno sottratti dei punti. Gli errori verranno registrati e valutati con
lo stesso peso indipendentemente dalla situazione, dal risultato e dal momento della partita in cui si verificano. Verrà cioè
preso in considerazione l’errore fine a se stesso a prescindere
da ogni variabile. Diciamo che il Giudizio del Tombo potrebbe
essere paragonato ad una colonnina dell’autovelox che fotografa le infrazioni a prescindere dall’ora e dal traffico più o meno
intenso del momento.
Ogni settimana dunque verrà aggiornata una classifica generale e al termine del campionato, verrà premiato l’arbitro che da
sempre viene considerato come il più bravo: quello che fa meno
errori.
Il gol di Cavani in Fiorentina-Napoli. La palla, come si vede nella
foto, rimbalza sulla linea di porta: la rete non era da convalidare
PARTITA
ARBITRO
BONUS
ERRORI
UDINESE-GENOA
ROCCHI
2
-
PUNTI
ROMA-CESENA
GAVA
2
-1
1
BARI-JUVENTUS
BANTI
3
-
3
CHIEVO-CATANIA
BERGONZI
2
-3
-1
FIORENTINA-NAPOLI
GERVASONI
3
-4
-1
MILAN-LECCE
PERUZZO
2
-2
0
PALERMO-CAGLIARI
MORGANTI
1
-
1
PARMA-BRESCIA
DAMATO
1
-
1
SAMPDORIA-LAZIO
ROMEO
2
-
2
BOLOGNA-INTER
VALERI
3
-
3
2
LEGENDA Bonus: partita facile 0; insidiosa 1; difficile 2; difficilissima 3
Errori: sul gol -3; sul rigore -2; sull’espulsione -1
Nella giornata appena
trascorsa dirigono senza fare
alcun errore Rocchi, Banti,
Romeo, Morganti, Damato e
Valeri. In Fiorentina-Napoli,
peraltro difficilissima,
Gervasoni convalida un gol
che non c’è (-3) al Napoli e non
espelle (-1) Kroldrup per un
brutto intervento su
Campagnaro. Anche a Gava in
Roma-Cesena sfugge
un’espulsione (-1) per la
gomitata di Schelotto a Riise,
mentre l’esperto Bergonzi non
annulla (-3) il gol del
momentaneo pareggio del
Catania contro il Chievo: la
posizione di fuorigioco di Maxi
Lopez diventa attiva appena
commette fallo su un
difensore. Infine il giovane
Peruzzo sbaglia a non valutare
da rigore (-2) il tocco di mano
di Donati che salta con il
braccio largo su tiro di Seedorf.
* I giudizi di questa rubrica
sono di Tombolini e
possono non coincidere
con quelli della Gazzetta.
CLASSIFICA
BANTI
3
VALERI
3
ROCCHI
2
ROMEO
2
DAMATO
1
MORGANTI
1
GAVA
0
PERUZZO
0
BERGONZI
-1
GERVASONI
-1
NELLA NOTTE TRA LUNEDI’ E MARTEDI’
Bomba carta nella sede del Torino
Una bomba carta è stata
lanciata nella notte tra lunedì e
martedì, intorno alle 23.30,
contro la sede del Torino
Football Club in via
Arcivescovado, nel centro della
città. Inoltre, davanti alla stessa
sede del club granata, a terra, è
comparsa la scritta «Game
Over». La bomba carta non ha
provocato alcun danno.
Secondo gli investigatori,
potrebbe trattarsi del gesto di
un gruppo di tifosi arrabbiati e
delusi per i risultati della
squadra.
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16
R
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
NAZIONALE
y
L’AGENDA
DEGLI
AZZURRI
Oggi
Allenamento a
Coverciano
Domani
Partenza per
Tallinn nel
pomeriggio
Venerdì
Estonia-Italia
(Tallinn, 20.30)
qualificazioni a
Euro 2012
Sabato
Rientro a
Firenze e
allenamenti a
Coverciano fino
a lunedì
Martedì
Italia-FarOer
(Firenze, 20.50)
qualificazioni a
Euro 2012
Cassanatina
Il ritardo al raduno
diventa uno show
Antonio abbraccia e bacia Prandelli che ci scherza su
«Che gran parac... Lo ha fatto per voi giornalisti»
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dScena numero uno,
ore 11 circa di ieri: Antonio Cassano arriva a Coverciano e trova ad accoglierlo il professor
Enrico Castellacci, medico della Nazionale. Castellacci muove i baffi tipo ispettore Clouseau, fa la faccia divertita di chi la
sa lunga, espressione del genere «e adesso fammi vedere gli
esami». Cassano fa il Cassano,
ride, impreca, impugna referti.
Scena numero due, Cesare
Prandelli esce dagli spogliatoi e
avvicina un gruppetto di giornalisti. Incontro informale. A taccuini chiusi, come si usa dire.
Qualche microfono, però, rimane aperto — per esempio quello di Donatella Scarnati, inviata della Rai — e registra questa
battuta del c.t. ai cronisti: «L'ha
fatto per voi (per farvi scrivere
e parlare, ndr), è un parac...».
Soggetto sottinteso Cassano —
di lui si discuteva — e «parac..»
non sta per Paracelso (scienziato rinascimentale, vedere su
Wikipedia) o paracarro. «Parac...» è quella popolare parolina che indica i furbacchioni, gli
smaliziati. La domanda è: perché Prandelli ha così definito
Ma ora l’obiettivo
è recuperarlo per la
sfida con l’Estonia:
lo staff medico
non lo esclude. E lui?
Sorride come sempre
Cassano? Risposta: perché FantAntonio ha sommerso il commissario tecnico di saluti e abbracci, come se avesse qualcosina da farsi perdonare.
Cassanatina Non è stata una cassanata, assolutamente no. Il
problema fisico Cassano ce l'ha
sul serio: «Lombalgia acuta indotta da una protusione discale», ha precisato Castellac-
ci-Clouseau. Dolori alla schiena, avvertiti anche domenica
sera contro la Lazio: ci sono immagini che mostrano come FantAntonio si toccasse il dorso,
nel tipico gesto di chi sente fitte. Una «cassanatina» però sì.
FantAntonio avrebbe dovuto essere a Coverciano lunedì a mezzogiorno per il raduno azzurro,
ma la Liguria di fine estate è irresistibile, sotto le palme di Genova-Nervi si sta da papi e Carolina è moglie giovane. Perché
non farsi vedere da medici e fisioterapisti genovesi, e guadagnare qualche ora in famiglia?
Niente di grave, un minimo
strappo alle regole (i convocati
infortunati devono presentarsi
nei tempi previsti, a meno che
l'infortunio non sia grave o il
IN ALLENAMENTO
Piace Lazzari in mediana
FIRENZE (s.v.) Attenzione ad
Andrea Lazzari. Convocato ad
agosto a Londra e richiamato in
vista di Estonia e Far Oer, piace
molto a Prandelli per duttilità e
abilità. Ieri, nelle esercitazioni
tattiche, il centrocampista del
Cagliari è stato impiegato in un
ruolo a sorpresa: mediano di
sinistra, in un centrocampo a
tre. De Rossi (o Palombo) a
destra, Pirlo regista al centro e
Lazzari. Con Montolivo fermo,
prende quota la variante Lazzari.
MANOVRE FALLITE L’ATTACCANTE NON È RIUSCITO A LASCIARE LA LIGA
Rossi rivorrebbe l’Italia, ma...
«Sono brutto, non mi prendono»
Rossi, parlando seriamente:
perché le italiane non la pigliano? Sembrava che l'Inter stesse per agganciarla e invece
niente.
Scherza l’azzurro
del Villarreal: «Però
in Spagna c’è
meno pressione»
«Non lo so. A me piacerebbe
stare in Serie A. Se non è oggi,
sarà domani. Speriamo».
DAL NOSTRO INVIATO
Sì o no? Castellacci si è detto fiducioso sul recupero di FantAntonio per venerdì in Estonia, salvo precisare: «Vedremo come
evolverà la situazione, faremo
il possibile per metterlo in condizione di giocare. Sta meglio,
è sereno e vivace. Il solito Cassano. Sono ottimista». Oggi è una
giornata importante: se il 99 doriano si unisse agli altri sul campo, almeno in parte, sarebbe
presumibile un suo impiego a
Tallinn. In caso contrario, è facile che riappaia da titolare martedì a Firenze contro le Far Oer.
Tanto più che in questa prima
parte di ritiro Prandelli ha esercitato il gruppo sul 4-3-3, modulo in cui FantAntonio giocoforza avrebbe diversa collocazione. Antonio dovrebbe allargarsi, muoversi come una punta
esterna, ma il c.t., a meno che
non abbia cambiato idea, vuole
che dipinga calcio dietro la prima punta, dove le sue doti di
«paracelso» si esaltano.
s
NON SOLO
BECKHAM
R
Iain Dowie
Il calciatore
più brutto
«Gran bella società. Dirigenti,
allenatore, giocatori: la Fiorentina è okay».
ta, l'«altro» Rossi brutto non è.
Al massimo si può dire che sia
basso di statura, per i canoni
di oggi il suo metro e 70 e spiccioli non è granché. Rossi non
è Beckham, ma i mostri sono
altri. Che cosa si dovrebbe dire di Tevez, Taddei o Ozil, tutta gente bersagliata da Gnocchi e dai suoi autori?
Giuseppe
Rossi, 23 anni,
attaccante del
Villarreal e
della Nazionale
di Prandelli AP
Forse è meglio rimanere in
Spagna, dove il calcio è meno
esasperato.
R
Joe Jordan
L’ex milanista
senza denti
«Sì, ci sono meno tensioni e
pressioni. In Italia certe cose si
riversano in campo e tra giocatori scappa la parola in più».
Il rimedio?
«I bambini mettono allegria:
bisognerebbe che negli stadi
italiani ce ne fossero di più».
s.v.
INFORTUNI DOPO IL K.O. DI MARCHISIO
Guai a centrocampo
Stop pure Montolivo
Il fiorentino ieri non
s’è allenato. Anche
De Rossi fermo. Si
conta di recuperarli
FIRENZEdMaledetto centrocam-
Inter a parte, pare che lei piaccia alla Fiorentina.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZEd«Giocatori brutti», divertente rubrica di Gnok Calcio Show su Sky. Immagini di
calciatori degni della Famiglia
Addams. Pressato dai giornalisti, che gli hanno rivolto per
una decina di volte la stessa domanda: «Perché non giochi in
Italia? Perché le squadre italiane ti disdegnano?», Giuseppe
Rossi, attaccante del Villarreal
in Spagna e nato negli Usa,
New Jersey, da genitori emigrati, se ne è uscito ieri con
una battuta di grande auto-ironia: «Non mi prendono perché
sono brutto». Auto-ironia spin-
«ferito» intrasportabile). La motivazione del viaggio in macchina, addotta lunedì, non regge
più di tanto. I 230 chilometri di
auto Cassano se li è sciroppati
ieri e il mal di schiena non era
(non è) svanito. Anzi. Cassano
non si è allenato con gli altri, ha
fatto terapia e lavoro dedicato.
R
CJ Hunter
Grasso a
volontà
po. Lunedì Marchisio è arrivato
e se ne è ritornato a Torino nel
giro di poche ore: lesione muscolare alla gamba sinistra. Ieri
mattina Montolivo si è seduto
su una panca e ha guardato i
compagni allenarsi: problemi
ai muscoli adduttori. Nel pomeriggio De Rossi ha fatto compagnia a Montolivo: fermata imposta da «una tendinopatia all’inserzione del retto anteriore
della gamba sinistra». Nulla di
irrimediabile, si spera di recuperare sia l'uno sia l'altro, però
il numero degli acciaccati (Cassano incluso) si fa cospicuo.
A Firenze Incontro a Coverciano tra rappresentati Figc e del
Montolivo e Prandelli a colloquio AFP
Comune di Firenze per mettere
a punto la serata del 7 che vedrà il ritorno dell’Italia al Franchi dopo oltre 2 anni (Italia-Belgio 3-1). Italia-Far Oer sarà anche l’occasione per il saluto della città a Prandelli. Si attende
una grande partecipazione:
prezzi popolari in curva (10 euro), ospiti 2000 bimbi delle
scuole calcio di Firenze.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
y
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dDiciamo la verità, cen-
to anni fa — e poi più o meno
per tutto il secolo — le cose andarono nel modo più ovvio. La
Nazionale deve fare gol? Ci penserà qualche stella di una club
metropolitano a sbrigare la pratica. Si cominciò fin dal primo
giorno: 15 maggio 1910, Italia-Francia 6-2. Una tripletta
del milanista Pietro Lana e i sigilli del torinista Debernardi e
dell’interista Fossati — a cui si
unì lo spezzino Rizzi — e i «galletti» si sciolsero senza neppure
aspettare di avere c.t. Domenech. Da quel momento la strada
parve segnata: Juventus (245
reti), Inter (201) e Milan (106)
portavano il grosso della dote
realizzativa, gli altri lucidavano l’argenteria.
Riva & co. A un secolo di distanza, il mondo si è capovolto e Cesare Prandelli ha fatto capire come il gol, ormai, viaggi spesso
lontano dai grandi centri e dai
grandi club. Non a caso adesso
chiediamo i primi punti in chiave qualificazione a due doriani
(Pazzini e Cassano), un viola
(Gilardino), un «emigrato»
(Rossi) e solo a due juventini
(Pepe e il nuovissimo Quagliarella). Un segnale d’inversione
di tendenza, che si spiega anche con la progressiva internazionalizzazione degli attacchi
delle «big». Ma poiché il destino ha senso dell’umorismo, in
una storia azzurra nel segno soprattutto della trimurti settentrionale, il cannoniere principe
è stato Gigi Riva, mister 35 reti,
ovvero un lombardo divenuto
in qualche modo sardo proprio
dicendo no a tutte le grandi.
Amici rivali Ogni presente, d’altronde, ha caratteristiche peculiari. Prendete ad esempio Gilardino e Pazzini. Che siano rivali per un posto da titolare lo
sanno tutti, ma il loro dualismo
è di segno diverso, temperato
da un’amicizia non di facciata.
Tutto merito della stagione vissuta insieme nella Fiorentina,
sotto gli occhi proprio di Prandelli. In quel periodo le gerarchie erano chiare: il Gila davan-
Pazzini+Gila
Così i gol
in Nazionale
non li offrono
solo le big
R
CON L’ESTONIA
Arbitro spagnolo
(f.li.) Un arbitro spagnolo per
Estonia-Italia: Velasco Carballo,
29 anni, un precedente (Europa
League 2009-10, Basilea-Roma
2-0). Italia-Far Oer va al
bielorusso Aleksey Kulbakov,
29 anni, nessun precedente
con le squadre italiane.
Alberto Zaccheroni, 57 anni, presentato ieri: nuovo c.t. del Giappone ANSA
s’è chiusa con risate di piena
approvazione: Alberto Zaccheroni ha superato a pieni voti
l'impatto della presentazione
con i media giapponesi. Davanti a una platea di 500 persone, il tecnico ha esordito come
«sensei» (maestro), promet-
La classifica
dei gol azzurri
per club
(in base cioè
alle squadre di
appartenenza
dei cannonieri).
Juventus 245
Inter 201
Milan 106
Torino 96
Roma 88
Bologna 58
Fiorentina 58
Lazio 58
Cagliari 39
Sampdoria 34
Triestina 23
Genoa 22
Parma 20
Napoli 15
Udinese 14
Alessandria 13
Livorno 12
Palermo 9
Modena 7
Vicenza 7
Altri 31 club
sono in lista con
almeno 1 gol.
Gigi Riva
è il goleador
della Nazionale
con 35 gol AP
Zac: «In Coppa d’Asia
Giappone sul podio»
TOKYOdLa conferenza stampa
LA JUVE
HA FATTO
PIÙ RETI
Nel passato i centravanti azzurri giocavano
con le grandi. Ora Prandelli deve rivolgersi
alla Sampdoria, alla Fiorentina e al Villarreal
ti, il Pazzo a dargli fiato, ma di
screzi non se ne ricordano. Anzi. Il rosario viola sgrana una
corsa di Alberto dopo un gol ad
abbracciare Giampaolo in panchina, oppure una vetrina a volte così capiente da tirar dentro
entrambi. Ottobre 2008: 3-0 alla Reggina, con Pazzini che
apre la danza e Gilardino che la
chiude con una doppietta dal
valore storico, 100˚ gol in viola. Poi le strade si sono divise.
Tutti e due troppo bravi per far
LA PRESENTAZIONE LE PROMESSE DEL NUOVO C.T. ITALIANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
17
R
tendo un obiettivo importante: «Dobbiamo essere tra i primi tre posti alla Coppa d'Asia»
a gennaio. E poi, emozionato:
«Sono molto onorato e orgoglioso di essere il nuovo ct della nazionale: opportunità che
desideravo da tanto tempo dopo aver allenato grandi club».
Progressi Zac ha strappato l'ap-
provazione quando ha detto
che avrebbe fatto base in Giappone («Vivrò a Tokyo, qui devo seguire calciatori e campionato, la J-league»), e quando
ha spiegato che «il Giappone
ha fatto progressi, i più grandi
degli ultimi 15 anni tra le selezioni mondiali», menzionando l'ottima prova in Sudafrica.
E quando ha ammesso di amare sushi e sashimi: «Qui sono
molto meglio che in Italia».
«Voglio costruire una squadra
bella e allo stesso tempo concreta, voglio parlare con i giocatori per capirli meglio e ritagliare un modulo sulle loro caratteristiche, con varianti in
base all’avversario che avremo di fronte», ha aggiunto.
«Come potete chiamarmi? In
Italia il mio cognome è troppo
lungo e mi chiamano Zac, ma
accetterò qualsiasi nome i tifosi vogliano darmi».
UNDER 21
Sacchi fa visita a Casiraghi
PESCARA C’era anche il coordinatore delle nazionali
Arrigo Sacchi nel ritiro dell’Under 21 che prepara le
sfide decisive per Euro 2011 contro Bosnia
(venerdì a Sarajevo) e Galles (il 7 a Pescara).
«Malgrado le assenze pesanti - ha spiegato il ct
Gigi Casiraghi -, bisogna crederci e lavorare sulla
condizione atletica. La Bosnia è già eliminata, ma
sono certo che ci darà filo da torcere».
L’INCIDENTE C’ERA UN OGGETTO DI METALLO IN AUTOSTRADA
Toni sbanda in auto
Paura, ma sta bene
Luca Toni, 33 anni, è stato sostituito durante Udinese-Genoa ANSA
FILIPPO GRIMALDI
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Amichevoli Il primo vero banco
di prova per i samurai di Zaccheroni sarà la Coppa d’Asia in
programma a gennaio in Qatar. Il 4 ed il 7 settembre, in
occasione delle amichevoli
con Paraguay e Guatemala,
l’ex allenatore della Juventus
siederà in tribuna.
l’uno solo l’alter ego dell’altro.
Adesso invece servono tutti e
due: Estonia al doriano e Far
Oer al viola? «Pazzini è più
avanti di condizione, ma in una
gara bastano anche 60 minuti
fatti bene», ha recitato il ct. Come dire a entrambi: siate pronti
a scambiarvi il testimone perché ho bisogno di tutti e due.
Proprio vero, perché la storia
ha cambiato rotta. E il gol «provinciale» ha un sapore niente affatto male.
GENOVAd Un oggetto di metallo (probabilmente perso da un
mezzo pesante) abbandonato
sulla corsia di marcia dell’autostrada A7 Milano-Genova, in direzione sud, è stato la causa (accertata dalla Polstrada di Genova) dell’incidente stradale in
cui è rimasto coinvolto l’attaccante genoano Luca Toni, alle
23.30 di lunedì scorso.
Il fatto Il sinistro è avvenuto in
prossimità dello svincolo fra la
A7 e la A10. Toni, che stava
rientrando a Genova dopo una
cena, non ha potuto fare nulla
per evitare l’ostacolo, danneggiando così la fiancata della sua
Audi Q7 (con targa tedesca).
Immediato l’intervento degli
agenti della sottosezione della
Polstrada di Genova-Sampierdarena, agli ordini del commissario Rappa, e degli addetti della Società Autostrade, chiamati
sul posto per rimuovere l’ostacolo che ha tuttavia creato problemi anche ad altri veicoli in
transito. Fortunatamente, nessun problema fisico per Toni —
peraltro negativo all’alcol test
— che non è stato costretto a
ricorrere alle cure ospedaliere,
ma dopo gli accertamenti ha potuto fare rientro a casa.
Inizio sfortunato E dire che il primo mese della sua avventura
rossoblù era iniziato benissimo
per Toni: immediato l’ambientamento nel gruppo di Gasperini, quindi il gol nella prima uscita a Marassi, il 13 agosto nel
Trofeo Spagnolo. Sabato, però,
nel vittorioso anticipo di campionato a Udine, era stato costretto a lasciare il campo a scopo precauzionale per un risentimento all’adduttore, che gli
aveva già creato qualche problema nei giorni precedenti. La
speranza — del giocatore e del
Genoa — è che la malasorte per
Toni sia davvero finita qui.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MAGIC CUP
19
R
fIl mercato è sempre aperto fino a mezz’ora
prima della seconda giornata di campionato
P
LA CLASSIFICA
DI GIORNATA E GENERALE
IL GOL DELLA GIORNATA
POS.
Donati si libera
e pesca il jolly
col sinistro
Il primo +3 della stagione del
Bari è una perla di Donati. Sta
per finire il primo tempo della
sfida del San Nicola alla
Juventus: Marchisio non copre
come dovrebbe e il pugliese
riesce a liberare un sinistro
coi fiocchi che si infila nel
sette (foto TODAY). Morale della
favola: Donati è una sicurezza
tra i centrocampisti abituati al
bonus. E la difesa della Juve?
Beh, non convince ancora,
soprattutto negli esterni
(Motta: voto 5; De Ceglie 4,5).
Meglio non tirare la croce
addosso al povero Storari:
visto che tiro di Donati? Certi
malus sono inevitabili...
MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
92
1
Marco Traverso
San Lorenzo Al Mare (IM)
Mao
2
Enrico Carlo Spurio
Bordighera (IM)
Smokey1
91,5
3
Stefano Marino
Bollate Cassina Nuova (MI)
Kikky
91,5
4
Christian Stramare
Valdobbiadene (TV)
Treviso F.C.
91
5
Luigi Di Dio
Barrafranca (EN)
Dani99
91
6
Marco Di Rocco
Terracina (LT)
Longobarda M.
91
7
Manuela Fodde
Costa Di Mzzate (BG)
Witchy Baby
90,5
8
Michele Fiore
Bari (BA)
Argoboys
90
9
Andrea Travaglini
Casalecchio Di Reno (BO)
Aladino 20
90
10
Daniele Mattioli
Calderara Di Reno (BO)
Chiccosoccer
90
11
Paul Iafullo
Magnago (MI)
Thailandiaplus2
90
12
Giuseppe Sementilli
Ripi (FR)
Sementilli Team 092
90
13
Mauro Bagni
Montecchio Emilia (RE)
Miro E Rozzi
89,5
14
Sauro Paolati
Porto Cesareo (LE)
Porto Cesareo 1
89,5
15
Luca Zanon
Castions Di Strada (UD)
Jimmi Il Fenomeno
89,5
16
Carlo Ceriani
Origgio (VA)
Ceriani Team
89,5
17
Filippo Crozzolin
Valenza (AL)
Real Topolinia 1999
89
18
Giovanni Monterisi
Lurano (BG)
Red Diable
89
19
346973
89
20
346973
89
Giovinco-Dinho, 8 senza lode
Prestazioni super anche se a entrambi è mancato il +3 del gol. Prima di loro era toccato a Maldini
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAll’Università è un po’ diverso: la lode arriva solo se ti arrampichi fino al 110. L’Accademia della Magic ha regole meno ferree e più creative. Capita
ai giocatori laureati, quelli che
dominano una giornata o un
campionato intero: interrogati sul campo, si meritano la lode anche senza arrivare al voto più alto. Prestazione cum
laude ma punteggio finale che
non può decollare fino alla
doppia cifra. Per questo Giovinco dovrà maledire una traversa scheggiata su punizione: al suo esordio con la maglia del Parma è mancato solo
il gol. Peccato, ma l’8 come voto secco (il +1 dell’assist porta
il punteggio al 9) rimane stampato in pagella e nella mente
dei manager. Del resto, quando il votone premia chi non ha
segnato, allora l’indizio diventa prova: il fantasista del Parma è entrato di diritto tra le superstar del listone.
Atomicamente Formica Atomica e atomica prestazione: Giovinco, inserito tra i centrocampisti, potrebbe continuare a
lungo così. Il suo talento acerbo aspettava solo un po’ di sana fiducia per sbocciare una
volta per tutte. Marino sembra
il giardiniere adatto e anche i
manager d’Italia si sono convinti sull’argomento. In più,
c’è il prezzo e non è un particolare trascurabile: quando è stato quotato 11 milioni, Giovinco era alla Juventus, chiuso a
chiave da Diego e Del Piero.
Ora, con un guizzo di mercato, Sebastian è titolare inamovibile in un Parma ambizioso.
Sebastian
Giovinco,
23 anni,
alla sua prima
stagione
al Parma
GETTY IMAGES
Honoris causa Di norma un 8
assegnato a chi non segna è
una preziosa rarità. Evidentemente il 29 agosto 2010 non è
una data qualunque nella storia recente della Magic. La stessa sorte di Giovinco l’ha vissuta Ronaldinho ed è la prima
volta che succede due volte
nella stessa giornata. Il brasiliano costa 26 milioni, due in
più di Robinho e 14 in meno di
Ibrahimovic: prezzo sostenibile per la solita garanzia da voti
super in pagella. In questa materia Dinho può tenere lezioni
magistrali: nella passeggiata
di salute contro il Lecce solite
giocate distribuite in giro per
San Siro, un +1 che va volare
il punteggio totale a 9, ma
niente +3. Tutto come nella
25a giornata dello scorso campionato: anche allora, nel 2-0
del Milan in casa del Bari, il
brasiliano si meritò il solito 8
pur senza segnare. Prima di
lui erano riusciti nell’impresa
da guinness anche Lavezzi e
Cossu, Zarate e Maicon. Nell’ultima stagione del 2008-09
toccò a Paolo Maldini: l’ultimo voto della carriera fu neanche a dirlo 8, regalo per una
carriera senza uguali. Non un
contentino, ma una laurea honoris causa. E con lode.
y fuori gioco 1
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IL CAMPIONE DI GIORNATA TIFOSO MILANISTA, HA SCELTO PATO E RONALDINHO IN ATTACCO
Il segreto di Marco: «Ranocchia il mio fenomeno»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSi sa, l’orgoglio del manager
che vince non conosce limite. E
così, immancabile, arriva la dichiarazione a effetto: «Ho vinto
perché quest’anno ho preso solo fenomeni». Un po’ esagerato
ma rende l’idea: Marco Traverso di San Lorenzo Al Mare in
provincia di Imperia è il primo
campione di giornata nel Magic campionato 2010-11. Sono
bastati 92 punti. Almeno il punteggio sembra normale.
Goduria Marco fa il rappresentante di commercio, vende patatine in Liguria. Roba appetitosa come l’11 che arriva in vetta
al turno. E, tra l’elenco di fenomeni, c’è pure qualcuno più fenomenale degli altri: «Adoro
Ranocchia, gioca a pochi chilometri da casa mia e sono sicuro
che avrà una grandissima carriera. Intanto mi godo i suoi voti». Poi c’è il cuore e lì non si
comanda: «Sono un tifoso del
Milan e per questo davanti ho
puntato tutto sulla coppia Pato-Ronaldinho». Con l’arrivo di
Ibra e Robinho, ci sarà da fare
un po’ di spazio in attacco. Ma
non a Cassano, altro intoccabile. Più o meno come Thiago Silva e Astori in difesa e il trio da
piedi buoni in mezzo al campo:
Pastore-Giovinco-Montolivo. A
dirla tutta anche Marco ha il
suo piccolo rimpianto: «Credo
di aver sbagliato il portiere: De
Sanctis non mi soddisfa». Già,
col gol di D’Agostino, il napoletano ha portato a casa solo 5,5.
Niente di fenomenale, ma per
stavolta ve bene così.
Andrea Ranocchia, 22 anni, da quest’anno al Genoa AP
cont.
GLI ASSIST
DEL PRIMO
TURNO
di LUCA BIANCHIN
[email protected]
Questi gli assist
del turno di
campionato
Ha Pandev
ma in tribuna
Chi sarà mai?
1a giornata
Capuano
Dossena
Gilardino
Ronaldinho
Ambrosini
Giovinco
A. Lucarelli
Dessena
Dainelli
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Si dice in giro che alcuni
grandi allenatori hanno
iscritto una squadra alla
Magic. Qualcuno aveva
mezzo pomeriggio libero,
altri lo hanno fatto per
togliersi una soddisfazione:
se non posso allenare Ibra,
almeno lo prendo al
fantacalcio. La legge sulla
privacy, capirete, impedisce
di rivelare i loro nomi, ma
qualche indizio si può
raccogliere.
Magic manager 1 Per
abitudine, ha fatto una
squadra con tutti italiani.
Alcune scelte sono sospette:
a centrocampo ha preso
Pepe e non Hamsik, in
attacco Iaquinta e non
Cassano.
Magic manager 2 Per non
sbagliare, ha cominciato
criticando gli arbitri, anche
se qui non ci sono. Poi ha
chiesto di quotare Quaresma
e si è ritirato per protesta:
sembra che i 250 milioni li
volesse per davvero.
Magic manager 3 Ha iscritto
due squadre («Carpe diem» e
«Veni, vidi, vici») però ha
fatto scelte strane. Ha
comprato Pandev e
Ledesma, Mutarelli e
Manfredini, poi li ha lasciati
tutti in tribuna. Anche a
costo di giocare col 4-5-1 con
Rocchi unica punta.
Capito chi sono? Qui sotto le
soluzioni. (Ok, uno dei tre
non è un allenatore...)
1 - Marcello Lippi.
2 - José Mourinho.
3 - Claudio Lotito,
presidente della Lazio.
P.s.: si scherza, è chiaro
Ecco perché il suo prezzo sembra da mercatino delle pulci.
FILIPPO CONTICELLO
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MAGIC CUP
PORTIERI
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
101 ABBIATI (MIL)
6
6
13
102 AGAZZI (CAG)
7
7
1
103 AMELIA (MIL)
0
0
4
104 ANDUJAR (CAT)
4
4
10
105 ANTONIOLI (CES)
7.5
7.5
10
106 ARCARI (BRE)
0
0
2
107 AVRAMOV (FIO)
0
0
1
108 BELARDI (UDI)
0
0
1
109 BENASSI (LEC)
0
0
1
110 BENUSSI (PAL)
0
0
2
111 BERNI (LAZ)
0
0
1
112 BIZZARRI (LAZ)
0
0
1
113 BORUC (FIO)
0
0
4
114 BRICHETTO (PAL)
0
0
1
115 BUFFON (JUV)
0
0
6
116 CAMPAGNOLO (CAT)
0
0
1
117 CASTELLAZZI (INT)
0
0
2
118 CURCI (SAM)
6.5
6.5
11
162 DA COSTA (SAM)
0
0
1
119 DE SANCTIS (NAP)
5.5
5.5
14
120 DONI A. (ROM)
0
0
2
121 EDUARDO (GEN)
6.5
6.5
12
122 FIORILLO (SAM)
0
0
1
123 FREY S. (FIO)
5
5
12
124 GIANELLO (NAP)
0
0
1
125 GILLET (BAR)
6
6
10
126 HANDANOVIC (UDI)
5
5
11
127 IEZZO (NAP)
0
0
1
128 JULIO CESAR (INT)
6
6
19
129 JULIO SERGIO (ROM)
6
6
15
130 KOSICKY (CAT)
0
0
1
163 LEALI (BRE)
0
0
1
132 LOBONT (ROM)
0
0
1
161 LOMBARDI (BOL)
0
0
1
133 LUPATELLI (BOL)
0
0
1
134 MANNINGER (JUV)
0
0
1
135 MARCHETTI (CAG)
0
0
10
136 MIRANDA (FIO)
0
0
1
137 MIRANTE (PAR)
6
6
11
138 MUSLERA (LAZ)
3
3
9
139 ORLANDONI (INT)
0
0
1
140 PADELLI (BAR)
0
0
1
141 PAVARINI (PAR)
0
0
2
165 PELIZZOLI (CAG)
0
0
2
142 PERIN (GEN)
0
0
1
143 PETRACHI (LEC)
0
0
1
144 ROMA (MIL)
0
0
1
145 ROMO (UDI)
0
0
1
146 ROSATI (LEC)
2.5
2.5
6
148 RUSSO S. (PAR)
0
0
1
149 SCARPI (GEN)
0
0
2
150 SERENI (BRE)
5
5
10
164 SILVESTRI (CHI)
0
0
1
151 SIRIGU (PAL)
6.5
6.5
14
152 SORRENTINO (CHI)
5
5
11
153 SQUIZZI (CHI)
0
0
1
154 STORARI (JUV)
5
5
11
155 TEODORANI (CES)
0
0
1
157 VENTURI (BOL)
0
0
1
160 VIVIANO (BOL)
7.5
7.5
11
CAMPIONATO
P.
V. G.
1
6
0
1
7
0
0
0
1
6
-2
1
7,5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6,5
0
0
0
1
6,5 -1
0
0
1
6,5
0
0
0
1
6
-1
0
0
1
6
0
1
6
-1
0
0
1
6
0
1
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
1
5
-2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6,5 -4
0
0
0
0
1
7
-2
0
0
1
6,5
0
1
6
-1
0
0
1
6
-1
0
0
0
0
1
7,5
0
MEDIA
VOTO
6
7
0
6
7.5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6.5
0
6.5
0
6.5
0
6
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6
6
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6
6
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0
0
0
0
0
0
0
6
5
0
0
0
0
0
0
0
0
6.5
0
0
7
0
6.5
6
0
6
0
0
7.5
R.
0
0
0
0
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ESPAMM
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0/0
CAMPIONATO
P.
V. G.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
5,5
0
1
6
0
1
6
0
1
6,5
0
0
0
0
1
6,5
0
1
6
0
1
6,5
0
0
0
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
1
6,5
0
1
6
0
MEDIA
VOTO
0
0
0
5.5
6
6
6.5
0
6.5
6
6.5
0
6.5
0
0
6
0
0
0
0
6
6.5
6
A.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
ESPAMM
0/0
0/0
0/0
0/1
0/0
0/0
0/0
0/0
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0/0
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0/0
0/0
0/1
0/0
0/0
0/0
0/0
0/1
0/0
0/1
DIFENSORI
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
201 ABATE (MIL)
0
0
6
202 ACCARDI (SAM)
0
0
4
203 AGOSTINI (CAG)
0
0
7
204 ALVAREZ P.S. (CAT)
5
5
6
205 ANDREOLLI (CHI)
6
6
3
206 ANTONELLI L. (PAR)
6
6
6
207 ANTONINI (MIL)
6.5
6.5
8
208 ANTUNES (ROM)
0
0
1
209 ARIAUDO (CAG)
6.5
6.5
6
210 ARONICA (NAP)
6
6
5
211 ASTORI (CAG)
6.5
6.5
7
212 AUGUSTYN (CAT)
0
0
1
213 BALZARETTI (PAL)
6.5
6.5
8
214 BASTA (UDI)
0
0
4
215 BEGA (BRE)
0
0
6
217 BELMONTE (BAR)
5.5
5.5
5
385 BENALOUANE (CES)
0
0
3
218 BENATIA (UDI)
0
0
1
219 BERARDI (BRE)
0
0
3
221 BIASI (CAG)
0
0
3
222 BIAVA (LAZ)
5.5
5.5
7
224 BONERA (MIL)
6.5
6.5
5
225 BONUCCI (JUV)
5.5
5.5
12
fIn tabella: i punti di giornata, la media punti
di stagione e la quotazione aggiornata
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
226 BOVO (PAL)
6.5
6.5
8
227 BRITOS (BOL)
6
6
6
228 BRIVIO (LEC)
0
0
6
376 BURDISSO G. (ROM)
0
0
4
229 BURDISSO N. (INT)
0
0
8
230 CACCIATORE (SAM)
0
0
5
231 CAMPAGNARO (NAP)
5
5
11
232 CANINI (CAG)
6.5
6.5
7
233 CANNAVARO P. (NAP) 6
6
7
234 CAPUANO (CAT)
7.5
7.5
7
235 CASSANI (PAL)
6
6
9
236 CASSETTI (ROM)
6
6
8
237 CASTELLINI (ROM)
0
0
4
382 CAVANDA (LAZ)
6
6
1
238 CECCARELLI (CES)
6.5
6.5
5
239 CESAR (CHI)
6
6
6
364 CHERUBIN (BOL)
0
0
4
240 CHICO (GEN)
0
0
7
241 CHIELLINI (JUV)
6.5
6.5
17
242 CHIVU (INT)
6
6
8
243 CICINHO (ROM)
0
0
1
244 CODA A. (UDI)
6.5
6.5
5
245 COMOTTO (FIO)
0
0
6
246 CORDOBA (INT)
0
0
4
377 COTTAFAVA (CHI)
0
0
1
247 CRIBARI (NAP)
0
0
3
248 CRISCITO (GEN)
6.5
6.5
12
373 CUADRADO (UDI)
6
6
4
249 CUSARO (CES)
0
0
1
250 DAINELLI (GEN)
7.5
7.5
7
251 DALLAMANO (BRE)
4.5
4.5
6
252 DARMIAN (PAL)
0
0
2
253 DE CEGLIE (JUV)
4.5
4.5
6
254 DE MAIO (BRE)
0
0
5
255 DE SILVESTRI (FIO)
5
5
7
380 DELLAFIORE (PAR)
0
0
3
256 DIAKITE' (LAZ)
0
0
3
257 DIAMOUTENE (LEC)
0
0
3
258 DIAS (LAZ)
5.5
5.5
7
261 DOMIZZI (UDI)
5.5
5.5
6
262 DONATI G. (LEC)
5
5
4
263 ESPOSITO A. (BOL)
5.5
5.5
6
264 FABIANO (LEC)
0
0
5
265 FATIC (CES)
0
0
4
266 FELIPE (FIO)
0
0
7
267 FELTSCHER (PAR)
0
0
3
268 FERRARIO (LEC)
5
5
1
269 FERRONETTI (UDI)
0
0
5
270 FREY N. (CHI)
0
0
5
271 GALASSO (BAR)
0
0
1
272 GAMBERINI (FIO)
0
0
10
273 GARCIA (PAL)
0
0
3
374 GARICS (BOL)
6
6
6
366 GARRIDO (LAZ)
0
0
7
274 GASTALDELLO (SAM)
7
7
8
275 GIULIATTO (LEC)
4.5
4.5
2
276 GLIK (PAL)
0
0
1
277 GOIAN (PAL)
0
0
5
278 GRAVA (NAP)
0
0
5
279 GROSSO (JUV)
0
0
4
280 GRYGERA (JUV)
0
0
3
367 GUSTAVO (LEC)
0
0
6
283 JANKULOVSKI (MIL)
0
0
3
284 JOKIC (CHI)
0
0
1
285 JUAN (ROM)
6
6
13
286 KALADZE (GEN)
0
0
3
287 KROLDRUP (FIO)
5
5
5
288 LAURO (CES)
0
0
3
289 LEGROTTAGLIE (JUV)
0
0
6
290 LICHTSTEINER (LAZ)
4.5
4.5
8
292 LORIA (ROM)
0
0
3
293 LUCARELLI A. (PAR)
7
7
8
294 LUCCHINI (SAM)
7
7
10
295 LUCIO (INT)
5.5
5.5
12
365 MAGLIOCCHETTI (CAG) 0
0
1
297 MAICON (INT)
0
0
21
299 MANDELLI (CHI)
0
0
4
300 MANTOVANI (CHI)
5
5
8
301 MARCHESE (CAT)
0
0
1
302 MARECO (BRE)
0
0
7
303 MARTINEZ G. (BRE)
5
5
5
304 MASIELLO A. (BAR)
6.5
6.5
8
305 MASIELLO S. (BAR)
6.5
6.5
7
306 MATERAZZI (INT)
0
0
3
307 MEXES (ROM)
6
6
9
378 MONZON (UDI)
0
0
4
308 MORAS (BOL)
0
0
6
309 MORERO (CHI)
0
0
7
310 MORETTI (GEN)
0
0
6
311 MORLEO (BOL)
0
0
5
312 MOTTA (JUV)
5
5
9
370 MUNOZ (PAL)
6
6
7
313 NAGATOMO (CES)
5.5
5.5
6
CAMPIONATO
P.
V. G.
1
6,5
0
1
6
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
5,5
0
1
6,5
0
1
6
0
1
6,5
0
1
6
0
1
6
0
0
0
0
1
6
0
1
6,5
0
1
6
0
0
0
0
0
0
0
1
6,5
0
1
6
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0
0
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6,5
0
1
6
0
0
0
0
1
7
0
1
5
0
0
0
0
1
4,5
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0
0
0
1
5
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0
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0
0
0
0
0
0
1
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6
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1
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1
6
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0
0
0
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0
0
0
0
0
1
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0
0
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0
0
0
1
6
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0
0
0
1
7
0
1
4,5
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0
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0
0
0
0
1
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0
0
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1
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0
0
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0
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0
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6
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1
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1
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0
0
0
0
0
0
1
5,5
0
0
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0
0
0
0
1
5,5
0
1
6,5
0
1
6,5
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0
0
0
1
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
0
0
0
1
5
0
1
6
0
1
6
0
MEDIA
VOTO
6.5
6
0
0
0
0
5.5
6.5
6
6.5
6
6
0
6
6.5
6
0
0
6.5
6
0
6.5
0
0
0
0
6.5
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7
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0
0
6
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0
0
0
5
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0
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7
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0
0
0
0
0
0
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5.5
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0
5
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6
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0
0
5.5
0
0
5.5
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6.5
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6
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0
0
5
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6
A.
0
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1
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ESPAMM
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0/1
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0/1
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0/0
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0/0
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0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/1
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
314 NATALI (FIO)
6
6
4
315 NESTA (MIL)
6.5
6.5
14
316 ODDO (MIL)
0
0
3
318 ONYEWU (MIL)
0
0
4
319 PACI (PAR)
6
6
6
320 PALETTA (PAR)
0
0
5
321 PAPASTATHOPOULOS (MIL)
0
0
8
322 PARISI (BAR)
0
0
3
323 PASQUAL (FIO)
6
6
5
324 PASQUALE (UDI)
4.5
4.5
6
325 PELLEGRINO (CES)
6
6
5
375 PERICO (CAG)
0
0
1
326 PETRAS (CES)
0
0
4
327 PISANO F. (CAG)
6.5
6.5
7
371 PISANO M. (PAR)
0
0
2
328 PORTANOVA (BOL)
6.5
6.5
7
329 POTENZA (CAT)
0
0
4
330 RADU (LAZ)
5
5
7
331 RAGGI (BAR)
0
0
6
332 RANOCCHIA (GEN)
7
7
11
368 REGINIUSSEN (LEC)
0
0
5
334 RIISE (ROM)
6
6
16
335 RINALDI (BAR)
0
0
3
336 RINAUDO (JUV)
0
0
3
383 RINCON (CHI)
0
0
3
337 RISPOLI (LEC)
0
0
3
338 RIVAS N. (INT)
0
0
4
339 ROSI (ROM)
0
0
4
340 ROSSI M. (BAR)
6
6
6
341 ROSSINI (SAM)
0
0
1
379 RUBIN (BOL)
6.5
6.5
6
342 SAMUEL (INT)
6
6
14
343 SANTACROCE (NAP)
0
0
5
344 SANTON (INT)
0
0
6
345 SARDO (CHI)
6
6
5
346 SCALONI (LAZ)
0
0
1
348 SILVESTRE (CAT)
5.5
5.5
7
381 SINI (LEC)
5
5
3
349 SPOLLI (CAT)
6
6
7
350 STANKEVICIUS (SAM)
0
0
5
351 STENDARDO (LAZ)
0
0
4
352 TERLIZZI (CAT)
6
6
3
353 THIAGO SILVA (MIL)
10
10
18
354 TOMOVIC (GEN)
0
0
3
384 TRAORE (JUV)
0
0
6
355 VOLTA (SAM)
0
0
2
372 VON BERGEN (CES)
6
6
5
356 YEPES (MIL)
0
0
6
357 ZACCARDO (PAR)
6
6
9
358 ZAMBROTTA (MIL)
0
0
5
359 ZAPATA (UDI)
6
6
7
360 ZAURI (SAM)
6
6
5
361 ZEBINA (BRE)
0
0
3
362 ZIEGLER (SAM)
5.5
5.5
9
363 ZOBOLI (BRE)
4.5
4.5
3
CAMPIONATO
P.
V. G.
1
6
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
1
6
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0
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0
0
1
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1
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0
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0
0
0
0
1
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1
0
0
1
6,5
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0
0
0
1
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0
0
0
1
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0
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1
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1
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1
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0
0
0
1
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0
0
0
1
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0
1
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MEDIA
VOTO
6
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0
6
0
0
0
6
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0
6.5
0
6.5
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5.5
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6
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0
0
0
0
0
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6.5
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0
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5.5
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0
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0
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6
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6
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6
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A.
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ESPAMM
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0/0
0/1
0/1
CAMPIONATO
P.
V. G.
1
0
0
1
7
0
1
7
0
1
7
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
5,5
0
0
0
0
0
0
0
1
6,5
0
1
5,5
0
1
0
0
1
6
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
1
6
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MEDIA
VOTO
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7
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0
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6.5
5.5
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A.
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0/1
0/0
CENTROCAMPISTI
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
501 ABDI (UDI)
0
0
1
503 ALMIRON (BAR)
7
7
14
504 ALVAREZ E.A. (BAR)
7
7
10
505 AMBROSINI (MIL)
8
8
15
507 ANTONELLI F. (BAR)
0
0
1
696 APPIAH (CES)
6
6
7
706 AQUILANI (JUV)
0
0
12
509 ASAMOAH (UDI)
6.5
6.5
12
710 BACINOVIC (PAL)
0
0
3
510 BADU (UDI)
0
0
5
511 BAIOCCO (BRE)
0
0
7
512 BARRIENTOS (CAT)
0
0
4
513 BARUSSO (ROM)
0
0
1
514 BENTIVOGLIO (CHI)
5.5
5.5
6
515 BERTOLACCI (LEC)
0
0
1
517 BIAGIANTI (CAT)
0
0
9
518 BIONDINI (CAG)
6.5
6.5
8
519 BLASI (NAP)
4.5
4.5
4
702 BOATENG (MIL)
0
0
10
520 BOGLIACINO (CHI)
6
6
8
521 BOLATTI (FIO)
0
0
6
522 BRESCIANO (LAZ)
0
0
10
523 BRIGHI (ROM)
6
6
7
524 BROCCHI (LAZ)
0
0
6
525 BUDEL (BRE)
6
6
7
526 BUSCE' (BOL)
0
0
8
527 CAMBIASSO (INT)
6
6
20
529 CANDREVA (PAR)
0
0
11
530 CARBONI (CAT)
6
6
7
531 CASARINI (BOL)
5.5
5.5
4
532 CASERTA (CES)
0
0
7
w
I NUMERI
24
milioni
è il prezzo
da spendere
per Robinho,
l’ultima stella
arrivata
nel Magic
campionato
2010-11.
Il brasiliano
del Milan
è stato inserito
nel listone
tra gli attaccanti
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
533 CERCI (FIO)
6
6
6
535 COLUCCI (CES)
5.5
5.5
7
536 CONTI (CAG)
6
6
13
537 COPPOLA M. (LEC)
0
0
4
538 CORDOVA (BRE)
6
6
9
539 CORREA (LAZ)
0
0
1
540 COSSU (CAG)
5.5
5.5
16
541 COUTINHO (INT)
5.5
5.5
8
542 D'AGOSTINO (FIO)
9.5
9.5
12
543 D'ALESSANDRO (BAR) 0
0
6
704 DANILO PEREIRA (PAR) 0
0
2
545 DE ROSSI (ROM)
5.5
5.5
20
547 DEL NERO (LAZ)
5.5
5.5
4
548 DELVECCHIO (CAT)
0
0
4
549 DESSENA (SAM)
7.5
7.5
9
707 DIAMANTI (BRE)
5.5
5.5
15
552 DONADEL (FIO)
0
0
5
553 DONATI M. (BAR)
10.5 10.5
15
554 DOSSENA (NAP)
7.5
7.5
8
555 DZEMAILI (PAR)
0
0
9
556 EKDAL (BOL)
6.5
6.5
6
557 FATY (ROM)
0
0
1
558 FELIPE MELO (JUV)
5.5
5.5
9
714 FERNANDES (CHI)
0
0
6
559 FIRMANI (LAZ)
0
0
2
560 FLAMINI (MIL)
0
0
7
561 FOGGIA (LAZ)
6
6
6
562 FORESTIERI (UDI)
0
0
2
563 GALLOPPA (PAR)
0
0
12
564 GARGANO (NAP)
5.5
5.5
7
565 GATTUSO (MIL)
6
6
6
698 GAVILAN (BOL)
0
0
5
566 GAZZI (BAR)
0
0
5
567 GIACCHERINI (CES)
6.5
6.5
9
568 GIACOMAZZI (LEC)
5
5
9
569 GIMENEZ (BOL)
6
6
10
570 GIOVINCO (PAR)
9
9
11
703 GOBBI (PAR)
6
6
7
571 GOMEZ (CAT)
0
0
6
692 GONZALEZ (LAZ)
0
0
5
572 GORZEGNO (BRE)
0
0
1
693 GROSSMULLER (LEC) 4.5
4.5
6
573 GUANA (CHI)
0
0
4
574 GUBERTI (SAM)
10
10
9
575 HAMSIK (NAP)
4.5
4.5
24
697 HERNANES (LAZ)
6.5
6.5
9
576 HETEMAJ (BRE)
0
0
1
711 ILICIC (PAL)
0
0
4
577 INLER (UDI)
7
7
11
579 ISLA (UDI)
0
0
8
580 IZCO (CAT)
5.5
5.5
6
709 JADID (PAR)
0
0
2
581 JANKOVIC (GEN)
0
0
4
716 JIMENEZ (CES)
0
0
11
582 JOVETIC (FIO)
0
0
22
583 KASAMI (PAL)
6.5
6.5
5
584 KHARJA (GEN)
0
0
10
585 KOMAN (SAM)
6
6
6
586 KONE (BRE)
6
6
1
705 KRASIC (JUV)
5
5
14
587 KRHIN (BOL)
0
0
5
699 LANER (CAG)
0
0
4
588 LANGELLA (BAR)
0
0
5
589 LANZAFAME (JUV)
5.5
5.5
9
590 LAZZARI (CAG)
5.5
5.5
10
591 LEDESMA C. (LAZ)
5
5
9
592 LEDESMA P. (CAT)
5.5
5.5
6
593 LIVERANI (PAL)
0
0
8
594 LJAJIC (FIO)
0
0
6
595 LLAMA (CAT)
0
0
8
596 LUCIANO (CHI)
6
6
8
598 MAGGIO (NAP)
5
5
13
599 MANCINI (INT)
0
0
4
600 MANFREDINI C. (LAZ)
0
0
4
601 MANNINI (SAM)
0
0
11
603 MARCHIONNI (FIO)
6
6
13
604 MARCHISIO (JUV)
4
4
12
605 MARCOLINI (CHI)
5
5
11
606 MARIGA (INT)
4.5
4.5
5
607 MARQUES (PAR)
7
7
9
608 MARTINEZ J.A. (JUV)
6
6
15
691 MARTINHO (CAT)
0
0
3
609 MATUZALEM (LAZ)
6
6
7
610 MAURI (LAZ)
0
0
10
611 MEGHNI (LAZ)
0
0
4
700 MEMUSHAJ (CHI)
0
0
1
612 MENEZ (ROM)
5
5
7
613 MESBAH (LEC)
5
5
8
614 MESTO (GEN)
9.5
9.5
8
615 MIGLIACCIO (PAL)
6
6
7
616 MILANETTO (GEN)
6
6
7
617 MODESTO (NAP)
0
0
4
618 MONTOLIVO (FIO)
6.5
6.5
15
619 MOROSINI (UDI)
0
0
4
620 MORRONE (PAR)
9.5
9.5
10
621 MUDINGAYI (BOL)
6.5
6.5
5
622 MUNARI (LEC)
5
5
9
623 MUNTARI (INT)
0
0
5
624 MUTARELLI (BOL)
0
0
5
625 NAINGGOLAN (CAG)
7
7
1
626 NOCERINO (PAL)
6
6
9
628 OLIVERA (LEC)
0
0
9
629 PADALINO (SAM)
0
0
4
630 PALACIO (GEN)
5.5
5.5
19
631 PALLADINO (GEN)
6
6
14
632 PALOMBO (SAM)
6.5
6.5
13
633 PAONESSA (CES)
0
0
1
634 PAROLO (CES)
6.5
6.5
5
635 PASTORE (PAL)
7
7
18
636 PAZIENZA (NAP)
0
0
5
637 PEDRO (SAM)
0
0
4
638 PEPE (JUV)
5
5
13
715 PEREZ (BOL)
0
0
7
639 PERROTTA (ROM)
5.5
5.5
13
640 PESCE (CAT)
0
0
5
641 PIANGERELLI (CES)
5.5
5.5
3
694 PIATTI (LEC)
5
5
9
642 PINARDI (CAG)
0
0
6
643 PINZI (UDI)
6
6
5
644 PIRLO (MIL)
6.5
6.5
9
645 PISANU (BOL)
0
0
4
646 PIZARRO (ROM)
6
6
13
647 POLI (SAM)
0
0
8
649 PULZETTI (BAR)
0
0
7
695 RAFINHA (GEN)
6
6
8
650 RAJCIC (BAR)
0
0
1
701 RAMIREZ (BOL)
0
0
8
651 RICCHIUTI (CAT)
9.5
9.5
6
652 RIGONI L. (CHI)
5.5
5.5
7
708 RIGONI N. (PAL)
6
6
2
653 RIVAS E (BAR)
0
0
6
654 ROMERO (BAR)
0
0
1
655 ROSSI M. (GEN)
6.5
6.5
11
657 SALIHAMIDZIC (JUV)
0
0
4
658 SAMMARCO (SAM)
0
0
4
CAMPIONATO
P.
V. G.
1
6
0
1
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1
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1
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VOTO
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
R
fIn tabella anche presenze, voto semplice, gol,
media voto, assist (o rigori parati) e cartellini
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
659 SANCHEZ (UDI)
6
6
19
660 SANTANA (FIO)
0
0
8
662 SCAGLIA (BRE)
0
0
4
663 SCHELOTTO (CES)
6
6
8
664 SCIACCA (CAT)
0
0
3
665 SCULLI (GEN)
5.5
5.5
16
666 SEEDORF (MIL)
6.5
6.5
12
667 SEMIOLI (SAM)
6
6
10
668 SILIGARDI (BOL)
0
0
2
669 SIMPLICIO (ROM)
0
0
11
670 SISSOKO (JUV)
5
5
7
671 SIVAKOV (CAG)
0
0
1
672 SNEIJDER (INT)
6
6
25
713 SOSA (NAP)
0
0
9
673 STANKOVIC (INT)
0
0
11
674 TADDEI ROD. (ROM)
6.5
6.5
10
675 THIAGO MOTTA (INT)
0
0
12
677 TISSONE (SAM)
0
0
6
678 VALIANI (PAR)
6
6
8
679 VANDEN BORRE (GEN) 0
0
2
680 VARGAS (FIO)
5
5
17
681 VASS (BRE)
6
6
7
682 VELOSO (GEN)
5.5
5.5
9
684 VIVES (LEC)
5.5
5.5
8
712 YEBDA (NAP)
0
0
5
685 ZAMBELLI (BRE)
5.5
5.5
6
686 ZANETTI C. (FIO)
5.5
5.5
6
687 ZANETTI J. (INT)
6
6
12
689 ZUCULINI (GEN)
6
6
6
690 ZUNIGA (NAP)
0
0
7
CAMPIONATO
P.
V. G.
1
6
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
1
6
0
1
6,5
0
1
6
0
1
0
0
0
0
0
1
5
0
0
0
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
0
0
0
1
6
0
1
6
0
1
6
0
1
5,5
0
0
0
0
1
5,5
0
1
6
0
1
6
0
1
6
0
1
0
0
MEDIA
VOTO
6
0
0
6
0
6
6.5
6
0
0
5
0
6.5
0
0
6.5
0
0
6
0
6
6
6
5.5
0
5.5
6
6
6
0
A.
0
0
0
0
0
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0
0
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0
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
0
0
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0
0
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0
0
ESPAMM
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0/0
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0/0
0/1
0/0
0/0
0/0
0/1
0/0
0/0
0/0
ATTACCANTI
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
801 ACOSTY (FIO)
0
0
1
802 ACQUAFRESCA (CAG)
6
6
19
804 ADRIANO (ROM)
0
0
21
806 AMAURI (JUV)
0
0
20
807 ANTENUCCI (CAT)
5
5
12
808 BABACAR (FIO)
0
0
7
810 BAPTISTA (ROM)
0
0
15
811 BARRETO D.S. (BAR) 6.5
6.5
24
812 BARRETO G. (LAZ)
0
0
1
813 BERGOUGNOUX (LEC) 0
0
2
815 BIABIANY (INT)
0
0
13
816 BOAKYE (GEN)
0
0
2
817 BOGDANI (CES)
5.5
5.5
9
818 BOJINOV (PAR)
10
10
23
819 BORRIELLO (ROM)
6
6
27
820 BUCCHI (NAP)
0
0
3
913 BUDAN (CAT)
0
0
8
821 CAPUTO (BAR)
0
0
1
822 CARACCIOLO (BRE)
5
5
19
823 CASSANO (SAM)
9
9
31
824 CASTILLO (BAR)
0
0
11
826 CAVANI (NAP)
8.5
8.5
28
907 CHEVANTON (LEC)
6
6
12
827 CHIAVARINI (CES)
0
0
1
828 CORRADI (UDI)
0
0
3
829 CORVIA (LEC)
5
5
14
830 CRESPO (PAR)
0
0
12
831 DE PAULA (CHI)
0
0
8
832 DEL PIERO (JUV)
5
5
17
833 DENIS (UDI)
0
0
10
834 DESTRO (GEN)
0
0
1
914 DI MICHELE (LEC)
0
0
5
835 DI NATALE (UDI)
6
6
36
836 DI VAIO (BOL)
6
6
23
837 DJURIC (CES)
0
0
2
906 EDER (BRE)
6
6
18
838 ETO'O (INT)
6
6
35
839 FARIAS (CHI)
0
0
1
840 FECZESIN (BRE)
0
0
7
841 FLOCCARI (LAZ)
5
5
24
842 FLORO FLORES (UDI)
6
6
18
843 FOTI (SAM)
0
0
3
844 GASPARETTO (CHI)
0
0
1
845 GHEZZAL (BAR)
6.5
6.5
18
846 GILARDINO (FIO)
6.5
6.5
32
847 GIRARDI (CHI)
0
0
1
848 GRANOCHE (CHI)
6
6
15
910 HALLENIUS (GEN)
0
0
1
849 HERNANDEZ (PAL)
6
6
19
851 IAQUINTA (JUV)
0
0
20
909 IBRAHIMOVIC (MIL)
0
0
40
852 IGHALO (CES)
0
0
7
853 INZAGHI F. (MIL)
10
10
13
854 JEDA (LEC)
0
0
13
855 KERLON (INT)
0
0
1
904 KOZAK (LAZ)
0
0
1
856 KUTUZOV (BAR)
6.5
6.5
10
858 LAVEZZI (NAP)
5.5
5.5
21
859 LUCARELLI C. (NAP)
0
0
12
860 MACCARONE (PAL)
5.5
5.5
16
861 MALONGA (CES)
0
0
16
862 MARILUNGO (SAM)
0
0
11
863 MASCARA (CAT)
5.5
5.5
22
864 MATRI (CAG)
5
5
23
865 MAXI LOPEZ (CAT)
5.5
5.5
25
866 MEGGIORINI (BOL)
6
6
19
867 MICCOLI (PAL)
0
0
30
868 MILITO (INT)
5.5
5.5
37
869 MORIMOTO (CAT)
0
0
11
905 MOSCARDELLI (CHI)
9.5
9.5
10
870 MUTU (FIO)
0
0
9
871 NENE' (CAG)
6
6
19
911 OFERE (LEC)
0
0
2
872 OKAKA (ROM)
0
0
10
874 PALOSCHI (PAR)
6
6
18
875 PANDEV (INT)
5
5
19
876 PAPA WAIGO (FIO)
0
0
1
877 PAPONI (BOL)
0
0
1
878 PATO (MIL)
13.5 13.5
32
879 PAZZINI (SAM)
5.5
5.5
34
880 PELLISSIER (CHI)
9
9
22
882 PINILLA (PAL)
0
0
15
883 POSSANZINI (BRE)
6.5
6.5
15
884 POZZI (SAM)
0
0
10
885 QUAGLIARELLA (JUV) 5.5
5.5
25
886 RAGATZU (CAG)
0
0
9
912 ROBINHO (MIL)
0
0
24
887 ROCCHI (LAZ)
5.5
5.5
13
888 RONALDINHO (MIL)
9
9
26
889 RUDOLF (GEN)
0
0
5
891 SUAZO (INT)
0
0
5
893 TADDEI RIC. (BRE)
0
0
2
908 THEREAU (CHI)
0
0
6
894 TONI (GEN)
5.5
5.5
25
895 TOTTI (ROM)
6.5
6.5
33
896 TREZEGUET (JUV)
0
0
18
898 VOLPATO (BAR)
0
0
1
899 VUCINIC (ROM)
4
4
25
901 ZARATE (LAZ)
5
5
17
902 ZIGONI (GEN)
0
0
1
CAMPIONATO
P.
V. G.
0
0
0
1
6
0
0
0
0
0
0
0
1
5
0
1
0
0
0
0
0
1
6,5
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
5,5
0
1
7
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1
6
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0
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0
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1
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1
6
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1
6
1
1
6
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1
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0
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1
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1
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1
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0
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6
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1
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0
1
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1
6
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1
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1
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1
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1
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0
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1
6
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1
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1
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0
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1
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1
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1
6
0
1
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0
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0
1
7,5
2
1
5,5
0
1
6
1
1
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0
1
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0
0
0
1
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1
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0
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0
1
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0
0
0
0
0
0
0
1
4,5
0
1
5
0
0
0
0
MEDIA
VOTO
0
6
0
0
5
0
0
6.5
0
0
0
0
5.5
7
6
0
0
0
5
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0
6
6
0
0
5
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0
5
0
0
0
6
6
0
6
6
0
0
5
6
0
0
6.5
5.5
0
6
0
6
0
0
0
7
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0
0
6.5
6
0
5.5
0
0
6
5
5.5
6
0
5.5
0
6.5
0
6.5
0
0
6
5
0
0
7.5
5.5
6
0
6.5
0
5.5
0
0
5.5
8
0
0
0
0
5.5
7
0
0
4.5
5
0
A.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
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w IL TOP 11 DEL GIORNO DOPO
I NUMERI
Questo è il nostro top 11 per la 36agiornata di campionato: avrebbe totalizzato 121 punti, 29 in più della reale vincitrice del turno.
Si schiera con il 4-3-3 con 6 punti di modificatore della difesa. Prima di questa giornata sarebbe costata 128 Magic milioni.
2
le
espulsioni
della prima
giornata,
entrambe nella
gara del Franchi
tra Fiorentina e
Napoli. I primi -1
di stagione
condannano
l’esterno viola
Vargas
e il mediano
azzurro Blasi
40
i milioni
necessari per
comprare
Zlatan
Ibrahimovic.
L’attaccante
svedese appena
arrivato al Milan
diventa
il giocatore
più costoso
di tutto
il listone
Magic
h 13,5 IL MIGLIORE
Pato
7,5
7
7,5
10
Antonioli
Gastaldello
Dainelli
Thiago Silva
7,5
Capuano
L’età è un
dettaglio. Otto
milioni spesi
benissimo...
Forse porterà
pochi bonus,
ma sui voti non
si discute.
Interessa e
parecchio
anche per i suoi
inserimenti.
Lo si sapeva
già: il milanista
è ormai un top
tra i difensori.
Chi ha speso 6
milioni per lui
s’è beccato
subito un +1.
10,5
10
9.5
10
10
Donati
Guberti
Ricchiuti
Bojinov
Inzaghi
Non c’è da
stupirsi del +3:
chi cerca gol sa
dove bussare.
Bella notizia;
gli capita
spesso di stare
dietro le punte.
In lista tra i
centrocampisti,
ma spesso te lo
trovi lì davanti.
E se fosse
arrivato l’anno
dell’esplosione
definitiva?
Di questi tempi
bastano solo
11 milioni per
portarlo a casa.
Boom Moscardelli
Il vecchio bomber
7,5 che non tradisce
il voto
di Antonioli
e Viviano,
i migliori portieri
del turno.
Il primo ha
sbarrato la porta
del Cesena
contro la Roma.
Il secondo ha
evitato che
l’Inter segnasse
contro il suo
Bologna
Ha esordito a 30 anni in A dopo tanta gavetta
Il gol dopo 15 minuti spinge a farci un pensierino
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAspettare 30 anni per avere
15 minuti di fiducia è un esercizio da saggio stoico. Davide
deve avere una bella pazienza: ha passato la vita in provincia con la solita sanissima abitudine. Negli ultimi dieci anni
Davide Moscardelli, detto Battigol (nessun errore, con due
t...) per la somiglianza a Gabriel Omar, l’ha messa dentro
sempre. Al Guidonia e alla Sangiovannese, alla Triestina e al
Rimini, al Cesena e nelle ultime due stagioni al Piacenza.
DUBBI
D
U
E DOMANDE?
SCRIVETECI
S
C
Ammonizioni,
espulsioni, assist…
Per qualsiasi tipo
di informazione
legata al nostro
gioco/concorso potete
scriverci a [email protected]
Ad ogni quesito sarà
data una risposta
Tutti a parlare di Ibrahimovic,
dello svedesone che torna a
Milano per (ri)cambiare il
destino rossonero. Poi si
aggiunge Robinho: e allora
tutti a parlare anche di lui, del
brasiliano con un destino da
fenomeno. In effetti, il duo
del mercato milanista ha
fatto luccicare gli occhi
dei tifosi. Ma domenica è
arrivato un doppio
richiamo all’ordine. «Non
penserete mica di fare a
meno del sottoscritto?»:
Pato l’ha urlato a San Siro
nel giorno della doppietta
alla prima del campionato.
In realtà nessun pericolo: è
nato un quadrilatero
d’eccezione. C’è anche
Dinho insieme a Robinho e
Ibra: pioveranno assist e
Pato ha già preso la mira.
Meglio tardi Un quieto navigare tra Serie C e B e una caterva
di gol, più di cento. Ma con il
solito divieto appeso all’ingresso della Serie A: la porta del
calcio dei grandi, per un motivo o per un altro, sempre sbarrata. Almeno fino alla calda
estate 2010: c’è il Chievo che
cerca un compare d’attacco a
Pellissier e c’è lui che a 30 anni
vuole finalmente salire al piano di sopra. Destini che si incrociano. Un po’ tardi, ma l’importante è che si incrocino.
Bastava spulciare Alla fiducia
del Chievo si aggiunge quella
dei manager che studiano il listone e poi scelgono. Ad esempio bastava una prima spulciata al gruppo degli attaccanti
gialloblù: si poteva intuire che
da quelle parti anche Moscardelli avrebbe subito detto la
sua. Il prezzo (8 milioni) invogliava pure, ma è la velocità
ad aver sorpreso: solo quindici minuti alla prima in casa
contro il Catania. Un pallone
recuperato su un rinvio suicida di Silvestre, dribbling verso
il centro e primo +3 della vita.
Per ributtarlo nella mischia c’è
da aspettare 15 giorni. Un’inezia: lui ha aspettato 30 anni.
Davide Moscardelli, 30 anni LAPRESSE
cont.
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MERCATO GLI AFFARI IN SERIE BWIN...
ULTIMI BOTTI
Tre stranieri
protagonisti
della chiusura
P
RUBINHO
PIÀ
DJURIC
Rubinho, 27 anni: il portiere
brasiliano passa in prestito dal
Palermo al Torino LAPRESSE
Inacio Pià, 28 anni: l’attaccante
brasiliano passa a titolo definitivo
dal Napoli al Portogruaro MOSCA
Milan Djuric, 20 anni: il bosniaco era
destinato alla Triestina e invece dal
Cesena è finito all’Ascoli LIVERANI
Atalanta, revival
con Dalla Bona
Toro, altri 3 arrivi
Brienza e Valdez al Siena. L’Empoli è scatenato
Soncin a Grosseto, Arma a Vicenza, Pià al Porto
NICOLA BINDA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dTanti bei colpi e qual-
che chicca nell’ultima di mercato della B. Come quella che
regala l’Atalanta, che riporta
a casa dopo 12 anni Sam Dalla
Bona, cresciuto a Bergamo e
poi andato al Chelsea insieme
a Luca Percassi, figlio del presidente nerazzurro; il centrocampista arriva dal Napoli,
ma la stagione scorsa da gennaio era stato al Verona, senza
però trovare molto spazio.
L’Atalanta nell’ultima giornata di mercato ha fatto anche
un estremo tentativo per prendere Giaccherini, offrendo
3,7 milioni, ma il Cesena anche stavolta ha detto di no.
Le altre grandi Il Siena è riuscito a definire i due arrivi dalla
Reggina, promessi dal presidente Mezzaroma ai tifosi: pre-
si Brienza e Valdez (250mila
euro per ogni prestito, 1,5 milioni per ogni riscatto); niente
da fare per l’altro difensore,
dopo il no del Brescia per Bega: sarebbe potuto arrivare Zoboli, ma non se ne è fatto nulla. La stessa Reggina, che ha
fatto molte cessioni, ottiene
Colombo dal Torino e, nell’operazione con il Siena, riporta in Calabria il talento Danti,
esploso la stagione scorsa a Cosenza. Il Torino, con il presidente Cairo tutto il giorno rinchiuso nel box, chiude invece
l’estate con 16 rinforzi: gli ultimi tre sono il portiere Rubinho (Palermo), il ritorno
dell’esterno Scaglia (Brescia)
e poi c’è anche De Feudis (Cesena) nello scambio con Gorobsov. Infine il Livorno, che
dopo l’ok della Roma per Barusso, proprio sul filo di lana è
riuscito a chiudere l’operazione con il Bari per avere l’attac-
SERIE BWIN
Colombo e Danti alla
Reggina. L’Ascoli la
spunta per Djuric.
Per il Padova ecco
Portin e Gallozzi.
Piacenza: Mandorlini
cante Volpato, mentre non c’è
stato niente da fare per il ritorno di Bonetto dalla Lazio.
L’oscar Protagonista assoluto
dell’ultima giornata di mercato è stato l’Empoli, che oltre
alle ottime cessioni (il giovane
attaccante Dumitru è passato
al Napoli) ha anche rinforzato
bene la squadra. Presi Gorzegno (Brescia) e Foti (Sampdoria), oltre al colombiano Lerma Chara e a Flavio Lazzari
(Udinese) nell’ambito della
cessione di Angella (che parte
subito per il Friuli) e Fabbrini
(finisce la stagione in Toscana) all’Udinese.
Le altre operazioni Due bei colpi li ha firmati il Vicenza: il
portiere Acerbis del Grosseto
e l’attaccante Arma del Cittadella in cambio di Carrà, che
passa al club veneto insieme all’altro attaccante Piovaccari
(Ravenna). L’Ascoli con un
colpo di coda ha fatto il sorpasso sulla Triestina e strappato
la punta Djuric (Cesena), ultimo contratto depositato di
questa lunga e sofferta estate;
in più arrivano ad Ascoli anche Cristiano (AlbinoLeffe),
Faisca e Lewandowski dal Padova in cambio di Portin, che
va in Veneto insieme al promettente Gallozzi (Foligno).
Da Padova parte anche Soncin, passato al Grosseto, che
tiene libero un posto anche
per Bellucci, svincolato dal Livorno. Situazione simile per il
Piacenza, che prende Matteo
Mandorlini (Parma) e a breve
lo svincolato Conteh (ex Grosseto). Il nuovo attaccante del
Portogruaro è Pià (Napoli, ex
Torino). Un ritorno a Crotone: si tratta di Russotto (Bellinzona). La Triestina, perso
Djuric, non prende altri attaccanti, riporta a casa Antonelli
(Bari) e strappa D’Aiello (Gela) al Torino. Un ritocco per il
Pescara: si tratta di Aquilanti
(Lanciano). Il Novara rescinde il contratto con Juliano e cede D’Angelo al Mantova in D.
Infine l’AlbinoLeffe, che porta a casa Manzoni dal Parma,
ma non fa in tempo a depositare il contratto con Gerardi (ex
Ancona) del Chievo.
GIUDICE LEGA PRO
Samuele Dalla Bona, 29 anni,
è stato uno degli ultimi colpi
del mercato. L’Atalanta l’ha
riportato a casa prendendolo
dal Napoli PIERANUNZI
IL CASO
La Fifa dà ragione al Crotone
Ora Gabionetta è tutto suo
MILANO La Fifa ha dato ragione
al Crotone nel procedimento
intentato contro l’Hortolandia, il
club brasiliano che rivendicava
la proprietà di Gabionetta. Il
fantasista quindi a questo punto
è tutto di proprietà del club
calabrese, che però ieri non ha
fatto in tempo ad aprire
trattative per cederlo, nemmeno
con il Torino che l’ha inseguito
per tutta l’estate. Quindi, non
appena Gabionetta sarà
informato del provvedimento,
potrà mettersi a disposizione del
tecnico Menichini.
COPPA ITALIA LEGA PRO
Livorno, che spavento per Surraco:
provoca un incidente sull’autostrada
e sarà denunciato perché ubriaco
Insulti a Maroni: multate quattro società
Cremonese, squalificati tre giocatori
Due gare ad Abbate e Scaglia (Verona)
Oggi le partite della quarta giornata
Sono attese le prime qualificazioni:
Pisa-Gavorrano quasi uno spareggio
VIAREGGIO (g.l.) Juan Surraco,
centrocampista uruguaiano del
Livorno, è stato denunciato a piede
libero per guida in stato di
ebbrezza dagli agenti della stradale
di Viareggio. Surraco è risultato
positivo al test dell’etilometro (1,4
rispetto ai 0,50 consentiti) dopo
avere provocato un incidente
(senza gravi conseguenze, ma la
patente gli è stata ritirata in attesa
della sospensione) sull’autostrada
Genova-Livorno, all’altezza di Torre
del Lago. Sull’auto (una Range
Rover), con Surraco c’erano altri
tre compagni di squadra che sono
rimasti illesi. Il gruppo viaggiava in
direzione Pisa quando è il veicolo è
sbandato e ha battuto prima
contro il guard-rail e poi ha
tamponato un'altra vettura. Il
giocatore è rimasto lievemente
ferito ed è stato medicato
all’ospedale Santa Chiara di Pisa.
FIRENZE Tre società di Prima
divisione (Pavia, Cremonese e
Pergocrema) e una di Seconda
(L'Aquila) dovranno pagare
sostanziose ammende per cori
offensivi dei rispettivi tifosi verso il
ministro dell'Interno, Roberto
Maroni, chiaramente contrari alla
Tessera del tifoso. Il giudice sportivo
ha inoltre squalificato 12 giocatori (10
di Prima divisione, 2 di Seconda) dei
quali tre della Cremonese. Ecco il
dettaglio dei provvedimenti.
Si gioca oggi la quarta giornata di
Coppa Italia Lega Pro: ecco arbitri
e situazione (ore 17).
GIRONE A Canavese-Pro Vercelli:
Losito di Pesaro; Pavia-Casale:
Giorgetti di Cesena. Classifica: Pro
Vercelli (2 partite giocate) p. 6;
Valenzana (3) e Casale (2) 3;
Canavese (3) 2; Pavia (2) 1.
GIRONE B Lecco-Pergocrema:
Benassi di Bologna; Renate-Tritium
(a Monza): Manganiello di Pinerolo.
Classifica: Pro Patria (3) p. 8;
Tritium (2) 4; Lecco (2) e
Pergocrema (3) 3; Renate (2) 0.
GIRONE C Carpi-Rodengo (ore 18):
D’Angelo di Ascoli; Crociati NocetoMontichiari: Spinelli di Terni.
Classifica: Carpi (2) p. 6;
Montichiari (3), Mezzocorona (3) e
Rodengo (2) 4; Crociati N. (2) 0.
GIRONE D Bassano-Giacomense:
Bellutti di Trento; Sacilese-Bellaria:
Sguizzato di Verona. Class.: Sambo
(3) e Bassano (3) p. 7; Giacomense
(2) 3; Bellaria (2) e Sacilese (2) 0.
GIRONE E Carrarese-Sanremese:
Romano di Modena;
Entella-Viareggio: Minelli di Varese.
Classifica: Savona (4) p. 8;
Viareggio (2) ed Entella (2) 4;
Sanremese (3) 2; Carrarese (3) 0.
GIRONE F Pisa-Gavorrano: Monaco
di Tivoli; SangiovannesePoggibonsi (20.30): Citro di
IL GIUDICE SPORTIVO
Non ci sono squalificati
Diffida per Iaconi (Triestina)
MILANO Non ci sono giocatori
squalificati dal giudice sportivo
dopo la seconda giornata.
Ammonizione con diffida e
ammenda per il tecnico Iaconi della
Triestina. Ammende: 1.500 euro
per Catellani (Sassuolo) e Caridi
(Grosseto), 1.000 euro per
Sicignano (Frosinone). Società:
ammende di 750 euro a Padova e
AlbinoLeffe.
LA SITUAZIONE
Nessuno a punteggio pieno
Si va in campo domenica
Questa la situazione in serie B
dopo due giornate: Sassuolo,
Novara, Atalanta, Siena, Empoli,
Modena e Varese p. 4; Vicenza,
Livorno, Portogruaro e Cittadella 3;
Padova, Ascoli, Crotone, Pescara
e Grosseto 2; Frosinone, Piacenza,
Reggina, Triestina e AlbinoLeffe 1;
Torino 0. La terza giornata si gioca
domenica per la pausa della Serie
A dovuta agli impegni della
Nazionale, con un mini-spezzatino:
un anticipo il sabato, una partita
all’ora di pranzo della domenica e
un posticipo serale. Ecco il
programma (ore 15): AscoliAlbinoLeffe; Atalanta-Frosinone;
Cittadella-Novara; GrossetoVicenza; Livorno-Siena (ore 20.45);
Modena-Padova (ore 12.30);
Portogruaro-Sassuolo; RegginaPiacenza; Torino-Crotone (sabato,
ore 20.45); Triestina-Pescara;
Varese-Empoli.
PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi:
due giornate a Marchesetti
(Alessandria), Gervasoni
(Cremonese) e Scaglia (Verona); una
a Pepe (Cavese), A. Bianchi e Stefani
(Cremonese), Cascone (Alto Adige),
Liccardo e Esposito (Paganese). Non
espulsi: due giornate ad Abbate
(Verona). Ammende alle società:
6.000 euro Pavia (anche per cori
offensivi contro la Polizia); 5.000
Cremonese e Pergocrema; 1.500
Verona; 1.000 Cavese e Sorrento;
250 Alessandria.
SECONDA DIVISIONE Giocatori
espulsi: una giornata a Martinelli
(Lecco) e Di Pasquale (Milazzo).
Dirigenti: inibito fino al 7 settembre
Mancini (Vibonese). Ammende: 5.000
euro L'Aquila; 1.500 Avellino.
LA PRIMA DIVISIONE
Domenica c’è la 3a giornata
Lucchese e Atletico in volo
In Prima divisione dopo le prime due
giornate ci sono solo due squadre a
punteggio pieno nel girone B, mentre
spicca il Verona al palo. Ecco la
situazione e le gare di domenica
(inizio alle ore 15):
GIRONE A Ravenna, Spal,
Alessandria, Lumezzane e Pavia p. 4;
Cremonese, Como, Gubbio,
Paganese, Monza, Pergocrema,
Reggiana, Sorrento e Spezia 2;
Bassano, Salernitana e Alto Adige 1;
Verona 0. Prossimo turno: Alto
Adige-Salernitana;
Como-Pergocrema; Cremonese-Spal
(lunedì, ore 20.45); Gubbio-Ravenna;
Lumezzane-Alessandria;
Monza-Verona; Paganese-Bassano;
Pavia-Spezia; Sorrento-Reggiana.
GIRONE B Lucchese e Atletico Roma
p. 6; Foligno, Cosenza, Lanciano e
Viareggio 4; Foggia, Gela, Benevento
e Taranto 3; Pisa e Nocerina 2;
Andria, Barletta, Cavese e Ternana 1;
Siracusa e Juve Stabia 0. Prossimo
turno: Barletta-Juve Stabia;
Benevento-Nocerina;
Cavese-Cosenza; Foligno-Viareggio;
Lanciano-Foggia; Lucchese-Ternana;
Pisa-Atletico Roma; Siracusa-Andria;
Taranto-Gela.
Battipaglia. Classifica: Pisa (2) e
Gavorrano (2) p. 6; Poggibonsi (2)
3; Sangiovannese (3) e Prato (3) 1.
GIRONE G (3ª giornata)
Villacidrese-Latina: Brasi di
Seregno. Classifica: Villacidrese (1)
e Pomezia (2) p. 3; Latina (1) 0.
GIRONE H Celano-Fano: De
Benedictis di Bari; L’AquilaGiulianova (ore 16): Operato di
Isernia. Classifica: Foggia (3) p. 9;
Giulianova (3) 4; L’Aquila (2) 3;
Celano (2) 1; Fano (2) 0.
GIRONE I Campobasso-Isola Liri:
Aloisi di Avezzano; Fondi-Barletta
(a Gaeta): Cangiano di Napoli.
Classifica: Fondi (3) p. 7; Barletta
(2) 6; Campobasso (2) 2; Chieti (3)
1; Isola Liri (2) 0.
GIRONE L Andria-Brindisi (20.30):
Coccia di San Benedetto; MateraMelfi: Zappatore di Taranto. Class.:
Nocerina (3) p. 6; Matera (2), Melfi,
(2) e Brindisi (2) 3; Andria (1) 0.
GIRONE M Avellino-Normanna: Dei
Giudici di Latina; Neapolis-Lamezia
(a Torre del Greco): Verdenelli di
Foligno. Classifica: Avellino (3) p. 5;
Neapolis (2) e Normanna (2) 4;
Vigor Lamezia (2) e Paganese (3) 1.
GIRONE N Gela-Milazzo (20.30):
Terzo di Palermo; Siracusa-Trapani (20.30): Adduci di Paola. Class.: Siracusa (2) e Trapani (2) p. 6; Milazzo
(2) 3; Gela (1) e Vibonese (3) 0.
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...E QUELLI IN LEGA PRO
Il Verona parla straniero
Cosenza e Pisa che colpi
Scatenato anche il Ravenna. Super Benevento: Joelson e Zito
Anselmi passa al Barletta, Rossini al Como e Melara alla Spal
BINDA-DI SCHIAVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dQuattro club di Pri-
ma su tutti alla chiusura del
mercato. Tre stranieri al Verona: l’austriaco Pichlmann
(Grosseto), l’islandese Hallfredsson (Reggina) e il difensore
argentino di 22 anni Santiago
Vergini (giocava nell’Olympia
Asuncion in Paraguay). Si rafforza molto il Cosenza con Degano (Crotone), Martucci
(Spal), Matteini (ex Rimini) e
Coletti (Foggia). Anche il Pisa
compie una mezza rivoluzione con Mosciaro (Catanzaro),
Tabbiani (Triestina), Calori e
Passiglia (Vicenza, due ritorni) e Wellington (Udinese),
mentre all’ultimo è sfumato
Bombardieri (AlbinoLeffe).
Con la cessione di Piovaccari,
il Ravenna mette in piedi un
grande mercato: ecco Paolo
Rossi (Cittadella), Maggiolini
(Cosenza), Cazzola (Varese) e
anche Rosso (Pro Patria).
Altre del girone A Il Como riporta in Italia i gol di Fausto Rossini (svincolato dal Bellinzona)
Thomas Pichlmann, 29 anni PEGASO
Luca Tabbiani, 31 anni LIVERANI
Davide Matteini, 28 anni LIVERANI
e prende anche il brasiliano Filipe (Siena). Il Monza preleva
Willy Aubameyang (Milan,
era in Belgio) e Campisi dal Verona. Due arrivi a Pavia: Marconi dell’Atalanta e Del Padrone dallo Spezia a cui è stato
girato l’estroso Boldrini. Virdis (Sampdoria) va all’Alto
Adige. Il Pergocrema prende
il portiere Ingrassia dal Palermo. A Lumezzane torna Pisacane (ex Ancona) dal Chievo e
con lui c’è Inglese (Pescara).
La Reggiana preleva Mangiarotti dal Pavia. Colpo Spal: ecco Melara dalla Pro Patria.
Altre del girone B Rispetto a
quanto annunciato dal neopresidente Deodati, alla Ternana
arrivano solo due giocatori:
Della Penna dalla Roma (Pit
ha rifiutato) e Artistico (Pescara); non s’è fatto in tempo per
Caremi (Frosinone). Si rafforza molto bene il Benevento
con Zito (Siena), Joelson e A.
Viola (Reggina). La Lucchese
ingaggia Pondaco (Portogruaro). Due giovani a Viareggio:
Gigli (A. Roma) e Silvestri (Juve). Tris al Foligno: Giovannini (Padova), La Mantia (Frosinone) e Della Penna (Pro Vasto). Il Barletta fa poker con
Anselmi (Verona), Rajcic (Bari), Masiero (Pro Patria) e Picone (Reggina). Il Lanciano preleva Romito (Pescara) e Del
Prete (Cavese). Bis per l’Atletico Roma: Dragoni (Piacenza)
e Galuppo (Cesena). Cavese:
ecco Ciano e Diana (Napoli).
Di Cuonzo (Catanzaro) va alla
Juve Stabia, Elia (Bologna) all’Andria, Baiocco (Atletico Roma) e Provenzano (Sampdoria) al Siracusa.
Tutta la Seconda Tre protagonisti: la Pro Patria prende Cintoi (Spezia), Calzi (Ravenna),
Aloe (Ascoli), Nossa (Barlet-
ta) e Artuso (Chievo); il Rodengo ottiene Lepore (Varese), De Masi (Mezzocorona),
Vino (Cremonese), Ferrari
(Brescia, era al West Ham), Colombo (Juve Stabia) e Corrardini (Casarano); bene L’Aquila con Daminuta (Milan), Giraldi (Nocerina), Falconieri e
Potenza (Ascoli). E poi. Girone A: Fabbro (Spal) e Goisis
(Cassino) vanno al Lecco, Ravasi (Lucerna) al Renate, Beretta (Spezia) e Temperino
(Palermo) al Canavese, Bracaletti (Spal) al Feralpi Salò,
Marini (AlzanoCene) al Montichiari, Righini (Vicenza) al
Mezzocorona, Ruggeri (Rovigo) alla Sambonifacese, Mbida (Vicenza) al Savona, Amedeo Tacchinardi (Cremonese)
all’Entella. Girone B: Ferrari
(Parma) ai Crociati, Cori (Ternana) e Benassi (Viareggio) alla Carrarese, Tabacco (Pescara) alla Sangiovannese, Esposito (Casoli), Pierantozzi (Scafatese) e Di Antonio (Ascoli)
al San Marino, Iadaresta (Foligno) al Fano, Paponetti (Crotone) e Margarita (Grosseto)
al Giulianova, quindi Dal Bosco (Vicenza), Ravelli (Verona), Idda (Brindisi) e Ciminà
(Giulianova) alla Villacidrese. Girone C: Cucciniello
(Sampdoria) e Barbetti (A. Roma) al Fondi, Di Fiordo (A. Roma), Murati (Potenza), Giusti
(Lanciano) e Conversi (Crotone) al Campobasso, Manoni
(Entella), Vicentini (Pescara)
e Di Matteo (Cesena) al Brindisi, Calà (Udinese) al Matera, Maisto (Cassino) al Melfi,
Ammendola (Napoli) alla Normanna, Terracciano (Nocerina) al Milazzo e Crimaldi (Brescia) al Trapani.
Chi legge, si vede.
Giornali, quotidiani e periodici:
il miglior modo per non rimanere senza parole.
Se leggi puoi svagarti con quello che ti piace, arricchirti con quello
che ti interessa e informarti con quello che non sai. Perché tutte le
persone parlano di cose e saperle è meglio che non saperle.
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MOTO
fNel weekend la MotoGP corre già a Misano:
due piloti iberici comandano il Mondiale
y
SÌ
DOMENICA
MOTOGP
ALLE 14
LORENZO
Grandissima forza mentale
Adattabilità alla moto
Costanza di prestazioni
Domenica a
Misano (4.226
m) si corre il GP
di San Marino.
Diretta integrale
su Mediaset
Premium
PEDROSA
Grande concretezza in gara
Partenza e primi giri velocissimi
Talento e capacità di guida
LORENZO
Capacità tecniche da scoprire
Messa a punto non raffinata
Qualche atteggiamento forzato
Prove libere
12.40-13.40
la 125
13.55-14.55
la MotoGP
15.10-16.10
la Moto2
Sintesi all’1
su Italia 1
PEDROSA
Poco peso per la MotoGP
Non indirizza tecnicamente la Honda
Chiusura assoluta con l’esterno
Lo spagnolo Jorge Lorenzo (sinistra), 23 anni, chiacchiera col rivale e connazionale Dani Pedrosa, 24 MILAGRO
JORGE contro DANI
Il derby di Spagna
non solo in pista
Lorenzo: pilota sicuro, equilibrata la Yamaha
Pedrosa: uomo in lotta con la Honda e col mondo
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dUn po’ il diavolo e l’acquasanta. Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa sono così. In comune hanno
solo la Spagna natia: ma questo, piuttosto, può essere un’aggravante.
Sono loro la MotoGP attuale,
due per un titolo: probabile per
Jorge, grazie ai 68 punti di vantaggio, molto più difficile per
Dani, stravolgimenti a parte. Si
conoscono da quando erano
bambini, 12-13 anni, e da lì sono state sempre scintille. Normale: troppo diversi.
Numeri Le carriere sono quasi
parallele: 158 GP Pedrosa (24
anni), 139 Lorenzo (23). Come
Mondiali siamo 3-2, con Dani
che, oltre ai 2 titoli 250, ne ha
uno in 125. Ma ora Jorge pareggerà con gli interessi.
SUPERBIKE C’E’ IL NÜRBURGRING
Biaggi, titolo
possibile ma
niente calcoli
Max sarà iridato se domenica
IN TV totalizzerà 40 punti: «Non voglio
VENERDÌ sapere che cosa farà Haslam»
NO
FILIPPO FALSAPERLA
27
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Ed è un vero testa a testa come
vittorie. Tre settimane fa Lorenzo aveva fatto l’aggancio a quota 33 (12 vittorie MotoGP in 3
anni); Pedrosa, con il centro a
Indianapolis, riallunga e si avvicina a quota 11 nella classe regina, ma in 5 stagioni contro 3.
Carattere Qui c’è l’abisso. Sono
all’opposto e le rivalità di clan
hanno fatto il resto. Lorenzo è
decisamente proteso verso
l’esterno. Gli piace conoscere
anche settori non strettamente
legati alla moto, come il teatro,
la comunicazione, la scoperta
di se stesso.
Pedrosa invece, complice anche lo stile di vita impostogli
dal manager Alberto Puig, vive
in un isolamento monastico,
che talvolta raggiunge una forma maniacale: non si deve ridere, si vive sempre insieme, gli
altri non devono scalfire lo sbar-
ramento che gli è stato fatto intorno. Una situazione che non
gli giova e che lo pone in conflitto con l’universo.
Moto La bilancia è decisamente
a favore della Yamaha. A Indianapolis la Honda ha dato una
dimostrazione di superiorità
motoristica («Noi – dice Valentino Rossi – soffriamo sulle piste
dove il rettilineo segue accelerazioni da fermo»), ma mediamente la moto di Iwata è più
avanti, grazie all’equilibrio telaio-motore. Poi Lorenzo ha vita
facile nelle prove. Di solito cambia pochissimo dall’assetto base e riesce ad andare sempre a
ottimi livelli. La Honda, invece,
per colpa anche di Pedrosa che
da 5 anni ne è il faro, non ha
ancora trovato la direzione tecnica giusta. Ogni anno rivoluziona la moto senza mai centrare il bersaglio. Durante l’anno
lavora in maniera pazzesca sfornando novità a raffica, ma questo alla fine complica la vita dei
piloti. Così, senza messa a punto di base, ogni sessione di prova è una battaglia per individuare la strada giusta.
Guida Forse complici le caratteristiche delle rispettive moto, i
due spagnoli sono l’antitesi. Lorenzo è molto dolce e curva
«tondo», assecondato dalla sua
bilanciatissima Yamaha, che
non ha molti cavalli ma un’erogazione morbida. La cattiva
Honda ha bisogno invece di più
forza.
Pedrosa è piccolo (ma palestrato) e si aiuta tirando su con
grande veemenza la RCV prestissimo, creando una sorta di
«spigolo» nella traiettoria. Così
può accelerare presto e con le
ruote già dritte. In più, lui è un
vero animale da gara: anche se
in prova soffre, dopo il semaforo ci prova sempre.
Prospettive Per motivi diversi
tutti e due non parlano di titolo. Per Pedrosa è il momento
delle recriminazioni: «Non
avessi perso i 20 punti sicuri di
Laguna Seca cadendo, la situazione sarebbe diversa. Così posso solo guardare gara per gara».
«Anche se ho tanti punti di vantaggio – incalza Lorenzo – non
ho nessuna voglia di fare il ragioniere. Domenica ho fatto
una gara disastrosa (terzo!
n.d.r.) sia per la messa a punto,
sia come preparazione fisica.
Non vedo l’ora di arrivare a Misano. Ho un solo obiettivo: vincere».
SABATO
Qualifiche
13-13.40
la 125
13.55-14.55
la MotoGP
15.10-15.55
la Moto2
Diretta dalle
13.30 su Italia 1
DOMENICA
Le gare
ore 11 la 125
12.15 Moto2
14 la MotoGP
Dirette
dalle 10.45
su Canale 5
Max
Biaggi,
39 anni
ALEX
PHOTO
PAOLO GOZZI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dMax Biaggi, è già l’ora del Mondiale. Domenica al Nürburgring (in Germania) il romano dell’Aprilia potrebbe diventare con largo anticipo il
primo italiano a conquistare la corona Superbike. A 3 GP alla fine — Germania, Italia e Francia — e 150 punti da assegnare, Biaggi riparte
da +60 e per chiudere i giochi dovrà guadagnarne 40 sull’inseguitore Leon Haslam (GB).
Combinazioni E’ un obbiettivo difficile perché le
due manche mettono in palio 50 punti e tutte le
combinazioni a favore di Max sono al limite: dovrebbe finire due volte 2˚ con il rivale della
Suzuki senza punti, o fare doppietta sperando
che Haslam non incameri più di 10 punti (due
volte 11˚). Se domenica Biaggi raggiunge 100
punti di vantaggio diventa irraggiungibile perché anche se non facesse più risultato, a pari punteggio avrebbe la meglio per il maggior numero
di successi parziali (ora sono 9-3). Haslam però
non è mai andato così male: il peggior risultato è
stato a Brno (8˚ e 10˚, con 14 punti).
Numeri Biaggi potrebbe conquistare a 39 anni il
5˚ titolo della carriera dopo i 4 della 250, tre con
Aprilia (’94-96) e uno con Honda (’97). Al Ring,
Max correrà la gara numero 100 in Superbike:
nelle precedenti 99 ha conquistato 13 vittorie (4 nelle tre stagioni precedenti) e 46 piazzamenti sul podio.
Max però non sente il momento. Dopo
un mese di vacanze in California, è tornato ieri in pista per un test al Mugello (miglior tempo in 1’53"0) — insieme a Fabrizio (Ducati, 1’52"7,
che oggi lascerà il posto al compagno Haga) — e ha commentato: «Ho
un buon vantaggio ma restano tre GP
e non farò calcoli, preferisco pensare
solo ad andare meglio che posso su un
tracciato che nel 2009 non è stato troppo favorevole alla nostra Rsv4 (4˚ e
5˚; ndr). Ci sono 6-7 piloti che possono puntare al successo e le sorprese
sono all’ordine del giorno. Non ho ancora deciso se farmi segnalare la posizione di Haslam durante la gara, decideremo nella riunione di domani.
Ma non credo che serva, il cammino
è ancora lungo e io sono preparato a
giocarmi il titolo nell’ultimo giro della gara finale a Magny-Cours il 3 ottobre». Ma se in Germania sarà difficile si
potrebbe comunque già programmare
la festa per il 26 settembre a Imola...
FORMULA 1
Massa start irregolare, Alonso primi giri fatali
Felipe troppo avanti
in griglia a Spa,
Fernando 5 volte su
13 subito indietro
a Monza, nella gara dalla quale
la Ferrari si attende la svolta,
dopo lo sfortunato GP del Belgio. Nel quale c’è anche stato
un piccolo «giallo». Si tratta
della posizione di partenza di
Massa in griglia.
ALESSANDRO STEFANINI
Oltre Felipe dopo il giro di formazione è andato oltre la linea
bianca dietro alla quale devono stare le ruote anteriori, fermandosi — come si nota dalle
immagini del sito OmniCorse.it — circa mezzo metro oltre, in una posizione irregolare
che il commissario di linea non
ha segnalato. Una infrazione
che poteva costargli un drive-through. Domenica Massa
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dSi terrà oggi o domani il test
aerodinamico della Ferrari sul
circuito di Vairano, a sud di Milano. Sarà Giancarlo Fisichella
ad accollarsi il lavoro in vista
del GP d’Italia, tra due domeniche. Sul rettilineo di 1800 metri saranno provate alcune soluzioni che poi vedremo in pista
sarà a Budapest per il Ferrari
Racing Days e farà alcuni giri
su una F2008.
Intanto, Alonso sul sito Ferrari
è tornato sulla gara sottolineando che poteva finire sul podio:
«Invece sono stato costretto a
rientrare subito ai box e tutto è
cambiato. L’uscita di pista non
ci voleva ma con la pioggia era
sfumata anche la possibilità di
guadagnare qualche posizione
attraverso la strategia. Quest’anno sembra che i primissimi giri non mi siano particolarmente favorevoli: in 5 gare su
13 mi sono ritrovato nelle retrovie, vuoi per i nostri errori,
vuoi per episodi indipendenti
dalla nostra volontà...».
BUTTON
«Con i nuovi test
rivali più lente»
Il suo compagno di squadra,
Lewis Hamilton, ha già vinto 3
GP ed è in testa alla classifica,
ma Jenson Button è sicuro che
per la lotta al titolo la McLaren
sosterrà entrambi i piloti allo
stesso modo nonostante il
campione del mondo abbia
ottenuto 2 successi e sia 4˚ in
classifica con 35 punti di
distacco. Lo ha detto Button al
Telegraph online, spiegando
che «le nuove verifiche
aerodinamiche a cui saranno
sottoposte a Monza le vetture
freneranno ancora di più le
rivali»
Massa a Spa: la Ferrari è oltre la riga bianca di partenza (freccia) DA YOUTUBE
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28
R
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CICLISMO VUELTA, 5ª TAPPA
Nibali, 1" di troppo
ma è come una vittoria
Al siciliano scappa Anton, che gli soffia il successo per un nulla
«Ho guadagnato tempo su tutti i rivali: il bicchiere è mezzo pieno»
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALDEPEÑAS DE JAEN (Spagna) dLe
montagne vere devono ancora
cominciare, ma la Vuelta ha già
preso una precisa fisionomia. La
corsa spagnola ha una faccia che
sorride, come quella di Vincenzo
Nibali, secondo ieri al traguardo
con un’espressione più vispa e
molto meno sofferente rispetto a
quella del giorno prima a Malaga, dove pure era stato protagonista.
Tempo «Avevo pagato il caldo
atroce — conferma il siciliano
della Liquigas — ma ormai mi sono quasi adattato. Peccato che
mi sia sfuggita la vittoria, ma
guardo il bicchiere mezzo pieno
nel quale ci sono i 12" di abbuono conquistati. Tempo prezioso». Lo Squalo ora è 4˚ a 12" dalla maglia rossa Gilbert (ieri 5˚ a
5" dal vincitore Igor Anton). E veste la maglia bianca di miglior
giovane. Gli è solo mancato un
pizzico di lucidità nell’ultimo chilometro, dove c’era una parete
verticale di 150 metri al 27%.
«Aspettavo che si muovesse Rodriguez perché questo è il suo
terreno. Così ho perso l’attimo
buono e Anton mi è sfuggito. Peccato, perché ci tenevo a questo
successo. Avevo un pensiero per
un amico, Angelo Maddaleno,
morto per un infarto durante
una cicloturistica». Vale lo stesso, per il cuore che Vincenzo ci
ha messo. E l’impressione, osservando i suoi occhi e la sua serenità, è che occasioni per le dediche
ne troverà molte in questa Vuelta.
Pantani basco Igor Anton, che
qui chiamavano il «Pantani Basco», è il vincitore di giornata e
uno con il quale bisognerà fare i
conti fino alla fine. Ora è 2˚ nella
generale, a 10" dal leader. A cronometro va piano, ma in questa
corsa c’è solo una prova contro il
y
GILBERT
RESTA
LEADER
que sta bene e l’ha messo in mostra anche ieri. Nel finale, con
una tirata prima sua e poi di Caruso, il gruppo s’è frantumato.
tempo (di 46 km) e tanta montagna. «Non ho mai vinto una corsa a tappe, piano a mettermi tra i
favoriti», si difende il 27enne scalatore della Euskaltel, all’ottava
vittoria in carriera.
Sfinge Il russo Denis Menchov
invece è la solita sfinge. Ieri ha
chiuso 11˚ a 19" dal vincitore e
ora è già a 59" da Nibali. «Ma
l’ho visto tenere duro, segnale
che sta bene e che ci crede —
spiega Filippo Pozzato —. Vincenzo però lo vedo pedalare
molto bene, agile. Può lottare
per la vittoria sino alla fine». Il
vicentino della Katusha è di ottimo umore. Intanto s’è fatto crescere i baffi. Due stagioni fa, con
questo look, qui in Spagna conquistò per un giorno la maglia di
leader. «E Ballerini poi non mi
portò al Mondiale, lasciamo perdere», precisa sorridendo Pippo. Il capitano azzurro comun-
x
IGOR ANTON
27 anni, spagnolo
scalatore dell’Euskaltel
«Nella mia carriera
non ho mai conquistato
una corsa a tappe,
perciò adesso andateci
piano a considerarmi
tra i favoriti
per il successo finale»
Toro Tornando agli altri uomini
di classifica, chi mastica amaro è
Sastre, che ha perso 1’34" e nella
generale è già a 2’15": se non è
fuori dai giochi poco ci manca.
Meglio di lui stanno Purito Rodriguez, pari tempo con Anton, ma
con un faticoso Tour sulle spalle
(8˚) che alla lunga potrebbe influire, ed Ezequiel Mosquera,
10˚ a 55" nella generale, che
quando vede il rosso della Vuelta
carica come un toro. Andy Schleck invece colleziona brutte figure non degne di un campione. Come il giorno precedente, ha beccato un quarto d’ora. E negli ultimi due arrivi, teoricamente adatti a lui, non ha brillato nemmeno
il fratello Frank, che è già a 50"
dalla maglia rossa.
Contador scivola sull’olio:
il tre volte re del Tour
ha un ginocchio infiammato
ARRIVO
1. Igor ANTON
(Spa, Euskaltel)
183,8 km in
5.00’29", media
36,700;
2. Nibali a 1";
3. P. Velits (Slk);
4. Rodriguez
(Spa); 5. Gilbert
(Bel) a 5";
6. Van Garderen
(Usa) a 8"; 7.
Mosquera (Spa)
a 12"; 8. Roche
(Irl); 9. Plaza
(Spa); 10. Uran
(Col) a 19"; 11.
Menchov (Rus);
12. Arroyo (Spa);
13. F. Schleck
(Lus);
14. Bruseghin;
25. Sastre (Spa)
a 1’34"
CLASSIFICA
Vincenzo Nibali, 25 anni, all’attacco sullo strappo finale: lo ha sorpreso Igor Anton (sotto) SUNADA/BETTINI
IN ALLENAMENTO
1. Philippe
GILBERT (Bel,
Omega)
13.56’30"; 2.
Anton (Spa) a
10"; 3. Rodriguez
(Spa);
4. Nibali a 12";
5. P. Velits (Slk)
a 16"; 6. Van
Garderen (Usa)
a 29"; 7. Tondo
(Spa) a 49"; 8.
F. Schleck (Lus)
a 50"; 10.
Mosquera (Spa)
a 55"; 14.
Menchov (Rus) a
1’11"; 22. Sastre
(Spa) a 2’15"
OGGI
5ª tappa,
Guadix-Lorca,
198,8 km per
velocisti
TV
Eurosport
dalle 16
L’ha tradito una macchia d’olio. Alberto Contador
(nella foto AP) ieri si stava allenando nei pressi di
Pinto, la cittadina alla periferia di Madrid dove vive,
quando è scivolato a causa dell’olio sull’asfalto,
vicino a una rotonda. Il re di tre Tour, un Giro e una
Vuelta era riuscito a rientrare a casa in bici, ma i
dolori nella notte si sono fatti sentire: per lui una
forte infiammazione al ginocchio destro che lo
obbligherà ad anticipare di una settimana il periodo
di riposo previsto. In effetti lo spagnolo, che
lascerà l’Astana per correre nel 2011 con la Saxo
Bank-Sungard di Riis, non aveva in programma
altri impegni agonistici in questa stagione.
taccuino
MONDIALI MTB IN CANADA
Staffetta: l’Italia cerca ancora l’oro
d(m.gaz.) Oggi a Mont Sainte Anne (Canada) cominciano i
Mondiali di mountain bike e l’Italia, nella cronostaffetta
cross country, si gioca subito una carta importante con
Marco Aurelio Fontana, Eva Lechner, l’under 23 Gerhard
Kerschbaumer e lo junior Maximilian Vieider. Un anno fa, a
Canberra, gli azzurri (c’era Cominelli e non Vieider) vinsero
l’oro, ma la favorita è la Svizzera, fresca di titolo europeo
proprio davanti all’Italia.
TRA I DILETTANTI NELLA TREVIGIANI
«Turbo» Guerini in ammiraglia
d(m. gaz.) È cominciata bene l’avventura della Trevigiani
Dynamon Bottoli alla Vuelta Tenerife: la squadra veneta ha
chiuso al 3˚ posto la cronosquadre d’apertura di 22,6 km.
Nel team di patron Remo Mosole è stato anche il giorno del
debutto in ammiraglia di Beppe «Turbo» Guerini, l’ex pro
bergamasco che vinse due tappe al Tour (memorabile quella sull’Alpe d’Huez nel ’99) e arrivò terzo al Giro nel ’97 e ’98.
DOPING: LO STESSO CASO DI PELLIZOTTI
Valjavec torna a correre
dLo sloveno dell’Ag2r Tadej Valjavec tornerà in gruppo
domenica, al Tour du Doubs. Valjavec era stato fermato
all’inizio di maggio - come Franco Pellizotti - per presunte
anomalie nei valori del passaporto biologico, ma la federazione slovena ha deciso di non sanzionarlo perché dall’inchiesta non sono emerse prove di colpevolezza.
CANOA POLO A Milano scattano i Mondiali
27, è tracciato sull’acqua con
le boe ed è circoscritto da una
fune galleggiante. Le porte sono collocate al centro dei due
lati brevi del campo. Ogni partita dure due tempi di 10 minuti ciascuno. La pagaia viene utilizzata sia per vogare sia per
giocare la palla.
Boe, porte e gol
I Pelé della pagaia
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dDa oggi fino a domenica si terranno all’Idroscalo
di Milano i campionati del
Mondo di canoa polo. Sono 64
le squadre presenti provenienti da 25 nazioni.
L’Olanda è campione in carica, l’Italia invece detiene il titolo europeo ed è stata terza al
Mondiale.
L’evento è stato presentato ieri in un incontro a cui hanno
partecipato, con il presidente
della Fick Luciano Buonfiglio
e quello del club Idroscalo Cecco Re, l’assessore allo sport e
tempo libero della Provincia
Cristina Stancari, il responsabile per la polo nella federazione internazionale, il britannico Greg Smale, e otto atleti delle squadre azzurre che hanno
simbolicamente rappresentato tutti i loro compagni: Luca
Bellini, Giampiero De Luca,
Davide Novara, Samuel Raeifsnayder, Francesca Ciancio,
Martina Anastasi, Silvia Cogoni e Fulvia Molea.
Regole Sul bacino milanese sono stati ricavati quattro campi
di gara dove si disputeranno i
tornei senior maschili e femminili e under 21. Il campo da
gioco, che misura 35 metri per
E’ L’EDIZIONE NUMERO 9
Quella di Milano sarà la 9a edizione dei Mondiali di canoa polo, una
disciplina in grande espansione. Nella foto a sinistra, una fase degli
allenamenti su uno dei quattro campi allestiti all’Idroscalo. Sopra, il
presidente Fick Luciano Buonfiglio e l’assessore allo sport della
Provincia Stancari con una rappresentanza di atleti azzurri OMEGA
Gironi L’Italia senior è inserita
nel gruppo C con Gran Bretagna, Danimarca, Taiwan e Polonia. L’esordio oggi alle 10
contro Taiwan, quindi alle 14
con la Danimarca. Domani alle 11 con la Gran Bretagna e
alle 17,30 con la Polonia. Le
donne sono nel gruppo A con
Gran Bretagna, Iran, Danimarca e Singapore: esordio oggi alle 10.30 con la Danimarca,
quindi alle 14.30 con Singapore e il giorno dopo alle 13.30
con l’Iran e alle 17 con la Gran
Bretagna.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
R
CICLISMO AVEVA 50 ANNI
TRIONFI E AMAREZZE / GUARDA LA FOTOGALLERY SU GAZZETTA.IT
Aveva
22 anni
quando
vinse il
Tour 1983
Ieri, alle 12.30, nell’ospedale
Pitié-Salpetrière di Parigi, è
morto Laurent Fignon. Aveva
50 anni. Lo scorso anno gli
era stato diagnosticato il
cancro. Aveva continuato a
lavorare come commentatore
in tv e alla radio al Tour 2010
MARCO PASTONESI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSala-stampa del Tour de France 2010: un palazzetto dello
sport. Fuori, pioggia e camion.
Dentro, confusione e disordine.
Seduto, lui: Laurent Fignon.
Aspettava.
Al Tour, «il Professore» commentava le tappe nello studio tv
di France 2, camicia azzurra come divisa societaria, occhialini
da miope come riconoscimento
personale. In sala-stampa non
lo si vedeva mai, semplicemente perché aveva tempi diversi
dai nostri: la mattina lui andava
al traguardo, noi alla partenza.
Però, poi, il pomeriggio, lo vedevamo sui 16 schermi che affollavano la sala-stampa. Lo vedevamo e, soprattutto, lo ascoltavamo, lo sentivamo. Una voce rauca, che sembrava raschiare il
fondo dello stomaco, dell’intestino, dei polmoni, del pancreas
dove ormai da più di un anno il
cancro aveva moltiplicato le
sue abitazioni. Una voce bruciata, cavernosa, arrugginita. Una
voce che sembrava venire da
qualche centinaia di chilometri
sotto terra, o da qualche centinaia di anni di lontananza. In tv
Fignon intuiva, spiegava, prevedeva. Il ciclismo era stato la sua
vita. Ne sapeva.
LA CLASSICISSIMA
FINALMENTE IN ROSA
TOUR ’89, LA DELUSIONE
L’ULTIMO ABBRACCIO
Fignon ha vinto per due volte la MilanoSanremo: nel 1988 battè Fondriest, l’anno
dopo (nella foto) Maassen e Baffi OMEGA
Si era legato al dito la sconfitta al Giro 1984,
perso da Moser nella crono finale. Nel 1989
trionfò su Giupponi e Hampsten OMEGA
Podio finale del Tour 1989: a sinistra Fignon,
a destra Greg LeMond. L’americano beffò
il francese nella crono di Parigi per 8" BETTINI
Laurent Fignon abbracciato a Bernard
Hinault all’ultimo Tour: sono ancora loro
gli ultimi re francesi della corsa BETTINI
ADIEU
FIGNON
Professor
ciclismo
Battuto dal cancro:
vinse 2 Tour,
2 Sanremo e il Giro ’89
x
HINAULT
«Sono toccato.
Era un
combattente:
come me
cercava la
vittoria, ma
onestamente e
con fierezza»
Tappi di sughero Un corridore
nato a Parigi è una rarità: come
un alpinista hawaiano o come
uno sciatore del Rwanda. Il 12
agosto 1960, alle 3.10 del mattino, all’ospedale Bretonneau, ai
piedi di Montmartre, 3,2 chili e
52 centimetri: Laurent Patrick
Fignon. Più cresceva, più si agitava. A scuola: un mezzo disastro. A quel tempo lui e la sua
famiglia erano già a Tournan-en-Brie, nella grande periferia della capitale. Calcio, pallamano, atletica, pallavolo, poi
anche bici. Ce n’era una, in casa, apparteneva a papà: ed era
da corsa. Invece la prima bici da
corsa di Laurent a 15 anni: una
Vigneron restaurata dal padre.
Gli amici lo prendevano in giro:
perché, in fondo alle pieghe del
manubrio, non c’erano due chiusure cromate, ma due tappi di
sughero.
Precoce Per farla breve: primo
tesserino nel 1976, nel 1979 già
professionista, da lì 15 anni sulla strada con tanto di due Tour,
un Giro, una Freccia Vallone,
due Sanremo, fino alla Ruta de
Mexico vinta nell’anno dell’addio alle corse. Era il 1993, in fondo «il Professore» non aveva
che 33 anni. Anni dopo avrebbe
confessato di aver preso cortiso-
x
ARMSTRONG
«Era un caro
amico, è stato
un ciclista
leggendario.
Riposa in pace
caro Laurent,
mancherai
a tutti noi»
19 luglio 2010: Laurent Fignon
saluta il Tour de France e
il mondo del ciclismo SIROTTI
ne e amfetamine, meno di tanti
altri in quegli anni di «doping libero», e comunque acqua minerale rispetto alle sacche di sangue, ai cocktail di ormoni, alle
bombe di anabolizzanti.
Non amatissimo Un corridore
amato, ma non amatissimo dai
suoi francesi. Forse perché nel
primo Tour vinto i suoi due principali avversari erano stati battuti da una spalla rotta (Pascal Simon) e dall’antidoping (Joop Zoetemelk). E forse perché nel secondo aveva sconfitto un romanzo popolare come Bernard Hinault. Ed è passato alla storia anche per due sconfitte, tutte e due
l’ultimo giorno, tutte e due a crono: al Giro ’84 bruciato da Francesco Moser a Verona, al Tour
’89 da Greg LeMond per 8".
Nel ciclismo Fignon è rimasto:
prima come organizzatore della Parigi-Nizza, poi come commentatore, anche come autore
dell’autobiografico Quando eravamo giovani e spensierati. Nelle
tappe piatte e lunghe, raccontava, si divertivano ad alzare il
braccio, invocare l’assistenza
meccanica e poi cronometrare
quanto tempo ci avrebbe messo
l’ammiraglia a dribblare le altre
macchine e arrivare fino a loro.
Da un anno Fignon non era più
Era di Parigi: diventò
famoso per gli occhiali
da intellettuale.
Fino all’ultimo non ha
voluto rinunciare
a un bicchiere di vino
né giovane né spensierato. Ha
cominciato a lottare, giorno dopo giorno, in una corsa a tappe
che cercava di rendere, se non infinita, almeno la più chilometrica possibile. Con chemio e radioterapie.
Con ottimismo e volontà. Senza rinunciare a quel bicchiere di vino,
buono, che gli è
sempre piaciuto.
Fino a ieri. Ha
staccato il numero, e si è ritirato.
Le parole giuste
Che avesse i giorni
contati, lo sapeva lui
e lo sapevamo anche
noi. E quando ci capitava di vederlo, e di parlargli, venivamo quasi paralizzati da quella normale,
umana, solidale e affettuosa incapacità di trovare le
parole giuste, o almeno di
evitare quelle sbagliate. Così
quel giorno, in quella sala-stampa del Tour, Fignon
aspettava. Forse aspettava che
finisse la pioggia fuori stagione. O forse aspettava una parola giusta. O forse aspettava di
sapere quanto mancasse al traguardo. Mica tanto.
y
IL LUTTO NEL MONDO
SEMPRE
IN PRIMA
FILA
Laurent Fignon
era nato il 12
agosto 1960 a
Parigi. E’ stato
professionista
dal 1982 al 1993
SUCCESSI
Spiccano 2 Tour
de France (1983
e 1984), un Giro
d’Italia (1989),
due
Milano-Sanremo
(1988-1989),
una Freccia
Vallone (1986) e
il campionato
francese (1984)
SCONFITTE
Due clamorose:
il Tour de
France 1989,
perso per 8" da
Greg LeMond
nell’ultima crono
(il distacco più
esiguo della
storia). E il Giro
d’Italia 1984:
anche in quel
caso, rimonta di
Francesco
Moser nella
crono decisiva
S
Tour 1989:
Fignon perde
da Lemond
per 8 secondi
FOTO EPA
Laurent Fignon con Gianni Bugno
Moser ricorda:
«Quel Giro,
una battaglia
epica»
CIRO SCOGNAMIGLIO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Emozione, commozione,
rimpianto. Sentimenti, pensieri, parole. La morte di Fignon
ha scosso tutto il mondo del ciclismo. E non solo.
Francesco Moser: «In quel famoso Giro 1984 combattemmo dal primo all’ultimo giorno. Quando lo vidi correre per
la prima volta, capii subito che
aveva qualcosa di speciale».
Gianni Bugno: «Fummo compagni di squadra nel finale della
sua carriera. Era stato un mio
idolo, e anche se avevo vinto il
Giro d’Italia lo guardavo sempre con un po’ di soggezione».
Gigi Stanga: «Sono stato il suo
ultimo team manager, alla Gatorade. Stupiva per la grande
professionalità e il rispetto che
aveva per tutti».
Nicolas Sarkozy (presidente
francese): «Ha commentato l’ultimo Tour con una passione intatta e una forza sovrumana, dimostrando di saper affrontare
la battaglia più difficile. Ha dato una lezione di dignità, coraggio e umanità».
Greg LeMond: «Un uomo unico
e uno dei migliori ciclisti degli
ultimi 40 anni. Era riservato,
ma aveva una gran testa. Sul
podio del Tour 1989 stavo male per lui».
Andrei Tchmil: «Abbiamo corso
insieme per anni. E’ terribile
che la malattia l’abbia portato
via in così poco tempo. Perdo
un grande amico».
Jean Marie Leblanc: «Non era solo un campione, ma anche una
persona molto intelligente».
Il Giro d'Italia ricorda con affetto
Laurent Fignon
grande campione e grande uomo, che tanto ha
dato al mondo del ciclismo.
- Milano, 31 agosto 2010.
Vincenzo Accardi
patriota, partigiano membro del Comitato di Liberazione Nazionale per Modena Libera.- Serenità.- Bruno Mameli, autore, compositore e vox
"Inni '62 - '84".- Post otium ferragustanum.
- Cagliari, 1 settembre 2010.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET
fIntervista all’allenatore della Lottomatica,
che si candida a terza forza del campionato
MARIO CANFORA
taccuino
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ROMAdCrosariol, Datome, Gia-
LEGADUE/1
chetti, Gigli, Vitali: mezza Italia è qui, nella Capitale. Il progetto, cominciato dalla Lottomatica la scorsa stagione, va
avanti. «Ho sempre detto,
scherzando, che mi sento un
po’ il vice di Pianigiani, visto
che quei cinque li alleno ogni
giorno», osserva Matteo Boniciolli, il tecnico che guiderà Roma per il secondo anno di fila.
Bianchini diventa
d.g. a Scafati
(canf.) Nuovo look di Scafati che
punta a costruire una società con
una organizzazione di buon livello:
dopo la collaborazione con la Mens
Sana Siena (che ha portato ad affidare la panchina a uno dei tecnici
del vivaio senese, Griccioli), si registra l’ingresso nell’organigramma,
nelle vesti di direttore generale, di
Valerio Bianchini, 67 anni, personaggio storico del nostro basket
(tre scudetti con tre squadre diverse, Cantù, Roma e Pesaro, nonché
due Coppe dei Campioni con Cantù
e Roma, per citare i suoi principali
trofei), nome che darà lustro non
solo a Scafati, ma a una LegaDue
che sta acquisendo negli anni sempre maggior importanza, cercando
pure di migliorare comunicazione e
marketing: l’accordo col Vate verrà ufficializzato a breve.
È una stagione da dentro o fuori, per loro?
«Sì, devono chiarire quello che
sono, non che potranno essere
o che avrebbero potuto essere.
Intanto, sono costretto a constatare che al momento l’enorme
investimento fatto dal presidente Toti sul nucleo di giocatori
italiani non ha restituito nulla.
Nel senso che l’anno scorso, prima con Gentile, poi con me, la
loro responsabilizzazione ha
dato poco. C’è stata infatti forse
la peggior stagione di Roma del
periodo Toti, che è stata in mezzo a due mancate qualificazioni per gli Europei. Perché, come è vero ed è innegabile che i
segnali dati dall’Italia quest’anno sotto la guida di Simone sono di una ritrovata unità e di un
basket più coeso, che ha in qualche modo fermato l’emorragia,
dal punto di vista dei risultati,
che sono quelli per cui noi allenatori veniamo giudicati sempre, questa squadra farà l’Additional Round esattamente come quella di Recalcati».
Parliamone: Giachetti e Gigli.
«In Nazionale Jacopo è un giocatore di rottura. Da noi ha attorno Washington, Smith, colui che ci darà equilibrio e gerarchie, e Traore, tre attaccanti
che possono dargli spazi maggiori: ha finito l’anno scorso da
prima punta, non è quello che
gli compete. Contrarrà i minuti
in campo, aumentando le qualità sia offensive sia difensive. Gigli è invece un leader silenzioso, il classico giocatore di squadra che fa tutto quello che serve. Per essere un "quattro" di
spessore internazionale, dovrà
trovare maggior tiro da tre».
Continuiamo: Datome e Vitali.
«Gigi è il miglior tiratore italiano, ma deve migliorare il bagaglio tecnico. Non può pensare
di tirare solo da tre quando si
può penetrare, ma soprattutto
essendo impiegabile solo da ala
Matteo Boniciolli, 48 anni, al centro, durante un timeout. Il tecnico triestino ha preso il posto di Nando Gentile lo scorso 14 dicembre CIAM/CAST
Boniciolli
«Azzurri di
Roma, ora
o mai più»
«Devono chiarire quello che
sono. L’Italia di Pianigiani? Ai
ripescaggi come con Recalcati»
piccola, il suo impatto difensivo dovrà essere importante. È a
un bivio, capire se è da Roma o
se è meglio che la sua carriera
continui ma con obiettivi diversi. Per Vitali, invece, la sostanziale bocciatura ricevuta da Pianigiani sarà un motivo di spinta
per una stagione importante.
Parte da un vantaggio: ha un carattere forte, e grande autostima. Lui è il nostro play tattico».
Resta Crosariol.
«È sempre quello che mi fa incazzare più di tutti in una maniera incredibile. Potrebbe essere il nostro Pekovic, ma è sem-
pre a metà del guado, come era
il Partito Comunista degli anni
’80. Pare che si accontenti del
ruolo di quarto lungo che serve
solo quando c’è da picchiare.
Quindi anche lui, che come tutti i suoi compagni usufruisce di
questa legislazione sportiva,
che io contesto, secondo la quale i pochi italiani di livello guadagnano più di quello che valgono, un particolare che è poi
anche la loro condanna perché
è chiaro che le pretese sono
maggiori, deve decidere se fare
il quarto lungo a vita, non necessariamente a Roma, o essere
un giocatore determinante come potrebbe essere».
Roma parte in campionato subito dietro Milano e Siena?
«Credo di sì, o meglio più che la
numero tre penso possa diventare una concreta candidata a
un ruolo importante, se sapremo raggiungere una continuità
di rendimento, sperando nella
buona sorte con gli infortuni, in
un campionato in cui le candidate ai playoff sono almeno
12».
Tanjevic cosa potrà dare alla
Lottomatica?
«Una continuità tecnica programmatica, spero di poter condividere con lui questo nuovo
Maciulis manda in crisi la Spagna
gna serve un’impresa per andare a medaglia. I campioni mondiali in carica(nonché d’Europa) hanno perso la 2a partita
su 3, lasciandosi rimontare
dalla Lituania dopo aver sprecato due larghi vantaggi (+15
nel 1o tempo, addirittura +18
a metà 3o periodo). E ora, non
potendo più superare Francia
e Lituania (avendo perso con
entrambe in caso di arrivo alla
pari sarebbe comunque dietro), non andranno oltre il terzo posto, incrociando così negli ottavi presumibilmente
Grecia o Russia, ma soprattutto trovando l’ostacolo Usa nei
quarti.
va palla a Raul Lopez e la sirena sanciva il dramma dei campioni, quantomai uscenti.
Milanese A guidare la risalita
dei baltici è stato il milanese
Maciulis, che ha segnato 13
punti, tutti a cavallo tra il 5’
LITUANIA-SPAGNA
Martynas Pocius, 24 anni, a canestro contro Sergio Llull, 22 REUTERS
del 3o periodo e il 3’ dell’ultimo, dopo che Kalnietis aveva
dato il là alla rimonta con 5
punti in fila. Erano poi 5 punti
di Pocius, ex allievo di coach K
a Duke, a chiudere il parziale
di 23-5 con cui la Lituania arrivava in parità a quota 66 a
5’20" dalla fine.
Navarro e Gasol sembravano
in grado di raddrizzare la situazione, ma lo 0/2 dalla lunetta del centro dei Grizzlies a
19" dalla sirena costringeva
Scariolo al fallo sistematico.
Sul 76-73 dopo il 2/2 di Kleiza
a -6", la Spagna aveva un’ultima chance, ma Kalnietis ruba-
ha detto
L’ULTIMA STAGIONE
L’enorme investimento
di Toti sul nucleo
degli italiani sinora
non ha restituito nulla
x
Problemi di salute
Si ritira George
Nicholas George, 28enne ala della
Fastweb Casale Monferrato, ha annunciato il ritiro dall’attività per gravi problemi di salute. Al giocatore,
tornato nella sua Manchester, gli
auguri di una pronta guarigione.
AMICHEVOLE
A Montebelluna
c’è Benetton-Reyer
ha detto
CROSARIOL
Mi fa incazzare, potrebbe
essere il nostro Pekovic
ma resta a metà del guado,
come il Pci degli anni ’80
percorso di Roma. Inoltre, per
molti giocatori internazionali,
anche giovani, la presenza di
Boscia sarà una garanzia».
Come per Nihad Dedovic, guardia-ala bosniaca del 1990, ex
Barcellona che arriverà in prestito, mentre brutte notizie ci
sono proprio per uno dei cinque italiani, Gigli: dovrà operarsi a un legamento del polso destro, con tempi di recupero attorno ai due mesi.
(a.m.) Oggi prima amichevole della
stagione per la Benetton. Alle
20.30 a Montebelluna (Tv) Treviso
sfiderà l’Umana Reyer Venezia. Nei
biancoverdi mancheranno Nicevic
(infortunio al polso) e Markovic (al
Mondiale).
A LAS VEGAS
Il figlio di Jordan
inguaia un casinò
L’Mgm di Las Vegas, uno dei più
grandi e popolari hotel della città
del Nevada, è finito sotto investigazione dopo che Marcus Jordan,
19enne figlio di Michael, ha fatto sapere su Twitter d’aver preso parte
a un party in uno strip club all’interno del casinò, spendendo 35.000
dollari. Le leggi del Nevada non consentono il consumo di alcol o il gioco d’azzardo ai minori di 21 anni.
LA SITUAZIONE
MONDIALE, PRIMA FASE IL MILANESE DECISIVO NELLA RIMONTA DA -18 DELLA LITUANIA
SMIRNE (Turchia) dOra alla Spa-
x
LEGADUE/2
76-73
(22-11, 43-35; 64-53)
LITUANIA: Kalnietis 12 (2/5, 2/7),
Jasaitis 5 (1/6, 1/3), Gecevicius 2
(1/3, 0/1), Kleiza 17 (6/10, 1/4),
Javtokas 4 (1/4); Delininkaitis 4 (1/2,
0/2), Maciulis 13 (4/4, 0/1), Klimavicius
(0/2), Pocius 13 (3/4, 2/2),
Andriuskevicius 3 (1/2), Jankunas 3 (1/2
da 3). N.e.: Seibutis. All.: Kemzura.
SPAGNA: Rubio 3 (1/6, 0/1), Navarro
18 (3/7, 2/5), Fernandez 13 (3/3, 1/4),
Garbajosa 11 (1/2, 3/5), M.Gasol 18
(7/12); Lopez 3 (1/2 da 3), Reyes (0/2),
San Emeterio (0/1 da 3), Llull 3 (1/3 da
3), Vazquez (0/1), Mumbrù 4 (2/2, 0/1).
N.e.: Claver. All.: Scariolo.
ARBITRI: Lamonica (Ita), Jovcic (Ser),
Jordan (Usa).
NOTE - T.l.: Lit 15/22, Spa 15/23. Rimb.:
Lit 40 (Kleiza, Javtokas 8), Spa 31
(Fernandez 9). Ass.: Lit 10 (Kalnietis 5),
Spa 13 (Garbajosa 3). Progr.: 5’ 6-6, 15’
19-27, 25’ 43-56, 35’ 66-67. Usc. 5f.:
Maciulis 39’41" (73-71), Delininkaitis
39’48" (74-71). Spett. 7000.
Francia imbattuta, Turchia facile con
la Grecia. La Russia piega la Costa
d’Avorio, ma Blatt annuncia l’addio
Batum trascina la Francia, che
resta imbattuta ma fatica
tantissimo per piegare il Canada, a
lungo avanti. E’ una tripla di Diaw a
2’ dalla fine a dare il definitivo
vantaggio ai Bleus. Anche la Russia
passa senza convincere con la
Costa d’Avorio. Nel dopo gara il c.t.
Blatt, ex Treviso, annuncia l’addio
alla Nazionale al termine
dell’Europeo. La Turchia, con
Ilyasova scatenato, domina la
Grecia. Oggi di nuovo in campo tutti
i gironi.
Girone A (Kayseri), oggi:
Serbia-Australia (15.30, Rai Sport
1); Germania-Angola;
Argentina-Giordania. Classifica:
Argentina 3 vinte-0 perse;
Australia, Serbia 2-1; Angola,
Germania 1-2; Giordania 0-3.
Girone B (Istanbul), oggi:
Croazia-Tunisia; Usa-Iran (ore 18,
Rai Sport 1); Brasile-Slovenia.
Classifica: Usa 3-0; Brasile,
Slovenia 2-1; Croazia, Iran 1-2;
Tunisia 0-3.
Girone C (Ankara): Russia-Costa
d’Avorio 72-66 (Mozgov 19; Kone
16); Portorico-Cina 84-76 (Vassallo
22; Yi 24); Turchia-Grecia 76-65
(Ilyasova 26; Bouroussis 15).
Classifica: Turchia 3-0; Grecia,
Russia 2-1; Portorico, Cina 1-2;
Costa d’Avorio 0-3. Oggi:
Russia-Cina; Grecia-Costa
d’Avorio; Turchia-Portorico.
Girone D (Smirne): Nuova
Zelanda-Libano 108-76 (Penney 26,
Abercrombie 23; El Khatib 18, El
Nour, Fahed 12); Francia-Canada
68-63 (Batum 24; Kendall 15);
Lituania-SPagna 76-73. Classifica:
Francia, Lituania 3-0; Spagna,
Nuova Zelanda, Libano 1-2; Canada
0-3. Oggi: Canada-Nuova Zelanda;
Spagna-Libano; Francia-Lituania.
Formula Agli ottavi (da sabato 4
settembre a Istanbul) le prime 4 di
ogni girone. Finale il 12 settembre.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
R
TENNIS US OPEN
Federer
Il replay del colpo
«impossibile»
è ancora più bello
Ripete la prodezza 2009: spalle alla rete, tira un
vincente da sotto le gambe: «Più difficile questo»
V
DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI
NEW YORK dAccadde domani...
Pallonetto di Djokovic, rincorsa all’indietro di Federer, che è
sotto rete, ma corre all’indietro
e, da sotto le gambe, schiena al
campo, tira un passante incrociato di dritto, che diventa
un’imparabile demi-volée. «Nole» scivola nel baratro di 3 match point, irrecuperabili, e del
7-6 7-5 7-5 finale, Roger urla la
sua gioia insieme alla folla di
Flushing Meadows. «Incredibile, il miglior colpo della mia vita», commenta a caldo... Stesso
campo, stesso torneo, nella prima night session dell’anno dopo, ti stropicci gli occhi e ti dai
un pizzicotto: sul 6-1 5-3, il re
dei re è nella medesima situazione, scavalcato da un pallonetto, corre a ritroso e, spalle al
net, replica quel «Federer moment». Come allora? Meglio di
allora. Lasciando a bocca aperta il povero Brian Dabul e l’Arthur Ashe Stadium, e sancendo
in anticipo, con quel «15» impensabile, il 6-1 6-4 6-2 finale
con un altro miracolo di equilibro, tempismo, eleganza e tecnica.
Segreto I pionieri del colpaccio
sono stati quei saltimbanchi di
Ilie Nastase e Yannick Noah. Ce
l’hanno fatta anche wonder-women come Gabriela Sabatini,
Patricia Tarabini e la nostra
Francesca Schiavone. E ci hanno provato in tanti, molti con
scarso successo, come una volta lo stesso Federer nelle semifinali degli Australian Open
2005 contro Marat Safin. «Ma,
certo, davanti a 22mila persone, certi colpi sono un po’ più
difficili della pubblicità Gillette
SULLO STESSO CAMPO
Roger lo aveva
già fatto contro
Djokovic
R
La sequenza di
ieri: quasi sulla
rete, dopo un
attacco in chop di
dritto, sul 6-1
5-3, Federer deve
scattare fin oltre
la riga di fondo
per recuperare
un lob di rovescio
di Dabul e
trasformarlo in un
dritto vincente,
con una frustata
di polso
in cui colpisco col servizio una
mela sulla testa», spiega il Fenomeno. «Come importanza, fu
più bello il colpo della semifinale dell’anno scorso. Ma questo,
come difficoltà, è stato più duro. Perché correvo da più lontano, non sapevo dove avrei trovato la palla, e ho dovuto darle
l’ultima grande spinta proprio
all’ultimo». Un colpo così non
s’allena e non si prevede: «Io sapevo solo che impatto, velocità,
colpo e tutto erano perfetti, che
mi era proprio piaciuto quando
la palla si era allontanata e che
l’avevo colpita bassa, dandole
ancor più forza. Ma non ho fatto in tempo a vedere esattamente dov’era finita, la risposta me
l’ha data la gente. Quando mi
sono girato, ero io il primo che
non riusciva a credere che il colpo era finito nell’angolo. E l’ovazione è stata fantastica: la gente è impazzita, come me». Un
colpo così non si classifica, malgrado i 3 minuti di applausi all’impiedi dell’intero stadio
(compreso Thierry Henry, ospite-Federer): «Su You-Tube tengono una graduatoria dei miei
LA CROATA LUCIC, CHE ORA HA 28 ANNI, PIEGA MOLIK
L’exploit dell’ex baby prodigio
NEW YORK dA volte, come nelle
favole, una delle troppe bambine-prodigio soffocate da padri-padroni, ritorna da un inferno ben più atroce dei 35 gradi
pregni di umidità di Flushing
Meadows. E Mirjana Lucic (foto a destra) passa le qualificazioni (come a Wimbledon) e
batte al primo turno Molik 7-6
6-1 agli Us Open, che vinse da
junior, insieme agli Australian
Open, ad appena 14 anni, come solo Capriati ed Hingis. E
così, a 28, si riaffaccia sulla ribalta, da numero 150 del mondo. Lei che, nel ’98, era 32 (vincendo 3 titoli Wta), nel ’99, an-
dava in semifinale a Wimbledon (battendo Tauziat e Seles)
e poi è sparita fino al 2007. «Ho
lavorato duro per tanto tempo,
ho giocato i tornei più piccoli e
le qualificazioni, non voglio
più pensare al passato: sono
stata solo sfortunata, ma il mio
sogno non è mai morto e non
ho mai mollato. Negli ultimi
due anni sono migliorata fino a
rimettere insieme la fiducia. E
ora ogni match vinto è come un
torneo».
v.m.
I NUMERI
12
Gli slam
nei quali Gulbis ha
perso ai primi due
turni. Le uniche
eccezioni Us Open
2007 (ottavi) e
Roland Garros
2008 (quarti).
16
colpi più belli. Ma qualcuno
l’avranno perso».
Relax Papà-Federer, che s’ammala dietro i figli e la moglie subito dopo il trionfo agli Australian Open perché va in vacanza
sulle nevi svizzere senza baby-sitter (altro che schiena), è
veloce, reattivo, brillante, più
propenso ad attaccare che mai
(grazie al nuovo coach Paul Annacone e a qualche telefonata
con Pete Sampras). Dopo le
due finali di fila sul cemento
nord-americano (k.o. con Murray a Toronto, successo con
Fish a Cincinnati), qui agli Us
Open, si esalta, come confermano le ultime 6 finali consecutive (e i 5 titoli 2004-2008), con
addirittura un luccicante bilancio di 16-0 nelle famose «night
session»: «Le luci sono davvero
buone, c’è tanta gente e io ho
tanta esperienza, sotto pressione. Eppoi c’è la velocità del campo che avvantaggia il mio gioco. Ecco perché adoro questo
torneo, non ho mai avuto un
cattivo Us Open». Grazie ancora, Roger.
w la ribalta
Le vittorie
di Federer nelle
16 sessioni serali
disputate all’Us
Open. Il record
senza sconfitte è
di Sampras con
20 su 20.
32
I derby
italiani disputati
nei tornei dello
slam: il 33˚ è
quello odierno di
secondo turno tra
Schiavone e
Camerin.
In semifinale
La stessa prodezza un anno fa,
sempre sull’Arthur Ashe: chiamato a
rete da una smorzata di Djokovic,
sul 7-6 7-5 6-5 0-30, e ricacciato
indietro da un lob, lo svizzero piazza
il passante di dritto fra le gambe e in
pratica fa suo il match
IL CASO
Rubato orologio
a Nadal. Ma è vero?
Un orologio da mezzo milione di
dollari che Nadal ha indossato
in alcuni tornei, sarebbe stato
rubato. Ma è la verità o solo
un’abile mossa pubblicitaria? Il
furto risalirebbe al torneo di
Toronto (9-15 agosto), ma la
notizia esce solo ora...
A
di
RINO TOMMASI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo i primi
quattro
c’è il vuoto
Il tennis fatica a rinnovare il
proprio parco giocatori.
L’impressione è che la
differenza che si è
determinata tra i primi
quattro ed i possibili sostituti
tenda a dilatarsi piuttosto
che a ridursi. Ieri ad esempio
abbiamo assistito a due
bocciature importanti quali
si devono considerare le
sconfitte subite dal lettone
Ernest Gulbis e dal cipriota
Marcos Baghdatis di fronte
ad avversari di buona
quotazione ma non
irresistibili.
Baghdatis dopo un paio di
stagioni grigie sembrava in
grado di recuperare una
classifica ed una condizione
simili a quelle che nel 2006
gli avevano consentito di
raggiungere la finale
dell’Australian Open.
Curiosamente Baghdatis è
stato sconfitto da un
avversario, il francese
Arnaud Clement, anche lui
legato allo stesso tipo di
risultato, una finale perduta
in Australia contro Andre
Agassi nel 2001, quasi dieci
anni fa!
Più dolorosa, per chi cerca
novità, la sconfitta subita
dal lettone Ernests Gulbis al
quale la critica concede
l’alibi di essere nato ricco e
gli perdona quindi sconfitte
come quella di ieri contro il
francese Chardy, reduce da
un’estate importante nella
quale, a Toronto, ha battuto
uno dopo l'altro gente come
Baghdatis, Verdasco e
Davydenko mentre a
Cincinnati ha strappato un
set a Murray.
RISULTATI
A PAGINA
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&
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PALLANUOTO EUROPEO FEMMINILE
Setterosa, l’inizio è una stecca
Avanti 4-2, all’Italia si spegne la luce e la Grecia non perdona: per le azzurre 17 minuti senza reti
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCO CARRELLA
GRECIA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ITALIA
ZAGABRIA (Croazia) dDiciassette
(2-1, 0-3, 2-0, 3-1)
MARCATRICI: 3’02" Roumpesi
s.n., 5’14" Rocco, 5’39" Antonakou;
1’08" Garibotti, 10’56" Radicchi,
5’02" Casanova; 18’52" Roumpesi
s.n., 19’31" Gerolimou; 25’24" Gerolimou, 27’38" Tsoukala s.n., 28’44"
Asimaki, 30’52" Rocco.
GRECIA: Tsouri, Psouni, Liosi, Asimaki, Roumpesi, Gerolimou, Antonakou; Tsoukala, Melidoni, Avramidou, Manolioudaki, Lara. N.e. Kouvdou. All. Morfesis.
ITALIA: Gigli, Abbate, Motta, Bianconi, Rocco, Cotti, Frassinetti; Casanova, Radicchi, Garibotti, Aiello,
Emmolo. N.e. Gi.Gorlero. All. Fiori.
ARBITRI: Ciric (Ser) e Bender
(Ger).
NOTE: superiorità numeriche Grecia 8 (3 gol), Italia 7 (0 gol). Spettatori 300 circa.
minuti senza andare a segno,
tra il 13’ e il 30’. Zero gol su
sette occasioni in superiorità
numerica.
Impossibile vincere con numeri tanto impietosi, soprattutto
a questi livelli. Il Setterosa stecca il debutto agli Europei, contro una Grecia che negli ultimi
anni ci dà sempre filo da torcere: «Abbiamo avvertito l’emozione dell’esordio, così si spiegano anche gli errori con l’uomo in più. Servono più lucidità
e più continuità. Dobbiamo ripartire dal bel secondo tempo»
spiega il c.t. Roberto Fiori.
Illusione Italia-Grecia, da un
po’, è diventata una classica
della pallanuoto donne: dalla
finale olimpica di Atene 2004,
vinta dalle azzurre, alla sfida
che l’anno scorso valeva l’accesso ai quarti dei Mondiali di
Roma, conquistata dalle ragazze di Morfesis. Dopo un avvio
sofferto, il Setterosa si scuote:
sotto di un gol (1-2), con un
break di 3-0 (due bombe di Garibotti e Radicchi, splendida rovesciata di Casanova), si porta
sul 4-2, e avrebbe pure le opportunità per allungare ulteriormente. Ma qui si spegne la
luce. La zona greca diventa impenetrabile e Tsouri tra i pali si
esalta, l’attacco è troppo statico e spesso le conclusioni sono
forzate, Rocco porta il peso di
due falli gravi, in difesa c’è
7
5
L’azzurra Roberta Bianconi, difensore del Rapallo, 21 anni, prova il tiro contrastata dalla greca Liosi INSIDEFOTO
Un altro dato ci
condanna: nessun gol
fatto in superiorità
numerica. Il c.t. Fiori:
«Pagata l’emozione
dell’esordio»
qualche svarione fatale. La Grecia (quarta in World League e
sesta in Coppa Fina, Italia assente), con un devastante parziale di 5-0 chiude il match, regalando pure un paio di perle:
la palombella da sei metri di
Gerolimou sul palo più lontano (il sorpasso, 5-4, a inizio
quarto tempo), la rete dal centro di Asimaki (il 7-4), talentuosa giocatrice che fatichiamo maledettamente a limitare. A nulla serve anche la zona
M, perché le greche chiudono
bene ogni tentativo di controfuga azzurra. In superiorità nu-
merica, come già detto, non ne
azzecchiamo una. Gli arbitri
poi fischiano una valanga di
controfalli da ambo le parti,
spezzettando il gioco, già di
per sé poco spettacolare. E noi,
assieme a tutti gli altri presenti, usciamo dalla piscina rintontiti, per le prove di un concerto
dall’adiacente campo di atletica: ma non potevano farle
un’ora dopo?
Riscatto Tre punti pesanti, dunque, vanno alla Grecia, squadra mai medagliata agli Europei e che presenta a Zagabria
dodici/tredicesimi del gruppo
di Roma 2009 (soltanto un
cambio, Melidoni al posto di
Kouteli), mentre il Setterosa
ha cinque volti nuovi. Domani
c’è la giovane Croazia: successo già in cassaforte (ieri la Russia campione in carica l’ha travolta, 28-3) e qualificazione sicura almeno per i quarti di finale, ma quel che conta è fare passi avanti nel gioco. Dopo l’ebbrezza assaporata per le imprese del Settebello (che oggi affronta la modesta Turchia: goleada assicurata), siamo tornati per un po’ sulla Terra.
LA GUIDA
Oggi il Settebello
contro la Turchia
Si gioca alle 11.30
Le prime di ogni girone vanno
direttamente in semifinale,
seconde e terze si incrociano nei
quarti. Lo stesso regolamento
vale anche per il torneo maschile.
DONNE. Girone A:
Croazia-Russia 3-28,
Grecia-Italia 7-5. Class.: Russia,
Grecia 3; Italia, Croazia 0. Girone
B: Spagna-Germania 12-10,
Ungheria-Olanda 9-8. Class.:
Spagna, Ungheria 3; Olanda,
Germania 0.
Domani: Olanda-Germania (15),
Grecia-Russia (16.30),
Croazia-Italia (18),
Spagna-Ungheria (19.30).
UOMINI. Girone A: Italia,
Romania 6; Montenegro, Croazia
3; Spagna, Turchia 0. Girone B:
Ungheria 6; Serbia, Macedonia,
Grecia, Germania 3; Russia 0.
Oggi (3ª g.): Russia-Serbia (10),
Turchia-Italia (11.30),
Macedonia-Germania (13),
Ungheria-Grecia (16.30),
Romania-Croazia (18),
Montenegro-Spagna (20.40,
diretta RaiSport 1).
LEGA-FIN Ieri, a Zagabria, si
sono incontrati Lucio Colantuoni,
Giuseppe Spalenza
(rispettivamente nuovo
presidente e consigliere della
Lega Pallanuoto), Lorenzo Ravina
e Giuseppe Marotta
(vicepresidente e consigliere
della Fin). In un prossimo vertice
col presidente federale Paolo
Barelli si discuterà di formula del
campionato, calendari,
tesseramenti, palinsesto
televisivo e Coppa Italia.
PALLAVOLO Il fenomeno dell’emigrazione stagionale
Le nuove frontiere di Dennis
«Ricaricato in Qatar e Iran»
Il bomber della A-1
riparte con Modena
dopo un’estate
in tornei esotici
L CLIC
IN QATAR MOLTI VIP
DELLA NOSTRA A-1
MA L’ALTRA NOVITA’
E’ IL LIBANO
Quello dell’emigrazione part
time durante l’estate è un
fenomeno ormai abituale
per molti protagonisti della
nostra serie A-1. Anche nel
2010 in tanti hanno scelto il
Qatar dove si disputano
diverse Coppe e Tornei.
Tra gli altri Juantorena,
Wijsmans, Omrcen, Dennis,
Riad, Miljkovic e Pampel.
Quest’anno però una novità
è stata il Libano, dove lo
Zara Club di Tripoli con
Biribanti e Casòli ha perso
la finale scudetto contro il
club di Beirut che
schierava Cuturic.
MARIO SALVINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNel Modena che ieri è tornata al lavoro, il front man è sempre Angel Dennis, capocannoniere 2009/10 con 588 punti,
alla media di 5.88 a set, la più
alta mai registrata col rally
point (dal 1999/2000). Uno
per cui la scorsa stagione è durata a lungo. E che nel panorama di tutti gli emigranti part time, quelli che come è ormai
prassi da anni trascorrono
l’estate tra i tornei di Qatar e
Emirati Arabi (ora non più Portorico che ha spostato il campionato in inverno), ha aperto
una nuova frontiera. E ha molto da raccontare, anche in vista
del Mondiale.
Missione Prima della sua abituale comparsata in Qatar, questa volta con l’Arabi di Doha, il
bomber cubano naturalizzato
è andato dove mai nessun giocatore italiano aveva osato: in
Iran. Al Saipa di Karaj, sobborgo a 20 km da Teheran. Dove lo
hanno tanto cercato perché
avevano una maledizione da
cancellare: negli ultimi cinque
anni sono arrivati 4 volte secondi e una volta terzi. Davanti a
loro, sempre il Paykan di Tehe-
ran, squadra campione d’Asia e
blocco principale della nazionale che è stata seconda all’ultimo Asiatico (miglior piazzamento di sempre, dietro il Giappone) e sarà nostra rivale nella
terza partita del girone del
Mondiale, il 27 settembre a Milano.
Stupito «Ero molto curioso —_
racconta Dennis — e per niente preoccupato. Dopo tante
esperienze negli Emirati so che
l’immagine che abbiamo qui di
quei Paesi è molto parziale. E
che la realtà è spesso molto meglio di come ce la raccontano i
telegiornali. Ho trovato ragazzi molto cordiali, interessati alla realtà occidentali, tanti parlano bene l’inglese. Il campionato me lo aspettavo di buon
livello, e l’ho trovato anche meglio di quel che pensassi, come
tecnica e non solo. Le squadre
hanno un solo straniero, e nemmeno tutte (il Paykan non ce
l’ha, ndr), ma giocano davvero
bene. I palazzetti non sono tanto grandi, ma erano sempre pieni, e mi hanno detto che fuori
Teheran c’è molto più entusiasmo anche nelle partite di regular season. Il mio club era molto ben organizzato». Insomma,
una bella esperienza, che Den-
nis si sente di
consigliare.
«Più a giocatori
maturi e sposati», ride. «Perché
in effetti, anche se
gli abiti e gli atteggiamenti sono più occidentali rispetto ai Paesi del Golfo, certe regole sono più rigide. In fatto di rapporto tra
sessi e sull’alcol, per esempio, non si scherza, e in
quanto a divertimenti
magari un giovane single potrebbe annoiarsi un
po’».
Paura La missione poi non è
riuscita fino in fondo. Con le
botte di Angel, il Saipa ha vinto
in 2 partite la semifinale con il
Darash Gilan. Ma il Paykan è
stato ancora una volta troppo
forte, anche per Dennis. Che
adesso, a meno di un mese da
Italia-Iran, mette in guardia gli
azzurri e racconta il sentimento di tutta la pallavolo iraniana: «Un dirigente mi ha
detto: "Ci piacerebbe organizzare una manifestazione importante, portare il
grande volley in Iran, Ma
non è possibile: Il mondo
ha ancora troppa paura di
noi"».
w taccuino
RECORD
RANKING FIVB
Italdonne al 3˚ posto
Azzuri quinti
5.88
Punti per set
Segnati da
Dennis nella
stagione
regolare
2009/10, primato
per la A-1 col
rally point
(a.a.) L’Fivb ha aggiornato le classifiche mondiali. Il terzo posto al
Grand Prix fa guadagnare all’azzurre di Barbolini tre posizioni, che salgono al quarto posto con 121.25 dietro a Brasile 172.5, Usa 144.5 e Cina
136.5. Bene anche gli azzurri di Anastasi che recuperano due posizioni, ora sono quinti (96 punti), dietro
a Brasile, Russia, Usa e Serbia.
VERSO IL MONDIALE
Bene l’Argentina
Messico già in Europa
(a.a.) L’Argentina si ricarica dopo la
disastrosa World League (14 sconfitte su 14 gare): a Tandil ha vinto un
triangolare superando la Tunisia
3-0 (Conte 12) e l’Australia 3-0 (Conte 16). Intanto il Messico è già arrivato in Europa per amichevoli con Belgio e Francia.
RADUNI
V Tofoli al lavoro
Angel Dennis, 33
anni, 10ª stagione
in A-1 TARANTINI
(p.r.) Ieri il raduno della Scavolini
campione d’Italia donne col nuovo
tecnico Paolo Tofoli. Domani sera
presentazione al pubblico in Piazza
del Popolo. Ieri primo giorno anche
per Modena uomini. Silbano Prandi
la guiderà solo per qualche giorno,
poi la lascerà al secondo Andrea Tomasini, per proseguire la preparazione al Mondiale con la Bulgaria.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ATLETICA MEETING DI ROVERETO
Crolla la Semenya
Sorpresa Vistalli
La sudafricana solo 9ª negli 800 dominati dalla Cusma
L’azzurro nei 400 batte lo statunitense Neville in 45"77
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROVERETO (Trento) dLa misteriosa
controprestazione di Caster Semenya, nona e irriconoscibile
in un 800 vinto da una pimpante Elisa Cusma in 2’00"37. La
volata vincente di Johan Blake
nei 100 in 10"06, con Justin Gatlin piazzato e capace di crescere fino a 10"09. Il successo di
un autoritario Marco Vistalli in
un 400 di buona caratura internazionale in un significativo
45"77. Il 46˚ Palio della Quercia, condizionato da folate di
vento freddo e ballerino, ma seguito da un pubblico numeroso, regala perle e sorprese.
Gli 800 Pronti-via e la Semenya
non c’è. La 19enne sudafricana, come venerdì a Bruxelles,
si mette in coda al gruppo, ma
stavolta la sua non è una scelta
tattica. E’ pesante, senza piedi
e senza gambe. Ai 400
(57"33), è decima e staccata. E
non reagisce. La Cusma, davanti, se la gioca con la russa Kofanova. E se la gioca bene: lo
spunto è vincente. Caster si trascina fino all’arrivo: 2’07"16,
quasi 3" più lenta della peggior
gara dell’anno, quella del ritorno di metà luglio in Finlandia.
«Ho capito sin dalla prima curva che non c’ero — dice dopo
essersi complimentata con la
Cusma — ho sentito muscoli
d’acciaio. Ho corso male e ho
perso male». Rivela anche di
un principio di influenza. E’ peraltro difficile capire perché coach Seme lunedì l’avesse fatta
allenare due volte, con tanto di
ripetute tirate sui 300 e violenti allunghi sui 100.
I 100 Lo statunitense Bailey, domenica a Rieti sceso a 9"88, si
autoesclude, come Cerutti, per
partenza falsa (non una gran
serata, per gli starter). Al terzo
via, con non più di 20˚ e +0.9
m/s, la messa in moto di Blake
è di qualità. Il baby giamaicano
Caster
Semenya, 19
anni, durante la
gara di ieri: ha
un personale di
1’55"45 con cui
ha conquistato il
titolo mondiale e
lo stagionale di
1’59"65 di
venerdì a
Bruxelles
COLOMBO
si invola. Gatlin, con la sua andatura a ginocchia alte, non gli
è da meno. Anzi, tra i due, in
terza e quarta corsia, è sfida vera. Blake resta avanti, ma nel
finale accusa un fastidio alla coscia destra. Vince lo stesso, il
cronometro è penalizzato. Gatlin, al quarto meeting dopo lo
stop per doping, migliora lo stagionale di 8/100 e torna a livelli importanti. Quelli ai quali deve ambire Di Gregorio, terzo in
10"28.
Gli italiani In chiave italiana
l’exploit arriva dal giro di pista.
Vistalli conferma le belle cose
messe in mostra agli Europei di
Barcellona quando, portando
il personale a 45"38, fu il primo
escluso dalla finale. Il mese tra-
scorso senza gare non lo ha appannato. Anzi. La sua gestione
è equilibrata, la sua azione molto efficace. Sempre in testa, sulla retta finale è bravo a contenere il ritorno dello statunitense
Neville, ai Giochi di Pechino
oro con la 4x400 e bronzo individuale. Per il 22enne poliziotto bergamasco, arrivederci a
Terra Sarda e Notturna. Oscar
Pistorius, nella seconda batteria, non fa meglio di 47"14: ma
è arrivato in Italia in mattinata,
dopo che in Sud Africa, in aeroporto, gli hanno rotto una...
gamba. Nei 5000 brilla Daniele
Meucci, terzo in 13’24"38, personale migliorato di 1"71: era
dal 2000 che un italiano, nella
specialità, non andava così forte.
taccuino
MEETING CHALLENGE IAAF
iniziativa
NOTTURNA DI MILANO
Zagabria: Gay contro Carter
Chi è il più veloce del 2010?
VENERDÌ MEETING
C’è pure la Di Martino
Antonietta Di Martino, dopo l’ottimo 1.98 di Bruxelles ha deciso di
disputare ancora una gara e sarà
in pedana il 9 settembre all’Arena
di Milano per la Notturna.
DOPING
Due anni a Jelks
Lo sprinter statunitense Mark
Jelks è stato squalificato per 2 anni
(dal 23 agosto) per aver evitato
due controlli antidoping.
GIRO DELLE MURA
Domina Sebahire
(d.m.) Secondo posto di Mattia
Maccagnan e terzo di Ruggero Pertile nel Giro delle Mura (km 9.5) di
Feltre (Bl) vinto dal ruandese Sebahire in 27’38".
La stagione non ha ancora dato tutte le risposte
ed una potrebbe arrivare questa sera (diretta
SportItalia 2 dalle 19 alle 22) dal meeting di
Zagabria (Croazia), 13ª ed ultima tappa del
circuito Challenge Iaaf. Tyson Gay e Nesta Carter
si troveranno di fronte in pista per determinare
chi è l’uomo più veloce del 2010. Ambedue hanno
corso in 9"78, Gay a Londra, Carter domenica a
Rieti, «E andare più veloce è possibile se le
condizioni climatiche saranno buone», afferma
convinto Gay. E le previsioni per questa sera
sono ottime. Molti occhi saranno però su Blanka
Vlasic che sta vivendo una settimana davvero
particolare. Questa sera il meeting più importante
del suo paese, sabato e domenica la Continental
Cup a Spalato, la sua città: non può fallire. Il
meeting croato ospita pure la finale del martello,
con il rientrante Murufushi (80.99 a Rieti) contro
Chairfraitag, Pars, Nazarov e Litvinov. Inoltre il
solito grande peso con Cantwell e Hoffa che
hanno nelle braccia ancora grandi misure.
A Padova campus
delle Fiamme Gialle
Venerdì all’interno del meeting di
Padova un’inedita iniziativa delle
Fiamme Gialle con il Campus Nike
che coinvolgerà i migliori mezzofondisti allievi d’Italia, selezionati
dai Comitati Regionali Fidal. Ogni regione presenterà sui 1000 metri
due atleti che si contenderanno il
Gran Premio Fiamme Gialle maschile e il Gran Premio Assindustria
femminile. I primi tre classificati
delle due gare , accompagnati dal
loro allenatore, saranno ospiti
press il Centro Sportivo della Guardia di Finanza a Castelporziano in
occasione del Golden Gala del prossimo 28 maggio. Tutor dell’operazione allo stadio Euganeo l’ex primatista italiano di 110 e 400 hs, Laurent Ottoz.
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BOXE
y
IL RICORDO MONDIALE DEI SUPERLEGGERI
Blake sui
100 batte
Gatlin
UOMINI. 100. I
(v. +0.9): 1. Blake
(Giam) 10"06; 2.
Gatlin (Usa)
10"09; 3. Di
Gregorio 10"28.
II (0): 1. Rose
(Giam) 10"46; 3.
Riparelli 10"53; 4.
Tomasicchio
10"56. 400. I: 1.
Vistalli 45"77; 2.
Neville (Usa)
45"91; 3.
Fothergill (Giam)
46"04. II: 1.
Kenemaru (Giap)
46"33; 2. Galletti
47"04; 3.
Pistorius (S.Af)
47"14. 1500:
Mayo (Ken)
3’38"52. 5000:
1. Korio (Bahr)
13’17"09; 3.
Meucci 13’24"38.
110 hs (+0.1): 1.
Richardson (Usa)
13"48; 5.
Tedesco 13"86.
Alto: 1.
Malchenko (Rus)
2.24; 5. Campioli
2.18. Lungo: 1.
Menkov (Rus)
8.10 (+0.8); 7.
Formichetti 7.58
(+0.9).
Giavellotto:
Farquhar (N.Zel)
79.85.
DONNE. 100. I
(+6.7): 1. Baptiste
(Tri) 11"13; 2.
Barber (Usa)
11"17. II (-3.3): 1.
Fukushima (Giap)
11"65; 3.
Giovannetti
11"83; 5.
Tomasini 12"01.
800: 1. Cusma
2’00"37; 2.
Kofanova (Rus)
2’00"54; 8. Reina
2’06"52; 9.
Semenya (S.Af)
2’07"16. 100 hs
(+3.9): 1.
Dektyareva (Rus)
12"95; 5.
Caravelli 13"33.
3000 sp: 1. M.
Bekele (Eti)
9’25"09; 2.
Ayana (Eti)
9’26"96. Asta: 1.
Janson (Usa)
4.41; 4.
Scarpellini 4.16.
Triplo: 1.
Dacheva (Bul)
14.12 (+1.4); 2. La
Mantia 13.83
(+0.7).
Giavellotto: 1.
Obergfoll (Ger)
64.38; 5. Bani
58.09.
Il colpo d’occhio di San Siro stracolmo il 1˚ settembre 1960 OMEGA
Cinquant’anni fa
Loi contro Ortiz
riempiva San Siro
Duilio vince davanti
a 61.900 spettatori:
record d’incasso
imbattuto in Italia
DANIELE REDAELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl 1˚ settembre di 50
anni fa, l’Italia era tutta presa
dall’Olimpiade di Roma. Quel
giorno, il tedesco Armin Hary
aveva vinto l’oro dei 100 metri
infliggendo agli specialisti
americani la prima sconfitta
nello sprint. Alla seconda provvederà Livio Berruti due giorni
dopo, sui 200.
Record Alla sera, però, i riflettori sono tutti puntati sullo stadio di San Siro a Milano, dove
61.900 spettatori paganti, che
garantiscono un incasso di
120 milioni di lire (oggi paragonabili a 1.5 milioni di euro,
un record imbattuto). Duilio
Loi tenta di strappare al portoricano Carlos Ortiz il titolo
mondiale dei superleggeri.
Rivincita Si tratta di una rivincita. Due mesi e mezzo prima, al
Cow Palace di San Francisco,
nonostante fosse riuscito a infliggere un k.d. al rivale, Dui-
LA SCHEDA
O
DUILIO LOI
1929-2008
PUGILE
Un campione
inimitabile
in tre categorie
Duilio Loi nasce il 19/4/29.
Nel 1954 è campione
d’Europa dei leggeri. Nel
’59 passa nei welter
(campione d’Europa) e poi
nei superleggeri in cui è
campione iridato dal ’60 al
’62. Perde solo tre volte
(115 vittorie e 8 pari): da
Jorgensen, Ortiz e Perkins,
poi battuti nella rivincita.
E’ morto nel 2008, riposa
al Famedio di Milano.
lio non era riuscito a strappare
la corona a Ortiz. A consolarlo
per l’ingiusta sconfitta c’era anche Marilyn Monroe. Il verdetto, giudicato casalingo, non
era stato unanime, così Vittorio Strumolo potè proporre la
rivincita.
Amato L’Italia del boom economico aveva adottato questo
guerriero, orfano di guerra (il
padre morì nel 1943, affondando con la nave Campobasso),
che bene rappresentava l’unità
nazionale: di origine sarda, nato a Trieste, cresciuto a Genova, diventato milanese. Duilio
aveva ripagato i tifosi con vittorie su vittorie. I puristi arricciavano il naso, considerando il
suo stile scaltro, felino, troppo
speculativo. Però riempiva le
sale, per la gioia di organizzatori e manager. Era talmente
popolare che faceva fermare
persino i tram quando i suoi
match erano trasmessi in tv:
gli apparecchi, negli Anni 50,
li avevano praticamente solo i
bar, così i guidatori frenavano
le vetture per andare a seguire
il match. "Fan vedere il Duilio"
dicevano. E la gente, anziché
protestare, scendeva con loro.
Il trionfo A San Siro, Loi riesce a
portare Ortiz sul suo terreno.
Il campione, infatti, continua a
inseguirlo e va spesso a vuoto.
Però il match è equilibrato, alla fine del 9˚ round è forse in
vantaggio il portoricano. Duilio reagisce e comincia ad attaccare. L’11ª ripresa è un capolavoro: Loi porta una serie
di ganci al volto che fanno sanguinare il naso di Ortiz. Apre
la successiva con un diretto sinistro. Il portoricano replica in
qualche modo. Il 15˚ round vede i contendenti impegnati in
un feroce corpo a corpo nel
quale l’italiano riesce a piazzare tre sinistri.
Il verdetto La lettura del verdetto è emozionante. Lo speaker
annuncia: «Giudice Avrutschenko 74-73 per Loi, giudice
De Bakker 72-72, arbitro
Esparraguera 72-69 per Loi».
Esplode lo stadio. Dopo Primo
Carnera e Mario D’Agata, Duilio è il terzo campione del mondo italiano. Giovanni Borghi,
patron della Ignis, sale sul ring
e, fra gli applausi, consegna al
suo pupillo una speciale cintura d’oro, che aveva fatto fondere apposta.
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#
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
CRICKET: SCOMMESSE
Scandalo Pakistan
Altri tre arrestati
Mohammad Amir, uno dei coinvolti
Agenti della British Customs
— la Guardia di Finanza britannica — hanno arrestato ieri a Londra tre persone ritenute coinvolte nello scandalo del
quarto test Inghilterra-Pakistan. L’accusa è di riciclaggio.
Le indagini fanno seguito allo
scoop di News of the World.
Fingendo l’interesse di uno
scommettitore, la settimana
scorsa il quotidiano aveva contattato un mediatore pakistano — Marhad Majeed, poi arrestato sabato — per comprare uno dei test, tramite tre errori che avrebbero segnato il match e che si sono puntualmente verificati. I due atleti del
Pakistan coinvolti, Mohammad Amir e Mohammad Asif,
oggi incontreranno l’alto commissario del Paese a Londra.
Probabilmente la polizia li interrogherà nel fine settimana,
mentre dal Pakistan sono in
partenza tre investigatori.
VELA
Coppa America:
scafi e date il 13/9
(r.ra.) Il 13 settembre a Valencia Bmw Oracle annuncerà la
data della prossima Coppa
America — nel 2013 o nel
2014 — e il tipo di imbarcazione, con sempre più insistenti
voci a favore del multiscafo.
«Sarà una classe nuova, dinamica e eccitante» — ha sottolineato il Golden Gate Yacht
Club di San Francisco, che rappresenta Oracle —. Nella stessa occasione, sarà pubblicato il
regolamento della 34esima edizione, mentre la sede verrà svelata in seguito: oltre a San Francisco, sede naturale, rimangono in ballo opzioni in Medio
Oriente e in Europa, comprese
Roma e La Maddalena.
RUGBY/1
Celtic: festa in
piazza per Treviso
IPPICA: IERI COLPO IN GERMANIA, FRANKIE RISOLLEVA LA SUA STAGIONE
Dettori è tornato Dettori
In 23 giorni 7 GP vinti
A dicembre ne compirà 40,
ma sembra avere ancora la
grinta di 25 anni fa, quando
emigrò in Inghilterra per iniziare a diventare il miglior
fantino del mondo. In soli 23
giorni Lanfranco Dettori è infatti riuscito a trasformare
un 2010 di vacche magre in
una stagione concreta almeno dal punto di vista delle cifre. Il ragazzo che sorride ha
vinto ben sette corse di gruppo (cinque di secondo e due
di terzo) portando a 20 uno
score stagionale finalmente
alla Dettori. L’ultimo colpo ieri a Baden Baden, in Germania, in sella ad Emerald Commander nelle Oettingen Rennen (gr. 2, m 1600), lasciando a due lunghezze e mezza
il secondo arrivato Earl of
Fire.
Lanfranco si è svegliato da
un sonno solo apparente il 7
agosto a Newmarket, con
White Moonstone nelle Solera Stakes (gr. 3). Sette giorni
più tardi a Newbury, il secondo colpo nelle Hungerford
Stakes (gr. 2) ai comandi di
Shakespearean. Quindi il decollo, un convincente
uno-due a York, il 17 agosto
nelle Grat Voltiguer (gr. 2)
con Rewilding e il giorno dopo nella Londsale Cup (gr. 2)
a bordo di Opinion Poll. Sempre a York la resurrezione di
Rio de La Plata (che regalò a
Dettori un Grand Criterium a
Longchamp 2007) nelle
RUGBY/2
Bloodgate: il medico
è stato riammesso
Potrà tornare a esercitare la
professione Wendy Chapman,
il medico degli Harlequins che
procurò un taglio al labbro di
Tom Williams nel quarto di Heineken tra il club londinese e il
Leinster dell’aprile 2009. Il caso è noto come «blood gate»: al
74’ lo staff degli Harlequins inscenò l’infortunio di Williams,
che si ruppe una boccetta di liquido rosso in bocca, per far
rientrare un calciatore, Nick
Evans. Negli spogliatoi, per rendere più credibile la messinscena, la Chapman tagliò il labbro
di Williams. Sospesa dall’ordine dei medici, ora è stata riammessa perché in quel periodo
era sotto stress, depressa e in
attesa dei risultati di un esame
per un tumore al seno, e perché
l’insistenza di Williams aveva
creato una «situazione unica».
ATLETICA
BALDINI OK (m.m.) A Napola (Tp), nella 14a
Volata Napola-Mokarta (km 10 in circuito),
6˚ posto di Stefano Baldini, a lungo in testa, che domenica sarà alla 10 km di Sheffield (Ing). Uomini: 1. Regasa (Eti) 30’08”; 2.
Salem (Qat) 30’08"; 3. Rukundo (Rua)
30’16”; 6.Baldini 30’34"; 8. Floriani 30’51";
10. Curzi 31’17"; 16. Bourifa 32’11".
BASEBALL
Liddi ai Cardenales
Saranno i Cardenales di Lara la nuova
squadra di Alex Liddi. Nelle scorse settimane il direttore generale delle Minors di
Seattle, Pedro Grifol, aveva annunciato all’azzurro che avrebbe giocato il campionato invernale in Venezuela, ora è stata resa
nota la squadra in cui militerà. Liddi sarà il
primo italiano nel campionato del Venezuela. Via il 12 ottobre.
Due immagini di Dettori, 39
anni, ed Emerald Commander
la coppia vittoriosa ieri a
Baden Baden FORNI
Strensall Stakes (gr. 3) del
20 agosto e, 48 ore dopo, il
colpo di Poet’s Voice nel Celebration Mile (gr. 2) di Goodwood. Infine, la settima perla di ieri a Baden Baden: Dettori raggiunge quota 469
Gran Premi vinti in carriera
(177 gr. 1, 142 gr. 2, 150 gr.
3). Il fondamentale e gigantesco traguardo dei 500, sembra alla portata già entro l’anno prossimo.
In questo 2010 resta da infoltire la casella dei gruppi 1, le
corse di massimo rango. Dettori ha fin qui vinto solo il
Deutschland Preis con Campanologist, ma anche l’anno
scorso era andata maluccio
con solo due vittorie. L’ultimo suo gruppo 1 inglese risale addirittura al settembre
2008, il St Leger di Conduit.
Michele Ferrante
LA VERSACE TRA SPORT E MODA
Giusy su «Oggi»
Disabile e felice
CRICKET
SERIE A (c.b.) Così la decima: Kingsgrove
Milano-Capannelle Roma 143-107; Pianoro-bologna 345-255; Trentino-Maremma
Grosseto 244-132. Rip. Lux Roma. In vetta
il Pianoro.
GHIACCIO
PISTA LUNGA Il 56enne statunitense Peter Mueller, olimpionico sui 1000 in pista
lunga a Innsbruck 1976, tra i tecnici mondiali più rinomati e già candidato al ruolo di
c.t. azzurro, è il nuovo allenatore del 28enne connazionale Shani Davis, oro a cinque
cerchi sugli stessi 1000 a Torino 2006 (primo successo ai Giochi invernali in uno
sport individuale di un atleta di colore) e a
Vancouver 2010. Mueller la scorsa stagione venne licenziato come c.t. della Norvegia per un controverso caso di molestie
sessuali.
HOCKEY GHIACCIO
MERCATO (m.l.) Il ceco Miroslav Frycer è
il nuovo allenatore del Fassa. Al Cortina il
26enne svedese Jonas Johansson, con
esperienze in Ahl. Il Valpusteria ha ingaggiato l'attaccante americano Joe Jensen,
27 anni e 6 partite coi Carolina Hurricanes
in Nhl. Amichevoli: Rosenheim (Ger)-Renon 3-2. Rosenheim-Brunico 6-1.
IPPICA
OGGI QUINTÉ A CESENA Al Savio (inizio
convegno alle 21) scegliamo McPherson
Om (16), Morales (18), Masurin Jet (5), Mauricio (13), Meticcio (14) e Mateus Bi (17).
SECONDA TRIS A Tagliacozzo (7ª corsa,
ore 19) indichiamo Golden Opera (7),
Fonkris (5), Fantastic Olmo (4), Gina Parrini (6), San Missile (1) e Sweet Home (10).
SI CORRE ANCHE Milano (g. 14.30), Napoli (t. 20), Montecatini (20.45) e Albenga
(20.10).
NUOTO
CHE GIOVANI (al.f.) La 14enne Yolane Kukla, già protagonista tra i big internazionali,
domina i 50 sl ai Panpacifici juniores di
Maui (Usa). Uomini: 50 sl To (Aus) 22”49;
400 sl Caldwell 3'50”51; 200 do Kean (Nzl)
1'57”78; 200 ra Yamaguchi (Giap,'94)
2'13”43; 100 fa Hadler (Aus) 52”91; 200 mx
Nolan 2'00”61. Donne: 50 sl Kukla (Aus,
'94) 24”74; 400 sl Chenault ('94) 4'10”79;
200 do Akase (Giap) 2'09”68; 200 ra
Kemp (Aus) 2'26”47; 100 fa Hosoda (Giap,
'95) 58”72, Naze 58”87; 200 mx Tosky
('94) 2'13”55.
Giuseppina Versace, 33 anni, in uno scatto pubblicato su
«Oggi» e durante un recente meeting di atletica OMEGA
Il numero di «Oggi» in edicola dedica un servizio a
Giuseppina Versace, 33
anni, e al suo modo di vivere la disabilità. Cugina
di secondo di grado di
Gianni, Santo e Donatella, nel 2005 Giusy fu coinvolta in un incidente straTom Williams col sangue falso
BOXE
VECCHIETTI (r.g.) Il 5 novembre a Detroit
(Usa) Evander Holyfield (47-5-3), 47 anni,
difenderà la fantomatica cintura Wbf massimi conquistata a spese di Francois Bhota lo scorso aprile a Las Vegas. Avversario, Sherman Williams (34-11-2), 37 anni,
delle Bahamas. Un altro veterano, il danese Brian Nielsen (64-2), 45 anni, fermo dal
2002, tornerà a combattere ai primi del
2011 a Copenaghen per una cintura internazionale. Si prepara in Germania.
IERI SECONDA TRIS 2-5-1 A Varese (m
2100): 1 Mezarat (P. Convertino); 2 Purple
Cherry; 3 Manipur; 4 Punta d’Aurona; Tot.:
4,72; 2,19, 3,26, 2,77 (47,18). Quota: e
151,46 alle 1163 comb. Col rit. (n˚ 10) e
20,66.
Il Benetton ieri in piazza SARTORI
(e.sp.) Ieri sera cinquecento
persone erano in piazza Trentin, a Treviso, per la presentazione alla città del Benetton in
vista dell’esordio in Celtic League, sabato a Monigo contro
gli Scarlets gallesi alle 19.05
(diretta Dahlia Sport 2; a seguire, da Limerick, Munster-Aironi). Sono stati chiamati uno a
uno tutti i giocatori, unico assente era il centro azzurro Garcia (febbre). Intanto gli abbonamenti per la stagione hanno
superato quota 500.
ARCO
COPPA DEL MONDO (gu.l.g.) Da oggi gli
azzurri sono alla 4ª tappa di Coppa del
Mondo a Shanghai (Cina), che deciderà gli
8 arcieri di ogni divisione per la finalissima
di Edimburgo (Gb, 18-19/9). Nell’olimpico
uomini Frangilli e Galiazzo (vincitore 2009)
dovranno guadagnarsi almeno i quarti.
Con loro anche Di Buò. Tra le donne Pia
Lionetti andrà il Scozia solo se sarà tra le
prime quattro. In gara anche Tonetta e Tomasi.
dale che costrinse i medici ad amputarle le gambe,
ma ora sogna le Paralimpiadi. «Dopo l’incidente ho
avuto la fortuna di riuscire a camminare e di tornare al lavoro; l’atletica mi
ha dato la spinta per superare l’ultimo imbarazzo».
RECORD CINESE (al.f.) Ai campionati cinesi di Rizhao (Cin), Zhang Fenglin migliora il
primato nazionale dei 200 dorso a 1’57"86
(prec. Ouyang Kunpeng 1'57"91, 2005),
Gao Chang nuota la migliore prestazione
mondiale stagionale dei 50 dorso mentre
la mistista 16enne Li Xuanxu è velocissima
nei 400 sl. Uomini: 200 sl Li Yunqui 1'48"81;
50-100 ra Xie Zhi 28"17-1'01"52; 100 fa
Zhou Jiawei 52"34; 200 fa Chen Yin
1'55"44 (6˚ t. 2010). Donne: 200 sl Zhu
Qianwei 1'56"95 (5˚ t. 2010), Tang Yi
1'57"95; 400 sl/400 mx Li Xuanxu 4'05"41
(6˚ t. 2010)/4'35"61; 50 do Gao Chang
27"54 (1˚ t. 2010); 200 do Zhou Yanxin
2'09"60; 100-200 fa Jiao Liuyang
57"73-2'05"61.
RUGBY
BIGLIETTI In vista dei tre test azzurri di
novembre contro Argentina (Verona, sabato 13), Australia (Firenze, sabato 20) e
Figi (Modena, sabato 27), in due settimane
sono stati venduti 15.000 biglietti.
UNDER 20 A Città del Capo (S.Af), Western Province U20-selezione italiana under 20 6-10. Per gli azzurrini meta di Morsellino, c.p. e tr. Palazzani.
TORNA GOLFETTI (i.m.) Il pilone Vittorio
Golfetti, 39 anni (Colorno), torna dopo dieci stagioni a Rovigo, dove aveva debuttato e giocato 7 stagioni e 130 partite.
SCI NAUTICO
ANCORA MEDAGLIE (m.l.) Conclusi con
12 medaglie (4 ori, 4 argenti e 4 bronzi) per
gli azzurrini gli Europei giovani discipline
classiche in Austria. Nell’ultima giornata
sono arrivati tra gli under 14, l’oro di Brando Caruso (slalom) e l’argento di Alice Bagnoli (figure).
TENNIS
Risultati Us Open
Uomini, 1˚ turno: Federer (Svi) b. Dabul
(Arg) 6-1 6-4 6-2; Melzer (Aut) b. Tursunov
(Rus) 6-4 6-2 3-6 4-6 6-2; Andreev (Rus)
b. Zeballos (Arg) 6-3 4-6 7-6 (4) 6-3; Rufin
(Fra) b. Mayer (Arg) 2-6, 7-6 (4) 7-6 (2) 6-1;
Ball (Aus) b. Raonic (Can) 6-7 (4) 6-3 6-3
6-2; Berankis (Lit) b. Sweeting (Usa) 6-4
6-7 (5) 6-3 6-2; Tipsarevic (Ser) b. Rochus
(Bel) 4-6 7-5 7-6 (0) 6-2; Montanes (Spa)
b. Przysiezny (Pol) 5-7 1-6 7-5 7-6 (5) 6-0;
Dent (Usa) b. Falla (Col) 6-4 7-5 6-1; Anderson (Saf) b. Devvarman (Ind) 6-3 6-4 6-3;
Beck (Ger) b. Berrer (Ger) 7-6 (3) 6-3 6-1;
Bellucci (Bra) b. Smyczek (Usa) 6-3 7-5
7-6 (6); Mathieu (Fra) b. Hewitt (Aus) 6-3
6-4 5-7 4-6 6-1; Lopez (Spa) b. Giraldo
(Col) 6-4 6-4 6-4; Gimeno (Spa) b. Nieminen (Fin) 7-6 (1) 6-4 6-3; Chardy (Fra) b.
Gulbis (Let) 6-2 7-6 (1) 6-4; Clement (Fra)
b. Baghdatis (Cip) 6-3 2-6 1-6 6-4 7-5; Cuevas (Uru) b. Silva (Bra) 7-6 (0) 6-1 6-2; Petzschner (Ger) b. Lojda (R. Ceca) 6-3 6-1 6-1;
Paire (Fra) b. Schuettler (Ger) 6-3 6-3 4-6
3-6 7-6 (2); Djokovic (Ser) b. Troicki (Ser)
6-3 3-6 2-6 7-5 6-3; Fish (Usa) b. Hajek
(R.Ceca) 6-0 3-6 4-6 6-0 6-1; Schwank
(Arg) b. Ginepri (Usa) 6-4 7-6 (3) 4-6 6-3;
Polansky (Can) b. (Arg) 6-2 7-6 (5) 6-3; Ferrer (Spa) b. Dolgopolov (Ucr) 6-2 6-2 6-3;
Benneteau (Fra) b. Stepanek (R.Ceca) 6-4
6-2 4-6 6-4; Blake (Usa) b. Vliegen (Bel)
6-3 6-2 6-4.
Donne, 1˚ turno: Stosur (Aus) b. Vesnina
(Rus) 3-6 7-6 (2) 6-1; Azarenka (Blr) b. Niculescu (Rom) 6-0 5-7 6-1; Bartoli (Fra) b.
Gallovits (Rom) 6-3 6-2; Szavay (Ung) b.
Zahlavova (R. Cec) 6-0 6-2; Pironkova
(Bul) b. Voracova (R. Ceca) 6-3 6-4; Bammer (Aut) b. Ondraskova (R. Cec) 7-5 6-0;
Razzano (Fra) b. Zakopalova (R. Cec) 6-3
6-2; Marino (Can) b. Pervak (Rus) 6-4 4-6
7-5; Zheng (Cina) b. Bacsinszky (Svi) 7-6
(0) 7-6 (1); King (Usa) b. McHale (Usa) 6-3
0-6 6-1; Ivanovic (Ser) b. Ekaterina Makarova (Rus) 6-3, 6-2; Parmentier (Fra) b.
BRIANTI 4-6 6-3 7-5; V. Williams (Usa) b.
VINCI 6-4 6-1; PENNETTA b. Falconi (Usa)
6-2 6-1; Yung-Jan (Taip) b. Keothavong
(Gb) 2-6 6-1 6-1; Rezai (Fra) b. Rybáriková
(Slk) 7-6 (5) 7-6 (7); Capra (Usa) b. Sprem
(Cro) 6-1 6-3; Kuznetsova (Rus) b. Date
(Giap) 6-2 4-6 6-1; Sevastova (Let) b. Kulikova (Rus) 6-0 2-0 rit.; Jankovic (Ser) b.
Halep (Rom) 6-4 4-6 7-5; Lucic (Cro) b. Molik (Aus) 7-6 (5) 6-1; Martínez (Spa) b.
Hampton (Usa) 6-4 3-6 6-0; Schnyder
(Svi) b. Flipkens (Bel) 6-1 6-3; Dulgheru
(Rom) b. Coin (Fra) 6-3 6-1; Arvidsson
(Sve) b. Cirstea (Rom) 6-1 6-2; Görges
(Ger) b. OPRANDI 6-3 6-4; Wickmayer
(Bel) b. Kudryavtseva (Rus) 6-1 6-2; Radwanska (Pol) b. Parra (Spa) 6-4 6-3; Bondarenko (Ucr) b. Li Na (Cina) 6-2 4-6 6-2;
Kirilenko (Rus) b. Zahlavova-Strycova
(R.Ceca) 7-5 6-4; Cibulkova (Slk) b. Voegele (Svi) 6-2 4-6 7-5.
Oggi. Principali incontri. Uomini: Murray
(Gb) c. Lacko (Fin); Roddick (Usa) c. Tipsarevic (Ser); STARACE c. Almagro (Spa);
SEPPI c. Granollers (Spa). Donne: Clijsters
(Bel) c. Peers (Aus); V. Williams (Usa) c.
Marino (Can); SCHIAVONE C. CAMERIN;
PENNETTA c. Szavay (Ung). IN TV: diretta
Eurosport 1 e 2.
TENNISTAVOLO
A BORDIGHERA (c.f.) Al 43˚ meeting di
Bordighera (Im), l’Italia maschile è stata
sconfitta 4-1 dall’Inghilterra. Il c.t. Nannoni, costretto a rinunciare all’infortunato
Stoyanov, ha schierato Rech Daldosso
(autore dell’unico punto), Seretti, Tomasi
e Bobocica. Nel successivo Memorial
Lombardi, affermazione dell’inglese Baggeley davanti a Stefano Tomasi.
VELA
SENSINI QUINTA (r.ra.) Alessandra Sensini, dopo cinque prove, occupa il quinto posto nella classifica femminile del Mondiale
di RSX (tavola a vela olimpica) in corso a
Kertminde (Dan), 18ª Flavia Tartaglini, 19ª
Laura Linares; 16˚ Fabian Heidegger tra gli
uomini.
CON DE ANGELIS (r.ra.) Inizia oggi alla Marina di Scarlino (Gr) la Steiner X Yacht Gold
Cup, evento che comprende il Mondiale di
X-35 e l’Europeo di X-41. Sono 81 gli scafi
presenti in rappresentanza di 12 nazioni,
tra i protagonisti: Le Coq Hardi (tattico De
Angelis), Sberressa (tattico Chieffi), Margherita (tattico Vascotto), C- Map (tattico
Bressani).
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
vertice a palazzo Grazioli. Berlusconi ha deciso:
fLungo
avanti con la riforma della giustizia. Ma nessuna chiusura
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5 DOMANDE 5 RISPOSTE
ACCOLTELLA
LA RAGAZZA
INCINTA: SCIAME SISMICO, GIÀ CHIESTI I CONTAINER
LEI PERDE Torna il terremoto in Abruzzo
IL BAMBINO Quattro scosse intorno a L’Aquila
In Italia troppi
parti cesarei:
c’è sotto
qualcosa?
S
I casi di malasanità di Messina e Roma
svelano numeri inquietanti. Le nascite
naturali sono in calo: al Sud solo una
su due. E l’intervento chirurgico rende
a cliniche e ginecologi anche il doppio
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Dopo quella di Messina, c’è
un’altra brutta storia di personale sanitario che litiga. A Roma, Policlinico Casilino, un
bambino, di nome Jacopo, nato
apparentemente senza problemi, è morto dopo due giorni di
vita. I medici l’avevano messo
in incubatrice perché era venuto al mondo con due settimane
d’anticipo. Il padre: «Aveva problemi respiratori, la mattina
dopo ci hanno detto che durante la notte si era tolto il tubo da
solo». A vuoto anche il tentativo di trasferirlo in una struttura ospedaliera più attrezzata
(Bambin Gesù o Umberto I). Il
padre: «Se c’è qualcuno che ha
sbagliato paghi».
1
A che punto è avvenuto il litigio nell’ospedale romano?
Poco prima del parto (nella foto Fotogramma, una nursery di
un grande ospedale italiano).
Si sarebbero presi a male parole, senza passare ai cazzotti come a Messina, due ostetriche e
un medico. Ragione della litigata: la modalità di intervento. Il padre dice: «Le due donne volevano tagliare subito,
ma il medico non ha voluto».
Probabilmente il litigio non ha
avuto influenza sulla tragedia
successiva. Però medici che si
prendono a pugni o a parolacce sono quanto di più scoraggiante. A Messina insistono
che la scazzottata in sala operatoria non ha avuto conseguenze: alla donna – secondo
i medici - sarebbe stato tolto
l’utero in ogni caso. E il bambino, che molto probabilmente
non recupererà mai del tutto,
avrebbe in ogni caso avuto problemi. Sembra un fatto accertato però che il ritardo di
un’ora e mezza sia stato provocato dal litigio. L’interesse privato dei medici in questione –
interesse di potere e di soldi –
ha giocato una parte decisiva
nello scontro. È venuta fuori
tanta invidia, un odio che si è
giocato sulla pelle della puerpera e del bambino.
2
La questione sta tutta nel cesareo?
Nel caso di Messina non solo.
Il medico giovane sentiva la
paziente come cosa sua e voleva seguirla in sala operatoria a
prescindere. La responsabilità
in sala operatoria – a quanto ci
hanno spiegato da quando il
caso è scoppiato – è però del
medico di guardia. Mi pare
che ci sia anche un’evidente
mancanza di direzione. Del resto, ci sono stati sospensioni e
licenziamenti, ci sono indagini della Procura sia a Messina
che a Roma.
SILVIO BERLUSCONI
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
sul ddl approvato al Senato per il processo breve
IL FATTO DEL GIORNO
GIORGIO DELL’ARTI
39
R
3
Però esiste una questione relativa ai parti cesarei, no? In
Italia se ne farebbero troppi…
Nel 1981 i parti cesarei in Italia, come risulta dal censimento di quell’anno, erano l’11%
del totale . Una cifra persino
inferiore a quella che pretende l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, che raccomanda
di non scendere sotto al 15%.
Poi è cominciata l’era dei Drg
– Diagnosi related group – inventati negli ospedali Usa. La
logica è questa: non ti rimborso più in base ai giorni di degenza, ma ti do una cifra fissa
per ogni ricoverato. Ammettendo però che, se sorgono
complicazioni, ti riconoscerò
un di più prefissato. L’intervento chirurgico è naturalmente
sempre un “di più”. Ricorda lo
scandalo della clinica Sant’Anna? Dalle intercettazioni telefoniche sembrava di capire
che i medici tendessero a un
ipertrattamento, in modo da
farsi rimborsare più soldi. Una
nascita naturale senza complicazioni rende, in base al tariffario nazionale, 1.489,46 euro
più 307 euro per ogni giorno
di ricovero. Il cesareo vale quasi mille euro in più (2.359,69)
e più del doppio (3.371) in caso di complicazioni. Ergo:
adesso il 38% dei parti avviene
con cesareo.
4
Non si potrebbe eliminare questo Drg?
Veronesi lo difende, «ha azzerato i ricoveri inutili e cancellato il concetto di ospedali come
“parcheggio” per malati cronici». Ed è infatti vero che le giornate di degenza sono scese mediamente dai 7,2 giorni del
1997 ai 6,7 di adesso. Lo stesso
Umberto Veronesi però avverte del pericolo che «gli ospedali trattino i pazienti più sulla
base della convenienza economica che su quello che serve
per garantire la guarigione».
5
Come si fa a esser certi che i
cesarei sono troppi? Che dietro ci sia un qualche imbroglio?
I numeri parlano chiaro. Intanto c’è il confronto con gli altri
Paesi: Olanda, 13% di cesarei;
Francia, 20%; Gran Bretagna,
23%; Germania, 24%; Stati
Uniti, 32%; Italia, 38%. Poi, all’interno di queste percentuali, c’è il solito, disperante divario tra Nord e Sud. Tutte le regioni sono ampiamente sopra
il 15% raccomandato dall’Oms. Ma il Friuli (il più virtuoso) sta al 23,77, la Lombardia al 28,71, il Piemonte al
31,55. Mentre Basilicata, Puglia, Molise, Campania, Sicilia
sono oltre il 45%. La Sicilia sta
al 53,14. La Campania addirittura al 62,24.
Aggredita
dopo
una lite
a Bergamo
Ha picchiato
e poi
accoltellato
la fidanzata,
incinta di tre
mesi,
che ora ha
perso il
bambino per via
delle ferite.
È successo
sabato sera
a Bergamo:
l’uomo,
un marocchino
di 40 anni,
avrebbe perso
la testa al
culmine di una
lite. La ragazza,
un’italiana di 25
anni è stata
sottoposta ad
un intervento
chirurgico e ora
è fuori pericolo.
Nessuna traccia
del marocchino.
«Frequentava
quell’uomo
nonostante le
avessimo
sempre
consigliato di
lasciarlo», ha
detto il padre
della donna
Nella zona di Montereale, pochi chilometri a
nord dell’Aquila, è in corso da mesi uno sciame
sismico, una serie di piccole scosse. Ieri la terra
ha tremato alle 5, alle 9.12, 13.45 e alle 14.05.
La seconda scossa, la più forte, aveva magnitudo
3,3 (nel 2009 si è arrivati oltre 6). I sindaci hanno chiesto che siano montati alcuni container.
FINITA LA DUE GIORNI. CRITICO PURE ZAIA
Il giornale dei vescovi a Gheddafi
«La visita? Una messa in scena»
Anche se il leader libico Gheddafi ha lasciato
l’Italia, le polemiche continuano. Il quotidiano
dei vescovi Avvenire ha parlato di «momenti urtanti». Il direttore Marco Tarquinio ha giudicato
la visita «un boomerang, una messa in scena».
Critico anche il governatore del Veneto Zaia:
«Gli inviti all’islamizzazione li faccia a casa sua».
PRIMO PERMESSO DOPO DUE ANNI
La Franzoni «libera»:
è ai funerali del suocero
Anna Maria Franzoni libera per un giorno
per partecipare, ieri a Ripoli Santa Cristina
(Bo), ai funerali del suocero, Mario Lorenzi,
(nella foto il marito, Stefano Lorenzi). La Franzoni, che per il suo legale, Paolo Savio, è
«una donna sofferente per la perdita di un uomo perbene, vicino come nessuno alla famiglia per 8 anni», è stata al cimitero e ha passato alcune ore a casa per poi far rientro nel carcere di Bologna, dove dal giugno 2008 è detenuta per l’omicidio del figlio Samuele.
POLEMICA SULLA CAMPAGNA PER SAKINEH
Dall’Iran: «La Bruni deve morire»
Condanne da Parigi e Teheran
Carla Bruni «merita di morire», ha scritto ieri il
giornale iraniano Kayhan, per la difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata alla lapidazione per adulterio. Frattini, nostro Ministro
degli Esteri, ha chiesto clemenza. «Insulti inaccettabili», dice l’Eliseo. Condanna da Teheran:
«Commenti senza approvazione del governo».
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40
R
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
la foto
borsa da un’auto e scappa in bici. Inseguito, prova
faRuba
nascondersi in un ufficio, ma è della polizia municipa-
le. I vigili lo hanno arrestato, il fatto è avvenuto a Firenze
s
p
ANGELINA
PRO
PAKISTAN
Minatori bloccati
La trivella in azione
nell’inferno cileno
Dopo alcuni problemi tecnici,
ieri sono iniziate le
operazioni di scavo della
galleria di 700 metri che servirà a liberare i 33 minatori
intrappolati dal 5 agosto a
San José, in Cile. Si prevede
che i lavori della "talpa" (nella
foto Ap), che dovrebbe
scavare 15-20 metri al giorno,
potrebbero durare almeno 3
mesi. Ma fonti di stampa
riferiscono che il presidente
Pinera vorrebbe che i minatori
potessero risalire già il 18
settembre per il bicentenario
dell’indipendenza del Paese.
S
Pagano i giovani
Uno su quattro
è senza un lavoro
AGGUATO AI COLONI
Hamas uccide
4 israeliani
in Cisgiordania
Allarme per i nuovi dati Istat sulla disoccupazione
Lo scrittore Incorvaia: «I ragazzi visti come fantocci»
ANDREA PUGLIESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dOra è allarme, con un giovane su 4 che in Italia è disoccupato. A comunicarlo è l’Istat: il
26,8% dei ragazzi (15-24 anni)
è senza lavoro, con la disoccupazione generale stabile all’8,4%. «Situazione preoccupante — dice Maurizio Sacconi, ministro del Welfare — ma
l’Italia sta meglio del resto d’Europa. Da noi, almeno, la tendenza negativa si è fermata».
Dati La disoccupazione giovanile è cresciuta dell’1,1% (a giugno 2009 era al 25,7%), anche
se rispetto a giugno c’è un
-0,6%. Preoccupa anche il numero degli occupati (-0,7% rispetto a luglio 2009) ed il fatto
che il totale degli inattivi tra i
15 e i 64 anni raggiunge i
14,948 milioni. È il livello più
alto dall’inizio della crisi.
Miraggio In questo contesto anche un lavoro mal pagato e precario, come quello descritto nel
libro Generazione 1000 euro
può essere un miraggio. «Mancano punti di riferimento e l’alibi della crisi è poco credibile —
Il lavoro interinale oggi in Italia è una delle forme più diffuse FOTOGRAMMA
dice Antonio Incorvaia, che ha
scritto quel libro (e poi il soggetto dell’omonimo film) —. Le
aziende non investono nelle risorse umane. E se si cerca una
risorsa, la si vuole specializzata
ma non costosa. O che costi, ma
sia un fantoccio. E poi i precari
mancano di rappresentatività e
l’università crea illusioni. Oggi
un master ce l’hanno tutti, ne
serve un secondo. Ma a 30 anni
quale azienda ti prende senza
esperienza?». Ed allora che co-
LA SESTINA NON VIENE CENTRATA DA FEBBRAIO
Ancora niente «6», il jackpot
dei sogni sale a 126,5 milioni
Fallisce ancora la caccia
alla sestina dei sogni del
Superenalotto:
nessun 6, nell’estrazione di
ieri sera, il concorso numero 104.
E così il jackpot continua a salire:
domani in palio ci saranno 126,5
milioni di euro, ancora il
montepremi più alto in questo
momento al mondo. Si tratta,
inoltre, della seconda vincita più
alta di sempre in Italia, dietro solo
ai 147,8 milioni vinti lo scorso
agosto a Bagnone (Ms).
Il «6», comunque, manca
all’appello da ben 87 concorsi,
dallo scorso 9 febbraio, quando
due sconosciuti giocatori di
Parma e Pistoia si portarono a
casa 70 milioni di euro a testa,
spartendosi un jackpot da 140
milioni. La febbre da gioco
si è diffusa talmente tanto da
contagiare anche Internet. Su
Facebook, il SuperEnalotto conta
più di 429 mila fan.
sa fare? «Visto che in Italia ricevere una risposta ad un curriculum è un evento che può far
commuovere — chiude Incorvaia — in molti scelgono l’estero.
Ed il feedback è: "in Italia non
ci torno". Una soluzione è l’autoimprenditoria, stimolare la
propria creatività, inventarsi lavori nuovi. Insomma, si può anche restare qui e provare a cambiare le cose. L’unica cosa da
non fare, invece, è restare e
piangersi addosso. Questo no».
SUPERENALOTTO
LOTTO
BARI
A meno di due giorni dalla
riapertura dei negoziati di pace,
torna a scorrere il sangue in
Cisgiordania. Ieri verso le ore
19.30 locali, presso Hebron
(sulla strada 60), sono infatti
stati uccisi 4 coloni israeliani
che erano a bordo di un’auto
(foto Epa): due uomini di 25 e
40 anni e due donne della
stessa età (di cui una incinta),
tutti membri della stessa
famiglia. La responsabilità della
strage è da ricollegare ad
Hamas, il movimento di
resistenza islamico che ha
successivamente elogiato
l’assassinio. «Si tratta di una
risposta naturale ai crimini
dell’occupazione», ha detto
Sami Abu-Zuhri, portavoce di
Hamas, che controlla la Striscia
di Gaza dal giugno del 2007 e
che è contrario ai negoziati di
pace. Da domani, infatti, a
Washington (Usa), sotto la regia
di Obama, il premier israeliano
Benyamin Netanyahu e Abu
Mazen, presidente dell’Anp
(Autorità nazionale palestinese),
torneranno a parlare dopo 19
mesi di gelo. I temi? Il futuro
Stato palestinese, l’ombra delle
colonie ebraiche e la situazione
di Gerusalemme Est.
83 18 43 46 61
CAGLIARI
12 37 44 51 69
FIRENZE
56 33 75 32 61
GENOVA
85 29 69 71 27
MILANO
56 79 78 76 07
NAPOLI
44 71 27 48 34
PALERMO
14 41 52 77 04
ROMA
49 33 90 59 75
TORINO
10 08 09 26 27
VENEZIA
52 73 17 74 62
NAZIONALE
49 17 25 71 53
ESTRAZIONI DEL 31 AGOSTO
La combinazione vincente:
10 21 35 40 63 79 (Jolly: 80; SuperStar: 76)
Nessun vincitore con punti 6 (jackpot e 126.500.000)
Nessun vincitore con punti 5+
Ai 23 vincitori con punti 5 e 37.281,75
Ai 3.007 vincitori con punti 4 e 285,16
Ai 111.711 vincitori con punti 3 e 15,35
QUOTE SUPERSTAR:
Nessun vincitore con 5
Ai 14 vincitori con 4 e 28.516
Ai 594 vincitori con 3 e 1.535
Ai 7.203 vincitori con 2 e 100
Ai 44.672 vincitori con 1 e 10
Ai 97.044 vincitori con 0 e 5
Montepremi di concorso: e 5.716.634,02
10 E LOTTO La combinazione vincente:
8 10 12 14 18 29 33 37 41 43
44 49 52 56 71 73 75 79 83 85
Appello
ai donatori
su internet
Angelina Jolie,
ambasciatrice
dell’Alto
Commissariato
delle Nazioni
Unite per i
Rifugiati
(UNHCR), ha
lanciato un
videoappello sul
web per
incentivare le
donazioni per
il Pakistan
colpito dalle
inondazioni:
«Un quinto
del Paese è
sott’acqua,
migliaia di
persone sono
morte. È una
catastrofe
economica e
sociale,
mancano cibo,
acqua pura e
medicine.
Informazioni su
www.unhcr.org
IL GIALLO/1 ESEGUITA L’AUTOPSIA
Morto in cella
in Francia: «È
stato picchiato»
La mamma di Franceschi non
si rassegna: «Ha il naso rotto»
Il ministro Frattini: «Faremo
esami medici anche in Italia»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa madre non si rassegna e non crede che
il figlio sia morto per arresto cardiaco: «Ha il
naso gonfio, spaccato,
secondo me gli hanno
fatto qualcosa, l’hanno
picchiato». Perché ieri i
familiari di Daniele
Franceschi, il carpentiere di 36 anni, di ViaS
reggio, morto misterioDaniele Franceschi, 36
samente mercoledì nel
anni: era detenuto nel
carcere di Grasse da marzo carcere francese di
Grasse, a 20 chilometri da Cannes, hanno potuto vedere il corpo del
giovane, prima dell’autopsia. «Dicono che è
morto per un infarto — ha continuato mamma
Cira — ma non mi sembra possibile. Se fosse
così, dovrebbe avere le labbra viola». La donna,
inoltre, protesta anche per il fatto che all’autopsia non è stato ammesso il medico legale chiamato dalla famiglia. «Non ce l’hanno permesso
e ora possono raccontare quel che vogliono». I
familiari del ragazzo, che era rinchiuso nel carcere da marzo per una storia di carte di credito
irregolari utilizzate al Casinò, rimarranno in
Francia almeno fino ad oggi.
La mobilitazione in Italia Intanto, si sta lavorando
per una possibile autopsia in Italia: «Stiamo cercando di ottenere che al rimpatrio della salma
sia possibile mantenere integro il corpo per una
seconda perizia», ha annunciato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. «Crediamo che sia
giusto cercare la verità», ha aggiunto Frattini.
s. an.
GIALLO/ 2 IN PUGLIA 15ENNE SPARITA
Nessuna traccia
di Sara da 6 giorni
«È stata rapita»
La madre sicura, non è fuggita
Si interrogano alcuni amici:
possibile svolta nelle indagini
dAd Avetrana, in provincia di Taranto, si indaga
per capire se alcuni amici possono aver rapito
Sara Scazzi (nella foto), 15 anni, scomparsa il 26
agosto. I Carabinieri, dopo sei giorni di ricerche,
si sono concentrati sugli interrogatori dei ragazzi frequentati quotidianamente. Sara alle 14.30
di giovedì è uscita di casa per andare da Sabrina,
la cugina ventiduenne, e per avvisarla le ha fatto
uno squillo sul cellulare. Appena 600 metri a piedi, con le cuffie per la musica nelle orecchie. Alle
14.42, però, il telefonino di Sara si è spento e
non si è più riacceso. Sabrina ha chiesto aiuto su
Facebook e sono già arrivate diverse segnalazioni di avvistamento al numero 116000, gestito da
Telefono Azzurro. La famiglia, anche per questo, pensa a un rapimento: Sara (bionda, occhi castani, magra, alta 1.58, maglietta e
pantaloncini rosa con uno zaino nero)
non aveva un ragazzo con cui fuggire.
«Era normalissima quando è uscita di
casa — dice la mamma —. Penso sia stata rapita da una banda». È la versione
che sta prendendo piede, anche se
in paese si parla dell’invidia di
alcuni parenti per un’eredità
da 100mila euro e del comportamento del papà di Sara, emigrato a Milano e molto geloso.
l.b.
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
boom per il tg di Mentana su La7: il suo ritorno
fAvvio
in video, lunedì, dopo 18 mesi, ha avuto un ascolto da
CARLO ANGIONI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
KIRKLAND (Stati Uniti) dLa fabbrica
Il videogame
ha ambizioni
da kolossal
Abbiamo visitato la «fabbrica»
americana della saga per Xbox
più venduta di sempre. Ecco i
segreti dell’atteso nuovo capitolo
degli sparatutto più famosi dei
videogame è divisa tra un capannone buio, nato come supermercato e ora zeppo di pc,
e il terzo piano di una normalissima palazzina di mattoni
rossi, dove ogni stanza ha il nome di un mostro inventato da
queste parti (Grunt, Scarab, o
Pelican). Qui a Kirkland, appendice commerciale-residenziale di Seattle, nella zona a
più alta concentrazione di colossi della galassia Internet (in
10 chilometri trovi le sedi di
Microsoft, Amazon ed Expedia), c’è la casa di Halo, la celebre saga fantascientifica creata nel 2001 dalla software house Bungie. Qui è nato il mondo
del leggendario Master Chief,
e negli ultimi tre anni si è lavorato alla creazione di Halo:Reach, l’atteso prequel della serie per Xbox più venduta di
sempre (circa 30 milioni di copie), in uscita il 14 settembre e
già in odore di successo assicu-
Una schermata del videogioco per Xbox «Halo:Reach», che sarà nei negozi dal 14 settembre. Nel nuovo
capitolo della saga i protagonisti sono cinque soldati Spartan disposti a tutto pur di salvare il pianeta Reach
170
rato. Halo 3, il capitolo precedente datato 2007, ha incassato 300 milioni di dollari nella
prima settimana dopo aver
avuto 800 mila giocatori per la
versione beta, cioè quella non
definitiva; Halo:Reach, per
ora, si «accontenta» di oltre
2,7 milioni di persone collegate con il beta multiplayer.
Ambizione Nel nuovo videogame, pronto per una campagna pubblicitaria super (il suo
marchio sarà su 300 milioni di
bottiglie di una famosa gazzosa) e svelato all’inizio dell’estate a Kirkland da un gruppo di
giovanotti con la faccia da genietti del computer, cioè il team di lavoro della Bungie
(200 persone provenienti da
tutto il mondo: Stati Uniti e Canada soprattutto, ma non l’Italia), non c’è Master Chief ma
una squadra di cinque soldati
Spartan, disposti a tutto pur di
salvare il pianeta Reach. In un
tripudio di nuove armi, nuovi
mostri, nuova grafica in stile cinema, nuovi scenari mozzafiato. Un concentrato di adrenalina, dove sparare a volontà contro i Covenant, cioè i cattivi,
sembrerà ancora più reale, grazie alla possibilità di personalizzare il proprio Spartan. Una
certezza, insomma, come racconta Lars Bakken, uno degli
sviluppatori: «È il gioco più
ambizioso che abbiamo mai realizzato. Aspettative? Speriamo che possa andare ancora
meglio degli altri, per ora siamo felici che il nostro lavoro si
sia concretizzato e che tra poco in tanti possano giocarci.
Sia chi conosce già la saga, sia
chi non ne sa niente, sarà conquistato dal mondo di Halo».
Katy Perry: una prova da star
per la bambolina del pop
s
L’ALBUM
FAUSTO NARDUCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIn fila dalle 5 e mezzo del
mattino per guadagnarsi un posto gratis sotto il palco? Succede tutte le settimane nel mitico
Rockfeller Centre di New York
ma la Nbc per il Today Show di
venerdì scorso non aveva fatto i
conti con la popolarità ormai
strabordante di Katy Perry, la
cantante caramellosa di cui i ragazzi di tutto il mondo masticano le canzoni come
chewing-gum. Così, quando
dalla nuvola di cotone rosa è
spuntata la nuova bambola del
pop giovanile, il cuore della
Grande Mela ha impregnato
l’alba livida newyorchese di cori urlati e profumo di zucchero
filato. Eccola lì l’ex ragazzina irriverente di I kissed a Girl, pronta a sfornare i futuri successi di
S
Teenage
Dream
La copertina
dell’album
di Katy Perry
uscito ieri:
il cd è stato
anticipato da
California
Gurls
La nuova stella
del pop
sarà in Italia,
ospite della
prima puntata
di X Factor,
il 7 settembre
su Raidue
Teenage Dream, l’album della
Emi in vendita da ieri in Italia.
Profumo Un album di inediti,
anticipato dal successo planetario di California Gurls, che è
qualcosa di più. Innanzitutto
perché è disponibile anche in
versione deluxe (con remix e featuring di Timbaland aggiunti
alle 12 tracce) e poi perché le
prime copie stampate sono imperniate di zucchero filato. Proprio così: l’elaborato making
della copertina (del celebre artista newyorchese Will Cotton,
che ha come marchio di fabbrica proprio le soffici nuvole)
stampato a Terre Haute nell’Indiana e anche il procedimento
con cui è stato aggiunto lo zucchero nel Kentucky sono raccontati perfino in un video.
Quasi inutile ricordare che con
l’accoppiata Teenage Dream-California Gurls la sensuale Katy è
diventata una delle dieci donne
capaci di piazzare due singoli
nella Top 5 di Billboard. Merito
soprattutto del video-brano dedicato all’estate caramellosa californiana dove si affaccia l’icona rap Snoop Dogg. Applausi.
s
DA VEDERE
i milioni di dollari per Halo 3
Halo 3 ha incassato la cifra
record di 170 milioni nel solo
primo giorno di uscita
FENOMENO GIOVANILE DOPO IL SUCCESSO ESTIVO DI «CALIFORNIA GURLS», ESCE IL SUO SECONDO CD
Arriva Teenage
Dream: 12 canzoni
e sulla copertina
vero zucchero filato
ENRICO MENTANA
DIRETTORE DEL TG DI LA7
record: 1 milione 490 mila spettatori e il 7,31% di share
DAL NOSTRO INVIATO
Halo
41
R
S
Natalie
Portman
È protagonista
con Vincent
Cassel di
Black Swan
(Cigno Nero).
Per qualcuno è
un thriller lesbo
CINEMA SI PARTE CON «BLACK SWAN»
Via alla Mostra
di Venezia:
subito Cassel
È l’anno dei libri e dei docufilm
Tarantino presidente di giuria
S
Dustin
Hoffman
Interpreta
La versione
di Barney,
trasposizione
del bellissimo
libro di
Mordecai Richler
S
Alba
Rohrwacher
L’attrice fiorentina
è in concorso con
La solitudine
dei numeri
primi, dal libro
di Saverio
Costanzo
Jessica Alba, 29 anni, una delle prime star arrivate
a Venezia: il suo «Machete» è fuori concorso REUTERS
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VENEZIA dUn’indigestione di film, tra lavori in
corso e pezzi di storia che se ne vanno. Nel tempo della crisi, meno feste e star, più (pare) idee,
qualità e gioventù, con la media dei registi sui 40
anni. E la novità dei maestri che scelgono (o accettano) di stare defilati. Oggi apre la 67a Mostra
di Venezia, con qualche disagio e tanta attesa. Il
nuovo palazzo del cinema è ancora un cantiere
aperto. E il de Bains, uno degli hotel più amati da
registi e attori, ha chiuso. Diventerà, ahimè, un
residence. L’Excelsior, l’altro sontuoso albergo,
invece resiste. Per ora. Pare che l’anno prossimo
faccia la fine del de Bains. Dove sono i party e le
sfilate di star? È la crisi, ragazzi.
Sesso, verità e Barney Per fortuna quel che conta
sono i film. Rappresentati 34 Paesi (l’anno scorso erano 27). Nelle 4 sezioni ufficiali (Venezia
’67, Fuori Concorso, Orizzonti e Controcampo
italiano), ben 83 nuovi lungometraggi, 79 in prima mondiale. Come tutti i 23 film in concorso. Li
giudicheranno Tarantino (presidente), Arriaga,
Salvatores, alcuni dei big in giuria. Si parte col
botto: Black Swan (Cigno nero) di Aronofsky,
con Vincent Cassel e Natalie Portman. Qualcuno
dice sia un thriller lesbo, altri un racconto di formazione. Vedremo, il prurito è servito. Grande
attesa anche per la trasposizione del capolavoro
letterario di Mordecai Richler, La versione di Barney, racconto (autobiografico) della vita di Barney Panofsky, che sarà interpretato da Paul Giamatti, con Dustin Hoffman padre. Il regista Richard Lewis si è preso una bella gatta da pelare.
Tra i gran libri diventati film, anche La Solitudine
dei numeri primi, di Saverio Costanzo. Altri tre
italiani in concorso, con Martone che si cimenta
nel Risorgimento con Noi credevamo. Abbondano i docufilm: una ventina di temi-verità, tra cui
l’attentato di Nassiriya, dove morirono 19 italiani e 9 iracheni. Lo racconta un sopravvissuto, Aureliano Amadei. Questa è una delle novità del
Festival, insieme a quella di big in sezioni collaterali: De Oliveira, Scorsese, Salvatores, Bellocchio e Tornatore. L’importante è creare, non vincere. Isabella Ragonese sarà la madrina di una
Mostra intensa, questo è certo.
IL FILM GIRATO IN ABRUZZO
E Nero a Ca’ Foscari
presenta il suo angelo
(p.a.) C’è un angelo giapponese, che si aggira
nelle montagne dell’Abruzzo pre-sisma. E c’è un
cacciatore che non gli dà tregua: è Franco
Nero, protagonista di «Angelus Hiroshimae», film
scritto e diretto da Giancarlo Planta con musiche
di Ennio Morricone che sarà presentato martedì
prossimo alle 17, all’Auditorium di Ca’ Foscari
a Venezia. Un evento che accompagna i
manifesti sulla tragedia di Hiroshima, esposti alla
Fondazione Bevilacqua La Masa, in piazza San
Marco, nella preziosa mostra Graphic Design dal
Giappone, curata da Rossella Menegazzo e
allestita da Adele Passaniti, con i 100 poster più
belli prodotti nel Sol Levante dal 2001 a oggi.
Katy Perry: la popstar statunitense ha 25 anni
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R
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Porto Franco
LETTERE
dite la vostra
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano
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A cura di Franco Arturi
Caro Ibra,
che dire?
San Siro,
Meazza,
Palumbo
e la cultura
sportiva
Caro direttore, ho letto il bel
ricordo di Meazza pubblicato
nei giorni scorsi sulla Gazzetta a firma Germano Bovolenta, che la prego di ringraziare
per aver ricordato, all’inizio e
alla fine del pezzo, che a Meazza hanno dedicato lo stadio
di San Siron (foto Fotogramma). Grazie perché a intitolare al Pepìn lo stadio sono stato io, all'epoca redattore allo
Sport della «Notte», che accolse la mia idea e la lanciò in
grande stile il giorno stesso in
cui fu diffusa la notizia della
scomparsa del grande campione. Dico subito che con questo non intendo rivendicare
la paternità dell’iniziativa, né
tanto meno provocare un'intervista. Ormai sono in pensione, ho un'età in cui le candeline costano più della torta,
e amen. E tuttavia non posso
non congratularmi con uno
dei pochi colleghi (se non
l'unico) che ha ricordato l'intitolazione dello stadio. Un'impresa che si rivelò abbastanza
avventurosa; non fu facile vedere affermarsi la mia idea,
che ebbe due avversari molto
forti: il Comune di Milano e,
pensi un po', la Gazzetta dello
Sport, il cui direttore - Gino
IL TEMPO
Palumbo - vietò tassativamente ai suoi di citare lo stadio milanese col nome di Meazza.
Mario Natucci
Caro Mario, il direttore Monti
mi ha girato la tua lettera, incuriosito da quegli eventi. Perché
Palumbo, uno dei più grandi
giornalisti italiani del Novecento, storico direttore della Gazzetta, il cui ritratto campeggia
tuttora nella nostra sala riunioni a lui dedicata, era contrario
a quell’intitolazione? Non certo
per mancanza di rispetto al
grande Meazza, di cui aveva
grandissima considerazione.
Ma perché, in quanto maestro
di giornalismo popolare, era attentissimo a come parlava la
gente e di che cosa. Sapeva, e
aveva ragione, che San Siro
era già allora una denominazione storica, un mito incancellabile, quasi un luogo dell’anima. E
che nessuno avrebbe potuto
farlo morire per qualunque motivo. Io rimango d’accordo con
lui: e del resto, a distanza di
trent’anni, si continua a dire
«vado a San Siro». Non si uccide una tradizione per onorarne
un’altra. Questa piccola vicenda mi consente di risegnalare
la notizia che mi ha più colpito
nell’estate: quello di San Siro è
il più frequentato fra i musei milanesi. Molti si sono scandalizzati di questo sorpasso su luoghi-chiave della cultura come il
Castello Sforzesco, il «Poldi
Pezzoli» o Brera. Personalmente sono trasalito per un altro
particolare: gli italiani sono gli
ultimi in classifica fra i gruppi
nazionali in visita a San Siro.
Dopo cinesi, giapponesi, est
orientali e chi più ne ha più ne
metta. Capite a che cosa ci riferiamo quando diciamo che il nostro Paese è carente in fatto di
cultura sportiva?
Caro Ibra, che dire? Tu migliori di sicuro l'attacco del Milan,
ma non certo il centrocampo
che dovrà servirti: non è più
giovane nè più forte di prima.
Allegri? Sicuramente bravo,
ma da dimostrare che lo sia
più di Leonardo che l'anno
scorso a detta di tutti ha fatto i
miracoli. Io son convinto che
tra Inter e Milan il gap ci sia
ancora se facciamo una stagione di buon senso. A te auguro
di far spettacolo perché il nostro campionato ne ha bisogno, riguardo al vincere, ovviamente, ti conosciamo ed è un
altro paio di maniche.
scorsa stagione. A parte qualche perplessità sui cambi, mi
hanno colpito due cose dei primi passi dell’Inter «alla spagnola»: 1) la squadra è molto «alta»,
ma non coniuga questa disposizione sul terreno con la capacità di pressare forte; quindi ne
annulla i benefici e s’intossica
da sola intasando gli spazi in attacco; 2) Eto’o mi sembra tutt’altro che vicino alla porta come ci
era stato sbandierato in precampionato. Va detto che sul
piano del mercato il tecnico iberico ha avuto ben poco, al contrario di Mourinho. E anche questo ha un peso. Ma non sarei
pessimista a media scadenza.
lan, Porto Franco ha ricevuto
ben poche lettere di entusiasmo, mentre era stato sommerso da quelle critiche per l’immobilismo precedente: non è un
buon modo di sentire il calcio.
Quanto ad Allegri non ho mai visto un tecnico subentrante cambiare così poco rispetto alla ricetta del predecessore: lo considero un segno di personalità,
capacità e intelligenza. Spero
che non perda anche lui il posto
per la posizione di Ronaldinho e
Pato, ali fisse come con Leonardo: è giustissimo così e speriamo che Berlusconi se ne faccia
una ragione. P.s.: Maradona,
Pelè, Rivera, Cruijff, Van Basten, Ronaldo e diversi altri
campioni erano come Ronaldinho o anche meglio.
L’idea
Tymoshuk
Michele Ceriani (Milano)
A «detta di tutti»? Non proprio:
Berlusconi non condivide e infatti ha mandato via il brasiliano. Che invece è stato il tecnico
dell’anno dopo Mourinho e
avrebbe potuto dire la sua nella
volata-scudetto senza gli infortuni di Pato e Nesta, avendo proposto con il suo «4-2-fantasia»
qualcosa d’innovativo nel panorama tecnico. Ma anch’io sono
molto prudente nel considerare
il Milan che sta nascendo dal
mercato all’altezza dell’Inter, a
meno che Boateng non si riveli
un centrocampista di grande valore, cosa possibile. I primi 11-13
giocatori sono di notevole spessore e complessivamente non
inferiori ai nerazzurri campioni
di tutto; sulle seconde linee ho
qualche dubbio, così come sul
logorio di alcune pedine chiave
della difesa e del centrocampo.
Dopo i colpi di mercato del Mi-
Interista
perplesso
Se non fosse che il mercato è
ormai terminato, e che il giocatore è extra-comunitario,
avrei innestato nel centrocampo dell'Inter il capitano della
nazionale Ucraina Anatoly Tymoshuk, vincitore con lo Zenit
di San Pietroburgo di Coppa
Uefa (nel 2008 si chiamava ancora così) e di Supercoppa Europea. Inspiegabilmente, nel
Bayern, Van Gaal gli preferisce l'inguardabile Van Bommel, ma per prestanza fisica,
visione di gioco e tecnica, per
me sarebbe stato l'ideale per
rinforzare la mediana nerazzurra, E' cresciuto nel mito di
Matthaeus, ma a me ricorda
molto di più Effenberg. Che ne
pensa?
Non vorrei essere il classico interista che si deprime appena
qualcosa scricchiola, ma Benitez ci sta capendo poco di questa squadra. Mi deve spiegare
il cambio di Sneijder con Coutinho venerdì, e quello scandaloso di Milito con Biabiany:
ma stiamo scherzando? Mou
avrebbe tolto il deleterio Chivu per di raddrizzare le partite. A proposito, che ci fanno
Pandev e Chivu ancora titolari
in questa squadra?
Andrea Leo (Trieste)
Calma, amico: Benitez è uno
che ci sa fare, troverà le soluzioni. A meno che la squadra si sia
del tutto sgonfiata dal punto di
vista dell’approccio agonistico,
dopo l’orgia di successi della
Marco Giovanni Venturini (Milano)
Che sono d’accordo: un giocatore notevole.
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LEGENDA
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Nuvoloso
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14 26
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Tramonta
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19.44
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Sorge
Tramonta
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19.59
Sorge
Tramonta
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19.42
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13 26
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Ultimo
quarto
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
20.01
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Tramonta
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12 24
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Temporali
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Venezia
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8 Settembre
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15 Settembre 23 Settembre
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VENTI:
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17 25
MARI:
Reggio Calabria
Palermo
Calmi
22 28
21 26
Catania
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18 29
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MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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I FILM DI STASERA
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Baarìa
Il grande sogno
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(Francia, 2001) L’ ispettore Hubert viene sospeso: ha cambiato i
connotati al figlio del prefetto...
(Italia, 2009) Mezzo secolo di
storia d’Italia, dagli Anni 30 agli
80, visti da Bagheria...
cio (Italia, 2009) Nicola è un
giovane poliziotto, ma con la
passione per il teatro...
(Usa, 2009) Samantha, la sorellina di Donnie, ha 18 anni ed è
in viaggio per la California...
(Italia, 2009) Piero è un giovane
gay dichiarato e felicemente fidanzato che vive nel Nord-Est...
ts (Usa, 2009) Andi e il suo fratellino Bruce sono due orfani
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10.30
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10.30
11.30
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12.25
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14.35
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14.00 INDYCAR:
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15.00 BEACH VOLLEY:
SAND VOLLEY 4X4
Campionato inglese.
18.30 BEACH SOCCER:
SERIE A
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SERIE A
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0.15
13.00 CALCIO: SPECIALE
CALCIOMERCATO
14.00 CALCIO:
PREMIER LEAGUE
REVIEW
SKY SPORT 2
10.30 VOLLEY:
SCAVOLINI PESARO MONTE S. JESI
Supercoppa Italiana femminile.
17.00 RUGBY:
NUOVA ZELANDA SUD AFRICA
Tri Nations 2010.
18.00 BASKET:
NGC CANTU' - SCAVOLINI PESARO
Serie A maschile.
20.00 RUGBY: SUD AFRICA AUSTRALIA Tri Nations 2010.
Nations 2010.
SKYTriSPORT
3
9.00
Serie A1 femminile.
11.30 RUGBY: AUSTRALIA SUD AFRICA
RUGBY: SUD AFRICA AUSTRALIA
Tri Nations 2010.
10.00 GOLF:
PGA EUROPEAN TOUR
Tri Nations 2010.
12.00 BASKET:
ARMANI
JEANS MILANO VIRTUS BOLOGNA
Serie A maschile.
13.00 RUGBY:
SUD AFRICA AUSTRALIA
Tri Nations 2010.
14.00 CALCIO:
BLACKBURN ARSENAL
Premier League.
16.30 AUTOMOBILISMO:
TROFEO 500
ABARTH
Gara 1. Da Varano.
18.30 CALCIO:
RACING
SANTANDER BARCELLONA
LA 7
Radio 105
7.30 TG LA7
9.55 IN ONDA
10.20 HARDCASTLE &
MCCORMICK
11.30 ISPETTORE TIBBS
12.30 JAG - TG LA7
14.05 BECKET
E IL SUO RE
17.00 STAR TREK
18.00 RELIC HUNTER
19.00 NYPD BLUE
20.00 TG LA7
20.30 IN ONDA
21.10 CROSSING JORDAN
Telefilm
23.05 LEVERAGE
0.05 TG LA7
0.10 DELITTI
1.10 2'UN LIBRO
1.15 MOVIE FLASH
One Radio One World
Johnnie Walker Championship.
Radio Monte Carlo
Speak Easy
Con l’aiuto della musica e dei
testi delle canzoni, Clive (nella foto) ci insegna nuove parole inglesi e termini slang
EUROSPORT
7.00
9.00
US OPEN
US OPEN
DAHLIA SPORT
9.35
CALCIO:
PALERMO CAGLIARI
Virgin Radio
Serie A.
Virgin Rock Live
11.25 RUGBY:
BAY OF PLENTY NORTH HARBOUR
Andrea Rock, alle 9.30, presenta l’esibizione live dei Kiss
(nella foto Gene Simmons) con
la loro Rock An Roll All Nite
ITM CUP.
RAI SPORT 1
9.15
Liga.
21.00 GOLF:
PGA EUROPEAN
TOUR
Dario Spada (nella foto), alle
14 conduce il programma che
apre il pomeriggio tra curiosità musicali e chiacchiere
PALLANUOTO:
OLANDA UNGHERIA
Europeo femminile.
10.30 PALLANUOTO:
GRECIA - ITALIA
Johnnie Walker Championship.
Europeo femminili.
23/9 - 22/10
21/3 - 20/4
Ariete 7+
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Bilancia 8
IL MIGLIORE
Tutto fila liscio. Con
la possibilità che
qualche imprevisto
faccia la vostra
for-tuna. Lavorativa,
economica e suina.
Grandi!
Il successo, oggi,
risiede nei colloqui, nei
viaggi, nelle vostre
proposte. E nella
vostra dialettica.
Il lavoro fila, l’ormone
è in volata…
Mai Toro, nella storia,
si è piegato alle idiozie
altrui. E nemmeno oggi
accadrà. Nonostante
i tanti scemi around.
Sollievi economici
Intuito e carisma
aumentano. Idem la
fortuna, sempre più
incollata ai vostri glutei
santi. Ma affrettatevi
a chiudere affari
e trattative.
La solitudine può
essere una manna,
oggi. Perché vi
permette di capire,
progettare, produrre.
Sesso segreto, fra
il serio e il faceto…
Le amicizie vi
consolano e vi amano.
La vostra materia
grigia, poi, diventa
luminosa: che
creatività! Anche
sudombelicale…
24/8 - 22/9
Toro 6,5
Gemelli 7,5
Leone 7
Cancro 6,5
Vergine 5,5
23/10 - 22/11
Scorpione 6+
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
SERENA WILLIAMS
C'è nervosismo, anche
fornicatorio: servono
strategia, controllo
e pazienza, oggi.
Senza bofonchiare se
sorgessero obblighi
inattesi.
La tennista
statunitense,
numero
uno del mondo,
è nata a Saginaw
il 26 settembre 1981
(Bilancia)
Ci sono mutamenti
storici, nella vostra
vita. Anche se non
facili. Soldi e sesso,
però, risollevano
umore, fiducia, panza.
Ma che sonno…
I neuroni annaspano,
gli zebedei sembrano
siliconati, da quanto
s'ingrossano: non
è giornata. Ignorate
l’impulso del momento,
riflettete.
Sono i dettagli, oggi,
che vi portano via
parecchio tempo. Ma
alla fine sarete
contenti del risultato
ottenuto. Sudombelico
meticolosissimo…
Bella Luna, carica di
energia positiva per
l'animo, per il lavoro,
per le finanze.
Fors’anche per
l’ormone. Buone le
condizioni di forma.
Siete un po’ giù di
squame. E forse solo la
vincita al superenalotto
vi tirerebbe su. Ma non
va così di sfiga: ve ne
accorgerete fra pochi
giorni…
Sagittario 6-
Capricorno 6+
Acquario 7,5
Pesci 5,5
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44
R
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE 2010
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