ANNO B - SCHEDA 1

Transcript

ANNO B - SCHEDA 1
LABORATORI
DELLA
FEDE
Diocesi di Forlì-Bertinoro
Centro di Pastorale Giovanile
Giovani in cammino
verso Cristo
AF
ANNO B
scheda 1 - 12/15 anni
FETT
I V I TA’
DIO E’ AMORE
ASCOLTA LA PAROLA DI DIO
PRIMA LETTERA DI S. GIOVANNI ( 4, 7-10)
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio:
chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama
non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha
mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi
avessimo la vita per lui. In questo sta l’amore: non siamo stati
noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il
suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
PENSIERI E PAROLE
PER AMORE
Signore Gesù, che hai creato con amore,
sei nato con amore, hai servito con amore,
hai operato con amore, sei stato onorato con amore,
hai sofferto con amore, sei morto con amore,
sei risorto con amore, io ti ringrazio
per il tuo amore per me e per tutto il mondo,
e ogni giorno ti chiedo:
insegna anche a me ad amare! Amen.
INSEGNAMI L’AMORE!
Signore, insegnami a non parlare come un bronzo risonante
o un cembalo squillante, ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne, ma con l’amore.
Insegnami quell’amore che è sempre paziente
e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;
l’amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare, a credere, a sperare e a sopportare.
Infine, quando tutte le cose finite si dissolveranno
e tutto sarà chiaro, che io possa essere stato il debole
ma costante riflesso del tuo amore perfetto.
Madre Teresa di Calcutta
... E LA RIFLESSIONE DELLA CHIESA
PAPA FRACESCO, dall’angelus del 26 maggio
2013 (festa ss.ma trinita’)
(...) La luce del tempo pasquale e della Pentecoste
rinnova ogni anno in noi la gioia e lo stupore della fede:
riconosciamo che Dio non è qualcosa di vago, il nostro Dio
non è un Dio “spray”, è concreto, non è un astratto, ma ha
un nome: «Dio è amore». Non è un amore sentimentale,
emotivo, ma l’amore del Padre che è all’origine di ogni
vita, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge,
l’amore dello Spirito che rinnova l’uomo e il mondo.
Pensare che Dio è amore ci fa tanto bene, perché ci insegna
ad amare, a donarci agli altri come Gesù si è donato a noi,
e cammina con noi. Gesù cammina con noi nella strada
della vita.
La Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti
umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non
dall’alto di una cattedra, ma camminando con l’umanità.
E’ proprio Gesù che ci ha rivelato il Padre e che ci ha
promesso lo Spirito Santo. Dio ha camminato con il
suo popolo nella storia del popolo d’Israele e Gesù ha
camminato sempre con noi e ci ha promesso lo Spirito
Santo che è fuoco, che ci insegna tutto quello che noi non
sappiamo, che dentro di noi ci guida, ci dà delle buone idee
e delle buone ispirazioni.
Oggi lodiamo Dio non per un particolare mistero, ma per
Lui stesso, «per la sua gloria immensa», come dice l’inno
liturgico. Lo lodiamo e lo ringraziamo perché è Amore,
e perché ci chiama ad entrare nell’abbraccio della sua
comunione, che è la vita eterna. (....)
INTERROGATI...
- Quanto è stato importante nella tua vita il fatto di essere
amato da qualcuno?
- C’è qualcuno che ti ha mostrato/fatto capire cosa significa
amare, come bisogna amare, nel modo giusto? Quali sono
i tuoi modelli?
- Quando pensi a Dio, qual è la prima immagine di Lui che
ti viene in mente? (es. infinito, creatore, giudice?)
- Dio ha qualcosa a che fare con l’amore? E Gesù?
BENEDETTA BIANCHI PORRO
In occasione del 50° della sua morte, proponiamo di ripresentare ai ragazzi la figura di Benedetta Bianchi Porro. Benedetta Bianchi Porro
nasce nel 1936 a Dovadola, piccolo paese in provincia di Forlì, e muore a Sirmione nel 1964, a ventisette anni, consumata da una terribile
malattia. E’ una straordinaria figura di giovane santa del nostro tempo, intelligente e sensibile, innamorata della vita. Per conoscere la sua
figura più da vicino invitiamo a leggere uno dei suoi testi di maggior impatto: la Lettera a Natalino Diolaiti del 1° giugno 1963, un giovane
che soffriva di una grave deformazione che lo costringeva a camminare sulle ginocchia e sui gomiti:
Caro Natalino,
in «Epoca» è stata riportata una tua lettera. Attraverso le mani, la mamma me l’ha letta. Sono sorda e cieca, perciò le cose, per me,
diventano abbastanza difficoltose. Anch’io come te, ho ventisei anni, e sono inferma da tempo. Un morbo mi ha atrofizzata, quando stavo per
coronare i miei lunghi anni di studio: ero laureanda in medicina a Milano. Accusavo da tempo una sordità che i medici stessi non credevano
all’inizio. Ed io andavo avanti casi non creduta e tuffata nei miei studi che amavo disperatamente. Avevo sedici anni quando ero già iscritta
all’Università. Poi il male mi ha completamente arrestata, quando avevo quasi terminato lo studio. Ero all’ultimo esame, e la mia quasi
laurea mi è servita solo per diagnosticare me stessa, perché, ancora, fino allora nessuno aveva capito di che si trattasse. Fino a tre mesi
fa godevo ancora della vista; ora è notte. Però nel mio calvario non sono disperata. lo so che in fondo alla via Gesù mi aspetta. Prima
nella poltrona, ora nel letto che è la mia dimora, ho trovato una sapienza più grande di quella degli uomini. Ho trovato che Dio esiste ed è
Amore, Fedeltà, Gioia, Certezza, fino alla consumazione dei secoli. Fra poco io non sarò più che un nome, ma il mio spirito vivrà, qui fra i
miei, fra chi soffre, e non avrò neppure io sofferto invano. E tu, Natalino, non sentirti solo. mai. Procedi serenamente lungo il cammino del
tempo e riceverai luce, verità - la strada sulla quale esiste veramente la Giustizia, che non è quella degli uomini, ma la giustizia che Dio
solo può dare. Le mie giornate non sono facili; sono dure, ma dolci, perché Gesù è con me, col mio patire, e mi dà soavità nella solitudine e
luce nel buio. Lui mi sorride e accetta la mia cooperazione con Lui. Ciao, Natale, la vita è breve; passa velocemente. Tutto è una brevissima
passerella, pericolosa per chi vuole sfrenatamente godere, ma sicura per chi coopera con Lui, per giungere in Patria.
Ti abbraccio. Tua sorella in Cristo, Benedetta
TESTIMONI DELLA VITA
La sorella di Benedetta, Emanuela, è disponibile per portare ai giovani la sua testimonianza diretta. I gruppi interessati possono
contattare il Centro di Pastorale Giovanile
iMMAGINI E MUSICA
A breve uscità anche un nuovo video- documentario su Benedetta
Bianchi Porro, dal titolo “OGGI GRAZIE” (presentazione 11 gennaio),
regia di Franco Palmieri
“GIOIA” moda’
SUL
SITO
www.pigifo.it
nella
sezione
LABORATORI DELLA FEDE - schede del percorso
trovi questa scheda (ANNO B- SCHEDA 1- 12/15)
più gli approfondimenti relativi (commenti al film,
altre domande per le attività, testi delle canzoni,
ecc.) nella scheda ANNO B- SCHEDA 1- 12/15 APPROFONDIMENTI, anch’essa scaricabile!
METTITI IN GIOCO!
CHE COSA SAI DELL’ AMORE? Scarta la carta
L’attività può essere introdotta dalla lettura del breve racconto “Dio è amore” fermandosi alla domanda del saggio (vedi approfondimenti).
Preparate un mazzo di carte formato da cartoncini con scritte frasi, parole, aggettivi sull’amore (cose positive, negative, ambivalenti, luoghi
comuni, ecc). Ogni ragazzo avrà a disposizione tre carte (sorteggiate casualmente dal mazzo); a turno ciascuno scarterà una carta, scegliendo
quella meno vera e motivando la risposta, per arrivare ad avere in mano un’unica carta ciascuno. Le carte rimaste vengono disposte su un
cartellone e lette. Si domanda poi se se c’è qualche cambiamento da fare e cioè se tra le carte scartate ce n’è qualcuna da reintegrare o se,
qualcuno di loro, sentita la riflessione altrui, ha cambiato idea rispetto alle sue scelte; oppure se ci sono carte che loro vorrebbero inventare e
quindi aggiungere sul cartellone. Dopo un breve confronto in gruppo si avrà sul cartellone la risposta alla domanda iniziale data dalle carte
che loro hanno scelto. Ora l’educatore rilegge la storia iniziale, fermandosi alla domanda e chiedendo ai ragazzi di immaginare il finale. Al
termine della discussione l’educatore leggerà la storia questa volta per intero.
PARLAMI D’AMORE
Chi ti ha insegnato che cosa sia l’ amore? Qualcuno te ne ha mai parlato? Cosa ti è stato detto e/o testimoniato a tale proposito? Questa attività
ha lo scopo di far capire ai ragazzi quanti e quali messaggi, diversi e tante volte opposti, vengono dati sull’ amore. Viene consegnata ad ogni
ragazzo una tabella a due colonne: nella prima scriveranno persone, luoghi, situazioni … in cui hanno ricevuto un messaggio sull’amore
(direttamente o indirettamente) e nella colonna a fianco scriveranno una frase relativa che riassuma il tipo di messaggio percepito. Ad es:
televisione - “l’amore è eterno finchè dura”. Preparate dei cartelloni dove si possano trascrivere tutte le frasi relative ad uno stesso emittente;
segue il confronto. Subito apparirà la confusione e la varietà di visioni. Come fare ad orientarsi? La Parola di Dio e l’esempio di Gesù possono
aiutare in questo? Egli è il vero modello! In Lui dobbiamo rispecchiarci per imparare ad amare … ma COME AMA DIO? Ci si divide in
sottogruppi e ad ognuno si consegna una parabola (es. parabola del buon samaritano, il padre misericordioso, la pecorella smarrita), che
i ragazzi dovranno rappresentare in chiave moderna, ponendosi la domanda: “Cosa voleva dirci Gesù, raccontando questa parabola, sull’
Amore?” Si aggiungono le risposte ai cartelloni precedenti: le differenze tra il messaggio di Gesù e gli altri messaggi potranno risultare grandi
… da qui è possibile partire per una riflessione in gruppo.
LA LUCE DELL’AMORE
“Da questo abbiamo conosciuto l’ Amore: Egli ha dato la sua vita per noi, quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno
ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l’amore di Dio?”
(1Gv 3, 16-17)
Per avvicinare i ragazzi al concetto che l’ amore a Dio e l’ amore al prossimo sono dimensioni imprescindibili l’ una dall’ altra è utile
soffermarsi sulle parole di Giovanni e aiutare i ragazzi a capirne il significato profondo (vedi approfondimenti)
Come attività pratica si propone ai ragazzi la realizzazione di una LAMPADA (vedi istruzioni negli approfondimenti).