Honda Hornet 600 Nuda piccante

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Honda Hornet 600 Nuda piccante
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PROVE
Numero 7
22 Febbraio 2011
81 Pagine
NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
Prova: KTM 990 SMT
ABS
Disponibile finalmente
con ABS | Pag. 10
22 Febbraio
Anno
Numero
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MOTOCROSS
Prova: Tre giorni nel deserto del
Marocco con la Yamaha
XT1200Z Super Ténéré
Pag. 18
| PROVA ANTEPRIMA |
Honda
Hornet 600
Nuda piccante
da Pag. 2 a Pag 9 articoli e foto
All’Interno
NEWS: Patenti, quali moto posso guidare? | Moto Morini all’asta | Gli editoriali di M. Clarke | N. Cereghini “Quattro
sedie sulla moto” | MOTOGP: Yamaha svela la nuova livrea dell’M1 | MOTOCROSS: intervista a Johnny O’Mara
PROVA NOVITA’
HONDA HORNET 600
SEMPREVERDE CON
PIU’ GRINTA
di Maurizio Tanca | La più venduta delle naked 600 si rifà – molto bene - il trucco,
confermando ovviamente le sue eccellenti doti dinamiche.
E senza aumento di prezzo.
7.590 euro
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MOTOGP
SUPERBIKE
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Numero
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MOTOCROSS
L
a Honda Hornet 600
esordì nell’ormai lontano
1998, e anche se allora
a livello dinamico era decisamente discutibile, il suo stile
era comunque vincente, tanto da diventare subito un best
seller. Status che mantiene tuttora, tant’è che lo scorso anno
ne sono state immatricolate
2.438, cifra che colloca la piacevole naked Made in Atessa
– dove viene prodotta dal 2003
- sul terzo gradino di un ideale
podio, alle spalle dell’inaffondabile BMW R1200GS (3.989
unità) e della alttrettanto gradita Kawasaki Z750 (2.946
unità), anch’essa sulla breccia
da qualche annetto (dal 2003,
4
nella versione “moderna”). Eh
si, stiamo parlando di numeri di vendita un po’ tristarelli
per le nostre povere motociclette, specie se li si confronta
con quelli dei primi 100 scooter
più venduti, per scoprire che
il Kymco Agility 150 R16, con i
suoi quasi 3.700 pezzi immatricolati, figura solo al 15° posto,
mentre il leader Honda SH300
veleggia in prossimità delle
14.000 unità…Il tutto in un panorama generale di mercato
sul quale, come tutti ormai sappiamo benissimo, c’è ben poco
da gioire.
Ma non intendevo trasformare
questo preambolo in una mera
e negativa disquisizione sui numeri di vendita, bensì introdurre la nuova Hornet 2011, quella
che abbiamo visto ai saloni
autunnali, e che sta arrivando
dai concessionari ai medesimi
prezzi del modello uscente,
cioè 7.590 euro per la versione standard – anche depotenziata a 25 kW (34 cv) – e 8.190
per quella dotata di Abs. E
qui vale la pena di ricordare il
Progetto Sicurezza che Honda Italia riserva ai suoi clienti,
grazie all’accordo con Gemini
Technologies: con l’acquisto
di un veicolo “Honda Progetto
Sicurezza” sarà compresa l’installazione di un antifurto satellitare Gemini, un anno di moni-
“
La Hornet ha parzialmente rinnovato il
guardaroba, ma sotto sotto nulla o quasi è
cambiato dal punto di vista tecnico
toraggio 24 ore su 24 tramite
centrale operativa e la Garanzia di sostituzione del veicolo
in caso di furto entro un anno.
“
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Niente rivoluzione, ma ritocchi azzeccati
Cavallo vincente non si cambia.
Non ancora, perlomeno. Quindi
in Honda hanno giustamente ritenuto che fosse troppo presto
per modificare radicalmente
una moto presentata nel 2007
e ancora molto valida. Semmai, andava parzialmente rivisitata in veste più piccantina,
per alzarne ulteriormente l’indice di gradimento, visto che la
concorrenza mica dorme.
Basandosi sui suggerimenti
recepiti dagli utenti, dunque,
classifica. Sperando vivamente, è logico, che anche il mercato stesso inizi finalmente a
riprendersi in generale.
il designer Gianfelice “Felix”
Marasco, del Centro Stile romano di Honda Europe, ha dato
una ritoccatina al look della
Il proprietario del veicolo
avrà inoltre la possibilità di
controllarlo
personalmente,
localizzandolo attraverso il
cellulare o via internet. Nello scorso mese di gennaio,
della Hornet 2010 sono stati
immatricolati 41 esemplari, il
che l’ha provvisoriamente relegata in un lontano 33° posto
tra le 100 moto più vendute.
Ma certamente l’attesa per
questo nuovo modello avrà giocato la sua parte, ed è dunque
logico pronosticare che il “calabrone” in versione 2011 riuscirà a tornare ai piani alti della
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Gli accessori
Per la snella Hondina naked
sono disponibili sottocoda,
copricodino e parafango posteriore (solidale alla ruota),
tutti in tinta con la carrozzeria. Il parafango ha la parte che
funge da paracatena verniciata
in nero. Inoltre è stato realizzato un mini-spoiler color oro che
si applica davanti alla strumen-
2
3
1 La nuova strumentazione è
totalmente digitale. Il nuovo cruscotto
fa corpo unico con il faro.
2 La coda ridisegnata si ispira
evidentemente alle linee della
grintosissima CB1000R
3 L’impianto frenante anteriore
comprende due dischi da 296 mm
con pinze a 2 pistoncini paralleli.
8
Hornet attraverso una specie
di processo di “CBzzazione”:
ed ecco il musetto e la coda
ridisegnati ispirandosi evidentemente alle linee della grintosissima CB1000R. Il primo ora
integra un nuovo cruscotto
che fa corpo unico con il faro,
a sua volta ridisegnato, sempre con parabola multi-reflector: il gruppo è montato più in
basso di prima e più vicino al
manubrio, in modo da accentrare e compattare al massimo
le masse. Come sulla CB, la
nuova strumentazione è totalmente digitale, e ingloba contagiri, tachimetro, doppio trip,
indicatore a barre per il livello
carburante, rilievo dei consumi
medio e istantaneo, temperatura del liquido refrigerante e,
ovviamente, l’orologio.
Anche qui è naturalmente presente il sistema anti-intrusione H.I.S.S., con serratura a
doppio tamburo, praticamente impossibile da forzare col
cosiddetto “spadino”: lo sterzo si sblocca e il motore si avvia
esclusivamente usando la chiave codificata in dotazione.
Quanto al posteriore, niente
più sella “ a sbalzo” e maniglioni per il passeggero – sostituiti comunque da due meno
pratici incavi nel codone, certamente meno pratici, ma esteticamente favorevoli – nell’ottica
di uno stile più aerodinamico e
sportivo, demandato appunto
al nuovo codone all’insù. Che
poi è il medesimo della nuova
CBR600F carenata, con sotto
il portatarga della 1000 naked.
Quanto alle colorazioni, alla
già nota Pearl Nightstar Black
si aggiungono le inedite Pearl
Sprint Yellow e Pearl Cool White. Una notizia interessante per
chi volesse dilettarsi in pista
con la nuova Hornet: quest’anno torna infatti l’Hornet Cup,
unitamente all’omologo trofeo
riservato alla stessa CB600F.
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tazione. Altri accessori previsti
sono le manopole termiche,
riscaldabili su una porzione di
180°, con potenziometro di regolazione da piazzare sul manubrio: montarle è facile, perché l’impianto elettrico è già
predisposto.
Poi troviamo l’allarme elettronico Averto, le classiche…
Continua su Moto.it
E proprio cosi !
E’ proprio cosi come è stata
descritta, ne ho provata una e
penso che una moto piu
divertente e facile da giudare
non ci possa essere (lo sono un
po tutte le HONDA)rapportata al
prezzo ottimo!
valerio.ricci - 14/02/2011
Linea impersonale
E’ simile ad altre moto made
in japan. Preferivo la vecchia
con fanale tondo e codone in su’
appuntito anche se non aveva il
telaio in alluminio perimetrale,
sospensioni regolabili ed il link sul
forcellone.
alias02 - 20/02/2011
Leggi e partecipa ai commenti »
SCHEDA TECNICA
Honda
Tempi: 4
Hornet 600
Cilindri: 4
€ 7.590
Cilindrata: 599 cc
Disposizione cilindri: in linea
Raffreddamento: a liquido
Avviamento: E
Potenza: 75 kW / 12000 giri
Coppia: 6.48 kgm (63.5 Nm) / 10500 giri
Marce: 6
Freni: DD-D
Misure freni: 296-240 mm
Misure cerchi (ant./post.): 17’’ / 17’’
Normativa antinquinamento: Euro 3
Lunghezza: 2090 mm
Larghezza: 740 mm
Altezza: 800 mm
Capacità serbatoio: 19 l
Segmento: Naked
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PROVA NOVITA’
KTM 990 SMT ABS
SUPER MOTO...
TURISTICA
di Francesco Paolillo | Finalmente è disponibile il sistema antibloccaggio ABS
anche sulla più venduta delle KTM, la 990 SM T.
Vediamo come si comporta
12.990 euro
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collaborazione con Bosch.
Piccolo e soprattutto leggero
(tutto compreso siamo a circa
1 kg di peso!) il sistema è denominato 9M, volendo è disattivabile attraverso un pulsante sul cruscotto. Per il resto
l’impianto frenante prevede
un equipaggiamento completo
griffato Brembo. Doppio disco
da 305 mm con pinze a quattro
pistoncini ad attacco radiale,
e disco da 240 mm con pinza
flottante a due pistoncini.
L
a SM T è la KTM che più
si è avvicinata ai gusti del
pubblico, sono i numeri
a dirlo, ma soprattutto i commenti di chi la possiede o la vorrebbe nel proprio box. Versatile
e divertente, appariscente ma
senza esagerare, la 990 SM T
è presente sul mercato da un
paio di anni, ed in questo periodo si è fatta ben volere, soprattutto per le doti dinamiche.
Prima di montare in sella a
questa versione dotata di ABS,
avevamo già incrociato le spade con la versione d’esordio e
con la più accessoriata Limited
Edition.
Entrambe sono uscite a testa
alta dalle nostre prove, con
solo un paio di rimproveri per
12
quanto riguarda la dotazione
tecnica. Il primo, del tutto veniale, è la mancanza del livello
carburante nella strumentazione, più un fastidio che un difetto. Il secondo, decisamente
più importante, era legato alla
mancanza (anche nel listino
degli optional) del sistema
ABS. Per una moto da turismo
versatile, da utilizzare con qualsiasi condizione meteorologica
e nelle situazioni più disparate,
rappresentava un’ombra nel
curriculum. Inoltre lo richiedevano i mercati esteri, attenti
all’aspetto sicurezza garantito
da questo particolare tecnico,
molto più che in Italia dove incredibilmente è difficile farne
comprendere la grande funzio-
nalità. Un buon ABS è un angelo custode irrinunciabile anche
per le migliaia di Valentini Rossi
che percorrono le nostre strade, che non sono propriamente
manutenute come i circuiti (e
poi ci sono molti Fernandi Alonso con telefonino alla mano che
ogni tanto si distraggono...).
Può essere che non venga utilizzato per molto tempo, ma
“quella volta” che risulta utile
ed interviene prontamente, anche dopo un sonno letargico, si
potrebbe dimostrare indispensabile per la nostra salute, e
perchè no, anche per il nostro
portafogli!
La Casa austriaca anche se un
po’ in ritardo è corsa ai ripari,
ed ha sviluppato un ABS in
Estetica
Più che un lifting è stato un
make up, le linee non sono
cambiate, ma il trucco sì. Materiali più curati dal punto di
vista estetico e soprattutto
tattile, più belli da toccare ed
accarezzare (che su una moto
è un aspetto da non sottovalutare...). La verniciatura, disponibile oltre al classico arancio
anche in bianco e nero, arriva a
coprire anche la parte anteriore, mentre le plastiche appaiono più curate. Prima si badava
al sodo, adesso si è andati oltre.
lo che riguarda la mancanza del
livello carburante, è ancora da
espiare!
Si aggiunge però un pulsante
sulla sinistra, è quello dell’Hazard, le quattro frecce per intenderci, mentre al fianco della
chiave di accensione è apparsa
una comoda presa di corrente
a 12V, perfetta nel caso in cui si
voglia montare un navigatore.
Meccanica e ciclistica
Niente di nuovo...tutto nuovo.
Quando c’è di mezzo l’elettronica l’evoluzione è costante,
ecco perchè pur senza stravolgere i concetti principali riguardanti la meccanica della 990
SM T ABS, numerosi particolari
Strumentazione
La strumentazione della 990
SM T non si distingue per ricchezza di informazioni, soprattutto considerandone la
vocazione turistica. C’è l’indispensabile. Contagiri e tachimetro digitale, indicatore della
temperatura del liquido e di
quella esterna, oltre all’orologio
ed al doppio contachilometri.
Non mancano naturalmente le
spie di servizio, con quella della
riserva ancora presente, anche
perchè il peccato veniale, quel13
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BELLISSIMA !!!
Questa moto è veramente
una bomba di stile e credo stando
alle descrizioni, perchè non l’ho
ancora provata, di motore e
tecnologia.
Peccato per il prezzo non proprio
alla mano...
Per caso i concessionari KTM
organizzano delle giornate di
prova ?
mark7170 - 18/02/2011
1
Rimane anche la
mancanza
rimane ancora la mancanza della
regolazione del precarico molla
del mono con una comoda manopola. Se non mi sbaglio.
fabri67 - 17/02/2011
Leggi e partecipa ai commenti »
2
3
1 La strumentazione della 990 SM T
non si distingue per ricchezza di
informazioni, soprattutto considerandone la vocazione turistica.
2 Il mono ha una nuova molla che
garantisce un maggior precarico.
3 ABS sviluppato in collaborazione
con Bosch. Piccolo e soprattutto
leggero.
16
si sono evoluti. Nuove mappature per il bicilindrico LC8 da
115 Cv, che riceve anche delle
camere di combustione leggermente ridisegnate.
Durante il primo tagliando, che
si effettua dopo 1000 km, non
sarà più necessario il controllo
gioco valvole, ora spostato a
15.000 km.
Telaio e sospensioni sono
stati rivisti in funzione della
presenza del sistema ABS. Il
primo è stato leggermente modificato nel telaietto reggisella,
quel tanto che basta a poter
ospitare il “cuore” dell’antibloccaggio Bosch, mentre le
sospensioni WP sono state
modificate nella taratura. Potendo contare sull’ABS il pilota tende a pinzare senza tanti
complimenti, ed una forcella
più sostenuta (si è intervenuti
“
“
Più che un lifting è stato un make up, le
linee non sono cambiate, ma il trucco sì.
Materiali più curati dal punto di vista estetico
sulla quantità di olio, mentre
il diametro rimane sempre di
48 mm) aiuta a mantenere
l’assetto ottimale. Il mono ha
invece una nuova molla che
garantisce un maggior precarico (particolare utile nel caso in
cui si viaggi in due con i bagagli). Entrambe le sospensioni si
possono regolare sia nel precarico che nell’estensione - compressione, potendo contare sul
supporto fornito da una pratica
tabella delle tarature stampata
su di un adesivo posizionato
sotto la sella (siamo tutti esperti, ma per incasinare un assetto
ci vuol poco!).
Come va...
Rispetto alle due SM T che abbiamo guidato in precedenza
cambia poco, se non addirittura nulla, almeno per quanto
riguarda la posizione di guida.
Dopo aver “scavalcato” le borse laterali, operazione che richiede una buona mobilità del
bacino, ci si ritrova belli comodi e con tutto sotto controllo.
Il ponte di comando della 990…
Continua su Moto.it
SCHEDA TECNICA
Ktm
Tempi: 4
Smt 990 ABS
Cilindri: 2
€ 12.990
Cilindrata: 999 cc
Disposizione cilindri: a V di 75°
Raffreddamento: a liquido
Avviamento: E
Potenza: 85 kW / 9000 giri
Coppia: 9.89 kgm (97 Nm) / 7000 giri
Marce: 6
Freni: DD-D
Misure freni: 305-240 mm
Misure cerchi (ant./post.): 17’’ / 17’’
Normativa antinquinamento: Euro 3
Altezza: 855 mm
Capacità serbatoio: 19 l
Segmento: Supermotard
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PROVA NOVITA’
YAMAHA XT1200Z
SUPERTÉNÉRÉ
LA MOTO GIUSTA
PER SOGNARE
di Aimone Dal Pozzo | Yamaha inizia il 2011 con una prova
che è una fuga tra i sogni: nel deserto del Marocco,
per testare l’affidabilità e le doti offroad della XT1200Z.
Tre giorni di viaggio indimenticabili, alle porte del Sahara
14.290 euro
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Un’avventura ai confini del...
sogno!
Allora saprete altrettanto che i
margini di questa pagina Web
stanno decisamente stretti a
questa avventura che parla di
libertà e forti emozioni già dalle
prime sillabe del titolo.
Immaginatevi la circostanza:
gennaio, Lago Maggiore, un
freddo bischero che mischiato
all’umidità del lago non saprei
quale preferire. Arriva la telefonata dalla redazione: “c’è da
andare in Marocco 3 giorni a
provare una moto”. Dove scusa? “Sì in Marocco su uno dei
tratti storici della Dakar”.
Non ci credo! Mi state prendendo in giro...
E invece no, tutto vero, domenica 6 febbraio si parte! Posato il telefono incomincio a sognare, gli occhi mi si incrociano
sul pc dell’ufficio dove, per un
attimo, nulla ha più la priorità
sulla mappa del Marocco… si
parte da lì, poi si va là, ma come
saranno i posti, ma farà freddo
o caldo e via dicendo.
Marocco, pianeta Terra?
In poco più di 3 ore di volo, mi
ritrovo su un altro pianeta, a
volte pare Marte, a volte non so
cos’altro, ma di sicuro difficile
pensare di essere sul pianeta
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MOTOGP
SUPERBIKE
Terra. Gli spazi, le distese infinite, dove incontrare qualche
altra forma di vita al massimo
accade una volta ogni mezz’ora, tutto questo mi ha fatto
provare sensazioni mai vissute
prima: è come se i polmoni si
riempissero di più ossigeno.
Tutto il contrario della giungla metropolitana dove tutto è
controllato, tutto è monitorato,
statisticamente valutato, e maledettamente vietato. Durante
questo viaggio ho potuto dare
sfogo all’anima del motociclista… ecco uno sterrato , mio!
E via che lo percorro fin dove
“
MOTOCROSS
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Numero
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e stressante che purtroppo
ognuno di noi vive ogni giorno,
esiste una compagna di viaggio
per poter, anche solo per un
giorno, evadere dagli schemi,
trasmette un senso di forza indescrivibile.
Una prova decisamente atipica
Ed eccomi qui con la prova integrale, dove potrete cogliere,
tra le descrizioni delle avventure affrontate, le foto di repertorio e i filmati, il carattere pionieristico della nuova maxi enduro
stradale.
Deserto: il contrario della giungla
metropolitana dove tutto è
controllato, tutto è monitorato,
statisticamente valutato, e
maledettamente vietato
finisce. Velocità e distanze, diventano tutte relative in spazi
dove anche la più grossa bicilindrica è considerata una bicicletta per bambini.
Con questa moto ho potuto
apprezzare questo senso di
libertà che solo lei, e poche
altre, sono in grado di esaltare
con questa intensità.
Non si tratta di un modo di
guidare, di un’impostazione
tecnica, di una geometria matematica, bensì di un’anima
che poche moto hanno o sanno trasmettere. Sapere che,
nonostante la vita impegnata
“
G
ià avrete sicuramente
letto alcune brevi pillole
dell’esperienza unica ed
assolutamente indimenticabile
a cui ho avuto il piacere di partecipare, in occasione del test
della Yamaha XT1200Z Super
Ténéré in Marocco, alle porte
del deserto del Sahara.
NEWS
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Eh si perché la missione di
questo viaggio è stata proprio
quella di portare la grossa bicilindrica su terreni e tracciati in teoria a lei decisamente
poco indicati, scoprendo, al
contrario, che non solo ha retto
la sfida, ma che la XT1200Z Super Ténéré è capace di regalare
e trasmettere quelle sensazioni
che un motociclistica ha dentro
l’anima e che ha bisogno di provare.
Il primo approccio non conta!
Partiamo dall’inizio. Il primo approccio non è stato dei
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migliori... sebbene questa 1200
dimostri una certa dinamicità
anche di ergonomia, nonostante la sua imponenza, già al
primo approccio sul cavalletto
centrale, per chi scrive che è
solito guidare moto decisamente più piccole e leggere, non è
stato propriamente istintivo
adattare i propri parametri di
guida alle sue dimensioni ed
alla stazza in ordine di marcia.
Già in configurazione sport,
condizione sine qua non per affrontare il deserto, senza quindi alcun accessorio in eccesso,
la “piccola” pesa la bellezza
di 260 kg, cosa non da poco
quando ti trovi immerso nelle
dune, in particolar modo quan22
do ti tocca rialzarla da fermo
dopo una scivolata non preventivata, ve lo posso assicurare. Il
primo trasferimento su asfalto
del primo giorno, per fortuna,
è stato ottimo ed indispensabile per acquisire la necessaria
confidenza e reattività prima
dell’inferno di sabbia.
Una 1200 amichevole
Presa la necessaria confidenza infatti, è facile apprezzare il
carattere mansueto di questo
1200. Pur essendo un motorone di prima categoria infatti, grazie alla tecnologia degli
scoppi differiti, una mappatura soft (touring) ed il controllo di trazione a 2 stadi, non è
per nulla esuberante, anzi, per
assurdo, a volte pare essere
più tranquillo di quanto ci si
aspetterebbe da una cubatura tale. Gli attuali 110 cavalli
infatti, non sempre le danno
giustizia. Allo studio ci sono
già altre mappature più spinte,
che saranno eventualmente disponibili in un prossimo futuro
presso i concessionari.
Via il traction control: iniziano
le danze
Cambia notevolmente carattere se la si vuole settare
per una guida più aggressiva,
levando il traction control e
selezionando la mappatura S
(sport) viene fuori in maniera
più evidente la schiena di potenza caratteristica di questo
bicilindrico. Rimane solo, a mio
avviso, una leggera incertezza
nella sezione centrale della
spinta, in quanto all’apertura
del comando del gas la risposta è pronta e concreta, ma
poco dopo tende a calare leggermente, per poi riprendersi
a metà gas e tirare in maniera
progressiva e lineare fino alla
fine.
Su asfalto è quindi consigliabile la prima configurazione
(che si inserisce di default ogni
volta che si toglie la chiave)
che, unitamente al sistema di
frenata integrato UBS, mediante il quale con la pressione
sulla leva del freno anteriore
si aziona automaticamente
in percentuale anche la pinza
posteriore, e l’ABS sempre inserito, permette di viaggiare in
totale sicurezza e tranquillità.
Per chi invece vuole tirare qualche marcia consiglio vivamente
il setting sport.
Come si comporta nei trasferimenti su asfalto
Il terzo giorno poi, ovvero la
tappa conclusiva nella quale
abbiamo nuovamente percorso tratti stradali, prese per
bene le misure e capiti i pesi,
le lunghe lingue di asfalto che
si disperdono all’orizzonte tra
una d’una e l’altra, sono di-
ventate una vera conquista
da rincorrere. Marcia lunga e
motore appena in tiro e via
che viaggi a 140/150 senza
nemmeno accorgerti tanto ti
senti tranquillo e comodo. Allo
stesso tempo i passi tortuosi
dei monti dell’Atlante non sono
un problema, basta una minima fiducia nella gomma per
pennellare le curve con pieghe
memorabili.
Per le lunghe tratte sarebbe
ottimale una minima di protezione in più dal vento, facilmente ottenibile con l’acquisto
del pacchetto optional Touring
(euro 972,8) comprensivo di
schermo frontale maggiorato,
deflettori aria e borse laterale
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da viaggio. Per i più esigenti è
disponibile anche un ulteriore
pacchetto optional, il Touring
plus, disponibile a euro 805,6 e
comprensivo di baule centrale,
profilo anteriore completo paracolpi e manopole riscaldate.
Ciao ciao elettronica. Comincia l’avventura offroad
Passando all’offroad invece,
punto forte di questa trasferta,
il vantaggio dei supporti elettronici viene meno, per lasciar
spazio alle capacità e sensibilità del pilota. Togliendo il traction control con un semplice
tasto sulla strumentazione è
possibile infatti trasformare in
poco tempo la XT1200Z Super Ténéré in un giocattolo
davvero divertente. Con un
po’ di malizia è possibile anche
escludere il funzionamento
dell’ABS, così da massimizzare le sensazioni. Basta un minutino in prima sul cavalletto
centrale infatti per mandare in
palla la ruota fonica di rilevamento della centralina, disabilitando, in sostanza, il controllo di frenata assistita fino
alla prossima riaccensione. Ed
ecco fatto che una moto dall’indirizzo stradale si trasforma in
pochi istanti in un’ottima compagna di avventure offroad.
Certo, non si potrà avere la
confidenza che si ha alla guida
di un KTM 990 Adventure, studiato appositamente per questi
utilizzi, ma la XT1200Z Super
Ténéré è in grado di regalare
vere emozioni.
Il motore progressivo permette di raggiungere velocità
importanti senza perdite di
24
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2011
controllo e derapate eccessive, ma allo stesso tempo le accelerazioni controllate sul brecciolino delle distese infinite del
deserto sono un godimento allo
stato puro.
Basta premere lievemente su
una delle pedane e dare gas
progressivamente per dare
inizio ad una derapata in accelerazione degna da record dei
Guinness dei primati. E non
serve nemmeno una grande
tecnica perché la dolcezza di
questo propulsore ti aiuta in
maniera molto naturale. Medesimo discorso per le piste
battute, sulle quali basta un
attimo per viaggiare a velocità
sostenute (120/130) con il minimo sforzo.
Nella sabbia e tra le pietre
dell’Atlante
Nella sabbia profonda il discorso è un po’ diverso in quanto
la distribuzione dei pesi tipicamente stradale, rivolta principalmente sull’ anteriore, tende
a caricare molto la ruota davanti che facilmente sprofonda e sparisce nel fesh-fesh
africano.
Agendo sul precarico molla
della forcella (che ho chiuso
praticamente tutto) e ammorbidendo il mono ammortizzatore, sono riuscito a migliorare
in parte l’assetto per far si che
la moto galleggiasse di più, ma
di certo non posso pretendere
che diventi di colpo un prodotto specialistico. Tolte queste
mancanze dovute ad un setting dedicato ad altri usi, il…
Continua su Moto.it
E’ una bella moto
L’ha progettata YAMAHA,
mica Pippo Ballacchio.
Certamente avrà delle peculiarità
in più o meno rispetto alle
concorrenti, se si vuole sottilizzare su queste bisogna averla
provata.IO non l’ho provata.
piega996 - 17/02/2011
domanda..
Ma a forza di disinserire
l’ abs in quel modo, si rovinerà
qualcosa?.
è davvero una enorme mancanza
quella di non avere la possibilità
di disinserirlo..su di una moto
che fa parte delle maxienduro..
nonono, è grave..
rho01- 18/02/2011
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SCHEDA TECNICA
Yamaha
Tempi: 4
XT 1200Z
Super Ténéré
Cilindrata: 1199 cc
€
Raffreddamento: a liquido 14.290
Avviamento: E
Potenza: 110 cv (80.9 kW) / 7250 giri
Coppia: 11.6 kgm (114.1 Nm) / 6000 giri
Marce: 6
Freni: DD-D
Misure freni: 310-282 mm
Misure cerchi (ant./post.): 19’’ / 17’’
Normativa antinquinamento: Euro 3
Peso: 261 kg
Lunghezza: 2250 mm
Larghezza: 980 mm
Altezza: 845 mm
Capacità serbatoio: 23 l
Segmento: Enduro Stradale
25
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PROVE
Suzuki, incentivi a
TAN zero su molti
modelli
Suzuki presenta le offerte
finanziarie per il 2011.
NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
MOTOCROSS
Arriva il foglio rosa per i
motorini
Milleproroghe, arriva il foglio rosa per motorini
e minicar
I
n un periodo caratterizzato da un
quadro economico generale non
proprio positivo, Suzuki Finance
presenta una gamma di prodotti finanziari dedicati ai Clienti che desiderano acquistare una nuova moto
o scooter Suzuki.
L’offerta principale prevede un prodotto a TAN ZERO (e TAEG massimo 11,22%) su tanti modelli della
gamma con possibilità di dilazionare la spesa complessiva fino
a 30 mesi . Ulteriori soluzioni per
agevolare l’acquisto consistono in
altre interessanti formule che prevedono anche l’assicurazione furto ed incendio totale per un anno,
oppure 10 mesi di rimborso per
ogni anno di finanziamento, consentendo così di non pagare la rata
nei mesi di agosto e dicembre. Dettagli relativi alle singole operazioni
e ai modelli coinvolti dalle offerte
finanziarie, comprensivi anche dei
costi accessori, sono disponibili
presso le Concessionarie aderenti
all’iniziativa.
26
A
rriva una sorpresa
dell’ultimo minuto per il
CdS, la introduce il Decreto Milleproroghe.
Arriva infatti il foglio rosa per
i motorini e le minicar, che potrà essere utilizzato nel periodo che va dalla prova teorica a
quella pratica.
Nel pacchetto degli emendamenti approvati dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato è contenuta
una proposta, a firma del relatore Lucio Malan, che dispone
l’introduzione di un’autorizzazione per guidare i ciclomotori
(alcune agenzie di stampa indicano: con cilindrata inferiore
ai 150 cc, non capiamo il passaggio in quanto i ciclomotori
si fermano a 50 cc) nel periodo
transitorio tra i due esami.
Con decreto del ministero delle
Infrastrutture, si legge nell’emendamento, “sono disciplinate le modalità e le procedure di
richiesta e rilascio di un’autorizzazione al candidato al conseguimento del certificato di
idoneità alla guida del ciclomotore, che consenta allo stesso
di esercitarsi alla guida, dopo
aver superato la prevista prova
di controllo delle cognizioni”.
Poi, imitando in parte quanto è
previsto dalla nuova normativa
per il foglio rosa per le auto, la
prova pratica di guida non potrà essere sostenuta prima che
sia trascorso un mese dalla
data del rilascio dell’autorizzazione. Nella norma si legge…
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* La promozione è valida dal 01 marzo al 30 marzo 2011 su tutti i caschi X-602 ad esclusione della versione Replica, sino ad esaurimento scorte.
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NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
Una guida per chiarire ogni dubbio e capire quale moto è consentito
condurre con le differenti patenti. In collaborazione con Scuolaguida.it
O
28
cicli puo’ essere effettuata in
base alla patente A1, A2 o B in
base alla data di conseguimento (Leggi le schede patente per
patente A1, A, B):
– antecedentemente al 1
gennaio 1986 occorreva aver
conseguito patente di guida di
categoria A, patente di guida di
categoria B-C-D, la cui titolarità
autorizzava alla guida anche di
motoveicoli;
– dal 1 gennaio 1986 al 25
aprile 1988, le patenti A, B
sono abilitate in Italia per la
conduzione di qualsiasi motociclo mentre non sono valide
per la guida di motocicli negli
altri stati membri dell’Unione
europea. Per rimediare a questo poneva rimedio l’art. 8, c.
3, legge n. 111/1988, prevedendo per la guida di motocicli
negli stati membri dell’Unione
europea da parte dei titolari
di patente di guida valida per
la categoria A, conseguita prima dell’entrata in vigore della
legge stessa, il possesso di un
certificato d’idoneità rilasciato
a richiesta da parte degli UMC,
a seguito del superamento di
apposito esame di abilità alla
guida di motocicli;
– dal 26 aprile 1988 le patenti
Anno
Numero
01
7
»»» News
MOTOCROSS
Quale moto posso guidare con la mia
patente?
ccorre innanzitutto fare
una piccola premessa: i motoveicoli sono
veicoli a motore a due, tre o
quattro ruote, distinti in:
- motocicli (a due ruote)
- motocarrozzette
- motocarri
- mototrattori
- motoveicoli per trasporti specifici
- motoveicoli per uso speciale
(a tre ruote)
- triciclo per trasporto di cose
- motociclo con carrozzino
- quadricicli a motore (a quattro ruote) destinati al trasporto di cose con al massimo una
persona oltre al conducente
(diversi dai quadricicli leggeri
inquadrati tra la categoria dei
ciclomotori).
Mentre l’abilitazione richiesta
per la conduzione di motoveicoli a tre o quattro ruote
e’ rimasta essenzialmente invariata nel tempo, di contro
l’impianto normativo inerente
le categorie di patenti che consentono la guida di motocicli
ha subito notevoli variazioni,
soprattutto per il recepimento
di direttive comunitarie che nel
tempo sono andate ad intrecciarsi con quelle nazionali.
Riepilogo
In un breve riepilogo si può riassumere che la guida di moto-
22 Febbraio
2011
venivano rilasciate nel rispetto
del principio secondo il quale
i motocicli potevano essere
condotti esclusivamente con la
specifica patente di categoria
A.
– successivamente al 3 settembre 1994 vengono introdotte le sottocategorie ( A1
) e le limitazioni per i primi
due anni successivi al conseguimento della patente dalla
data di entrata in vigore del
DM 8.8.1994, che ha recepito
nell’ordinamento interno la direttiva 91/439/CEE;
– a decorrere dall’1.10.1999
vengono soppresse le sottocategorie, ad eccezione della A1.
Il passaggio dalla sottocategoria A1 alla categoria A non e’
piu’ automatico al compimento
della maggiore età da parte del
titolare, ma subordinato ad una
nuova prova pratica su idoneo
motociclo. Veniva inoltre stabilito che tale
disposizione avesse effetto
solo per le patenti di sottocategoria A1 rilasciate dal 1.10.1999.
Per controllare la data di conseguimento nelle nuove patenti formato CARD occorre
dare un’occhiata in…
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Categoria
patente
Data
conseguimento
Motocicli che si
possono guidare
All'estero
in ambito UE
AoB
prima del 1/1/1986
tutti
si
AoB
dal 1/1/1986 al
25/4/1988
tutti
solo con
esame
di guida
A
dal 26/4/1988 al
30/9/1993
tutti
si
B
dal 26/4/1988 al
30/9/1993
Max 125 cc e 11 kW
no
A
dal 1/10/1993 ad oggi
Con limitazioni
Max 25 kW dal
conseguimento della
patente e comunque
fino a 20 anni.
si
Senza limitazioni
Minimo 21 anni e prova
pratica con motociclo di
almeno 35 kw
A
dal 1/10/1993 ad oggi
Con limitazioni
Max 25 kW dal
conseguimento della
patente e comunque
fino a 20 anni.
si
Senza limitazioni
Minimo 21 anni e prova
pratica con motociclo di
almeno 35 kw.
A1
dal 1/7/1996 al
30/9/1999
ad oggi senza limitazioni
si
A1
dal 1/10/1999 ad oggi
16-17 anni
Max 125 cc e 11 kW
si
18 anni
25 kW con esame di
guida
21 anni
senza limitazioni con
apposito esame di guida
29
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NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
MOTOCROSS
La fabbrica Moto Morini all’asta
Va all’asta il 13 aprile la Moto Morini. Stabilimento e macchinari, ma non
solo. Anche i marchi Moto Morini e Morini Franco Motori, i disegni, i
progetti, il know how. La base d’asta è di 5 milioni e mezzo di euro
I
l fallimento della Moto Morini S.p.A. ha posto in vendita all’asta che si terrà il
13 Aprile 2011 ad ore 13,30,
il compendio aziendale comprensivo dell’ immobile sito
Casalecchio di Reno (BO) via
Moto Morini S.p.A. di cui sopra,
tutti i beni componenti l’intero
complesso aziendale ed in particolare i marchi Moto Morini
e Morini Franco Motori, i disegni, i progetti, il know how,
la clientela, l’avviamento e gli
ti, motori, ricambi, accessori,
abbigliamento, imballi e la
componentistica in genere, esistenti alla data della vendita e
con espressa esclusione delle
scorte di moto finite, sia nuove
sia usate che, come noto, sono
Porrettana 377, e contestualmente, ma in alternativa, il
solo compendio aziendale
senza l’immobile.
Saranno quindi posti in vendita
oltre al capannone industriale
di proprietà della procedura
altri beni immateriali in genere; gli impianti, le attrezzature,
i macchinari, i mobili e le macchine d’ufficio, le autovetture
e gli automezzi ed i cespiti in
genere; le scorte di magazzino comprendenti: componen-
state tutte vendute nel corso
dell’esercizio provvisorio. Il
prezzo base d’asta per il lotto
comprensivo dell’immobile è
di € 5.500.000,00. Nel caso
in cui non pervengano valide…
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30
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MOTOGP
SUPERBIKE
MOTOCROSS
Beta RR Enduro 400/450/520 Factory
Beta presenta le moto “replica” con cui affronterà la stagione enduro
2011. I prezzi al pubblico sono in via di definizione
D
opo la sorpresa dell’inedita RR4T 350, presentata all’Eicma, ad
alimentare le fantasie degli enduristi ci pensa ora della nuova
linea RR4T FACTORY .
Tre le cilindrate disponibili
– 400, 450 e 520 – per una
versione che nasce dai campi
di gara e che “Factory” lo è sul
serio. Questa nuova versione
sarà prodotta in un numero
limitato di esemplari e potrà
essere acquistata già da febbraio. A renderla “fuoriserie” è
la componentistica con la quale nasce: la stessa utilizzata
sulle Beta con le quali Oscar
Balletti e Fabio Mossini correranno quest’anno.
MOTORE
- Impianto di scarico full titanium by Arrow. Oltre a garantire un risparmio di peso di
circa 800 gr., il nuovo scarico
32
consente di aumentare le performance su tutto l’arco di utilizzo con sensibili benefici in
termini di prontezza e linearità
di erogazione. Il nuovo scarico
rispetta inoltre la normativa fonometrica FIM/2Metremax.
- Centralina a doppia mappatura con interruttore al manubrio (per passare da una mappatura soft ad una hard). La
prima assicura una risposta del
motore più morbida su terreni
viscidi; la seconda, più aggressiva, consente di ottenere il miglior supporto del propulsore
sui terreni asciutti.
- Guarnizione base cilindro
più sottile. Un piccolo particolare con un effetto tangibile:
aumenta il rapporto di compressione, azione che si traduce in un incremento di coppia/
potenza e in una maggiore re-
attività di risposta (modifica
prevista su 400 e 450 cc.).
CICLISTICA
- Forcella Marzocchi Shiver Ø
50 mm con cartuccia chiusa.
Migliora la stabilità delle prestazioni, sotto sforzo, impedendo l’emulsione dell’olio. Gli
steli oversize incrementano in
modo importante la rigidità torsionale e la precisione e il controllo del mezzo soprattutto
nella guida estrema.
- Nuovissime piastre in alluminio fresate CNC. Sono state
ideate per consentire l’ottimale regolazione dell’offset (per
adattarsi ai più diversi stili di
guida) offrendo molteplici possibilità di regolazione della posizione manubrio…
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MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» News
MOTOCROSS
Piaggio. Arriva l’MP3 Yourban
La gamma degli scooter Piaggio a tre ruote si arricchisce di un
nuovo modello, che unisce alla stabilità e sicurezza di Mp3 il vantaggio
di un’impostazione ciclistica studiata per esaltarne le doti di agilità
P
Lanciato nel 2006, e offerto
nelle versioni 125, 300, 400cc
e Hybrid 300, Piaggio Mp3 ha
stupito il mondo con la tecnologia delle due ruote anteriori
indipendenti e basculanti: un
progetto innovativo che ha
ridefinito il concetto stesso di
stabilità dinamica. Una formula vincente, come testimoniano gli oltre 83.000 Mp3 venduti in tutto il mondo dal 2006
al 2010.
Sul nuovo Mp3 Yourban la riduzione di peso – da 15 a 27 kg
in meno rispetto all’Mp3 classico, a seconda delle versioni – e la maggiore agilità sono
immediatamente percepibili,
già dopo i primi metri in sella.
Nella guida l’avantreno risulta
più preciso e più comunicativo,
rendendo il veicolo più svelto
nei cambi rapidi di direzione
e più rapido nello scendere in
piega, per rimanere poi stabile
34
G
AL
LE
RY
roposto nelle cilindrate
125 e 300 cc, entrambe
a iniezione elettronica,
Mp3 Yourban offre dotazioni e
finiture al top della categoria
e si rivolge sia al giovane manager che utilizza lo scooter negli
spostamenti casa-lavoro, sia al
pubblico femminile in cerca di
un mezzo sicuro e agile.
per tutta la percorrenza della
curva, anche a gas spalancato.
Merito anche delle ruote anteriori da 13” (gommate 110/70)
e di un passo contenuto, al di
sotto dei 1450 mm.
Piaggio Mp3 Yourban è offerto
in 5 colorazioni, tutte metallizzate, con accostamenti cromatici appositamente studiati
per esaltare la dinamicità delle
linee del veicolo: Nero Cosmo,
Rosso Ibis e Grigio Orione (colorazioni abbinate a goffrature
e sella di colore nero) Bianco
Perla e Grigio Ghiacco (colo-
razioni abbinate a goffrature e
sella di colore blu).
Piaggio Mp3 Yourban 125 NRL
è già disponibile al prezzo di €
4.690 (€ 5.390 per la versione
ERL con il blocco automatico
delle ruote). Mp3 Yourban 300
NRL è in vendita a € 5.290 (€
5.990 per la versione ERL).
Tutti i prezzi sono Iva inclusa,
franco concessionario.
A breve pubblicheremo la prova
completa.
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MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» News
MOTOCROSS
Nuovo Benelli Velvet 150
GL1800 Gold Wing: dal 2012 in Italia
Uno scooter che ha attraversato ormai un decennio intatto nel suo stile Presentato il nuovo modello 2012 della super-tourer GL1800 Gold Wing
classico, adattandosi ai cambiamenti del tempo, delle mode e degli stili che sarà in vendita negli Stati Uniti a maggio di quest’anno. Per l’Italia
è tornato. Riveduto e corretto nella ciclistica e nei costi di manutenzione bisognerà attendere fino al 2012
I
l suo punto di forza è il propulsore 4 tempi euro 3,
affidabile e dai consumi particolarmente contenuti, ideale
quindi sia per l’uso urbano,
per il quale si distingue nelle
sue doti di agilità, che per l’uso
extra-urbano – tangenziali e
autostrade.
Una ciclistica solidissima assicura totale sicurezza nella
guida e tenuta di strada anche con fondi particolarmente
sconnessi e l’impianto frenante
dotato di doppio disco combinato ad efficaci sospensioni, è
in grado di rispondere anche
nelle situazioni più critiche.
La compattezza d’insieme ed
una progettazione accurata
garantiscono inoltre un peso
complessivo contenuto ed
assicurano grande agilità nel
traffico. Inoltre la posizione di
guida è adatta a tutte le stature. La sella biposto assicura
comfort sia al conducente che
al passeggero. Velvet 150 viene
inoltre dotato, di serie, del bauletto posteriore in tinta con la
carrozzeria, in grado di contenere anche un casco integrale.
Velvet è già a disposizione
presso la rete concessionari
Benelli Italia.
Il prezzo al pubblico del Velvet 150 è 1.890,00 euro F.C.
36
RY
LE
L
A
G
Y
ER
L
AL
G
L
a Gold Wing model year
2012 è pronta a raccogliere l’eredità delle sue
celebri progenitrici. La propensione per i lunghi viaggi è ora
testimoniata dall’equipaggiamento di ultima generazione,
caratterizzato da una lunga
serie di dispositivi elettronici.
Il più innovativo di essi è il siste-
ma di navigazione satellitare
programmabile - e accessibile
on line via computer - per condividere gli itinerari con amici e
altri motociclisti.
Immancabile il sistema audio
di bordo, che sulla nuova Gold
Wing incorpora un’interfaccia
MP3/iPodm studiata per il nuo-
vo sistema di suono surround
SRS CS Auto. Il nuovo model
year 2012 della Gold Wing si
presenta con stile rinnovato,
capacità di carico bagagli maggiorata, migliorata protezione
aerodinamica e dalle intemperie, set-up delle sospensioni
aggiornato e, garantiscono i…
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NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» News
MOTOCROSS
Ducati Multistrada Travel Experience 2011
Ecco la cattivissima superbike stradale che il ragazzaccio del
Wisconsin presenta all’Indy Dealer Expo di Indianapolis. Prezzo? Circa
40.000 dollari
Ducati organizza sei viaggi nei quattro continenti, per esplorare luoghi,
culture ed emozioni. Tutto con una sola moto, creata per trasformarsi e
affrontare qualsiasi tipo di percorso
G
AL
LE
RY
Buell EBR1190RS, l’anima sportiva di Erik
I
l sito statunitense Hell For
Leather mostra le prime
foto della versione definitiva della Buell EBR1190RS,
dove “EBR”, ovviamente, sta
per “Erik Buell Racing”. Le foto
sono state scattate a East Trpy,
Wisconsin, fuori dalla sede della factory che fa capo all’estroso ingegnere-musicista, poco
prima che la aggressiva RS venisse caricata su un furgone e
trasportata ad Indianapolis, per
essere esposta al Dealer Expo
che inizia proprio oggi, 18 feb38
braio per terminare domenica
20.
Una moto molto interessante,
questa, il cui peso – con lo scarico racing, quindi diverso da
quello standard della foto – dovrebbe aggirarsi sui 172 chili,
corrispondenti al limite minimo
della categoria AMA Pro Superbike.
Ovviamente stiamo parlando di
una moto il cui prezzo dovrebbe aggirarsi sui 40.000 dollari
(circa 30.000 euro), quindi re-
alizzata con dovizia di carbonio
e leghe leggere. Da notare, tra
l’altro, le inedite ruote, con l’anteriore dalle razze finissime, e
apparentemente divergenti dal
mozzo ai bordi del cerchio.
Quanto al motore, si tratta del
noto Rotax Helicon, il bicilindrico a V di 72° che ha esordito sulle 1125R e CR, portato
a 1.190 cc maggiorandone l’alesaggio da 103 a 106 mm, a
parità di corsa (67,5 mm). La…
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U
n nuovo concetto di
moto: la Multistrada
1200. E un nuovo modo
di viaggiare: la Multistrada
Travel Experience.
Sei viaggi esclusivi nei quattro
continenti per esplorare intensamente e nel modo più divertente possibile, luoghi, culture
ed emozioni. Tutto con una
sola moto creata per trasformarsi senza limiti e affrontare
qualsiasi tipo di percorso e stato d’animo.
Qualunque sia la meta o il so-
gno, non è più irraggiungibile
con quattro moto in una, separate solo dal clic di un pulsante.
Grazie alla combinazione di 3
diverse mappe motore, Multistrada 1200 è la moto sportiva,
la granturismo, la moto urbana
e l’enduro stradale.
Dall’itinerario che coinvolge il
sud-ovest della Penisola Iberica, all’attraversamento dello
stretto di Gibilterra, fra la pittoresca Andalusia e il sabbioso
Marocco; dai tour delle splen-
dide città del centro-Italia alle
escursioni montane nel cuore
delle Alpi occidentali, dalla scoperta della sconfinata Australia, fino al sogno californiano on
the road, con la Multistrada.
Le sei avventure oltre ad essere supportate dalla passione
Ducati, sono organizzate da
Edelweiss Bike Travel, tour
operator con una trentennale
esperienza nella creazione di
escursioni in moto.
Per informazioni e…
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MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» News
MOTOCROSS
A Padova un salone a misura di
collezionista
Motodays Fiera Roma: le novità a un mese
dal via
Il 5 e 6 marzo Padova ospita un evento dedicato agli appassionati di
moto d’epoca e custom. Da segnare in agenda: la mostra scambio,
collezioni uniche, la vendita di moto e accessori introvabili
Manca meno di un mese al via di Motodays, Salone Moto e Scooter del
Centro-Sud Italia in programma dal 10 al 13 marzo e si vanno definendo
sia il programma degli eventi che l’elenco delle Case Costruttrici
P
assione Moto, nasce con
lo scopo di portare in
scena la storia della motocicletta, dalle origini ad oggi,
coinvolgendo tutti gli appassionati del mondo delle due ruote.
I settori espositivi verranno
distribuiti su una superficie di
20.000 mq e si suddividono
in: commercianti, preparatori
e restauratori; club e registri
storici, ricambistica, accessori e abbigliamento, custom e
il settore dei privati con moto
d’epoca e usate in vendita. Non
mancheranno inoltre eventi
correlati e mostre tematiche
per vivere a pieno il mondo
della moto.Grande collaborazione della Federazione Motociclistica Italiana e della rivista
Motociclismo e Motociclismo
d’Epoca.
MOSTRA MOTO INGLESI
Le splendide bicilindriche che
hanno dato lustro alla meccanica britannica per decenni. Una
collezione che vanta modelli
come la AJS del 1933 restaurata in Inghilterra da Sammy
Miller, grande motociclista più
volte campione del mondo. Ci
sarà anche la Norton International 40 del 1952 con albero
a camme in testa, antenata del
nosrton manx.
40
MOSTRA DUCATI
Una campionessa si farà largo
nell’area dedicata al mondo
Ducati: la 888 che ha dominato il mondiale SBK su una
delle piste più impegnative
d’Europa. Per non parlare della
Ducati 750 F.1, la moto che riportò l’interesse degli addetti ai
lavori e appassionati alla Marca
grazie a un design prorompente. Una delle protagoniste sarà
la Pantah TT2, realizzata artigianalmente in collaborazione
tra reparto corse e collaboratori qualificati. L’esemplare
fu cavallo di battaglia di Tony
Rutter, il pilota britannico che
conquistò il titolo mondiale di
categoria per quattro volte. Si
potrà inoltre ammirare il Pantah dell’ingegner Taglioni e la
Ducati Scrambler.
MOSTRA LAVERDA
Un grande spazio verrà dato
alla collezione delle moto Laverda, storica marca motociclistica nata negli anni 50 e
rimasta caposaldo della storia
motociclistica italiana. Durante
Passione Moto si potrà ammirare la Laverda SFC 750 prima
serie costruita nel 1971 nel
classico colore arancione…
Continua su Moto.it
P
ADIGLIONI: ARRIVANO
PIAGGIO, HONDA E YAMAHA – Per l’edizione
2011, lo spazio espositivo di
Motodays aumenterà ancora.
Se nel 2010 si è passati da tre
a quattro, quest’anno a fare
da teatro del Salone saranno
ben cinque padiglioni. Tra le
conferme di partecipazione da
parte delle Case Costruttrici,
da segnalare quelle del Gruppo Piaggio (che comprende i
marchi Aprilia, Piaggio, Gilera,
Derbi, Moto Guzzi , Scarabeo
e Vespa), della Honda Italia e
della Yamaha Motor Italia, tre
aziende leader del mercato italiano delle due ruote che por-
teranno in Fiera di Roma i modelli di ogni tipologia presenti
sul listino per la stagione 2011.
Un’occasione unica per toccare con mano, guardare da vicino e salire in sella alle sportive,
naked, turistiche ma anche
custom, scooter e fuoristrada
pronte a diventare le regine del
mercato.
PALCO: IN DIRETTA CON I
PILOTI SUPERBIKE DEL GENTLEMEN’S MOTOR CLUB - Oltre alle premiazioni delle edizioni 2010 dei Trofei del Centauro
e della Supertwins, in occasione di Motodays, il Gentlemen’s
Motor Club di Roma organizze-
rà per sabato 12 marzo “Visto
da dentro”, un incontro con
alcuni dei piloti famosi iscritti al
suo sodalizio. Saranno Michel
Fabrizio, Ayrton Badovini e
Niccolò Canepa a commentare
in diretta dal palco le immagini
più significative di alcune situazioni di gara, raccontando
quello che provano nei momenti clou delle competizioni.
A fare da sfondo ai loro racconti, sul maxischermo posizionato alle spalle del palco, alcune
clips realizzate da Infront Motorsports, organizzatrice del
Campionato Mondiale Superbike. Sarà un’occasione simpatica per conoscere cosa prova e
a cosa pensa un pilota alla partenza, in frenata e durante una
“piega” da brivido...
AREA ESTERNA: ECCO LE
EVOLUZIONI DI CRAIG JONES – Nell’area esterna della
Fiera di Roma arriverà per la
prima volta lo stuntman Craig
Jones. Il pilota di Birmingham,
già campione europeo della
specialità, è pronto ad infiammare i visitatori di Motodays
con le sue evoluzioni in sella alle
Kawasaki. Jones salì alla ribalta
internazionale nel 1996, all’età
di 26 anni, stupendo il pubblico
con il suo stile unico e…
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MOTOGP
SUPERBIKE
di N. Cereghini | Lo ha scritto Antonio Privitera da Catania, e per la
redazione è il più bello. L’autore è venuto a trovarci e abbiamo fatto
amicizia. Logico: tra motociclisti…
C
iao a tutti!
Eccolo qui finalmente
l’autore del miglior racconto. Il migliore per noi, naturalmente. Lui, Antonio, è un
catanese, un motociclista di
medio corso che circola attualmente su Morini 1200. Ma
per venire a trovarci a Milano
ha preso l’aereo. Non è arrivato
solo, con lui c’è la sua ragazza,
Giulia. E insieme non vanno soltanto in moto ma fanno anche
musica: lei canta e lui suona
e compone; tanto che stanno
preparando un loro lavoro, e
appena pronto ce lo invieranno. E noi, già che ci siamo, ve lo
proporremo.
Intanto, il racconto. Ci pare
molto originale, pure spiritoso, e dipinge un terribile futuro per noi tartassatissimi
motociclisti.
Per esorcizzarlo, certo. Bella
trama, quasi una sceneggiatura televisiva e con il colpo di
scena finale. Ma lo giudicherete
voi stessi, naturalmente, con la
benevolenza che si deve a un
collega di scorribande a due
ruote.
In un attimo, con Antonio e
Giulia siamo diventati amici.
Loro due e la redazione al completo.
Lo sapete: è facile, tra moto42
ciclisti, e gli argomenti non ci
mancano.
Chiacchiere, fotografie in tutte
le salse, poi tutti a infilare i piedi
sotto il tavolo per un pranzetto alla buona. E in conclusione la registrazione audio del
racconto. Fatta naturalmente
dall’autore, con la sua tipica cadenza siciliana.
Bravo Antonio! Brillante e
simpatico. E brava anche Giulia.
E bravi tutti quelli che ci hanno inviato i loro racconti. Mi sa
che alla fine dell’anno ci riproveremo, lanceremo ancora la
proposta: è piaciuta, e poi molti amici, che questa volta non
hanno colto il momento giusto,
si sono dichiarati impazienti di
entrare nel gruppo degli artistiscrittori- motociclisti.
Laserstop
di Antonio Privitera
Ascolta l’audio del racconto letto dall’autore
Mi trovo in una posizione ridicola. Sono su un fianco, per
terra. Vedo distintamente la
mia caviglia davanti a me, all’altezza della spalla destra. Ho
gli occhi aperti ma non riesco
a muovere nulla. Non un labbro, un dito, il ciglio. Nemmeno
chiudere gli occhi per ripararmi
dal sole. Il botto è stato tremendo. Sento il tlang tlang della catena della mia moto che scorre
su una ruota libera di girare fino
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Numero
01
7
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MOTOCROSS
“Ecco finalmente il miglior racconto”
22 Febbraio
2011
a quando l’inerzia la conduce.
E’ la rivoluzione di un corpo
che racconta in 1920 millimetri
quanto sono stato fesso.
Sono partito stamattina per il
solito giretto del sabato con la
mia moto, guanti, tuta, casco
della domenica e tutto il resto.
Io il sabato lo dedico alla moto,
a cercare di dare un senso alla
mia settimana e a tutti i soldi
che ho speso per moto e accessori. Come tutti, sono stato
obbligato dalla nuova legge sui
consumi a spendere il 50% del
mio stipendio in spese non alimentari; io ho scelto gli accessori moto; mi hanno salvato la
vita. La legge del resto era stata
formulata con la chiara intenzione di stimolare il mercato,
sostenere domanda e produzione interna.
Io in questo momento come
produzione interna ho solo
paura, bile, rabbia e autocommiserazione mista a rimpianto.
Ho anche freddo, ma quello
viene da fuori. Sento lo zero assoluto, il vuoto nel mio stomaco e la barba che ispida sfrega
contro l’imbottitura del casco
quando il vento o che so cosa
altro mi fa leggermente inclinare la testa per poi riportarla alla
posizione di partenza. Non è il
vento. E’ il naso di un cane. Dio,
mi lecca la visiera. Chiamasse
qualcuno, facesse un po’ di rumore, il suo mestiere! Abbaia!
No; non sono edibile e si allontana muto, le orecchie basse.
repressione con autovelox,
tutor e compagnia bella, finalmente la vittoria alle elezioni
del “Movimento per l’Integerrima Legalità” avrebbe sancito
un periodo di pace tra noi, gli
utenti, e loro, le forze dell’ordine; invece prima loro sono state chiamate “Forze della Giustizia” e poi sono state introdotte,
con veri e propri plebisciti, tutte
quelle nuove e integerrime leggi per evitare incidenti stradali.
Io ho subito pensato che in effetti i risultati non erano male.
Lo diceva anche l’unione delle
compagnie assicuratrici (la
“Nuova Gestione della Strada”)
che aveva, molto da vicino, supportato la campagna elettorale
del “Movimento”: le collisioni
tra mezzi a motore, a seguito all’introduzione della legge
sull’arresto forzoso del mezzo,
erano diventati rari eventi dei
quali, quando accadevano, i
giornali parlavano come di un
retaggio di un passato curioso.
Ho freddo.
Chissà quando mi verranno a
prendere. Una volta ho letto di
un laserstop lasciato incustodito tutta la notte e di gente che
è morta nell’attesa che le Forze
della Giustizia tornassero a vedere se qualcuno ci era passato
davanti a velocità non consentita. Lo so, sono stato un fesso,
non sono più i tempi che se
eccedevi il limite ti levavano i
punti dalla patente e ti facevano una multa: oggi ti fermano,
all’istante. Fanno bene. Chissà
quanti incidenti hanno evitato.
Quante costose pratiche di risarcimento mai nate e sostituite da preventivi di carrozzieri
e meccanici che fanno tanto
bene ai consumi. Un Governo
Integerrimo e illuminato. Io l’ho
votato e ne sono orgoglioso.
Sento dei passi, sono salvo.
- eccone un altro…
- lo possiamo aiutare?
- no, prima deve arrivare il…
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Il cambio di governo ci ha indubbiamente sfavorito. Pensavamo che dopo anni di feroce
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SUPERBIKE
N
A
B
U R RRIOR
WA50R
Z7
MOTOCROSS
N. Cereghini racconta la storia della Vespa
E
ro controcorrente, da
ragazzo: preferivo la
Lambretta alla Vespa
e Pasolini ad Agostini. Per il
gusto della polemica, e perché
la Vespa andava via storta con
il motore laterale. In seguito
scoprii tutto quello che c’era
dietro alla Vespa. Un mondo
speciale. E cambiai idea.
Un fenomeno nato nel ‘46,
grazie a un genio che si chiamava Corradino d’Ascanio,
ingegnere aeronautico. Ecco
la Vespa. Primo modello la 98,
due tempi da 3,2 cavalli, miscela al 6%, cambio a tre marce
da ruotare con la manopola sinistra e 60 all’ora al massimo.
Non è vero che il primo motore
fu quello d’avviamento di un
aereo. Leggende metropoli44
tane, ma c’era la carrozzeria
portante, niente telaio, il supporto monotubo della ruota
anteriore come sui carrelli aerei e il motore sulla destra con
la trasmissione diretta, senza
la catena. Tanto rivoluzionaria
che fu un mezzo flop, alla presentazione i giornalisti scuotevano la testa, difficile farci l’occhio: solo 2.100 pezzi venduti
in quel ‘46, però 10.000 l’anno dopo, 20.000 nel ‘48 quando diventò 125 e via così. Alla
gente piaceva, costava tanto
per un operaio o un impiegato
ma non quanto un’auto, l’Italia
cresceva. Nell’anno 1953, per
dire, già la Piaggio produceva
160.000 Vespe.
Lo sapete, la Vespa ha motorizzato l’Italia negli anni difficili
© 2011 Kawasaki Motors Europe / Italy
del dopoguerra e della ricostruzione. Senza la Vespa sarebbe
stata dura muoversi. Dal ‘46 al
‘65, quando morì il fondatore Enrico Piaggio, sono state
costruite 3 milioni e 350.000
Vespe. Uno sciame. E tra i fenomeni che lo scooter Piaggio ha
subito suscitato c’è quello dei
Vespa Club con i loro raduni, le
manifestazioni oceaniche, anche le gare: gli audax sui 1000
km, le gare di regolarità, le gincane di paese che avevano un
grande successo. Perché la Vespa non è mai stata una moto,
era molto più facile da guidare,
per tutti; ed era un veicolo così
diverso che ci costruirono intorno una specie di nuova realtà virtuale. “Chi Vespa mangia la mela” diceva un famoso
slogan pubblicitario degli anni
Sessanta. A torto o a ragione,
chi amava la Vespa si sentiva
dalla parte giusta. Ancora oggi
per molti è così. Vespe nuove e
Vespe d’epoca ben restaurate.
E il suo fascino viene anche dai
tanti film che l’hanno raccontata, come Vacanze Romane
del ‘53 con Audrey Hepburn e
Gregory Peck, e dal suo design
intramontabile che è diventato
un riferimento.
www.kawasaki.it
Un mezzo al quale intere generazioni hanno legato ricordi e mille a
neddoti. Dal simbolo dell’Italia che cresce e si muove a oggetto di culto
e tendenza. Sulle sue ruotine carica più di mezzo secolo di storia
Nuova forcella a steli rovesciati da 41mm, nuovo impianto
frenante, tubi rivestiti in acciaio, nuovo forcellone, nuovo
ammortizzatore, nuova strumentazione, nuove colorazioni
e nuovo allestimento racing sulla versione R.
Kawasaki Z750R. Per scendere in trincea basta salire in sella.
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Le immagini ritratte sono scattate in condizioni di sicurezza con piloti professionisti. Gli accessori presenti sono venduti separatamente e non fanno parte dell’allestimento standard.
Kawasaki raccomanda
Fare la lista dei modelli sarebbe
troppo lungo. Bisogna…
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MOTOCROSS
“Quattro sedie sulla moto”
Ora le sedie. Entro nel negozio
e una signora bionda che non
conosco mi fa un mucchio di
feste, chiama il marito, lui mi
abbraccia: salta fuori che si
tratta di Giorgio Pagani e la
moglie. Lui è il secondo figlio
di Nello Pagani, che nel ’49, il
primo anno del mondiale, fu
campione della 125 su Mondial
e vice-campione della 500 con
la Gilera. Ed è anche il fratello
di Alberto, che vinse tre GP in
500 su Linto ed MV Agusta.
Non l’avevo mai conosciuto,
eppure ci siamo sentiti vicini
come due parenti stretti. La
moto fa di questi prodigi. Se
46
AU
D
IO
C
Ascolta l’audio di Nico »
uno ti dice “hai conosciuto mio
padre, era il salumiere all’angolo”, tu rispondi educato: “piacere, bella combinazione”.
Ma se ci sono di mezzo le
moto e le corse cambia tutto:
ci si sente subito simili, si ha
condiviso un pezzo di vita anche se non ci si è incrociati. Nello è scomparso sette anni fa, lo
ricordavo; Alberto vive all’estero ed era a Milano la scorsa settimana, ma il libro l’ho avuto?
No che non l’ho
avuto. Giorgio
corre in ufficio
e me lo regala:
un bellissimo
libro che racconta tutta la
storia vissuta
dalla signora
Margherita
Meneghini Pa-
Anno
Numero
01
7
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
di N. Cereghini | Una banale faccenda di scelte d’arredamento si
trasforma in un evento speciale. Ogni volta è una vera scoperta: la
passione per la moto ci emoziona e ci unisce
iao a tutti!
L’altro giorno cercavo
quattro sedie, le classiche sedie di legno e paglia che
si vedono in campagna, niente di che. Guardo su Internet,
trovo una catena commerciale
che ha diversi punti vendita, individuo quello più vicino a casa,
prendo la moto e vado. L’intenzione è quella di informarmi: in moto, quattro sedie non
riesco a trasportarle. Benché
da ragazzo fossi capace di consegnare con la Gilera 98 due
materassi in gommapiuma alla
volta, 190x80, arrotolati, legati
uno davanti e l’altro dietro. Erano altri tempi, ero un pistola e
i controlli erano pochi.
22 Febbraio
2011
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbb
gani, la mamma e anche la vedova, che ha passato i novanta
e sta benone.
Una donna fantastica, che se
Nello chiamava, lasciava i bambini ai nonni, prendeva la macchina col carrello, caricava
una moto, andava da sola fino
a Barcellona o al Nurburgring.
Negli anni Cinquanta.
E Nello Pagani era un tipo
fantastico. Vi basti sapere che
negli anni Settanta, quando si
correvano le prime 500 km con
le moto derivate dalla serie,
lui si infilò la vecchia tuta e si
allineò con una Laverda 750.
Me lo ricordo benissimo: era in
coppia con Loat e aveva sessant’anni. Uno che aveva vinto
tantissimo negli anni Trenta e
e Quaranta, uno che era stato
amico e rivale di Tenni!…
Continua su Moto.it
Nello Pagani»
La sua lunghissima
carriera agonistica,
iniziata nel 1928 e
conclusa nel 1955, lo
ha fatto entrare nella
leggenda dello sport
italiano. Ha guidato sia
le moto sia vetture da
Formula 1 consacrando
tutta la sua vita alla
velocità.
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22 Febbraio
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2011
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A parità di cilindrata i motori con più
cilindri sono più potenti?
di M. Clarke | Certo. Si tratta di un fatto ben noto alla maggior parte
degli appassionati. Ma non tutte le conseguenze di un maggiore
frazionamento sono positive
nere camere di combustione
più compatte. Ciò permette di
adottare rapporti di compressione più alti. Oggi comunque,
per quanto riguarda le cilindrate e gli alesaggi usualmente in
gioco, le differenze non appaiono tanto sensibili.
P
roprio questo ha portato
a più riprese il regolamento relativo alle superbike a stabilire degli handicap di cilindrata in funzione del
frazionamento dei motori. Oggi
le bicilindriche 1200 gareggiano contro le quadricilindriche
di 1000 cm3. In passato per
diversi anni i limiti di cilindrata sono stati 1000 cm3 per le
moto a due cilindri e 750 per
quelle a quattro. Pure il regolamento delle supersport prevede limiti diversi in funzione del
frazionamento.
Come ovvio, non tutte le conseguenze di un maggiore frazionamento sono positive. Il mo48
tore diventa più complesso e
più costoso, e il suo ingombro
e il suo peso aumentano. Cresce poi l’estensione delle superfici di strisciamento, il che
è svantaggioso ai fini del rendimento meccanico. La massima
potenza ottenibile è però più
elevata.
Una prima considerazione è immediata ed evidente, anche se
tutto sommato risulta di importanza relativamente modesta.
Un motore più frazionato ha
cilindri più piccoli, che a pari
rapporto corsa/alesaggio risultano più facili da raffreddare e consentono di otte-
Quando si aumenta il numero
dei cilindri le cose più significative, ai fini delle prestazioni,
sono fondamentalmente due.
In primo luogo, la diminuzione
della corsa fa sì che, a parità
di regime di rotazione, la velocità media del pistone risulti minore. Ciò significa che
le sollecitazioni meccaniche
sono più basse. E viceversa, a
pari velocità media del pistone
(e quindi con eguali sollecitazioni), il motore può girare
più in alto. Questo è importantissimo, in quanto, dato che la
potenza è direttamente legata
al regime di rotazione, si hanno
sensibili vantaggi in termini di
cavalli.
In secondo luogo, aumenta la
superficie totale dei pistoni.
Questo significa che anche le
sezioni di passaggio a disposizione dei gas possono essere
complessivamente maggiori, il
che è ovviamente positivo…
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Dieci domande e dieci risposte sul
rapporto di compressione
Le valvole di scarico sono sempre più
piccole di quelle di aspirazione?
di M. Clarke | La potenza cresce aumentando il rapporto di
compressione? Quanto deve essere veloce la combustione?
di M. Clarke | Sì, e per una ragione molto semplice: i gas si muovono
quando esiste una differenza di pressione
L
D
ne?
Certo, e questo accade perché
migliora il rendimento termico. In altre parole, il motore
utilizza meglio l’energia messa
a disposizione dalla combustione. Fermi restando tutti gli
altri parametri, aumentando il
rapporto di compressione la
potenza cresce lungo tutto
l’arco di utilizzazione; la curva di erogazione non cambia
forma, sostanzialmente, ma è
come se venisse sostata verso
l’alto, con una lieve rotazione. Il
regime al quale si ottiene il valore massimo resta invariato.
Inoltre, per una data potenza
erogata e per un dato tempo di
funzionamento, risulta minore
il consumo di carburante. I motori diesel consumano meno
dei motori a benzina principalmente per questa ragione.
Oltre un certo valore non è
possibile andare, con il rapporto di compressione?
Purtroppo nei motori a ciclo
Otto (cioè quelli impiegati in
campo motociclistico, tanto a
quattro quanto a due tempi) al
di sopra di un certo rapporto
di compressione si verifica
inevitabilmente la detonazio50
urante la fase di aspirazione l’aria viene richiamata nel cilindro in
quanto la pressione all’interno
di quest’ultimo è inferiore a
quella esterna (ossia, a quella
esistente nell’airbox). La differenza tra le due pressioni è modesta; si tratta infatti di qualche
frazione di bar.
a potenza del motore
cresce aumentando il
rapporto di compressio-
ne, e ciò può anche avere conseguenze molto dannose per
l’integrità di alcuni organi meccanici (pistoni in primo luogo).
La detonazione è costituita dalla accensione spontanea di una
parte della miscela aria-carburante, che durante la combustione non è stata ancora raggiunta dal fronte di fiamma.
Tale massa di miscela brucia
in maniera estremamente repentina, quasi esplosiva, dando
origine a una serie di onde di
pressione che vanno ad urtare,
ad altissima velocità, contro le
pareti metalliche.
Il limite, per quanto riguarda
il massimo rapporto di compressione che può essere
adottato, varia da motore a
motore ed è influenzato da
fattori come la temperatura
delle pareti della camera di
combustione, la turbolenza
della miscela aria-benzina (e
la sua dosatura), la forma e le
dimensioni della camera, la posizione della candela, etc…
Oggi alcuni motori sono dotati di un sensore “di battito”
(knock sensor), che avverte la
centralina se la combustione si
irruvidisce, segno di detonazione incipiente, consentendole di
ritardare l’accensione e quindi
di eliminare il problema, almeno momentaneamente, evitando che si possano verificare
danni meccanici…
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Quando si apre la valvola di
scarico, i gas si riversano subito nel condotto, iniziando
a fuoriuscire con una elevata
velocità, data la forte differenza tra la pressione esistente nel
cilindro (6 – 8 bar, nei moderni motori di alte prestazioni) e
quella esterna. La loro espulsione viene completata, anche se non proprio al 100 %,
durante la risalita del pistone
dal PMI al PMS.
Leggi e partecipa ai commenti »
diametro sono vantaggiose ai
fini del rendimento volumetrico agli alti regimi anche perché
grazie ad esse si evita che la
velocità media teorica dei gas
raggiunga un valore troppo
elevato. Come ovvio, oltre un
certo valore non si va sia per
ragioni geometriche che per
non ridurre eccessivamente le
dimensioni delle valvole di scarico (diminuire il loro diametro
oltre un certo punto diventa
controproducente). In media,
nei moderni motori di altissime prestazioni, le valvole di
scarico hanno un diametro
dell’ordine di 0,80 – 0,86 volte quello delle valvole di aspirazione. A titolo di esempio,
negli odierni quadricilindrici…
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Dunque, mentre fare uscire
i gas combusti dal cilindro è
piuttosto agevole, fare entrare
l’aria (ovvero la miscela ariabenzina) non lo è affatto, in
particolare nei motori veloci.
Per questa ragione si cerca
di agevolare al massimo l’ingresso dell’aria adottando
valvole di aspirazione di notevoli dimensioni, anche se ciò
va a discapito di quelle di scarico. Tra l’altro, valvole di grande
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Il video di Graham Jarvis all’Hell’s Gate
La Gladius Cup2011 si svolgerà in concomitanza con il calendario della
Coppa Italia CIV, ad eccezione della prima gara. Ecco tutte le date
Secondo posto, con grande distacco per Lampkin, unico altro in vetta
all’Hell’s Peak. Fabio Fasola ha dovuto accorciare la gara
G
AL
LE
RY
Gladius Cup 2011: al via il Trofeo Suzuki
P
rende il via il terzo trofeo monomarca Suzuki
dedicato alla naked bicilindrica Gladius 650.Come già
accaduto nella passata edizione, il Trofeo Gladius nasce dalla diretta collaborazione tra
Suzuki Italia e la Federazione
Motociclistica Italiana.
Calendario
La Gladius Cup2011 si svolgerà
in concomitanza con il calendario della Coppa Italia CIV, ad
eccezione della prima gara, con
i seguenti appuntamenti:
15 Maggio – Misano Adriatico
12 Giugno – Vallelunga
03 Luglio – Misano Adriatico
07 Agosto – Mugello
04 Settembre – Franciacorta
Formula
Il trofeo sarà aperto a tutte le
Suzuki Gladius 650 in qualsia52
si colorazione purché allestite
con il kit del trofeo; le iscrizioni
saranno accettate fino ad un
massimo di 36 iscritti.
Sarà mantenuta la stessa formula delle passate edizioni, per
offrire il massimo divertimento
ad un prezzo molto contenuto
e con ricchi premi, sia per la
classifica finale sia per ogni singola gara.
Prezzi e premi
Con soli € 2.200 (IVA esclusa)
il pilota potrà, infatti, prendere parte alle 5 gare (2 turni di
prove di qualifica il sabato e la
gara della domenica) ed equipaggiare la propria moto con
il kit tecnico. I costi si riducono a Euro 1.200 (IVA esclusa)
per i piloti già in possesso del
Kit. Per entrambi un Kit Entry
di benvenuto. La Gladius Cupoffre ai suoi migliori piloti im-
portanti premi per la classifica
finale, premi gara, premi per il
miglior tempo sul giro ed eventuali premi speciali offerti dai
partner del trofeo (quest’ultimi
saranno ufficializzati di volta in
volta).
I primi tre classificati al termine del trofeo Gladius Cup 2011
saranno premiati rispettivamente con:
-per il piazzamento al primo posto, la nuova Suzuki GSX-R600
-per il piazzamento al secondo
posto la nuova Suzuki GSR750
-per il piazzamento al terzo posto un Suzuki Burgman 200
Ad ogni singola gara saranno
premiati i primi tre piloti in
ordine d’arrivo sul traguardo:
al primo classificato 500€ in
denaro; al secondo…
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A
ncora una volta l’Hell’s
Peak - la micidiale salita che sancisce la fine
della gara - si è parata di fronte
ai due inglesi. La folla ad attenderli, il cuore che batte a mille
per tutti. Le luci dell’Hell’s Peak
diventano di colpo la magia
dell’enduro estremo.
Hell’s Gate è la forza di grandi
piloti che cadono, si rialzano,
lottano. È la metafora della
passione o forse la forma più
concreta di essa.
Una gara tanto dura da costringere Fabio Fasola e i suoi uomini ad accorciare di un giro la
fase finale: cinque anziché sei
tornate, perché, altrimenti, era
in serio dubbio l’arrivo anche di
un solo pilota.
Abbiamo visto storie di uomini
quasi invincibili come l’americano Cody Webb, che sem-
brava out a causa di sei minuti
di penalità nella prima fase e
poi qualificato per un soffio al
ventottesimo posto ed ancora
in gara fino al quarto giro. O il
coriaceo Alessandro Botturi,
tra i primi nella fase eliminatoria e poi fuori a causa di una
caduta.
A poco a poco si sono arresi
tutti : troppo staccati e quindi
fuori Walker, Webb, Galindo.
E la storia più grande da raccontare è ancora quella dei due
trialisti venuti dall’Inghilterra,
che all’ultimo giro si sono trovati ancora soli in gara: Graham Jarvis e Dougie Lampkin.
Lo scorso anno erano arrivati
insieme ai piedi della salita del
diavolo, forse con un po’ di vantaggio per Jarvis; poi Lampkin
aveva saputo catalizzare meglio l’attenzione (e gli aiuti del
pubblico). Questa volta Peter
Graham Jarvis non ha voluto
rischiare: ha dato fondo alla
sua carica e ha collezionato
giro dopo giro un vantaggio incolmabile. Niente da fare per
Lampkin, niente rimonta per
il dodici volte mondiale di trial!
Dieci, venti e più minuti di vantaggio per il trentacinquenne
inglese Jarvis, neoacquisto
della Husaberg, che questa
volta è volato sulla cima più
alta della Hell’s Gate.
Andreas Lettenbichler con la
WR 300 del team Husqvarna
Monster Speedbrain ha compiuto una buona gara, viaggiando sempre intorno alla quinta
posizione ma a due giri dal
termine ha accomulato 31 minuti di ritardo dal leader Jarvis
ed è stato tolto dalla gara.
Buona è stata anche la prova offerta da Maurizio Gerini
con l’Husqvarna TE 250 del
concessionaro RS Moto di
Bergamo. Gerini ha concluso
al quinto posto la prima pate
della giornata, ma poi quando
si trovava al settimo posto è
stato tolto di gara per essere
arrivato fuori tempo massimo.
Grande soddisfazione per Fabio Fasola: mai tanto pubblico
si era visto alla Hell’s Gate,
mai tante emozioni, mai tanto…
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San Carlo Junior team: come si allenano i piccoli campioni
I piloti del San Carlo Junior Team si sono allenati presso il centro
federale di Polcanto lo scorso 5 e 6 febbraio 2011. Svelato il programma di test in sella alle Moto2 del Team Gresini
San Carlo Junior Team »
Gestita direttamente da Honda Italia e Gresini Racing che, insieme alla Federazione Motociclistica Italiana (FMI),
segue ed assiste da vicino la crescita professionale di 10 piloti selezionati.
RY
LE
AL
G
S
i è svolta sabato 5 e domenica 6 febbraio nel
centro FMI di Polcanto
(FI) la terza ed ultima sessione
di test e scuola di fuoristrada
per i giovanissimi campioni
del San Carlo Junior Team che
- in attesa di scendere in pista
con le loro Honda da velocità
(NSF100, RS125, CBR600RR)
- hanno completato la loro
54
preparazione invernale con
le fuoristrada HM Honda
(CRF150 e CRE125).
L’incontro, nella consueta atmosfera di cameratismo ed
amicizia, aumentata dalla comune passione per le due ruote, ha fornito ai responsabili
di Honda Italia la possibilità di
annunciare una novità che non
poteva non creare eccitazione
nei piloti del San Carlo Junior
Team: i migliori che si distingueranno nei Trofei Honda
2011 verranno convocati per
effettuare a fine stagione un
test con il Team Gresini.
La squadra italiana che ha dominato la prima stagione mondiale della Moto2 vincendo il
primo storico titolo con Toni
Elias, metterà a disposizione
le proprie Moriwaki MD600,
sicure protagoniste nel Campionato del Mondo 2011 classe
Moto2.
Nell’occasione è stato anche
annunciato che nella prossima stagione farà parte della
squadra delle giovani promesse Honda anche il diciottenne
romano Davide Stirpe (secon-
do classificato nell’RS125GP
Trophy) che disputerà la
CBR600RR Cup con il supporto del Team Monaco. Sale
così a 10 il numero dei piloti
che nel 2011 correranno con
i colori del San Carlo Junior
Team Honda, un motivo in più
per seguire con attenzione i futuri campioni del motociclismo
italiano.
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PROVE
NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
B
In pista la EXC-F 350 ha mostrato un comportamento
56
7
La Federazione Motociclistica Italiana pensa ai più piccoli e approva un
Trofeo dedicato ai cinquantini da cross, da sempre amatissimi da chi si
avvicina a questo fantastico sport
cerchio anteriore da 12” o 14”,
posteriore da 10” o 12”.
Il tracciato del Sant Jordi ha
in parte mortificato lo spettacolo. Il livello delle difficoltà ha
infatti spezzato il fiato dei piloti,
obbligandoli a una gara attenta
e prudente, volta a non cadere
in errori che pregiudicassero il
risultato finale.
Le insidie hanno però esaltato
il talento di Blazusiak, che ha
- Classe 50 Racing. Cilindrata
massima 50 cc; monomarcia;
raffreddamento a
liquido; ruote con cerchio anteriore da 12” o 14”, posteriore da
10” o 12”.
Obbligatori: pettorina o “stone
shield” (Certificazione CE), paraschiena o “back protector”
(omologazione CE EN 1621/2).
Le protezioni vanno indossate
obbligatoriamente sotto la
maglia da gara. Consigliato
l’uso del “neck brace” (collare
protettivo).
U
LE
AL
G
correrà il Mondiale nella E3 con
la EXC-F 530).
Il risultato ha però dato ragione
agli uomini del team KTM Factory, che hanno quasi monopolizzato il podio di Barcellona.
Diciamo quasi perché al terzo
posto si è classificato il giovane pilota svedese della Husaberg, Joakim Lundgren.
Numero
La FMI vara il Trofeo Italia Minicross 50
di A. Perfetti | A Barcellona Blazusiak (KTM) domina la seconda prova
del Mondiale di Enduro Indoor. Grande protagonista è anche Knight
convincente: agile e svelta
come una 250 tra i tronchi e
sulle pietre bagnate, sfoderava una potenza considerevole
nell’unico allungo disponibile.
Faceva un certo effetto vederla
sbattuta di qua e di là dal gigante inglese, la sua stazza da
corazziere si presta meglio alla
grosse moto a 4 tempi (e infatti
Anno
01
»»» News
MOTOCROSS
KTM EXC-F 350: sul podio al debutto con
David Knight
arcellona (Spagna) - Il
Palau Sant Jordi della
città catalana ha ospitato la seconda prova del Mondiale di Enduro Indoor. La
corsa aveva, sulla carta, diversi
motivi di sicuro interesse.
Prima di tutto, Taddy Blazusiak era chiamato alla rivincita dopo la prova incolore di Genova (non vorrete mica che il
polacco più pazzo del mondo si
accontenti di un terzo posto?),
vinta dal finlandese Mika Ahola
(Honda).
C’era poi il debutto in gara della moto da enduro più attesa
di questa stagione, la KTM
EXC-F 350 che sarà portata in
gara nel mondiale di Enduro
(Classe E2) da Jhonny Aubert e
Cristobal Guerrero.
A Barcellona ci ha pensato invece David Knight a guidare
la nuova tremmezzo e, vista la
sua prova, verrebbe proprio da
dire “buona la prima!”.
L’omone dell’Isola di Man di
meglio non poteva fare. Posto
che Taddy, in sella alla KTM
EXC 250, fa un altro sport,
David ha guidato alla grande,
conquistando il secondo posto
finale in virtù di due secondi e
un terzo posto.
22 Febbraio
2011
RY
dominato tutte e 3 le finali di
domenica (forse incoraggiato
anche dalla sua splendida ragazza ai box).
In crisi è andato invece Mika
Ahola, il vincitore di Genova è
giunto solo settimo. Il nostro
Thomas Oldrati ha concluso
la gara con un onorevole…
Continua su Moto.it
na iniziativa realizzata
in collaborazione con il
promotore FX Action
(www.fxaction.it, e-mail: info@
fxaction.it), riservata in esclusiva a piloti giovanissimi, nati
(per la stagione 2011) negli
anni 2001, 2002, 2003, e comunque in possesso di Licenza
Miniyoung.
Una nuova, importante opportunità per avvicinarsi allo
sport motociclistico fuoristrada di base, caratterizzata da
spese il più possibile contenute, a cominciare dal prezzo
di acquisto delle moto, comu-
nemente reperibili sul mercato;
dalle spese di iscrizione e di gestione; dalla possibilità di correre comunque, indipendentemente dal risultato ottenuto
nella sessione di prove ufficiali,
grazie all’eventuale divisione
dei piloti in diversi gruppi.
Due classi previste, caratterizzate come segue:
- Classe 50 Sport. Cilindrata
massima 50 cc; monomarcia;
raffreddamento
esclusivamente ad aria; carburatore con diametro massimo
12/14; ruote con
Il Trofeo si articola su 4 prove (2 gare per ogni prova), per
ciascuna classe,
abbinate al Campionato Italiano Minibike MX. Ogni gara
dura 6 minuti più 2 giri.
Previste verifiche tecniche, al
termine di ogni gara, sulle prime 5 moto classificate.
Il Calendario prevede l’utilizzo
di piste specifiche, particolarmente adatte a piloti neofiti,
nell’intento di ottenere un elevato livello di sicurezza passiva.
Primo appuntamento di stagione a Fermo, il 25 aprile, dove è
atteso anche Andrea Bartolini…
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NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
MOTOCROSS
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» MotoGP
La nuova livrea della Yamaha YZR-M1
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Presentata oggi a Sepang la YZR-M1 con cui Jorge Lorenzo e Ben Spies
proveranno a difendere il titolo nelle mani della casa di Iwata
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbb
Y
amaha Factory Racing
ha ufficialmente presentato il prototipo 2011
YZR-M1 MotoGP con il quale il
Campione del Mondo Jorge Lorenzo e il nuovo compagno di
squadra Ben Spies correranno
58
in questa stagione.
La presentazione della livrea
20011 ha avuto luogo presso il
Circuito Internazionale di Sepang, con Jorge Lorenzo e Ben
Spies già pronti per i test che
avranno luogo domani sul trac-
ciato malese.
Come parte delle celebrazioni
di questo traguardo, Yamaha
ha preparato eventi speciali a
Motegi ed Assen ed un nuovo
sito.
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Laureus Award 2011
assegnato a
Valentino Rossi
NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
Ducati Monster 696
autografata da Rossi
Moto2, i test rovinati dal
maltempo
Il campione di Tavullia e Ducati uniti nel
sostenere Telethon
Pioggia e vento protagonisti della seconda
giornata di prove sul tracciato lusitano
Numero
7
Moto2: Ratthapark
Wilairot torna in
pista
A
’incredibile recupero di Valentino Rossi dall’infortunio dello
scorso anno è stato riconosciuto dalla Laureus Academy come
degno del Laureus World Sports
Award 2011 Comeback.
ll’inizio di dicembre Ratthapark Wilairot è rimasto coinvolto in un grave incidente motociclistico. L’amico che guidava la
moto è deceduto nello schianto e il
pilota thailandese è rimasto gravemente ferito.
Poco prima di Natale, Ratthapark
Wilairot è stato dimesso dall’ospedale e da allora ha lavorato molto
sul suo recupero fisico. Ora, più di
due mesi dopo l’incidente, Wilairot
ha avuto l’autorizzazione medica
per gareggiare nel campionato del
Mondo di Moto2.
L’Accademia, formata da 46 dei
più grandi sportivi di tutti i tempi, ha votato il ritorno di Rossi alle
corse dopo appena 41 giorni dalla
frattura esposta della tibia come
meritevole di tal premio. L’italiano
si era infortunato in un incidente
durante le prove libere del Mugello
il 5 giugno, ed era tornato in pista
per la sessione d’apertura del Gran
Premio di Germania del 16 luglio.
62
Anno
01
»»» MotoGP
MOTOCROSS
L
Rossi si è giocato tale riconoscimento con personaggi del calibro
di Paula Creamer (golfista statunitense), del velocista americano
Tyson Gay, della tennista belga
Justine Henin, e di Carolina Kluft.
La stella del tennis spagnolo Rafael Nadal è stata nominata sportivo
dell’anno mentre la sciatrice statunitense Lindsey Vonn sportiva
dell’anno.
22 Febbraio
2011
G
razie alla generosità
della Ducati Motor Holding una “speciale” Ducati Monster 696, verrà messo
all’asta. La moto donata dalla
Ducati è stata personalizzata,
con la firma sulla cover del
serbatoio, da Valentino Rossi,
entrato quest’anno nel Team
Ufficiale MotoGP della casa
motociclistica bolognese.
Il momento della firma è avvenuto a Sepang durante i primi
test stagionali in programma
sul circuito malese ed è stato
fissato in un alcune immagini
fotografiche, disponibili anche
sul sito di Telethon.
La somma raccolta sarà interamente devoluta alla Fondazione Telethon per finanziare
la ricerca sulle malattie genetiche. Dal 1990 Telethon, insieme a milioni di italiani, ha lanciato una sfida: sconfiggere la
distrofia muscolare e le altre
malattie genetiche. Una gara
contro il tempo, perché sono
tante le persone malate che
aspettano una risposta, e dove
le energie vanno dosate, perché sono pochi i fondi pubblici
e privati investiti in questa…
Continua su Moto.it
P
oco da raccontare in questa seconda giornata di
test sul circuito di Estoril
per le classi Moto2 e 125. Con
la pioggia e il vento protagonisti, solo otto sono stati i piloti che si sono avventurati sul
tracciato lusitano.
Tra loro Aleix Espargaró e Axel
Pons (Blusens), Max Neukirchner (MZ Racing Team),
Anthony West (MZ Racing
Team), Randy Krummenacher
(GP Team Switzerland Kiefer Raicing), Kenan Sofuoglu
(Technomag CIP), Dominique
Aegerter (Technomag CIP), e
Bradley Smith (Tech3 Racing).
La metà di questi si è misurata con l’asfalto del circuito
con cadute senza conseguenze da parte di Espargaró, Neukirchner, Smith e Krummenacher.
Oggi ultimo giorno per la classe intermedia e quella cadetta
con previsioni poco positive: si
attendono nubi e 14ºC come
temperatura massima, insieme
ad una possibilità di pioggia del
60%.
Yamaha: allo studio
la sua Moto3
Y
amaha ha già in fase di sviluppo
un prototipo con motore monocilindrico 250cc quattro tempi.
Honda e KTM sono già a buon punto
con lo sviluppo dei propri progetti,
ma la Yamaha sta lavorando su un
propulsore derivato da quello della
moto da cross YZ250F. Il boss Yamaha Masao Furusawa ha dichiarato: «Dal punto di vista del risparmio di costi è meglio dimenticare la
Moto3. Ma in termini di crescita di
piloti (nei team Yamaha ndr) abbiamo bisogno di fare qualcosa se vogliamo raggiungere i concorrenti»
Furusawa non ha confermato che
la Yamaha entrerà nel campionato
Moto3 immediatamente nel 2012…
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SUPERBIKE
Anno
Numero
01
7
»»» MotoGP
MOTOCROSS
G
AL
LE
RY
PROVE
22 Febbraio
2011
Capirossi: “Faccio il tifo per Biaggi”
di G. Zamagni | In occasione della presentazione del Team Pramac
Ducati, Loris ci racconta come si sente un pilota di MotoGP alla soglia
dei 40 anni. E, un po’ a sopresa, fa i complimenti al suo collega Biaggi
G
enova - La MSC Fantasia, che ospita il team
Pramac, è un nave sfarzosa, quasi surreale. E per certi
versi lo è anche la passione di
Paolo Campinoti, che da dieci
anni non ha paura di sfidare i
grandi della MotoGP. Il primo
a correre con i colori del team
Pramac era stato Tetsuya Harada nel 2002, poi, dal box del64
la squadra italiana sono passati
Makoto Tamada, Max Biaggi,
Robi Rolfo, Alex Hofmann, Luis
Cardoso, Alex Barros, Toni
Elias, Silvane Guintoli, Mika
Kallio, Niccolò Canepa e Pol
Espargaro. Adesso tocca a
Loris Capirossi e Randy De
Puniet, per un team di tutto
rispetto. Campinoti è gasato e
scherza volentieri.
«Abbiamo scelto Loris perché
è un pilota giovane...». Da sette anni con la Ducati, il “signor
Pramac” spiega i motivi della
scelta dei due piloti.
«Credo siano due belle sfide.
Capirossi torna in Ducati, alla
quale ha regalato nel 2003
la prima vittoria in MotoGP:
credo sia uno stimolo per tutti.
De Puniet ha dimostrato di es-
sere veloce e bravo: crediamo
di potergli dare un pacchetto
più competitivo di quello che ha
avuto negli ultimi anni. L’obiettivo è tornare sul podio (l’ultimo
nel 2008 con Toni Elias, nda) e
vincere la sfida tra i team satelliti. Con la Ducati il legame è
strettissimo: ho avuto proposte anche da altre Case, ma
noi stiamo bene con loro».
Al suo fianco, l’ingegnere Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Moto,
a conferma che la Pramac è
qualcosa di più di una squadra
esterna.
«E’ una struttura integrata con il
team ufficiale - spiega Domeni-
cali - è un po’ come una parte
del nostro team. In partenza,
Capirossi e De Puniet avranno
una GP11 identica a quella di
Rossi e Hayden, mentre nel corso della stagione le evoluzioni
verranno testate prima dai piloti ufficiali e poi, se deliberate,
arriveranno anche nel box della
Pramac. Con Capinoti il rapporto è ottimo e può anche succedere, se necessario, che siano i
suoi piloti a svolgere il collaudo
di qualche novità».
Randy De Puniet, 30 anni il
prossimo 14 febbraio, è uno
abituato a lottare: lo farà anche
quest’anno. «Nel 2003 - svela quando avevo visto Loris vince-
re con questa moto, ho pensato
che un giorno mi sarebbe piaciuto guidarla. Per quel che ho
visto nei primi test, la Desmosedici non è facile da mettere
a punto, non è così semplice
nell’inserimento in curva, ma
è molto stabile in frenata. Nel
2010 sono stato il miglior pilota
di un team satellite: l’obiettivo è
confermare quel risultato e salire sul podio».
Con un altro podio, Loris Capirossi, 38 anni il prossimo 4
aprile, raggiungerebbe quota
100 (29 vittorie tra 125, 250,
500 e MotoGP) e aggiungerebbe un altro primato alla sua…
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MOTOGP
SUPERBIKE
MOTOCROSS
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
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»»» Sbk
Yamaha svela la livrea del team SBK
Il Yamaha World Superbike Team ha svelato la livrea che verrà
sfoggiata la prossima stagione nel Mondiale Superbike. Nuove grafiche
per le moto e le tute di Melandri e Laverty
I
l nuovo design presenta un
colore blu Yamaha aziendale declinato in uno schema
di colori racing. La livrea trae
ispirazione sia dal celebre disegno a scacchi che dal modello Yamaha attualmente in
produzione, la YZF-R1.
Al team Yamaha quest’anno
si è aggiunto Marco Melandri,
Campione del Mondo 250cc,
che affiancherà Eugene Laverty
dell’Irlanda del Nord, approdato in Superbike dal campionato
mondiale Supersport.
Y
ER
L
AL
G
La squadra continuerà il suo
programma di test invernali il
21 e 22 febbraio presso il circuito di Phillip Island, prima della
gara d’apertura del campionato in Australia il 27 Febbraio.
Marco Melandri »
Nato a Ravenna, il 7
agosto 1982. E’ stato
campione del mondo
della 250 nel 2002.
Eugene Laverty »
Nato a Ballymena, il
3 giugno 1986. Nel
2010, in Supersport, si
posiziona secondo nella
classifica piloti.
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MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» Sbk
MOTOCROSS
Mark Aitchison completa lo schieramento Checa domina la prima giornata di test a
della SBK. Solo 21 moto al via
Phillip Island
di C. Baldi | Il pilota australiano sarà il compagno di squadra di Roby
Rolfo nel team Pedercini. La BMW conclude i suoi test in Australia
Lo spagnolo del team Althea stacca di quasi un secondo Guintoli e Smrz
che confermano la supremazia delle moto di Borgo Panigale.
S
arà Mark Aitchison il secondo pilota del team
Pedercini. La trattativa
per portare Aitchison ad affiancare Roberto Rolfo nella squadra di Volta Mantovana durava
da tempo, ma esistevano alcuni problemi di budget che sono
stati poi fortunatamente risolti.
Mark può così fare il suo debutto nel mondiale Superbike e la sua professionalità ed
il suo impegno saranno un
arma importante per il team
italiano che deve sviluppare
al meglio la nuova Kawasaki
X 10-R. Una moto che ha dimostrato nei test della squadra
ufficiale di Paul Bird un grande
potenziale e che potrebbe permettere ad entrambe le squadre Kawasaki di ben figurare
nella stagione che sta per incominciare.
Sempre meno piloti in griglia
di partenza
Ora la griglia di partenza del
mondiale Superbike 2011 è
completa e Aitchison ha portato a 21 il numero degli iscritti
in pianta stabile nel mondiale
delle derivate dalla serie.
In pochi anni il numero dei piloti è sceso di molte unità se
pensiamo che nel 2009 i piloti
iscritti erano circa 30. Colpa
della crisi e dei costi che molti
70
ma anche i piloti italiani, visto
che Biaggi e Fabrizio si sono
piazzati rispettivamente al
quarto ed al quinto posto.
Max questa mattina ha preferito non scendere in pista, mentre nel pomeriggio, con la pista
completamente asciutta, ha
portato a termine 38 giri, lavorando per arrivare alle gare di
domenica con il miglior asseto
per la sua Aprilia RSV4 Factory.
RY
LE
L
A
G
team privati non hanno potuto
sostenere, ma anche della decisione della Ducati di ritirare la
propria squadra ufficiale. Sarà
comunque un campionato entusiasmante perché è sceso il
numero dei piloti, ma è salito
il livello delle moto e dei piloti
stessi. Basti pensare che dei
21 conduttori che quest’anno
prenderanno il via in tutte le
gare della Superbike, ben 11
hanno gareggiato in MotoGP
e tra questi i più noti sono
naturalmente Carlos Checa,
Marco Melandri e Max Biaggi.
Per il pilota dell’Aprilia sarà certamente più difficile ripetere la
scorsa stagione, anche se Max
resta il naturale favorito per il
titolo 2011.
Conclusi i test BMW
Aitchison, così come Laverty
e Lascorz, debutterà in Superbike arrivando dal mondiale
Supersport dove ha militato
nelle ultime tre stagioni, dopo
essersi messo in luce nel 2008
nella Stock 1000. E proprio dalla Stock 1000 arrivano Maxime
Berger e Ayrton Badovini. Per
il primo si tratta di un debutto
assoluto, mentre Ayrton aveva già partecipato al mondiale Superbike nel 2008 con il
team Pedercini, mentre l’anno
dopo il team PSG1 lo lasciò a
piedi dopo poche gare a causa
di problemi economici. Come
sappiamo Badovini è stato
confermato dal team BMW…
Continua su Moto.it
N
el pomeriggio fortunatamente la pioggia ha
smesso di disturbare il
lavoro dei piloti della Superbike, che hanno quindi finalmente messo alla frusta le rispettive moto. I tempi sono scesi di
molto e possiamo affermare
che questa sessione sia stata
la prima dall’inizio dell’anno
nella quale abbiamo potuto
intravedere il reale potenziale di quelli che saranno molto
probabilmente i protagonisti di
questa stagione 2011.
Tre Ducati nei primi tre posti
confermano come questa pi-
sta australiana sia favorevole
alle rosse di Borgo Panigale
che dietro ad uno stratosferico
Checa riesce a piazzare i due
piloti del team Effenbert Liberty
: Guintoli e Smrz. Lo spagnolo
quest’oggi ha fatto registrare
ottimi tempi ogni volta che ha
forzato il proprio ritmo, sino
a far segnare un fantastico
1’31”383 che si avvicina molto al record della pista ancora detenuto da Laconi con
1’31”050. E siamo solo al termine del primo giorno di prove.
Però non sono state solo le
moto italiane ad andare forte,
Dietro ai due piloti di Roma,
troviamo la conferma della
competitività della nuova Kawasaki che con Sykes occupa
la sesta piazza. Il settimo posto di Melandri mostra chiari
segnali di ripresa, ma come lo
stesso Marco ci ha dichiarato
(ascolta l’audio dell’intervista)
i timori per la tenuta nell’arco
dell’intera gara sono ancora
forti. Delude leggermente Rea
che, sia a Portimao che questa
mattina, si era sempre distinto nelle primissime posizioni.
Ci si aspettava di più anche da
Haslam che aveva avuto modo
di provare su questa pista solo
alcune settimane or sono, ma
che evidentemente non ha ancora trovato l’assetto ideale
per la sua S1000RR.
Decimo posto per Laverty che
precede Lascorz e la wild card…
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NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
cettare questa sfida per cui gli
dissi di si».
di M. Zanzani | Da quest’anno l’indimenticato campione californiano è
il consigliere di James Stewart, e i risultati si vedono. Lo abbiamo
intervistato in America
Cosa vi siete detti nel vostro
primo incontro?
«Ho voluto verificare la sua reale motivazione, la franchezza, il
suo modo di pensare, come affrontava le gare e se aveva degli
obiettivi precisi. Volevo essere
sicuro che chiedesse il mio aiuto per il motivo giusto, visto che
io mi dedico alle cose al 100%
volevo essere certo che anche
lui facesse altrettanto. E mi ha
convinto, così mi sono tolto anche i dubbi sulle voci che dicevano che non voleva più correre. Abbiamo anche parlato dei
cambiamenti che secondo me
doveva fare, ma è stato abbastanza facile perché ci fidiamo e
abbiamo la massima stima uno
dell’altro».
C
72
Così hai preparato un programma di lavoro?
«Si, ho studiato diverse cose
da fare e da cambiare che hanno coinvolto tutti gli aspetti del
team».
bike statunitense, al quale si
è dedicato dal ‘91 l’anno dopo
aver appeso il casco al chiodo, ma per essere stato anche
uomo Oakley sui campi gara di
motocross e nel 1997 mentore
di Ricky Carmichael aiutandolo nel suo percorso di campione.
Successivamente è stato anche consigliere di Ryan Dungey e Ivan Tedesco, per poi
quest’inverno ricevere una telefonata da James Stewart.
Insieme a James Stewart
«Sono rimasto piuttosto sorpreso e anche lusingato della sua
chiamata - spiega O’Mara - disse che era interessato ad avermi al suo fianco, e risposi che mi
faceva piacere lavorare con lui
ma che dovevo pensarci un pò.
Ho valutato tutto attentamente
ripercorrendo la sua carriera,
ho visto che ultimamente aveva qualche difficoltà nelle gare
anche per via degli infortuni ed
ho capito che valeva la pena ac-
Anno
Numero
01
7
»»» Motocross
MOTOCROSS
Intervista a Johnny O’Mara: “Io e Stewart”
ampione National 125
nell’83 e Supercross
250 nella stagione successiva alla guida della Honda
ufficiale, nonché membro del
team Usa vincente al Motocross delle Nazioni per ben
quattro volte, tra cui l’indimenticabile edizione di Maggiora,
Johnny O’Mara ha ancora
intatto tutto il fascino del suo
mito.
Prolungato nel tempo non solo
per aver fatto parlare di se anche nel campionato mountain
22 Febbraio
2011
I tuoi consigli riguardano anche l’aspetto tecnico e della
moto?
«James è già molto bravo di
suo, ma ragionando insieme
abbiamo visto che in questi ultimi anni è stato troppo rigido nel
setup della moto mantenendo
quasi sempre le stesse regolazioni.
E’ vero che si tratta di un pilota
così bravo che potrebbe vincere
con qualsiasi moto, ma parallelamente ad un ambiente adatto
a far si che vinca più facilmente
ho voluto che avesse una moto
facile da guidare, che gli dia sicurezza e costanza. E lui è stato
molto disponibile ad ascoltare
i miei suggerimenti, così abbiamo provato diverse soluzioni
che ci hanno fatto arrivare ad
un punto comune che lo ha fatto molto felice».
Come funziona operativamente la vostra collaborazione visto che tu abiti in California e lui in Florida?
«Ho fatto io avanti e indietro
un po’ di volte per le sessioni di
prova più importanti, altre volte
lui è stato a provare qui. Sono
comunque sempre stretto contatto con il team e con chiunque
sia coinvolto con la squadra,
telefonicamente o via mail non
è difficile discutere delle cose
necessarie da fare».
Com’è la tua tabella di marcia
con lui?
«Impegnativa. Ogni giorno faccio qualcosa per James, non
importa se lui è in Florida e io
in California, tutti i giorni lavoriamo su qualcosa con il team o
per la moto, tutti i giorni lavoriamo per permettere a James di
fare del suo meglio».
James è conosciuto per non
essere una persona facile da
gestire, con te è diverso?
«Effettivamente è difficile avvicinarlo alla gare per intervistarlo, non gli piace essere disturbato dai giornalisti. Ma in futuro
voglio migliorare anche questo
aspetto, non è che possiamo
cambiare tutto in una notte ma
anche questo è un punto sulla
mia lista di cose da fare: rendere James più affabile con la
gente».
Non so se dipende dal fatto
che ha lavorato con te, ma
in passato mi accorsi di un
cambiamento anche in Ricky
Carmichael, all’inizio era infastidito dai giornalisti, ma poi
imparò ad essere disponibile
ed educato.
«Aiuta anche il fatto che crescendo si diventa più maturi, e
anche Ricky migliorò col passare degli anni. Adesso James è
un po’ più grande, e si renderà
conto che anche questo fa parte del proprio lavoro».
Vai ancora in moto?
«No, ne ho avuto abbastanza.
Ho avuto la mia parte, sono a
posto».
Si dice che la YZ450F non sia
una moto facile, tu come la
pensi?
«L’anno scorso la moto era appena stata stata sviluppata e
aveva bisogno di una messa a
punto perché aveva un progetto piuttosto anticonvenzionale,
e infatti quella di quest’anno è
decisamente migliore. D’altronde James l’anno scorso non ha
avuto tempo di sistemarla alla
perfezione perché si è infortunato dopo la seconda gara, e
quando è tornato a correre non
era pronto. Adesso ha provato molto e la moto è vincente
come ha dimostrato nelle prime
gare di stagione».
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MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
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»»» Motocross
MOTOCROSS
Philippaerts domina lo Starcross
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M. Zanzani | La sabbia mantovana vede la tripletta del toscano e quella
del compagno di squadra Paulin ai quali vanno rispettivamente la MX1 e
la MX2
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbb
Y
ER
L
AL
G
ne e maggiori soddisfazioni. Il
terzo gradino del podio è andato al neo acquisto della Yamaha
Gariboldi Anthony Boissiere,
che scalpitava per trovare un
posto da prima fila e che ha
centrato subito l’obiettivo.
A
llegro, sereno, in buona
forma, perfino abbronzato. E tanto veloce
quanto gustoso da guardare.
E’ il David Philippaerts delle
grandi occasioni quello che si
è visto a Mantova, quello che
quando riesce a mettere a posto tutte le caselle riesce a dare
il meglio di sé e a portare a casa
risultati eclatanti senza neppu74
re troppa fatica.
Così come ha fatto in questo
debutto stagionale, dove ha
replicato il successo dell’edizione 2008 (annata che poi lo
vide aggiudicarsi il titolo iridato) con tre schiaccianti vittorie
tanto meritate quanto inattese.
David si è detto contento del
suo percorso atletico e di come
sta sviluppando la moto, e i ri-
sultato conferma il suo buon
momento.
Si è aggiudicato la classe regina
lasciandosi alle spalle in tutte e
tre le manche il grintoso Tanel
Leok, che pare essere già entrato in perfetta sintonia con
una TM fin ora sottostimata e
che con l’arrivo dell’estone potrebbe trovare la sua dimensio-
Primo in qualifica e nell’appassionante sfida uno contro uno,
Kevin Strijbos è stato l’inaspettato protagonista del 28°
Starcross, anche se un inconveniente nella seconda manche ed un avvio nelle ultime posizioni in quella successiva non
gli hanno permesso di fare meglio di 4° assoluto. Il pilota della
Suzuki Delta è ritornato in Belgio molto soddisfatto della sua
prestazione, in quanto ritorna-
to in sella alla moto solo un paio
di settimane fa dopo essere
stato fermo quattro mesi per
un infortunio al ginocchio.
Stessa cosa per la seconda guida TM Aigar Leok, che al suo
rientro in gara dopo l’incidente
di un anno fa a Castiglione del
Lago si è assicurato un 5° posto
di tutto rilievo. Il 7° posto di Manuel Monni non rispecchia invece il potenziale del perugino
della Honda Salucci, costretto
al ritiro nella terza manche per
la rottura del comando dell’acceleratore dopo essere stato
centrato da un avversario.
La MX2 ha registrato il quasi
monopolio della Yamaha, che
ha piazzato cinque piloti nei
primi sei posti. Paulin non ha
fatto altro che confermare il
suo potenziale, unitamente al
suo splendido stile di guida,
prevalendo in tutte le manche
disputate e salendo sul gradino
più alto del podio davanti allo
spagnolo della KTM Silver Action Antonio Butron. La terza
piazza è invece andata al pupillo di Giacomo Gariboldi, il finlandese Harri Kullas. Roberto
Lombrici, 7° assoluto, è stato il
miglior italiano.
Appuntamento domenica 27
febbraio a Ponte a Egola (Pisa)
con la prova d’apertura degli
Internazionali d’Italia con…
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PROVE
Ken Roczen in gara
a Houston con la
KTM 350
NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
MOTOCROSS
Canard nell’AMA Supercross
di Houston
di M. Zanzani | Canard sfrutta la caduta di
Stewart e Reed per aggiudicarsi la prima
vittoria
D
opo averla provata durante
gli allenamenti coi compagni
di squadra Andrew Short e Mike
Alessi, Ken Roczen ha deciso di
correre in Texas nella classe Supercross in sella alla 350 SX-F.
«Questa moto mi è piaciuta subito e
sono entusiasta di guidarla a Houston - ha commentato il neo acquisto KTM - così posso continuare i
miei allenamenti e a correre visto
che questo fine settimana la Lites
è riservata ai piloti della costa Est».
«Questo è il nostro primo anno di
corse con la 350 SX-F nel Supercross - ha invece spiegato il team
manager Roger De Coster - ed è
importante avere un feedback da
tutti i piloti. Ken è un fuoriclasse
ed è interessante avere anche una
sua valutazione, assieme a quella di
Short e Alessi aiuterà a migliorare
questo modello per essere sempre
più vicini al gradino più alto del podio. KTM sta facendo mosse aggressive e più gare facciamo e prima riusciremo a raggiungere i programmi
che ci siamo prefissati».
Guarda il video (helmet cam) di
Roczen in allenamento
U
n’ammucchiata alla prima curva della finale
ha spezzato la striscia
vincente di James Stewart, il
quale dopo essere ripartito 15°
mentre era in pieno recupero
è di nuovo caduto tagliando il
traguardo 15°. A terra anche
Kevin Windham, che era riuscito a guadagnarsi la testa del
gruppo alla partenza, sostituito
da Trey Canard il quale si è aggiudicato il gradino più alto del
podio dove essere transitato
sotto la bandiera a scacchi con
in scia Ryan Dungey.
Il campione in carica ha provato inutilmente ad attaccare
il battistrada, e si è dovuto ac-
76
contentare del posto d’onore
davanti a Ryan Villopoto. Protagonista di una consistente
rimonta dalla 12ª piazza, al
pilota Kawasaki è bastata la 3ª
posizione per passare di nuovo al comando della classifica
di campionato con 9 punti di
vantaggio su Stewart. Ottimo
anche il recupero di Reed, da
17° a 6°.
KTM in evidenza nel Reliant
Stadium: Andrew Short ha
concluso 5° firmando il suo miglior piazzamento stagionale,
mentre Ken Roczen al debutto
con la SX-F 350 è andato oltre
le aspettative classificandosi…
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NEWS
MOTOGP
SUPERBIKE
22 Febbraio
Anno
Numero
2011
01
7
»»» Motocross
MOTOCROSS
Al via gli Internazionali d’Italia di
Motocross
G
AL
LE
RY
Sono attesi a Ponte a Egola (PI) i più grandi team di Motocross a livello
internazionale, spinti dalla nuova formula del campionato, che
prevede un montepremi finale sostanzioso per i team.
S
arà un paddock “mondiale” quello di Round #1
degli Internazionali d’Italia 2011. Molti i protagonisti
dell’MX attesi in pista: Cairoli,
Nagl, Herlings, Philippaerts,
Paulin, solo per citarne alcuni. La nuova formula prevede
qualificazioni separate per MX1
78
e MX2, più un turno di recupero (LCQ) da disputarsi a classi
miste, così come le due manche di Finale. Senza dubbio
sarà una dura selezione, quella
che avverrà sulle piste italiane, vista la grande qualità dei
partecipanti che non vorranno
di certo tirarsi indietro e dimo-
strare di essere all’altezza della
situazione.
L’uomo da battere sarà il
campione del mondo in carica MX1 Antonio Cairoli, con il
team Red Bull Teka KTM Factory De Carli al gran completo:
il dominatore in assoluto delle
ultime due stagioni “mondiali”
sarà al debutto stagionale in
sella alla sua KTM SX-F 350cc..
Ormai non più un esperimento, come accaduto lo scorso
anno, ma una solida realtà che
ha permesso al siciliano di ottimizzare il suo stile di guida ed
imporsi per l’ennesima volta a
livello mondiale, lasciando gli
scettici a bocca aperta. Insieme a lui sarà presente tutto
lo squadrone KTM Factory
MX1 e MX2, a partire dal tedesco Maximilian Nagl sulla KTM
SX-F 450cc., già vincitore al
suo debutto agli Internazionali d’Italia lo scorso anno a San
Severino Marche. Per quanto
riguarda il Team MX2, troveremo al cancelletto di partenza il
belga Jeremy Van Horebeek e
l’olandese Jeffrey Herlings, entrambi all’esordio assoluto per
il 2011 sulle piste italiane.
Senza dubbio assisteremo subito ad uno scontro tra titani sia
in termini di team che in termini
di piloti, infatti sulla carta sarà
la squadra Yamaha Factory
Monster Rinaldi il principale
avversario grazie alla contemporanea presenza dei suoi
tre alfieri: David Philippaerts,
Steven Frossard e Gauthier
Paulin. Oltre all’italo-belga, è
da sottolineare la partecipazione dei due piloti francesi:
per quanto riguarda il primo,
si tratta dell’esordio assoluto,
mentre il secondo è stato do-
minatore incontrastato a Montevarchi e Castiglione del Lago
lo scorso anno. Iscritti a tutto il
campionato sono anche i piloti
Honda World Motocross di Paolo Martin, Rui Goncalves ed
Evgeny Bobryshev: entrambi
hanno già alle spalle esperienza
sui terreni italiani, soprattutto il
secondo, il quale, nonostante la
giovane età, si è imposto a Ponte a Egola nel 2009, sfiorando
nel contempo il titolo MX2. Infine si presenterà agguerrito
e competitivo come sempre
il detentore del titolo, Davide
Guarneri, con Rockstar BUDracing LoveMyTime Kawasaki,
pronto a…
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Anno
Numero
01
7
»»» Motocross
MOTOCROSS
Dante Badiali: avanti tutta!
22 Febbraio
2011
Grande spettacolo agli Internazionali
Supermarecross a Francavilla
di M. Zanzani |Il presidente dell’associazione benefica Riders4Riders
che in novembre ha organizzato a Faenza la prima edizione di Uniti X La
In pista hanno vinto: Compagnone (MX1), Angius (MX2), Caruso (125),
Vita pensa al 2011
Lentini (Minicross Junior) e Tropepe (Minicross Senior)
stato interamente devoluto alla
Wings for Life e ai piloti Luca
Biondi e Luca Gualandi vittime
purtroppo di incidenti con la
moto da cross».
Com’era nata l’idea di questa
manifestazione? «Nel 2009
dopo l’infortunio di Luca Pellegrini organizzammo una due
ore a coppie a Castel San Pietro, poi è stata fatta un’altra
gara benefica a Franciacorta e
l’idea è stata quella di dare un
seguito a queste iniziative per
aiutare i ragazzi che si trovano
in precarie condizioni fisiche».
A
dell’associazione costituitasi
nell’autunno dello scorso anno
per aiutare i piloti gravemente
infortunati.
Ma prima di pensare alla seconda edizione che si terrà il 13
novembre prossimo, abbiamo
fatto il punto della situazione
con Dante Badiali, presidente
«Nonostante sia stato organizzata in poco più di un paio di
mesi il debutto di Uniti X la Vita
ha avuto un buon successo spiega Badiali - assistiti anche
dalla fortuna visto che le condizioni meteorologiche ci hanno
aiutato. Le gare tra i fuoristradisti, quella sedi velocisti, il freestyle e i quad hanno dato spettacolo ed il pubblico è rimasto
soddisfatto. Siamo così riusciti
a fare un discreto incasso, che è
rchiviata con successo
la prima edizione, è ora
di pensare al futuro.
La Riders4Riders vuole dare
continuità alla manifestazione
Uniti X la Vita, che per il 2011
vuole essere ancora più ampia
e interessante tanto da assumere la nuova denominazione
RaceForLIfe nell’ottica di avere
la partecipazione anche di piloti
stranieri.
80
Il successo della manifestazione è stato sancito anche
dal contributo di aziende che
hanno creduto in quello che
si faceva e che hanno dato un
tangibile supporto. «Sì, aziende ai quali vanno i nostri ringraziamenti e che speriamo il
prossimo anno siano ancora al
nostro fianco assieme ad altre
che comprendere l’importanza
di mantenere viva l’attenzione
verso questi sfortunati atleti.
Un notevole apporto è venuto
anche dalla Federmoto, nelle
persone di Paolo Sesti, Andrea
Barbieri e Gianluca Avenoso,
che ha messo a disposizione
cronometristi, nulla osta un responsabile delle licenze»…
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C
on lo sfondo dell’Adriatico si è svolta questa
seconda tappa degli Internazionali d’Italia Supermarecross a Francavilla al Mare.
Una pista davvero ben disegnata che si estendeva per una
lunghezza di un chilometro.
Un’ottantina
i concorrenti
approdati per
questo evento che si sono
detti entusiasti
del percorso
ben tracciato
dagli uomini
del MC Ferentum Francavilla con la
supervisione
del “vulcanico”
Giuliano Pardi.
Il pubblico, accorso numeroso, si è assiepato lungo il tracciato e sulla
battigia assistendo, entusiasta,
ad uno spettacolo intenso e ricco di colpi di scena.
Partendo dalla classe regina,
la MX1, l’unica meno elettrizzante dell’intera giornata di
gare per via del domino incontrastato di Felice Compagnone
(Honda-Pardi Racing) autore
di due spunti pregevoli nelle
250 a 2 tempi, unica in gara, ha
sfidato tutti soccombendo solo
a Compagnone, mettendo a
segno due meritate piazze d’onore. Terzo, per ben due volte,
Giuseppe Marafioti.
vanti a tutti, Antonio Mancuso.
Il siciliano dopo la caduta al primo via che l’ha costretto ad una
rimonta dalle ultime posizioni
sino al quarto posto, qui non
sbaglia nulla e comanda dal primo all’ultimo giro. Mancuso è
rincorso da Carbone e Maddii,
quest’ultimo
partito attardato. Il toscano passa Carbone ma su
questo slancio
si trova un
doppiato davanti, inevitabile l’impatto
che coinvolge
anche il calabrese. Carbone è il più lesto a ripartire
mentre la KTM
di Maddii non
si riaccende.
Marco ripartirà subito dopo il
doppiaggio di Mancuso. A guadagnare su tutti è così Damir
Angius (KTM-MC Gonnessa)
che con i due secondi posti sale
sul primo gradino di giornata.
Grande spettacolo e colpi di
scena nella MX2. Al primo via
scatta Maddii che va a vincere
indisturbato. Secondo start
con un altro protagonista da-
La classe 125, ancora una volta, a senso unico con la doppia vittoria di Manfredi Caruso
(KTM-Pardi Racing) che…
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rispettive manche. Il campione in carica ha lasciato tutti al
palo, partendo al comando, dominando entrambe le frazioni
dal primo all’ultimo giro. Al secondo posto un volto nuovo di
questo campionato, Nicola Di
Luccia, che rimasto fedele alla
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