Matteo Xella - poesie

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Matteo Xella - poesie
Da“neanchevedopiùtuttol’amore”
Neanchevedopiù.
Tuttol’amoredelmondoneituoiocchi.
Cicrollanoaddossoletorri.
Comelemieocchiaiesuimieipolmoni.
Nellenostrebocche,
comenelmiocuoreècorrermidietro.
Dovesei,dovesei
noncelafacciopiù.
Estazionideitreni.
Efeltrinelliperleggeretuttogratis,
lefleboaipolsilevisitealSERT,
mangiarealleacli,negliarmadietti
lebottiglieaccatastateevuote
tuamadreèsemprelitranquillachetiguarda
comenellacanzonediDeGregori,
dicicheletuefotosonotuttoquelcheho
tivogliobenesai.
Etuttoèfinito,
traunricoveroeunamoresepolto,
Semprepiùspessolebotte,lecelle,idisastri.
Lemaniascaldarsineifuochi,ilcrackpernonsentire–
Continuareabere,
dinuovononcapiscicosasia.
L’uomononsiconoscesuilibri.
Da“neanchevedopiùtuttol’amore”
Costruiscoamanoamano.Conpiccoleeartigianalinottiinsonni.
Necostruiscoilsuosorriso.
Rendendomil’uomocheserve,
quandoilmalearrivato.
Eleimirivolgeràl’aiutocheurla.Eilmondolarenderàsola
Negliannidovequestacittàsaràristrutturata.
Chisenesaràgiàandato?
Lungoletangenziali.Sottoiporticidimarmipensieri.
Michiedidovesonostatotuttalavita.
Unombradi
fabbricacheciazionailrespiro.Ifigli
deiturnichenonconosconogliabbracci.
Da“laboccapienadimore”
Immobile nella notte. Con foglie magnetiche di dita del viola, mentre i fiumi
sotterranei avanzano.
I gioielli di ghiaccio che abbiamo creato per lei, le irrorano il viso. La bellezza è un
grande invisibile.
Lenzuola immacolate diventano grandi città impossibili. Intercettano occhi che si
rivelano, lungo le strade sogno del turchese sul limite della foresta.
Un apparizione drammatica, e bellissima.
Un corpo di ebano schiava.
I signori, la loro dottrina invisibile, appagata nel marmo freddo.
Barbagli ancora nelle palpebre argentee come le lamiere.
Autostrade che ho visto, con bambini vestiti di rosso.
Esami silenziosi come tomografia assiale.
Ricorda il futuro, Gabriele, tua mente originaria.
Da “la bocca piena di more”
Ai piedi un denso mare di sangue carminio
Una ragazza metallo con occhi di vetro al plasma cinge il corpo cristico
di Simone Cattaneo, denti azzurri rimasti in sorriso
Tra nuvole guarnite di teste di fabbrica liquida,
il pallore fatale del viso,
su un legno antico di questo stato natio che svanisce
cavalchiamo cavalli rabbiosi bianchi
su questa terra
dove solo, ci sono solo corpi.
Nel mezzo della schiena di donna bambina con collana di fimo,
un millenio avanti.
Da“laboccapienadimore”
Sino ad arrivare al momento della pelle.
Sfiorarti le caviglie, tremare.
Nuvole sotto a gonne, gelsi.
Centimetri tra le tue labbra al profumo del sonno.
Poi avremo Parigi, le distanze. Ci viene chiesto il segreto, il fiore sopra al tavolo in
acqua.
Coordinare i respiri, attendersi.
Il permanere di una lunga preghiera. Mentre abiti consunti pastello, corrono, su una
primavera sapiente.
Daunaplaquettedelcollettivo“letterauranecessaria”
Siaquelchesia,neltempodell’inchiostrodimirtillitralemani.
Ilpaesemiorifuggelebarricatefloreali,suolodelparadisoinunlettod’abete.
LeTuileriescontroilventoverticalementrepassasullacampanaillatte
materno.
Ilgiornogridanelgiorno,mentreuncorpodidonnagravidaunacreaturaalata.
Quandol’operaiohamessounatutaconlemanidipunzoni.Masempreforza
resta.
Violentacomeocchidilibellulalalampadinanelcementocrepuscolare.Delle
manid’organopreganotrailferrodelgiardinonascostodaiquadrilateri.
Ildramma,stanelnonpoterspalancarelaspalladiquestarisorsaterrena
dall’orologiorapidogovernativo.
Fuoricisibattecontrociòchenonpuòdurare,deviaverefreddonellacopertadi
zaffiroilluminata,nellarifrazionediduelabbradistinte.
Leggiconosciutecomeunalfabetosotterraneoscendonolescaledellacittàsu
unprofiloadirotto,
unamanofemmineasalvalacollanadicartadigiglio,anneganelpianto.
Nelgiudiziolapietrarotolafinoasestessalevigatanellacarezza,
dovelaragazzaallungatacostruisceperledallasuapellebianchissima.
Seiopotessiparlaredellelorosolitudinichependonocomemetalli,
asecondadellaperfezionedeglispecchi,incimaallatempestadiroccia,
Lamiavita,l'eternomovimentoromantico.
Vienivia,conme.
Da“GuerraincivileBianca”
Restailridere,
l’unicotuonascostodentrounapagina
sporchissimacostrettanellanotte.
Barcollavanodellecostruzionieffimere
diafanoilnostrodiario
natosuigradini
Ognilacrimaèuncantiere
Hopersolamiatestatrasparente
sottoilpesodiuncielotroppoblu.
Inedito.
Non dovremo denigrare il mondo, affinché il superbo del bosco risuoni nelle filiformi
braccia aperte.
Meravigliosamente non sono più sicuro dello spigolo dell'uomo.
La frattura, il cemento cavo della Quinta Mafia,
l'anello al dito risuona nella massa, a tratti più potente della luce di un sacerdote.
Affidato all'ora dell'amore e della palpebra turchese.
io, che non ho mai vissuto prima, forse volato sopra di voi,
mentre il foglio brilla come un lampadario d'acqua toccato appena dal sole.
Rivoluzione. la coperta dell'unica stella della notte,
si riprende le sue terre.
il cosmo scritto per amarti,
come una divisa.
Inedito.
Viene, dicono, inarcando il collo nello sfregio,
dal quale la pelle rosata libera uccelli con ali di vetro.
Essi volano su terreni fabbriche sfinite nel muschio della neve.
fronde in melodie rosse, svegliano un cuore gonfio d'acqua.
e il lato d'ombra e il lato di luce dell'uomo
si schierano come mano il cui setaccio sembra abbandonare la preghiera.
l'albero e il suo uragano volitivo, fuso nel brillante della terra, è movimento ancora.
Mentre vedo attraverso il biancospino della pioggia, i passi innamorati ancora.
Viene, dicono, come un immagine timida, le braccia tumefatte di Cristiane F,
Ha meduse azzurre tra i capelli e tra le mani la moneta della luna.
Venendo verso la città segreta, nella frattura della terra,
mentre la bestemmia e la condanna si erge saziando
l'immaginario della paura di uomo.
Così, la chiave scorrerà sui mari degli amanti,
nel legno del figlio nascerà il tulipano di riguardo.
Nel silenzio sentiremo l'accordo reale.
Amore
In te abbiamo le nostre essenze e ci muoviamo.
Inedito.
Testa calma.
tendo verso la luce oltre questa tensione,
il sud si è civilizzato con la terra,
combatte una guerra sul palmeto.
La notte è uno spazio di marmo bianco,
strada lavica toccata da un rosario, la quieta.
Interessi con guanti umani, un automobile passa,
come in una sequenza da sogno,
ragazzi e ragazze
che dormono in nodi di letti di nulla,
come tende che si stanno muovendo, accanto alla finestra rosata
- sequenza di sogno ammucchieranno la nostra polvere,
queste porte del silenzio scardinate.
attraverso veli in cielo, non oppresso da una matrice di stampa.
Ora come adesso posso fare l’amore ovunque.
Le mie dita hanno un significato,
i tasti su cui battono hanno un significato,
il male ha un significato.
L’amore supera le opposizioni, le carte truccate, le ore zero.
Su imperi distanti dalla pioggia,
Diluisce il tocco, liscia come la luna immaginata,
madre come la luna allungata sul mare corrotto,
la quiete delle cose in divenire
- i governi che spingono una menzogna più violenta di Dio puoi mettere le tue mani su cavi scoperti?
Puoi trovare Socrate in qualche giardino?
È la disperazione a riva!
Un filo di perle alle quali non si può trovare una spilla.
Il sole è una rotta,
-prima vita dai seni preraffaeliti trovo la notte.
Queste mani immacolate tra vicoli del cuore.
Fa un momento incredibile il bacio.
Non aver mai paura,
solo per una causa infinita,
nulla esiste invano.