128. La notte di Praga

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128. La notte di Praga
“La notte di Praga”
di N.G.
Ed eccomi qui, seduto sulla sabbia freddissima a scrivere e pensare… La luce
della luna, questa splendida luna, riflessa sulle acque placide del mare è uno
spettacolo incantevole… Con le cuffiette del mio “fidato” lettore mp3 nelle
orecchie è davvero qualcosa di magico… La luna, la mia musica, la sabbia tra le
dite, il mare, il “gentile” rumore delle onde e questo fantastico cielo stellato…
Woow..!..Una sensazione di pace che mi avvolge… E su questa spiaggia così
fatata e deserta, pervaso da questa atmosfera così incantata, è inevitabile
pensare a lei… Di lei così incredibilmente bella… Dal mio lettore partono quelle
canzoni che accompagnarono quell’ultima notte a Praga… Gli Zero assoluto
intonano “E dimmi che..ci pensi mai..?..Io e te a dormire, ricordo ancora la città,
e tutto era lì..e ci sentivamo unici..!”E i pensieri tornano lì.. A quella gita del
nostro ultimo anno di liceo, quando lei non era ancora mia… a quella città così
impossibile da dimenticare… A quella notte fonda, quando insieme ad altri, si
dormiva nello stesso letto… Comincio a ricordare i miei pensieri mentre ti
guardavo dormire in quella stanza d’albergo, quando non eri ancora mia…:
“Quanto sei bella, piccola mia… Rimarrei a guardarti tutta la notte, senza
stancarmi nemmeno un minuto, perché chiudere gli occhi significherebbe
perdere, anche se solo per un istante, la tua infinita bellezza… Osservarti
dormire e sfiorare le tue braccia… Il movimento delle tue mani, di te che quasi
tra le braccia di Morfeo, chiedi ancora un leggero massaggio… Le tue labbra che
si schiudono per poi riavvicinarsi…Incantevoli le tue labbra, piccola… Cosa non
darei per poter solo sfiorare la tua bocca con la mia… Sfiorarti, e poi baciarti
dolcemente… Sei un sogno, non riesco a staccare gli occhi da te…Da te che sei
così immensamente bella… Adesso dormi… stanchissima… dolcissima… Io
continuo ad accarezzarti, così come tu mi avevi chiesto un attimo prima di
addormentarti…E cominciare a sognare…Chissà cosa sogni, tesoro mio… Sfioro
la tua pelle così liscia e profumata…Lo faccio lentamente, per godere di ogni
piccolo attimo… Non svegliarti, piccola mia… Continua a dormire.. a riposare…
a sognare… Io resto qui a guardarti e a gioire di questo momento…”.
Poi lo squillo del cellulare mi porta alla realtà, a questa fantastica notte di
maggio… Sei tu… Molto è cambiato da quella gita a Praga, perché ora la timida
ragazza del primo banco è mia… E adesso è così bello chiamarti “ Amore mio..”.
“Dove sta la felicità..?”..Bhè, cari Zero, io l’ho trovata…