Polo catastale: non si sa ancora quando potrà riaprire i battenti
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Polo catastale: non si sa ancora quando potrà riaprire i battenti
I SABATO 11 FEBBRAIO 2017 I IL CITTADINO DI MONZA E BRIANZA I 5 VIMERCATE PASTICCIO Si lavora a una riattivazione almeno ridotta dei servizi, ma non c’è ancora una data certa Polo catastale: non si sa ancora quando potrà riaprire i battenti di Martino Agostoni Riaprirà in un primo momento solo per i servizi base, mentre ci vorrà più tempo per riavere la piena funzionalità del polo catastale a Vimercate. Ma, sia nella forma ridotta sia in quella completa, non c’è ancora una data di riapertura della sede distaccata del catasto di largo Europa, chiusa a tempo indeterminato dall’1 febbraio. Lunedì il sindaco Francesco Sartini ha convocato un incontro con i 19 colleghi dei municipi del territorio che dal 2005 condividono il progetto e le spese per avere un distaccamento attivo a Vimercate per i servizi catastali, e li ha aggiornati sulla situazione nata dalla scadenza il 31 dicembre della convenzione con l’operatore che forniva il servizio e il bando fatto per ricercare un sostituto andato deserto. La proposta di una proroga al vecchio operatore non è stata accettata e l’amministrazione vimercatese che ha il compito di organizzare il distaccamento ha fatto richiesta all’Agenzia delle Entrate Territoriale di abilita- re a svolgere i servizi catastali il personale comunale che svolgerebbe le funzioni per un periodo provvisorio, finché non sarà individuato un nuovo operatore abilitato. Gli accrediti non sono arrivati in tempo per scongiurare la sospensione del servizio e, martedì dopo l’incontro con i sindaci, Sartini ha inviato un sollecito alla sede di Milano dell’Agenzia delle Entrate Territoriale: «Hanno risposto giovedì – ha spiegato il sindaco – e mi informano che non è più la sede di Milano a fare l’accreditamento e hanno trasferito la richiesta alla sede di Roma. Da Milano possono attivare un altro tipo di servizio, e stiamo cercando di trovare una soluzione tecnica che, in tempi più brevi rispetto alla procedura aperta a Roma, permetta di ristabilire un servizi di base al distaccamento di Vimercate». Non ci sono tempi fissi né per la soluzione con Milano né per avere le abilitazioni da Roma ma «continuerò – ha aggiunto Sartini a sollecitare entrambe le sedi dell’Agenzia perché diano risposte nei tempi più rapidi possibile». n La sede del polo catastale in largo Europa. ora chiusa Foto Agostoni POLO CATASTALE/2 Un servizio per venti Comuni Paolo Brambilla «incazzato» Un euro a cittadino.È il prezzo pagato annualmente per poter avere il distaccamento del catasto attivo sul territorio vimercatese, un contributo deciso tra i 20 Comuni del territorio che dal 2005 hanno dato mandato al municipio di Vimercate di realizzarlo in città e gestirlo. Ognuno dei municipi che ha aderito al progetto di avere il servizio del polo catastale più vicino rispetto alle sedi nei capoluoghi, Monza e Milano, si “autotassa” di un euro per ognuno dei propri cittadini residenti per sostenerne le spese, soldi che vengono affidati all’amministrazione comunale vimercatese che, a sua volta, contribuisce per circa 25mila euro l’anno (in proporzione ai suoi abitanti). Dalla sua pagina Facebook l’ex sindaco di centrosinistra Paolo Brambilla si è detto «davvero incazzato» per la chiusura, seppur temporanea, del catasto in largo Europa, ricordando che per raggiungere il risultato dell’apertura in collaborazione con l’intero territorio erano serviti una decina d’anni di lavoro. Pochi mesi di nuova amministrazione a 5 Stelle e il polo catastale ha interrotto la sua attività che contava circa 6.500 pratiche svolte all’anno, dopo che il 31 dicembre è scaduta il contratto di servizio, il bando per riassegnare le funzioni fatto a metà novembre dal Comune è andato deserto e il vecchio gestore non ha accettato di proseguire con una proroga tecnica. n M.Ago. POLO CATASTALE/3: LA REAZIONE DEI SINDACI Il ruolo di Vimercate non è in discussione ma si chiede più comunicazione «Un problema tecnico può starci ma non siamo stati informati» La sospensione dell’attività catastale del polo di Vimercate ha fatto indispettire anche i sindaci di Concorezzo e Agrate. «La questione a mio avviso è stata gestita molto male – ha commentato il sindaco concorezzese Riccardo Borgonovo -. Questa situazione mette a disagio non tanto i tecnici, ma soprattutto i comuni cittadini che per avere alcune documentazioni non sono come fare. È sicuramente un disservizio e speriamo si possa risolvere a breve». Ancora più dure le critiche del collega di Agrate Brianza Ezio Colombo: «Noi sindaci del Vimercatese abbiamo incontrato lunedì sera Francesco Sartini – ha affermato il primo cittadino agratese – e abbiamo spiegato il nostro disagio. Io credo che un imprevisto possa sempre capitare, ma qui c’è un problema di comunicazione alla base tutto, bastava avvisarci anche solo con una telefonata o un messaggio Whatsapp. Invece non è stato fatto nulla in merito e ci siamo trovati con la sorpresa al 1 febbraio». Il discorso di Colombo però non si ferma qui: «Ho detto a Sartini che a prescindere dal colore politico di chi governa Vimer- cate, il suo Comune resta il riferimento per servizi utili anche ai nostri paesi, quindi ci deve dire se Vimercate resta capofila per molte funzioni che in questi anni ha svolto, oppure dobbiamo pensare a delle alternative valide per ovviare al problema». Sulla vicenda del polo catastale sono intervenuti anche i sindaci di Bernareggio ed Usmate Velate che hanno entrambi segnalato di come alla base del problema ci sia stata innanzitutto una carenza comunicativa. «Le reazioni di fronte a quanto avvenuto sono due – spiega Andrea Esposito di Bernareggio –. La prima ovviamente è il dispiacere per l’epilogo della vicenda che ha portato alla chiusura del polo con la sospensione del servizio che purtroppo ha danneggiato i cittadini. L’altra è invece è l’arrabbiatura per non essere stati coinvolti prima in questa situazione, se non quando il dado era ormai tratto e la proroga della vecchia convenzione fosse ormai impossibile. È necessario in futuro un confronto chiaro per non commettere lo stesso errore ed anche una revisione della gestione del servizio». Più diplomatica invece Maria Elena Riva di Usmate Velate che ha invece ha sottolineato, oltre l’errore comunicativo, una mancanza di sinergia tra i Comuni che si augura di poter recuperare presto: «Vogliamo riconoscere al Comune di Vimercate di aver messo in atto tutte le strategie in suo possesso per riuscire a non interrompere il servizio. Di fronte però a quanto successo non posso non posso evitare di sottolineare l’errore di comunicazione e non riconoscerci come comunità coinvolta. Allargare la comunicazione ci avrebbe sicuramente dato più forza, però ciò non è avvenuto. Mi auguro che quanto accaduto possa servire per il futuro per non commettere gli stessi errori». «Pur comprendendo che le questioni tecniche sono state gestite dagli uffici ho trovato politicamente poco consono non informare i sindaci della situazione: sono loro che poi devono risposte ai propri cittadini – commenta il sindaco di Caponago, Monica Buzzini -. Potevamo pensare e lavorare ad un’azione comune che potesse magari evitare di arrivare alla chiusura dello sportello a Vi- Borgonovo, sindaco di Concorezzo mercate. Amministrare deve andare al di là delle posizioni politiche e delle appartenenze, il vimercatese ha una storia importante che non possiamo perdere e questa è stata un’occasione persa». Il primo cittadino caponaghese ha proseguito sulla linea ribadendo che «lavorare insieme è necessario per tutti i nostri cittadini, non possiamo permetterci di non farlo, siamo sindaci e siamo lì per i nostri cittadini non per i partiti o i movimenti». E non è mancata una frecciatina all’atteggiamento della giunta pentastellata, perché «l’esperienza dell’ amministrare è un valore e va riconosciuto – dice Buzzini -. La demagogia di alcuni che affermano che il nuovo è sempre il meglio, si paga sul campo. Spero che questo episodio serva a tutti per riflettere, perché è sulla pelle dei cittadini che lavoriamo». Ad Arcore è il vicesindaco Va- lentina Del Campo a seguire la questione: «Per l'amministrazione il problema è relativo -dicementre sono i cittadini a subire il disagio, per questo stiamo chiedendo che il servizio venga ripristinato». Secondo quanto riferito dall'assessore, finora in municipio ad Arcore non ci sono state segnalazioni particolari da parte degli arcoresi, «ma è chiaro che la situazione non può protrarsi così per troppo tempo, ilpolo catastale deve riaprire a breve». Del Campo smentisce invece con fermezza la voce secondo la quale la giunta arcorese starebbe guardando verso Monza. «C’è stata una sottovalutazione del problema da parte del Comune di Vimercate, che ha arrecato un danno ai cittadini» dice Giorgio Monti, sindaco di Mezzago. «I problemi possono capitare, ma quando le gestioni sono associate la prima cosa da fare è condividere, perché assieme si possono trovare soluzioni o risorse. Mi auguro che questo episodio possa servire a ricordare ai sindaci l’importanza di una maggiore collaborazione». n M.Bon., F.Sig., G.Gal e V.Pin.