MATA HARI - Museo Roccavilla
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MATA HARI - Museo Roccavilla
MATA HARI Marghareta Gertruida Zelle, meglio conosciuta come Mata Hari, è stata la regina di tutte le spie. Dotata di un fascino leggendario, sembra che nessun uomo sia mai riuscito a resisterle, in specie i numerosi ufficiali e uomini dell’esercito (sempre di altissimo rango), che ebbe modo di frequentare. La futura Mata Hari era nata nella Frisia olandese, nel villaggio di Leeuwarden, il 7 agosto del 1876, figlia di un uomo d’affari olandese e di una donna di Java. Aveva studiato per fare l’insegnante, ma non riuscì nei suoi progetti, trasferendosi, dopo un matrimonio fallimentare, a Parigi. Aveva conosciuto il suo ex marito, Rudolf Macleod, rispondendo ad un annuncio su un giornale, ma si era poi ritrovata coinvolta con un uomo di vent'anni più grande che la portò a Java, presso uno stabilimento orientale olandese, mostrandosi poi un marito tutt'altro che perfetto, violento ed aggressivo. La fine del loro rapporto sarà concomitante alla morte del figlio maggiore, avvelenato forse dai loro servitori, in conflitto con Macleod. La futura Mata Hariabbadona a quel punto la figlia più piccola con i parenti, lascia il marito e compie il suo viaggio verso la Francia. Dopo aver tentato molti lavori, dalla modella per i pittori all'insegnante, scelse di provare con il ballo. Margaretha adorava da sempre ballare, amore alimentato durante il suo soggiorno a Java, dove era rimasta colpita dai sinuosi balli esotici delle donne dell'isola. A Parigi iniziò quindi la sua nuova carriera come ballerina esotica, puntando su coreografie orientaleggianti e da un forte appeal erotico, scegliendosi quel nome d’arte con cui oggi è ricordata… Mata Hari, il sole, l’occhio del giorno, in lingua malese. La bella e intensa vita di Mata Hari subisce un brusco cambiamento con lo scoppio della prima guerra mondiale. Come ogni guerra che si rispetti, in gioco entrano non solo i soldati e le armi, ma anche strumenti più sottili come lo spionaggio e le trame segrete. Mata Hari è il personaggio ideale per un doppiogioco fra Francia e Germania, assoldata contemporaneamente dai due servizi segreti. In Francia si inventò, a creare maggior fascino intorno alla sua figura, la storia che fosse di sangue nobile, metà indù e metà britannica, addestrata in un tempio all'arte della danza. Quando iniziarono a circolare le prime voci circa la sua presunta attività come spia, Mata Hari venne messa sotto costante sorveglianza, ma i servizi segreti francesi non riuscirono a trovare alcuna prova concreta. A tradirla, o meglio a causarne l'arresto fu un messaggio radio. Processata e riconosciuta colpevole di doppiogiochismo per aver lavorato al servizio della Germania durante la prima guerra mondiale, è stata fucilata alle quattro del mattino nei pressi di Parigi il giorno 15 ottobre 1917. Mata Hari, durante le fasi del processo, si proclamò sempre innocente pur ammettendo in tribunale di aver frequentato le alcove di ufficiali di molti paesi stranieri. Al momento della morte fu comunque a suo modo eroica, fredda e sprezzante del pericolo. Le cronache infatti riportano che poco prima della fatale esecuzione, rivolgesse baci ai soldati incaricati di spararle contro. Intelligentissima, colta, intraprendente, dotata della conoscenza di sei lingue, con l’ inizio della guerra, diviene una delle più abili spie dei servizi segreti tedeschi, col nome in codice H21. La fine di Mata Hari arriva quando, confidando troppo sulle sue protezioni altolocate, inizia a fare il doppio gioco servendo anche lo spionaggio francese.