Impiego dell`acido metatartarico in enologia.

Transcript

Impiego dell`acido metatartarico in enologia.
Unione Italiana Vini
Comunicazione del ministero delle Politiche agricole - Ispettorato
Centrale Repressione Frodi - Ufficio II - prot. n. 20170 del 13 maggio 2004
Impiego dell’acido metatartarico in enologia.
Si fa riferimento alla nota con la quale sono stati chiesti chiarimenti circa l’eventuale obbligo di impiego in enologia di
acido metatartarico prodotto esclusivamente con acido tartarico di origine agricola, estratto segnatamente da prodotti
vitivinicoli (tenuto conto di quanto previsto dall’allegato IV, punto n. 3, lettera q), del regolamento n. 1493/99, dall’art. 8,
ultimo comma, del regolamento n. 1622/00 così come modificato dal regolamento n. 2244/02).
Al riguardo, si conferma preliminarmente che le norme vigenti non stabiliscono in maniera esplicita che l’acido metatartarico da impiegare in enologia debba essere prodotto esclusivamente con acido tartarico di origine agricola, estratto
segnatamente da prodotti vitivinicoli, e non escludono che possa essere prodotto con acido tartarico di sintesi.
Tuttavia, occorre rilevare che l’aggiunta al vino di acido metatartarico ottenuto da acido tartarico di sintesi dà luogo, a seguito del fenomeno dell’idrolisi spontanea, a un apporto non trascurabile di molecole sintetiche che vanno ad aggiungersi
all’acido tartarico già presente nel prodotto stesso.
Ne consegue, pertanto, che nell’impossibilità analitica di distinguere nel vino l’acido tartarico sintetico ottenuto rispettivamente dall’idrolisi dell’acido metatartarico o dall’eventuale aggiunta fraudolenta di acido tartarico di sintesi, deve comunque essere sanzionata la presenza, riscontrata nel vino, di acido tartarico di sintesi aggiunto sia formatosi per idrolisi
che introdotto direttamente.
1
www.uiv.it