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Un Sindaco di sinistra per la Rinascita Jesina
Il centrosinistra si candida a governare la città in un momento molto difficile per il nostro Paese, in cui sono chiesti
enormi sacrifici a tutti, ma in particolare alle classi meno abbienti.
E’ dunque davvero molto importante che alla Sinistra politica, socialmente rilevante nella nostra città, sia data la
forza necessaria per influire sulle scelte politiche fondamentali che dovranno essere assunte, affinché vi sia certezza
che esse si basino sul valore della solidarietà, sulle pratiche tese alla giustizia sociale e all’inflessibilità verso ogni
tipo di evasione.
Nella profonda convinzione di questa necessità, il Partito dei Comunisti Italiani ha chiesto al compagno Stefano
Tonelli, attuale Vicesindaco, di partecipare alle primarie di coalizione, portando in dote la sua cultura politica
democratica e antifascista, quella del glorioso PCI, così come la sua sensibilità ed attenzione nei confronti del
mondo del lavoro e dei ceti popolari.
Stefano Tonelli, nato a Bologna il 20/11/1962, vive e lavora a Jesi ormai da oltre 20 anni, è infermiere di Sala
Operatoria, sposato con tre figli, consigliere comunale dal 1994 al 2001 ed è iscritto e militante della CGIL da quando
ha iniziato a lavorare. Da sempre pratica sport a livello amatoriale, quali pallacanestro e rugby, in cui può esprimere
e ricevere i valori dell’amicizia, della lealtà e del divertimento.
In un periodo di profonda crisi economica, in cui ogni giorno vengono messi in discussione i diritti dei lavoratori,
conquistati nel secolo scorso attraverso le grandi lotte del movimento operaio, in cui gli Enti Locali vengono
continuamente privati delle risorse necessarie a mantenere in vita i servizi essenziali ai cittadini ed in cui, infine, è
fondamentale avviare politiche di sviluppo in grado di ridare lavoro a chi rischia di perderlo o a chi l’ha già perso, si
deve governare la città con oculatezza, senza sprechi, mirando a conseguire risultati concreti su alcuni punti
essenziali:
Difesa dei beni comuni: contro le privatizzazioni
Occorre aumentare il controllo sulle attuali società partecipate, a garanzia della trasparenza della loro azione, anche
attraverso lo strumento della Holding, già approvato dal consiglio Comunale, che veda una forte presenza politica nel
Consiglio di Amministrazione capace di sventare operazioni di ulteriori privatizzazioni, poiché è ormai evidente a tutti
che privatizzare significa solo aumentare e non diminuire i costi sostenuti dall’utente;
Giustizia sociale: sostenere i servizi, combattere l’evasione
Va accuratamente programmata e perseguita una decisa lotta all’evasione fiscale attraverso molteplici e mirati
controlli fiscali nei confronti di quanti richiedono contributi o tariffazioni agevolate per i servizi del Comune. Tali
benefici, infatti, vanno riservati soltanto alla parte più debole della popolazione, quella che è realmente in difficoltà e
non ai soliti furbi!
Strategie di sviluppo: per la difesa dei posti di lavoro
E’ necessario attivare un confronto immediato e costruttivo con e tra tutte le categorie produttive e le organizzazioni
sindacali al fine di intraprendere tutte quelle iniziative tese a valorizzare le varie e diverse potenzialità produttive,
turistiche, culturali, enogastronomiche del nostro territorio, accompagnandole con le attività di supporto che il
Comune può e deve mettere a disposizione.
Partecipazione democratica: Jesi è di tutti!
La Città è di tutti e va amata, rispettata e salvaguardata da tutti, ma i cittadini devono essere messi nella condizione
di essere ascoltati e di contare. E’ necessario ridurre la distanza che si è creata tra Amministrazione, partiti politici e
cittadinanza, utilizzando in modo innovativo e creativo le strutture di quartiere già esistenti, rendendole luoghi di
incontro e di interazione. Nonostante tutto Jesi continua ad essere una città vivace: è continuamente percorsa da
movimenti che nascono su questioni concrete, piccole o grandi e a torto o ragione, ma che poi finiscono con
l’affievolirsi e sparire. Questo fervore è invece vitale per la comunità e va incoraggiato, perché è il tessuto in cui la
buona politica può davvero costruire il bene comune.
In questo contesto va inserito il tema della sicurezza inteso come diritto fondante della vita di una Città. Oltre al
necessario controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine bisogna stimolare una socialità basata
sull’accoglienza, la tolleranza e la solidarietà, ma ferma nella volontà di difendere la qualità della vita che Jesi ha e
che vuole continuare a mantenere. Jesi deve essere una Città viva, che partecipa alla vita ed alle attività dei quartieri
lasciando così meno spazi fisici e sociali a chi pensa che la città sia un luogo dove si possa perseguire il sopruso e la
violenza.
Urbanistica: risparmio del territorio e dell’energia
Vanno perseguite, con coerenza ed inflessibilità, politiche di risparmio del territorio attraverso il recupero ed il riuso
del patrimonio immobiliare esistente. Vanno quindi incoraggiate tutte quelle iniziative private che siano tese al
risanamento e alla valorizzazione sia dei borghi che del centro storico e che, in particolare siano orientate al
risparmio energetico.
Sanità: mantenimento e miglioramento dei livelli di assistenza
L’organizzazione sanitaria è la seconda azienda del territorio per numero di dipendenti ed indotto dei servizi che
garantisce. Il nuovo ospedale va immediatamente completato con il trasferimento di tutti i Reparti, opponendosi
fermamente a politiche di restrizione di organico sanitario, come si sta pericolosamente evidenziando in questi mesi,
affinché sia possibile almeno garantire gli attuali livelli di assistenza espressi nei nostri ospedali, che presentano
punte di eccellenza regionale.
Il Municipio: etica e ammodernamento del lavoro pubblico
Un processo di indispensabile ed inderogabile ammodernamento ed efficienza dell’attività amministrativa del
Comune deve nascere dal diretto coinvolgimento dei dipendenti stessi e delle loro Organizzazioni Sindacali. Va
inoltre sostenuto e premiato l’atteggiamento etico e professionale del dipendente pubblico affinché, sempre più, si
sviluppino le competenze per rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini, in particolare quelli maggiormente
in difficoltà, così come a supportare la sopravvivenza e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali che possono
alimentare ricchezza al territorio.
GIUSTIZIA SOCIALE
SOLIDARIETÀ
LOTTA ALL’EVASIONE
RISPARMIO DEL TERRITORIO
ANTIFASCISMO
ALLE PRIMARIE DI DOMENICA 19 FEBBRAIO
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