Il clamoroso caso del canottaggio La Gazzetta dello Sport
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Il clamoroso caso del canottaggio La Gazzetta dello Sport
1 maggio 2016 Pagina 19 La Gazzetta dello Sport C. C. NAPOLI Con Mornati già 3 canottieri nella rete dell'antidoping Il clamoroso caso del canottaggio Il frastuono del caso Schwazer e l' accostamento con il capo della preparazione olimpica del Coni, ci ha fatto forse perdere di vista un aspetto abbastanza clamoroso del caso di doping annunciato venerdì in maniera insolita nella sede istituzionale del Comitato Olimpico italiano: Niccolò Mornati, trovato positivo in un controllo a sorpresa il 6 aprile scorso, è il terzo azzurro del canottaggio a finire nella rete dell' antidoping. Un terzo caso in meno di tre mesi considerato che l' ultimo mancato controllo di Vincenzo Abbagnale risale al 1° febbraio scorso ed è stato rivelato il 10 febbraio, mentre quello del peso leggero Leone Maria Barbaro risale al 12 febbraio ed è stato annunciato da Nado Italia il 2 marzo. Fra i tre casi ci sono incroci e analogie inquietanti oltre ad essere significativamente ambientati in un centro federale (i primi due a Sabaudia, il terzo a Piediluco). Il figlio del presidente federale Giuseppe Abbagnale non è riuscito ad arrivare in tempo per il terzo controllo adducendo una serie di inconvenienti (fra cui il traffico e una gomma bucata) che non gli hanno evitato la richiesta di 16 mesi di sospensione da parte della Procura antidoping. Nelle urine di Barbaro è stata invece rilevata la presenza di clostebol, metabolita famoso soprattutto ai tempi della Germania Est che l' atleta ha sostenuto fosse contenuto in uno spray fornitogli dalla madre per accelerare la cicatrizzazione di vesciche e abrasioni dovute all' attività remiera. Come poco usato (esistono solo due precedenti di positività in Italia) è l' anastrazolo, farmaco ormonale con effetto anabolizzante e coprente, che ha inguaiato Niccolò Mornati, già qualificato per Rio nel due senza e convinto di averlo assunto involontariamente nel precedente raduno in Sud Africa attraverso un integratore contaminato. Insomma caso che hai, giustificazione che trovi. Papà Abbagnale ha manifestato lo stesso accoramento ma anche la stessa incredulità espressa nei confronti del figlio: «Conosco Niccolò molto bene, non posso credere che abbia infranto le regole. Aspetto le controanalisi». Curiosamente proprio la contestazione del lecchese, dopo la delusione del quarto posto di Londra, all' ex presidente federale Gandola aveva aperto la strada all' elezione del pluriolimpionico. Ma per il fratellone campano sono tempi molto meno eroici di quelli vissuti in barca: nonostante la sua maggioranza blindata, ieri i consiglieri dopo accesa discussione, hanno deciso di convocare il d.t. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS IN COLLABORAZIONE UFFICIO STAMPA CCN Continua > 1 1 maggio 2016 Pagina 19 La Gazzetta dello Sport C. C. NAPOLI < Segue Giuseppe La Mura e il responsabile medico Antonio Spataro, direttore dell' Istituto di Medicina dello Sport del Coni, per un' audizione nel consiglio federale del 14 maggio. Il problema è che mentre si annunciano altre positività in varie discipline, proprio il canottaggio avrebbe altri atleti «al limite»: due che sono già al secondo controllo saltato e undici che ne hanno saltato solo uno. Possibile che si tratti di casi isolati in cui ognuno sbaglia per conto proprio? O bisogna cominciare a ragionare come per certi sport (basti pensare al sollevamento pesi e all' atletica russa) e per certe squadre di ciclismo in cui a un certo numero di positività scatta la sospensione o il commissariamento? Onestamente proprio Giuseppe Abbagnale e suo zio Giuseppe La Mura, artefici di un miracolo irripetibile nella storia del remo mondiale, ci sembrano al di sopra di ogni sospetto. E proprio il canottaggio, che sarà uno degli sport più rappresentati a Rio con 14 atleti qualificati (due senza, due di coppia PL, quattro senza, quattro senza PL e doppio) e altre due barche (otto e 4 di coppia) con buone possibilità nelle qualificazioni olimpiche di Lucerna dal 22 al 24 maggio, sembra uno degli sport più in salute del panorama italiano con la cura AbbagnaleLa Mura. Ma sarebbe meglio dire «sembrava» FAUSTO NARDUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS IN COLLABORAZIONE UFFICIO STAMPA CCN 2