Comunicato stampa convegno L`Arte come buon cibo
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Comunicato stampa convegno L`Arte come buon cibo
ARTE E CIBO L’ARTE COME BUON CIBO LA CUCINA COME ARTE 11 - 23 SETTEMBRE 2015 Una riflessione sulla funzione del cibo e dell’arte come parti essenziali di ogni cultura e sulle responsabilità collegate allo sviluppo di buone pratiche in una dimensione etica e creativa, rispettosa della biosfera in cui viviamo. Convegno L’ARTE COME BUON CIBO, LA CUCINA COME ARTE Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli - Via Garibaldi 13, Torino Sabato 19 settembre Orario: mattino 9 -13 , pomeriggio 14,30 -17 Curatore: Dott. Marcello Pedretti, medico psicoterapeuta, presidente IAAP Sezione Piemonte Seguirà alle ore 17,30 la visita guidata alla mostra fotografica QUID EDAMUS, QUID SUMUS | Fotografie per nutrirsi Presso la cripta della chiesa di San Michele Arcangelo - Via Giolitti ang. Piazza Cavour, Torino Partecipazione gratuita con il patrocinio di e il contributo IAAP International Association for Art and Psychology - Sezione Piemontese www.insiemecon.com/artepsicologiapiemonte - [email protected] PRESENTAZIONE L’International Association for Art and Psychology - IAAP si occupa di ricerca nel campo delle arti e della psicologia, con particolare attenzione ai contributi della psicoanalisi. L’iniziativa, a cura della IAAP - Sezione piemontese, è un evento multiculturale e interdisciplinare che propone una personale interpretazione del tema di EXPO 2015 “ Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Obiettivo è una riflessione sulla funzione del cibo e dell’arte come parti essenziali di ogni cultura e sulle responsabilità collegate allo sviluppo di buone pratiche in una dimensione interculturale. L’Arte, quando non è semplicemente collegata al fare, è ascolto profondo, interrogazione sul senso della vita, strumento di espressione e di comunicazione, via di coinvolgimento. Essa è, come nei sogni, frutto di un lavoro profondo e dà corpo e visibilità a ciò che è sconosciuto allo stesso artista. È influenzata dal proprio tempo, dai movimenti profondi che attraversano la società, è apertura a nuove visioni di mondo, rivoluzione continua. L’Arte è buon cibo in quanto trasmette la capacità di notare, incuriosirsi, interrogarsi, trasformare ogni incontro in una esperienza personale, emotiva e cognitiva nello stesso tempo. Nella relazione con l’altro da sé, diventa comunicazione, proposta. La cucina come arte parla non solo di buon cibo, ma della capacità di occuparsi accanto ai bisogni dei propri ospiti, di essi come persone. Il buon cuoco nella propria arte, unisce alla scienza, intesa come conoscenza, l’espressione creativa di sé, il gusto per la ricerca, l’attenzione all’altro. Il buon cuoco si occupa dei suoi ospiti, non solo presentando i propri piatti in modo da esaltarne la fruizione estetica, ma informandosi prima di gusti ed esigenze e successivamente di come sono stati fruiti, in modo di fare di ogni portata un momento di condivisione. Il buon cuoco non si occupa solo della tavola, ma anche della salute delle persone e della qualità dei cibi, dell’ecosostenibilità delle proprie pratiche. Per traslato possiamo parlare anche della cucina dello psicoanalista, del critico d’arte, dello storico, e così via. Parleranno medici, psicologi, galleristi, docenti universitari, cuochi, storici dell’arte, ognuno presentando la propria portata, il proprio contributo alla mensa comune e il tutto sarà condito dalle riflessioni e dalle domande dei partecipanti. CARTA DEI TEMPI MATTINO: ore 9 registrazione partecipanti, ore 9,30 inizio lavori Invito a tavola Marcello Pedretti La cucina del Dr. Freud Roberto Boccalon Mangiar con cura Beatrice Viti Il cibo come metafora Carlo Catagni, Patrizia Magherini Pausa caffè Sull’origine della musica a tavola: dai banchetti in musica alla musica funzionale Roberto Caterina Alimentazione e coinvolgimento degli organi di senso Anna Piantanida Confronto con i partecipanti POMERIGGIO 14,30 - 17 Cibo, arte e amore – nel segno del piacere Stefano Ferrari L’immagine nel piatto. L’evoluzione del gusto nella presentazione delle vivande Claudio Forti QUID EDAMUS, QUID SUMUS | Fotografie per nutrirsi Daniela Giordi L’esperienza di un food project a regola d’Arte Cristina Principale Confronto con i partecipanti Trasferimento individuale alla mostra fotografica e alle 17,30 visita guidata della stessa QUID EDAMUS, QUID SUMUS | Fotografie per nutrirsi Cripta Chiesa San Michele Arcangelo - Via Giolitti ang. Piazza Cavour, Torino a cura di Daniela Giordi INDICE ARGOMENTI Marcello Pedretti introduce il convegno e apre i lavori con “Invito a tavola”, omaggio all’artista Maria Lai Roberto Boccalon parla del lento spostamento dal paradigma psicoanalitico del salotto a quello della cucina, di come far risuonare l‘inconscio giocando nell’angolo cottura della mente ed offrendo ad essa ingredienti per riprendere il filo di un discorso, sospeso o spezzato. Beatrice Viti sviluppa il concetto di cibo come medicina. Molti principi contenuti negli alimenti hanno il potere di mediare il funzionamento del sistema nervoso, inibendolo o stimolandolo, contribuendo così al mantenimento o alla perdita del proprio equilibrio psico-fisico. Il collegamento tra cibo e dinamiche psico-emozionali si manifesta anche attraverso il risveglio di pensieri e stimoli sensoriali attinenti agli alimenti come profumi, immagini, etc., che attivano la salivazione, la sensazione di fame e l'apparato gastrointestinale ma anche i circuiti della memoria, della gratificazione e del senso di appartenenza ambientale. Carlo Catagni e Patrizia Magherini partendo dal cibo, nella sua concretezza, base alla vita ne evidenziano il suo divenire simbolo e metafora di ogni manifestazione vitale, attraverso le opere degli artisti, analizzandone il messaggio comunicativo. Roberto Caterina si occupa del rapporto tra musica e cibo sia come accompagnamento al convivio sia all’assunzione del cibo vista come un’attività multisensoriale non solo gustativa. L’ascolto musicale influenza l’attività del cervello, modulando il rilascio dei neurotrasmettitori, e gratifica il corpo in maniera simile al cibo contribuendo ad esaltare le capacità e le sensazioni gustative. Anna Piantanida affronta il tema del coinvolgimento dei sensi nella alimentazione dal punto di vista pedagogico, spirituale e artistico. Si sofferma in particolare su cibo e futurismo richiamandosi alla tradizione torinese della Taverna del Santo Palato. Stefano Ferrari attraverso alcune riflessioni sulle contiguità, gli intrecci e le corrispondenze tra cibo, arte e amore, dimensioni fondamentali dell’attività umana, cerca di cogliere qualche utile suggestione sul tema più generale della fruizione. Claudio Forti offre un panorama della evoluzione del gusto nella presentazione delle vivande portando la sua attenzione alle “immagini nel piatto”, immagini che trasformano la fruizione dei sensi di nuove componenti, arricchendola. Daniela Giordi curatrice della mostra QUID EDAMUS QUID SUMUS | fotografie per nutrirsi, ci pone di fronte a molteplici domande. Di cosa ci nutriamo? Siamo quel che mangiamo? Salutisti, igienisti, bulimici o anoressici, ascetici o buon gustai invecchiamo e siamo deteriorabili, biodegradabili come le nostre cellule e ciò che assumiamo per tenerci in vita. Ricordiamo che polvere siamo e polvere ritorneremo e saremo noi nutrimento per il pianeta? Il cibo è salute, casa, famiglia, cultura del territorio, nutrimento per la vita, ma ricordiamo che può essere anche causa di inquinamento, malattia, guerre? Cristina Principale presenta l’esperienza di un food project promosso da una galleria d’arte contemporanea di Bologna, strutturato come excursus sul rapporto tra arte e alimentazione, immagine e corpo: una corale riflessione sull’approccio gustativo, la parola e il segno visivo attraverso un visual storytelling volto a bilanciare il lessico culinario col fenomeno estetico. CURRICULA RELATORI CONVEGNO Marcello Pedretti Medico psicoterapeuta, membro della IAAP Sezione piemontese dalla fondazione e attuale presidente, socio didatta e docente IPP - Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica, libero professionista Roberto Boccalon Psichiatra psicoterapeuta, con formazione analitica e gruppo analitica, arte terapeuta, direttore Istituto di Psicoterapia Espressiva (Bologna), docente Istituto Universitario Salesiano (Venezia), membro del Direttivo IAAP Beatrice Viti Medico neurologo, membro del Comitato scientifico della IAAP ed ex presidente della sezione Marchigiana. È attualmente ideatrice e coordinatrice di un progetto di alimentazione terapeutica nei pazienti neurologici in collaborazione con nutrizionisti e cuochi, finalizzato non solo all’educazione alimentare specifica per ciascuna malattia neurologica, ma anche alla sensibilizzazione dei ristoratori ad una cucina creativa e nel contempo sana che possa favorire l’integrazione e la socializzazione delle persone malate. Tra i suoi interessi la neuroestetica. Carlo Federico Catagni Medico psichiatra, presidente della Sezione Toscana IAAP, inizia lavorando presso il manicomio di Firenze e partecipa alla deistituzionalizzazione e alla attivazione dei servizi territoriali. Fino dagli anni '70 si interessa di riabilitazione psichiatrica e di arte terapia. Dal 2000, dopo aver lasciato il Servizio Pubblico, ha diretto per 10 anni il Melograno, Centro privato convenzionato di riabilitazione psichiatrica dove l'arte terapia aveva grande rilievo. Membro della IAAP dalla sua fondazione ha coordinato il gruppo di studio sull'arte terapia. Vive e lavora come psichiatra a Firenze. Patrizia Magherini Psicologa e psicoterapeuta, dopo aver lavorato nel servizio psichiatrico pubblico, ha collaborato nel trattamento dei pazienti e nella formazione del personale del Melograno come responsabile del servizio di psicologia e delle attività espressive. Vive e lavora a Firenze come psicoterapeuta. , Roberto Caterina Professore associato confermato di Psicologia della percezione, Psicologia della musica e Psicologia della comunicazione nell'Università di Bologna. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Psicologia presso l'Università di Bologna nel 1993. E' uno psicologo clinico abilitato all'esercizio della psicoterapia. E' membro dell'AIP (Associazione degli Psicologi Italiani) e dell'ESCOM (European Society of Cognitive Music). Anna Piantanida Psicologa psicoterapeuta, lavora come psicologa convenzionata presso l’ASL TO 2. Membro della Sezione piemontese dalla fondazione ne è stata anche presidente. Lunga esperienza nel campo riabilitativo psichiatrico ed espressivo come conduttrice di gruppi di arteterapia e gruppi teatrali. Stefano Ferrari Docente presso il Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, insegna Psicologia dell'arte nei corsi di laurea Dams, Lettere e magistrale di Arti Visive, nonché nella Scuola di Specializzazione di Beni Storico Artistici di cui è direttore. Presidente, attualmente dimissionario, dell'International Association for Art and Psychology e presidente della a Sezione emiliano-romagnola. È fondatore e direttore responsabile e scientifico di PsicoArt - Rivista on line di arte e psicologia. Claudio Forti Chef, docente di Cucina, referente per la formazione, l’aggiornamento, l’innovazione metodologica presso l’ I.P.S.S.E.O.A. “Giuseppina Colombatto” storico Istituto Alberghiero di Torino che ha l'obiettivo di formare i professionisti del settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Daniela Giordi Restauratrice, esperta in tecniche e materiali della fotografia, curatrice di progetti espositivi per la fotografia storica e contemporanea. Direttore dal 1997 al 2004 del Laboratorio di Restauro e Conservazione della Fotografia della Fondazione Italiana per la Fotografia, titolare dal 2004 di ABF - Atelier per i Beni Fotografici volto al restauro, conservazione e valorizzazione della fotografia storica e contemporanea. Dal 2009 dirige ABF | Scatola Chiara - Galleria per la Fotografia Storica e Contemporanea e cura progetti espositivi presso istituzioni pubbliche e gallerie private. Autrice di testi e articoli, svolge attività divulgativa e di formazione in ambito nazionale e comunitario. Cristina Principale Storica dell’arte e curatrice, collabora con il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna dove si è specializzata in Psicologia dell’arte con una ricerca in Neuroestetica. Dal 2011 lavora nell’editoria occupandosi anche di comunicazione multimediale. Scrive in diversi contesti di arti visive contemporanee, architettura e cibo.