Un bouquet di... cavolfiori

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Un bouquet di... cavolfiori
Un bouquet di... cavolfiori
di Marianna Pascarella (23-Nov-2016)
Il cavolfiore è un ortaggio della varietà Brassica oleracea, caratterizzato da una infiorescenza, la cosiddetta “testa”, che è costituita da
numerosi fiori, che rappresenta la parte commestibile dell’ortaggio. Nella varietà più comune l’infiorescenza è di colore bianco, esistono
tuttavia delle varianti spesso locali di cavolfiori di colore viola, verde e arancione.
Il cavolfiore è un ortaggio dalle numerose proprietà benefiche, perfetto per integrare la dieta invernale all’insegna del benessere e della
salute. Il cavolfiore è infatti ricco di proprietà benefiche: è ricco di acqua e fibre e povero di grassi, è ricco di Vitamina C, B1, B9 e
vitamina A, ha un altissimo contenuto di potassio, calcio, fosforo ed un discreto contenuto di zinco e ferro. Numerose ricerche hanno
dimostrato che il cavolfiore è un vero alleato per la salute, facilita l’assorbimento del ferro, ha importanti proprietà antinfiammatorie
e previene i tumori (o meglio la formazione delle cellule tumorali), inoltre è amico di diabetici e celiaci.
Leggi anche Come pulire il cavolfiore
Un bouquet di... cavolfiori! Tra gli scaffali dei supermercati più forniti potrete incorrere nell’incontro di un meraviglioso buquet di
colorati fiori… o meglio di cavolfiori! Ebbene sì! Non è opera di ingegneria genetica, si tratta solo di naturali incroci tra diverse
tipologie di piante del genere Brassica. I colori accessi ed invitanti di questo ortaggio: viola, verde ed arancione sono stati ottenuti
anche allo scopo di rendere maggiormente appetibile questo ortaggio, che è un vero toccasana per la salute, ma rappresenta pur
sempre l’ortaggio più “puzzolente” che ci sia! Le varietà di cavolfiore così ottenute non sono solo più belle ed attraenti, ma hanno anche
qualche punto di forza in più rispetto a quella tradizionale, il cavolfiore viola ad esempio è ricco di antocianine, con effetti protettivi sul
cuore, mentre quello arancione ha una maggiore concentrazione di beta carotene. Le varietà e i colori del cavolfiore Il cavolfiore verde
, o cimone, è in verità un parente del tradizionale cavolfiore bianco. In questo ortaggio l’infiorescenza diventa verde poiché non viene
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protetta dalle foglie e sviluppa essa stessa la clorofilla, importantissima dal punto di vista della salute per la produzione di
emoglobina. Questo cavolfiore si trova in commercio nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio. Il cavolfiore viola è un incrocio tra
un broccolo ed un cavolfiore ed è conosciuto anche come “violetto di Sicilia”. Grazie alla ricchezza di antocianine si tratta di una varietà
di cavolfiore particolarmente ricca di antiossidanti, inoltre protegge i capillari e previene le infiammazioni. Il cavolfiore viola viene
prodotto in Sicilia e rappresenta ancora un prodotto di nicchia, appannaggio di alcune coltivazioni biologiche. Il cavolfiore arancione è
una varietà di cavolfiore che trattiene una grandissima quantità di betacarotene, che arriva ad essere addirittura 25 volte superiore
rispetto a quella contenuta nella varietà bianca tradizionale. Il betacarotene altro non è che un precursore della vitamina A, vien da se
quindi che questa tipologia di cavolfiore, oltre a tutti i benefici del cavolfiore tradizionale avrà un maggiore apporto di vitamina A.
Come cucina il cavolfiore senza puzza Una delle maggiori difficoltà nella cottura del cavolfiore risiede proprio nella sua cottura. Questo
ortaggio infatti ha la caratteristica di rilasciare dei composti di zolfo che in cottura evaporano ed emanano una notevole puzza, piuttosto
invadente e penetrante, che spesso permane a lungo in cucina. Purtroppo questo è uno dei motivi per i quali molte persone, soprattutto
i giovani, sono restii a consumare e cucinare il cavolfiore. Per evitare un’eccessiva puzza in cucina quando si cucina il cavolfiore si può
ricorrere a dei semplici rimedi casalinghi, come mettere mezzo bicchiere di latte nell’acqua di cottura, della mollica di pane ben
imbevuta di aceto o delle foglie di alloro. Come e quanto cuocere il cavolfiore Saper cuocere il cavolfiore è importante per preservarne
le proprietà benefiche. La cottura migliore è sicuramente al vapore, seguita da quella stufata, in questo modo si evita che i principi
nutritivi si disperdano nell’acqua. Inoltre la cottura non dovrebbe mai durare più di 20 minuti, per evitare che vengano distrutte tutte le
vitamine. Come scegliere il cavolfiore Al momento dell’acquisto per essere certi di scegliere un ottimo cavolfiore dovrete verificare che
l’infiorescenza sia di un bel colorito brillante, priva di macchie e le foglie dovranno essere turgide e robuste (non “secche”). Come
cucinare il cavolfiore Dopo aver capito quanto è importante mangiare il cavolfiore e che ruolo importante gioca questo ortaggio nella
dieta non vi resta che mettervi all'opera, per questo vi consiglio di sfogliare tutte le mie ricette con il cavolfiore.
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