Marketing Oggi - Regione Abruzzo
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Marketing Oggi - Regione Abruzzo
17 Giovedì 9 Febbraio 2012 sul videocenter Marketing Oggi www.italiaoggi.it sul videocente er www.italiaoggii.it IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ Dopo gli stop in Usa e Uk, il marchio lancia una campagna di comunicazione più velata Reebok, il marketing della resistenza Non si può dire che le scarpe rassodano? Si cambia messaggio http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI top model Helena Christensen ci mostrano la loro personale soddisfazione nella campagna Reebok Satisfaction». Ed ecco che il passo tra il benessere fisico e la scarpa tonificante Reebok è breve in casa Adidas. «Indossare la linea EasyTone abbinata a una regolare attività fisica è un modo ottimo per migliorare la propria routine giornaliera e nello stesso tempo essere stilose grazie alla silhouette femminile e fashion», aggiunge Jahrbacher. CLAUDIA CERVINI ncora nessuna prova scientifica che le scarpe tonificanti riescano a risollevare i glutei e rassodare le cosce. Così Reebok per pubblicizzare le sue EasyTone cambia strategia. Dopo la bastonata della Federal trade commission americana che a settembre 2011 l’ha condannato a pagare 25 milioni di dollari in rimborsi ai consumatori che avevano comprato queste scarpe (e dopo il blocco per pubblicità ingannevole da parte dell’Asa, l’autorità per la pubblicità inglese), il marchio che fa capo al gruppo Adidas rilancia con una campagna di comunicazione che punta a stabilire l’equazione Reebok = piacere per le donne. Nessuna campagna pubblicitaria per il momento, ma un’operazione di marketing che mette in secondo piano la tecnologia e punta sulla relazione con le consumatrici. E nessun intervento sul prodotto: le scarpe EasyTone rimangono invariate, mentre Reebok realizza test di laboratorio, cerca nuove prove a sostegno delle proprietà delle sue sneakers. A Insomma, il marchio non si arrende, e nel frattempo, per non restare senza parola, rende pubblico il sondaggio che ha coinvolto 3 mila donne europee alle quali è stato chiesto che cosa le fa Helena Christensen e, sopra, Eva Mendes per la campagna Reebok EasyTone star bene. Il sondaggio è infatti il primo tassello della campagna di comunicazione. Il secondo sono invece le testimonial Eva Mendes, attrice di Hollywood, e la modella Helena Christensen; anch’esse impegnate ad elencare che cosa dà loro soddisfazione. «Il nuovo sondaggio Reebok Satisfaction dimostra che 7 donne su 10 si sentono veramente soddisfatte quando sono in forma», spiega Martina Jahrbacher, Head of Women’s Sport di Reebok. «L’83% delle donne crede che essere in forma renda la loro vita più appagata. La superstar di Hollywood Eva Mendes e la Un nuovo messaggio, più velato, rispetto a quello lanciato nella precedente campagna dove a farla da protagonista era la tecnologia tonificante. Una tecnologia basata su un sistema di capsule di bilanciamento all’interno della suola della scarpa in grado di creare, secondo Reebok, una naturale instabilità a ogni passo. È proprio il tentativo di correggere questa instabilità che costringerebbe i muscoli a lavorare profondamente alla ricerca dell’equilibrio. Tesi ancora sostenuta da Reebok. «Sviluppati dal team Reebok, i prodotti EasyTone sono stati creati in perfetto equilibrio con Moving Air Technology, che trasferisce l’aria creando instabilità a ogni passo. La tecnologia EasyTone è stata creata per diminuire la stabilità della suola rispetto alle scarpe tradizionali, rimanendo allo stesso tempo estremamente comoda», ribadiscono dall’azienda. Volenti o nolenti però la prossima campagna pubblicitaria dovrà puntare su altri aspetti per rendere accattivante il prodotto e la campagna di comunicazione lanciata nei giorni scorsi ha spianato la strada della futura pubblicità adv. I CONCORRENTI Non solo Reebok, ma anche per esempio Puma, New Balance, Fila, hanno puntato sulle calzature tonificanti. Le «toning shoes» con molle e cuscinetti che creano i t bilità a ognii passo e instabilità obbligano glutei e gambe a fare sforzo sono ormai molto diffuse. Ognuna sfrutta una tecnologia brevettata. New Balance, per esempio, ha creato il modello Rock and Tone, con un cusci- tt che h assorbe b lla fforza netto d’urto nel tacco e tira il piede in avanti con un movimento fluido, mentre Fila protegge il tallone con una intersuola morbida che alleggerisce la pressione sulle ar- © Riproduzione riservata Amazon come Apple, verso l’apertura di negozi reali Amazon si starebbe preparando ad aprire il suo primo negozio reale: la regina della vendita on-line metterebbe a disposizione non solo i lettori digitali Kindle, i nuovi tablet Kindle Fire e i relativi accessori, ma anche una libreria tradizionale, facendo leva soprattutto sui titoli di cui detiene l’esclusiva. Questo almeno secondo il sito internet GoodeReader.com. L’azienda da parte sua non ha ancora confermato la notizia, limitandosi a un «no comment». Il punto vendita verrebbe aperto a Seattle, dove si trova la sede principale dell’azienda, e offrirebbe solo prodotti di gamma alta. L’iniziativa sarebbe stata presa per po- tenziare ulteriormente le vendite di Kindle, fino ad ora disponibile solo on-line o in alcune catene di negozi, sulla base del successo ottenuto dai prodotti della Apple nei propri negozi marchiati. Amazon la scorsa settimana ha reso noti i risultati dell’ultimo trimestre dell’anno. I ricavi sono ammontati a 17,4 miliardi di dollari, in aumento del 35% rispetto allo stesso trimestre del 2010. Sebbene gli analisti si aspettassero di più, la crescita di Amazon è stata di oltre il doppio di quella del mercato dell’ecommerce statunitense, che ha registrato un incremento del 14%. Jeff Bezos ticolazioni. Tecnologie diverse, ma simili. A fare la differenza sono poi il design, le forme, i colori, i materiali: ce n’è naturalmente per ogni stile e per ogni tasca. E ognuna pretende di essere la migliore e promette di tonificare le parti interessate, in media, del 25% in più rispetto alle scarpe normali. In alto, le scarpe tonificanti di Puma, New Balance e Fila http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 18 Giovedì 9 Febbraio 2012 MARKETING Cambio ai vertici del corriere espresso. Sportolari numero uno in Germania NEL MONDO Arriva Jim O’Gara per lo sviluppo del business Masè al marketing di Heineken Ups, Italia mercato chiave DI ambio della guardia nella sede Ups Italia, mercato definito «chiave» per il corriere espresso americano. Jim O’Gara, nel gruppo da 16 anni con esperienze a livello internazionale tra Europa, Medio Oriente e Africa, è stato nominato nuovo country manager della Penisola e, dalla sede di Milano, dovrà consoliJim dare la posizioO’Gara ne di Ups quale marchio specializzato di logistica mondiale, supervisionando l’operatività, la strategia e lo sviluppo del business nella Penisola. «Per questa opportunità», ha affermato O’Gara. «sfrutterò le competenze maturate nel corso della mia carriera per supporta- C http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it MARCO LIVI re e sviluppare ulteriormente il business in Italia, tra i mercati chiave di Ups». Il manager di origini scozzesi succede a Frank Sportolari, dallo scorso autunno nominato presidente di Ups Germania, il mercato più grande al di fuori degli Stati Uniti con oltre 15 mila dipendenti. Dalla natia Glasgow, O’Gara è entrato in Ups nel 1995 come driver a Exeter in Inghilterra e nell’arco di una decade è passato da operation supervisor a ruoli chiave per il gruppo. Dal 2000 al 2007, è stato centre manager a Nottingham, poi responsabile di uno dei più grandi centri di smistamento pacchi nel Regno Unito, a Nuneaton, per passare, infine, al ruolo di country manager per l’Arabia Saudita. Bmw, Claudio Carpentieri brand manager di Mini Una nuova spinta al marketing di Mini, marchio icona di city car del gruppo Bmw. Dal prossimo 1° marzo Claudio Carpentieri assumerà la carica di brand manager, succedendo a Michele Fuhs che rientrerà in Bmw Ag per assumere nuovi incarichi come project leader enhanced Pos in future retail. Carpentieri, 46 anni, laureato in giurisprudenza è in Bmw dal 2004, dove ha ricoperto inizialmente il ruolo di used cars & re-marketing manager. Dal 2008 al 2009 ha maturato un’esperienza professionale in Bmw Ag dove ha assunto poi assunto l’incarico di used car project manager. Rientrato in Italia nel 2010, è stato poi responsabile del progetto di retail performance management e dal 2011 ricopriva il ruolo di customer focus project manager. © Riproduzione riservata Dopo un’altra parentesi in Inghilterra, come parte del team di coordinamento per l’integrazione di Lynx Express, (il corriere britannico che Ups ha acquisito nel 2005) e poi come operations manager per il Regno Unito centrale, O’Gara ha accettato nel 2009 la posizione di country manager per la Nigeria, con uffici a Lagos, assumendo la responsabilità per Firmato a Roma il protocollo d’intesa tra Fig e associazioni Golf e ambientalisti per lo sport ecosostenibile G olf e Ambiente firmano una santa alleanza in difesa della natura, dello sport all’aria aperta e della salute. La Federazione Italiana Golf (Fig) e le principali associazioni ecologiste hanno annunciato ieri a Roma un protocollo d’intesa per aprire un tavolo di confronto e intensificare un’azione comune in favore dell’eco-golf. Il tavolo del protocollo. Da sinistra, Vittorio Cogliati Dezza, Il testo è stato sottoscritto dal Costanza Pratesi, Franco Chimenti, Stefano Leoni, Giampiero Sammuri presidente della Fig, Franco Chimenti, e dai presidenti di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza; del Wwf dal risparmio di acqua a quello energetico. Italia, Stefano Leoni; Giampiero Sammuri Le associazioni firmatarie del documento si sono della Federparchi, e dalla responsabile Ufficio dichiarate «disposte a un confronto propositivo, ambiente e paesaggio del Fai, Costanza Pratesi, per una riqualificazione ambientale degli impianai quali s’è aggiunta nel corso del dibattito anti esistenti» sottoponendo l’eventuale creazione di che la presidente di MareVivo, Rosalba Giugni. nuovi impianti «ai criteri di sostenibilità». Preceduto da una serie di incontri e riunioni preD’intesa con la Federgolf, verrà istituito un taparatorie, il documento resta aperto a successive volo tecnico per individuare i principi e le metodoadesioni da parte di altri gruppi o associazioni logie più idonei per realizzare questo programma. impegnati nella tutela ambientale. «Siamo molto soddisfatti per questo accordo che In linea con il programma internazionale Geo segna il punto di partenza, non il traguardo, di un (Golf environment organization), a cui partecipano lavoro comune», ha spiegato Chimenti, «la nostra già diverse associazioni ecologiste di altri paesi, il è una Federazione sportiva ma il golf è, fra tutti protocollo individua e condivide «l’obiettivo primagli sport, quello che ha il rapporto più diretto rio di difendere il territorio, la natura e il paesaggio, con il territorio, con l’ambiente e con il paesaggio. come patrimonio dell’intera collettività e risorsa Nell’interesse dei tesserati, dei giocatori e di tutti fondamentale anche per l’industria del turismo». gli appassionati italiani, intendiamo perciò favoDa qui, una serie di impegni che la Federazione, rirne uno sviluppo sempre più eco-sostenibile». intende promuovere presso i circoli affiliati. Si va Le associazioni ambientaliste, infine, si sono dalla salvaguardia dell’assetto idrogeologico del impegnate a confrontarsi con le regioni per veterritorio alla tutela degli aspetti paesaggistici, rificare che gli impianti golfistici in fase di redalla riduzione al minimo nell’uso dei fertilizzanti alizzazione corrispondano alle linee-guida del e dei fitofarmaci alla protezione della biodiversità, Protocollo. l’operatività di Ups nell’Africa Sub Sahariana, un’area di 46 paesi, dal Senegal all’Etiopia, dal Niger al Sud Africa, nonché le isole nell’Oceano Indiano. Qui ha implementato, fra l’altro, l’offerta di un’unica soluzione per le spedizioni di pacchi, cargo e per la contract logistics in tutti i mercati della regione. Simone Masè, è il nuovo global trade marketing manager di Heineken a livello mondiale. Masè, 41 anni, è operativo da febbraio nella nuova struttura trade marketing del gruppo ad Amsterdam e avrà la responsabilità di supportare la crescita del marchio a livello globale su entrambi i canali di distribuzione, vendita e Horeca, per raggiungere gli obiettivi dell’azienda nel medio lungo termine. Il percorso professionale di Masè in Heineken Italia è iniziato nel 1998 nell’area marketing e vendite, dove ha consolidato il proprio ruolo fino a diventare group brand manager di Heineken Italia per Birra Moretti, Amstel e Ichnusa e, a partire dal 2007, di trade marketing manager Horeca di Heineken Italia. © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata Msd parla ai medici con le App di Egolab Egolab communication firma la nuova applicazione di Msd Italia, «Service@Cube-I servizi pensati per te», studiata per proporre servizi e consulenza ai medici e agli operatori del settore farmaceutico. L’app dell’azienda romana è disponibile nella doppia versione Flash e Html, è ottimizzata sia per la fruizione su Mac e pc, sia per iPad2, e offre agli utenti una consultazione semplice dei servizi dedicati alla formazione, all’aggiornamento ma anche alla conoscenza delle patologie e dei prodotti consigliati da Msd Italia. La piattaforma «Service@Cube - I servizi pensati per te» è organizzata in diverse sezioni in base ai bisogni dei clienti e offre collegamenti diretti alle pagine web di riferimento. L’applicazione è online sul sito www. msdperte.it e sarà disponibile sia sul sito www.univadis.it sia sul nuovo portale istituzionale dell’azienda, www.msd-italia.it. © Riproduzione riservata Starhotels Excelsior Trieste sul podio di Trip Advisor Lo Starhotels Savoia Excelsior Palace di Trieste sale sul podio di Trip Advisor con il premio Travellers’ choice 2012, assegnato ai 25 migliori hotel di lusso in Italia. Il riconoscimento è tra i più prestigiosi che un albergo possa ricevere perché la community del portale di viaggi TripAdvisor, uno dei più grandi al mondo, condivide online opinioni, impressioni e suggestioni su luoghi e hotel. Basato sulle recensioni di milioni di viaggiatori, il premio viene assegnato a hotel selezionati e testati, premiando l’eccellenza per comfort, eleganza e servizi. Il Savoia Excelsior Palace si è contraddistinto per lo stile monumentale, che rievoca i fasti mitteleuropei tra stucchi, stoffe preziose e porcellane d’epoca, per la posizione sul golfo di Trieste, ma soprattutto per le applicazioni che garantiscono un alto risparmio energetico e il minimo impatto ambientale. Il palazzo che lo ospita è un edificio storico, progettato come il grand hotel ideale nel 1911, e restaurato con la guida delle Belle arti. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giovedì 9 Febbraio 2012 MEDIA 19 L’annuncio del gruppo transalpino durante la presentazione dei conti 2011. I ricavi giù del 4% Lagardère, svalutazioni da 900 mln Deprezzamento di 600 mln per lo sport e di 300 mln per Canal+ DI MARCO A. CAPISANI o sport non fa bene ad Arnaud Lagardère. Il gruppo guidato dal manager francese con interessi dal campo media fino all’aerospaziale ha deciso di svalutare per 600 milioni di euro Lagardère Unlimited, divisione specializzata nel marketing e nei diritti sportivi. La società aveva già subìto un deprezzamento nel 2010 di 87 milioni. Alla perdita di valore di 600 milioni si aggiunge quella per 300 milioni di euro nella partecipazione di Lagardère (al 20%) in Canal+ France, stimata inizialmente in 1,5 miliardi. La svalutazione complessiva di 900 milioni di euro è un colpo duro per Lagardère, visto che coinvolge un quarto di tutti fondi propri del gruppo pari a 4 miliardi. L’annuncio della decisione è stato dato, poi, durante la presentazione del bilancio previsionale 2011, che a sua volta registra ricavi in calo del 3,9% a quota 7,7 miliardi di euro. Lagardère aveva già tentato recentemente di disfarsi del- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L la partecipazione al 20% in Canal+ France negoziandone senza esiti la cessione con Vivendi, che detiene il restante 80% del canale tv digitale. Da Canal+ sono già usciti in passato i canali tv M6 e TF1, riuscendo però ad assicurarsi dall’operazione un minimo garantito. Diversa la situazione di Lagardère Unlimited che, secondo lo stesso Arnaud Lagardère, avrebbe rapArnaud presentato uno Lagardère tra i principali binari di crescita del gruppo mentre adesso, secondo le previsioni degli analisti, dovrebbe chiudere il 2011 con una forte perdita. Già il 2010 era stato archiviato con un rosso di 96 milioni di euro. Alla base della crisi della divisione sportiva c’è la cancellazione dei contratti, tra gli altri, con la Lega francese calcio sui diritti tv della nazionale transalpina e l’accordo col Psg (Paris Saint-Germain), CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA Il manifesto in liquidazione coatta. Il manifesto entra in liquidazione coatta dopo che al ministero dello sviluppo economico è stato firmato il decreto. Oggi in edicola, il quotidiano arriva con lo speciale «il manifesto non chiude ma rilancia». Gran Bretagna, giro di vite contro i tweet a Sky News. Sky News ha vietato in Gran Bretagna ai suoi cronisti di twittare e ritwittare notizie e opinioni altrui, specie se di giornalisti appartenenti a testate concorrenti. I dipendenti di Sky News hanno ricevuto ieri, infatti, un’email in cui si delineano le nuove linee guida. L’ordine è quello di «non twittare su storie alle quali non si sta lavorando. Quando una storia è stata twittata da un giornalista di Sky News autorizzato, allora si può diffondere attraverso il proprio account. Anzi, è desiderabile». Quindi il passaggio più controverso: «non ritwittare mai informazioni postate da altri giornalisti o individui; potrebbero essere errate e non sono comunque passate attraverso la filiera editoriale di Sky News». In particolare, la raccomandazione «maxima» è «far transitare le ‘‘breaking news’’ sempre dal desk centrale prima di pubblicarle sui social network». Walt Disney, utile a +12,3%. I profitti della Walt Disney sono aumentati del 12,3% nel primo trimestre fiscale, soprattutto grazie al business dei parchi tematici e alla produzione tv. Al 31 dicembre scorso, l’azienda californiana ha registrato un utile di 1,46 miliardi di dollari (1,1 mld di euro), rispetto all’1,3 miliardi di dollari (quasi un mld di euro) dell’anno precedente. I ricavi della divisione Media networks sono aumentati del 2,9%, mentre l’utile è cresciuto del 12%. Resort e parchi di divertimento sono cresciuti del 10%, con un aumento del 18% dell’utile. Turner Broadcasting System International, Zeiler alla presidenza. Gerhard Zeiler, già ceo di Rtl group, divisione del gruppo Bertelsmann e principale gruppo televisivo in Europa, è il nuovo presidente di Turner Broadcasting System International. Turner Broadcasting System International gestisce nel mondo marchi del gruppo Tbs, Cnn, Tnt, Cartoon Network e Turner Classic Movies. Italia, ospite d’onore alla Fiera del libro di Madrid. L’Italia sarà il paese ospite d’onore della 71° edizione della Fiera del libro di Madrid, dal 25 maggio al 10 giugno prossimo. La Spagna sarà invece l’ospite d’onore della Fiera del libro di Torino 2012. squadra di calcio di proprietà ora del Qatar sport investment (Qsi), braccio sportivo del fondo sovrano dello stesso paese medio-orientale (nonché primo azionista di Lagardère). Oltre ai costi di gestione di Lagardère Unlimited, il manager ha sostenuto anche 1,2 miliardi di euro d’investimenti per ingrandire la divisione sportiva attraverso acquisizioni di società del settore, il cui valore oggi si è dimezzato. La gestione da parte del manager dei dossier Canal+ e Lagardère Unlimited ha finito per destare la preoccupazione e le proteste di alcuni azionisti di minoranza, visto che s’inserisce in un discorso più ampio, quello delle partecipazioni minoritarie del gruppo come le società media Nextmedia e Jumpstart, molte delle quali in forte crisi. Euro 2012 e 2016, Al Jazeera punta ai diritti tv francesi Al Jazeera Sport è in trattative avanzate con l’Uefa per acquisire i diritti tv per la Francia di Euro 2012 ed Euro 2016. Dopo una prima selezione di possibili partner (che ha portato all’esclusione, per esempio, di TF1), il canale tv dell’emittente del Qatar rimane al tavolo con gli organizzatori del torneo di calcio europeo, che riunisce tutti i club esclusi dalla Champions League. Al Jazeera Sport concorre contro i canali francesi M6 e Canal+. Prima di definire il titolare dei diritti, è atteso ancora un giro di consultazioni tra gli operatori media per alzare definitivamente, nelle aspettative della Uefa, il costo della cessione delle partite. Un gioco al rialzo che, peraltro, non dovrebbe ostacolare l’emittente medio-orientale nata per volontà diretta dell’emirato del Qatar. Tra i due tornei in palio, comunque, l’attenzione è puntata su Euro 2016 che si disputerà in Francia (mentre Euro 2012 si giocherà tra Ucraina e Bielorussia). Comunque vada a finire, Al Jazeera Sport si conferma un concorrente di prim’ordine per le emittenti nazionali francesi, detenendo già 133 partite della Champions League per le stagioni 2012-2015 (anche se i 13 incontri più importanti sono rimasti in gestione televisiva a Canal+). E la crescita di Al Jazeera non fa che rafforzare ulteriormente la presenza qatariota in Francia, visto che il fondo sovrano del paese medio-orientale è anche primo azionista del gruppo Lagardère col 10,7% del capitale. © Riproduzione riservata L’ex direttore della Padania si sposta sul web PUBBLICITÀ Boriani lancia il Vostro quotidiano DI MARCO A. CAPISANI C i sono giornali che nascono in edicola e dopo emigrano, sopravvivono sul web, «il Vostro quotidiano ribalta il concetto: nascerà su internet a metà del prossimo marzo e poi, tempo un anno circa, lancerà la sua versione cartacea a diffusione nazionale». Con queste parole Leonardo Boriani, ex direttore della Padania (oggi sostituito da Stefania Piazzo) ha anticipato a ItaliaOggi la sua prossima iniziativa editoriale, al fianco di «uno zoccolo duro di giornalisti» di cui tre sono capiredattore provenienti dal quotidiano leghista. Così come dalla Padania arriva anche la responsabile marketing. Da oggi, invece, parte la selezione dei redattori ordinari. « I l Vo s t r o quotidiano si occuperà di tutte le principali Leonardo Boriani notizie del giorno», ha chiarito Boriani, «e si chiama così perché darà la possibilità ai lettori di dire in tempo reale cosa pensano delle singole notizie, come le avrebbero titolate e segnalare la classifica delle news più importanti a loro giudizio». Per italiani ma non solo, la nuova testata sarà tradotta in 13 lingue differenti (dal cinese al rumeno, dal cingalese all’arabo, dall’inglese al francese) per raggiungere anche le minoranza straniere presenti nella Penisola. Con la redazione centrale a Milano (nella stesso viale di Libero) e una sede distaccata a Roma, il giornale sarà apartitico, pubblicato da una cordata di imprenditori con interessi dall’alimentare fino alla comunicazione. La raccolta pubblicitaria sarà affidata, invece, alla nascente concessionaria interna e si avvarrà di un team di manager provenienti da diverse concessionarie tra cui Publikompass, Rcs Pubblicità e gruppo Mediaset. Inizialmente il Vostro quotidiano sarà disponibile online gratuitamente, per poi lanciare in un secondo momento un’offerta su abbonamento. © Riproduzione riservata Lo Iap boccia la donna nuda di Disaronno DI FEDERICO UNNIA L’immagine di un fondoschiena femminile ripreso in primo piano con una carta da gioco (il 2 di picche) potrebbe apparire sulla copertina di una rivista, ma non può illustrare una campagna pubblicitaria commerciale. La differenza? Secondo il Comitato di controllo dello Iap (Istituto di autodisciplina pubblicitaria), nel primo caso si tratta di una forma di espressione del libero pensiero mentre, nel secondo, offende la dignità della donna. Ecco perché lo stesso Comitato di controllo ha bloccato il messaggio promozionale di Illva Saronno (quella dell’Amaretto Disaronno) dal titolo «Disaronno celebrate the 4th edition of Toiletpaper Magazine». L’immagine era stata tratta, infatti, dalla copertina di novembre 2011 della rivista Toiletpaper Magazine di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. La pubblicità di Illva Saronno ha un carattere esibizionistico, svilente della dignità della persona, ha concluso nelle sue motivazioni il Comitato di controllo, fino a mercificare il corpo della donna. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 20 Giovedì 9 Febbraio 2012 MEDIA Il quotidiano su iPad di Rupert Murdoch compie un anno. Abbonati a quota 100 mila Daily, la news-rivoluzione aspetta Pareggio entro il 2015, ma il marchio editoriale non è decollato DI ANDREA SECCHI e abbonamenti e pubblicità vanno di questo passo, il Daily, il quotidiano solo per iPad della News Corp. di Rupert Murdoch arriverà al pareggio entro il 2015, quando di solito una testata tradizionale ci arriva fra i cinque e i sette anni. I dati diffusi da Greg Clayman, editore incaricato del Daily, mostrano infatti come il quotidiano non ha fatto il botto subito, ma comunque ha il proprio zoccoa, che lo di abbonati, 100 mila, esta permettono di fare questa previsione. Eppure, a un elanno dal lancio di quello che doveva essere loo strumento rivoluzionario grazie al quale «il business del raccogliere e pubblicare notizie» sarebbe dovuto diventare di nuovo sostenibile, secondo Murdoch, i critici si fanno sentire ancora, nel resto della stampa Usa e fra gli analisti. Il New York Times, per esempio, ha pubblicato una lunga disamina, insistendo sul fatto che la rivoluzione delle news non http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it S c’è stata. Fra parentesi il Nyt è rivale del murdochiano New York Post, ma non è il solo a pensarla in questo modo. I dati diffusi da Clayman, parlano appunto di 100 mila abbonati, che sborsano 39,99 dollari all’anno o 99 centesimi alla settimana. Ciò significa che come minimo il Daily incassa 4 milioni di dollari dai soli abbonamenti. Nessun Rupert Murdoch LA VIGNETTA DEL GIORNO dato sulla raccolta pubblicitaria, anche se nelle pagine del Daily si sono visti grandi marchi, da Ibm e Bmw a Verizon. Fatto sta che Clayman ha affermato che entro cinque anni si andrà a break even, considerato l’investimento iniziale di 30 milioni di dollari. A sottolineare che gli introiti non sono pochi, il fatto che l’applicazione del Daily è al terzo posto per ricavi nell’Apple Store, dopo i giochi Angry Birds e Smurf’s Village, il villaggio dei Puffi. Centomila abbonamenti, comunque, sono ancora lontani dai 500 mila indicati da Murdoch come necessari perché l’iniziativa fosse profittevole. Gli abbonati hanno un’età abbastanza alta, 35/50 anni, così come il reddito: l’89% di loro guadagna in media 118 mila dollari. Inoltre arrivano soprattutto da Florida, Texas, Michigan, Tennessee, Colorado. Lontani dalla Grande Mela o da Los Angeles, da dove si pensava dovessero arrivare originariamente i lettori colti e «in» del Daily. «Non mi importa di quello che pensa di questo prodotto la gente che abita in un raggio di 20 isolati dai nostri uffici», ha detto il direttore Jesse Angelo, insistendo sul fatto che il Daily ha voluto gli attuali lettori e che il mandato di Murdoch era di conquistare tutti, senza snobismi. I problemi che Angelo ha dovuto affrontare nel primo anno non sono stati pochi. Per i primi sei mesi almeno l’app ha avuto problemi tecnici, esasperando molti lettori, mentre non è mancato malcontento anche fra i giornalisti (150 compresi i tecnici), convinti di andare a fare grandi reportage e costretti ad articoli brevi, più graditi dai lettori del Daily e quindi scelti come standard. Molti osservatori hanno criticato poi la staticità del Daily, la cui app è aggiornata due o tre volte al giorno al massimo, ben lontana dai tempi a cui ci hanno abituato i siti web o Twitter. Angelo, però, su questo non ha dubbi: il Daily è una lettura da divano, gli abbonati le dedicano ogni giorno 30 Troppo merito, forse L’editoria in Piazza Affari Indice Chiusura Var. % Var. % 30/12/11 FTSE IT ALL SHARE FTSE IT MEDIA 17.621,5 11.911,41 0,90 0,70 11,17 16,54 Titolo Rif. Var. % Var. % 30/12/11 Capitaliz. (mln €) Buongiorno 1,1750 0,26 14,75 125,0 Cairo Communication 3,1500 3,96 12,26 246,8 128,0 Caltagirone Editore 1,0240 -0,10 6,67 Class Editori 0,2850 3,64 11,76 30,1 Espresso 1,1290 0,36 3,67 463,1 Il Sole 24 Ore 0,7135 -2,06 1,35 30,9 Mediaset 2,5440 0,71 18,99 3.005,0 Mondadori 1,5270 2,07 12,86 376,3 Monrif 0,3200 0,63 10,96 48,0 Poligraici Editoriale 0,3200 - 4,81 42,2 548,0 Rcs Mediagroup 0,7480 -0,27 10,65 Seat Pagine Gialle 0,0384 -3,52 54,22 74,0 Telecom Italia Media 0,1740 1,22 7,94 251,7 Per la News Corporation e per il mondo editoriale, alla fine, si tratta di un esperimento, che mostra oggi quale potrà essere il futuro dell’editoria, con tutti gli aggiustamenti che un lavoro in corsa può avere. Le previsioni sembrano confortare ancora Murdoch: l’anno scorso gli americani che hanno usato l’iPad sono stati 28 mln, mentre entro il 2014 saranno 61 milioni. Per giunta il Daily d’ora in poi non sarà solo su iPad ma si sta aprendo agli altri tablet, cominciando dal Samsung Galaxy Tab. Ancora tanto spazio per aumentare gli abbonamenti. © Riproduzione riservata INTERNET DIGITALE EXTRATERRESTRE DI minuti, un quotidiano, insomma, anche se solo digitale. C’è soprattutto, infine, il mancato decollo come marchio editoriale. Secondo eMarketer servono due cose perché il Daily possa affermarsi definitivamente: fare uno scoop o ricavarsi una posizione di nicchia nel mercato editoriale. Dopotutto il Drudge Report diventò famoso soltanto dopo aver tirato fuori il caso Lewinski, mentre prima era nel semianonimato. MASSIMO TOSTI Il filosofo (scolpito in gesso al centro dello studio) aveva un’aria perplessa, più che assorta. Chiamato in causa nel titolo della trasmissione (Socrate - Il merito in tv, Raiuno, martedì, ore 21,20) si domandava, probabilmente, perché l’avessero scomodato per assistere a quello spettacolo. Se lo sono domandato anche molti telespettatori, come testimoniano gli ascolti che non sono risultati pari alle attese di Cesare Lanza (ideatore del programma) e dai vertici di viale Mazzini. Il menu del programma (una puntata pilota: difficile dire se ne seguiranno altre) presentava un gran numero di portate destinate a confondere gli utenti. Era lecito attendersi che fosse dato largo spazio ai meritevoli che hanno successo e a quelli che sono stati costretti a trasferirsi all’estero per veder riconosciute le proprie qualità. Ma, a parte alcuni interventi flash di questo genere, tutto il resto è affogato in uno spettacolo generalista, condotto da Tiberio Timperi, con il contributo di cantanti (Al Bano, Gigliola CinTiberio Timperi quetti, Ornella Vanoni, Loredana Errore), con qualche dichiarazione registrata di politici o tecnici (il ministro dello sviluppo Corrado Passera, l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, il giornalista Massimo Fini), con mini-dibattiti fuori tema (Vittorio Feltri e Gianni Bisiach) nei quali il filo conduttore era del tutto dimenticato. Alla fine era complicato persino capire che cosa fosse il merito e come potesse essere valorizzato. Giancarlo Giannini ha letto pagine di Steve Jobs, di Socrate (l’incolpevole) e del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (un appello rivolto all’orgoglio nazionale) prima della conclusione con l’Inno di Mameli. La retorica ha sommerso le poche pagine felici di un programma che somigliava a uno scampolo tardivo delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Una specie di Carosello (c’era anche un’ampia pagina riservata alle pubblicità televisive d’antan) dell’Italia di ieri. Meglio di quella di oggi, soprattutto in tv. © Riproduzione riservata A Manzoni la pubblicità di Tom’s HW Tom’s Hardware (www. tomshw.it), del network Bestofmedia, entra a far parte del portafoglio di Manzoni, la concessionaria pubblicitaria del gruppo Espresso. Tom’s HW è un sito specializzato nella tecnologia, e offre un notiziario quotidiano su informatica, prodotti e business digitale, smartphone e tablet, videogame, fotografia. A dicembre 2011 ha totalizzato oltre 1,2 milioni di utenti unici e quasi 18 milioni di pagine viste, classificandosi ai vertici della categoria Computer & consumer electronics. L’accordo con L’Espresso non è solo commerciale ma anche editoriale: le guide e le recensioni di Tom’s HW trovano infatti spazio all’interno della sezione Tecnologia di Repubblica.it, e il sito si aggiunge ai partner di Kataweb-TvZap. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giovedì 9 Febbraio 2012 MEDIA 21 La classiica della stagione cinematograica 2011-2012. Sul podio Il Gatto con gli stivali È Bisio la superstar del botteghino Benvenuti al Nord (già oltre i 24 mln) stacca Sherlock Holmes DI Pagina a cura CLAUDIO PLAZZOTTA hi lo avrebbe mai detto che quel tizio con pochi capelli, bruttino, vestito male, insomma piuttosto sfigato, seduto al Costanzo Show a raccontare storie banalotte su Nonna Papera e affini, sarebbe diventato 20 anni dopo la gallina dalle uova d’oro del cinema italiano. Che Claudio Bisio avesse un dono speciale, tuttavia, lo si era già intuito in due occasioni nel 1991: in quell’anno magico la sua canzone Rapput fu il singolo più venduto in Italia, e la sua partecipazione a Mediterraneo, seppur in un ruolo marginale, lo portò addirittura a Hollywood, dove il film vinse l’Oscar come miglior film straniero. Ora, però, la doppietta di Bisio con Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, e pure gli 11,6 mln di euro di Femmine contro maschi e i 2,8 mln di Bar Sport nel 2011, lo proiettano di diritto nell’Olimpo dei grandi. La seconda puntata della saga, Benvenuti al Nord, ha già superato i 24 milioni di euro di incassi, e cavalca verso il record di Benvenuti al Sud, del 2010, che sfiorò i 30 milioni. La performance di Bisio, peraltro, consente al cinema italiano di piazzare al primo posto un titolo nostrano nella classifica del box office per la stagione 2011-2012. Dietro Benvenuti al Nord, infatti, ci sono alcuni blockbuster internazionali come Sherlock Holmes (18,5 mln), Il Gatto con gli stivali (16,1 mln), l’ennesimo Twilight (15,7 mln) e Kung Fu Panda 2 (12,5 mln). Al sesto posto, e secondo degli italiani, il tanto vituperato cinepanettone di Christian De Sica. Che, certo, è lontano dai fasti di qualche anno fa, ma incassa 11,7 milioni di euro. Praticamente come Immaturi-Il Viaggio (11,6 mln) e davanti ai Puffi (11,3) e a I Soliti idioti (10,6 mln), decantato come vero e proprio fenomeno dell’autunno 2011, ma che alla fine ha un box office analogo al film di Leonardo Pieraccioni (Finalmente la felicità, 10,3 mln). Uno che porta a casa decine di milioni di euro ogni anno (con film modesti, ma questo è un altro discorso), e che, chissà perché, viene trattato come un paria dalla comunità della critica cinematografica. Il primo titolo, diciamo così, di qualità, nella graduatoria del botteghino 2011-2012, è il Woody Allen di Midnight in Paris (8,7 milioni di euro), al 12esimo posto, che precede l’occasione mancata di Paolo Sorrentino, This must be the place, a quota 6,1 milioni di euro. E i lavori di cui discutono gli appassionati di cinema in queste settimane? Beh, J. Edgar (Leonardo DiCaprio) è a 5,9 milioni, Le Idi di marzo (George Clooney) a 3,9 milioni, La I MIGLIORI INCASSI AL CINEMA - STAGIONE 2011-2012 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C Incasso al botteghino (in mln di euro) Pos Titolo 1) Benvenuti al Nord Sherlock Holmes: gioco di ombre Il Gatto con gli stivali 3D The Twilight saga: breaking dawn Kung Fu Panda 2 Vacanze di Natale a Cortina Immaturi-Il viaggio I Pufi I soliti idioti Finalmente la felicità La peggior settimana della mia vita Midnight in Paris This must be the place Anche se è amore non si vede 2) 3) Claudio Bisio 4) Talpa a 2,6 mln. Fuori dalla top 50 il candidato agli Oscar The Artist (57esimo con appena 1,5 milioni di euro di box office) e il capolavoro Miracolo a Le Havre (1,3 mln). Per non parlare di Shame: fiumi di inchiostro e decine di talk in tv sui notevoli lato A e lato B di Michael Fassbender, ma appena 900 mila euro di incassi (76esimo posto) nelle sale, poco sopra The Help, altro candidato agli Oscar con le sue mammy nere, che tuttavia ha portato in cascina solo 800 mila euro. 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) Incasso al botteghino (in mln di euro) Pos Titolo 16,2 15) 16) 17) 18) 15,7 19) 12,5 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 28) Alvin Superstar 3 J. Edgar Ex-Amici come prima Capodanno a Ny Mission:Impossible Protocollo fantasma Matrimonio a Parigi Immortals 3D Il re leone 3D I tre moschettieri 3D Le Idi di marzo Il giorno in più Le avventure di Tintin Carnage Super 8 L'alba del pianeta delle scimmie Amici di letto 24,1 18,5 11,7 11,6 11,3 10,6 10,3 9,6 8,7 6,1 29) 5,9 30) 5,9 5,9 5 4,5 4,2 4,1 4,1 4 3,9 3,9 3,8 3,7 3,5 3,3 3,2 3,1 © Riproduzione riservata Mondadori studia il lancio di InStyle DI CLAUDIO PLAZZOTTA E FRANCESCA SOTTILARO Per l’editoria italiana, ormai, è una questione di Style. O ci infili queste cinque lettere, o sei out, insomma. Basta dare uno sguardo in edicola, e la questione diventa subito chiara. Allegato al Corriere della Sera c’è un mensile maschile che si chiama... Style magazine (e c’è pure lo spin off Style piccoli). Poi c’è un altro allegato, al Giornale, e si chiama... Style (fresco di restyling). Poi c’è il sito web della Condè Nast dedicato al mondo femminile e si chiama... Style.it. E che dire del mensile di Cairo editore che si chiama... Natural Style. Il quotidiano La Stampa ha addirittura una linea di abbigliamento maschile griffata La Stampa Style. In edicola si trova pure un mensile di immobiliare dall’originale titolo... Case Style, e un bimestrale femminile edito da Lemon Fish Media: Style Papers. Un paio di anni fa c’è stato il restyling della rivista settimanale Tu, della Mondadori, che è diventata...Tu Style. E sempre a Segrate, per contrastare il successo di Myself (Condè Nast) e la cessione di Cosmopolitan (rilevato da Hearst Italia, con plusvalenza di un milione di euro a favore di Mondadori), secondo quanto risulta a ItaliaOggi avrebbero deciso di lanciare l’edizione italiana di un mensile americano della Time Inc, che negli States diffonde quasi due milioni di copie. Versione al via probabilmente in autunno e che verrà diretta da Silvia Grilli (attuale vicedirettore di Panorama). Ah, già, dimenticavamo. Come si chiamerà il mensile? Beh, facile: InStyle. Qualche suggerimento agli editori tricolori per le prossime iniziative sulla Penisola? Ummm, sono rimaste libere tante preposizioni semplici: Con Style, Di Style, Fra Style (un periodico sullo stile di vita nei conventi). Nel segmento musica c’è posto per Style Council, in quello casalinghi GiòStyle (ma forse ci ha già pensato qualcuno prima). E poi, chessò, Free Style. Che può andare bene un po’ ovunque. © Riproduzione riservata Libro-intervista di Righi a Renato Ugo La chimica italiana, lezione da imparare Qualche volta, è proprio vero, per sapere come muoverci nel futuro sarebbe sufficiente voltare lo sguardo alla storia italiana più recente, diciamo degli ultimi 25 anni. Si imparerebbe, per esempio, che il successo di una intrapresa passa attraverso poche regole sempre valide: concentrarsi sulla ricerca; non cedere tecnologia in licenza, ma svilupparla direttamente sui mercati esteri; non fare acquisizioni in Spagna (vero Rcs?); non lasciarsi adulare dal fascino della finanza, e, quindi, delle interviste sui giornali e tv, ma concentrarsi sull’industria, i prodotti e i servizi. La storia è quella della chimica italiana, raccontata magistralmente da Stefano Righi, giornalista del Corriere della Sera, nel libro- intervista a Renato Ugo (Reazione Chimica, Guerini e associati), professore ordinario di Chimica, braccio destro di Mario Schimberni in Montedison e ancora oggi tra i massimi esperti di polimeri e polipropilene. In sintesi, l’Italia aveva a inizio anni 80 uno dei poli chimici più importanti a livello mondiale, con 4 mila ricercatori solo in Montedison che avevano sviluppato brevetti fondamentali. Schimberni consolida e sviluppa quella industria. Poi, a metà anni 80, commette, insie- me al suo management, alcuni errori fondamentali: concede in licenza, un po’ alla volta, tutta la tecnologia Spheripol, che aveva posto Montedison all’avanguardia nel mondo; fa una devastante acquisizione in Spagna, la Antibioticos, che ha poche ragioni industriali e molte politiche (sulla spinta del partito socialista italiano e di quello spagnolo); perde di vista la ricerca, decide di non acquisire la Revlon Pharma negli Usa, operazione che avrebbe fatto le fortune di Montedison, ma dedica le risorse finanziarie alla scalata delle assicurazioni Fondiaria, che non c’entrano nulla col business chimico, ma offrono a Schimberni l’occasione per dimostrare la sua forza al salotto buono della finanza italiana. Una serie di mosse che porteranno poi all’arrivo di Raoul Gardini e alla catastrofe finale. Il libro di Righi parla di quell’Italia che non c’è più, di quelle speranze industriali inghiottite da logiche politiche e di borsa. «Ma la chimica italiana non si è dissolta, non è evaporata. Si è solo frantumata ma c’è ancora». E il viaggio finale del giornalista sulla piattaforma Vega (Edison-Eni) al largo di Ragusa è lì a dimostrarcelo. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 22 Giovedì 9 Febbraio 2012 UN PROFESSIONISTA AL GIORNO La vita, la carriera e le passioni di Carlo Agazzi, presidente di Simki, gruppo con_Ismo Da operaio a imprenditore Nelle aziende ho sperimentato tutti i ruoli. Oggi metto a frutto la mia esperienza sulla formazione del personale DI IRENE GREGUOLI VENINI arlo Agazzi, presidente di Simki, azienda specializzata in selezione e formazione del personale del gruppo con_Ismo, quando tiene i corsi non fa teoria, perché lui dell’azienda ha sperimentato tutti i ruoli: da operaio a impiegato, poi dirigente e imprenditore in importanti realtà industriali, attraversando momenti epocali, dal terrorismo brigatista alle complessità del giorno d'oggi. Entrato a 14 anni come apprendista meccanico in Alfa Romeo, ne esce laureato in economia con una carriera ai vertici delle risorse umane, per poi avviarsi appunto verso nuove responsabilità. «Ho frequentato l'istituto tecnico e sono entrato giovanissimo in Alfa, poi mi sono laureato studiando la sera», racconta Agazzi. Segue un’ascesa graduale ma costante: da operaio a impiegato, capogruppo, capoufficio, caposervizio, dirigente («tanti piccoli gradini, che tengono legati all'azienda e nello stesso tempo incentivano»). Il manager approda all'ufficio del personale alla fine degli anni Sessanta, «nel momento in cui Alfa Romeo si stava espandendo con lo stabilimento di Arese, che ha comportato migliaia di assunzioni: sono stato addetto alla selezione, poi coordinatore dei selezionatori e responsabile dell'ufficio reclutamento, successivamente responsabile della selezione e formazione di Alfa Romeo Nord». Seguono anni difficili, quelli del terrorismo: «Sono stato sfiorato dalla violenza, ma come molti ho avuto la percezione dei pericoli passati solo dopo. È stato un brutto periodo: Alfa ha subito rapimenti tra cui anche quello di un collega. Ho affrontato quella fase con molta prudenza», ricorda. In seguito Agazzi diventa responsabile della gestione del personale degli staff tecnici ed amministrativi centrali. Subentrata la Fiat, nel 1987, «sono andato prima a Torino, dove sono stato a capo del personale di uno stabilimento Fiat Auto, poi a Milano, dove ho coordinato le ultime assunzioni». Il suo ultimo incarico riguarda, infine, la guida dei team di selezione volti a costituire gli organici degli stabilimenti di Melfi (Potenza) e di Pratola Serra (Avellino). Nel 1993, per Agazzi inizia un’altra storia: «Ho messo a frutto la mia esperienza maturata nelle grandi organizzazioni in Simki». Ne diventa presidente nel 1995. «Ho visto il mutamento strutturale del lavoro industriale: dal taylorismo spinto alle odierne organizzazioni fondate sul “gruppo” di lavoro, su piccole cellule organizzative, dove la motivazione, la capacità di interagire tra i colleghi e l’apertura al cambiamento in un processo produttivo, sempre in rapida evoluzione, sono diventati fondamentali», sottolinea. «Oggi dobbiamo offrire un prodotto formativo nome che predisponga a non subire il cambiamento, ma a favorirlo: solo una formazione non limitata a quanto serve per l’espletamento della semplice mansione, ma di nato a più lungo respiro, può avere successo». I servizi che sviluppa S Simki sono la selezione del personale, la formazione e l'assis stenza tecnica per ottenere i finanziamenti, prevalentemente il d Fondo sociale europeo. «Per quanto concerne la selezione del a abbiamo supportato alcune aziende leader in Italia, che avevano p problemi di ristrutturazione, con cassa integrazione dei lavoraprofessione t tori, riqualificazione e reimmissione nel ciclo produttivo», spiega presidente di Simki, grupA Agazzi. Tra i progetti seguiti da Simki emergono la collaboraziopo con_Ismo n nella dismissione della Falk (per quanto riguarda la formazione, ne l l'orientamento e l'out-placement), gli interventi di riqualificazione di m manodopera e tecnici di Fincantieri, soprattutto nei cantieri dell’area ligure Poi c'è il contributo alla ristrutturazione e al rilancio di Alenia Aeligure. ronautica attraverso corsi di recupero e professionalizzazione, un piano di assistenza formativa «sul campo» nell’ambito dell’avviamento produttivo di Alenia-Composite (specializzata in tecnologie avanzate e lavorazione di materiali in carbo-resine) e la realizzazione di piani di formazione sulla sicurezza del lavoro in due aziende primarie dell’energia e dei trasporti. «Attualmente continuiamo con la formazione, abbiamo sviluppato moltoo il ne nostro polo di Trento, dove partecipiamo a bandi e gare, in tema di formazione a tecnica e gestionale», dice il presidente di Simki, che nel frattempo è stata acquisita da Ismo. Dall'esperienza di Ismo nella formazione manageriale e di Simki nasce la proposta di formazione professionale «con_Ismo», che fa in modo che le due aziende (Ismo e Simki) abbiano servizi, strutture e una leadership che valorizzano le sinergie. Il poco tempo libero del presidente di Simki è dedicato alla lettura. Agazzi è appassionato anche di sport (è tifoso dell'Inter) e di orologi («ora ho un Iwc»), mentre l'auto che guida è una Alfa Romeo Giulietta. Uno dei sogni per il futuro è invece un viaggio a Los Angeles. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C L’orologio Sono maniaco degli orologi, ora ho un Iwc, ma molte volte prescindo dal marchio e guardo il modello, in particolare il suo design La lettura Mi interessa soprattutto l’attualità: compro tre quotidiani al giorno Lo sport Mi piace il calcio (sono tifoso dell'Inter), ma anche la pallacanestro e il ciclismo Carlo Agazzi Annicco (CR) La città Vo Vorrei visitare Los Angeles 18 maggio 1941 L’auto Guido un’Alfa Romeo Giulietta © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it