il settore tessile-moda in spagna

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il settore tessile-moda in spagna
IL SETTORE TESSILE-MODA
IN SPAGNA
2009
Camera di Commercio
Italiana Barcelona
Fondata nel 1914 da un gruppo di imprenditori italiani e
catalani, la Camera di Commercio Italiana di Barcelona conta
attualmente la presenza di 260 imprese associate, mantiene
relazioni stabili con più di 30 Camere di Commercio e con le
74 Camere di Commercio Italiane all’estero, vanta inoltre
l’appoggio e la collaborazione delle istituzioni pubbliche locali.
La Spagna in cifre
- Dati macroeconomici Valori
Variazione %
46.158
+ 2,12%
Pil 2008
(in milioni di €)
1095.163
+ 1,2%
Pil 1º trim. 2009
(in milioni di €)
267.317
- 3%
Importazioni 2008
(in milioni di €)
278.758
- 15,8%
Esportazioni 2008
(in milioni di €)
182.443
+2,23%
Indice dei prezzi al consumo
(maggio 2009)
106,8
-0,9%
Disoccupazione 1º trim. 2009
17,36
+7,73%
Popolazione al 1/1/08
(in migliaia)
La Spagna in cifre
La Spagna in cifre
Quote dei principali paesi fornitori
della Spagna
Paese
Quota %
Valori 2008
(Mln di €)
Germania
15,4
39.953
11,69
30.344
Italia
8,17
21.424
Cina
7,73
20.071
Regno Unito
4,92
12.799
Stati Uniti
4,30
11.172
Francia
Plan Español para el Estímulo
de la Economía y del Empleo
4 direttrici di attuazione
Famiglie ed Imprese
Impiego
Le famiglie beneficiano di un impulso fiscale totale
di 14 miliardi di euro (2008/09);
z Le imprese beneficiano di misure fiscali per 17
miliardi di euro e di nuovi strumenti finanziari, per
facilitare l’accesso al credito, per 29 miliardi di euro.
z
Misure di bilancio
Tra le varie misure si segnalano: il Fondo per
gli Enti Locali ed il Fondo per lo Stimolo
dell’Economia e del Lavoro, che mobilitano
risorse per 11 miliardi di euro e generano 300
mila impieghi.
Modernizzazione dell’economia
Riduzione della spesa pubblica di 2,5 mil. di euro
z Istituzione del Fondo per l’Acquisizione di Attivi
Finanziari per apportare liquidità a famiglie e
imprese;
z Riduzione del 70% dell’offerta di pubblico impiego
z Aumento del Fondo di Garanzia di Depositi e
Investimenti;
z Congelamento dei salari delle alte cariche
dell’Amministrazione Statale.
z
Migliorarmento della produttività nei settori
fondamentali:
trasporti,
energia,
telecomunicazioni, servizi (in particolare
istruzione
e
formazione)
e
pubblica
amministrazione.
Importante: deducibilità a tempo indeterminato
di tutti gli investimenti in R&S, effettuati anche
al di fuori dell’UE, dall’Imposta sulle Società.
Misure per
Famiglia
Tariffa elettrica ridotta per 14,5 milioni di
cittadini
z Riduzione della quota ipotecaria fino al
50%
z Le famiglie che hanno perduto il lavoro
z
possono ritardare il pagamento delle quote
ipotecarie nei prossimi anni
Riduzione di 400 € dell’IRPF per ogni
contribuente
z Eliminazione dell’Imposta sul Patrimonio
z Misure per sostenere l’acquisto della
prima casa
z Aumento delle pensioni minime
z Aumento del salario minimo
z Aumento delle borse di studio per
garantire l’accesso all’istruzione
z Incremento del fondo per il sussidio di
disoccupazione
z
Imprese
Linea di avallo dell’ICO per la copertura dei
debiti degli enti locali verso imprese e
lavoratori autonomi
z Riduzione dell’Imposta sulle Società per le
piccole imprese e gli autonomi che non
licenzino addetti
z Linee ICO: di sostegno alle imprese 2009
(10,9 miliardi €); di liquidità per PMI ed
autonomi (16 miliardi €); per i settori
manifatturieri (150 milioni € per 2009/11)
z Devoluzione mensile dell’IVA
z Libertà di ammortizzare i nuovi attivi,
sempre che l’impresa non licenzi addetti
z Riduzione dell’’interesse legale del denaro
(da 5,5% a 4%) e dell’interesse sul ritardo
(da 7% a 5%)
z Regime di pagamento rateale dell’Imposta
sulle Società
z Aiuti alle esportazioni
z
L’importanza del settore
z
La Spagna è uno dei maggiori paesi produttori di tessile ed abbigliamento
e sta acquisendo via via maggior forza anche nella distribuzione al
dettaglio e nell’orientamento delle nuove tendenze
z
A livello nazionale il settore tessile/moda ha un peso del 6,5% sul totale
dell’impiego spagnolo, rappresenta il 3,5% della produzione industriale ed
il 5,3% delle esportazioni industriali spagnole nel 2008
z
Nel contesto europeo, il settore tessile spagnolo si situa al quinto posto
dopo Germania, Italia, Regno Unito e Francia
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La situazione attuale e le prospettive
Il settore risente fortemente della crisi internazionale
Dati al I trimestre 2009
Produzione industriale totale
-23,9%
Produzione tessile
- 34,9%
Impiego
- 14%
Il settore affronta un periodo duro: la recessione economica frena molto i consumi
spagnoli in abbigliamento.
Gli studi prevedono una caduta del valore aggiunto dell’8,8% alla fine del 2009 e poi del
3,3% nel 2010, riflesso di un contesto internazionale difficile.
Una ripresa si prospetta nel 2012, con una crescita dello 0,2%.
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Variazioni prezzi e investimenti
Perchè?
Variazioni interannuali 2007/2008
Prezzi industriali
tessile
+1,9%
Prezzi finali tessile
+1,4%
Prezzi industriali
abbigliamento
+1,8%
Prezzi finali
abbigliamento
+0,5%
Da notare che i prezzi al consumatore sono
aumentati meno che proporzionalmente
rispetto a quelli intermedi probabilmente a
causa del periodo di deflazione causato
dalla crisi
I prezzi finali per l’abbigliamento sono
aumentati proporzionalmente meno rispetto
a quelli intermedi a causa della maggior
concorrenza
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Il tessuto industriale
z
Le imprese tessili e d’abbigliamento spagnole sono 5.500 (400 in meno
rispetto al 2007)
z
Il tessuto industriale del settore è molto atomizzato: per la maggior parte
si tratta di piccole e medie dimensioni con una media di 34 addetti. Solo
lo 0.4% conta più di 500 dipendenti
z
Gli impiegati del settore ammontano a circa 182.300 (14.200 posti di
lavoro in meno rispetto al 2007)
z
La produzione nel 2008 raggiungeva i 10.390 milioni di Euro di fatturato
(-10,5% rispetto al 2007)
z
Geograficamente la maggior parte delle imprese si concentra nelle
regioni della Catalogna, della Castilla León, di Valenzia, della Galizia e di
Madrid
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Import – export spagnolo
20.000
Bilancia
commerciale
15.000
Importazioni
10.000
5.000
Var.
2007/08
-0,76%
Esportazioni
+2,4%
Saldo
- 11,8%
Principali prodotti esportati nel
2008
0
-5.000
-10.000
2006
2007
Importazioni
2008
Esportazioni
Saldo
Confezioni
34,9%
Maglieria
26,8%
Tessuti
16,6%
Articoli per uso tecnico
8,4%
Filati
5,5%
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Import – export Spagna
Principali paesi di destino dell'export 2008
14%
Principali paesi di origine
dell'import 2008
Francia
Cina
24%
Portogallo
14%
Italia
Italia
Turchia
Marocco
63,10%
11%
Germania
59,40%
12%
Marocco
Francia
Resto del mondo
8%
9%
Resto del mondo
8%
6,60%
6,20%
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Relazione Spagna-Italia
3.000
+7,6%
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
+9%
-10,4%
+5%
Import
Export
Saldo
-500
-1.000
-1.500
2006
2007
2008
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La domanda
z
Fino al 2007, la spesa in abbigliamento da parte dei consumatori spagnoli è costantemente
cresciuta, anche se negli ultimi anni ad un ritmo più lento
z
I consumi sono aumentati dello 3,2% annuo nel periodo 2003-2007
z
La spesa in abbigliamento nel 2008 è stata di 18.427 milioni di euro, -5,9% rispetto al 2007.
Questo calo è principalmente dovuto alla diminuzione dei prezzi (-5%), accentuatasi nel
periodo natalizio per l’anticipo di sconti e promozioni
z
Nel 2008 la spesa procapite è stata di 584 € (-37 € rispetto al 2007 e – 56 € rispetto al 2006)
z
Nello stesso anno l’acquisto medio è stato di 38,6 capi, a fronte di 39 nel 2007 e 40 nel 2006
2003
2005
2007
Variazione
annuale in %
2008
Variazione
2007/2008
- 5.3%
Moda donna
9.475
9.973
10.744
+3.3%
10.175
Moda uomo
6.091
6.418
6.777
+2.8%
6.303
- 7%
Moda bambino
2.624
2.877
3.023
+3.8%
2.860
-5.4%
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La domanda
Caratteristiche
z
IL MARCHIO: Non esiste la cultura e l’ostentazione
del marchio così come in Italia Æ il lusso è più sobrio.
Da notare: il 35% delle decisioni d’acquisto di capi di
abbigliamento in Spagna avviene in base al prezzo
z
DONNA: la donna in Spagna veste in modo più casual
e meno formale anche sul mondo del lavoro
z
UOMO: si sta diffondendo negli ultimi anni la figura
dell’uomo “trendy”. Molte case di moda stanno
lanciando ora la collezione uomo. Æ Importante nel
mercato spagnolo anche il segmento dell’uomo gay.
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“IL LUSSO”
In Spagna il “Made in Italy” rappresenta sicurezza di qualità superiore e di alta moda, per
questo le importazioni dall’Italia si mantengono alte.
La maggior parte dei marchi del lusso accessibile e non accessibile presenti in Spagna sono
italiani:
Gucci, Armani, Versace, Ermenegildo Zegna, Bulgari, Dolce&Gabbana, Salvatore Ferragamo, etc.
VS
I brand di lusso spagnoli invece sono meno conosciuti all’estero e in molti casi possono essere
etichettati come lusso accessibile:
-Loewe (ora fa parte del gruppo LVMH)
-Tous
-Carolina Herrera
-Custo
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“CUSTO”: UN LUSSO DIVERSO
z
z
z
z
z
Uno dei marchi spagnoli piú prestigiosi
Nato nel 1996, oggi detiene 3000 punti vendita in tutto il mondo
con collezioni diverse per adattarsi ai gusti locali
Si caratterizza per l’originalitá del disegno e per i colori vivaci e
stravaganti
Ha vestito i protagonisti di famose serie televisive come “Friends”
e “Sex and the City”
Non ostenta il marchio ma si riconosce facilmente per la sua
eccentricità
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La distribuzione
I canali
z
GDO (Grande distribuzione organizzata):
•
Grandi magazzini Æ “El corte Ingles” rapprensenta l’unico vero grande magazzino spagnolo ed è presente
su tutto il territorio spagnolo con moltissimi punti vendita
•
Supermercati
•
Ipermercati
z
Piccola distribuzione:
•
Piccoli punti vendita Æ Sono presenti in larga maggioranza soprattutto in Catalunya ma sono in
diminuzione a causa della nascita di nuovi centri commerciali
•
Centri commerciali Æ Presenti in tutta la Spagna sia in centro cittá che in zone limitrofe alle grandi cittá. A
•
Negozi multimarca Æ Uniscono diversi marchi che spesso non hanno un locale proprio in un unico spazio.
•
Outlet villages Æ Sono fuori dalle grandi cittá ma facilmente raggiungibili, sono in grande crescita
Poco presenti a Barcellona a causa della legge che proteggeva
i piccoli commercianti, molto piú diffusi nel resto della Spagna,
sono poco utilizzati per il settore moda
Barcellona i principali sono l’Illa, Pedralbes Center e Maremagnum
A Barcellona i piú famosi sono Santaeulalia (lusso) e Gonzalo Comella (lusso accessibile)
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La distribuzione
Variazioni 2007/08
Quota di mercato 2008
catene
specializzate
+ 2,6%
25%
negozi
indipendenti
-10,7%
33,2%
mercati
ambulanti
-10,5%
5,1%
supermercati e
ipermercati
- 9,1%
6,2%
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“EL CORTE INGLES” VS “LA RINASCENTE”
EL CORTE INGLES
LA RINASCENTE
• E’ l’unico vero esempio spagnolo di catena di
distribuzione
• E’ la catena di distribuzione italiana più
prestigiosa ma non è l’unica presente in Italia
• Mischia marchi di lusso accessibile e marchio
proprio
• Il 90% dei prodotti sono di griffe di lusso e si
vendono nei rispettivi corner
• Il target è molto vario
• Il target cliente comprende il turista ricco e la
fascia di popolazione con il reddito più alto
• Comprende anche il supermercato con prezzi
competitivi e il bar/ristorante con il proprio
marchio
• Si propone come punto di riferimento per
qualsiasi tipo di necessità del cliente
• Ospita ristoranti e bar “chic”
• Si propone come posto esclusivo anche solo
da visitare per chi non si può permettere un
acquisto
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“Il fast fashion”
z
Un tendenza degli ultimi anni è la continua diffusione del “Fast
fashion”:
-
Inditex (Zara) [Spagna], Mango [Spagna], H&M [Svezia],
Abercrombie & Fitch [USA] sono tutti illustri rappresentanti della
categoria
Continuano a presentare nuove collezioni, a cambiare la
disposizione sugli scaffali e non accumulano scorte in magazzino
Condizionano anche i marchi del lusso che sono costretti ad
aumentare il numero di collezioni
-
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Il gruppo Inditex
• Uno dei più grandi gruppi di distribuzione di moda a
livello internazionale
• 3.500 punti vendita in 68 paesi tra Europa, America,
Asia e Africa
• 6 brand e un centinaio di società vincolate alle diverse
attività di design, fabbricazione, distribuzione
• Il fondatore Amancio Ortega nel 2008 si trova al 22º
posto della lista degli uomini piú ricchi del mondo
secondo la rivista Forbes
• Fatturato 2007: 9,5 miliardi di Euro
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Un nuovo canale di distribuzione:
L’OUTLET
z
z
Il canale outlet nasce come valida alternativa alla crisi del settore e alla
diminuzione dell’acquisto di beni di consumo
La Spagna, con qualche anno ritardo rispetto all’Italia, sta sperimentando il
boom outlet
Le princiali cittadelle dello shopping
griffato scontato sono “La Roca
Village” e “La Rozas Village”, la prima
sorge tra Barcellona e Girona e la
seconda si trova nei pressi di Madrid: si
caratterizzano per la presenza di marchi
di lusso.
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La crescita del canale outlet
Crescita degli outlet in Spagna
I sem. 07
I sem. 08
Δ%
Quota del canale in volume
1,06
1,29
21%
Penetrazione
6,1
6,9
13%
CATALUÑA:
Questa è la zona più florida per la diffusione del nuovo canale
In 3 anni esso rappresenterà il 10% del totale del commercio
Catalano (nel 2008 si situa al 6%).
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Shopping Online
z
z
Si stanno diffondendo molto in Spagna i canali di vendita online come:
Privalia
Buy vip
Yoox
Circa 500.000 clienti comprano abitualmente on-line ma si prevede un
aumento grazie alla diffusione dell’outlet anche via web
Perchè?
- Prezzi convenienti
- Comode modalitá di pagamento
- Risparmio di tempo
- Si possono trovare più facilmente brand non spagnoli
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LE STRADE DELLO SHOPPING
Barcellona
“Barcellona
shopping line”:
Gucci, Armani,
Bulgari, D&G,
Valentino, Louis
Vuitton, Burberry,
Cartier, etc.
Madrid
Zona calle Serrano,
calle Ortega y
Gasset e calle
Velázquez:
Versace, Channel,
Hermés, Hugo Boss,
Yves Saint Laurent y
Ermenegildo Zegna,
etc.
Milano
“Quadrilatero della
moda”:
Armani, Trussardi,
Versace, Prada,
Coveri, Gucci,
Missoni, Louis Vuitton,
D&G, etc.
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L’accesso al mercato
Fiere:
La CCIB realizza progetti di collaborazione e assistenza con delegazioni italiane
che desiderano partecipare a fiere del settore e a far conoscere i loro prodotti in
Spagna
FIERE DEL SETTORE:
¾Brandery
– Barcellona 7-9 luglio 2009
¾Bread
& Butter – Barcellona 21 – 23 gennaio 2009
¾Bridal
Week Novia España – Barcellona 12-14 giugno 2009
¾Fimi
Feria Internaciónal moda infantil – Valencia 22 – 24 gennaio 2010
Workshops:
La CCIB organizza workshops e incontri tra produttori e buyer per facilitare
l’ingresso di nuovi importatori nel territorio e la creazione di nuove partnership
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Opportunità
La Spagna è un terreno fertile per le imprese italiane:
-
La moda italiana ha un forte posizionamento
È riconosciuta la superiorità di filati e tessuti di provenienza italiana
Non esistono molti marchi autoctoni in Spagna
Opportunità per la moda di qualità medio-alta a prezzo contenuto
In piú…
A Barcellona e in Catalogna ci sono ancora molte piccole boutique
Legge che difendeva i piccoli commercianti e non permetteva la nascita dei
grandi magazzini.
Per adattarsi alle norme europee la legge è appena stata abolita ma il
proliferare dei piccoli commercianti continuerà ancora per molti anni.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Livia Paretti
Segretario Generale
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA
BARCELLONA
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[email protected]
Tel: +34 93 318 49 99
Fax: +34 93 318 40 04