Aldo Melpignano: un profilo sintetico – Giugno 2015

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Aldo Melpignano: un profilo sintetico – Giugno 2015
Aldo Melpignano: un profilo sintetico – Giugno 2015
Cenni biografici
Nato a Roma nel 1977 da genitori di Fasano, in provincia di Brindisi, Aldo
Melpignano completa il ciclo iniziale di studi presso l’istituto cattolico San Giuseppe De
Merode di Roma, per poi trasferirsi nel 1997 a Londra, dove frequenta la Cass Business
School della City University.
A 22 anni inizia a lavorare nel ramo delle banche d’affari (mercati dei capitali, fusioni
e acquisizioni) presso Donaldson, Lufkin and Jenrette e Credit Suisse First Boston e, dopo
una breve parentesi in API, si trasferisce negli Stati Uniti. Qui, appena venticinquenne, è tra
i più giovani studenti della Wharton School della University of Pennsylvania, ove nel 2005
consegue il Master in Business Administration (MBA).
Aldo si sposta quindi a New York e, dopo aver frequentato in modo informale il
mondo dell’hôtellerie per dieci anni, inizia a lavorare per Morgans Hotel Group (Delano,
Mondrian, Sanderson, St. Martin’s Lane), la società creata da Ian Schrager, il guru
dell’ospitalità che ha rivoluzionato il settore alberghiero introducendo tecniche innovative
di marketing e proponendo il design come antidoto agli hotel “fotocopia”. Dopo un primo
ruolo come CFO per l’offerta pubblica iniziale dell’azienda, Aldo è responsabile della
pianificazione aziendale e delle relazioni con gli investitori, e infine si occupa della crescita
internazionale della società in qualità di Business Development Director.
Nel 2007 Aldo Melpignano torna in Europa per seguire il richiamo delle sue radici
pugliesi e dedicarsi alle attività familiari che si sono sviluppate nel frattempo. Infatti, nel
1996 la madre Marisa ha trasformato la storica tenuta di famiglia a Fasano, la Masseria San
Domenico, in un hotel di lusso che nel 2001 è diventato il primo “Leading Hotels of the
World” in Puglia. Da allora la famiglia ha continuato a investire nel settore: nel 2003 ha
aperto il San Domenico Golf, il campo che ospita la finale dell’European Challenge Tour; nel
2005 il gruppo ha acquisito The Sloane Hotel di Londra per creare la San Domenico House;
nel 2006 ha inaugurato Masseria Cimino.
E così, dal 2007, dividendosi tra Londra e Fasano, Aldo Melpignano è al timone della
nuova e ambiziosa impresa di famiglia: Borgo Egnazia. Primo capitolo della sua filosofia
“Nowhere Else”, Borgo Egnazia apre nel 2010, ispirandosi ai meravigliosi paesi medievali
pugliesi e testimoniando l’impegno di Aldo verso un’esperienza di un lusso “non più
necessariamente appariscente ed esagerato, ma che possa rappresentare un concetto più
semplice, un’esperienza di immersione in luoghi bellissimi che offra autentico relax”.
Aldo Melpignano è attualmente Managing Director di SD Hotels, la nuova società
che promuove la filosofia “Nowhere Else” non solo attraverso Borgo Egnazia ma anche per
mezzo di Sextantio, un progetto il cui scopo è di trasformare una serie di paesi italiani
abbandonati in hotel “diffusi”.
È comproprietario di Li Veli, cantina e bistro italiano a Covent Garden, Londra, che
serve cucina pugliese tradizionale e presto diventerà una catena di luoghi della pugliesità in
tutta la capitale britannica.
Aldo fornisce anche servizi di consulenza commerciale e di marketing a Rosa
Marina, incantevole resort di livello superiore nei pressi di Ostuni, la “Città bianca” famosa
in tutto il mondo, e fa parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione Altagamma,
che promuove l’industria italiana di alta qualità e la cultura che la sostiene.
Per finire, Firenze, Roma, la Sicilia, le Alpi italiane e altre importanti destinazioni
sono i prossimi obiettivi dell’iniziativa imprenditoriale di Aldo Melpignano, da sempre volta
a preservare e potenziare un’esperienza di autentica italianità per gli ospiti e i viaggiatori di
tutto il mondo.
La visione
Essendo cresciuto in un ambiente internazionale, Aldo Melpignano ha sviluppato
una personale visione dell’ospitalità, che fonde la sua familiarità con gli standard
dell’hôtellerie tradizionale con un innato senso di curiosità e ricettività per le nuove
tendenze, le tecnologie e la ricerca di nuove sfide.
Da sempre leader e trend setter, Aldo è a tutti gli effetti un “illuminista postindustriale” in grado di leggere, comprendere e cogliere le opportunità che si presentano in
un ambiente altamente competitivo.
E la competizione è di fatto una delle forze trainanti nelle attività di Aldo
Melpignano, benché egli non la intenda come “antagonismo”. Si tratta infatti esattamente
del contrario, dal momento che vive la competizione partendo dalla sua etimologia latina, e
cioè come “convergenza” verso un obiettivo condiviso. Lo scopo di Aldo è infatti il bene
dell’Italia, delle persone con cui lavora e dell’azienda che gestisce. Questo concetto di
“priorità del bene”, con il suo impatto effettivo sulle abitudini e le tendenze dei viaggiatori
di fascia alta, è una delle chiavi del suo successo nel mondo dell’ospitalità, di cui SD Hotels è
una prima tappa fondamentale, in attesa che si concretizzino le nuove partnership e
acquisizioni che sono all’orizzonte.
Il modello di business di Aldo Melpignano affonda le proprie radici anche nella sua
storia familiare: i genitori hanno sempre applicato alle proprie attività imprenditoriali un
approccio altamente dinamico, che è una risposta all’attitudine talvolta remissiva dei
pugliesi. Lo spirito di reazione positiva ereditato da Aldo, combinato con una logica di
business sofisticata e con la sua abilità con gli strumenti analitici, confluisce in un’attitudine
sicura di sé e aperta. Aldo Melpignano ama sognare in grande e agire in modo audace ma
preparato; ecco perché si è circondato di top manager internazionali, da cui pretende un
approccio innovativo e un pensiero laterale, poiché crede che il successo sia il risultato di un
processo dialettico condiviso.
Un’altra pietra angolare della visione di Aldo Melpignano è il suo legame con la
propria terra, che ha trasformato in un modello di business. Aldo è un vero e proprio
“localizzatore”, un imprenditore che pensa e agisce simultaneamente sia localmente che
globalmente, intrecciando e armonizzando costantemente approcci su scala sia larga che
ridotta e che si ispirano, si influenzano e si sostengono a vicenda. È questo il vero motivo del
suo successo: una sorta di alchimia che permette agli ospiti di sentirsi a casa, qualunque sia
la loro provenienza, poiché immersi in un’esperienza locale totale.
SD Hotels e le “Nowhere Else experiences”: Borgo Egnazia e Sextantio
Ora che la sua visione si è concretizzata e affermata, Aldo Melpignano sta
esplorando nuove possibilità. SD Hotels è la società che ha appositamente creato per
potenziare e guidare la sua filosofia “Nowhere Else” e le cui prime incarnazioni sono Borgo
Egnazia e Sextantio.
Come suggerisce il nome stesso, Borgo Egnazia è di fatto un "borgo", un luogo
grande eppure incredibilmente tranquillo che non solo ospita eventi su larga scala e di
portata internazionale, ma rappresenta anche in modo autentico la vera essenza della
Puglia. Progettato dall’architetto e scenografo Pino Brescia, Borgo Egnazia è
un’interpretazione coraggiosa e visionaria di un tipico paese pugliese: 40 ettari di tufo
bianco grezzo e buganvillea, di strade pavimentate a ciottoli e scale circolari. Combina la
semplicità, la bellezza e l’autenticità della sua terra e le trasporta nel ventunesimo secolo.
Borgo Egnazia è davvero un posto unico al mondo, un luogo “Nowhere Else”: è l’esperienza
viva della Puglia, raccontata dai dettagli della sua architettura unica, dalla bellezza pura
degli elementi, dalla cultura secolare del territorio.
Partendo da questo approccio potente ed efficace che mira a preservare la cultura
italiana e nel contempo offrire agli ospiti un’esperienza il più autentica possibile, SD Hotels
ha anche lanciato Sextantio, un progetto che ha l’obiettivo di salvaguardare l’identità
territoriale di una serie di paesini abbandonati nell’Italia centrale restaurandoli e
trasformandoli in hotel “diffusi”, realtà cioè le cui camere e strutture sono sparse tra i vari
edifici del paese e che permettono agli ospiti di sentirsi (e di fatto essere) membri della
comunità locale. Matera e Santo Stefano di Sessanio sono i primi luoghi su cui si è
intervenuto mediante arredi e manufatti locali: le loro caratteristiche originali sono state
conservate dopo un’attenta ricerca coadiuvata dai centri museali locali e dai residenti più
anziani. È facile capire perché Sextantio abbia stimolato l’immaginazione e l’entusiasmo di
Aldo Melpignano: rappresenta perfettamente i suoi valori di rispetto e conservazione
dell’eredità culturale italiana e di proposta di un’autentica “Nowhere Else experience”.
Inoltre, gli permette di aiutare le realtà locali facendone rivivere la cultura e le tradizioni,
celebrandone l’eredità e incoraggiandone l’economia.
Aldo Melpignano, le parole chiave
Dinamico, di mentalità aperta, leader, trend setter, viaggiatore, localizzatore,
illuminista post-industriale, autentico, competitivo, locale, audace, ricettivo.
Citazioni di Aldo Melpignano
“Devi essere sempre un esempio per le persone con cui lavori. Se pretendi molto,
devi dare molto; è sul campo che devi dimostrare ciò che vali.”
“Un buon leader deve saper comunicare le proprie idee al team in modo semplice,
affinché possano essere applicate in modo efficace e fluido.”
“Devi essere sempre presente e condividere con tutti i tuoi valori e quelli della tua
azienda: ecco perché la formazione del team è di importanza cruciale, specie se i manager
provengono da altre realtà. Devono essere loro i primi ad assorbire i tuoi valori, per poterli
poi trasmettere al resto dei collaboratori.”
“Sono felice di aver iniziato a occuparmi dell’azienda di famiglia presto, ma non
prestissimo. Avevo 30 anni e le mie precedenti esperienze presso altre società mi hanno
consentito di metabolizzare e implementare quei valori fondamentali, come la disciplina e
l’etica del lavoro, che utilizzo oggi.”
“La parola chiave per il mondo dell’ospitalità di oggi è “autoctono”. Gli hotel sempre
uguali in qualunque angolo del mondo appartengono al passato: le persone desiderano
capire e vivere fino in fondo i luoghi che visitano. E l’autenticità è di importanza cruciale.”
“Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a grandi cambiamenti all’interno del
mondo dell’ospitalità: ora la parola d’ordine è sostenibilità. Il lusso (…) non è più
necessariamente appariscente ed esagerato, ma può rappresentare un concetto più
semplice, un’esperienza di immersione in luoghi bellissimi che offra autentico relax. Noi
perseguiamo questa filosofia da sempre.”