Modifiche nell`attività elettrica dei muscoli masseteri e
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Modifiche nell`attività elettrica dei muscoli masseteri e
Modifiche nell’attività elettrica dei muscoli masseteri e temporali anteriori prima e dopo chirurgia ortognatica in pazienti di III classe scheletrica Gianluigi Frongia, DDS, DOS, PhD,a Guglielmo Ramieri, MD, DDS,b Corrado De Biase, DDS, DOS,a Pietro Bracco, MD, DDS, DOS,a and Maria Grazia Piancino, MD, DDS, PhDa University of Turin, Italy Obiettivi. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare, attraverso valutazioni elettromiografiche (EMG) e cliniche, l’attività elettrica del muscolo massetere e dei muscoli temporali anteriori durante il serramento, prima e dopo un trattamento ortodontico e setback mandibolare, con o senza osteotomia LeFort I, per la correzione di eccesso mandibolare. Piano di studio. Sono stati reclutati per questo studio diciassette pazienti adulti (10 maschi, 7 femmine, età media 22.5 + 2.4 anni). Tutti i pazienti hanno ricevuto un trattamento ortodontico e correzioni chirurgiche. Registrazione EMG sono state ottenute dai 4 canali dell’elettromiografo a 8 canali Freely (DeGoetzen spa, Olgiate olona, VA, Italy). Risultati. E’ stata riscontrata una differenza significativa nel valore di indice di attività al T0-T1 (33% T0, 1% T1) (P< .05), dell’indice di asimmetria al T0-T1 (21% T0 – 4% T1) (P< .05), e di indice torque al T0-T1 (24% T0, 5% T1) (P< .05). Conclusioni. La valutazione dell’attività EMG post-chirurgica può essere considerata un segnale di buon adattamento del sistema neuromuscolare alla nuova condizione occlusale e un metodo efficace per indagare pazienti recidivi che potrebbero richiedere successivi trattamenti. (Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol 2013;116:398-401) La chirurgia ortognatica è comunemente utilizzata nella correzione di gravi deformazioni dento-facciali, incluse discrepanze mandibolari congenite od acquisite, con risultati prevedibili1. In alcuni casi, questa discrepanza può essere corretta con un trattamento precoce per modificare il pattern di crescita, ma in altri casi, quando non è possibile modificare il pattern di crescita, un trattamento tardivo che utilizza la chirurgia ortognatica è il miglior approccio per correggere malocclusioni scheletriche e dentali gravi2. Risultati scheletrici, occlusali ed estetici sono prevedibili, ma gli effetti funzionali a breve e lungo termine del trattamento chirurgicoortodontico sui muscoli masticatori sono, tuttavia, ancora poco chiari. La posizione relativa del molare e premolare superiore e inferiore determina la stabilità occlusale, che è collegata alla performance muscolare. Infatti, modificazioni della morfologia craniofacciale che utilizzano la chirurgia ortognatica si riflettono non solo sull’estetica, ma anche sui muscoli masticatori, nello specifico sul muscolo massetere (MM) e i muscoli temporali anteriori (TA)3. Studi precedenti hanno indagato i cambiamenti nei muscoli masticatori dopo la chirurgia ortognatica utilizzando l’elettromiografia4-6. L’elettromiografia di superfice è una tecnica non invasiva, che fornisce informazioni sulle proprietà dei muscoli, attraverso elettrodi posizionati sulla pelle.7 E’ stato ampiamente valutata l’attività elettromiografica dei muscoli masseteri (MM) e temporali (TA), in persone normali giovani in posizione di riposo, in occlusione centrica e serramento. Pazienti soggetti a chirurgia pre-ortognatica con una varietà di deformazioni dento-facciali hanno mostrato una performance masticatoria minore,9-10 una ridotta attività EMG Nota di rilevanza clinica La valutazione dell’attività elettromiografica post chirurgica può essere considerata un segnale di buon adattamento al sistema neuromuscolare alla nuova condizione occlusale e un buon metodo per indagare pazienti recidivi che potrebbero richiedere successivi trattamenti. ORIGINAL ARTICLE Frongia et al. Ottobre 2013 Volume 116, Numero 4 massimale,10 e anche una ridotta attività EMG durante la masticazione.10,11 La chirurgia non ha incrementato l’attività EMG durante il massimo serramento volontario in pazienti retrognatici, l’attività muscolare per unità in bite force 3 anni dopo la chirurgia muscolare 12-14 , e 5 anni dopo la chirurgia ortognatica.15 Raustia e Oikarinen hanno notato un aumento nell’attività EMG durante il clench massimale in posizione intercuspale e la masticazione 12 mesi dopo la chirurgia nei muscoli MM e TA.3 Altri studi hanno riportato un miglioramento nell’attività muscolare dopo 6-8 mesi a causa di una stabilità occlusale migliore,16 e un miglioramento nell’indice di distribuzione simmetrica dell’attività muscolare (coefficiente percentuale sovrapposto[POC]) e indice Torque (TI) post chirurgico.16 In un recente studio Trawitzki et al.17 hanno dimostrato un miglioramento nell’attività EMG durante la masticazione e il serramento nei soli MM, dopo 3 anni della chirurgia ortognatica per correggere la III classe scheletrica. E’ stata osservata una maggiore instabilità nei muscoli temporali. Lo scopo di questo studio è considerare, attraverso valutazioni cliniche ed EMG, l’attività elettrica dei muscoli MM e TA durante la masticazione, prima e dopo un trattamento ortodontico e setback mandibolare, con o senza osteotomia LeFort I, al fine di correggere l’eccesso mandibolare. Materiale e metodi Sono stati reclutati diciassette pazienti (10 maschi, 7 femmine, età media: 22.5 + 2.4 anni) richiedenti una correzione per eccesso mandibolare, da Giugno 2001 a Dicembre 2003, per partecipare a questo studio longitudinale ed è stato ottenuto il consenso informato da tutti i pazienti. Criteri di inclusione del gruppo di pazienti (PG) sono stati i seguenti: (1) III classe scheletrica e dentale;18 (2) cross bite bilaterale posteriore anteriore; ed Figura 1 Comparazione dell’indice di attività, indice di asimmetria e indice torque prima (T0) e dopo (T1) il trattamento ortodontico-correzione chirurgica di pazienti con grave classe III scheletrica. (3) assenza di protesi dentali rimovibili o fisse (4) assenza di malattie parodontali (5) presenza di tutti i denti (ad eccezione dei terzi molari, che sono stati estratti all’inizio del trattamento come di consueto, se presenti). Soggetti con sindromi craniofacciali o clefts sono state esclusi da questo studio. Ogni paziente ha ricevuto un trattamento ortodontico pre- e post-operatorio (durata media 36 + 12 mesi) con dispositivi fissi. Tutti i pazienti sottoposti a chirurgia dagli stessi 2 chirurghi, che avevano oltre 10 anni di esperienza in chirurgia ortognatica. Nove pazienti hanno ricevuto osteotomia splint sagittale bilaterale (BSSO) per ridurre l’eccesso mandibolare e 8 pazienti hanno ricevuto osteotomia combinata BSSO e LeFort I per l’avanzamento mascellare. In tutti i casi la fissazione dei segmenti mascellari è stata eseguita con 1 miniplate curvo individualmente in titanio e 4 viti monocorticali per lato, mentre la mascella è stata fissata con 4 miniplates. In tutti i casi è stato eseguito la manipolazione intraoperatoria del condilo in posizione dorsocraniale passiva nella fossa glenoidea, mentre il frammento distale è stato trattenuto in occlusione pianificata con una fissazione intermascellare temporanea. Non è stata utilizzata alcune fissazione post-operatoria, gli elastici di guida light sono stati posizionati al fine di mantenere l’occlusione ideale per 2 settimane ed è stata consigliata una dieta leggera per 4 settimane. Le registrazioni EMG ORIGINAL ARTICLE Frongia et al. Ottobre 2013 Volume 116, Numero 4 sono state ottenute dai 4 canali dell’elettromiografo Freely a 8 canali (DeGoetzen spa, Olgiate Olona, VA). Il segnale EGM analogico è stato amplificato, digitalizzato e filtrato digitalmente. Lo strumento è stato interfacciato con un computer per la memorizzazione dei dati e successive analisi (EMA software, DeGoetzen spa). Il segnale è stato valutato come root mean square dell’ampiezza. Quattro elettrodi (eletterodi EMG Duotrode Ag/Ag cloridato; Myotronics Inc., Tukwila, WA, USA) sono stati posizionati sui muscoli MM e TA da entrambe i lati a una distanza elettrodica di 20 mm. Prima del posizionamento degli elettrodi, la pelle è stata detersa con etanolo. Il posizionamento degli elettrodi si è basato su punti di riferimento anatomici. I dati EMG dei muscoli MM e TA destri e sinistri sono stati valutati durante il serramento nel PG al punto di partenza (T0) e dopo 6-8 mesi (T1) il completamento del trattamento ortodontico-chirurgico. I parametri EMG considerati sono stati i seguenti: - - - Indice di attivazione (range compreso tra --100% e + 100%): valori positivi indicano una dominanza dei muscoli MM mentre se negativi una dominanza dei muscoli TA. Il valore di normalità dell’indice di attività durante il serramento è 15% + 9%. Indice di asimmetria (range compreso tra - 100% + 100%): valori positivi indicano un’attività maggiore del lato destro mentre se negativi del lato sinistro. Il valore di normalità durante il serramento è 9.37% + 7.43%. Indice Torque (range compreso tra 100% e + 100%): valori positivi indicano una forza risultante maggiore del lato destro mentre ne negativi del lato sinistro. Il valore di normalità durante il serramento è 9.47% + 7.19%. I valori di riferimento utilizzati sono stati suggeriti da Ferrario et al.8 Le analisi statistiche sono state effettuate con il t test Student per confrontare i dati prima (T0) e dopo (T1) la terapia. Risultati I risultati hanno mostrato (Figura 1): - Una differenza significativa nel valore dell’indice di ativazione al T0-T1 (33% T0, 1% T1) (P < .05); - Una differenza significativa nel valore dell’indice di simmetria al T0-T1 (21% T0, 4% T1) (P < .05); - Una differenza significativa nel valore dell’indice Torque al T0-T1 (24% T0, 5% T1) (P < .05); Discussione Questo studio preliminare ha valutato l’attività dei muscoli MM e TA prima e dopo un setback mandibolare BSSO, con o senza osteotomia LeFort I, in pazienti con classe scheletrica di III classe. Questa analisi fornisce le seguenti indicazioni: (1) come la malocclusione dentale e scheletrica influenza l’attività EMG prima e dopo la chirurgia, e (2) l’adattamento muscolare del sistema masticatorio dopo la chirurgia ortognatica. Precedenti studi riportano alcuni specifici tipi di malocclusione, inclusa la III classe scheletrica e dentale che è significativamente associata a segni e sintomi di disordini temporo-mandibolari (TMD),20-22 includendo la funzionalità muscolare23,24; inoltre, in letteratura è stata studiata l’influenza del trattamento ortodontico-chirurgico sull’attività muscolare3,10,13,16,17,25,26. Nel nostro studio sono stati valutati l’indice di attivazione, l’indice di asimmetria e l’indice Torque prima e dopo la chirurgia ortognatica. Come riportato in letteratura, l’indice di attivazione e di asimmetria forniscono un’informazione utile sui in merito a pazienti con disordini cranio-mandibolari27 o in seguito a modificazioni delle superfici occlusali.28-29 Soggetti con disordini craniomandibolari hanno mostrato un livello di asimmetria maggiore,30 (maggiore nei ORIGINAL ARTICLE Frongia et al. Ottobre 2013 Volume 116, Numero 4 Figura 2 fotografia intra-orali prima (A) e dopo (B) il trattamento ortodontico-correzione chirurgica di pazienti con grave classe scheletrica III classe. Esempio di attività EMG prima (C) e dopo (D) la terapia. muscoli MM rispetto ai TA); mentre soggetti con assenza di segni e sintomi di TMD avevano un maggiore livello di asimmetria con una bassa attività muscolare (condizioni di riposto e di occlusione centrica) e un livello di asimmetria più basso durante il massimo serramento,8 maggiore nei muscoli MM rispetto ai TA. Ferrario et al.8 hanno anche descritto che le asimmetria dei muscoli MM e TA hanno segni opposti e questo fenomeno produce una coppia di forze con un effetto di latero-deviazione sulla mandibola chiamato torque. In soggetti normali l’indice Torque aveva un valore minimo durante il serramento (<10%). In questo studio i risultati sono stati in accordo con quelli della letteratura8,30; infatti prima della terapia l’indice di attività, l’indice di simmetria e l’indice Torque erano anormali (rispettivamente 33%, 21% e 24%), dopo la terapia i valori EMG sono normali e simili ai valori di riferimenti di Ferrario.8 I risultati ottenuti sono simili a quelli di alcuni autori16,17,26 che hanno valutato i pazienti di III classe chirurgica, e differenti rispetto a quelli di altri,10-13 ma questi ultimi hanno valutato i pazienti di II classe chirurgica. Questo miglioramento muscolare suggerisce che i muscoli masticatori e in generale l’intero sistema masticatorio mantiene una capacità di adattamento negli adulti,31 e che la correzione chirurgica dei pazienti di III classe scheletrica migliora l’occlusione e l’equilibrio dei muscoli masticatori (Figura 2). Un’attività EMG bilanciata durante il serramento è considerata segno di una buona adattabilità del sistema neuromuscolare alla nuova condizione occlusale32; una valutazione dell’attività EMG dopo la chirurgia può essere considerata un valido metodo per indagare pazienti recidivi che potrebbero richiedere trattamenti successivi. Controlli seguenti e una valutazione a lungo termine di questi pazienti sono necessari al fine di confermare i cambiamenti riportati. Bibliografia 1. Proffit WR, White RP Jr, Sarver MD. Contemporary Treatment of Dentofacial Deformity. Elsevier Health Sciences; 2002:2 2. Tulloch JF, Phillips C, Koch G, Proffit WR. The effect of early intervention on skeletal pattern in class II malocclusion: a randomized clinical trial. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 1997;111:391400. 3. Raustia AM, Oikarinen KS. Changes in electric activity of masseter and temporal muscles after mandibular sagittal split osteotomy. Int J Oral Maxillofac Surg. 1994;23:180-184. 4. 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Richieste di ristampa: Gianluigi Frongia, DDS, DOS, PhD Department of Orthodontics and Gnathology Dental School, University of Turin, Via Nizza 230 10126 Torino, Italy [email protected] ORIGINAL ARTICLE Frongia et al. Ottobre 2013 Volume 116, Numero 4