Nuovo trattamento anti-acne Studio clinico in doppio cieco
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Nuovo trattamento anti-acne Studio clinico in doppio cieco
CT1_Giuliani_xReprints:_ 9-01-2012 12:14 Pagina 1 CEC Editore Srl - Via Primaticcio, 165 - 20147 Milano - Tel 02 415 2943 - Fax 02 416 737 - www.ceceditore.com - [email protected] Nuovo trattamento anti-acne Studio clinico in doppio cieco Barbara Marzani, Giammaria Giuliani, Anna Benedusi, Claudia Cartigliani, Adriana Bonfigli, Luigi Rigano 1/2012 CT1_Giuliani_xReprints:_ 9-01-2012 12:14 Pagina 3 ARTICOLI Nuovo trattamento anti-acne Studio clinico in doppio cieco Barbara Marzani1, Giammaria Giuliani1, Anna Benedusi1, Claudia Cartigliani2, Adriana Bonfigli2, Luigi Rigano2 1R&D, Parole chiave Anti-acne Mousse Clinical trial [email protected] Giuliani SpA, Milano Milano 2ISPE, SUMMARY Acne, one of the most frequent dermatological diseases affecting pilosebaceous units, affects a large number of people. Topical therapy is the standard treatment but specific cosmetic products are also used. Considering the main pathogenic mechanisms of acne and the role of UV a new cosmetic product (mousse) containing sunscreens has been developed. Its effectiveness has been evaluated in the treatment of acne lesions in a double-blind randomized placebo-controlled trial. 20 male and female subjects affected by mild and moderate acne was enrolled in the study. The subjects applied the two test products (active and placebo) for a month twice daily, one product per half of the face. The instrumental and clinical evaluations were performed before treatment, after 2 weeks and at the end of treatments. The results showed a statistically significant decrease in the number of papules as from two weeks of active product treatment, while no changes were observed for placebo. After four weeks the active induced a statistically significant decrease of the main acneic symptoms, and of erythema: skin smoothness was also improved. The results obtained support the use of the new formulation in the treatment in mild and moderate acne. RIASSUNTO L’acne è una delle più frequenti manifestazioni dermatologiche a carico dell’unità pilosebacea che colpisce un elevato numero di persone. La terapia topica ne costituisce lo standard di trattamento e l’impiego di prodotti cosmetici specifici costituisce ormai una prassi consueta. Considerando i principali meccanismi patogenetici dell’acne e il ruolo dannoso degli UV, è stato sviluppato un nuovo prodotto in mousse contenente filtri solari, la cui efficacia è stata valutata nel trattamento delle lesioni acneiche in uno studio in doppio cieco randomizzato controllato verso placebo. Lo studio è stato condotto su 20 soggetti, sia maschi che femmine, affetti da acne lieve e moderata, che hanno applicato il prodotto in stu- dio o il placebo su metà viso, due volte al giorno, per un mese. Le valutazioni strumentali e cliniche sono state effettuate prima del trattamento, dopo due settimane e alla fine del trattamento. I risultati ottenuti hanno evidenziato una diminuzione statisticamente significativa del numero di papule già dalla seconda settimana d’utilizzo del prodotto in studio, mentre non sono state riscontrate variazioni per il placebo. Al termine del trattamento è stata riscontrata una diminuzione statisticamente significativa dell’entità delle manifestazioni acneiche, dell’eritema e il miglioramento della levigatezza cutanea. I risultati ottenuti dimostrano l’efficacia del prodotto in studio che per la sua particolare formulazione può essere utilizzato per tutti i periodi dell’anno. www.ceceditore.com • Cosmetic Technology ® 2012 • 15(1) CT1_Giuliani_xReprints:_ 9-01-2012 12:14 Pagina 4 Nuovo trattamento anti-acne Barbara Marzani, Giammaria Giuliani, Anna Benedusi, Claudia Cartigliani, Adriana Bonfigli, Luigi Rigano INTRODUZIONE L’acne è una patologia cutanea a carico dell’unità pilo-sebacea. L’Acne vulgaris può essere definita come qualsiasi disordine cutaneo la cui patologia iniziale è rappresentata da un microscopico micro-comedone (1). Il micro-comedone può evolvere in comedoni visibili aperti (punti neri) o comedoni chiusi (punti bianchi). Successivamente, si possono sviluppare le papule (lesioni solide intensamente eritematose), le pustole (lesioni acneiche più gravi con essudato di colorito giallo) e noduli (più profondi, circoscritti e palpabili). L’acne sembra essere causata dall'interazione di quattro fattori: l’eccessiva produzione di sebo, secondaria all’iperplasia delle ghiandole sebacee (2), l’ipercheratinizzazione del follicolo pilifero, che ostacola il normale ricambio dei cheratinociti follicolari, che quindi ostruiscono il follicolo, formando un micro-comedone, una lesione clinicamente non visibile (3). I lipidi e i detriti cellulari si accumulano all'interno del follicolo ostruito. Si viene così a creare un micro-ambiente che favorisce la colonizzazione del Propionibacterium acnes che provoca una risposta immunitaria attraverso la produzione di numerosi mediatori infiammatori. L’infiammazione è ulteriormente potenziata dalla rottura del follicolo e la successiva perdita di lipidi, batteri ed acidi grassi nel derma (4). Le lesioni si sviluppano più comunemente in aree a maggiore concentrazione di ghiandole sebacee, come il viso, il collo, il torace, le braccia e la schiena. La terapia topica, lo standard di cura dell’acne, deve essere selezionata sulla base della gravità e del tipo di acne, non solo, ma una corretta selezione della formulazione topica può diminuire la comparsa di effetti collaterali ed aumentare l’aderenza al trattamento da parte del paziente. Va infatti ricordato che i soggetti acneici hanno la pelle sensibile (5), per cui il trattamento ideale non dovrebbe irritare, si dovrebbe assorbire bene, permettendo anche il make-up. Sul mercato sono disponibili molti prodotti cosmetici con diverse formulazioni topiche come creme, lozioni o gel. Con questo approccio in particolare, è stata sviluppata una mousse* (leggerissima emulsione a fase continua acquosa), formulata utilizzando ingredienti ad azione antinfiammatoria, esfoliante, antibatterica e sebo-regolatrice. Inoltre, sebbene la luce UV possa esercitare un blando effetto antinfiammatorio e l’abbronzatura tenda a nascondere le lesioni acneiche, l’esposizione agli UV promuove l’ipercheratosi, sia della superficie cutanea che del follicolo (6), e pertanto, al fine di proteggere la pelle dei soggetti ed evitare un possibile peggioramento del quadro clinico, alla formulazione sono stati aggiunti filtri solari. Con questa formulazione è stato condotto uno studio, in doppio cieco randomizzato controllato verso placebo, per valutarne l’efficacia nel trattamento delle lesioni acneiche. MATERIALI E METODI Formulazioni in studio E’ stata sviluppata una mousse, con diversi principi attivi per le funzioni su ricordate (Lichtena® NORMA-ACN® con Octaderm® Trattamento Mousse, Giuliani SpA, Milano), e una mousse placebo (Tab 1). Studio clinico Lo studio in doppio cieco randomizzato verso placebo è stato condotto su 20 volontari (età media 24.2 anni) che sono stati arruolati previa firma del consenso informato e che soddisfacevano i seguenti criteri d’inclusione: maschi e femmine di età tra 18 e 50 anni, assenza di patologie in atto o nel periodo immediatamente precedente allo stu- dio, soggetti con acne (grado I e II del sistema modificato di Leeds per la classificazione dell’acne) (7), soggetti disposti a seguire le indicazioni fornite dagli sperimentatori, a presentarsi a tutte le visite di controllo previste dal protocollo di studio, e ad evitare l’esposizione prolungata ai raggi UV o l’utilizzo di lampade solari sul viso per tutta la durata dello studio. Sono stati esclusi soggetti quali: donne in gravidanza o in allattamento, soggetti con precedenti di intolleranza a prodotti cosmetici o a uno o più dei componenti dei prodotti testati, soggetti in corso di trattamento topico o sistemico con qualsiasi farmaco che potesse influire sull’esito del test (antinfiammatori topici, corticosteroidi, ecc), soggetti in trattamento con prodotti diversi da quelli testati o colpiti da affezioni cutanee (come eczema o psoriasi) che potessero influenzare i risultati dello studio o aumentare i rischi per il soggetto, soggetti attualmente coinvolti in uno studio clinico o che vi abbiano partecipato nei 30 giorni precedenti l’inizio dello studio. In generale, per tutta la durata del test, ai volontari è stato richiesto di mantenere il proprio stile di vita e regime alimentare, e di lavarsi il viso con i prodotti detergenti abituali utilizzati. Inoltre i volontari non dovevano utilizzare sul viso prodotti diversi da quelli oggetto di studio. I volontari hanno utilizzato il prodotto in studio e il placebo (Tab 1), ciascuno su metà viso, due volte al giorno (mattina e sera) per 4 settimane, applicando una piccola noce di mousse su tutta la metà del viso, massaggiando fino a completo assorbimento. Tabella 1 Composizione (nome INCI) dei due prodotti testati Mousse attiva Aqua, Ethylhexylmethoxycinnammate, Hydrolyzed Amaranth, Glycerin, C1315 Alkyl Lactate, Diethylamino hydroxybenzoyl hexyl benzoate, Behenyl alcohol, Cera alba, Glyceryl stearate, Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine, Salix alba (Willow) Bark extract, Isostearyl Avocadate, Persea gra- tissima (avocado) oil, Zinc PCA, Lecithin, Lactic acid, Phenoxyethanol, Sodium Hydroxymethylglycinate, Dehydroxanthan gum, Octatrienoic acid, Diethylhexyl Syringylidene Malonate, Glycine soja (sojabean) sterols, Sorbityl furfural, Ajuga reptans leaf extract, BHA Mousse placebo Aqua, Ethylhexylmethoxycinnammate, Hydrolyzed Amaranth, Glycerin, C1315 Alkyl Lactate, Diethylaminoh ydroxybenzoyl hexyl benzoate, Behenyl alcohol, Cera alba, Glyceryl stearate, Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Scopo dello studio Triazine, Lecithin, Phenoxyethanol, Sodium Hydroxymethylglycinate, Dehy- Solitamente i trattamenti per l’acne contengono ingredienti che hanno come target i quattro principali meccanismi patogenetici su riportati. droxanthan gum, Glycine soja (sojabean) sterols 2012 Vol 15(1) www.ceceditore.com *Lichtena® NORMA-ACN® con Octaderm® Trattamento Mousse, Giuliani SpA, Milano CT1_Giuliani_xReprints:_ 9-01-2012 12:14 E’ stato richiesto un intervallo di 8 ore tra due applicazioni successive. La sede di applicazione dei prodotti (viso destro e sinistro) è stata assegnata ai volontari secondo l’ordine di reclutamento e secondo lo schema di randomizzazione. Ai volontari è stato comunicato di non utilizzare i prodotti in studio in aree diverse da quelle indicate e di lavarsi il viso tre ore prima dell’effettuazione delle misure strumentali. La valutazione strumentale e clinica è stata effettuata prima del trattamento (T0), dopo due settimane (T2) e alla fine del trattamento (4 settimane, T4), all’interno di una camera a temperatura e umidità controllate (24 ± 2°C; 50 ± 10 %). Valutazioni strumentali Le misure strumentali di sebometria (sebometro Sebumeter SM 810, Courage&Khazaka, Köln, Germany) sono state eseguite in corrispondenza della regione frontale, del solco naso-genieno e del mento. Inoltre, sono state rilevate immagini digitali (Fotofinder Dermoscope Ver.2.0, Fotofinder Systems GmbH, Bad Birnbach, Germany) di ciascun lato del viso. Pagina 5 pule e pustole è stato assegnato all’entità delle manifestazioni acneiche uno score secondo la seguente scala: 1 = lieve (≤ 10 comedoni e/o ≤ 3 papule/pustole); 2 = moderata (> 10 ≤ 20 comedoni e/o >3 ≤ 8 papule/pustole); 3 = severa (> 20 comedoni e/o > 8 papule/pustole). Dopo le valutazioni basali, i campioni in confezione anonima sono stati consegnati ai volontari. Dopo 2 e 4 settimane di applicazione i soggetti sono stati richiamati per le valutazioni intermedie e finali. Test di Bonferroni per dati parametrici; i dati relativi a tutti gli altri parametri sono stati invece confrontati mediante ANOVA Friedman e Coefficiente di Concordanza di Kendall per dati non parametrici. RISULTATI Tutti i volontari arruolati hanno terminato lo studio. Valutazione di sebometria La valutazione della sebometria non ha evidenziato variazioni significative durante la visita intermedia a due settimane e al termine delle 4 settimane di trattamento, rispetto alla valutazione eseguita prima dell’inizio del trattamento. Inoltre, non è stata rilevata alcuna differenza significativa tra prodotto attivo e placebo per questo parametro (Tab 2). Elaborazione statistica Per ognuna delle serie di valori relative ai valori sebometrici sono stati calcolati il valore medio, la deviazione standard, la variazione e la variazione percentuale. Sulla base dei risultati dei test di normalità (test di Kolmogorov-Smirnov, test di Lilliefors e test di Shapiro-Wilk) i dati sono stati confrontati mediante ANOVA per misure ripetute e Test di Bonferroni per dati parametrici. Per ognuna delle serie di valori, relative ai parametri esaminati nelle valutazioni cliniche e conta delle lesioni acneiche isolate, sono stati calcolati il valore medio e la deviazione standard. Valutazione clinica Conta delle lesioni acneiche (comedoni, papule, pustole) La valutazione delle lesioni acneiche ha permesso di evidenziare che in generale l’applicazione del placebo non induce variazioni significative nel numero di lesioni acneiche, mentre, il prodotto attivo a 2 e 4 settimane di trattamento induce una diminuzione statisticamente significativa del numero di papule, rispetto all’inizio del trattamento, e tale riduzione risulta inoltre significativa verso il placebo per entrambi i tempi (p<0.05) (Tab 3). Valutazione clinica È stata effettuata la valutazione clinica di seborrea, eritema, secchezza/desquamazione e degli esiti cicatriziali secondo una scala a 4 punti (0 = assente; 1 = lieve; 2 = moderato; 3 = elevato/severo). Il grado di levigatezza e uniformità cutanea è stato invece valutato secondo una scala anche questa a 4 punti (0 = scarso; 1 = discreto; 2 = buono; 3 = molto buono). All’inizio dello studio è stata effettuata la conta delle lesioni acneiche presenti su ciascun lato del viso dei volontari selezionati. Le lesioni sono state classificate in: non infiammatorie, che comprendono comedoni aperti o punti neri (il risultato dell’ostruzione dei follicoli sebacei dilatati a causa dell’ipercheratinizzazione unitamente all’ossidazione del sebo in essi contenuto) e comedoni chiusi o punti bianchi (lesioni micropapulose, non infiammate, di colore bianco perlaceo o rosato) ed infiammatorie quali papule (lesioni rilevate, infiammatorie, di colore rosa carico-rosso scuro, talora dolenti) e pustole (lesioni rilevate, infiammatorie, di colore rosso-giallastro). Sulla base del numero di comedoni, pa- Sulla base dei risultati dei test di normalità (test di Kolmogorov-Smirnov, test di Lilliefors e test di Shapiro-Wilk) i dati relativi al numero di comedoni (aperti e chiusi) sono stati confrontati mediante ANOVA per misure ripetute e Tabella 2 Effetti del trattamento (μg/cm2; M ± DS) con attivo e placebo sulla sebometria esaminata ad intervalli di tempi Trattamento Visite p T0 T2 T4 (T0 vs T2) (T0 vs T4) Attivo 133.9 ± 31.2 133.1 ± 32.2 133.0 ± 32.6 ns ns Placebo 131.2 ± 32.0 132.4 ± 32.2 133.0 ± 31.5 ns ns ns = non significativo Tabella 3 Effetti del trattamento (M ± DS) con attivo e placebo sul numero di lesioni acneiche esaminato ad intervalli di tempi Parametri Trattamento Visite p T0 T2 T4 (T0 vs T2) (T0 vs T4) ns n° comedoni Attivo 8.6 ± 5.4 8.3 ± 5.2 7.7 ± 4.8 ns (aperti e chiusi) Placebo 8.1 ± 5.4 8.0 ± 5.2 7.7 ± 5.0 ns ns n° papule Attivo 3.0 ± 2.0 2.1 ± 2.0 2.0 ± 2.3 p<0.05 p<0.05 Placebo 2.6 ± 2.0 2.7 ± 2.3 2.7 ± 2.1 ns ns Attivo 1.9 ± 2.2 1.5 ± 1.7 1.1 ± 1.3 ns ns Placebo 1.7 ± 2.2 1.4 ± 1.7 1.6 ± 1.6 ns ns n° pustole ns = non significativo www.ceceditore.com 2012 Vol 15(1) CT1_Giuliani_xReprints:_ 9-01-2012 12:14 Pagina 6 Nuovo trattamento anti-acne Barbara Marzani, Giammaria Giuliani, Anna Benedusi, Claudia Cartigliani, Adriana Bonfigli, Luigi Rigano Tabella 4 Effetti del trattamento (M ± DS) con attivo e placebo sull’entità complessiva delle manifestazioni acneiche esaminata ad intervalli di tempi La conta del numero di comedoni e pustole non è risultata statisticamente significativa, sia rispetto ai tempi di trattamento che nei confronti del placebo, sebbene ci sia un trend di riduzione per la mousse attiva (Tab 3). Parametri Entità Visite acneiche T2 T4 (T0 vs T2) (T0 vs T4) Attivo 1.8 ± 0.7 1.7 ± 0.6 1.5 ± 0.6 ns p<0.05 Placebo 1.7 ± 0.7 1.6 ± 0.6 1.7 ± 0.6 ns ns ns = non significativo Il trattamento con il prodotto attivo dopo 2 settimane non ha determinato una variazione significativa dell’entità delle manifestazioni acneiche, mentre dopo 4 settimane di trattamento è stata evidenziata una diminuzione statisticamente significativa (Tab 4). In Figura 1 è riportato un esempio fotografico dell’evoluzione delle manifestazioni acneiche prima, durante e dopo il trattamento con il prodotto attivo. Nessuna variazione significativa è stata invece osservata con l’applicazione del placebo. L’analisi statistica non ha evidenziato differenze significative tra prodotto attivo e placebo. Tabella 5 Effetti del trattamento (M ± DS) con attivo e placebo su parametri cutanei esaminati ad intervalli di tempi Parametri Trattamento Visite T0 Seborrea Eritema T2 p T4 (T0 vs T2) (T0 vs T4) Attivo 2.0 ± 0.6 2.0 ± 0.6 2.0 ± 0.6 ns ns Placebo 2.0 ± 0.6 2.0 ± 0.6 2.0 ± 0.6 ns ns Attivo 1.5 ± 1.1 1.4 ± 1.0 1.1 ± 0.8 ns p<0.01 Placebo 1.3 ± 1.1 1.2 ± 1.1 1.1 ± 0.9 ns ns Secchezza Attivo 0.3 ± 0.6 0.2 ± 0.4 0.2 ± 0.4 ns ns desquamazione Placebo 0.2 ± 0.4 0.2 ± 0.4 0.2 ± 0.4 ns ns Esiti cicatriziali Attivo 1.1 ± 1.1 1.1 ± 1.1 1.0 ± 1.0 ns ns Placebo 1.0 ± 1.0 1.0 ± 1.0 1.0 ± 1.0 ns ns ns = non significativo Tabella 6 Effetti del trattamento (M ± DS) con attivo e placebo su levigatezza ed uniformità esaminate ad intervalli di tempi Valutazione clinica di altri parametri cutanei Parametri Nell’area trattata con il prodotto attivo la valutazione clinica ha evidenziato una diminuzione significativa dell’eritema al termine del periodo di trattamento, mentre gli altri segni clinici (seborrea, secchezza e desquamazione, esiti cicatriziali) rimanevano invariati (Tab 5). L’utilizzo del placebo non ha indotto variazioni significative nei parametri considerati. Non è stata rilevata alcuna differenza significativa tra prodotto attivo e placebo. Dopo 2 settimane di trattamento con il prodotto attivo non è stata rilevata alcuna variazione sui parametri analizzati, levigatezza e uniformità, mentre al termine delle 4 settimane è stato riscontrato un miglioramento statistica- Trattamento Visite T0 Levigatezza Uniformità T2 p T4 (T0 vs T2) (T0 vs T4) Attivo 1.4 ± 0.9 1.6 ± 0.9 1.8 ± 0.7 ns p<0.05 Placebo 1.4 ± 0.9 1.5 ± 0.9 1.5 ± 0.9 ns ns Attivo 1.4 ± 0.8 1.4 ± 0.8 1.6 ± 0.8 ns ns Placebo 1.3 ± 0.9 1.3 ± 0.9 1.4 ± 0.9 ns ns ns = non significativo mente significativo della levigatezza cutanea (Tab 6). L’utilizzo del placebo non ha indotto variazioni significative dei parametri considerati. Non è stata osservata alcuna differenza significativa tra attivo e placebo per quanto riguarda la levigatezza e l’uniformità cutanea. Va, inoltre, sottolineato che il trattamento con il prodotto attivo non sec- T2 T4 Figura 1 Esempio fotografico delle modificazioni delle lesioni acneiche prima, durante e dopo il trattamento con il prodotto attivo 2012 Vol 15(1) www.ceceditore.com p T0 manifestazioni Valutazione delle manifestazioni acneiche T0 Trattamento cava la pelle. I prodotti sono risultati ben tollerati, infatti non sono stati rilevati effetti avversi per i due trattamenti. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI L’incremento della produzione di sebo è considerato uno dei principali fattori promotori dell’acne, tuttavia la secrezione di sebo sul volto dipende dalla topografia del viso, per esempio, la zona ‘T’ (fronte, naso) è più grassa della zona ‘U’ (mento, guance) (8), mentre è assodato che soggetti con acne presentano dei livelli di sebo superiori rispetto a chi non ne è affetto (9). L’assenza di correlazione tra la secrezione sebacea e il numero di lesioni acneiche sul viso, suggerisce che il sebo non può essere il solo fattore inducente le lesioni acneiche; basti pensare che, ad esempio, lo scalpo secerne al- CT1_Giuliani_xReprints:_ 9-01-2012 12:14 ti livelli di sebo, ma la comedogenesi raramente è osservata perfino in soggetti affetti da acne (10). Dalla letteratura emerge un aspetto interessante: infatti, oltre ad una differenza quantitativa di sebo tra uomini e donne, nei soggetti femminili, come descritto da Youn e coll (9), l’aumento della secrezione di sebo non è la causa primaria nello sviluppo delle lesioni acneiche, sia di tipo infiammatorio che non infiammatorie, ma è da considerare come epifenomeno o una condizione che inasprisce la sintomatologia. Poiché l’acne si manifesta in sedi preferenziali, quali il viso e il dorso, dove sono maggiormente presenti i follicoli pilosebacei, per i soggetti che ne sono affetti rappresenta un problema estetico con implicazioni di carattere psicologico. In particolare, le papule, rilievi cutanei solidi, persistenti e intensamente eritematosi, che derivano dai comedoni in seguito all’instaurarsi di fenomeni infiammatori, sono ampiamente visibili poiché caratterizzate dalla loro dimensione e da rossore. Per questo motivo i soggetti con manifestazioni acneiche richiedono sempre più spesso un rapido miglioramento dell’aspetto delle lesioni acneiche ed una rapida eliminazione delle stesse; questo desiderio, però, spesso si scontra con una terapia che si protrae per un lungo periodo. L’approccio cosmetico all’acne rappresenta, da un punto di vista scientifico, un potenziale ed interessante terreno di ricerca e sviluppo. I cosmetici per l’acne devono risultare graditi al soggetto, non devono essere comedogenici, potenzialmente irritativi o sensibilizzanti (11). Allo scopo di verificare l’efficacia di una nuova formulazione cosmetica nella Pagina 7 normalizzazione della cute acneica del viso e nel ridurre le lesioni acneiche, in comparazione con il placebo, è stato condotto uno studio clinico in doppio cieco randomizzato su 20 volontari con acne di grado I e II (sistema modificato di Leeds per la classificazione dell’acne) con applicazione di entrambi i campioni, ciascuno su metà viso, per 4 settimane. In seguito al trattamento con i prodotti, dopo 2 e 4 settimane di utilizzo, sono stati ottenuti i seguenti risultati: - una diminuzione statisticamente significativa del numero di papule dopo 2 e 4 settimane di trattamento con il prodotto attivo, mentre il placebo non ha dimostrato alcuna attività; - una differenza statisticamente significativa tra attivo e placebo ad entrambi i tempi di controllo. neiche dopo alcune settimane dal termine della fotoesposizione. 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In generale, il 60% dei soggetti ha mostrato un miglioramento delle principali manifestazioni acneiche (papule e pustole). In conclusione i risultati di questo studio clinico mostrano che la mousse formulata risulta utile ed efficace nel trattamento dell’acne sia lieve che moderata, offrendo in più il vantaggio di poter essere utilizzata per tutto l’anno, anche durante i mesi soleggiati in cui solitamente la terapia antiacne viene ridotta o sospesa con la conseguenza che dopo il periodo estivo, come descritto in letteratura, si assiste ad una recrudescenza delle manifestazioni ac- Cosmetic Dermatology Third Ed, Taylor & Francis, London 7 O'Brien SC, Lewis JB, Cunliffe WJ (1998) The Leeds revised acne grading system J Dermatologic Treatm 9(4) 215-220 8 Park SG, Kim YD, Kim JJ, Kang SH (1999) Two possible classifications of facial skin type by two parameters in Korean women: sebum excretion rate (SER) and skin surface relief (SSR) Skin Res Technol 5 189-194 9 Youn SW, Park ES, Lee DH et al (2005) Does facial sebum excretion really affect the development of acne? 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