Reach: cosa fare dopo la pre-registrazione?

Transcript

Reach: cosa fare dopo la pre-registrazione?
Reach: cosa fare dopo
la pre-registrazione?
Dr. Pier Giorgio Dalzero
Il programma dell’intervento
•
•
•
•
2
Le pre-registrazioni: stato dell’arte
I compiti di Importatori e produttori
I compiti degli utilizzatori a valle
Le sostanze SVHC
Come si è conclusa la fase
di pre-registrazione
•
•
•
•
Più di 2,7 milioni di pre-registrazioni
150.000 pre-registranti
145.000 sostanze distinte
27 aziende hanno pre-registrato
praticamente l’intero EINECS
• I SIEF sono molto più grandi del previsto:
z
z
z
z
3
2 hanno>5000 membri
110 fra 1000 e 5000
226 fra 500 e 1000
….
Le sostanze pre-registrate
• Una lista delle sostanze pre-registrate (aggiornata
al 19 dicembre) è disponibile al sito
http://apps.echa.europa.eu/preregistered/pre-registeredsub.aspx
• La sua utilità comunque è scarsa, visto che
contiene praticamente tutte le sostanze!
4
…ma i compiti di ECHA non
sono finiti!
• Entro 2010 sono attesi >30000
dossier che dovranno essere
esaminati entro il 2012
• Entro il 1 dicembre 2010 ECHA
riceverà anche le notifiche di C & L!
5
Le incertezze dell’ultima ora 1
• Doppie pre-registrazioni:
z
La necessità di pre-registrare anche
•
•
•
•
Monomeri nei polimeri
Sostanze re-importate
Sostanze a rilascio contenute negli articoli
Sostanze recuperate
è stata confermata da ECHA
6
Le incertezze dell’ultima ora 2
• Miscele ioniche
Sulla necessità di registrare le miscele
ioniche non si è raggiunta la certezza assoluta,
nonostante alcuni paesi (Germania, Olanda,
Austria), abbiano espresso una posizione
favorevole all’interpretazione industriale della
bozza di Guidelines.
Ad ECHA è stato richiesto di chiarire il punto.
Nell’incertezza, alcune aziende hanno preregistrato, altre no.
7
Cosa sta succedendo?
• Molti clienti stanno chiedendo ai loro
fornitori di sostanze e miscele
assicurazione sulla loro effettiva preregistrazione.
• Non risultano ancora richieste in
dogana di documentare la preregistrazione delle sostanze
importate.
8
I compiti di importatori e
produttori
• Gli importatori e i produttori che hanno preregistrato hanno avuto l’accesso ad una
pagina web con
z
z
z
z
z
Identità della sostanza
Identità delle sostanze simili per read-across
Data di registrazione prevista
N° di pre-registrazione
Lista delle altre aziende pre-registranti
• Possono iniziare i contatti per gestire le fasi
che porteranno alla effettiva registrazione
delle sostanze
9
…possono iniziare le attività
• Identity check
• Identificazione del Lead Registrant
• Definizione delle modalità di lavoro
(consorzi, …)
• Costruzione del dossier
10
Le attività
• condivisione delle informazioni sulle
sostanze chimiche, all’interno del
SIEF
• partecipazione ai Consorzi, o altre
forme di cooperazione, per la
Registrazione.
11
Pre-SIEF e SIEF
• Nelle Associazioni Industriali sono in
corso contatti fra aziende con
interessi comuni per arrivare alla
costituzione di consorzi o alla
partecipazione a quelli europei
(es.idrolizzati proteici..)
12
Come lavorare nel SIEF
• L’attività di gestione di tutti i contatti
all’interno dei diversi SIEF, particolarmente
nel caso di partecipazione a molti SIEF può
essere molto onerosa.
• Per questo,l’industria ha messo a punto (o
lo sta facendo) diversi strumenti informatici
per coordinare le attività nei SIEF.(ad
es.SIEF-REACH del CEFIC)
13
I consorzi 1
• L’aggregazione di più soggetti
consente di evitare la duplicazione
degli studi sulle proprietà intrinseche
delle sostanze e, di conseguenza, di
ripartire e quindi ridurre i costi di
Registrazione.
14
I consorzi 2
• Molti Consorzi sono stati costituiti.
• Le informazioni sui Consorzi specifici
sono disponibili all’interno dei SIEF o
possono essere richieste alle
Associazioni di settore.
15
I consorzi 3
• Le aziende devono decidere il proprio
livello di attività per ottenere la
registrazione; potrebbe essere
“passive”,”involved” o addirittura
“leading”.
16
I consorzi 4
• Se il profilo di partecipazione è
abbastanza elevato, potrebbero
valutare l’opportunità di farsi assistere
da organizzazioni qualificate, quali il
Centro Reach di Federchimica,
17
Il Centro Reach
Il Centro Reach può fornire la propria assistenza in diverse
modalità, accompagnando le Imprese nella scelta
preliminare dello strumento più rispondente alle specifiche
esigenze, e supportandole nelle fasi successive, in
particolare:
z
z
z
z
18
predisponendo contratti di cooperazione (fase preliminare),
al fine di disciplinare gli elementi essenziali per la tutela
delle informazioni riservate e per una gestione corretta degli
incontri in materia di antitrust;
fornendo una consulenza specifica per l’eventuale ingresso
in consorzi esistenti, attraverso un’analisi dei contratti e
nella partecipazione alle riunioni con gli altri consorzianti;
predisponendo contratti di Consorzio;
organizzando e coordinando un Consorzio con Esperti
Tecnici (fase di condivisione dei dati e predisposizione dei
dossier), Esperti “Legali” e Amministrativi.
Altri compiti:
Classificazione & Etichettatura
• I fabbricanti/importatori (che quindi
hanno pre-registrato) devono
notificare, entro il 1° dicembre 2010,
la classificazione ed etichettatura
delle sostanze.
19
Le informazioni downstream
• I fornitori ricevono spesso dai clienti
richieste di rassicurazione sulla preregistrazione delle sostanze da loro fornite
come tali o in preparati.
• Una lettera circostanziata che garantisca la
effettiva pre-registrazione, effettuata
direttamente o da un fornitore a monte, è
sufficiente.
• La rassicurazione può essere fornita
attraverso il numero di pre-registrazione,
che peraltro non ha alcun valore ufficiale.
20
Le informazioni downstream
• Con i tempi delle registrazioni, inoltre,
i fornitori dovranno allegare alle SDS
gli Scenari Espositivi, che dovranno
coprire tutti gli usi per cui vengono
acquistate le sostanze.
• E’ quindi evidente l’importanza di
conoscere e tener conto di tutti gli usi
dei DU
21
Le informazioni up-stream
• Allo stesso modo è fondamentale per i
DU rendere noto ai propri fornitori
l’uso per cui acquistano le sostanze,
per essere certi che di essi si tenga
conto nell’eSDS.
22
Come comunicare gli usi.
• Nel documento “Guidance on
Information requirements and CSR”
vengono riportati i dettagli.
• La comunicazione si articola su 4
livelli di identificazione:
•
•
•
•
23
Settore d’Uso
Categoria di Prodotto chimico
Categoria di Processo
Categoria di Articolo
SU
PC
PROC
AC
Esempio di procedimento
24
Settore d’Uso SU
25
Categoria di Prodotto chimico PC
26
Categoria di Processo PROC
• Per chi fabbrica prodotti destinati al
consumatore, probabilmente questa
categoria non è applicabile
• Per prodotti I&I, o destinati ad essere
rilavorati si può far riferimento alla tabella
dell’App.R12-3
27
Categoria di Processo PROC
28
Categoria di Articolo AC
• Nei casi necessari deve essere considerato anche
l’uso del prodotto per fabbricare un articolo
29
Categoria di rilascio Ambientale ERC
• Anche se, a rigori, questa categoria
non fa parte dell’Use Descriptor
System, può essere importante
riportare al fornitore se si tratta di uso
z
z
30
Wide dispersive (normale per prodotti
consumer)
Point source (probabile per
applicazioni industriali)
Le sostanze SVHC
• Le SVHC (Substances of Very High
Concern) sono
z
z
z
Sostanze CMR Cat.1 e 2
PBT,vPvB
Equivalent concern
che, in base ad un processo specifico,
vengono incluse in una Candidate List
for Authorization, che genererà poi
l’All.XIV
31
La lista delle SVHC
• La prima lista di 15 sostanze è disponibile
(vedi slide successiva).
z
z
32
Sottolineate le 7 sostanze identificate come
prioritarie e di cui sono stati chiesti commenti
all’Industria, prima di includerle nell’All.XIV
(previsto per giugno)
Evidenziate alcune sostanze che potrebbero
essere rilevanti per produttori di cosmetici e
detersivi
Substance name
CAS number
EC number
Anthracene
120-12-7
204-371-1
PBT
4,4'- Diaminodiphenylmethane
101-77-9
202-974-4
CMR
Dibutyl phthalate
84-74-2
201-557-4
CMR
Cobalt dichloride
7646-79-9
231-589-4
CMR
Diarsenic pentaoxide
1303-28-2
215-116-9
CMR
Diarsenic trioxide
1327-53-3
215-481-4
CMR
Sodium dichromate
7789-12-0,10588-01-9
234-190-3
CMR
5-tert-butyl-2,4,6-trinitro-m-xylene (musk
xylene)
81-15-2
201-329-4
vPvB
Bis (2-ethyl(hexyl)phthalate) (DEHP)
117-81-7
204-211-0
CMR
Hexabromocyclododecane (HBCDD)
25637-99-4
247-148-4
PBT
Alkanes, C10-13, chloro (Short Chain
Chlorinated Paraffins)
85535-84-8
287-476-5
PBT
Bis(tributyltin)oxide
56-35-9
200-268-0
PBT
Lead hydrogen arsenate
7784-40-9
232-064-2
CMR
Triethyl arsenate
15606-95-8
427-700-2
CMR
Benzyl butyl phthalate
85-68-7
201-622-7
CMR
33
Cosa fare con SVHC negli
articoli.
• I fornitori di articoli contenenti SVHC
> 0,1% in peso devono comunicarlo ai
clienti e, su richiesta, ai consumatori.
• Tale obbligo scatta dalla inclusione
della sostanza nella “candidate list”
• Attenzione: gli imballi sono articoli!
34
Cosa fare con SVHC nelle
miscele
• La presenza di SVHC in quantità
superiore a 0,1% (0,2 per gas) deve
essere segnalata in SDS
35
…in pratica…
• Occorre assicurarsi che il fornitore informi
della presenza di SVHC
• Nel caso di importazione, ma anche in altri
casi, può essere opportuno richiedere
specificamente assicurazione sull’assenza
di SVHC.
• Pertanto occorre seguire l’evoluzione
della”Candidate list”.
• Occorre prepararsi a rispondere a domande
da parte dei clienti e dei consumatori.
36