5gg.(AQ)-Roccaraso-Grande Albergo-MPS 11406

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5gg.(AQ)-Roccaraso-Grande Albergo-MPS 11406
ABRUZZO
Sulmona e il Parco Nazionale della Majella
Alla montagna debbo ritornare.
Madre, dov’è la mazza del pastore,
che giorno e notte sa le vie dell’erba? Io
l’abbia, quando viene il parentado,
che la veda com’io la lavorai.
E quaggiù, verso il ferro ch’entra in terra,
e quaggiù son le pecore e il pastore,
le pecore il pastore e la montagna.
E alla montagna debbo ritornare,
anche se piangi, anche se piango, madre.
Perché non entri la cosa malvagia,
ah, ponete l’aratro e il carro e i buoi
contro la soglia, e le pietre e le zolle,
e la calce di tutte le fornaci,
il macigno con l’orma di Sansone,
la Maiella con tutta la sua neve!
GABRIELE D’ANNUNZIO,
DA “LA FIGLIA DI JORIO”,
ATTO I, SCENA II
Secondo la leggenda, la dea Maja, la maggiore delle Pleiadi e figlia di Atlante, provenendo dalla Frigia sbarcò con
una corte di amazzoni sulle coste abruzzesi nei pressi di Ortona, alla ricerca di miracolose erbe di montagna che
servissero a medicare le ferite di Ermes, il figlio avuto da Zeus. Ma il figlio morì e subito dopo lo seguì anche Maja
affranta dal dolore.
Fu così che nacquero i due gruppi montuosi più alti dell’Appennino, il Gran Sasso e la Majella. Quanto al primo,
ad osservarne il profilo dalla costa tra Pescara e Ortona, pare proprio un gigante pietrificato, sdraiato a braccia
conserte (D’Annunzio chiamò al femminile la “Bella dormiente”), mentre la Majella, più discreta, sembra
raggomitolata su se stessa e lacerata da profonde gole e valloni.
Majella montagna sacra, quindi, la “montagna Madre”, “nido di santi e di eremiti”, come la definisce Petrarca ne
“La vita solitaria”. E infatti la Majella fu nel Medio Evo meta prediletta di eremiti che scavarono le loro dimore nelle
gole più inaccessibili. Viaggeremo tra gli aromi più tipici della zona offerti dall’aglio rosso di Sulmona conservato
in lunghe trecce fatte a mano (ingrediente fondamentale in Abruzzo per i piatti di pesce, per le verdure ripassate
in padella, per i fagioli, per i maccheroni alla “puttanesca) e dallo zafferano.
Spezia di origine antichissima (ne parla Ovidio), è alla base di molte ricette tanto che il risotto alla milanese sarebbe
in realtà una copia quattrocentesca del risotto “navellese”.
ABRUZZO
Sulmona e il Parco Nazionale della Majella
CODICE PACCHETTO: IT-ABR-11406
Validità
Dal 01/03/2016
al 16/10/2016
Durata
5 giorni / 4 notti
Giorno 1_ PARTENZA E SISTEMAZIONE IN HOTEL
Ritrovo dei partecipanti secondo orario e luogo convenuto e partenza dalla propria località in Bus G.T. Soste e
pranzo liberolungo il percorso. In serata sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 2_ MASSICCIO DELLA MAJELLA: PESCOCOSTANZO, GROTTE DEL
CAVALLONE E FARA SAN MARTINO
Colazione in hotel. Escursione guidata alla scoperta del versante reatino della Majella, il più selvaggio del
massiccio. Sono previste soste a Pescocostanzo, alla Grotte del Cavallone e a Fara San Martino. Pescocostanzo.
- centro di particolare interesse storico-culturale, noto per la florida attività artigianale del pizzo a tombolo, della
filigrana e del ferro battuto.
All'interno della cittadina rinascimentale visiteremo la Collegiata di S.Maria Assunta con gli splendidi portali: uno
romanico, nel lato destro e l'altro rinascimentale che si apre nell'ampia facciata e da cui si accede all'interno a
cinque navate, con ricchi arredi sacri decorati con marmi policromi, coperto da un elegante soffitto a cassettoni
del XVII secolo. Grotta del Cavallone. - anche chiamata la Grotta della Figlia di Jorio. Vi si accede con una
cabinovia raggiungendo un'altezza di quasi 1500 mt. Il percorso interno si snoda per un chilometro e si
attraversano sale di grande interesse (i primi 600 mt.) con innumerevoli stalattiti e stalagmiti. Vale la pena di
ricordare la "foresta incantata", la "sala degli elefanti" e lo stupendo "pantheon" con la "sala delle statue". Il resto
della grotta resta interessante sotto il punto di vista geologico: i terremoti hanno infatti scrostato le pareti rendendo
ammirabile la montagna dal suo interno. Alcuni punti salienti della grotta sono stati denominati con termini
dannunziani come ad esempio la Sala di Aligi, l'Eremo di Cosma o L'angelo muto. (ESCURSIONE FORTEMENTE
SCONSIGLIATA A CHI SOFFRE DI VERTIGINI). Fara San Martino. - Di notevole interesse la
presenza del fiume Verde e delle relative sorgenti che hanno rappresentato un importante punto di sviluppo socio
economico per il paese, tanto da consacrarlo "Capitale della Pasta". Il paese è conosciuto infatti in tutto il mondo
in quanto sede di importantissime industrie alimentari della pasta le cui macine venivano mosse proprio dalla forza
idraulica. Il centro storico é caratterizzato dall'antico borgo medievale di "Terra Vecchia", al quale si accede
attraverso la "Porta da Capo" anche detta "del Sole". Nella vicina Piazza Municipio si trova il Museo Didattico
curato dal Corpo Forestale che comprende anche il Centro Visite del Parco Nazionale della Majella (Visita
Facoltativa). SU RICHIESTA sarà possibile visitare il curioso Museo della Pasta (Museo Macaronium) e, SU
PRENOTAZIONE, un pastificio per osservare le varie fasi della lavorazione. Pranzo in ristorante in corso di
escursione. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 3_ AGNONE E CAPRACOTTA
Colazione in hotel. In mattinata visita guidata (solo esterni) di Agnone. - cittadina che sorge nella parte
settentrionale del Molise, su un colle che domina il corso del torrente Verrino con origini sannite che presenta
numerosi palazzi e chiese di origini medievali, seicenteschi e settecenteschi. Da secoli Agnone è nota soprattutto
per la produzione di campane. Avremo modo di accedere al più antico stabilimento al mondo per la fabbricazione
delle campane (Pontificia Fonderia di Campane Marinelli), fondato intorno all'anno Mille e tra i pochi che possano
fregiarsi dell'onore di utilizzare i suoi prodotti con lo stemma pontificio. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita
guidata (solo esterni) di Capracotta. - che offre meravigliosi scenari naturali, in particolare Prato Gentile,
l'architettura in pietra locale, i paesaggi brumosi della montagna appenninica. E' il paradiso degli amanti della
natura, i circa 130 chilometri di sentieri consentono di osservare un paesaggio mutevole e incontaminato e di
godere di accattivanti panorami. Importante il Giardino delle Flora Appenninica, che si estende per circa 10 ettari
del suo territorio, uno dei pochi esempi di "orto botanico naturale" esistenti in Italia. La città vanta origini che
risalgono all' Età del Ferro, come testimoniano i reperti rinvenuti in località Le Guastre. Di rilevante importanza
sono il Palazzo Baronale, la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, di architettura tipicamente
montana che conserva al suo interno numerose statue artistiche. Apprezzabili sono il campanile e la Cappella
della visitazione. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 4_ ISERNIA E LA CONFETTERIA DOLCEAMARO DI
MONTERODUNI
Colazione in hotel. In mattinata visita guidata (solo esterni) di Isernia. - Isernia è di origine sannitica e conta una
serie impressionante di distruzioni. Tra i pochi monumenti superstiti va segnalata la fontana della Fraterna, del
sec. XIV, con una curiosa forma a loggia, e la chiesa di S. Francesco, ricostruita, ma con ancora il portale originale
del ´200. Città industriosa, è conosciuta per i pastifici e la lavorazione del merletto a tombolo.Oggi è un ottimo
punto di partenza per le escursioni sui monti del Matese. Pranzo in ristorante. Lungo la strada del ritorno visita e
degustazione presso la Confetteria Dolceamaro. L'azienda produce confetti sin dal 1975, quando papà Pietro e
mamma Rosa hanno trasformato una sapienza familiare in un lavoro, che si è perfezionato dopo il trasferimento
ad Isernia, terra ricca di storia confettiera ed esperienza artigianale. Da allora sono cambiate tante cose, il sapere
si è evoluto attraverso ricerche, analisi, tecnologia, che permette la creazione di prodotti dal sapore unico. Il
cioccolato viene lavorato per la produzione di tavolette classiche o senza zucchero, torroni e
cioccolato per le festività Natalizie e Pasquali. Tutte le delizie confettiere Papa, vengono ricoperte da uno strato di
zucchero solido, ripiene di diverse delizie come gianduia, melone, zabaione...Rientro in hotel, cena e
pernottamento.
Giorno 5_ L'AQUILA - PRANZO IN AGRITURISMO E RIENTRO
Colazione in hotel e partenza per la visita guidata (solo esterni) di L'Aquila. - capoluogo d’Abruzzo, fondata nel
Duecento dall’unione dei castelli del territorio, gravemente danneggiata dal sisma del 2009, di 6° Richter. La visita
mostrerà, con i limiti imposti da necessità di sicurezza: la Fontana delle 99 cannelle, simbolo della città; risalendo
sul bus per breve trasferimento: il Forte Spagnolo (esterno), primaria architettura militare cinquecentesca, la
Basilica di S. Bernardino (esterno), la piazza Duomo - in cui si teneva ogni giorno il mercato cittadino, la basilica
di S. Maria di Collemaggio - il più fulgido esempio delle chiese romaniche d’Abruzzo dal tipico coronamento
orizzontale e massimo tempio dell’Ordine dei Celestini. Per il pranzo ci spostiamo poco fuori L'aquila presso l
Agriturismo Il Boschetto - Loc.Coppito (L'Aquila). - I menù proposti spaziano tra i piatti tipici ricercando nel ricettario
della nonna con prodotti a Km.0 e con frutta e verdure proveniente dall'orto biodinamico secondo stagionalità. E'
inoltre possibile acquistare i prodotti tipici aziendali nel punto vendita dove stata inaugurata "la Cantina del
Boschetto",170 mq di punto vendita e sala degustazioni dove poter assaporare e riscoprire la natura in tutti i suoi
aspetti o per partecipare a corsi e momenti di degustazioni. Nella gamma delle produzioni agricole, spicca la linea
di liquori naturali utilizzando materie prime di produzione agricola, con particolare attenzione alle varietà autoctone
molto spesso spontanee. Nel pomeriggio partenza per il rientro alla propria località previsto in serata.
Quota e informazioni
Quota a partire da € 455 per persona in camera doppia
La quota comprende: Trasporto in Bus G.T. - Vitto e Alloggio autista - Sistemazione presso nostro CITHOTEL
3* di ROCCARASO o RIVISONDOLI in camere doppie con servizi - Pensione completa dalla cena del 1°gg. alla
colazione del 5°gg. - Pranzo del 5°gg. presso l'Agriturismo Il Boschetto nei dintorni di L'Aquila - Bevande incluse
ai pasti (1/4 di vino + ½ di acqua a persona a pasto) - Visite guidate come da programma - Visita e degustazione
presso la Confetteria "Dolceamaro" di Monteroduni - Ingresso e visita alla Grotta del Cavallone + Cabinovia Ingresso e visita alla Fabbrica delle Campane di Agnone - Assicurazione medico/bagaglio.
La quota non comprende: Nostro Accompagnatore - Ingressi a Musei, Monumenti, Ville, Palazzi o altro
menzionato nel programma se non incluso ne "La quota comprende" - Assicurazione Annullamento - Mance Facchinaggio - Tassa di Soggiorno (da pagarsi in loco, se dovuta) - Extra di carattere personale e tutto quanto
non indicato ne "La quota comprende".
Itinerario soggetto a riconferma e disponibilità su richiesta.
CREPALDI INTERNATIONAL - Tailor made groups / Individual Journeys / Itineraries / Land Services
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In questi anni Crepaldi International Tour, insieme al Prof. Giancarlo Corbellini, scrittore, giornalista
e geografo molto conosciuto nell’ambito dell’esplorazione e per le sue apparizioni in televisione in
“Overland”, i documentari trasmessi su Rai 1 con i famosi camion arancioni, ha diviso l’Italia in 90
territori di interesse da Nord a Sud e riscritto oltre 600 nuovi pacchetti turistici.
In tutte queste proposte di viaggio, rivolte a gruppi e individuali, Crepaldi International Tour ha messo
al centro la riscoperta delle tipicità ed eccellenze del “Made in Italy”, conosciute in tutto il mondo,
dall’arte, all’artigianato, all’enogastronomia.
L’obiettivo è portare il turista italiano e internazionale a conoscere il nostro paese attraverso la
formula del cosiddetto “viaggio esperienza” nelle eccellenze del “Made in Italy” a contatto con il vino,
con i sapori, i profumi e le tante tipicità regionali. Si tratta di escursioni guidate e create ad hoc presso
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