Notiziario del 15/06/2007

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Notiziario del 15/06/2007
giugno 2007
progetto
PER una regione
di nuovi cittadini
Il responsabile Programmi Mercosud traccia un primo bilancio del progetto
una rete di giovani di oggi
per le democrazie di domani
Cari sostenitori,
il progetto compie un anno di vita e poche settimane fa ci siamo incontrati per tracciare un bilancio
con tutti i partner che partecipano all’iniziativa.
Stiamo dunque proseguendo nella costruzione
di un percorso di cittadinanza senz’altro complesso
e articolato, ma che pone finalmente al centro i giovani delle periferie dei Paesi del Mercosud nel ruolo
di protagonisti e attori capaci di creare cambiamento
nei loro quartieri, nelle loro città.
Le prime esperienze significative, realizzate nel
corso di questo primo anno, costituiscono una buona base per elaborare approcci e strumenti adatti a
fare in modo che i gruppi organizzati nei singoli Paesi
facciano rete e incidano sulle politiche giovanili della
Regione. Questa è infatti la sfida più importante: essere capaci di accompagnare un lavoro che crei sistemi
di partecipazione e di cittadinanza, gli elementi base
del quadro dei valori su cui costruire democrazie più
reali in America Latina.
Spesso quando pensiamo ai diritti umani in Argentina, Cile, Paraguay, non possiamo non tornare
con il ricordo al periodo della tortura, dei massacri,
delle lotte popolari e spesso clandestine. Ma pur consapevoli che non dobbiamo dimenticare, vogliamo
pensare ai diritti umani vissuti e violati oggi, nei nostri
quartieri e nelle modalità nuove con cui si violenta la
dignità umana nelle nostre città dell’America Latina,
dell’Africa, dell’Italia e dell’Europa. Partecipazione e
cittadinanza, impegno e legalità, sono i valori su cui
costruire il nostro piccolo contributo di oggi.
Per riassumere il senso del nostro impegno in
questi Paesi, vorrei sottolineare la rafforzata presenza
che anno dopo anno abbiamo garantito per esempio
in Argentina: sono infatti quasi a termine due importanti iniziative quali il progetto “Giovani Periferie”, nel
quale lavora Francesco Pulejo, già nostro operatore in
Cile e in Ecuador, e il progetto “Donne al Futuro”, iniziativa di microcredito portata avanti in partnership
con COSPE ed ISCOS a Tucuman e Misiones.
I risultati positivi di quest’ultimo progetto finanziato dalle Nazioni Unite ha fatto sì che sia stato
chiesto al Consorzio creato dal Progetto di portare
a termine un intervento anche nel Chaco, segno di
riconoscimento per il lavoro serio e positivo portato
avanti in questi anni.
Infine, sempre in Argentina, stiamo lavorando (ancora con il COSPE) a un progetto di economia sociale
che ha come obiettivo il rafforzamento di un Consorzio di 12 Fabbriche Recuperate dai lavoratori.
Giuseppe Cocco
Responsabile Programmi Argentina e Mercosud
La presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo dell'Unione europea. La responsabilità per il contenuto,
che non riflette in alcun modo le opinioni dell'Unione europea, spetta unicamente al Mlal ProgettoMondo
Da Santiago a Buenos Aires, da Asuncion a Rio e Montevideo, si continua a tessere la rete che cambierà la Regione del Mercosud
LA CARICA DEI PRIMI 190 GIOVANI AGENTI DI DIRITTI
Nel comune di Peñalolén, a Santiago de Chile, é
stato appena nominato dal Consiglio comunale il
primo Assessore alla Gioventú della storia. Le sue
funzioni sono quelle di permettere al Consiglio Comunale di varare provvedimenti e decisioni a favore
del mondo giovanile, partendo dal presupposto che
il giovane è una risorsa e non un problema.
Oggi Peñalolén può contare sui primi 30 Agenti
di Diritti, giovani formati in tema di diritti umani che
offrono una collaborazione attiva sul territorio in cui
vivono: ragazze e ragazzi organizzati in gruppi di volontariato che si occupano in particolare di educazione, anziani, ammalati, attraverso attività sociali.
I primi frutti di questo progetto cofinanziato dall’Unione Europea sono stati la raccolta e la rielabo-
razione, all’interno dei rispettivi gruppi giovanili, di
quanto appreso fino ad ora e di quanto vissuto in
occasione degli incontri e delle attivitá organizzate
come accompagnamento degli amici di Achnu.
Così gli Agenti di Diritti sono ora saliti a 90, e circa
altre 100 sono stati sensibilizzati in materia di Diritti
Umani e Politiche Pubbliche, Diritto, Culture Giovanili, e Sessuali.
I giovani come “Soggetti di Diritto” significa diventare attori protagonisti della realtá territoriali in
cui si vive e nella quale non sono riconosciuti diritti
a ricevere servizi. Diritti che non sono certo immutabili ma, anzi, risultato di un processo di secoli. Un
diritto che oggi consideriamo acquisito, non lo era
in passato e non é detto che lo sará nel futuro, come
per il diritto di voto alle donne, il diritto all’informazione e alla libera espressione, o il diritto a scioperare e manifestare. Recentemente in Argentina, a
Neuquen, un maestro é stato ucciso da un poliziotto
perché manifestava per il rinnovo del suo contratto.
Per non parlare del diritto alla sicurezza: a Rio de
Janeiro in Brasile, Italo Lopes dos Passos, un giovane
di uno dei gruppi del progetto, é stato ucciso mentre tornava a casa in auto con un amico. Due poliziotti li hanno affiancati e hanno sparato. Perché? E
anche se gli assassini sono stati arrestati Ítalo fa ormai parte delle statistiche, cioè é uno degli 8 morti
al giorno della Baixada Fluminense.
Dall’inizio dell’anno, a Rio de Janeiro, sono morte
1500 persone per cause violente, in maggior parte
giovani.
Con il lavoro di FASE, a Rio de Janeiro e a Recife,
70 giovani Agenti di Diritto stanno sensibilizzando
centinaia di altri giovani. Giovani che vivono nelle
periferie di due grandi metropoli che hanno deciso
che si puó e che si deve vivere diversamente. Allora
studiano, cantano in gruppi rap o hip hop, ballano,
realizzano cortometraggi, video musicali e partecipano alla politica locale, sensibilizzando vicini e amici. Grazie a loro, nella Baixada Fluminense, ci sono
ora due municipi che hanno nominato il loro primo
responsabile delle politiche per la gioventú.
In Uruguay, nella bella Montevideo, dove da poco si é tenuta la prima sessione del parlamento del
Mercosud, prosegue il lavoro del Abrojo con il Ministero di Educazione e i licei: 12 giovani insegnanti
Agenti di Diritti hanno fatto uno studio su curricula
scolastici e libri di testo: dalla matematica alla storia,
dalla scienza alla letteratura, hanno evidenziato come i diritti umani siano trasversali a ogni materia e
come in ogni materia sia possibile un approccio di
diritto che tocchi non solo gli argomenti delle lezioni, ma la scuola dal punto di vista dei diritti. Con il
coinvolgimento quindi di migliaia di studenti e decine di docenti.
In Argentina, 80 Agenti di Diritti dei municipi di
Brandsen, Pipinas, Berisso, Ensenada, La Plata, Quilmes, Magdalena, nella periferia della Gran Buenos
Aires stanno dimostrando una partecipazione e un
mericana per la Gioventú), con MTV America Latina,
con specifiche commissioni e spazi istituzionali del
Mercosud su Giovani e Diritti, con il Foro Giovanile
Mercosud di Porto Alegre (che si realizzerà a Florianopolis, in Brasile, nel prossimo settembre).
Inoltre, con gli amici argentini di SES, stiamo organizzando un evento che coinvolgerá 200 Agenti
di Diritti, in concomitanza alla settimana della Gioventú in Argentina, evento che ha l’ambizione di
coinvolgere molti altri giovani della Regione e anche dall’Italia.
interesse davvero unici. Con gli amici di Crear desde
la Educación Popular, hanno fatto un importante lavoro sui diritti negati, a cominciare dal diritto all’informazione. Analizzando giornali locali e nazionali,
hanno scoperto come sono visti i giovani: delinquenti o consumatori... in base al reddito.
Hanno lavorato su due fronti. Attivitá di sensibilizzazione attraverso murales in tutti i municipi con
la scritta: ¡Oid Mortales el grito de nuestros Derechos! (Ascoltate, o mortali, le grida dei nostri diritti!). Inoltre, sono riusciti a coinvolgere 2 movimenti
sociali nazionali, 20 funzionari pubblici dei municipi
e della provincia di Gran Buenos Aires e 5 organizzazioni, oltre a altri 250 giovani dei loro gruppi.
Tutto ciò per fare inserire nelle agende delle amministrazioni locali i temi d’interesse giovanili e influire così sulle politiche pubbliche provinciali.
In Paraguay, abbiamo iniziato recentemente un
dialogo con la Casa de la Juventud: un’associazione
di giovani che, dalla fine della dittatura, stanno lavorando per la creazione di Consigli della Gioventú in
4 Municipi della capitale Asunción.
A livello di Regione Mercosud, si stanno aprendo importanti spazi di partecipazione e incidenza
per il progetto: con la OIJ (Organizzazione Iberoa-
Aldo Magoga
capoprogetto Per Una Regione di Nuovi cittadini
i l
p a r e r e
Coloriamo tutti i muri!
Giovani dei municipi di La Plata, Punta Indio, Berisso, Ensenada, Brandsen e Quilmes si sono riuniti in
varie sessioni nei mesi di settmbre, ottobre, novembre e
dicembre per discutere sull’attuale situazione del rispetto dei loro diritti.
I temi principali sono stati: discriminazione, partecipazione giovanile, educazione ed inserimento nel mondo
del lavoro. Allo stesso tempo, hanno analizzato a fondo l’immagine che di loro offrono i mezzi di comunicazione. La conclusione è che nel 75% le definizioni sono
negative e i termini piú utilizzati sono “delinquente”,
“malvivente”, “malfattore”. Nella restante percentuale
dei casi, i giovani, vengono visti e rappresentati come
potenziali clienti.
Da qui, l’iniziativa di ricoprire i murid elle periferie
delle loro città con murales dallo slogan: “Ascoltate, o
Mortali, il grido dei nostri diritti”.
Emanuel 19 anni: “Il nostro obiettivo deve essere diminuire le disuguaglianze e rafforzare la solidarietà sui
nostri diritti che sono reali ed esistono, come è vero che
esistiamo noi”.
Rafael 22 anni: “Né i giornali, né le istituzioni dei
nostri quartieri capiscono: piú che colpevoli noi siamo
le principali vittime della discriminazione e della mancanza di dialogo”.
Martinica 22 anni: “Credo che quanto emerso dalla
ricerca sia la faccia reale del nostro territorio, i nostri
diritti di Giovanni devono costituire il cammino di lotta”.
Juan 21 anni: “Ciò che abbiamo analizzato mi ha
aperto gli occhi; non avevo mai riflettuto su quanto male
siamo considerati e con quanto disprezzo…”.
Manuela, 21 anni: “Questa esperienza mi sta servendo per conoscere i nostri diritti e per imparare a organizzarci e muoverci per demistificare l’immagine che la
società ha di noi”.
giovani argentini partecipanti al Progetto
per una Regione di Nuovi cittadini
primo piano
La casa della gioventù
l B REVI o
Dal 1989 il Paraguay è riemerso da un periodo di
dittatura militare durato quasi 35 anni. I giovani sono stati tra le maggiori vittime delle persecuzioni,
tanto che con l’avvento della democratica hanno
cominciato a riunirsi per celebrare la libertà riconquistata. Pur tuttavia, le rinnovate iniziative giovanili, avevano bisogno di modalità organizzative e di
coordinamento. Così nel 1994, in risposta a questa
necessitá improrogabile, un gruppo di giovani provenienti da diverse esperienze organizzative, hanno fondato il primo centro
di risorse per le organizzazioni giovanili del paese:
la Casa della Gioventú.
La Casa della Gioventú
ha come obiettivo quello
di incentivare l’associazionismo giovanile come
forma vitale nel processo
di costruzione di una societá nella quale equitá,
pluralitá e responsabilitá
intergenerazionale siano
guida per la costruzione
di nuove associazioni; uno “spazio” morale, fisico e
politico dove e dal quale i giovani leader e le organizzazioni giovanili possano imparare, progettare
e realizzare.
Fin dai suoi inizi, la Casa della Gioventú si é insediata in uno spazio caratterizzato per promuovere
l’ integrazione e la formazione di reti tra organizzazioni del settore giovanile, nella capitale Asunción, nella Regione Centrale e in varie altre regioni dell’interno. Attualmente aderisce al Comitato
Esecutivo della “Rete della Gioventú” del Paraguay
e, a livello internazionale, fa parte di varie reti ed organizzazioni come anche la Federazione Mondiale
delle Gioventú Democratiche (FMJD).
La Casa é organizzata in Gruppi di Lavoro su: Politiche Pubbliche per la Gioventú, Assistenza Scolastica, Giornate della Salute e Brigate Culturali, Brigate Internazionali di Solidarietá. Brigate di Lavoro
Volontario, Gruppi Teatrali, Spazio Giovane, Area Comunicazione, Unitá di Promozione dell’Occupazione
Giovanile, Area Istruzione,
comunicazione alternativa, Radio Rebelde.
La Casa della Gioventú
ha lavorato fino a doggi
con piú di 100 gruppi giovanili comunitari, con gli
amministratori responsabili degli Assessorati alla
Gioventú di 20 Amministrazioni locali, proponendo i giovani come attori
chiave per lo sviluppo
economico, sociale e politico delle rispettive comunitá. La Casa ha consentito la creazione di comitati locali per la gioventú ed
é riuscita a ottenere il miglioramento delle condizioni di vita di circa 500 giovani grazie a iniziative
di auto-impiego.
La Casa é così riuscita a superare la costante opposizione di quanti conservano un’opinione assai
limitata rispetto al ruolo centrale che la Gioventú
può e deve assumere nella vita politica del Paraguay.
[ IL MERCOSUD HA ORA UN PARLAMENTO. Lo scorso lunedì 7 maggio si è formalmente installato
il parlamento del Mecosud, con la partecipazione di deputati dell’Argentina, Brasile, Paraguay,
Uruguay e Venezuela (diritto di parola ma non di voto): 18 deputati per Paese che ora si riuniranno mensilmente. La sessione inaugurale è stata presieduta dal senatore Alfonso Gonzales
Nuñez del Paraguay, in qualità di Paese presidente nel semestre attuale, eletto successivamente presidente del Parlamento.
[ LA PRIMA BANCA DEL SUD. Argentina, Brasile, Bolivia, Ecuador, Paraguay e Venezuela, su proposta del venezuelano Hugo Chavez, stanno alacremente lavorando alla creazione della Banca
del Sud, che sarà presentata formalmente tra il 22 e 26 giugno, nel prossimo vertice dei presidenti. La Banca del Sud servirà a finanziare infrastrutture, commercio e sviluppo dei paesi
membri, permettendogli maggior autonomia rispetto alla Banca Mondiale ed all’Fondo Monetario Internazionale.
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Causale «Progetto Per una Regione di Nuovi Cittadini»