Associazione di Promozione Sociale “Faber Libertatis” Officine della

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Associazione di Promozione Sociale “Faber Libertatis” Officine della
Associazione di Promozione Sociale “Faber Libertatis”
Sede legale ed operativa di Padova
Via Alsazia, 3
35127 Camin Padova (PD)
Sede operativa di Venezia
Via Fratelli Bandiera, 158/A
30157 Marghera Venezia (VE)
Padova, 26 ottobre 2012
Officine della Legalità: il software libero e open source per la pratica della legalità
Lo scenario: informazione e società
Il concetto di software giorno per giorno si va ampliando, andando a comprendere settori da sempre campo di espressione dell'ingegno umano. I libri, i film, la musica sono esempi di forme che stanno diffondendosi sempre più per mezzo di supporti “impalpabili”: posso leggere un ebook, vedere un film in streaming e ascoltare musica con un lettore portatile. Chi studia e si vuole informare oggi usa Internet, legge blog, giornali online, fa ricerche su Wikipedia andando a sostituire i tradizionali veicoli di informazioni quali giornali, radio e telegiornali per l'informazione da una parte e le enciclopedie o i libri di testo nello studio. Noi stessi, quando siamo produttori di contenuti, testuali o multimediali, scriviamo documenti con un programma di videoscrittura, facciamo foto e filmati digitali con videocamere e cellulari e aggiorniamo il nostro profilo sui social network. Ogni giorno la nostra stessa esistenza ed interazione con la tecnologia produce e mette in moto la diffusione di informazioni digitali su di noi: l'utilizzo di bancomat, dei mezzi di comunicazione telematica e dei mezzi pubblici sono alcuni esempi.
Tutto questo rientra nel crescente dominio di tutto ciò che è impalpabile, digitale e riproducibile innumerevoli volte, caratteristiche che contraddistinguono quello che viene comunemente chiamato software. Siamo consumatori, utilizzatori e produttori, spesso inconsapevoli, di software. Ma quali garanzie ne traiamo? E come possiamo operare nel pieno rispetto della legalità? Il software è un prodotto dell'ingegno umano, e come tale è protetto dal diritto d'autore in quanto frutto del lavoro di un essere umano. Questo garantisce all'autore il rispetto della paternità, il diritto a deciderne la destinazione e di vedere riconosciuta la sua qualità di ideatore anche nel caso di opere derivate. Se lo desidera, questi può ottenere anche lo sfruttamento commerciale della sua opera, ma ciò non è necessariamente obbligatorio. Con queste caratteristiche, il software entra a far parte del mondo delle idee, che al suo pari hanno cicli di vita simili. Affinché le idee buone di democrazia, libertà, scienza e conoscenza possano davvero contribuire a costruire una società migliore, devono potersi diffondere liberamente, essere discusse, rielaborate e usate per sostenere il confronto e la condivisione. Il software inteso come programmi e applicazioni informatiche hanno acquisito un grosso peso, soprattutto economico, come prodotti industriali e commerciali. Aziende tra le più grandi e influenti al mondo operano nel mercato della produzione di programmi ed il loro interesse è vendere quelle che sono comunemente note come licenze, ovvero concessioni d'uso, accanto ad altri servizi quali l'assistenza, il supporto, la formazione e altri prodotti correlati. Tutti questi costi per l'utente contribuiscono a pagare il lavoro di chi è preposto alla creazione del prodotto finale, ma la licenza d'uso ha il difetto di non rendere l'acquirente proprietario di nulla di fisico. A volte le restrizioni della licenza mi costringono a delle limitazioni d'uso, quali il divieto di installare il programma su più computer, o ancora cederlo e passarne una copia ad un amico.
Qualcosa di simile avviene con i film e la musica, e addirittura i libri. Per godere del piacere della musica di un artista che apprezzo, posso pagare il biglietto di un suo concerto oppure acquistarne un CD musicale. Nel secondo dei casi ottengo qualcosa di fisico, ma ciò che maggiormente mi interessa è provare delle emozioni ascoltandolo, proverei le stesse emozioni anche con file musicale. Così avviene anche con i film, visti al cinema Web: http://faberlibertatis.org/
E-mail: [email protected]
Codice Fiscale: 92167500286
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BAN: IT82 B033 5901 6001 0000 0010 014
Banca Prossima - filiale 05000 - Milano
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o in televisione, in streaming su Internet oppure con un DVD acquistato che in più arricchisce la propria videoteca. Il costo del biglietto e per l'acquisto dei supporti contribuisce al complesso sistema economico del mondo dello spettacolo, a pagare squattrinati cassieri e ad alimentare colossi economici o fortune personali. Solo parzialmente sostiene il lavoro degli artisti, scrittori, attori, registi e musicisti che ci fanno emozionare.
Il software, sia esso un programma, oppure un film, della musica, o ancora un libro, convertiti in formato digitale, hanno, a differenze delle tradizionali forme di fruizione, la proprietà intrinseca dell'illimitata riproducibilità e della condivisione per via telematica tra persone anche molto lontane, a punto da costituire il mezzo per lo sconfinando nella pirateria e la contraffazione.
Quello che rappresenta un vantaggio dell'informazione digitale per l'utente finale e il fruitore, nel caso di prodotti commerciali, costituisce una perdita per l'industria dell'informatica o dello spettacolo e la legge protegge le prerogative dei produttore punendo i comportamenti illeciti e le violazioni del diritto d'autore.
Cambiare prospettiva: l'informazione libera come la cultura
E' però possibile che la riproduzione e la condivisione del software e dei contenuti non solo siano permesse ma addirittura auspicate dallo stesso autore e ciò avviene nel caso questi abbia liberamente scelto di concedere la propria opera assicurando all'utente alcune o tutte le libertà. In un circolo virtuoso di libere volontà, si può in tal caso arrivare alla diffusione del software allo stesso modo delle buone idee. Ognuno può condividerle, diffonderle e sfruttarle. E se l'utente si sente a sua volta autore, ne può trarre ispirazione, migliorarle o riutilizzarle al fine di creare qualcosa di completamente nuovo.
In alcuni casi si parla di pubblico dominio, ovvero se l'opera è concessa senza limitazioni e spesso senza garanzie. Il pubblico dominio è il caso di opere di autori scomparsi da molto tempo, in questo caso non vi sono più diritti di sfruttamento. Per la diffusione della cultura si tratta della condizione ideale, in quanto queste opere sono patrimonio di tutti noi e dell'umanità intera, ma non sempre “vivono” nel nostro tempo con la reinterpretazione e rischiano di restare fossilizzate.
Il software invece “vive” giorno per giorno con noi e può o deve crescere assieme alle nostre esigenze e ai nostri gusti: un programma può essere migliorato e gli errori, che inevitabilmente porta con sé, venire risolti, un pezzo musicale reinterpretato, oppure un film realizzato montando materiale video già prodotto. L'autore può permettere la modifica, il miglioramento o la semplice collaborazione, sempre nei limiti da lui posti, da parte di altri soggetti, oppure si può immaginare che i materiali di partenza siano stati messi a disposizione da altri autori. Il circolo virtuoso delle idee di cui dicevamo sopra, in tal modo cresce e si alimenta: una collaborazione è possibile tra autori, fruitori, creativi, ideatori, traduttori e semplici utenti per creare cose belle e utili che tutti possono usare e apprezzare nel pieno rispetto dei diritti e delle regole.
La libertà e l'informazione sono valori che si alimentano a vicenda in un regime di regole condivise, conoscere queste regole e sfruttarle ci rende liberi, informati e consapevoli. Alcuni esempi
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I programmi che si possono liberamente distribuire e usare, quasi sempre gratuitamente, e che possono essere presi a spunto e migliorati dagli stessi utenti che vogliano contribuire, sono detti software libero oppure open source. Programmi come questi gestiscono gran parte di Internet, come pure gli smartphone più avanzati, e possono finire usati nelle macchine di Formula 1 come pure nel televisore di Web: http://faberlibertatis.org/
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casa. Alcuni di questi innumerevoli programmi si possono scegliere anche per svolgere i lavori più frequenti al computer oppure per scoprire campi ed applicazioni inimmaginabili. Se adottati a scuola, si possono copiare legalmente affinché gli studenti gli usino a casa ed essi stesso li possono passare agli amici. Non si rischia l'infezione da virus informatici perché non si scarica nulla di insicuro e non testato. Una volta scelto Linux come sistema operativo, computer e periferiche datati possono tornare ad essere funzionali anche se non sono più supportati dai sistemi proprietari. Nel caso si abbia bisogno d'aiuto, si può contare su comunità virtuali di utenti disponibili a dare una mano e dei consigli.
Accanto ai programmi, anche le informazioni posso essere trasmesse per mezzo di formati aperti, contrapposti a quelli proprietari e chiusi, che ne garantiscono la trasparenza e la compatibilità. Se usiamo questi formati nei nostri documenti, abbiamo la garanzia da una parte di non trasmettere informazioni indesiderate su noi stessi e dall'altra la massima facilità di accesso per tutti. Non dobbiamo acquistare o far acquistare un prodotto commerciale per operare con i nostri stessi documenti, in quanto c'è sicuramente disponibile un'applicazione gratuita liberamente scaricabile per aprirli.
Si stanno diffondendo in tutti i settori, contenuti creativi liberi e di libero accesso, dalla musica d'autore, ai filmati amatoriali, dai libri di testo scolastici ai romanzi e fumetti collaborativi. Affinché l'opera dell'autore sia protetta dalla violazione del diritto d'autore, ma sia fruibile dal più ambio pubblico di appassionati, sono rilasciati con licenza Creative Commons, la stessa impiegata per gli articoli di Wikipedia.
I contenuti e i software liberi sono privi di DRM (Digital Rights Management) ovvero di meccanismi per il controllo dal rischio di contraffazione di un programma o di un contenuto, per cui sono libero di prestare un libro digitale o un file musicale come se fossero un libro o un CD normale, e la persona a cui lo presto può ricopiarlo senza alcuna limitazioni.
Linkopedia
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http://www.linux.it/Vademecum http://www.medialibrary.it http://www.creativecommons.it/ http://it.wikipedia.org/ http://www.jamendo.com/it/ http://www.matematicamente.it/manuale_matematica/ http://www.dossierscuola.it/ Web: http://faberlibertatis.org/
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