Relazione sui conti annuali dell`Ufficio per l

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Relazione sui conti annuali dell`Ufficio per l
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15.12.2011
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
C 366/167
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio 2010,
corredata delle risposte dell’Ufficio
(2011/C 366/30)
INTRODUZIONE
1.
L’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (di se­
guito l’«Ufficio»), con sede ad Alicante, è stato istituito dal re­
golamento (CE) n. 40/94 del Consiglio del 20 dicembre
1993 (1). Esso ha il compito di attuare la normativa UE su
marchi, disegni e modelli, che conferisce alle imprese una pro­
tezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea (2).
controllo interni necessari per la compilazione di conti de­
finitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o
errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle
operazioni su cui sono basati i conti.
La responsabilità della Corte
2.
Il bilancio 2010 dell’Ufficio è ammontato a 365 milioni di
euro rispetto ai 338 milioni di euro dell’esercizio precedente.
Alla fine dell’esercizio, il personale dell’Ufficio era costituito da
741 agenti, contro i 742 dell’esercizio precedente.
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3.
In virtù dell’articolo 287, paragrafo 1, secondo comma
del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte
ha esaminato i conti annuali (3) dell’Ufficio, che includono
«gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bi­
lancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, non­
ché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono
basati tali conti.
4.
La presente dichiarazione è destinata al comitato del
bilancio dell’Ufficio, conformemente all’articolo 137 del re­
golamento (CE) n. 40/94 del Consiglio.
La responsabilità del presidente
5.
In qualità di ordinatore, il presidente dà esecuzione alle
entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al
regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria respon­
sabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il pre­
sidente ha il compito di porre in essere (7) la struttura or­
ganizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e
(1) GU L 11 del 14.1.1994, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività
dell’Ufficio, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione
finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce, inter alia, il tasso
di esecuzione degli stanziamenti, nonché un riepilogo degli storni di
stanziamenti tra le varie voci di bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del
risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di
variazione del patrimonio netto e l’allegato agli stati finanziari, che
include una descrizione delle principali procedure contabili nonché
altre informazioni esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di
risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della
Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
6.
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del pro­
prio audit, una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti
annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle opera­
zioni sottostanti.
7.
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai princìpi
internazionali di audit e ai codici deontologici IFAC e IS­
SAI (9). In base a tali princìpi, la Corte è tenuta ad applicare
princìpi etici ed a programmare e svolgere i propri audit in
modo da ottenere una garanzia ragionevole dell’assenza di
inesattezze rilevanti nei conti, nonché della legittimità e
regolarità delle operazioni sottostanti.
8.
L’audit della Corte comprende l’esecuzione di proce­
dure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli im­
porti e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla
legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le proce­
dure scelte, compresa la valutazione del rischio di inesat­
tezze rilevanti nei conti o di operazioni illegittime o irrego­
lari, siano esse dovute a frode o a errore, dipendono dal
giudizio professionale degli auditor. Nello svolgere tali valu­
tazioni di rischio, vengono esaminati i controlli interni ap­
plicati dall’entità alla compilazione e presentazione dei conti,
allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circo­
stanze. L’audit della Corte include altresì una valutazione
dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ra­
gionevolezza delle stime contabili elaborate dai responsabili,
nonché la valutazione della presentazione complessiva dei
conti.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della
contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo
VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da
ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del
10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regola­
mento finanziario dell’Ufficio.
(9) Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federa­
tion of Accountants — IFAC) e Princìpi internazionali delle Istituzioni
superiori di controllo (International Standards of Supreme Audit Insti­
tutions — ISSAI).
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9.
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti
forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione
dei giudizi esposti qui di seguito.
Giudizio sull’affidabilità dei conti
(10)
10.
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio
presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la
posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2010,
nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa
per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle dispo­
sizioni del regolamento finanziario.
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su
cui sono basati i conti
11.
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono
basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al
31 dicembre 2010 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti,
legittime e regolari.
12.
I commenti che seguono non mettono in discussione i
giudizi della Corte.
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
13.
L’Ufficio non ha adottato norme per il rimborso delle
tasse. I rimborsi relativi agli esercizi 2005, 2006 e 2007 sono
tuttora pendenti nei rendiconti al 31 dicembre 2010.
14.
Nel 2010 sono stati spesi 15 milioni di euro per 156
consulenti. Tra questi, 29 avevano lavorato presso la sede del­
l’Ufficio a tempo pieno per oltre cinque anni e sette per oltre
nove anni. È opportuno valutare i costi ed i benefici connessi a
queste modalità di ricorso a consulenti esterni.
SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI ESPRESSE PER L’ESER­
CIZIO PRECEDENTE
15.
La liquidità di cassa detenuta dall’Ufficio al 31 dicembre
2010 ammontava a 495,4 milioni di euro (474,2 milioni di
euro nel 2009). L’Ufficio ha adottato una politica in materia di
gestione della tesoreria. L’eccedenza di bilancio accumulata al
31 dicembre 2010 era di 428,8 milioni di euro. Il dato corri­
spondente per il 2009 era di 402,6 milioni di euro.
16.
Per diversi anni, le tasse riscosse dall’Ufficio per i servizi
prestati sono state superiori ai costi reali sostenuti, il che ha
determinato l’accumulo di questa consistente eccedenza di bi­
lancio, che continua a crescere.
La presente relazione è stata adottata dalla sezione IV, presieduta da Igors LUDBORŽS, membro
della Corte dei conti, a Lussemburgo nella riunione del 27 settembre 2011.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 30 giugno 2011 sono perve­
nuti alla Corte il 1o luglio 2011. I conti annuali definitivi sono
pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ o
http://www.oami.europa.eu/
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ALLEGATO
Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Alicante)
Competenze e attività
Ambiti di competenza
dell’Unione secondo il trattato
(Articoli 36 e 56 del trattato sul
funzionamento dell’Unione europea)
Libera circolazione delle merci
I divieti o restrizioni giustificati da motivi di tutela della proprietà industriale e
commerciale non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una
restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri.
Le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione sono vietate nei
confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato membro che non sia
quello del destinatario della prestazione.
Competenze dell’Ufficio
Obiettivo
[Regolamento (CE) n. 40/94 del
Consiglio]
Attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli che conferisce alle imprese il
diritto di acquisire una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea.
Compiti
— Ricezione e deposito delle domande di registrazione.
— Esame delle condizioni di deposito e di compatibilità con la normativa UE.
— Ricerca presso i servizi della proprietà industriale degli Stati membri sull’esistenza
di marchi nazionali anteriori.
— Pubblicazione delle domande.
— Esame dell’eventuale opposizione di terzi.
— Registrazione o rigetto delle domande.
— Esame delle domande di decadenza o di nullità.
— Trattamento dei ricorsi contro le decisioni.
Organizzazione
1 — Consiglio d’amministrazione
Composizione
— Un rappresentante per Stato membro, un rappresentante della Commissione
nonché i rispettivi supplenti.
Compiti
— Consigliare il presidente nelle materie di competenza dell’Ufficio.
— Stilare gli elenchi di candidati (articolo 120) alle funzioni di presidente, vicepre­
sidenti, presidenti e membri delle commissioni di ricorso.
2 — Presidente dell’Ufficio
— Nominato dal Consiglio sulla base di un elenco di tre candidati al massimo,
compilato dal consiglio di amministrazione.
3 — Comitato del bilancio
Composizione
— Un rappresentante di ciascuno Stato membro ed un rappresentante della Com­
missione, nonché i rispettivi supplenti.
Compiti
— Adottare il bilancio, il regolamento finanziario, dare atto al presidente dell’esecu­
zione del bilancio, fissare il prezzo delle relazioni di ricerca.
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4 — Decisioni nell’ambito delle procedure
Le decisioni sono prese da:
— gli esaminatori,
— le divisioni di opposizione,
— la divisione legale e di amministrazione dei marchi,
— le divisioni di annullamento,
— le commissioni di ricorso.
5 — Audit esterno
Corte dei conti.
6 — Autorità competente per il discarico
Comitato del bilancio dell’Ufficio.
Risorse messe a disposizione
dell’Ufficio nel 2010 (2009)
Bilancio
365 (338) milioni di euro.
Effettivi al 31 dicembre 2010
643 (658) posti nella tabella dell’organico, di cui occupati 608 (614) + 133 (128)
altri posti (contratti ausiliari, esperti nazionali distaccati, agenti locali ed interinali,
consiglieri speciali).
Totale effettivi: 741 (742)
Attività e servizi forniti nel
2010 (2009)
Marchi
Numero di domande: 98 200 (88 300)
Numero di registrazioni: 100 800 (90 000)
Numero di opposizioni ricevute: 17 700 (13 900)
Ricorsi presso le commissioni di ricorso: 2 570 (1 588)
Ricorsi in sospeso: 2 157 (1 378)
Disegni e modelli
Disegni pervenuti: 74 700 (69 500)
Disegni registrati: 73 500 (71 500)
Fonte: Informazioni fornite dall’Ufficio.
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RISPOSTE DELL’UFFICIO
13.
L’Ufficio intende emettere una decisione amministrativa nel 2011 e rafforzare le procedure di con­
trollo interno al fine di ridurre gli importi pendenti da adeguare negli stati finanziari.
14.
Alla fine del 2010 l'Ufficio ha avviato un audit informatico per meglio bilanciare e adeguare la
politica legata alla politica di esternalizzazione in generale.
A seguito del suo piano strategico, emesso nel maggio 2011 e approvato in una sessione congiunta dal
Consiglio di amministrazione e dal Comitato del bilancio, l’Ufficio sta rivedendo ulteriormente la sua
strategia di approvvigionamento prendendo in considerazione l’analisi costi-benefici e i principi di efficienza
ed efficacia. L’Ufficio sta prendendo misure volte a internalizzare funzioni specializzate e critiche e a mettere
in atto una struttura di governance appropriata e un quadro di approvvigionamento per la gestione dei
contraenti esterni.
15.
La liquidità di cassa dell’Ufficio al 31 dicembre 2010 comprende 67 milioni di euro di pagamenti
anticipati effettuati dai suoi clienti e stanziamenti riportati dal 2010 al 2011, ragion per cui questo importo
non può essere ritenuto un’eccedenza dell’Ufficio. (Nel 2009 l’importo equivalente era pari a 72 milioni di
euro).
Come conseguenza della politica di gestione della tesoreria adottata dal Comitato del bilancio (secondo le
raccomandazioni della Corte del conti), i fondi dell’Ufficio vengono depositati presso banche centrali, istituti
di credito che hanno un rating di tripla A e altre banche internazionali di eccellente reputazione. Si è inoltre
disposta una rendicontazione annuale al Comitato del bilancio.
Per quanto concerne l’eccedenza di bilancio accumulata a fine esercizio, nel 2005 e nel 2009 l’Ufficio ha
ridotto le tasse, con un impatto negativo sulle entrate provenienti dalle tasse relative ai marchi comunitari
pari rispettivamente al 24 % e al 30 % (sulla base dei preventivi di spesa).
I seguenti elementi ridurranno sensibilmente l’eccedenza di bilancio accumulata.
In primo luogo, gli investimenti per attuare il piano strategico approvato dal Consiglio di amministrazione e
dall’Autorità di bilancio dell’Ufficio nel maggio 2011 rivolti all’eccellenza organizzativa e alla cooperazione
internazionale, per un importo di 129 milioni di euro. Il piano strategico comprende investimenti immo­
biliari per un importo di 69 milioni di euro, il fondo di cooperazione per 40 milioni di euro, 4 milioni di
euro per l’ulteriore semplificazione e modernizzazione dell’infrastruttura informatica e altri importanti
progetti che contribuiranno alla realizzazione degli obiettivi succitati.
In secondo luogo, contribuiranno a un bilancio più equilibrato anche le nuove imminenti proposte legi­
slative attualmente in corso di preparazione da parte della Commissione, tese a rivedere la legislazione
dell’UE sui marchi e l’accordo politico per distribuire il 50 % della tassa di rinnovo agli uffici nazionali dei
marchi come base per la cooperazione per migliorare l’armonizzazione delle prassi e gli strumenti nel
campo dei marchi e dei disegni a beneficio degli utenti (cfr. la conclusione del Consiglio del 25 maggio
2010 sulla revisione futura del sistema dei marchi nell'UE).
In terzo luogo, la Commissione sta considerando d’introdurre un sistema di revisione biennale della
situazione finanziaria dell’Ufficio.
In quarto luogo, l’Ufficio è pronto a diventare un’agenzia della proprietà intellettuale dell’UE, promuovendo
gli interessi dell’intera UE, e a creare una rete europea con gli uffici nazionali nell’interesse degli utenti finali.
In linea con quanto sopra, la Commissione e l’Ufficio hanno recentemente firmato un memorandum d’intesa
che assegnerà all’Ufficio un certo numero di attività collegate all’Osservatorio europeo della contraffazione e
della pirateria. La Commissione ha avanzato una proposta legislativa [COM(2011) 288)] per attuare il pieno
trasferimento dell’osservatorio dell’UE all’Ufficio, evitando la duplicazione delle agenzie dell'UE. La valuta­
zione dell’impatto iniziale dei costi di gestione di questo osservatorio va da 3,3 milioni di euro a 5,5 milioni
di euro all’anno.
L’autonomia finanziaria e amministrativa prevista dal regolamento istitutivo dell’Ufficio, rispecchiata anche
dal suo quadro finanziario, ha permesso all'Ufficio di mettere in atto strumenti per migliorare sensibilmente
i parametri delle prestazioni in un ambiente utente rigoroso e mutevole e di migliorare la sua sana gestione
finanziaria.
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16.
È vero solo in parte che l’abbassamento delle tasse causerà automaticamente un abbassamento
dell’eccedenza dell’Ufficio. L’esperienza ha mostrato che la quantità delle domande pervenute è aumentata
considerevolmente quando si è attuata questa misura. Infatti, nello stesso periodo, l’incremento delle do­
mande di marchio ha significativamente compensato la riduzione delle tasse in termini di reddito.
Inoltre, l’attuazione del piano strategico approvato dagli organi direttivi dell’Ufficio e gli altri elementi a cui
si fa riferimento nell’osservazione 15 porteranno progressivamente l'Ufficio a un bilancio in pareggio e
assorbiranno una parte significativa dell’eccedenza accumulata per finalità meramente legate al sistema di
proprietà intellettuale.
Infine, l’Ufficio desidera evidenziare che il regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio sul marchio comu­
nitario racchiude chiaramente il principio di coesistenza tra il sistema dei marchi, dei disegni e dei modelli
comunitario e nazionale.
In rispetto della volontà del legislatore, l’UAMI sta attuando un piano strategico che elabora misure concrete
per sviluppare ulteriormente questo modello a vantaggio degli utenti e dell’industria.
L’Ufficio ritiene che riduzioni indiscriminate delle tasse non solo non implicheranno necessariamente una
riduzione dell’eccedenza, ma metteranno anche a rischio la sopravvivenza degli uffici nazionali.
15.12.2011