INCONTRO SUL PROGETTO AGROPOLO DEL MAROCCO

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INCONTRO SUL PROGETTO AGROPOLO DEL MAROCCO
INCONTRO SUL PROGETTO AGROPOLO DEL MAROCCO: CREAZIONE DI UNA “CITTADELLA DELL’AGRICOLTURA” A RABAT :
STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGETTO ED OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE.
La Provincia, in collaborazione con l’Università ed il Parco Scientifico e Tecnologico Parma Tecninnova, organizza un incontro per
presentare alle imprese le opportunità di inserimento nel progetto “Agropolo” di Rabat. L’incontro si terrà il prossimo 27 novembre, dalle
ore 9 alle ore 11, presso la Sala Savani della sede di p.le della Pace 1.
Premessa
Il progetto nasce nel 2006 a seguito della richiesta da parte della Wilaya di Rabat alla Provincia di Parma di cooperare, in considerazione delle
competenze del nostro territorio in tema di agroalimentare, per realizzare un Centro polivalente per la promozione della produzione agricola marocchina
che dovrebbe diventare il punto di riferimento per tutta l’Africa francofona.
La Wilaya è un ente pubblico marocchino analogo ad una nostra Regione con compiti anche di Prefettura; lo Wali di Rabat Hassan Amrani, di diretta
nomina da parte del Re, è tra i promotori e sostenitori principali del progetto, cui partecipa il Ministero marocchino dell’Agricoltura, l’Università di Rabat
Hassan II, le più importanti strutture nazionali per la ricerca tecnico-scientifica nell’agroalimentare e le rappresentanze degli imprenditori.
Per sviluppare questo intervento la Provincia ha dato vita ad un gruppo di lavoro insieme al Parco Scientifico e Tecnologico Parma Tecninnova e
all’Università degli Studi di Parma, i quali hanno realizzato uno studio di fattibilità sull’Agropolo, anche grazie ad un finanziamento ottenuto dal Ministero
dello Sviluppo Economico-ICE.
Lo studio di fattibilità è stato ultimato e presentato ai referenti marocchini lo scorso 12 ottobre 2009; il progetto è stato approvato e la creazione
dell’Agropolo sta per prendere avvio. Si intende dunque portare a conoscenza delle imprese quali opportunità vi sono di inserimento nel progetto e di
sviluppo di business.
Il progetto gode dell’appoggio delle massime autorità del Marocco, dell’ICE Roma e dell’ICE Casablanca, dell’Ambasciata d’Italia in Marocco. Ad ottobre
2007 è stato sottoscritto un protocollo di cooperazione tra Provincia di Parma e Wilaya di Rabat, per supportare progetti di sviluppo congiunto, nell’ambito
dei quali le imprese provinciali possono trovare supporto e tutela.
Anche l’Università di Parma e quella di Rabat, l’Hassan II, hanno sottoscritto, ad ottobre 2009, un accordo per attivare percorsi congiunti di formazione.
Come sarà strutturato l’Agropolo
L’Agropolo sorgerà all’interno di un’area di circa 250 ettari, a 10 km da Rabat, dove sono già presenti alcune strutture ricettive, laboratori per analisi nel
settore vegetale, stalle per allevamento di ovini e dove molti ettari sono già coltivati con diverse specie vegetali (ulivo, argan, alberi da frutto, piante
aromatiche, cereali, etc.) con finalità di ricerca. Le attuali strutture sono da potenziare, tutte le altre sono da costruire ex novo.
L’Agropolo in sintesi dovrebbe avere al proprio interno queste funzioni:
- strutture per la ricerca e sviluppo nel settore vegetale, ed agrolimentare in genere, con laboratori per l’analisi e la ricerca e l’utilizzo di nuove
tecnologie
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centro di formazione sui temi dell’agroalimentare (sviluppo tecnologico, sicurezza e qualità, certificazioni internazionali, proprietà intellettuale e
brevetti..)
- esposizione di prodotti agricoli marocchini e internazionali in regime di libero scambio all’interno di una free zone area (Fiera permanente) con
possibilità di acquisto degli stessi da parte degli operatori internazionali e nazionali;
- spazi per ospitare strutture di rappresentanza marocchine quali la futura Authority sulla sicurezza e qualità delle produzioni alimentari e la Nuova
Agenzia delle Produzioni Vegetali; o estere (es. italiane), uffici per organizzare incontri tra imprenditori e per l’organizzazione di convegni e seminari
- centro alberghiero, con camere e ristorante.
Lo studio di fattibilità presenta una proposta specifica di sviluppo dell’Agropolo, dal punto di vista:
- delle aree e funzioni specifiche da prevedere
- dell’inquadramento giuridico del centro
- del piano dei costi.
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Area della periferia di Rabat nella quale si svilupperà l’Agropolo
Le principali aree funzionali previste sono:
Vetrina agricola di ricerca e formazione: spazio un cui saranno effettuate le attività di ricerca in campo agricolo sui vegetali, specie quelli coltivati nello
stesso Agropolo (anche attraverso vivai). E’ previsto il potenziamento delle infrastrutture già esistenti (es. i laboratori) aggiungendone di nuove per
aumentare la capacità di ricerca e di formazione in loco. Le attività di ricerca saranno collegate con le massime strutture di ricerca del Marocco e sarà
organizzata una formazione ad hoc su questi temi.
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Vetrina dei prodotti agricoli: è prevista un’ area franca di mercato a libero scambio, aperta al pubblico degli operatori di settore, costituita da una piazza
centrale con spazi modulari nella quale i produttori locali e stranieri potranno esporre i propri prodotti e nella quale si condurranno le contrattazioni. In
questo luogo è poi prevista un’area in cui saranno centralizzati i servizi per il mercato (gestione informatizzata commesse, logistica in ingresso ed in uscita
ecc…). Quest’area diventerà anche la sede delle Fiere di Rabat. Gli spazi saranno costruiti direttamente dagli investitori su lotti da loro ottenuti in
concessione dalla società immobiliare che avrà in gestione i terreni e gli spazi sul sito.
Vetrina tecnologica di ricerca e formazione: spazio dedicato alla promozione della tecnologia agro-alimentare e dei relativi impianti. Oltre ad essere
uno spazio dimostrativo e commerciale (le imprese che vendono tecnologie avranno qui il loro punto di promozione), la vetrina sarà anche un laboratorio
per la costituzione futura di un gruppo di ricerca applicata italo-marocchino che lavorerà sull’implementazione, sviluppo e divulgazione di nuove tecnologie
non solo nel campo della trasformazione ma anche e soprattutto del condizionamento e confezionamento di alimenti freschi.
Area servizi: qui troveranno posto ad es.: gli uffici della società di gestione dell’Agropolo, aule per la formazione, una nuova Agenzia per la qualità e
l’igiene degli alimenti sul modello dell’Efsa, un punto informativo e di raccolta bisogni delle Associazioni degli imprenditori, degli agricoltori e dei
commercianti marocchini, una Banca marocchina per il micro e macrocredito ed altri servizi vari (es. nostri uffici di rappresentanza).
Che opportunità si aprono per le imprese di Parma
Sulla base di quanto finora descritto è evidente il potenziale interesse per le imprese di :
- edilizia e costruzioni;
- allestimenti per uffici e laboratori;
- infrastrutture viarie;
- ambiente ed ecologia;
- impiantistica alimentare
- meccanizzazione agricola
- costruzioni
- strumentazione per laboratori di analisi
- imprese operanti nel settore agroalimentare interessate all’acquisto di frutta, vegetali
- imprese operanti sui temi della certificazione di qualità, della sicurezza e qualità alimentare, della strumentazione per la tracciabilità
nell’agroalimentare
- servizi per la formazione nell’agroalimentare
- ed ulteriori specifici ambiti che si potranno aprire a seguito dei contatti commerciali attivati.
Al momento, sulla base dei bisogni che i partners marocchini di progetto ci hanno già evidenziato, vi sono queste sicure aree di potenziale business:
- necessità di moderni sistemi di gestione delle acque e di irrigazione per favorire la lavorazione dei terreni che soffrono di particolare siccità, ridurre la
zone desertiche e favorire il ripopolamento delle campagne
- sviluppo di nuove tecniche di produzione in agricoltura
- sviluppo impianti per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli
- sistemi per la tracciabilità nell’agroalimentare
- sistema di certificazioni per l’esportazione dei loro prodotti agricoli nel mondo.
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Alcuni dati aggiuntivi
La costruzione dell’Agropolo dovrebbe avere inizio a partire dal 2010; l’investimento complessivo per il governo marocchino sarà di circa 20 milioni di euro.
La società di gestione dell’Agropolo sarà una società mista pubblico-privata che vedrà la partecipazione dei Ministeri delle Finanze, dell’Interno e
dell’Agricoltura della Wilaya di Rabat-Salè-Zemmour-Zaer, di banche e di privati investitori. E’ richiesta anche una partecipazione delle Istituzioni di
Parma, che potranno valutare anche di aprire un ufficio di rappresentanza nell’Agropolo stesso.
Riteniamo che le prime imprese potenzialmente interessate al progetto potrebbero essere quelle del settore edile, costruzioni in genere, impianti di
illuminazione, realizzazione di strade, allestimenti sale congressi e centri di formazione, allestimento laboratori di analisi e centri di ricerca, cioè tutte quelle
imprese in grado di realizzare la “struttura Agropolo”. In un secondo momento saranno coinvolte anche le imprese di impiantistica alimentare e di
meccanica agricola (anche se è bene segnalare fin da ora un eventuale interesse anche da parte di queste ultime, quindi invitiamo tutti alla partecipazione
all’incontro).
Le modalità specifiche di inserimento delle imprese nel progetto saranno definite, una volta cantierati i lavori, in base alle normative locali. In questa fase
riteniamo in ogni caso importante raccogliere le adesioni delle imprese che si candidano a realizzare determinate parti del progetto che sarà presentato il
prossimo 27 novembre (o comunque a sviluppare business con il Marocco), affinché il team di progetto e le Istituzioni locali coinvolte, in raccordo con le
Associazioni di categoria, possano promuovere il loro inserimento con le autorità marocchine fin dalle fasi iniziali dei lavori.
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