Ambulanza fermata dai treni: l`equipaggio arriva a piedi
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Ambulanza fermata dai treni: l`equipaggio arriva a piedi
[46 ] LA PROVINCIA BASSA COMASCA MERCOLEDÌ 7 OTTOBRE 2009 [ CADORAGO ] Ambulanza fermata dai treni: l’equipaggio arriva a piedi Attese troppo lunghe alle barriere di Caslino, la minoranza accusa la giunta CADORAGO Squilla il telefono, sabato sera, alla sede della Croce Azzurra di Cadorago: richiesta di un intervento urgente a Caslino al Piano; sollecitamente partono uomini con un mezzo. La persona da soccorrere è domiciliata nella parte est del paese; l’ambulanza arriva in prossimità del passaggio a livello, le sbarre sono abbassate, strombazza, ma la vicina stazione non è più presidiata: passa un treno, passa l’altro, sono circa le 19.30, passa il tempo che potrebbe essere prezioso, alla fine due soccorritori scendono dal mezzo e con gli strumenti di prima necessità, si chinano, passano sotto le sbarre e attraversano a piedi la strada ferrata per guadagnare tempo. L’autoambulanza li raggiunge poi. Stefano Clerici, Presidente dell’Ente, conferma l’accaduto e aggiunge «I nostri uomini hanno dato il massimo, rischiando di persona nell’attraversare di sera i binari». La gente di Caslino è conscia del problema e pur ammettendo di essersi vista accorciare i tempi di abbassamento delle sbarre a seguito di interessamento presso Le Nord da parte dell’Amministrazione comunale, invocano il ritorno del presidio della stazione ferroviaria, che essendo ubicata in centro al paese non può essere affidata all’automazione. Altro episodio analogo a quello di sabato sera si è verificato lunedì mattina, ma in quel caso i soccorritori hanno preferito procedere con l’autoambulanza fino a Lomazzo, transitare nel sottopassaggio, poi ritornare lungo la via parallela a Caslino, zona est. «Ci siamo – afferma la capogruppo di Insieme-Tre Stelle – Silvana Verga - Le conseguenze di una scelta sciagurata delle Nord e di un’altrettanta indifferente latitanza del sindaco Pagani ai reali problemi di sicurezza presentano il conto: il paventato caso dell’automezzo di soccorso bloccato in attesa di un passaggio a livello chiuso e incustodito si è avverato a Caslino al Piano per ben due volte in meno di due giorni: sabato alle ore 19.30 e lunedì alle 6.30 del mattino. L’automazione di quella stazione e dei passaggi a livel- lo è assolutamente incompatibile con le più elementari norme per la sicurezza. Si tenga presente che nella zona est c’è una scuola materna. Siamo intenzionati come minoranza a intraprendere azioni mirate a sollevare e rendere visibile il problema di fuori dei confini locali» . Il sindaco Franco Pagani si dichiara più che consapevole del problema, purtroppo di non facile soluzione. «Dove era possibile intervenire, in maniera rapida siamo intervenuti e i tempi di attesa si sono accorciati. Un sovrappasso o sottopassaggio non si può realizzare dalla sera alla mattina» continua Pagani. «Incontri con il Comune di Lomazzo, Le Nord, La Spumador, la Regione mirati alla realizzazione di un cavalcavia ci sono stati e ci saranno e mi auguro che si arrivi ad una soluzione al più presto. Altri comuni non hanno questi problemi, ma non hanno la Ferrovia». Virginio Castelli [ PER LA SETTIMANA MONDIALE DEL MONOI ] Da Fenegrò a Tahiti per una scultura in «sapone» Boris Proietti e Antonio Maino useranno olio di cocco e sabbie vulcaniche per il logo di una mostra FENEGRO’ Un pezzo di Fenegrò attraverserà i mari del Sud per “sbarcare” in Polinesia e dare forma concreta a una delle leggende di quelle isole lontane. Un’avventura agli antipodi del globo tra l’arte e la chimica. Una scultura di sapone, alta un metro e venti e larga 80 centimetri per 140 chilogrammi di peso, rappresenterà l’Italia alla settimana mondiale del Monoi (olio di cocco), a Tahiti. Evento cui parteciperanno Boris Proietti - 49 anni, ceramista - e Antonio Maino, 51 anni, chimico e consulente. «Una storia, e insieme una passione, che nasce trent’anni fa – spiega Antonio Maino – quando, rispondendo a un annuncio di lavoro per un chimico formulatore, mi trasferii a Tahiti rimanendo per dieci anni nelle isole del Pacifico dove continuo a man- tenere contatti». Sette anni fa, il primo viaggio di Boris Proietti a Tahiti con l’amico: «È stata un’esperienza che mi ha dato molti stimoli. Sono rimasto affascinato dalla loro arte, pensai che se fossi tornato mi sarebbe piaciuto lasciare una traccia». La casualità ha fornito il pretesto: «Un anno fa Antonio mi comunicò che a Tahiti si sarebbe tenuta la "Settimana mondiale del Monoi” e che cercavano un’idea rappresentativa dell’evento. Quasi per scherzo, ho proposto la realizzazione di una grande scultu- ra su miti e leggende della Polinesia utilizzando materie prime locali e soprattutto il Monoi, elemento principale del sapone – racconta Proietti - Abbiamo cominciato a sperimentare impasti di sapone particolare che avessero caratteristiche di plasticità e resistenza adatte a essere scolpite e a resistere nel tempo. Dopo un anno, usando sabbie locali di Bora Bora e vulcaniche, abbiamo raggiunto l’obiettivo. Ho iniziato a scolpire i primi pezzi, poi proposti alla fiera della cosmetica di Parigi, e dalle reazioni entusiastiche dei rappresentanti dell’associazione mondiale dei produttori, è partito il progetto». Dopodomani il volo per Tahiti, una volta là: «Andremo nel laboratorio di un’azienda chimica e creeremo il blocco da 150 chilogrammi – spiega Maino che, da esperto chimico, ha ideato e messo a punto la formulazione dell’impasto base - Dopo una settimana, Boris inizierà a scolpirlo con soggetto la descrizione di un’antica leggenda dell’isola di Raiatea». In programma incontri con autorità locali, giornali, reti televisive e scuole professionali; più in prospettiva la creazione di una grande "stele" che rappresenti la storia della Polinesia. L’esperienza tahitiana avrà comunque un seguito e troverà spazio nell’angolo polinesiano che Proietti allestirà a dicembre alla Fiera internazionale dell’artigianato a Milano e in futuro in una personale, con una sezione dedicata alle esperienze raccolte in Polinesia con sculture ispirate alla loro storia. Manuela Clerici