Ambulanza fermata dai treni: l`equipaggio arriva a piedi

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Ambulanza fermata dai treni: l`equipaggio arriva a piedi
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LA PROVINCIA
BASSA COMASCA
MERCOLEDÌ 7 OTTOBRE 2009
[ CADORAGO ]
Ambulanza fermata dai treni:
l’equipaggio arriva a piedi
Attese troppo lunghe alle barriere di Caslino, la minoranza accusa la giunta
CADORAGO Squilla il telefono, sabato sera, alla sede della
Croce Azzurra di Cadorago: richiesta di un intervento urgente a Caslino al Piano; sollecitamente partono uomini con un
mezzo. La persona da soccorrere è domiciliata nella parte est
del paese; l’ambulanza arriva in
prossimità del passaggio a livello, le sbarre sono abbassate,
strombazza, ma la vicina stazione non è più presidiata: passa
un treno, passa l’altro, sono circa le 19.30, passa il tempo che
potrebbe essere prezioso, alla fine due soccorritori scendono
dal mezzo e con gli strumenti
di prima necessità, si chinano,
passano sotto le sbarre e attraversano a piedi la strada ferrata
per guadagnare tempo. L’autoambulanza li raggiunge poi.
Stefano Clerici, Presidente dell’Ente, conferma l’accaduto e aggiunge «I nostri uomini hanno
dato il massimo, rischiando di
persona nell’attraversare di sera i binari».
La gente di Caslino è conscia del
problema e pur ammettendo di
essersi vista accorciare i tempi
di abbassamento delle sbarre a
seguito di interessamento presso Le Nord da parte dell’Amministrazione comunale, invocano il ritorno del presidio della
stazione ferroviaria, che essendo ubicata in centro al paese
non può essere affidata all’automazione.
Altro episodio analogo a quello
di sabato sera si è verificato lunedì mattina, ma in quel caso i
soccorritori hanno preferito procedere con l’autoambulanza fino a Lomazzo, transitare nel sottopassaggio, poi ritornare lungo
la via parallela a Caslino, zona
est.
«Ci siamo – afferma la capogruppo di Insieme-Tre Stelle –
Silvana Verga - Le conseguenze
di una scelta sciagurata delle
Nord e di un’altrettanta indifferente latitanza del sindaco Pagani ai reali problemi di sicurezza presentano il conto: il paventato caso dell’automezzo di
soccorso bloccato in attesa di un
passaggio a livello chiuso e incustodito si è avverato a Caslino al Piano per ben due volte in
meno di due giorni: sabato alle
ore 19.30 e lunedì alle 6.30 del
mattino. L’automazione di quella stazione e dei passaggi a livel-
lo è assolutamente incompatibile con le più elementari norme per la sicurezza. Si tenga
presente che nella zona est c’è
una scuola materna. Siamo intenzionati come minoranza a intraprendere azioni mirate a sollevare e rendere visibile il problema di fuori dei confini locali» .
Il sindaco Franco Pagani si dichiara più che consapevole del
problema, purtroppo di non facile soluzione. «Dove era possibile intervenire, in maniera rapida siamo intervenuti e i tempi di attesa si sono accorciati.
Un sovrappasso o sottopassaggio non si può realizzare dalla
sera alla mattina» continua Pagani. «Incontri con il Comune
di Lomazzo, Le Nord, La Spumador, la Regione mirati alla
realizzazione di un cavalcavia
ci sono stati e ci saranno e mi
auguro che si arrivi ad una soluzione al più presto. Altri comuni non hanno questi problemi, ma non hanno la Ferrovia».
Virginio Castelli
[ PER LA SETTIMANA MONDIALE DEL MONOI ]
Da Fenegrò a Tahiti per una scultura in «sapone»
Boris Proietti e Antonio Maino useranno olio di cocco e sabbie vulcaniche per il logo di una mostra
FENEGRO’ Un pezzo di Fenegrò attraverserà i mari del
Sud per “sbarcare” in Polinesia e dare forma concreta a
una delle leggende di quelle
isole lontane. Un’avventura
agli antipodi del globo tra l’arte e la chimica. Una scultura
di sapone, alta un metro e
venti e larga 80 centimetri per
140 chilogrammi di peso, rappresenterà l’Italia alla settimana mondiale del Monoi (olio
di cocco), a Tahiti. Evento cui
parteciperanno Boris Proietti
- 49 anni, ceramista - e Antonio Maino, 51 anni, chimico
e consulente.
«Una storia, e insieme una
passione, che nasce trent’anni fa – spiega Antonio Maino
– quando, rispondendo a un
annuncio di lavoro per un
chimico formulatore, mi trasferii a Tahiti rimanendo per
dieci anni nelle isole del Pacifico dove continuo a man-
tenere contatti».
Sette anni fa, il primo viaggio
di Boris Proietti a Tahiti con
l’amico: «È stata un’esperienza che mi ha dato molti stimoli. Sono rimasto affascinato
dalla loro arte, pensai che se
fossi tornato mi sarebbe piaciuto lasciare una traccia».
La casualità ha fornito il pretesto: «Un anno fa Antonio mi
comunicò che a Tahiti si sarebbe tenuta la "Settimana
mondiale del Monoi” e che
cercavano un’idea rappresentativa dell’evento. Quasi per
scherzo, ho proposto la realizzazione di una grande scultu-
ra su miti e leggende della Polinesia utilizzando materie
prime locali e soprattutto il
Monoi, elemento principale
del sapone – racconta Proietti - Abbiamo cominciato a
sperimentare impasti di sapone particolare che avessero caratteristiche di plasticità e resistenza adatte a essere scolpite e a resistere nel tempo.
Dopo un anno, usando sabbie
locali di Bora Bora e vulcaniche, abbiamo raggiunto l’obiettivo. Ho iniziato a scolpire i primi pezzi, poi proposti
alla fiera della cosmetica di
Parigi, e dalle reazioni entusiastiche dei rappresentanti
dell’associazione mondiale
dei produttori, è partito il progetto».
Dopodomani il volo per Tahiti, una volta là: «Andremo nel
laboratorio di un’azienda chimica e creeremo il blocco da
150 chilogrammi – spiega
Maino che, da esperto chimico, ha ideato e messo a punto
la formulazione dell’impasto
base - Dopo una settimana,
Boris inizierà a scolpirlo con
soggetto la descrizione di
un’antica leggenda dell’isola
di Raiatea».
In programma incontri con
autorità locali, giornali, reti televisive e scuole professionali; più in prospettiva la creazione di una grande "stele"
che rappresenti la storia della Polinesia.
L’esperienza tahitiana avrà comunque un seguito e troverà
spazio nell’angolo polinesiano che Proietti allestirà a dicembre alla Fiera internazionale dell’artigianato a Milano
e in futuro in una personale,
con una sezione dedicata alle esperienze raccolte in Polinesia con sculture ispirate alla loro storia.
Manuela Clerici