Shlomo Venezia
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Shlomo Venezia
27 gennaio “Giorno della Memoria” 27 gennaio “Giorno della Memoria” Shlomo Venezia Shlomo Venezia Di origine italiana è nato a Salonicco (Grecia) nel 1923. Deportato ad Auschwitz fu costretto a lavorare nel SonderKommando. E’ uno dei pochi sopravvissuti, unico in Italia, di queste squadre speciali. He was born in Thessaloniki (Greece) in 1923 but he was of Italian origin. He was deported to Auschwitz where he was forced to work in the Sonderkommando. He is one of the few survivors, the only one in Italy belonging to these special units. D'origine italienne il est né à Thessalonique (Grèce) en 1923. Déporté à Auschwitz il a été forcé à travailler dans le Sonderkommando. Il a ètè le seul Italien entre ces équipes spéciales. Dopo la liberazione si è stabilito in Italia dove ha lavorato in grandi alberghi. Si è sposato con Marika dalla quale ha avuto tre figli. E’ nonno di sei splendidi nipoti. After his liberation he established in Italy where he worked in some big hotels. He married with Marika with whom he had three children. He is six wonderful grandchildren’s grandfather. Après la libération il s’ établit en Italie, où il a travaillé dans les grands hôtels. Il s’ est mariè avec Marika ils eu trois enfants et six petits-enfants merveilleux. 27 gennaio gennaio “Giorno della Memoria” 27 gennaio “Giorno della Memoria” Piero Terracina Piero Terracina è nato a Roma nel 1928. A 15 anni viene deportato, per motivi razziali con tutta la famiglia. Vive a Roma, dove ha svolto l'attività di dirigente d'azienda, si è dedicato anche alla testimonianza dell'atroce esperienza che ha vissuto. Piero Terracina was born in Rome in 1928. At 15 he was deported for racial reasons together with his whole family. He lives in Rome, where he worked as an executive manager , but he has also devoted himself to be a witness to the atrocious experiences he lived. Il est né à Rome en 1928. À 15 ans, il a été expulsé avec toute la famille pour motifs raciales. Il vè en à Rome, où il a travaillé comme dirigeant d'entreprise, il s'est consacré sa vie à la terrible expérience vecuè. Piero Terracina « Ero un ragazzo felice, l'ultimo di una famiglia di otto persone, protetto dall'affetto di tutti. Tre giorni prima avevo compiuto 10 anni. il 15 novembre come tutti gli altri giorni entrai in classe e mi diressi verso il mio banco ed ebbi la sensazione che i miei compagni mi osservassero in modo insolito. L'insegnante fece l'appello ma non chiamò il mio nome; soltanto alla fine mi disse che dovevo uscire e alla mia classe. Domandai: 'Perché? Cosa ho fatto?' Mi rispose : 'Perché sei ebreo ».