cavallo x immagine1 - Consolato del Vietnam

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TẾT NGUYÊN ĐÁN 2014
Per i Kinh è l’anno del cavallo
Un lungo momento magico, auspicio di un Anno coraggioso
Il 31 gennaio 2014 ha segnato l’inizio dell’Anno del Cavallo di Legno.
Il Capodanno lunare vietnamita - l’evento più sentito e atteso nell’arco dell’anno, dall’intera popolazione -, è una
festa “mobile” che cade fra la fine del mese di gennaio e l’inizio del mese di febbraio; prende il nome di Têt
Nguyên Đán ed è il “primo mattino del primo giorno del nuovo anno”, che si situa a eguale distanza fra il solstizio
d’inverno e l’equinozio di Primavera. Corrisponde alla nuova luna e segna l’inizio della primavera.
La preparazione della festività inizia una settimana prima della ricorrenza e i festeggiamenti durano quindici
giorni. La celebrazione del Têt prevede che, nel primo giorno dell’anno, si svolga il culto degli antenati, con
offerte sull’altare domestico a loro dedicato; i più giovani della famiglia presentano i loro omaggi ai più
anziani: si indossano in genere abiti nuovi e si visitano parenti e amici. Dal secondo giorno alla fine del
periodo del Têt, si svolgono vari momenti celebrativi che attingono dall’universo sincretico, confuciano e
tinto di taoismo del Việt Nam: una notte specifica è dedicata, ad esempio, agli omaggi che i futuri generi
debbono rendere ai suoceri: si dice che, in quella notte, occorra andar a dormire presto, per non disturbare i
topolini che abitano la casa e che, in quell’occasione, si accingono a preparare le nozze dei figli più giovani.
Il quinto giorno, si deve restare a casa, per accogliere il genio della ricchezza e, dal sesto al decimo giorno,
si compiono visite al tempio, per invocare gli dei della salute. Il nono giorno si rivolgono offerte
all’Imperatore di giada, la massima divinità pagana che viene celebrata durante il capodanno; nel tredicesimo
giorno è prescritto che si mangi solo riso e, nel quattordicesimo giorno, tutta la popolazione, nelle città come
nelle campagne, prepara la festa delle lanterne che avviene all’indomani.
Ogni atto svolto all’inizio dell’anno lunare è suscettibile di influenzare il corso dell’intero anno, si dice in Việt
Nam: il primo individuo che si incontra fra le proprie pareti domestiche deve quindi essere una persona fortunata,
altrimenti si crede che la sfortuna si accanirà sulla famiglia che ha ricevuto la visita. In questo periodo, il “riposo
sacro” proibisce ogni attività lavorativa.
Il Têt Nguyên Đán è un lungo momento magico: sulle strade del Việt Nam si affollano venditori di alberi di
arancio in miniatura o di cay hoa dao, piccoli fusti di pesco in fiore, di bambù e altre piante arboree, poiché,
durante il Têt è in uso piantare un nuovo albero nel giardino di ogni abitazione. E’ questo l’incantato tempo
delle sentenze parallele e delle stampe popolari su carta di riso, abilmente
composte da artisti e artigiani ed espressamente dedicate a questa festa.
Tavole imbandite, in ogni casa, accolgono lunghi pranzi che riuniscono
l’intera famiglia, compresi coloro che vivono all’estero e che, in questo
periodo, raggiungono i congiunti nella terra d’origine. E, poiché la famiglia
vietnamita, per tradizione, accoglie quattro generazioni, trovano posto sulle
tavole, anche piatti ricolmi, dedicati agli antenati e ai membri della famiglia
che non hanno potuto presenziare alle celebrazioni. I piatti tipici del Têt, in
genere prevedono legumi - che, si dice in Việt Nam, favorisce l’intelligenza
-, pollo (che propizia la salute), e tre diversi tipi di piccole polpette a base di pesce, gamberetti e carne.
Completano il menu i dolci tradizionali. Ai più piccini vengono regalate buste rosse che contengono danaro il danaro della fortuna.
Nelle notte della vigilia, si cerca di restare il più a lungo possibile: secondo un’antica superstizione, stare
svegli tutta la notte apporta longevità ai propri genitori.. Talvolta, qualcuno bara un po’, accontentandosi di
lasciare accese le luci…
Giochiamo all’Oroscopo
La consultazione dell’Oroscopo, è uno dei momenti del Capodanno vietnamita
che, pur corrispondendo, in linea generale, al nuovo anno cinese, vi differisce
tuttavia in alcuni tratti, soprattutto in relazione all’astrologia, che è opportuno
considerare: fra le diversità più evidenti, nello zodiaco vietnamita, il gatto
sostituisce il coniglio e il bufalo sostituisce il bue; queste peculiarità sono legate
a specifici racconti tradizionali, a cominciare dalla “Leggenda dello zodiaco” - di
cui abbiamo dato resoconto in un precedente articolo1.
Il Têt Nguyên Đán accoglie peculiari tradizioni, come la La danza del drago,
animale che, nella cosmogonia vietnamita rappresenta la nobiltà e la fortuna2, cui
è dedicato una dei momenti più attesi dell’intera festività. Alcuni uomini si
nascondono sotto un immenso drago colorato di cartapesta e seta compiendo
formidabili acrobazie. La danza è accompagnata dal rumore dei tamburi e dei
petardi.
Gli Astrologi vietnamiti prevedono un Anno del Cavallo all’insegna di grandi mutamenti nella vita sociale e
nelle relazioni internazionali. Il Cavallo è un animale pacifico, dunque, nonostante inevitabili avversità, nel
2014, sarà la diplomazia ad imporsi sulla prepotenza. Coraggio ed entusiasmo dovranno muovere gli
individui; sarà un anno stimolante, in cui, nonostante le difficoltà, ci si dovrà rimboccare le maniche e
mettere in cantiere nuovi progetti. Del resto, come ammonisce un proverbio vietnamita: Non è nel mezzo del
fango che si discende dal cavallo.
Bibliografia :
- Mekong notizie dal Fiume e dintorni, Annate dal 1994 al 2005, passim. Sintesi di Emma Rondeau (Biblioteca Enrica Collotti
Pischel). Mekong, organo di stampa dell’Associazione Nazionale Italia Vietnam, edito due volte all’anno dal Centro di Studi
Vietnamti di Torino, può essere richiesto a [email protected].
- www.perso.orange.fr/geza.roheim/html/tet.htm#calendar
- www.forumvietnam.fr/forum-vietnam/la-culture-au-vietnam/8989-proverbes-et-dictons-du-vietnam.html.
La documentazione in lingua italiana sul Tết è scarsa e incompleta. Fra la documentazione in lingua francese, si possono, per contro
leggere interessanti studi, legati all’analisi della cosmogonia vietnamita e vari articoli descrittivi, consultabili presso la Biblioteca
Pischel di Torino, ove si possono trovare anche vari testi classici, come la nota e preziosa trilogia di Padre Cadière sugli usi e costumi
del Việt Nam. Sempre in questa Biblioteca, sono consultabili - in forma di “materiale grigio”- , articoli redatti in lingua francese ad
opera di studiosi o ancien résidents dell’amministrazione coloniale. Tali documenti, se considerati nella loro dimensione storica,
possono essere utili strumenti di approfondimento, senza dimenticare la gradevolezza di una lettura che, sebbene segnata dal tempo e
da concezioni che oggi, per certi aspetti possono farci sorridere, riesce a suggerirci la dimensione immaginaria dell’antico Việt Nam,
ricca di magia e suggestione.
1
2
TẾT NGUYÊN ĐÁN 2014, L’Anno del Cavallo è alle porte, www.consolatovietnam.it/images/stories/allegati/TET.pdf.
Si veda, www.consolatovietnam.it/attualita-italia-viet-nam/91-l-anno-del-drago-dacqua.html