NELL`ANNO DELLA CAPRA IL TỀT NGUYÊN ÐÁN, LA FESTA DEL

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NELL`ANNO DELLA CAPRA IL TỀT NGUYÊN ÐÁN, LA FESTA DEL
NELL’ANNO DELLA CAPRA
IL TỀT NGUYÊN ĐÁN, LA FESTA DEL CIBO E DELLA DIVINAZIONE
di S.Scagliotti
La Festa della Tavola
Come ogni anno, la festa comincia alla vigilia del Tết Nguyên Đán
vero e proprio, che quest’anno cade il 19 feb-braio. Il Capodanno
lunare vietnamita riunisce tutta la famiglia, anche coloro che
vivono all’estero e che, in questo periodo, raggiungono i loro
congiunti nella terra d’origine e - se uno dei membri della famiglia
non può essere presente - vi sarà una sedia vuota al desco
celebrativo per ricordarlo. I piatti tipici del Tết, in genere
prevedono legumi - che, si dice in Việt Nam, favoriscono
l’intelligenza - pollo (che propizia la salute) e tre diversi tipi di
piccole polpette a base di pesce, gamberetti e carne. Completano il
menu i dolci tradizionali: il dolce di riso glutinoso è un piattosimbolo di questa festa; è ripieno di carne e pasta di soja e viene
venduto ricoperto da una foglia di banano. Ha forma quadrata al
Nord (bánh chưng) e forma rotonda al Sud (bánh tét).
Il Tết è, in effetti, una “festa della tavola”e la ricca, melodiosa
lingua vietnamita ne tiene debito conto, al punto che “fare festa”
si dice in certi casi, “mangiare il Tết” (ăn tết). Fra la pratiche del
nuovo anno lunare legate agli alimenti, ve n’è una, in particolare,
che ci piace qui citare: consiste nell’abitudine di portare alcuni
frutti sull’altare degli antenati. È una pratica molto diffusa sebbene conosca diverse varianti. Nel Sud del Paese, ad esempio,
si tratta di cinque frutti, (papaya, mango, noce di cocco, ananas e
pompelmo), mentre in altre regioni i frutti sono quattro. Occorre
preparare una composizione di frutti il cui nome, per omologia e
omofonia - o per somiglianza simbolica - costituisca un
messaggio augurale particolarmente propizio. Ad esempio,
scegliendo una composizione di frutti in cui figurino melacannella, noce di cocco, papaya e mango, avremo:
- mela-cannella (Mãng cầu, dove cầu, indica “pregare”)
- noce di cocco, (dừa, foneticamente simile a vừa che significa tutto giusto’)
- papaya (đu - đủ, laddove đủ indica “sufficiente”)
- mango (xoài assai simile a xài che significa “spendere”)
Il risultato è Cầu Dừa Ðủ Xoài, una frase foneticamente vicina a Cầu vừa đủ xài, che si potrebbe tradurre con:
“Preghiamo affinché ve ne sia quanto occorre per spendere”. Altre traduzioni sono possibili, con vari giochi di
parole...
Fra superstizione e pratiche
Ammoniscono gli astrologi vietnamiti: nell’ Anno della Capra dovremmo aspettarci un po’ di tutto e
soprattutto l'imprevisto. Colpi di scena ve ne saranno e quindi occorre controllare i nervi, stare vigili
e... prenderla con filosofia. La cosa rassicurante è che nell'anno della capra tutti gli avvenimenti, per
quanto azzardati, finiranno col rivelarsi meno peggio di quanto potessero inizialmente apparire. Danni possono
tuttavia derivare da mancanza di buon senso e saggezza, ma vi si potrà apportare rimedio. I geomanti ricordano a
titolo di esempio il Tet del 1967. L'Anno della Capra sarà favorevole allo sviluppo delle arti e peculiarmente allo
sviluppo della musica e del teatro. Le muse sono pronte a fornire giusta ispirazione. Artisti e interpreti possono
attendersi giorni felici: il pubblico li apprezzerà e li ammirerà. Chi da tempo cova il sogno di dedicarsi a una di
queste arti, potrà cogliere l’occasione: se non si diventerà veri virtuosi, si potrà almeno coltivare una passione che
è anche rimedio alla malinconia e al pessimismo. Assistere con frequenza a spettacoli teatrali, concerti, mostre,
etc. non solo vi sarà gioia indicibile e nobile, ma anche potrà stuzzicare il vostro senso artistico.La notte della
vigilia, si cerca di restare svegli il più a lungo possibile: secondo un’antica superstizione, infatti, stare svegli tutta
la notte apporta longevità ai propri genitori... Talvolta, qualcuno, tuttavia, bara un po’, acconten-tandosi di lasciare
accese le luci, dopo essere andato a dormire. Le preparazioni della festività iniziano una settimana prima della
ricorrenza: sulla strada si affollano venditori di alberi di arancio in miniatura cây quất o di cây hoa đào, piccoli
alberi di pesco in fiore. Durante il Tết è in uso piantare una pianta di fronte alla propria abitazione - di solito il
bambù. Un tempo i Vietnamiti erano persuasi del fatto che il destino di un individuo dipendesse ineluttabilmente
dalla sua data di nascita. L’astrologia, saldamente ancorata alle credenze popolari, lungi dall’essere considerata un
semplice passatempo, rappresenta ancor oggi, un elemento fondamentale nella cosmogonia vietnamita. Se, in
passato, nella corporazione dei preveggenti potevano contarsi numerosi ruoli definiti e dotati di specifiche
funzioni (il geomante - Thầy Địa Lý, l’astrologo - Thầy Bói, lo stregone Thầy Phù Thủy, l’esperto di fisionomica Thầy Tướng) è oggi lo zoo-chiromante - Thầy Đồ che incontra maggior fortuna con la sua lettura ed interpretazione del ciclo animale duodecimale (lo zodiaco occidentale).
Addentrandoci, pur a piccoli passi, in questo universo variegato, ci troviamo tuttavia di fronte ad una complessità
strutturale che quasi ci sgomenta per l’articolazione delle sue linee tematiche e per la straordinario e fertile incrocio
di filosofie, credenze e superstizioni interpretate e reinterpretate nel tempo (non dobbiamo dimenticare in effetti, che
i principali libri astrologici ritrovati in Việt Nam risalgono al 989 della nostra era...)
Le formule di calcolo della divinazione sono piuttosto complesse; per semplificare, possiamo individuare tre
elementi essenziali da considerare: il Táo, il Cielo e la Terra. 114 sono i caratteri che definiscono la vita di una
persona; essi sono stanziati in dodici 12 case che rappresentano i dodici animali del ciclo temporale e indicano dodici
aspetti della vita di ciascuno: destino, famiglia, rigore morale, casa, carriera, contesto sociale, malattia, fortuna, figli,
congiunto, fratelli e sorelle. Per definire un tema astrologico, è necessario compiere complessi calcoli. Pur tuttavia,
una volta definito il quadro di riferimento, è possibile - sostengono gli astrologi - con un solo esperto colpo d’occhio,
valutare tutti i fenomeni rilevanti che segneranno un
determinato periodo: è possibile ad esempio individuare un
mutamento nel lavoro o derivante da un trasloco, un aspetto
particolare che interessa la vita sentimentale o la vita
economica. Rivolgendo all’astrologo “precise domande” è
possibile ottenere - così si tende a pensare - “risposte utili”...
Questo spiega perché, ancor oggi, nel moderno Việt Nam del
«socialismo di mercato», moltissime giovani, prima di
fidanzarsi, consultano un astrologo... Ma, gli astrologi
vietnamiti invitano alla cautela: “Occorre ricordare che i segni
dello Zodiaco furono inventati al tempo in sui si credeva che la
terra fosse piatta!”.
Ciononostante, gran parte delle informazioni che qui
riportiamo, ci pervengono da un Maestro dell’astrologia sinovietnamita, il Signor Trần Hữu Nghĩa, che, qualche anno fa come egli orgogliosamente sostiene – riuscì, fra il resto, a
leggere nel futuro di un certo Marc Veyrat, predicendogli che
avrebbe ottenuto ben “sei stelle” per i suoi due ristoranti sulla
Guida Michelin del 2001. Sulle pagine del suo mirabile sito1 egli ha anche indagato le forze cosmiche di due
candidati alla presidenza in Francia (Chirac e Jospin). Pare anche che numerose imprese (banche e società di
telecomunicazioni) si rivolgano a lui, per migliorare la propria attività ed ottenere vantaggi e prosperità...
L’astrologia vietnamita indica le tappe della vita di una persona in tutti i suoi aspetti. E, come sottolineano i
sostenitori di questa tradizione divinatoria, tratteggia un percorso di «qualità della vita». Tutto ciò che concerne la
«quantità» viene lasciato per contro, alla scelta individuale. Obiettivo finale è in altri termini... condurre
l’individuo alla serenità. L’astrologo può dirci, ad esempio, se saremo felici in una casa, in un particolare ufficio o
come andrà una relazione con una data persona. La ricerca dell’equilibrio fra Yin e Yang, fra cielo e movimento
del tempo, è considerata un’aspirazione equa e per questo, in Oriente, l’astrologia gode tanto successo. Il Táo
dell’uomo, la natura del cielo ed il tempo della terra sono legati armoniosamente. A nessuno, si pensa, conviene
sfidare questo saldo legame. L’avvicinarsi del Têt, ci riporta all’universo spirituale dei Vietnamiti, segnato dalla
“coesistenza pacifica” di differenti religioni e credenze. In quasi perfetto sincretismo infatti il buddismo detto «del
grande veicolo» convive con il cattolicesimo ed entrambi si sovrappongono al mondo del sovrannaturale,
rappresentato soprattutto dal “culto degli avi”, dal taoismo popolare e dai rituali rivolti ai “geni”, spiriti buoni o
malvagi che si ritiene possano influire sul destino di ogni individuo.
Bibliografia :
Libri e riviste:
Mekong notizie dal Fiume e dintorni, Centro di Studi Vietnamiti, Torino/Annate dal 1994 al 2012, passim. In particolare, si
veda SANDRA SCAGLIOTTI, “Astrologia, divinazione e leggenda...Un approccio all’universo luni-solare del Việt Nam
antico e moderno”, Mekong, Notizie dal Fiume e dintorni, N. 1/2003. Mekong è l’organo di stampa dell’Associazione
Nazionale Italia-Vietnam e può essere richiesto a: [email protected]
Siti web:
http://goken.free.fr/astrologue/france/france001.html
http://www.oasies.com/astro/intro_astro.htm
http://www.italia-vietnam.it/zodiaco_segni_date_elementi.htm
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http://goken.free.fr/astrologue/france/ france001.html