Sbarco eccezionale nel porto di Livorno

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Sbarco eccezionale nel porto di Livorno
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ANNO XXXII - N.20 - UNA COPIA EURO 2,50 - LIVORNO, GIOVEDI 17 OTTOBRE 2013
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Il discorso di accettazione del nuovo presidente di Confitarma
Grimaldi, troppe procedure
e una burocrazia soffocante
Roma - Emanuele Grimaldi è il nuovo presidente di
Confitarma. Subentra a Paolo
D’Amico. Il neo presidente ha
subito illustrato all’assemblea
che lo aveva eletto i principali
punti del programma della sua
presidenza. Che consistono
nella salvaguardia della competitività della flotta di bandiera italiana, nella promozione
della ricerca e dello sviluppo
per incentivare investimenti
in nuove navi sempre pià efficienti, competitive ed ecocompatibili e nel rafforzamento
della presenza dell’armamento
italiano nelle sedi internazionali ed europee ove si elabora la
politica marittima.
«Prima di ogni cosa - ha dichiarato Grimaldi - desidero
ringraziare Paolo d’Amico per
l’ottimo lavoro svolto in questi
anni. Nella critica situazione
in cui oggi lo shipping opera,
emerge con chiarezza la validità di uno strumento di competitività e di sviluppo quale è il
Registro internazionale, grazie
al quale, la flotta dal 1998 ad
oggi si è più che raddoppiata,
e l’armamento italiano ha potuto affrontare la crisi meglio di
altri settori economici». «Sono
- ha rilevato Grimaldi - ancora
molti i problemi che si frappongono all’ulteriore crescita
e sviluppo dell’armamento italiano. In primis le procedure
burocratiche spesso obsolete
che comportano ingenti costi di
gestione a carico delle aziende
marittime per poter adempiere
al gran numero di norme internazionali, comunitarie e nazionali. Ma è ancor più importante
restituire al comparto un’amministrazione specificamente
dedicata alle problematiche
marittime».
«Per questo e per tutto quello
che abbiamo da fare - ha proseguito Grimaldi - è importante
poter contare su una Confitarma compatta e unita in grado di
fronteggiare questa grave crisi
ma anche pronta a rispondere
adeguatamente alla ripresa e
alle sfide che si chiamano sicurezza e ambiente. Per questo
dobbiamo far sì che aumenti
la consapevolezza nelle istituzioni e nell’opinione pubblica
della capacità dello shipping di
servire il nostro Paese, in modo
sicuro, rispettoso dell’ambiente
e al tempo stesso efficiente e
competitivo. Dobbiamo far capire ai nostri interlocutori che
siamo un’industria responsabile e impegnata in una continua
evoluzione per un futuro migliore del Paese».
«Posso assicurare - ha concluso Emanuele Grimaldi - il
massimo impegno mio e di tutto
il settore che da oggi rappresento per promuovere e sviluppare
servizi marittimi di qualità, formazione di personale qualificato e competente, ambienti di
lavoro in linea con la Maritime
Labour Convention 2006, salvaguardia dell’ambiente in sintonia con le esigenze di un’industria in crescita».
L’assemblea ha quindi proceduto anche all’elezione dei
membri del nuovo consiglio,
del vice presidente, dei presidenti delle commissioni confederali e degli altri membri del
comitato esecutivo. Il nuovo
consiglio, oltre ad Emanuele
Grimaldi, è composto dal vice
presidente Alcide Ezio Rosina, dai componenti del comitato esecutivo Nicola Coccia
(past president e presidente
Emanuele Grimaldi
Barcolana, quando la vela
diventa sistema economico
Nello D’Alesio
commissione finanza e diritto
d’impresa), Angelo D’Amato
(presidente commissione navigazione oceanica), Paolo d’Amico (past president), Giovanni
Delle Piane, Pier Luigi Foschi,
Andrea Garolla di Bard (presidente gruppo giovani armatori),
Roberto Martinoli (presidente
navigazione di corto raggio),
Mario Mattioli, Stefano Messina (presidente commissione
relazioni industriali), Vincenzo
Onorato, Carlo Pontecorvo e
Giuseppe Mauro Rizzo (presidente commissione gestione
tecnica navi), dai consiglieri
Mariella Amoretti, Federica
Barbaro, Claudio Baccichetti,
Luca Bertani, Stefano Beduschi, Paolo Cagnoni, Carlo Cameli, Paolo Clerici (past president), Nello D’Alesio, Cesare
d’Amico, Gianni Andrea De
Domenico, Federico Garolla
di Bard, Aldo Grimaldi (past
president), Alessandra Grimaldi, Domenico Ievoli, Lorenzo
Matacena, Angela Morfini,
Franco Napp, Achille Onorato,
Fabrizio Vettosi e Luca Vitiello
e dal tesoriere Marco Novella.
Direttore generale di Confitarma è Gennaro Fiore.
Roma - Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti hanno proclamato
per l’8 novembre una giornata di
sciopero nei porti italiani. «In data
9 ottobre - hanno spiegato le organizzazioni sindacali - si è svolta la
riunione di trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori dei
porti già prevista nel precedente
incontro del 25 settembre scorso.
Nell’ambito del confronto abbiamo registrato il mantenimento di
marcate distanze delle posizioni
tra le parti. Considerato che sono
trascorsi circa 10 mesi dalla scadenza del Ccnl e la fase di stallo
in cui versa il negoziato, è stato
proclamato lo stato di agitazione
e lo sciopero di 24 ore dell’intero
settore per l’8 novembre. «Questo
stato di difficoltà della trattativa hanno rilevato i sindacati - è aggravato dal contesto complessivo
in cui versa la portualità per il
quale esprimiamo una profonda
preoccupazione. Nello specifico,
tra i principali problemi, occorre
risolvere definitivamente quello
legato alla irragionevole estensione ai dipendenti delle Autorità
Portuali di norme riferite ai dipendenti pubblici».
Sciopero a novembre
nei porti nazionali
Una fase della reagata e nella foto piccola Marina Monassi presidente dell’Authority
Trieste - Il Golfo di Trieste
anche quest’anno è stato protagonista in Europa con la storica
regata velica della Barcolana.
Domenica 13 ottobre alle ore 10,
il consueto colpo di cannone ha
dato il via alla 45esima edizione,
le quasi 1.600 imbarcazioni iscritte si sono posizionate sulla linea
di partenza del golfo antistante
la città, per una competizione
che sarà lenta per il vento un po’
scarso. “Esimit Europa 2” l’imbarcazione armata dallo sloveno
Igor Simcic, si è aggiudicata la
vittoria per la quarta volta consecutiva tagliando il traguardo
con un tempo di due ore e sedici minuti, in un percorso di gara
quest’anno ridotto alla seconda
delle tre boe previste, a causa del
poco vento. Come fuori programma durante la regata sono anche
intervenuti i gommoni di Greenpeace, contro l’imbarcazione
“Esimit Europa 2”, poichè sponsorizzata dal colosso russo dell’energia Gazprom; hanno cercato di
ostacolare il percorso dello scafo
mentre oltrepassava la seconda
boa, sulla linea del traguardo. Sul
Sbarco eccezionale
nel porto di Livorno
Livorno - Carico eccezionale in porto alla calata Lucca
la nave Frauke, appartenente
alla flotta tedesca SAL, ha
sbarcato uno yacht lungo 64
metri che aveva caricato nella
sua stiva nello Sri Lanka.
Il lavoro si è svolto in quattro ore con due delle tre gru
di bordo da 700 tonnellate.
L’intera operazione è stata
coordinata dal terminalista
“Lorenzini & C.” e dall’agenzia Sauro Spadoni. A pag.
8 il servizio di Otello Chelli.
Nella foto: lo yacht completamente sollevato dalla stiva
della nave
posto sono intervenute anche le
moto d’acqua della polizia.
Una regata che quest’anno ha
portato in mare quasi 1.600 imbarcazioni, circa 25.000 velisti,
ai quali si aggiungono centinaia
di appassionati della vela, e dei
semplici spettatori che hanno seguito le manovre da terra, dalle
banchine del porto, dal villaggio
della vela, dalle zone alte della
città. Numerosi i collegamenti e
le trasmissioni televisive che hanno permesso di assistere all’avvenimento in tutta Europa.
Per l’occasione la città di Trieste si è riunita attorno alla manifestazione, la più importante della
Regione, dando vita a due settimane di eventi che coinvolgono
tanti interessi, tanti media, tanti
settori, oltre a quello della la vela.
A terra la Barcolana convoglia
attorno a sé tanti tipi di pubblici
diversi, gli spettacoli musicali,
come il concerto di Malika Ayane, i molti convegni, le degustazioni di prodotti locali primo tra
tutti il prosecco doc, i vini bianchi
del territorio e gli avvenimenti
gastronomici. Gli intrattenimenti
hanno messo d’accordo tutti i tipi
di pubblico. Lo scrittore Mauro Corona per parlare di monti e
mare e della tragedia del Vajont,
la blogger Selvaggia Lucarelli che
ha presentato gli equipaggi la sera
della vigilia della gara. La Barcolana diventa quindi un fattore di
traino turistico incentrato su una
regata velica, ma visto nella sua
interezza, è anche un elemento
di un sistema più ampio, quello
portuale ed economico della città
di Trieste inteso come modello di
eccellenza.
La regata velica della Barcolana quindi come fattore di eccellenza e facente parte del più ampio sistema portuale triestino nella
sua globalità: porto commerciale,
petrolifero, Ro-Ro, crocieristico,
turistico e sportivo. Una competizione in mare che vede riuniti tutti
gli operatori del porto di Trieste,
con il presidente della Port Authority, Marina Monassi, a fare sistema per un modello economico
portuale sicuramente da imitare.
Lucia Nappi
La Valletta - La United Feeder
Services (Ufs), recentemente acquistata da Unifeeder, lancia un
nuovo servizio feeder fra Malta
ed il mercato italiano. La rotazione della nuova linea settimanale,
operata da due navi da 2.500 teu,
sarà Malta, Catania, Salerno, Napoli, Genova, La Spezia, Livorno,
Napoli, Salerno, Catania e di nuovo Malta. La Ufs ha annunciato
inoltre l’avvio di un collegamento
decadale fra la Spagna e la Tunisia, sul quale noleggerà slot la
Metz Container Line. La linea,
operata da due navi di piccola capacità, scalerà Valencia, Tarragona, Barcellona, Tunisi e di nuovo
Valencia.
Napoli - L’autostrada del mare
Salerno-Catania con frequenza
triesttimanale inaugurata all’inizio del 2012 dalla napoletana
Grimaldi Lines viene potenziata
rendendola un servizio quotidiano. Le due navi ro-pax gemelle
impiegate sulla rotta, la Eurocargo Napoli e la Euroferry Malta,
ciascuna con capacità di carico
di 124 mezzi tra camion e trailer,
250 automobili e passeggeri in
cabina o in poltrona, partono infatti giornalmente da entrambi i
porti alle ore 19.30 con arrivo alle
10.30 del mattino successivo.
Taranto - Lo scorso mese il
traffico delle merci movimentato dal porto di Taranto ha
realizzato un incremento del
12,5% attestandosi a 3,4 milioni
di tonnellate rispetto a 3,0 milioni di tonnellate movimentate
nel settembre 2012. Le merci
sbarcate sono ammontate a 2,6
milioni di tonnellate (+53,6%)
e quelle imbarcate a 834mila
tonnellate (-38,6%). Complessivamente le rinfuse solide hanno
totalizzato 2,5 milioni di tonnellate (+40,0%) e quelle liquide
298mila tonnellate (-25,9%). Il
totale delle merci varie è stato di
594mila tonnellate (-28,7%), di
cui 160mila tonnellate di merci
containerizzate (-6,1%) realizzate movimentando 18.673 container teu (-24,5%) e 433mila
tonnellate di altre merci varie
(-34,5%). Nei primi nove mesi
del 2013 lo scalo portuale pugliese ha movimentato complessivamente 21,5 milioni di
tonnellate di merci, con una
flessione del -22,3% rispetto a
27,7 milioni di tonnellate nel
periodo gennaio-settembre dello
scorso anno.
Nuova
linea
Malta
Italia
Taranto
migliora
il traffico
merci
il corriere
marittimo
LIVORNO, GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2013
di Otello Chelli
Livorno - Una giornata splendida, cielo terso, nemmeno un
filo di vento, ma anche se le condizioni meteo fossero state diverse, l’operazione che abbiamo
visto compiersi sulla banchina
15A della Calata Lucca, sarebbe riuscita ugualmente, visto il
dispiegarsi di una professionalità espressa ai massimi livelli e
una tecnologia d’avanguardia.
La nave “Frauke”, appartenente alla flotta della tedesca SAL,
specializzata nei carichi speciali,
proveniente dallo Sri Lanka, ha
trasportato nella sua ampia stiva
fin sulle nostre banchine, uno
splendido yacht lungo 64 metri
e una stazza di 930 tonnellate,
costruito qualche tempo fa dai
Cantieri Benetti. Questa splendida “barca” appartiene ad una
società inglese che ha affidato
le operazioni indispensabili in
loco alla Sauro Spadoni Liner &
Tramp Shipping Agency, ormai
largamente consolidata in questo
tipo di attività e alla Lorenzini &
C., la cui serietà nelle operazioni
di sbarco e imbarco e nel settore della logistica è ormai nota
e apprezzata nel mondo dello
shipping. La “Frauke” è davvero una delle più moderne unità
per i trasporti eccezionali, dotata
di tre gru da 700 tonnellate, due
delle quali hanno compiuto la
delicata operazione di sollevare
lo yacht dalla stiva e depositarlo
nelle sottostanti acque. Questo
splendido vettore, lo scriviamo
per descriverne le caratteristiche,
trasportava nella zona di prua anche uno splendido rimorchiatore
“Prompt” destinato al porto di
Rotterdam.
“I Dinasty”, la splendida unità
da diporto di gran lusso che batte
bandiera di Antigua e Barbuda,
destinata ai Cantieri Benetti per
importanti lavori di refitting, è
stata al centro di una manovra
eccezionale e i presenti a banchina, fra i quali anche due ammirati studenti del “Vespucci”
impegnati in uno stage “studio
e lavoro” nell’Impresa Lorenzini & C., hanno assistito ad una
operazione assai delicata svoltasi
in quattro ore, un autentico spettacolo di precisione con le due
gru che hanno lentamente sollevato l’elegante scafo fino oltre
la tolda per poi girarlo da prua
a poppa e allinearlo alla fiancata
della nave calandolo dolcemente
in mare. Compiuta questa eccezionale manovra, “I Dinasty” ha
acceso i propri motori per attraversare lo scalo e ormeggiare
all’interno del “Morosini” per
essere sottoposta ai lavori programmati, L’operazione che si
è svolta alla banchina 15A della
Calata Lucca, qualifica ulteriormente il nostro scalo nel settore
dei trasporti eccezionali e il lavoro della Sauro Spadoni Agency.
Dal canto suo la Lorenzini & C.
che proprio mentre si svolgeva
questa spettacolare operazione,
operava a a banchina su altre due
navi di contenitori e merci varie,
ha dimostrato ancora una volta
l’importanza assunta all’interno
dello scalo livornese.
E adesso alcune considerazioni sull’attuale situazione di
questo nostro porto ci mostrano un futuro che, a dir poco,
rimarrà parecchio incerto e
se è vero che il passaggio da
“SIN” a “SIR” faciliterà senza
ombra di dubbio l’iter burocratico riguardante la giungla dei
Dallo Sri Lanka a Livorno ai cantieri Benetti per un intervento di refitting
Carico eccezionale: dalla nave
sbarca uno yacht di 64 metri
Un’operazione delicata svoltasi in 4 ore alla calata Lucca coordinata
dal terminalista “Lorenzini & C” e dall’agenzia Sauro Spadoni
passaggi ministeriali riguardanti
le operazioni di dragaggio e altre
importanti iniziative (sperando
che la burocrazia regionale sia
più rapida), un altro problema ci
preoccupa e non poco. Si tratta
del vuoto di potere che, seppure
si smentisca seccamente, si avrà
da qui al rinnovo delle istituzioni, alla elezione del nuovo sindaco, cui seguirà un totale cambio
della piramide di un potere che
Varato
pattugliatore
della Guardia
diAdriaFinanza
- Nel cantiere navale
Vittoria di Adria è stato varato
il P01 Monte Sperone, un pattugliatore che farà parte della flotta
del Comparto Aeronavale della
Guardia di Finanzia e che è stato
finanziato dall’Agenzia europea
per il controllo delle frontiere
marittime (Frontex). Con i suoi
58 metri di lunghezza per 460
tonnellate di dislocamento a pieno carico e 30 persone di equipaggio, il nuovo pattugliatore è
la più grande nave mai realizzata per le Fiamme Gialle. Il P01
Monte Sperone, così come l’unita’ gemella P02 Monte Cimone
che verrà varata nelle prossime
settimane, è stato realizzato da
Cantiere Navale Vittoria Spa in
collaborazione con il gruppo navalmeccanico olandese Damen.
Nei primi nove mesi del 2013 il
traffico delle merci movimentato
dal porto di Singapore è cresciuto
del 2,4% a 414,1 milioni di tonnellate rispetto a 404,5 milioni di
tonnellate nel periodo gennaiosettembre dello scorso anno. Le
merci containerizzate sono ammontate a 247,6 milioni di tonnellate (+2,0%) totalizzate con una
movimentazione di contenitori
pari a 24.301.200 teu (+2,3%). Le
merci convenzionali si sono attestate a 24,1 milioni di tonnellate
(+7,1%). Il volume delle rinfuse
petrolifere è stato di 131,1 milioni di tonnellate (+2,9%) e quello
delle rinfuse non petrolifere di
11,2 milioni di tonnellate (-4,6%).
per mettersi in moto abbisognerà di parecchio tempo. A parte
la scadenza riguardante la presidenza della Camera di Commercio per la quale si sono già viste
parecchie faville, la lotta senza
quartiere fra i gruppi di potere
esistenti nel Pd (l’opposizione
non è da meno), seppur partendo
dall’elezione dei segretario provinciale e segretario comunale,
si rifletterà su quella del nuovo
sindaco per poi calarsi sul rinnovo delle due presidenze portuali, quelle di Palazzo Rosciano e
della Porto 2000 con il seguito di
innumerevoli poltrone e poltroncine, anche queste appetitissime.
Un vuoto di potere che si rifletterà sicuramente sulla definitiva
approvazione del Piano Regolatore generale del Porto con un
altro pesante ritardo di attuazione delle scelte che dovrebbero,
almeno sulla carta, rilanciare lo
scalo. Qualcuno parlerà di allarmismo, ma le cariche in scadenza ci dicono che quanto era possibile realizzare nel quinquennio,
non è stato realizzato e, quindi,
si ripartirà praticamente da zero
rispetto agli iter dello studio,
delle eventuali modifiche (chi
arriva qualche cambiamento lo
vuol sempre praticare), di intese
tutte da costruire. La differenza
fra Livorno e altre realtà portuali, su tutte Genova e La Spezia,
ma a Ravenna e Trieste non si
scherza è, appunto, la diversità
della velocità di programmazione e realizzazione. Genova e La
Spezia già accolgono a banchina
le portacontenitori da 14.000 teu,
Trieste possiede un fondale da 20
metri, mentre noi siamo all’attesissima prova dell’accosto alla
Sponda Ovest di una “ottomila”
che arriverà con un pescaggio
inferiore per poter entrare dalla
bocca sud, percorrere le darsene,
superare la strettoia del Marzocco, attraversare, posizionandosi,
il bacino di evoluzione per collocarsi sotto le grandi gru del
Terminal Darsena Toscana. Ce
la farà, ne siamo convinti, ma
per la prova saranno mobilitati
tutti, dalla Capitaneria ai Piloti,
ma noi pensiamo a quel che succederà quando la Yang Ming, fra
l’altro fortunatamente interessata
al nostro porto, inserirà Livorno
nelle sue schedule. Noi ci poniamo una serie di interrogativi che
personalmente ci angosciano,
coscienti di quanto sia importante lo scalo per posti di lavoro ed
economia cittadina. Vorremmo
che questi interrogativi e queste
urgenze fossero fatte proprie anche dalle istituzioni che governano la “cosa pubblica”.
Nonostante le difficoltà attraversate dal settore crocieristico nel porto di Livorno, che
quest’anno, dopo il record del
2012 quando si è raggiunto il
massimo dello splendore superando di gran lunga i1 milione di
passeggeri, ha fatto registrare un
calo del 18%, Porto di Livorno
2000 (società che gestisce il traffico passeggeri nello scalo toscano) è riuscita per la prima volta a
ottenere un consistente pacchetto
di crociere invernali.
Infatti, da
fine ottobre a tutto il prossimo
mese di marzo l’Aida-Mar, nave
dell’Aida Cruise (gruppo Carnival) effettuerà 27 scali a Livorno,
uno scalo a settimana, mentre da
gennaio a marzo il porto livornese accoglierà, compresi quelli
dell’Aida-Mar, una ventina di
scali: 4 della “Norvegian Jade”,
1 della “Msc Splendida”, 2 di
“Thomson Majesty” e 2 di “Aretusa”. Un buon successo, dunque, se si confrontano nello stesso periodo le 7 navi del 2013 e
le addirittura 4 del 2012, a dimostrazione del fatto che il periodo
delle crociere si sta ampliando.
Italian Cruise Watch presenterà nel corso della terza
edizione di “Italian Cruise
Day”, il suo rapporto conclusivo sulla ricerca effettuata nel
comparto crocieristico che contiene anche i dati più aggiornati e
le previsioni del comparto, nelle
quali negativa sembra la situazione di Livorno e del porto. In
una situazione favorevole di sviluppo delle “love boat” in Italia,
Livorno non farebbe un passo
avanti, ma rischierebbe addirittura di arretrare ancora. Eppure
ci sono notizie che sembrano
superare questa previsione negativa, ad esempio la scommessa
di Royal Caribbean sulla nostra
città e il suo scalo. Nel 2014 saranno infatti quattordici le splendide unità del secondo gruppo
crocieristico del mondo a toccare
il porto di Livorno per ben 52
volte. Quattordici unità su quarantuno a significare la fiducia
sul programma di sviluppo della
Port Authority di importanti progetti capaci di migliorare l’accoglienza e i servizi a disposizione
delle navi crociera, in modo da
riconfermare il suo ruolo di porto della Toscana che rappresenta una delle mete turistiche più
Porto
Marghera
sbarchi
record
Venezia - Al Terminal Rinfuse Italia del gruppo Euroports
a Porto Marghera la scorsa settimana sono attraccate cinque
navi in un giorno, quattro con
merci alla rinfusa e un traghetto
merci arrivato e ripartito subito
alla volta della Turchia e l’Egitto. Le quattro rinfusiere Altair,
Ata, Duble Pride e LBC Earth
sono state lavorate contemporaneamente in sole 36 ore. Tre
di queste sono navi agri-bulk e
hanno scaricato rinfuse cerealicole (farina di soia e semi) per
un totale di quasi 88mila tonnellate di merce; la quarta invece
ha scaricato oltre 15mila tonnellate di antracite.
«Possiamo essere - ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di Euroports,
Marco Corbellini - davvero
orgogliosi del lavoro svolto.
Ancora una volta Euroports è
riuscita ad organizzare in brevissimo tempo lo sbarco della
merce, a riprova del continuo
impegno da parte del gruppo
di continuare a migliorare sia
il servizio al cliente che la capacità di sbarco e riconsegna
della merce. Siamo riusciti a
garantire tempi competitivi e la
massima efficienza anche grazie
all’introduzione di sistemi informatici all’avanguardia capaci di ridurre il lead time (tempo
di attesa) dei camion all’interno
del terminal».
PAG. 8
ambite su scala internazionale.
Addirittura, anche se lo abbiamo
già scritto. ci preme di riconfermarlo, la Porto 2000 è riuscita ad
ottenere un cospicuo pacchetto
di crociete invernali che dimostrano il notevole interesse che
ancora esiste fra i grandi vettori,
per questo nostro “porto della
Toscana”.
Intanto, come già annunciato, si svolgerà il prossimo
25 ottobre la terza edizione di
“Italian Cruise Day”, un evento nazionale dedicato al settore
delle crociere. Una giornata che
permetterà ai convenuti, si parla
di 300 delegati provenienti da
tutta Italia, qusi tutti armatori e
tour operator. Una giornata per
fare il punto della situazione su
tendenze e dinamiche, processi
produttivi e previsioni future.
Questo importante evento, ideato da “Risposte e Turismo” si
svolgerà nell’auditorium della
Camera di Commercio, dove
verrà allestita una esposizione
di documenti dell’archivio storico e della biblioteca della stessa
Cciaa dal titolo “arrivi e partenze
da Livorno tra ‘800 e ‘il 900”.
Il primo intervento, dopo quelli
rituali, sarà di Robert Ashdown,
segretario generale di “Clia Europe”, associazione internazionale delle compagnie di crociera.
La relazione verterà sul tema:
“Far crescere il mercato italiano
in tempi difficili”- Sarà presente
anche Isabelle Ryckbost, segretario generale dell’Espo (organizzazione europea dei porti). La
sessione plenaria avrà lo scopo
di analizzare la situazione complessiva attuale e le prospettive
della crocieristica nel nostro paese. Nel corso della tavola rotonda
saranno presentate le realtà portuali italiane di Livorno e Civitavecchia. Sarà presente l’on.
Altero Matteoli, presidente della
commissione Trasporti del senato e Stavros Hatzkos, presidente
di Med Cruise.
Tra pochi giorni, nel corso
della conferenza dei servizi in Regione, qualcuno dice
che finalmente, nel quadro
dell’importante passaggio, si
avrà l’approvazione definitiva
del Piano Regolare del Porto
(sarà la volta buona?), l’Autorità portuale potrà lanciare così
l’annunciata gara per il bacino
grande da anni, ormai, al centro
di una disputa fra riparatori navali e Azimut Benetti. Oggi il
problema sarà quello di vedere
chi parteciperà, visto che l’infrastruttura assai importante per
uno scalo commerciale e delle
crociere, è ridotta a relitto. Rimetterlo in grado di assolvere
alla sua funzione sarà davvero
impresa proibitiva che costerà
parecchi milioni di euro e non ci
vorranno mesi, ma anni. L’accordo di Roma per risolvere il crack
di uno dei più gravi fallimenti
della gestione “centrosinistrica”
della città, si è rivelato un capestro stretto intorno alle necessità
del porto. Ad essere coinvolto in
primis da quell’accordo, soffrendone le pesanti conseguenze, è
stato infatti il porto, privato tout
court di quel suo bacino in muratura fra i maggiori del Mediterraneo. E così oggi si stima che per
rimettere in ordine quel bacino
siano necessari almeno 16-18
milioni di euro.