Calendario Liturgico

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Calendario Liturgico
Calendario
Liturgico
XII D
T.O. - B
A
OMENICA
21/06/2015
Don Alberto Cell. 3480435937
Don Felice Cell.: 3395623027
Casa Canonica: 045.7350008
Questa settimana la Lampada del Ss.mo brucia per i defunti mai ricordati.
LUNEDÌ 22 GIUGNO - Gn.12,1-9; Sl.32; Mt.7,1-5:
Beato il popolo che Dio ha scelto come sua eredità.
Ronc. 09.00 Def.ti fam. Lavagnini e Squizzato
Trev. 18,00 Def.ta Bozzini Alma - Def.ti Bosio Giuseppe e Delfino
MARTEDÌ 23 GIUGNO - Gn.13,2.5-18; Sl.14; Mt.7,6.12-14: Fagn. 09,00 Def.ti Persi Erminio e Norma
Signore, chi sarà ospite nella tua tenda?
Trev. 18,00 Def.ti Busato Enrico e Nelsori Ilde - Def.ti Marchesini Natalino e Francesco
MERCOLEDÌ 24 GIUGNO -Is.49,1-6; Sl.138; At.13,22-26; Lc.1,57-66.80: Ronc. 09,00 Pro Antonio Sambenini
Natività di San Giovanni Battista
Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda Trev. 18,00 Libera
GIOVEDÌ 25 GIUGNO - Gn.16,1-12.15-16; Sl.105; Mt.7,21-29: Fagn. 09,00 Libera
Trev. 18,00 Libera
Rendete grazie al Signore, perché è buono
Ronc. 21,00 Adorazione Eucaristica e Tempo di Confessioni
VENERDÌ 26 GIUGNO - Gn.17,1.9-10.15-22; Sl.127; Mt.8,1-4: Ronc. 10,30 Libera
Trev. 16,00 Adorazione, S. Rosario, Vespero e possibilità di Confessioni
Benedetto l’uomo che teme il Signore
Trev. 17,00 Def.ti Beltrame Primo e Giuseppina - Def.ti insegnanti Milena,
Clara, Agnese e Mirella
SABATO 27 GIUGNO - Gn.18,1-15; Lc.1; Mt.8,5-17:
Il Signore si è ricordato della sua misericordia
XIVA DOMENICA T.O. - B
Sap. 1, 13-15.2,23-24
Sl. 29
2 Cor. 8, 7.9.13-15
Mc. 5, 21-43
A V V I SI P A R R OC C HI A L I
TI ESALTERÒ, SIGNORE,
PERCHÉ MI HAI RISOLLEVATO
Fagn. 18,00 Def.ta Tardiani Norma
Trev. 19,00 Def.ti fam. Contri e Scattolini - Def.ti Preato Attilio, Maria,
Sergio, Angelo, Luciano e Gabriella
Ronc. 08,30 Def.ti Piccinato Luca - Def.to Vicentini Dino - Def.ti Casarotti
Giovanni e Giannina
Trev. 09,30 Def.ti Canoso Valentino e Marianna - Def.ti fam. Ambrosi e Zambotto
Fagn. 10.00 Def,to Ferrarini Mauro - Def.ti Faccioli Umberto e Amelia Def.ti Migliorini Luigino e Vittorina - Def.to Tardiani Ennio Sec. Int, pers. di Cantarella Alberto e Lucia
Ronc. 11.00 Def.ti Lippa Enrico, Mattia e fam.
Trev. 18,00 Def.ti fam. Perina
 Con Lunedì 22 Giugno dalle ore 15,30 alle ore 18,30 inizia il Grest Parrocchiale che si svolge presso il
meraviglioso parco naturale situato nell’area retrostante la chiesa.
 Giovedì 25 giugno alle ore 21,00 presso la chiesa di Roncolevà tempo di preghiera e di adorazione.
 Venerdì 26 Giugno alle ore 21,00 incontro degli animatori noi in gioco.
 Sabato 27 Giugno, a conclusione del Torneo di Calcio Femminile, il N.O.I. di Roncolevà, promuove la
serata “PIZZA IN PIAZZA”.
 Lunedì 22 Giugno, dopo l’intervento di manutenzione straordinaria, è possibile usufruire nuovamente del campo da tennis di Roncolevà. Per prenotazioni e informazioni chiamare il 3490029747.
 Oggi festeggiamo il 50° anniversario di sacerdozio di Pd. Giancarlo Ramanzini e ricordandolo al Signore cogliamo l’occasione per ringraziarlo della sua presenza e del servizio prezioso che rende a
questa Comunità che lo ha generato…
All’inizio del nostro ministero in questa Unità Pastorale Pd. Giancarlo ci diceva: “Chiedo di poter
continuare a servire gratuitamente questa Comunità in ringraziamento al Signore perché mi ha accompagnato per 40 anni in missione senza mai abbandonarmi…”
 Continua sempre la Benedizione alle famiglie…
Lunedì 22 Giugno Mt 5,38-42 Mt 7,1-5
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale
misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del
tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al
tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo
«Laudato si’, mi’ Signore», cantava san Francesco d’Assisi. In
questo bel cantico ci ricordava
che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la
quale condividiamo l’esistenza,
e come una madre bella che ci accoglie
tra le sue braccia. Papa Francesco
(Lettera Enciclica Laudato si’)
Martedì 23 Giugno: Mt 7,6.12-14 In quel tempo,
Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a cauGesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante
sa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha
ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci,
posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi properché non le calpestino con le loro zampe e poi si
prietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza
voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uoche c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche
mini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa
nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua,
infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretnell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abta, perché larga è la porta e spaziosa la via che condubandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano.
ra, che «geme e soffre le doglie del parto» (Rm 8,22). DimentiQuanto stretta è la porta e angusta la via che conduce
chiamo che noi stessi siamo terra. Papa Francesco
alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
(Lettera Enciclica Laudato si’)
Mercoledì 24 Giugno: Lc 1,57-66.80 Per Elisabetta si compì il tempo del
La sfida urgente di proteggere la
parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore
nostra casa comune comprende la
aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
preoccupazione di unire tutta la
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo
famiglia umana nella ricerca di uno
con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiasviluppo sostenibile e integrale, poimerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si
ché sappiamo che le cose possono
chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre cocambiare. Il Creatore non ci abme voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è
bandona, non fa mai marcia indieil suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca
tro nel suo progetto di amore, non
e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi
si pente di averci creato. L’umanità
da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte
ha ancora la capacità di collaboraqueste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicenre per costruire la nostra casa codo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era
mune. Papa Francesco
con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni
(Lettera Enciclica Laudato si’)
deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele
I cristiani non cerchino
Giovedì 25 Giugno: Mt 7,21-29 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non
visibilità a ogni costo,
chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la
non rincorrano la sovravolontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore,
esposizione per evangeSignore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo
lizzare, non si servano di
forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodistrumenti forti di potere
gi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me,
ma, custodendo con
voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in
massima cura, quasi con
pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.
gelosia, la Parola criCadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella
stiana, sappiano innancasa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste
zitutto essere testimoni di
mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito
quel Gesù che ha racla sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e
contato Dio agli uomini
si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gecon la sua vita umana.
sù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli
Enzo Bianchi
infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
Venerdì 26 Giugno Mt 8,1-4 Quando Gesù scese dal monte,
A cosa servono belle strade e aeroporti, begli edifici
molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò
di tanti piani, se vengono costruiti con il sangue dei
davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese
poveri, che non ne beneficeranno? Ateo non è solo il
marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Quela mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito
sto divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere,
la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal
questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Vidirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta
viamo tristemente in una società atea. Oscar Romero
l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro
occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva:
«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed
egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano:
«In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno
dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del
regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Mt 8,5-17