Tito Lizzola, 60 anni di bocce e un titolo in testa
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Tito Lizzola, 60 anni di bocce e un titolo in testa
Bocce Dopo 50 anni da giocatore da 10 fa solo il dirigente. I suoi atleti hanno vinto tre volte il tricolore: individuale donne, coppia e terna di C Tito Lizzola, 60 anni di bocce e un titolo in testa Il presidente della Casabella ipotizza il ritiro: «Ma prima proveremo a conquistare il campionato italiano a squadre» ■ «Sì, penso sempre più spesso che è ora di lasciare. Quest’anno arrivo a 60 anni di bocce e a un passo dai 70 d’età. E ho accettato l’idea che neppure Tito è eterno». Tito è lui, di cognome fa Lizzola ma nelle bocce a lui il cognome non serve: Tito è Tito, lo conoscono tutti. A Bergamo e non solo. Tito è la Casabella, la sua società (nel 2006 arrivata al picco di 48 gare vinte in una stagione). Tito è il «gestore» del bocciodromo di Ranica, che da quando è in pensione è diventato casa sua. Tito è il dirigente a cui appoggiarsi quando serve di organizzare una gara perché c’è un «buco» nel calendario. Tanto Tito gli sponsor li trova sempre. Ivano Guidetti, che domani sarà confermato presidente del comitato provinciale (è l’unico candidato in lizza), lo sa bene. «Ma gli anni passano - sorride Tito -, ed è giusto tenerne conto. Quest’anno come Casabella ci siamo iscritti al campionato italiano per società, dal 17 gennaio si gioca, non ho problemi a dire che mi piacerebbe togliermi delle soddisfazioni. Abbiamo potenziato la squadra per questo. Dal punto di vista agonistico un’affermazione a squadre mi manca, sarebbe bello arricchire la bacheca». Per il resto il suo palmarès fa impressione: 60 anni di bocce, parecchie di gare vinte in carriera, decine di vittorie buttate al vento per il suo modo di giocare («spettacolo, non vittorie», è il suo slogan). Poi, da dirigente, la straordinaria soddisfazione di vincere tre titoli italiani con rappresentanti della sua società. Carrara-Appiani nella coppia di C, Rota-Bergamelli-Tacchini nella terna di C, la perla di Ivonne Buzzoni nell’individuale femminile di categoria A. Nessuno a Bergamo ci è mai riuscito, né prima né dopo di lui. «Momenti memorabili - racconta Tito -, che por- IIE DOMANI L’AS SEMBLEA ELET TIVAM BERGAMO: GUIDETTI PRESIDENTE La squadra della Casabella Ranica. Nel riquardo Tito Lizzola terò sempre nel cuore. Da dirigente è abbiamo fatto 14 secondi posti, pratistato un onore tornare a Bergamo con camente tutti per colpa della mia filoquelle maglie tricolori. Bellissimo, per- sofia. Avessi giocato guardando al punché da giocatore non avevo mai cer- teggio, molto probabilmente una decicato quelle soddisfazioni. Allora ave- na di quelle gare le avremmo vinte. Ma ho sempre preferito divervo altri interessi». tirmi: prima scegliendo di Rieccolo, lo slogan: spetfare il volista (il tiro al votacolo, non vittorie. Tito da «Ho cominciato lo nelle bocce è il gesto tecgiocatore è sempre stato quando ancora nico più difficile, ndr), poi considerato l’estroverso per antonomasia, l’uomo disi usavano bocce giocando sempre per tirare di volo. Meglio cinque sposto a tutto per un camdi terracotta, su cambi di boccia che dieci bio boccia con il suo tiro al campi con otto punti, non cambierò mai volo. Anche a perdere la idea. Per questo tutti mi partita perché quella giocalati e con fondi consideravano scriteriato, ta non è strategica. A lui è impossibili» ma divertente. Mai io non sempre importato che fossono nelle bocce per soldi, se spettacolare. Nient’altro. «Se devo proprio parlare di questo - cioè per vincere, ma per divertirmi. E continua Lizzola - vorrei cominciare vi assicuro che mi sono sempre diverchiedendo scusa a Ferdinando Giavaz- tito». Un po’ come Zigoni nel calcio, o Beczi, un ottimo puntista che è stato mio socio per parecchio tempo. Un anno calossi, o Augusto Scala, per dire di un atalantino celebre. Divertirsi anzitutto, che importa dei soldi. I soldi Tito ce li ha sempre messi, nelle bocce. Una vita da artigiano (imbianchino, dice lui) e i risparmi, salvaguardata la famiglia, finiti tutti lì, nelle bocce. Facesse la somma di quel che ha speso, Tito sbiancherebbe: «Non ci penso, non importa. Ho cominciato che avevo nove anni, mio padre, Bepo per tutti, mi portava con lui al circolo dei socialisti qui a Ranica, dove adesso c’è il Bar Derby. I campi avevano otto lati, si giocava as e girèl con bocce di terracotta. A 14 anni il primo tesseramento, per la Cantini Nembro, 55 anni dopo sono ancora qui. Ho visto nascere le federazioni, ho portato nelle bocce Fiorenzo Pulcini (poi diventato anche presidente nazionale dell’Ubi), mi sono sempre divertito. Adesso faccio solo il dirigente, gli anni passano. Neppure Tito è eterno...». Sci Domani prova dedicata alla categoria Giovani, organizza l’Orezzo P. Ser. Nuovo anno, nuovo direttivo: do- le giocate precise e costanti di Germani, infatti, si terrà l’assemblea mana e si è così arresa sul 12-3. ordinaria per il rinnovo delle cariche comitariali per il quadriennio 1° TROFEO LE BEFANE 2009/2012. Sarà un’elezione senza Gara nazionale, individuale femparticolare suspence e sostanzial- minile. Società organizzatrice: mente senza sorprese, visto che l’u- Orobica Slega. Direttore di gara: nica candidatura alla presidenza Domenico Ferrario del Comitato pervenuta è quella del presidente di Monza, con la collaborazione di Gianbattista Esposito del Comiuscente Ivano Guidetti. In attesa dunque della formaliz- tato di Bergamo. Arbitri: Angeretzazione della sua rielezione, le ti e Rota. bocce hanno concentrato la loro Giocatrici partecipanti: 36 delle attenzione sulle donne; l’Orobica categorie A1 ed A. Classifica (12Slega ha proposto recentemente il 3): 1. Germana Cantarini (Canotprimo «Trofeo Le Befane». Nien- tieri Bissolati–Comitato di Cremote scope, niente nasi adunchi, ma na); 2. Carmen Torricelli (Formiginese–Comitato di solo bravissime atleModena); 3. Antonia te che si sono sfidaPellegrinelli (Orobite con grinta, offrenIl presidente ca Slega–Comitato di do un grande spettauscente è Bergamo); 4. Ivonne colo. La sfide più seguite nella fase finacandidato unico. Buzzoni (Ponte S. Pietro Locate–Comile sono quelle che Nella nazionale tato di Bergamo); 5. hanno visto protagofemminile della Elisa Luccarini nista la bergamasca (Olimpia Dvl LubrifiAntonia PellegrinelBefana ha vinto canti–Comitato di li (portacolori proCantarini Reggio Emilia). prio dell’Orobica). Giocatrici parteciNei quarti la brava Antonia ha superato Elisa Lucca- panti: 98 (27 di B, 43 di C, 28 di D). rini; il finale di 12-11 testimonia Classifica (12-6): 1. Elodia Vedola fatica del match. Una fatica pa- velli (Scaligera–Comitato di Verogata poi dalla Pellegrinelli nella na); 2. Fiorenza Locatelli (Csc Verpartita contro la vincitrice Ger- dellino–Comitato di Bergamo); 3. mana Cantarini. La gara si è con- Caterina Curnis (Acli Rossi-Comiclusa sul 12-9 per la cremonese tato di Bergamo); 4. Linda CriCantarini, ma a vincere (soprat- stofori (Cavriaghese–Comitato di tutto per fair play) è stata Antonia Reggio Emilia); 5. Rita Beretta Pellegrinelli, che non ha approfit- (Bergamasca–Comitato di Bergatato di una leggerezza dell’avver- mo); 6. Carla D’Angelo (San Misaria e non ha quindi raccolto i chele di Nova–Comitato di Veroquattro punti che le spettavano na); 7. Ramona Zobbio (Conca per diritto regolamentare. A sen- D’Oro–Comitato di Brescia Garso unico invece la finale fra Can- da); 8. Giancarla Recchi (Bardotrini e Carmen Torricelli; la mo- lino–Comitato di Verona). denese non ha saputo contrastare Donina Zanoli