CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA III COMMISSIONE

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA III COMMISSIONE
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RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
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CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA
III COMMISSIONE SPECIALE DEL 30 GIUGNO 2016
Seduta di Audizione del 30 Giugno 2016
RESOCONTO INTEGRALE N. 20/A della seduta di Audizione deI 30 Giugno 2016
Stato di attuazione del Piano Straordinario degli interventi di bonifica e
Oggetto:
gestione dei rifiuti in Regione Campania come previsto daIl’art. 2 comma I del Decreto
Legge n. 185 deI 2511112015”.
“
Risultano Presenti:
Il Presidente Zinzi Gianpiero
La Segretaria Muscarà Maria
Consiglieri componenti: Cammarano Michele, De Pascale Carmine.
Partecipano:
Dott.ssa Pagnozzi Lucia Responsabile Struttura Missione per lo smaltimento dei
rifiuti stoccati in balle
Dott.ssa Marinella Vito Direttore Tecnico ARPAC;
Dott. Filipponi Bernardino Dirigente VIBECO sri;
Dirigente Servizio per conto ATI VBECD/BM SERVICE/ SIRLO
Dofi. Uboldi Massimiliano
AMBIENTE;
Cecere Aniello Consigliere Comune di Giugliano Il;
UCCIERO Raffaela Consigliere Comune di Villa Literno
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Assume la Presidenza Zinzi Gianpiero
Assistono il Dirigente Dott. Enrico Gallipoli coadiuvato dal Funzionario P.O. Franco Esposito
PRESIDENTE (Zinzi): Buongiorno a tutti e grazie di essere presenti. Tutti i soggetti interessati
ed invitati a quest’audizione hanno risposto positivamente o per delega o direttamente, per cui
direi di iniziare i lavori di questa mattinata partendo da alcune considerazioni molto semplici.
La nostra Commissione si propone di svolgere una funzione di controllo, pur senza avere poteri,
non avendo la possibilità di effettuare una verifica di quanto accade se non attraverso la
sinergia con la Giunta regionale e con gli uffici.
In queste settimane ci siamo interrogati relativamente all’opportunità che le notizie e le
informazioni di cui questa Commissione deve disporre per poter fare il lavoro che le compete
dovessero arrivare dagli organi di stampa e non direttamente dagli uffici, per cui la premessa
che questa mattina siamo qui a fare è quella di provare a creare una sinergia ancora maggiore
utilizzando anche una Commissione consiliare speciale come la nostra come interfaccia di
quanto si sta facendo perché si lavora tutti nella stessa direzione provando chiaramente a fare
uscire la Campania dall’emergenza e siamo tutti consapevoli di quanto quest’operazione di
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smaltimento delle ecoballe sia importante, lo è politicamente, lo è sul piano amministrativo, lo è
sul piano ambientale prima di tutto e deve esserlo anche sul piano dei flussi informativi e della
comunicazione.
Se saremo bravi a fare questo come istituzione, saremo anche nelle condizioni di rassicurare i
cittadini a che un lavoro si sta facendo e mi auguro bene, e che questo lavoro porterà a dei
risultati importanti che tutti i campani si aspettano.
La premessa che faccio agli interlocutori invitati al tavolo è di costruire, da questo momento in
avanti, un filo diretto che ci consenta di poter essere interlocutori delle istanze dei cittadini ed
essere nelle condizioni di avere piena contezza di quanto si sta realizzando e non di
apprenderlo, come invece è accaduto in queste settimane, dagli organi di stampa che hanno
fatto un buon lavoro, ma che non hanno il compito di sollecitare le istituzioni, al contrario, sono
le istituzioni a dover svolgere il compito di chiarezza e di comunicazione alle comunità.
Fatta questa premessa sarò molto breve nelle considerazioni perchè poi ci sono rappresentanti
autorevoli che sapranno sicuramente illuminarci e darci spiegazioni.
In ordine al contenuto del Piano Stralcio Operativo è stata istituita una struttura di missione con
a capo la dottoressa Pagnozzi ed è stato previsto un cronoprogramma che abbiamo qui.
Parto con qualche domanda molto semplice che è rivolta a tutti gli interlocutori, non soltanto la
dottoressa Pagnozzi, per poi aprire un ragionamento e capire se tutte le informazioni che
abbiamo raccolto da soggetti esterni hanno attendibilità oppure ci sono novità che oggi andiamo
ad analizzare.
Vorremmo sapere: a che punto sono le operazioni con riferimento al cronoprogramma, se ci
sono dei ritardi quali siano gli eventuali motivi, da quali lotti si è iniziato e perché, altra domanda
a cui non siamo riusciti a trovare risposta perché l’unico interlocutore per noi oggi è stata la
stampa e neanche la stampa ha avuto risposta a riguardo, dove si stanno portando i rifiuti.
Sono queste le prime domande da cui partirei per avviare quest’audizione, poi entriamo nel
merito a seconda delle considerazioni che nasceranno.
Lascio la parola alla dottoressa Pagnozzi per poi, a seguire, dare la parola a tutti gli altri
interlocutori. Grazie.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Diciamo che la mission della struttura di missione è la
rimozione dei 5 milioni 400 mila tonnellate circa di rifiuti stoccati in balle che si trovano su tutto il
territorio campano. Stiamo iniziando con il Piano Stralcio che è stato approvato con una
delibera poi integrata che prevede la rimozione di circa 500 mila
PRESIDENTE (Zinzi): Dottoressa, posso interromperla?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Prego.
PRESIDENTE (Zinzi): Ho dimenticato di fare un’altra premessa: oggi come in tutte le nostre
audizioni, è presente anche la stampa. In questa Commissione siamo soliti, al termine dei
se utile di poter fare
lavori, se nessuno ha nulla in contrario, di concedere ai giornalisti
qualche domanda.
Lo volevo dire a tutti in premessa per evitare che nascessero equivoci.
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PAGNOZZI, Giunta regionale: Questo primo stralcio prevede la rimozione di quasi 500 mila
tonnellate di rifiuti che sono ubicati su 5 lotti perché è stata fatta una gara di appalto che
prevedeva la rimozione di circa 800 mila tonnellate di rifiuti su 8 lotti, la gara è andata deserta
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per 3 lotti e quindi si è proceduto all’aggiudicazione solo di 5 lotti e quindi i siti sono Villa Literno
“Località Lo Spesso’, poi Giugliano “Masseria del Re”, Marcianise e poi il lotto 8 dove i rifiuti
sono sparsi nell’area Asi di Piano D’Ardine, a Casalduni Benevento “Località Fungaia” e a Eboli
“Vasca depuratore Coda di Volpe”.
Sono stati stipulati i contratti con le società, prima sano stati stipulati i contratti con la società
Vibeco che si è aggiudicata il lotto 5 e il lotto 6 di Villa Literno dove era stata presentata una
sola offerta, per cui non si è dovuto attendere il decorso dei 35 giorni previsti dal testo unico
degli appalti.
Successivamente, decorsi i 35 giorni anche per gli altri lotti, senza che siano stati presentati i
ricorsi al Tar, si è proceduto alla stipula con gli altri raggruppamenti temporanei di impresa
aggiudicatarie dell’appalto dei contratti.
I contratti sono tutti in corso e la rimozione deve concludersi entro 18 mesi dalla data della
stipula del contratto.
Il cronoprogramma al momento è pienamente rispettato, soltanto quando decorreranno i 18
mesi senza che ci sia stata la rimozione dei rifiuti si potrà dire che i lavori non sono stati eseguiti
bene. Il contratto prevede, entro 60 giorni, le attività preliminari, entro 60 giorni dalla stipula del
contratto la società deve fare le operazioni preliminari che sono l’allestimento del cantiere, la
caratterizzazione dei rifiuti, cosa che si sta facendo, i rifiuti si stanno caratterizzando
prevedendo un prelievo ogni mille tonnellate e dalla caratterizzazione che viene fatta alla
presenza dell’Arpac che deve convalidare il 20 per cento dei campionamenti per verificare che i
rifiuti depositati nei siti abbiano il codce previsto: 191212.
Dalla caratterizzazione confermano che il codice è questo e i rifiuti vengono portati all’estero per
il recupero o lo smaltimento oppure in Italia presso impianti di recupero. In Italia non è possibile
lo smaltimento perché secondo l’articolo 183 del decreto legislativo 152, penso che l’articolo sia
questo, per smaltire fuori Regione i rifiuti prodotti in una Regione è necessario che vi sia un
accordo di programma tra le due Regioni. Visto che la Regione Campania non ha stipulato di
programma con altre Regioni al momento non è consentito lo smaltimento, quindi i rifiuti vanno
a recupero fuori Italia, presso impianti regolarmente autorizzati o al recupero o allo smaltimento
con attività Dl o D5.
Posso dire che daI 30 maggio è iniziata la rimozione dei rifiuti presso il sito “Località Lo Spesso”
di Villa Literno, la società aggiudicatrice è un raggruppamento temporaneo di impresa,
mandataria la Vibeco che è qui presente, le operazioni stanno andando avanti regolarmente.
Le prime balle che sono state rimosse sono state conferite per il recupero presso impianti del
nord Italia, il prossimo carico andrà all’estero perla smaltimento Dl, D5 o per il recupero.
PRESIDENTE (Zinzi): Ho qui la tabella dei lotti, non ho ben capito quali sono i 5 degli 8 lotti
aggiudicatari.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Giugliano Masseria del Re, lotto 2, la qualità di rifiuti da
recuperare o smaltire è di 100 mila tonnellate, il raggruppamento è la Defiam SrI, mandataria
Ecobuildig SrI
PRESIDENTE (Zinzi): Dunque, leggo la tabella: lotto 1, ubicazione lotto Giugliano, località
Masseria del Re, lotto E, quantità 113 mila tonnellate.
PAGNOZZI, Giunta regionale:
È andata deserta.
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PRESIDENTE (Zinzi): Lotto 2, Masseria del Re, lotto A, 100 mila quantità di tonnellate.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Questa è stata aggiudicata, è stato fatto il contratto, Defiam. È
un raggruppamento temporaneo di imprese, la Defiam è il capogruppo, quindi l’Ecobuilding è la
mandante.
PRESIDENTE (Zinzi): Il terzo lotto, Giugliano località Masseria del Re, lotte B, 100 mila
PAGNOZZI, Giunta regionale:
È andata deserta.
PRESIDENTE (Zinzi): Il quarto? Sullo schema ci sono Giugliano e Marcianise. E’ corretto?
PAGNOZZI, Giunta regionale: I siti sono due: a Giugliano “Masseria del Pozzo” e a Marcianise
“Depuratore Marcianise”. A Marcianise c’è una quantità di rifiuti di 16 mila 475 tonnellate circa,
mentre a Giugliano 65 mila tonnellate circa. Ecosystem mandataria e Econet mandante. Il lotto
è unico.
PRESIDENTE (Zinzi): Poi c’è il quinto lotto, Villa Literno “Lo Spesso” lotto A, 100 mila
tonnellate.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Vibeco mandataria, BM Service SrI mandante, Sino Ambiente e
Consulting SrI mandante. Sono società.
PRESIDENTE (Zinzi): Lo stesso vale per il lotto 6, Lo Spesso, lotto B, 100 mila tonnellate?
Poi c’è il lotto 7.
PAGNOZZI, Giunta regionale: li lotto 7, Villa Literno, è andato deserto, 100 mila tonnellate.
Poi abbiamo il lotto 8 che praticamente sono circa 95 mila tonnellate di rifiuti da smaltire, però
sono distribuiti in 5 località, due di Avellino, area Asi Pianodardine e area interna allo Stir di
Avellino. Poi Casulduni, località Fungaia e poi l’area dello Stir di Casalduni. Poi Eboli, Vasca
Depuratore e Coda di Volpe.
Complessivamente sono 95 mila 269 mila tonnellate di rifiuti.
PRESIDENTE (Zinzi): Più o meno tutte si equivalgono per quantità, giusto?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Grosso modo. Il raggruppamento è Sanim SrI mandataria, BPS
SrI è la mandante.
PRESIDENTE (Zinzi): Lei ha fatto riferimento agli impianti, dove si porteranno i rifiuti, però non
ha detto dove ed io questo non l’ho capito.
PAGNOZZI, Giunta regionale: I rifiuti vanno all’estero, le società in sede di gara hanno
indicato gli impianti di destinazione perché l’indicazione era richiesta pena l’esclusione dal
partecipare alla gara.
Alle società è data la facoltà di chiedere, dietro autorizzazione regionale, una modifica, di
modificare l’impianto di destinazione. Esempio, la società ha dichiarato che voleva portarlo in
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Spagna, motivando chiede perché non intende più portarlo in Spagna, ma intende portarlo in
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La Regione fa un’istruttoria abbastanza semplice, cioè legge l’istanza, vede le motivazioni, se
ritiene queste motivazioni congruenti autorizza l’utilizzazione di un impianto di destinazione
diverso da quello indicato in sede di gara.
E inutile dirlo, l’impianto deve essere sempre autorizzato per l’attività a cui il rifiuto deve essere
sottoposto.
PRESIDENTE (Zinzi): Fino ad ora sono stati trasportati dei rifiuti?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Fino ad adesso non sono stati ancora conferiti rifiuti all’estero,
si stanno attuando tutte le procedure perché per portare un rifiuto all’estero bisogna attivare,
presso l’ufficio regionale competente, la richiesta di autorizzazione al trasporto trasfrontaliero
secondo il regolamento comunitario, cioè la società che è il notificatore deve chiedere, nel caso
di Villa Literno è competente la UOD Autorizzazione Ambientale e Rifiuti di Caserta, quindi deve
chiedere all’ufficio nella cui circoscrizione ha sede l’impianto da dove devono partire i rifiuti,
deve chiedere l’autorizzazione a portarli all’estero. Quest’autorizzazione richiede mediamente
un tempo di 30 o 35 giorni perché il soggetto notificatore deve avere dalla Regione il rilascio dei
modelli, modello i A e i B, poi deve notificare all’impianto di destinazione, l’impianto di
destinazione ha 30 giorni di tempo per rappresentare eventuali motivi ostativi, decorsi questi 30
giorni senza che siano rappresentati i motivi ostativi, oppure se abbiamo un’autorizzazione
espressa prima del decorso dei 30 giorni la società deve presentare una polizza fideiussoria e
l’ufficio regionale rilascia l’autorizzazione al trasporto del rifiuto.
PRESIDENTE (Zinzi): Dunque, se i rifiuti non sono all’estero ed è iniziato Io svuotamento, dove
sono?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Sono andati negli impianti del nord Italia per il recupero.
PRESIDENTE (Zinzi): Quali impianti?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Sima SrI a Osnago, Lecco; Waste Italia Spa a Albonese, Pavia;
Caris Servizi SrI a Lainate, Milano; Econord Spa a Como; TRM Spa a Torino.
PRESIDENTE (Zinzi): In quali quantitativi sono stati distribuiti i rifiuti per impianto?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Circa 500 tonnellate.
PRESIDENTE (Zinzi): In generale. Invece ogni impianto quante tonnellate ha ricevuto?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Se vuole possiamo fare la somma adesso.
PRESIDENTE (Zinzi): Potrete mandarci un report, contenente anche queste informazioni.
Ho davanti a me il cronoprogramma, è il crono programma del Piano Straordinario di Interventi
e ci sono delle caselle riempite per trimestre.
Lei ha fatto riferimento a 18 mesi, quindi per deduzione sono 6 trimestri, in questi primi due
trimestri che tipo di svuotamento è stato effettuato?
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Quando io domando se siamo in linea con il cronoprogramma mi riferisco proprio a questo, mi
riferisco al fatto che dire in 18 mesi raggiungeremo l’obiettivo non significa che sia stato
rispettato il cronoprogramma.
PAGNOZZI, Giunta regionale: L’importante è che entro i 18 mesi vengano rimosse tutte le
balle cosi come da contratto, quello che conta è l’obiettivo finale.
PRESIDENTE (Zinzi): Dottoressa, io non sono un giudice.
PAGNOZZI, Giunta regionale: lo non mi sto difendendo.
PRESIDENTE (Zinzi): Sto semplicemente facendo una domanda per comprendere se il
contenuto del crono programma corrisponde al lavoro che è stato annunciato.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Prima di tutto dobbiamo vedere quando sono stati stipulati i
contratti, il primo contratto con la Vibeco è stato stipulato il 6 maggio, il contratto relativo al lotto
è stato stipulato il 12 maggio, i contratti relativi ai lotti 2 e 4 sono stati stipulati il 26 maggio
2016.
Dalla data della stipula del contratto sono previsti 60 giorni che non sono scaduti per nessuno e
dopo 60 giorni devono essere avviate le attività, quindi stiamo nel rispetto del crono programma
perchè i 60 giorni non sono scaduti, anzi, per i contratti relativi al lotto 5, senza che siano
scaduti i 60 giorni è stato già allestito il cantiere, sono in corso le caratterizzazioni, una parte dei
rifiuti sono già andati presso impianti di recupero del nord Italia. A me sembra che siamo nei
termini.
PRESIDENTE (Zinzi): Non ci sarebbe stata quest’audizione se avessimo ricevuto notizie e
informazione di quanto si stava facendo. È chiaro che siamo in audizione ed io le domando ciò
di cui né noi, nè i cittadini, siamo a conoscenza.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Onestamente io non ho avuto richieste specifiche.
PRESIDENTE (Zinzi): Noi siamo una Commissione che ha questo tipo di funzione, non avrà
avuto una richiesta da parte nostra perché ci saremmo aspettati di avere contezza di quanto si
stava facendo semplicemente, è per questo che abbiamo convocato un’audizione e
formalmente Io stiamo chiedendo ora perché l’informazione e l’impressione che hanno avuto i
cittadini è differente rispetto a quella che ci state rappresentando.
Abbiamo a cuore non solo le sorti dell’ambiente, ci preoccupiamo di essere solerti e di
pungolare la Giunta regionale affinché le cose si facciano così come vengono annunciate.
PAGNOZZI, Giunta regionale: La funzione della struttura di missione è di garantire in primo
luogo la tutela dell’ambiente, noi stiamo facendo la rimozione di rifiuti, non è che li stiamo
mettendo, quindi pare che già la funzione è quella di tutelare l’ambiente e di conformarsi ad una
sentenza della Corte di Giustizia europea per la quale stiamo anche pagando somme ingenti a
titolo di sanzione per rifiuti che certamente sono stati messi, sono stati depositati lì in una
situazione di emergenza e che adesso si sta cercando di rimuovere.
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PRESIDENTE (Zinzi): Lei ci sta spiegando le
d’accordo su questo chiaramente.
ragioni politiche
di
un impegno, siamo tuffi
PAGNOZZI, Giunta regionale: Sono una burocrate, sicuramente ho gli indirizzi da parte della
politica, ma la mia funzione è di tutelare l’ambiente e rispettare la legge. Pare che al momento
non possa essere censurato nulla di quello che sta facendo la struttura di missione.
Quello che lei ha detto, il fatto che spesso i giornalisti chiamano, è vero, hanno anche chiamato
me perché volevano sapere dove andavano i rifiuti. Lei sa benissimo che la Terra dei Fuochi
purtroppo ha una notorietà che travalica abbondantemente i confini nazionali, forse anche quelli
europei, per cui per una questione di tutela dell’ambiente, dire dove vanno i rifiuti si dà luogo
anche a manifestazioni locali da parte della popolazione che così, impauriti senza motivo,
pensano che i rifiuti che vanno in Spagna, in Portogallo o in Romania chissà che rifiuti sono,
mentre sono tutti rifiuti che vengono controllati, il controllo è un controllo rigido, tanto è vero che
in sede di gara era stato detto che bisognava caratterizzare ogni 5 mila tonnellate, invece
abbiamo imposto alle società, alcune hanno preso questo non proprio bene e comunque si
sono adeguate, abbiamo imposto la caratterizzazione ogni mille tonnellate, proprio a tutela
dell’ambiente perchè è interesse della struttura di missione e della politica chiaramente, sapere
che i rifiuti che vanno all’estero, che vanno presso impianti di smaltiti, di recupero etc., hanno
quel codice che devono avere che è il 191212 che sono rifiuti urbani, tra l’altro, che hanno già
avuto un pretraffamento negli impianti Stir.
PRESIDENTE (Zinzi): Dunque, le caratterizzazioni dei rifiuti sono state fatte.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Non è completata perché sono in corso. Quelli che sono stati
mandati a recupero è chiaro che sono stati caratterizzati.
PRESIDENTE (Zinzi): La verifica preliminare sui siti prevista dal comma 4.2 del Piano Stralcio
Operativo.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Qual è?
PRESIDENTE (Zinzi): Leggo: “Sarà condotta la verifica preliminare dell’eventuale necessità di
una bonifica dei siti interessati alla presenza delle piazzole di stoccaggio oggetto di
svuotamento”.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Dopo lo svuotamento è chiaro che quel sito deve essere
bonificato.
PRESIDENTE (Zinzi): Qui si parla di indagini preliminari.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Dopo lo svuotamento, bisogna fare delle indagini preliminari al
fine di verificare se c’è un inquinamento del suolo.
Quando vengono svuotate, cioè dopo i 18 mesi che il sito viene svuotato delle ecoballe si
faranno le indagini preliminari per verificare se c’è un inquinamento del sottosuolo, delle matrici
ambientali, si vedrà se il CSC sono nei limiti previsti dalle normative o meno e nel caso che non
lo siano si farà il Piano di Caratterizzazione e la bonifica del sito. Questo avviene dopo.
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PRESIDENTE (Zinzi): Grazie.
MUSCARÀ: Lei ha parlato che è stata fatta la caratterizzazione anche in misura migliorativa
rispetto a quella prevista che è una ogni mille tonnellate rispetto a 20 mila e che il 20 per cento
viene convalidato da un’analisi dell’Arpac per convalidare naturalmente tutta la
caratterizzazione, questi dati dove li possiamo leggere?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Questi dati ci vengono trasmessi.
MUSCARÀ: Noi cittadini che abbiamo a cuore quanto lei il destino della nostra terra e che già
vediamo con occhio assolutamente non gradito tutta questa organizzazione, perché si parla di
recupero, si parla di smaltimento perché sono parole un p0’ più dolci per farci comprendere che
quello che non può essere bruciato qui da noi, altrimenti i nostri cittadini potrebbero alzare le
barricate, va a bruciare altrove.
Parliamo di incenerimento.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Non è così perché non ci sono impianti che hanno una capacità
tale perché le balle sono talmente tante che non c’è la capacità di smaltire.
Non c’è la capacità impiantistica, per cui si è dovuto fare una gara d’appalto per portare questi
rifiuti presso altri impianti.
MUSCARÀ: Su questo sono d’accordo.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Non è che stiamo portando l’inquinamento all’estero perché
non lo vogliamo.
MUSCARÀ: Il fine è che si brucia.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Il tema è rimuovere le ecoballe e restituire un territorio alla sua
originaria destinazione.
MUSCARÀ: Assolutamente, ma per recuperare queste balle non era necessario mettere come
ultimo obiettivo soltanto poterle bruciare o farle finire in discarica perché queste balle, secondo
il progetto che il Movimento 5 Stelle ha consegnato e sul quale si sta battendo, potevano essere
aperte e si poteva recuperare, come dice anche il Ministro dell’Ambiente, il 40 per cento.
Lei sta parlando che negli Stir viene fatto un pretrattamento, noi abbiamo visitato questi Stir nei
quali doveva essere fatto il pretrattamento, questi Stir, parlo di Caivano e quello di Giugliano,
hanno ancora la stessa attrezzatura che avevano due anni, tre anni e quattro anni fa, ovvero i
rifiuti arrivano, vengono trito vagliati e vengono chiusi in balle. Il recupero è minimo anche se il
Ministero aveva invitato ad un recupero del 40 per cento.
Le volevo chiedere questi dati della caratterizzazione dove si possono leggere.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Prima di tutto vorrei chiarire che i rifiuti che sono stoccati in
balle sono circa 5 milioni e 400 mila o 600 mila tonnellate, non tutti i rifiuti andranno ad
incenerimento oppure a smaltimento, ma soltanto una quantità pari a circa i milione di
tonnellate. Questo è lo stralcio del piano operativo, se lei legge la delibera 381 del 7 agosto
2015 che dà gli indirizzi per lo smaltimento di questa quantità enorme di rifiuti e prevede che gli
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altri rifiuti vengano in parte recuperati presso gli impianti, altri vengono trasformati in CSS e
quindi non tutti i rifiuti verranno bruciati, ma soltanto una quantità minoritaria rispetto alla
quantità depositata presso i siti della Regione Campania.
Relativamente ai dati dove possono essere recuperati, sono le validazioni che fate voi
dell’Arpac
(Intewento fuori microfono)
MUSCARÀ: Credo che le caratterizzazioni, zona per zona, quelle fatte di questo 30 per cento,
debbono essere assolutamente messe sul sito e leggibili da tutti.
Quelle dell’Arpac dovrebbero essere messe sul sito.
CECERE, Consigliere Comunale di Giugliano: Lei ha detto che si deve avere sinergia tra tutti
i Comuni e cercare di portare delle aspettative nuove. Visto che la Regione ha iniziato con un
grosso lavoro per quanto riguarda la rimozione delle ecoballe, visto che si sta iniziando, visto
che la popolazione sembra essere pagata da questa situazione e, come ha detto la dottoressa,
cercare di non implementare stati d’animo diversi di dove si vengono a posizionare o meno,
iniziamone a parlare in Commissione e dopodiché si mettono sul sito le caratterizzazioni fatte
dall’Arpac.
MUSCARÀ: Non riesco a capire la sua richiesta di voler silenziare.
CECERE, Consigliere Comunale di Giugliano: Non voglio silenziare niente, anzi, lo voglio
portare in Commissione.
MUSCARÀ: Se l’Arpac ha fatto un lavoro di caratterizzazione che ha consentito a queste
ecoballe di andare da una parte o dall’altra deve essere chiaro, anzi, vorrei che fosse chiaro per
ogni sito tutta la filiera, la quantità di rifiuti, la caratterizzazione, il perché sono stati mandati da
una parte o da un’altra e anche qual è la destinazione finale.
Leggo dai giornali, purtroppo leggiamo soltanto dai giornali, che un’associazione marocchina
qualche giorno fa si è ribellata nei confronti del proprio Governo perché erano arrivate delle
ecoballe in Marocco.
Qualche tempo fa abbiamo dovuto fare noi una richiesta all’Anac perché delle ecoballe
sarebbero partite da Pozzuoli per andare a finire in Romania.
(lr.tervento fuori microfono)
MUSCARÀ: Questa di Pozzuoli non è notizia di giornali, era stata lettera una conferenza tra le
autorità portuali di Pozzuoli, l’Arpac e la Regione Campania per far partire da Pozzuoli delle
ecoballe. Le notizie che escono sui giornali per le quali i cittadini giustamente si allarmano
perché questo piano di rifiuti delle ecoballe che stiamo trattando quasi come se fosse la
soluzione, la soluzione non è, è un’annunciazione di quelle che oramai siamo abituati, di De
Luca, che dirà di risolvere il problema delle ecoballe che sono 5,6 milioni di tonnellate, tutto
questo piano ad un anno che ancora non è partito, abbiamo letto i dati, è appena passato un
mese dai primi contratti, tratterà soltanto il 30 per cento, ma non perché gli altri lotti andranno
meglio, perché i soldi che De Luca ha avuto serviranno per trattare il 30 per cento, nel frattempo
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passeranno 3 anni, finirà la Consiliatura e queste ecoballe una parte ce le saremo respirate,
distribuite nelle varie zone d’Europa, le altre capiteranno sulla prossima Legislatura.
Vogliamo avere chiarezza rispetto alle operazioni, ma è il sistema che è sbagliato, immaginare
che tutti questi miliardi di rifiuti debbano essere bruciati o possano diventare energia perché
vanno nei cementifici, è veramente una scelta primitiva e folle, naturalmente non vi appartiene,
appartiene alla politica che e ha fallo questa scelta.
(Intervento fuori microfono)
FILIPPONI, Vibeco: Volevo soltanto precisare che in Regione Campania, a livello di
movimentazione e gestione di rifiuti, non esiste soltanto il sito di Villa Literno o quello di
Giugliano, ci sono una molteplicità di impianti, tra cui anche molti privati, che operano la
gestione di partite di rifiuti industriali, tra cui gli imballaggi non recuperabili da cui traggono delle
frazioni combustibili, il famoso CSS o CDR o RDF, che viene inviato a recupero termico in
qualità di combustibile alternativo, ad una serie di cementifica che sono su estero.
Probabilmente la notizia che lei ha inteso è relativa forse a soggetti di questo tipo.
MUSCARÀ: Di queste due notizie di giornale era semplicemente per parlare con il signore lì
che diceva di parlare in Commissione delle notizie prima di farle uscire. Non facevo riferimento
a questo.
PAGNOZZI, Giunta regionale: I rifiuti che vengono trasferiti all’estero non sono soltanto le
ecoballe, oltre ad essere responsabile generale della struttura di missione dirigo ad interim la
UOD autorizzazione ambientale e rifiuti di Napoli dove rilascio autorizzazioni al trasporto
transfrontaliero di rifiuti, probabilmente in Marocco o in altri posti, ma non sono le ecoballe, sono
altri rifiuti prodotti da altri soggetti che chiedono di portarli nell’osservanza della normativa
comunitaria.
MUSCARÀ: Per questo le chiedevo di fare chiarezza su tutta la filiera. Per ogni sito che
abbiamo sarebbe opportuno leggere le caratterizzazioni, capire dove viene fatto, in quale
impianto viene fatto il pretrattamento, quale quantità di rifiuti viene gestita in un modo, da
discarico o altro
PAGNOZZI, Giunta regionale: Non viene fatto il pretrattamento.
MUSCARÀ: Lei ha detto che nello Stir viene fatto il pretrattamento.
PAGNOZZI, Giunta regionale: I rifiuti che sono stoccati in balle, sono rifiuti che all’epoca,
prima di essere depositati, sono andati negli Stir, hanno subito un pretrattamento e poi sono
stati depositati.
MUSCARÀ: Lei conosce qual è il pretrattamento che viene fatto negli Stir?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Le dico quello che è successo in passato.
X LEGISLATURA Alti avsenzhleari
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Il
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Consiglio Regionale della Campania
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
30GIUGNO 2016
MUSCARÀ: Le dico quello che è successo in passato e che abbiamo visto in persona, negli Stir
arrivano i rifiuti tal quale, questi rifiuti vengono tagliati piccoli piccoli in modo che possono
essere meglio imballati e vengono imballati. Questo è pretrattamento.
DE PASCALE: Esprimo i miei complimenti a tutto questo lavoro che si sta facendo. Leggevo
questa mattina “Il Giornale” dove la Corte dei Conti chiede un risarcimento agli amministratori
della passata Legislatura, ma anche a livello comunale, per l’inerzia, per la mancata bonifica,
questo in relazione al fatto che avessero dei fondi disponibili, che non hanno fatto niente e
quest’inerzia ha provocato un impatto sulla salute dei cittadini che vivono su un certo territorio.
C’è da rendersi conto che mettere in piedi, ebbene è passato un anno, come dice la collega,
una struttura organizzativa di questo tipo è un’impresa titanica, ma è un’impresa titanica perché
siamo su questo territorio, sappiamo bene cosa c’è intorno al business dei rifiuti e fare le cose
in regola, strutturare tutto ciò che si sta facendo veramente c’è da togliersi il cappello di fronte al
coraggio con cui si è portato avanti quest’impegno. Certamente manca un po’ di
comunicazione, quello che chiedo anche io alla Giunta è di fare una maggiore chiarezza, ma
non perché non siano chiare le cose, noi che siamo Consiglieri regionali dobbiamo fare
chiarezza e rendere conto ai cittadini, far capire cosa si sta facendo, in che modo si sta
operando.
Sa quest’aspetto è facile criticare, è facile fare polemica, forse la polemica viene a mancare
proprio quando non si fa niente e allora nessuno critica e nessuno dice niente.
Quello che chiedo è che ci sia un po’ più di comunicazione in modo che questo lavoro enorme
che state facendo sia conosciuto, oltre 5 milioni di tonnellate non spariscono dall’oggi al
domani, magari ci sono da fare dei perfezionamenti nel corso degli anni di queste ecoballe e
quindi sarà necessario far tesoro delle cose che sono suscettibili di miglioramento. Ecco che è
importante comunicare e dire che se oggi recuperiamo su una tonnellata tanto materiale,
magari l’anno prossimo, con l’esperienza che si acquisisce nell’operare, si può recuperare di
più, però ciò che è stato importante è che si è avuto il coraggio di iniziare, di porre fine ad
un’inerzia che non era più tollerabile, nè accettabile dai cittadini che abitano su questo territorio.
Grazie per quello che state facendo, mi aspetto una maggiore comunicazione, una maggiore
chiarezza e trasparenza su tutta la filiera, su tutto il ciclo dei rifiuti, di smaltimento delle ecoballe.
PRESIDENTE (Zinzi): Dottoressa Vito, a lei la parola.
VITO, Arpac: Ho poco da aggiungere rispetto alle cose che ha detto la dottoressa Pagnozzi
che sostanzialmente ha parlato anche dell’attività di Arpac.
Per inquadrarla meglio possiamo dire che la normativa comunitaria e nazionale prevede che la
caratterizzazione e la classificazione dei rifiuti sia rigorosamente in capo al produttore, la
Regione Campania, ciononostante, devo dire che ha voluto evidentemente ulteriormente
garantirsi rispetto alle classificazioni che devono essere fatte dai diversi soggetti che si sono
aggiudicati i diversi lotti della gara richiedendo ad Arpac di fare a campione, a percentuale,
abbiamo fissato una percentuale che è discreta, intorno al 20 per cento dei campioni, di fare sia
dei controlli di campo sulle operazioni di campionamento, sia dei controlli analitici sui campioni.
Praticamente, sullo stesso campione vengono effettuate le analisi sia dall’Arpac sia dal
soggetto che effettua la caratterizzazione delle varie ditte che si sono aggiudicate le gare,
dopodichè l’Arpac verifica i risultati del soggetto insieme con i propri e in buona sostanza fa una
validazione dei risultati.
X LEGISLATURA Alti assetnhleuri
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(‘onsiglio Regionale
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
della (‘anipania
30 GIUGNO 2016
Abbiamo assistito a dei campionamenti e prelevato dei campioni, non vorrei sbagliarmi,
comunque sicuramente a Villa Literno, sicuramente proprio ieri credo in quelli depositati nella
vasca del depuratore di Eboli e credo che siano stati fatti dei campionamenti anche a
Marcianise e a Giugliano, dico credo perché magari è stato fatto questa mattina piuttosto che
ieri o l’altro ieri ed io magari non sono dai miei dipartimenti informata in tempo reale. Questa è
la situazione.
Per il momento abbiamo esaminato due contro campioni prelevati nel sito di Villa Literno,
entrambi hanno dato esito di essere dei rifiuti non pericolosi con il codice 191212.
Non so se ci sono ancora nuove ditte, questa mattina ho sentito le varie aggiudicazioni, la
nostra intenzione, come Arpac è quella di unificare al massimo e di armonizzare il
comportamento di tutti quanti, per cui abbiamo molto battuto sul fatto che sebbene come ha
detto la dottoressa Pagnozzi, praticamente sembra che in sede di gara loro si fossero dovuti
impegnare a fare un campione ogni 5 mila tonnellate, noi invece abbiamo ritenuto questo non
sufficientemente rappresentativo, quindi abbiamo preteso che venisse fatto, come dicono le
norme Uni, un campione ogni mille tonnellate, un campione rappresentativo, tra l’altro prelevato
in una maniera molto laboriosa perché praticamente per la formazione di questo campione,
affinché esso sia effettivamente rappresentativo di mille tonnellate, vanno prelevati molti
incrementi perché dopo il tutto deve essere mescolato, sottoposta ad una serie di operazioni di
quartatura, cioè la procedura di campionamento che abbiamo imposto e stiamo imponendo in
qualche modo ai diversi soggetti che devo dire, fino ad ora non sembra che ci siano stati
particolari opposizioni da parte loro, tutto sommato l’hanno accettata di buongrado, è una
procedura che si attiene a quelle che sono le norme sul campionamento dei rifiuti solidi. Lo
stesso abbiamo fatto per la parte analitica in cui abbiamo detto qual era il set minimo di
parametri che a nostro giudizio andava verificato sia per la caratterizzazione sia in termini di
potere calorifico sia in termini di parametri relativi ai criteri di conferibilità in discarica, quindi in
funzione dei diversi tipi di destino che il rifiuto deve avere.
Ripeto, i primi due controlli che abbiamo fatto hanno dato l’esito che prevedevamo, in definitiva
questi rifiuti li stiamo giustamente e correttamente ricaratterizzando perché sono passati tanti
anni, però in fondo all’epoca erano già stati in qualche modo caratterizzati, si tratta solamente di
verificare se a distanza di tanti anni, dopo che sono stati li, che chiaramente ci sono state delle
trasformazioni dovute al fatto che sono rimasti stoccati, se non ci sono state delle situazioni che
hanno determinato la concentrazione di determinati inquinanti, per cui in teoria il rifiuto che
all’epoca era non pericoloso oggi potrebbe essere diventato pericoloso, però diciamo che il
risultato ragionevolmente atteso è che si tratti di rifiuti con il codice 191212, salvo sorprese.
Per quanto riguarda l’ultima cosa, la questione appunto di mettere i certificati sul sito, se la
Regione che mi ha chiesto questo mi autorizza io posso mettere sul sito dell’Arpac, ovviamente
posso mettere tout court i nostri certificati, senza farci discorsi al contorno o quant’altro perché
queste sono cose che semmai forse la Regione dovrebbe mettere su un sito proprio.
(Intervento fuori microfono)
VITO, Arpac: Possiamo anche farlo direttamente, ovviamente sul mio sito posso mettere quello
che faccio io.
MUSCARÀ: Sempre da notizie di giornali, purtroppo sono i giornalisti che ci danno le notizie in
assenza dei siti che non conosciamo ancora e che l’Arpac abbia il permesso per pubblicarne
altre, tra le ditte vincitrici ci dovrebbe essere Ecosystem, una che ha la sede a Lamezia Terme
X LEGISLATURA AI/i
asse,nbleari
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(‘onsgflo Regionale della (‘cunpcmia
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
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MUSCARÀ: Non sono queste le streghe, non sarebbero streghe, ma assassini se fosse vero
tutto quello che stiamo dicendo in questo momento.
Mi prenderò cura di verificare se di queste notizie di stampa ci sono dei fondamenti e se sono
verificabili.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Il Codice degli appalti prevede la risoluzione soltanto in caso di
sentenza passata ingiudicata, questa è la legge.
MUSCARÀ: Visto che questa è la legge, l’invito alla chiarezza che le avevo fatto prima, cioè di
fare un monitoraggio, di stabilire una filiera del rifiuto, il punto di partenza, i dati dell’Arpac
PAGNOZZI, Giunta regionale: Questo lo stiamo facendo.
MUSCARÀ: Dottoressa, le ho chiesto se i dati dell’Arpac erano pubblicati e i dati dell’Arpac non
sono pubblicati, ho chiesto la filiera e lei mi ha dello che forse c’è un sito web. In questo
momento non ho nessuna notizia ufficiale, se non quella che leggo dai giornali.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Le sto dicendo che la caratterizzazione si sta facendo del
rifiuto, il rifiuto risulta quello che è oggetto dell’appalto, quindi non sono usciti, dai
campionamenti, rifiuti fuori specifica, per cui tutto è nella norma.
MUSCARÀ: Mettiamolo in modo leggibile in modo che ogni cittadino possa sapere come
funziona.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Prendo allo di questa sua richiesta e lo metteremo in maniera
tale che sia leggibile.
FILIPPONI, Vibeco: Posso dare un chiarimento sull’impianto in capo alla Eco Sud di
Bucarest?
È un impianto che aveva dato disponibilità all’Ati di cui è mandataria Vibeco, se lei parla di
queste notizie circolate sul web, deve anche prendere allo però della pubblicazione di una
lettera di smentita che è stata fatta dal legale della società, che peraltro, siccome è un avvocato
italiano, se vuole le posso dare i riferimenti così può porre tulle le domande a chiarimento,
comunque, a fronte di tulle queste notizie, non tanto in ordine ai legami poco chiari che sono
stati indicati sulla stampa, ma quanto alla veicolare della notizia che c’era un impianto in
Romania che aveva dato disponibilità a ricevere le ecoballe, a fronte di questa notizia che è
circolata sul web, la popolazione locale, ovviamente, è insorta manifestando il proprio dissenso,
per cui il Ministero rumeno ha preso posizione e non è del parere di concedere nessun tipo di
spedizione della frontaliera ed è questo uno dei motivi per i quali, anche se in maniera
incomprensibile da parte vostra e della stampa, cerchiamo di mantenere un certo riserbo sino a
quando l’attività di conferimento non sarà in uno stato ordinario, perché far venire alla ribalta le
notizie in maniera prematura comporta, poi, per gli operatori al destino in ambito comunitario,
delle situazioni che purtroppo sono un dato di fatto.
MUSCARÀ: Se gli abitanti della Romania dovessero insorgere perché non vogliono vedere
bruciati i rifiuti nostri e il loro diritto ad insorgere...
X LEGISLATURA 1iti assen,bk’ari
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(‘onsigllu Regionale del/ci Campania
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
30GIUGNO2016
e pare che questa ditta sia coinvolta nell’inchiesta della Procura di Potenza sul Centro Olio di
Viggiano, quella per cui il Ministro Guidi si dimise, pare che si sia aggiudicata il lotto 4 e lo
smaltimento delle 81 mila 525 tonnellate. Quest’azienda di Lamezia Terme a fronte di un
importo di 12 milioni di euro ha vinto in virtù di un ribasso di quasi un terzo, con uno sconto di
400 mila euro, la destinazione sarà Portogallo e Lamezia per capire se questa ditta Ecosystem
di cui i giornali parlato in questi termini è realmente quella che ha vinto.
Un’altra ancora, il lotto 5 e il lotto 6, dice che sarà smaltita dalla Ecosud, un’azienda con sede
sociale in Romania, dove possiede 4 discariche, alcune controllate da Manlio Cerroni, lo
ricordiamo chi è Manlio Cerroni, oggetto di molte inchieste giudiziarie.
(Intervento fuori microfono)
MUSCARÀ: Lotto 5 e lotte 6, coinvolte in un’azienda giudiziaria in quanto soci di Massimo
Ciancimino.
Queste cose ci preoccupano, visto che badiamo alla salute della terra e delle persone, vuoi dire
che non abbiamo trovato la strada giusta, sempre che le notizie di giornale siano valide.
Per il plauso che ha fatto il Consigliere rispetto al lavoro della Giunta dovremmo dire che
secondo gli annunci il 30 aprile i rifiuti devono già essere fuori Regione e che De Luca vantava
che entro dicembre 2015 le ecoballe avrebbero lasciato la Regione.
La cosa che ci preoccupa sono queste ditte.
(intervento fuori microfono)
MUSCARÀ: Sta cambiando il fatto che questo che viene proposto come risolutivo, risolutivo
non è.
PAGNOZZI, Giunta regionale: La notizia l’abbiamo appresa anche noi dai giornali, ma non c’è
nessuna comunicazione ufficiale da parte dei Procura o da parte deil’Anac, peraltro l’Anac ci ha
informati di questa notizia che è uscita sulla stampa, ma non abbiamo agli atti nulla, quindi non
è possibile risolvere il contratto relativamente ad Ecosystem perché non c’è nulla, non c’è
assolutamente nulla.
MUSCARÀ: Non c’è nulla perché non avete cercato o perché tra le carte che Ecosystem vi ha
dato non c’è nulla?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Abbiamo cercato, non c’è nulla. Tra [altro, non risulta neanche
che questa società abbia avuto un avviso di garanzia.
Sono notizie che si apprendono cosi, dalla stampa, però le notizie devono avere un
fondamento, se si dice che quella società è stata coinvoita bisognerebbe indicare il
procedimento penale, bisognerebbe indicare l’imputazione, noi non sappiamo assolutamente
nulla.
MUSCARÀ: Anche se non è mio compito cercherò
PAGNOZZI, Giunta regionale: A meno che non vogliamo fare la caccia alle streghe.
X LEGISLATURA Alti
assembigari
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Consiglio Regionale
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
della (‘anipanici
30GIUGNO2016
FILIPPONI, Vibeco: I suoi timori sulla discarica sono ormai fugati non tanto per l’origine su cui,
se vuole può fare tutte le ricerche del caso, ma perché non sarà un impianto che utilizzeremo.
MUSCARÀ: Però se facciamo chiarezza e ci abituiamo ad avere chiarezza, magari il cittadino
rumeno si può convincere, com’è convinta la dottoressa, della bontà di questa scelta e
accetterà, con un applauso, l’arrivo delle ecoballe, però dobbiamo chiarire.
FILIPPONI, Vibeco: Questa è una bella sfida, se lei ha dei suggerimenti da indicarci.
MUSCARÀ: Certamente, un Piano smaltimento di ecoballe che non era assolutamente questa
follia di prenderle, andarle a bruciare o metterle in discarica...
FILIPPONI, Vibeco: Secondo lei cosa dovremmo fare con questi rifiuti?
il Piano delle ecobale che abbiamo presentato anche al Ministero, il Piano di
MUSCARÀ:
smaltimento delle ecoballe, magari lei troverà che è molto più economico e molto più
vantaggioso per la nostra terra e per la nostra salute fare questo piano che prevede il recupero
di materia.
. . .
PAGNOZZI, Giunta regionale: Lo prevede la delibera 381, perché i rifiuti sono 5 milioni 600
mila tonnellate, vengono rimossi per essere recuperati, ma adesso sono soltanto 500 mila
tonnellate. Per gli altri rifiuti è prevista la realizzazione d’impianti.
PRESIDENTE (Zinzi): Intanto vi ringrazio per la disponibilità, per il contributo che ci avete
offerto e delle informazioni che ci avete fornito.
Una nota a margine: alla luce delle dichiarazioni della dofforessa Pagnozzi mi pare di dover
prendere atto dell’inutilità del cronoprogramma nel senso che la risposta che lei ci ha fornito,
quando ha detto che l’importante è che entro 18 mesi vengano rimosse tutte le ecoballe e che
quello che conta è l’obiettivo finale, chiaramente rende inutile...
PAGNOZZI, Giunta regionale: Non ho deffo “inutilità del cronoprogramma”, assolutamente,
non mi metta in bocca parole che non ho detto, è una sua deduzione.
PRESIDENTE (Zinzi): L’ho detto io, è una mia deduzione perché nel momento in cui ci dice
conta solo che al termine dei 18 mesi tuffo il lavoro sarà completato, chiaramente, abortisce
ogni volontà di effettuare un controllo sui tempi che si devono rispettare.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Non è vero. La sto informando, le ho detto solo che non sono
ancora decorsi 60 giorni dalla stipula del contratto, quindi siamo pienamente nel rispetto dei
termini.
Vi sto dicendo che la Vibeco ha provveduto, prima della scadenza dei 60 giorni, perché il
contratto è stato stipulato il 6 maggio, il 30 maggio è iniziata la riduzione.
PRESIDENTE (Zinzi): Dal momento che lei ha ripetuto più volte che al termine dei 18 mesi il
lavoro sarà completato, allora, non sarà un problema che la Commissione possa ricevere
questa è la richiesta che vi facciamo un report mensile per lotto, per comprendere l’iter dei
lavori come prosegue, naturalmente lo chiediamo alla struttura di missione, non alle singole
ditte.
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LEGISLATURA lui as.venzbleari
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Consiglio Regionale della Campania
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
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In tema di trasparenza è chiaro che se ci fornisce anche l’indirizzo del sito su cui verranno
pubblicate queste cose, se Arpac sarà autorizzata dalla Giunta, perché non siamo nelle
condizioni di autorizzare nessuno, a pubblicare questi dati sul sito internet che non ricorda, ne
saremo ben felici, perché il tema della trasparenza deve essere posto al primo posto in tutto
quello che facciamo e poi noi vorremmo proporre per i lotti 5 e 6 di effettuare un sopralluogo il
giorno 4, al mattino.
PAGNOZZI, Giunta regionale:Tutti gli atti deliberativi sono tutti pubblici, quindi sono stati tutti
pubblicati sul Burc, così come tutte le nomine dei Dec (Direttore dell’esecuzione del contratto),
tutti i decreti che sono stati falli sono stati tutti pubblicati sul Burc.
La Pubblica Amministrazione si esprime attraverso atti pubblici che vengono pubblicati.
PRESIDENTE (Zinzi): Oltre al bollettino ufficiale, chiediamo a chi svolge un’attività così
Io dico senza polemica perché il collega De Pascale sa bene che la
importante per noi
funzione di questa Commissione non è creare una difficoltà, ma è quella svolgere un utile
pungolo alle attività che abbiamo a cuore un report mensile indipendentemente da quanto
seguiamo sul bollettino ufficiale della Regione Campania, così da avere un quadro d’insieme
che ci consenta di guadagnare tempo e magari di essere utili alla risoluzione dei problemi, per
cui grazie della disponibilità di questa giornata, ci rivedremo sicuramente presto.
Confermiamo il sopralluogo per lunedì mattina.
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PAGNOZZI, Giunta regionale: Devo parlare con il Dec.
PRESIDENTE (Zinzi): Ci fa sapere magari in giornata. Ora la parola alla stampa per alcune
domande.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Certo.
CEFALO, Giornalista: È un piacere ascoltare la dofforessa Pagnozzi, visto che sono almeno
30 giorni che provo a contattarla, senza avere nessuna risposta, ho lasciato più volte il numero
di cellulare della redazione, ma niente.
Dottoressa Pagnozzi ci ha spiegato il piano stralcio, lo conoscevamo bene, però il
cronoprogramma che la Regione ha pubblicato il 30 maggio con una nota stampa nota a tutti,
indicava 6 giorni di operazioni, in questi 6 giorni sono state fatte le operazioni? Sono state
rimosse le ecoballe dal sito?
PAGNOZZI, Giunta regionale: In quei 6 giorni dovevano essere trasferiti, sono stati rimossi, Il
30 maggio, il 31 maggio, il 6giugno, il 13giugno, il 15giugno.
CEFALO, Giornalista: lI 7 giugno era uno dei giorni?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Il 7 giugno non è stato fatto.
CEFALO, Giornalista: Non è andata a pieno regime?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Il cronoprogramma può essere anche modificato in relazione
alle esigenze del cantiere.
X LEGISLATURA Alti aswembleari
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Consiglio Regionale della C’ampania
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RESOCONTO INTEGRALE
Bozz,
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Sono stati rimossi complessivamente 395 tonnellate di rifiuti che sono andati presso gli impianti
del nord Italia perché sono andati a recupero.
CEFALO, Giornalista: L’8 giugno, la Vibeco, attraverso il sito della Regione Campania,
pubblica un comunicato stampa, una nota dove dice che le operazioni non sono andate a pieno
regime nei giorni precedenti e che dal 20 giugno, data che mi è stata confermata e non smentita
da Bonavitacola, insieme al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dovevano
andare a pieno regime ed essere trasferite via mare nelle discariche nei paesi esteri: Spagna e
Portogallo.
Tutto questo è avvenuto, dal 20 giugno le operazioni sono andate a pieno regime?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Come ho già detto prima, per portare i rifiuti all’estero...
CEFALO, Giornalista: Questa è una domanda che faccio alla Vibeco, mi scusi.
FILIPPONI, Vibeco: Quello che è stato dichiarato è che dal 20 giugno abbiamo messo a
regime una linea di confezionamento che probabilmente chi ha partecipato all’evento
d’inaugurazione ha visto li sul posto, che provvede, tuttora, al ricondizionamento, alla
ricompattazione e rivestimento con film plastico dei rifiuti in attesa di avere il primo stock da
spedire via nave non appena ci sarà la notifica approvata come ha specificato la dottoressa
Pagnozzi. Quando verrete a sopralluogo, concordandolo con la struttura di missione, vedrete lo
stoccaggio che stiamo realizzando e la macchina che sta lavorando proprio per preparare le
prime 3 mila tonnellate da trasferire poi sulla banchina portuale.
CEFALO, Giornalista: Una settimana dopo, in quel sito, è arrivato il Presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, per evitare malintesi, dal 20 giugno, queste ecoballe sono state trasferite via
mare? La risposta è no?
FILIPPONI, Vibeco: No. Prima di poter trasferire le ecoballe via mare ci vogliono due
condizioni: avere una quantità sufficiente per caricare una nave dedicata, quindi dalle 3 mila alle
4 mila tonnellate e poi di avere l’approvazione dello Stir di notifica da parte dell’autorità, come
specificava prima la dottoressa Pagnozzi.
CEFALO, Giornalista: Non c’è stata nessuna rettifica a quel comunicato. Quando parliamo di
stampa che dice le cose.
Una maggiore comunicazione, quella che chiede il consigliere della maggioranza, De Pascale,
è un esame che va fatto alla sua maggioranza.
Un’altra domanda è per la dottoressa dell’Arpac: i controlli analitici sono stati fatti? Non ho
capito se sono stati fatti quelli insieme alla Vibeco o solo quelli che competono all’Arpac, forse
mi sono distratta.
VITO, Arpac: L’ho detto, forse non sono stata molto chiara. Quando si fanno delle operazioni
analitiche di controllo, ho detto che controlliamo e facciamo controlli sul 20 per cento delle
operazioni, significa che se dico numeri a casi loro devono fare 100 analisi, preleviamo 20
analisi, il 20 per cento, dopodiché confrontiamo i risultati che noi e loro abbiamo avuto sullo
stesso campione, per verificare se ci troviamo con i risultati o se non dovessimo trovarci con i
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X LEGISLATURA A//i asse,nbleari
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Consiglio Regionale della (‘cnnpania
RESOCONTO INTEGRALE BOZZA
30GIUGNO2016
risultati, non valideremo i risultati e quindi la cosa sarebbe tutta rimessa in discussione, perché
bisognerebbe fermare, ovviamente, la partenza di quel carico, etc..
Per ora abbiamo fatto 2 contro campioni a Villa Literno, erano loro, non lo so, che si sono
rivelati congruenti con quelli analizzati dal laboratorio di parte, tanto è vero che le prime balle
poi sono andate in questi siti che diceva prima la dofroressa Pagnozzi.
Giornalista Il Mattino: Volevo un chiarimento per quanto riguarda i dati, effettivamente non ho
capito se li pubblicate o meno e dove li pubblicate, poi volevo capire dei lotti che non sono stati
assegnati che cosa si farà, se si farà un’altra gara e quando se c’è un’altra tempistica.
PAGNOZZI, Giunta regionale: Si farà un’altra gara con il criterio dell’offerta economicamente
più vantaggiosa prevista dal nuovo decreto legislativo 50 in materia di appalti, quindi si farà una
nuova gara, stiamo preparando il capitolato speciale di appalto, il disciplinare di gara e si fa.
Giornalista Il Mattino: I dati saranno pubblicati?
PAGNOZZI, Giunta regionale: Al momento non sono pubblicati, però prendo atto di questa
richiesta e ci attiveremo per pubblicarli.
Giornalista Il Mattino: Grazie.
PRESIDENtE (ZinzQ: Grazie a tutti, buona giornata, buon lavoro e a presto.
I lavori terminano alle ore 13,50.