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Università degli studi di Trento Museo Tridentino di Scienze Naturali Lic. Sc. “Galilei” di Trento Corso di aggiornamento “Il Tè degli Insegnanti” area FISICA - classi A038 e A049 per l’anno scolastico 2008/09 prof. Gabriele Calzà C CO OSST TR RU UZ ZIIO ON NEE D DII O OG GG GEET TT TII D DIID DA AT TT TIIC CII N NEELLLL’’IIN NSSEEG GN NA AM MEEN NT TO OD DEELLLLA A FFIISSIIC CA A 55 T TEER RM MO OD DIIN NA AM MIIC CA A Promosso dall’Università degli Studi di Trento a cura del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche “λCOSФ” con la collaborazione del Liceo “Galilei” di Trento e del Museo Tridentino di Scienze Naturali prof. Gabriele Calzà Costruzione di oggetti didattici nell’insegnamento della fisica -1- Università degli studi di Trento ESP. 5/A Museo Tridentino di Scienze Naturali Lic. Sc. “Galilei” di Trento 5. TERMODINAMICA a) “MOTORE DI STIRLING” Motore di Stirling artigianale: questo modello genera un movimento di tipo alternato. Materiali: - Una provetta di vetro di circa 17 ÷ 18 mm di diametro interno e circa 18 cm di lunghezza - 4 o 5 biglie di vetro (che possano scorrere nella provetta senza incastrarsi) - un tappo di gomma bucato nel centro e che faccia tenuta sulla provetta - un tubetto di gomma morbida lungo 5 ÷ 6 cm e sezione di circa 5 mm, e un raccordo per il tappo - una siringa di vetro da 5 cc - un pezzetto di paglietta metallica fine (del tipo per i piatti) - un paio di elastici di medie dimensioni - aste di supporto, fissabili verticalmente su una base orizzontale - un fornello a spirito o altro equivalente Attrezzatura: - (facoltativa) forbice da elettricista Procedura (tempo stimato 1 ora) - Montare verticalmente le aste sulla base, in modo che formino una struttura rigida; - strappare un pezzetto di paglietta (pochi cm3) e spingerlo in fondo alla provetta: attenuerà l’urto delle biglie; - inserire le biglie nella provetta, tappare col tappo di gomma e infilare il raccordo; - collegare tappo e siringa con il tubetto, in modo che il collegamento faccia tenuta; - attorcigliare un elastico attorno alla provetta come perno e sospenderla fra le aste in modo che possa basculare; - fissare con un secondo elastico il pistone della siringa alla base, in modo che l’angolo siringa-provetta sia ottuso; - regolare l’altezza della provetta e il punto d’appoggio della sitringa in modo che, a siringa chiusa, le biglie restino appoggiate al tappo; - posizionare e accendere il fornello, sistemandolo in modo che la fiamma lambisca la zona “vuota” della provetta: dopo qualche decina di secondi, il motore dovrebbe entrare in funzione, oscillando su e giù. NOTA - Per un buon funzionamento è necessario regolare con cura l’altezza della provetta rispetto alla siringa e la posizione del baricentro rispetto al perno. È possibile, inoltre, che dopo un certo tempo di funzionamento ininterrotto il motore s’inceppi, arrestandosi in una posizione intermedia: questo perché riscaldandosi la provetta omogeneamente, si annulla la differenza di temperatura fra due termostati e la resa scende a zero. Funzionamento La fiamma riscalda l’aria, che si dilata e preme sullo stantuffo della siringa (le biglie non fanno tenuta); la siringa si estende sollevando la provetta, finché ad un certo punto le biglie scivolano in avanti occupando la zona calda e spostando l’aria in quella più fredda: qui l’aria perde calore, diminuisce la sua pressione e di conseguenza la siringa si accorcia1; conseguentemente la provetta si riabbassa e le biglie ricadono nella posizione iniziale: l’aria si trova così di nuovo nella zona calda, dove torna a dilatarsi e il ciclo ricomincia. Il ciclo descritto è in buona approssimazione quello di Stirling: espansioni e contrazioni isoterme, e trasferimenti isocori da un termostato all’altro. AVVERTENZA - Prendere le dovute precauzioni per l’uso di fiamme libere. 1 Vale forse la pena notare che lo stantuffo si ritira perché spinto dalla pressione esterna, e non perché “tirato” dalla contrazione interna - ricordiamo infatti che un gas non può tirare parti di se stesso (come fosse una corda...), dato che le molecole non sono legate fra loro e possono solamente urtarsi e sempre spingersi (almeno nel modello di “gas perfetto”). prof. Gabriele Calzà Costruzione di oggetti didattici nell’insegnamento della fisica -2- Università degli studi di Trento ESP. 5/B Museo Tridentino di Scienze Naturali Lic. Sc. “Galilei” di Trento 5. TERMODINAMICA b) “MACCHINA DI ERONE” Macchina di Erone aperta (sinistra), e in azione (destra) Materiali: - un barattolo metallico o una lattina, con un coperchio a tenuta (tipo del caffè, ad esempio) - un tubo metallico di circa 4 mm di sezione e lunghezza circa 30 cm - filo sottile e robusto - silicone o un sigillante resistente alle alte temperature - un’asta e del filo sottile (anche da pesca), per appendere il barattolo - acqua - fornelletto a gas Attrezzatura: - seghetto per il ferro o trapano con punta da 3 mm - pinze - forbice Procedura (tempo stimato 1,5 ore.) - Forare il barattolo in alto sul fianco con due buchi diametralmente opposti, adatti ad infilarci il tubo metallico; - ricavare col trapano o col seghetto un’apertura di qualche centimetro di lunghezza in centro al tubo, senza comprometterne la rigidità: l’apertura dovrà risultare completamente contenuta all’interno del barattolo; - infilare il tubo nei fori, centrarlo in modo che sporga circa 10 cm da ogni lato, e sigillare le fessure accuratamente; - piegare ad angolo retto le due estremità finali del tubo, in modo che giacciano su un piano parallelo alle basi; - strozzare, ma non completamente, i fori di uscita del vapore; - fissare un filo al centro del coperchio, e appendere il barattolo in modo equilibrato. Funzionamento Riempire il barattolo con 1 o 2 cm di acqua e chiuderlo bene; appenderlo con il filo in modo che possa ruotare su se stesso (al limite anche attorcigliandosi), e accendere sotto di esso la fiamma. Non appena l’acqua entrerà in ebollizione, il vapore fuoriuscirà in pressione dai fori stretti e piegati: in accordo con il III principio della dinamica (azione-reazione), sul barattolo si esercita una coppia, che imprime la rotazione. Volendo è possibile dotare i barattolo di un dispositivo per modificare il suo momento di inerzia, e sperimentarne gli effetti sull’accelerazione. AVVERTENZA - Fare attenzione che non si esaurisca l’acqua nel barattolo, a fiamma accesa - Prendere le dovute precauzioni per l’uso di fiamme libere. prof. Gabriele Calzà Costruzione di oggetti didattici nell’insegnamento della fisica -3-