Crm, sfida ancora aperta
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Crm, sfida ancora aperta
Crm, sfida ancora aperta Francesco Mascini, CeTIF Crm, sfida ancora aperta Di Francesco Mascini, CeTIF Pubblicato su AziendaBanca, Giugno 2004. Gli istituti finanziari si sono tradizionalmente focalizzati nell’offerta di prodotti e servizi molteplici, ma poco differenziati, con l’obiettivo di fornire ai clienti un’ampia gamma di scelta. Negli ultimi anni invece la cultura che si sta affermando è orientata al cliente, nel senso che sono le sue esigenze e i suoi bisogni a indirizzare la progettazione e la realizzazione di servizi e prodotti. Perciò lo slogan di tutte le banche è diventato “mettere al centro il cliente”. E’ quanto emerso durante il workshop organizzato dal CeTIF dell’Università Cattolica di Milano dal titolo “Dal marketing transazionale al marketing relazionale: le leve tecnologiche per il conseguimento del vantaggio competitivo”. Le diverse esperienze di Customer relationship management si sono confrontate sulla capacità di dare un contributo per incrementare la soddisfazione dei clienti e la loro fedeltà nel tempo. Il workshop si è aperto con l’intervento del professor Walter Giorgio Scott, già ordinario di marketing presso la Cattolica di Milano, che ha ripercorso l’evoluzione del concetto di marketing nel tempo. Oggi questo tema viene erroneamente identificato con il processo di supporto alla vendita e molto vicino alla nozione di comunicazione, mentre dovrebbe rappresentare “una visione di mercato orientata al cliente”. Il marketing costituisce la disciplina fondamentale per la sopravvivenza delle imprese sul mercato, anche se non si può pensare di fare marketing senza possedere strumenti adeguati. Tra questi il Crm rappresenta una “elaborazione concettuale e parte strumentalmente fondamentale del marketing”. Un indice di attrition per CartaSi Uno degli spunti emersi dagli interventi ha evidenziato come la scelta di un progetto di Crm debba essere supportata dalla comprensione delle cause e dalle evidenze di alcuni risultati attesi. Le aziende che implementano una soluzione Crm sono spinte maggiormente dalla prospettiva di aumentare le proprie performance; da qui deriva la necessità di possedere un sistema integrato tra i diversi processi. L’esperienza di CartaSi, descritta da Marco Bianchi Crema, responsabile marketing customer base, ha messo in evidenza come il progetto di Crm sia nato per l’inasprirsi della competizione sul mercato bancario, e in particolare degli strumenti di pagamento, spingendo l’azienda a rafforzare le relazioni con i clienti e ad acquisirne di nuovi. CartaSi ha dato inizio a una serie di azioni di retention della clientela (preventive, reattive e proattive) come la definizione di un indice di attrition, che valuta il tasso potenziale di abbandono di titolari della carta e permette di monitorare i clienti indirizzando azioni mirate per mantenerli. 1 Questo documento è stato reso consultabile su www.wowlea rn.com dal titolare dei diritti d’autore. Tutti i diritti di utilizzo sono riservati all’autore dello stesso: sono vietate copie totali o parziali, distribuzione a terzi o altre forme di sfruttamento commerciale. Crm, sfida ancora aperta Francesco Mascini, CeTIF Banca Mediolanum e Rasbank: Crm multicanale Anche il caso esposto da Gianni Granata, direttore sistemi e organizzazione di Banca Mediolanum, ha messo in luce il tentativo di rivolgersi al cliente con canali e prodotti innovativi, ma necessariamente integrati. L’utente diviene in questo modo il protagonista di tutti i canali di comunicazione della banca (call center, posta, telefono, Internet, teletext). Sulla stessa linea l’intervento di Ermanno Cislaghi, responsabile contact center di Rasbank, che ha descritto i clienti come diversi e dinamici e da questo nasce la necessità della banca di variare l’offerta per personalizzarla attraverso lo sviluppo di un call center. Tale progetto prevede che i clienti che chiamano il call center siano indirizzati a operatori diversi in funzione dell’importanza loro attribuita da una serie di parametri aziendali. Banca Reale: una società captive per gestire le relazioni Elena Cattani, responsabile progetto Crm di Sec Servizi, ha descritto i benefici che derivano dall’implementazione del Crm: ad esempio l’aumento della soddisfazione del cliente, la riduzione dei costi della rete commerciale e altri ancora. Ha inoltre raccontato di come sia necessario raggiungere tali benefici attraverso il miglioramento della qualità del servizio offerto e dell’efficacia commerciale. Robustezza e flessibilità degli strumenti a disposizione sono condizioni fondamentali per il successo. Giuseppe Cuniberto, responsabile It e Crm di Gruppo di Banca Reale, ha parlato della creazione di una società interna alla banca dedicata alla relazione con il cliente, la quale offre svariati servizi tra cui assistenza sanitaria e stradale. La creazione di questa realtà, oltre a costituire un’opportunità di cross selling, nasce dall’analisi delle esigenze dei propri clienti sempre più alla ricerca di svariati servizi erogati da un’unica fonte. Il canale telematico è stato scelto per permettere la condivisione dei dati in tempo reale e il sincronismo tra le diverse sedi della banca. Nextra: focus sull’integrazione L’aspetto organizzativo del Crm è emerso come rilevante nella maggior parte degli interventi. Marco Avoledo, responsabile marketing di Nextra Investment Management Sgr, ha spiegato come fondamentale condizione per il successo del Crm sia la gestione dei dati dei clienti interni ed esterni mediante sistemi integrati e funzionali. Questi sistemi permettono una notevole riduzione dei tempi di risposta dei sistemi informativi e un aumento di produttività perché trasformano i dati in preziose informazioni per l’azienda e i clienti. Anche Cislaghi di RasBank ha parlato del progetto trasversale di Crm che ha fornito nuovi strumenti informativi comuni di front e back end così come modalità 2 Questo documento è stato reso consultabile su www.wowlea rn.com dal titolare dei diritti d’autore. Tutti i diritti di utilizzo sono riservati all’autore dello stesso: sono vietate copie totali o parziali, distribuzione a terzi o altre forme di sfruttamento commerciale. Crm, sfida ancora aperta Francesco Mascini, CeTIF operative riviste e ottimizzate lungo tutta la catena del processo. La gestione dei processi di Crm richiede però che questi analizzino il cliente a 360°, come ha detto Cristina Ottaviani, responsabile progetti Crm di Cedacri. Perciò il Customer Information System è stato progettato per analizzare il cliente secondo diversi punti di vista in modo funzionale alle esigenze aziendali per conoscerlo, osservarlo, valutarlo e sollecitarlo. Verso il Knowledge relationship management Renato Fiocca, ordinario di marketing presso l’Università Cattolica, ha delineato le caratteristiche di un mercato in cui occorre creare una relazione fiduciaria con i clienti (face-to-face). Secondo Fiocca, è stato compiuto il passo decisivo dal marketing transazionale al marketing relazionale, in cui i clienti ricercano la personalizzazione del servizio. Tre i capisaldi: adattamento continuo dell’impresa al cliente e al mercato, reattività e interazione con il mercato e capacità di problem solving. Il Crm pone dunque le fondamenta per l’evoluzione del rapporto tra l’azienda e i propri interlocutori verso un rapporto one-to-one, ma non ne rappresenta il punto di arrivo. Per il 2004, ha concluso il professor Federico Rajola, direttore del CeTIF, le aziende si aspettano innanzitutto di consolidare e migliorare i processi di Crm già implementati, sviluppandoli secondo le tendenze del mercato. Il primo obiettivo prefissato è il miglioramento dei risultati attraverso un’attività di fine tuning dei progetti, sempre di più orientati al cliente e a tutti gli interlocutori dell’azienda in una logica di Krm (Knowledge relationship management). Il workshop lascia dunque aperti alcuni interrogativi: si arriverà a parlare tra qualche tempo di stakeholder relationship management o di employee relationship management, visto l’ampliamento del concetto di cliente dell’area marketing? A seguito della realizzazione di progetti di Crm sarà possibile stabilire correttamente delle metriche in grado di valutarne il successo e l’efficienza? 3 Questo documento è stato reso consultabile su www.wowlea rn.com dal titolare dei diritti d’autore. Tutti i diritti di utilizzo sono riservati all’autore dello stesso: sono vietate copie totali o parziali, distribuzione a terzi o altre forme di sfruttamento commerciale.