TV e SAT in ogni stanza?

Transcript

TV e SAT in ogni stanza?
centralizzato
distribuzione dei segnali in casa
TV e SAT
in ogni stanza?
Basta una soluzione “mini”
Non sempre l’impianto centralizzato
TV riguarda i grandi edifici con
numerosi piani e molteplici unità
abitative. Gli stessi principi e criteri
possono essere adottati anche per
realizzare piccoli impianti, persino
quelli destinati a un semplice
appartamento. In questo modo si
potrà estendere la rete di utente
per collegare un televisore e un
decoder Sat in ogni stanza
Vincenzo Servodidio
È
oggi una reale necessità quella
di disporre di una presa TV e Sat
in ogni camera. Ben lo sanno i
progettisti e gli installatori professionisti, ai quali questa richiesta viene
sempre più frequentemente fatta dai
loro clienti.
Nei nuovi edifici, dove le pareti
e gli impianti incassati sono ancora
da costruire, le predisposizioni necessarie sono facili da realizzare: ben
diversa è invece la situazione negli
stabili in cui esiste già un impianto
centralizzato TV. Fortunatamente
non mancano i metodi praticabili
e con essi i materiali necessari sul
mercato.
Le soluzioni
al vaglio
Per ottenere lo scopo possiamo
sfruttare i segnali disponibili a una
presa TV dell’impianto centralizzato,
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amplificandoli quando è il caso, e
realizzare una piccola rete di distribuzione nell’appartamento estesa
fino a ben 4 prese aggiuntive. Così
facendo sarà possibile distribuire tutti
i segnali TV terrestri e con modifiche
appropriate miscelare anche i segnali
satellitari provenienti da un’antenna
individuale o da una derivazione Sat
dell’impianto centralizzato esistente
(come pure dalla stessa linea di discesa
condominiale) nei modi descritti di
seguito.
Sfruttiamo la presa
TV esistente
I segnali televisivi che arrivano
nell’appartamento attraverso l’unica
presa disponibile, se l’impianto è
realizzato a regola d’arte e fornisce
segnali di buona qualità, possono
essere sfruttati convenientemente per
raggiungere prese aggiuntive da porre
nelle altre stanze dell’appartamento.
Per fare ciò la cosa migliore sarebbe
quella di rivolgersi a un tecnico pro-
distribuzione dei segnali in casa
fessionista per un preventivo rilievo
dei segnali e successiva scelta della
soluzione migliore. Tuttavia, se non
si hanno particolari problemi nella
ricezione dei segnali già disponibili
all’unica presa TV, senza manomettere l’impianto condominiale, si
possono semplicemente aggiungere
alcuni componenti adatti allo scopo.
Attenti alla cascata
Innanzitutto è opportuno indagare sul modo con cui la presa TV
esistente è collegata all’impianto
centralizzato, se in cascata o in derivazione.
Nel primo caso, la presa è collegata
con due cavi, uno di arrivo e l’altro
di partenza, e non si dovrà assolutamente scollegare nessuno dei due cavi
per non danneggiare gli altri inquilini
dello stabile, soprattutto quelli sottostanti ma per certi versi anche quelli
dei piani superiori (figura 1).
Se, infatti, dovessimo scollegare la
presa TV tutte le prese successive degli
appartamenti sottostanti sarebbero
private dei segnali televisivi, mentre
quelle degli appartamenti soprastanti
fornirebbero segnali degradati in qualità, in modo più o meno accentuato.
Succede questo perché scollegando la presa dalla linea di discesa, essa
sarebbe interrotta per gli appartamenti sottostanti e “non terminata” per
quelli soprastanti.
La terminazione della linea è molto importante perché rappresenta un
punto di equilibrio del sistema grazie
al quale i segnali possono transitare
dall’antenna verso più televisori: togliendo la terminazione si avrebbero
fenomeni di disadattamento d’impedenza che danneggerebbero alcuni o,
addirittura, tutti i canali distribuiti.
In questo caso, appurato che il sistema di distribuzione del condomino
è realizzato con le prese in cascata
si dovrà nuovamente rimontare la
presa nel suo alloggiamento originale
facendo attenzione a non schiacciare
o piegare i cavi coassiali.
Se invece l’impianto condominiale è realizzato con prese in derivazione
saremo certi che la presa TV del nostro
appartamento sarà raggiunta da un
solo cavo coassiale. In questo caso
potremo eliminare la presa collegando il cavo di arrivo direttamente al
nuovo mini-impianto.
Criteri fondamentali
Quali segnali
alle prese?
Prima di procedere con la modifica
è opportuno valutare i segnali in
arrivo. Ammesso che l’impianto sia
a regola d’arte e che non ci sia un
installatore professionista che possa
compiere un rilievo, possiamo ipotizzare che i segnali forniti abbiano
una qualità che rispetti la norma
tecnica di riferimento, ovvero che
siano compresi tra 45 e 74 dBµV. Negli
impianti TV realizzati con coscienza
il livello minimo di segnale fornito
da una presa è sempre almeno 6 dB
sopra quello minimo prescritto dalle
norme per avere un margine di funzionamento del televisore quando
il livello dei segnali in antenna si
dovesse abbassare. Questo margine
di segnale permette di stare molto
al di sopra della soglia (ovvero il
valore minimo critico per un segnale
digitale) e prevenire effetti mosaico e
oscuramenti delle immagini nel caso i
segnali di antenna dovessero variare.
Si può quindi affermare che il livel-
Segnali forniti da una presa TV di un impianto
centralizzato realizzato a regola d’arte.
Una presa TV di un impianto in grado di offrire
prestazioni conformi alle norme dovrà fornire segnali TV
terrestri digitali compresi tra 45 e 74 dBµV nella banda
di frequenze compresa tra 40 e 790 MHz.
Nel caso dei segnali SAT essi devono presentare
un livello compreso tra 47 e 77 dBµV nella banda di
frequenze compresa tra 950 e 2150 MHz.
lo minimo di segnale disponibile ad
una presa TV è di 45 + 6 = 51 dBµV.
Tale valore è quello che prenderemo
come riferimento per verificare la
correttezza delle soluzioni proposte.
La rete
nell’appartamento
Vi sono due modi per collegare le
prese TV aggiuntive: in cascata e in
modo radiale.
Nel primo caso ogni presa, esclusa
l’ultima, introduce un’attenuazione
di passaggio e un’attenuazione di
prelievo. Se si può escludere la presa
esistente (quando è raggiunta da un
solo cavo) questa viene sostituita dalla prima presa del nuovo impianto.
Nel secondo caso l’attenuazione
avviene in testa ed è fissa a 8 dB per
quattro prese usando un apposito di-
NO!
Figura 1. Se la presa TV
è collegata all’impianto
centralizzato in cascata, non si
dovrà assolutamente scollegare
i due cavi coassiali esistenti per
non danneggiare gli inquilini
soprastanti e soprattutto
quelli residenti sotto il nostro
appartamento.
La linea di discesa di un
impianto con prese in cascata
va chiusa sulla sua impedenza
caratteristica di 75 ohm. Se si
scollega una delle prese della
linea, la terminazione sarebbe
esclusa con la conseguenza
di danneggiare la qualità dei
segnali forniti dalle prese degli
appartamenti soprastanti. Quelli
sottostanti invece si troverebbero
addirittura senza segnali
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centralizzato
distribuzione dei segnali in casa
visore di segnale che si può installare
collegandolo alla presa TV esistente
(nel caso l’impianto condominiale sia
in cascata) oppure al cavo coassiale di
arrivo dei segnali nel caso di impianto
condominiale in derivazione.
Amplificazione
necessaria
Ammesso che una presa fornisca
un segnale minimo di 51 dBµV, dovendo realizzare un mini-impianto
in grado di mantenere questo livello
minimo a tutte le prese aggiunte, sarà
inevitabile utilizzare un amplificatore
per compensare le perdite introdotte
dai componenti aggiunti. Vi sono
casi in cui, invece, i segnali disponibili sono più elevati e raggiungono i
65/68 dBµV. Con tali livelli possiamo
realizzare l’impianto senza ricorrere
ad amplificatori aggiuntivi.
Tra quelle proposte la soluzione
migliore è di collegare tutte le prese
aggiuntive a un divisore o splitter allo
scopo di introdurre un’attenuazione
fissa di 8 dB su ogni uscita, ossia per
ogni presa, garantendo segnali equilibrati a tutte le prese. Se, invece, si
adotta il sistema con prese in cascata
saranno necessari alcuni calcoli e
utilizzare materiali appropriati al fine
di mantenere a tutte le prese aggiunte
gli stessi livelli di segnale.
Cascata
con i livelli minimi
Il primo sistema è collegare le prese
aggiuntive in cascata scegliendo tra i
materiali disponibili in commercio
quelli più appropriati, come le prese
TV derivate ad attenuazione differenziata e quelle che incorporano
un divisore.
Con questi componenti possiamo
realizzare una soluzione con ben 4
prese in cascata. Le prese da utilizzare
non sono tutte uguali ma presentano
un’attenuazione di prelievo differenziata che, partendo dalla presa principale può essere di 10, 8, 4, 0 dB. Ogni
presa introduce poi un’attenuazione
di passaggio che rispettivamente può
essere di 2, 5, 2, 4, 0 dB.
Usando prese di questo genere collegate in cascata si ottiene ad ognuna
di esse un livello di segnale minimo
di 42, 40, 38,5, 37,5 dBµV: valori
assolutamente non accettabili per un
televisore o per un decoder DTT. E’ necessario quindi un amplificatore in testa con un guadagno di almeno 15 dB,
portando così i livelli alle prese rispettivamente a 57, 55, 53,5, 52,5 dBµV.
Lo schema di questa soluzione è riportato nella figura 2 dove sono anche
indicate le attenuazioni introdotte
lungo il percorso impiegando un buon
cavo coassiale che introduca un’attenuazione massima di 20 dB/100 metri
alla massima frequenza TV di 790
MHz, quella più penalizzata dalla lunghezza del cavo. Si è inoltre stabilita
una distanza che sia la più realistica
possibile tra le diverse prese prendendo come riferimento un cavo lungo
5 metri dalla presa TV condominiale
alla prima presa aggiunta e 10 metri
tra le prese TV successive.
Impianto centralizzato
con prese in cascata
A
Presa TV
condominiale
10 dB
8 dB
4 dB
0 dB
Impianto centralizzato
con derivatori ai piani
B
10 dB
Ex presa TV
condominiale
8 dB
4 dB
0 dB
Amplificatore
15 dB
Presa TV
condominiale
C
2 dB
5m
1 dB
51 dBµV
790 MHz
10 dB
55 dBµV
10 m
2 dB
2,5 dB
8 dB
53 dBµV
10 m
2 dB
4 dB
4 dB
51,5 dBµV
10 m
2 dB
0 dB
0 dB
50,5 dBµV
Figura 2. Soluzione con prese aggiuntive collegate in cascata. Le prese da utilizzare sono tutte di tipo diverso, le prime due sono del tipo passante
e introducono un’attenuazione di prelievo di 10 dB la prima e di 8 dB la seconda. La terza presa include un divisore che introduce una perdita di
prelievo di 4 dB ma anche una perdita di passaggio della stessa entità. La quarta è una presa semplice senza attenuazione.
– Se l’impianto condominiale è realizzato con prese in cascata si dovrà collegare il mini impianto alla presa esistente senza smontarla dal suo
alloggiamento (A)
– Se l’impianto condominiale è, invece, in derivazione, la presa esistente è utilizzabile in coda al nuovo mini-impianto e al suo posto andrà
collegata la prima presa della cascata (B)
– Se i segnali forniti dalla presa esistente sono minimi e non superano i 51 dBµV, sarà necessario ricorrere a un amplificatore da 15 dB da porre
in testa al sistema (C)
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distribuzione dei segnali in casa
impianto centralizzato
con prese in cascata
A
Presa TV
condominiale
20 m
4 dB
8 dB
Divisore
(Splitter)
a 4 uscite
B
20 m
4 dB
20 m
4 dB
0 dB
0 dB
20 m
4 dB
Ex Presa TV
condominiale
0 dB
8 dB
impianto centralizzato
con derivatori ai piani
0 dB
20 m
4 dB
20 m
4 dB
0 dB
0 dB
20 m
4 dB
0 dB
20 m
4 dB
0 dB
Amplificatore
C
12 dB
20 m
4 dB
8 dB
51 dBµV
790 MHz
51 dBµV
0 dB
20 m
4 dB
20 m
4 dB
51 dBµV
0 dB
0 dB
51 dBµV
20 m
4 dB
0 dB
Figura 3. Soluzione con prese aggiuntive collegate in modo radiale. Si usa un divisore di segnale
(splitter) in testa al mini-impianto. Ogni presa TV è raggiunta da un cavo indipendente lungo al
massimo 20 metri. Le prese TV sono tutte dello stesso tipo, normali senza attenuazione. Se i segnali
disponibili alla presa non sono più bassi di 65 dBµV sarà possibile fare a meno di un amplificatore
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DEGLI APPARECCHI
51 dBµV
centralizzato
distribuzione dei segnali in casa
Per distribuire anche il satellite
Per miscelare nelle prese aggiunte anche il segnale TV SAT è necessario
tenere conto delle differenti frequenze operative e della maggiore attenuazione
introdotta dai cavi. I segnali satellitari, caratterizzati da frequenze comprese tra
950 e 2150 MHz, possono giungere da un’antenna centralizzata ed essere già
disponibili alla presa TV dell’appartamento. In questo caso l’aggiunta di prese TV
è realizzabile come visto finora ma non si potranno usare quattro decoder sat
collegati e accesi contemporaneamente.
Le prese aggiunte vanno viste come un’opportunità per collegare l’unico
decoder di casa in una qualunque delle stanze (figura 4).
Per ottenere l’indipendenza e poter collegare più decoder SAT funzionanti
contemporaneamente, si dovrà ricorrere a un impianto più impegnativo, non
tanto per i componenti da impiegare o per lo schema da realizzare, ma per il
numero di cavi da utilizzare (almeno di quattro) e per la necessità di sostituire il
multiswitch derivatore di piano con un modello provvisto di più uscite (figura 5).
Figura 4. Se la presa TV dell’appartamento fornisce anche i
segnali SAT, possiamo adottare ugualmente le soluzioni viste
finora, utilizzando prese TV con demiscelatore incorporato per
ottenere due connettori separati per il televisore o il ricevitore
DTT e il decoder SAT. In questo modo possiamo scegliere
in quale stanza installare il decoder SAT pur non potendo
utilizzare più decoder collegati contemporaneamente
impianto centralizzato
con multiswitch
derivatori ai piani
1m
20 m
4 dB (TV)
6 dB (SAT)
0 dB
53 dBµV
53 dBµV
8 dB
65 dBµV
862 MHz
69 dBµV
2150 MHz
Divisore
(Splitter)
a 4 uscite
20 m
4 dB (TV)
6 dB (SAT)
impianto centralizzato
con multiswitch
derivatori ai piani
MSW
20 m
4 dB (TV)
6 dB (SAT)
53 dBµV
Figura 5. Per collegare più decoder contemporaneamente
occorre una soluzione più impegnativa per la quale
bisognerà sostituire il multiswitch derivatore di piano con
un modello dotato di più uscite e aggiungere quattro cavi
tra la scatola di piano e le prese TV della casa. Là dove
non vi fosse spazio sufficiente per almeno tre nuovi cavi si
potranno usare cavi da 5 mm di diametro esterno
Multiswitch
esistente
a 4 uscite
30 m
6 dB (TV)
9 dB (SAT)
Multiswitch
nuovo a
8 uscite
53 dBµV
MSW
59 dBµV
790 MHz
62 dBµV
2150 MHz
80 Eurosat - ottobre 2013/249
30 m
6 dB (TV)
9 dB (SAT)
53 dBµV
53 dBµV
30 m
6 dB (TV)
9 dB (SAT)
53 dBµV
Cascata
con livelli medi
Se la presa TV dell’impianto condominiale fornisce segnali più forti
e oscillanti intorno a 68 dBµV possiamo ipotizzare che il sistema possa
funzionare ugualmente anche senza
l’amplificatore perché si avrebbero
alle prese aggiunte gli stessi segnali.
Se, poi, fosse possibile sostituire la
presa TV esistente (solo se l’impianto
condominiale è in derivazione) il
lavoro sarebbe più pulito perché la
prima presa del nuovo impianto prenderebbe il posto di quella esistente.
Radiale
con livelli minimi
Vediamo ora cosa accade se il collegamento delle prese avviene in modo
radiale (figura 3). Sarebbe necessario
collegare in testa un divisore di segnale a quattro uscite che introduce
una perdita di divisione pari a 8 dB.
Se ad ogni uscita si presuppone di
collegare un cavo lungo almeno 20
metri, per ogni presa si avrebbero altri
4 dB di perdita nei cavi che, sommati
a quelli del divisore, diventano 12
dB. Questo significa che per riavere
nuovamente un segnale minimo di
51 dBµV a tutte le prese aggiunte si
deve necessariamente usare un amplificatore in testa con un guadagno
di almeno 12 dB.
Radiale
con livelli medi
Se la presa TV dell’impianto
condominiale fornisce segnali con
un livello minimo di 65 dBµV il
sistema radiale funzionerebbe anche
senza amplificatore perché le perdite
introdotte sarebbero compensate dal
maggior livello disponibile.
Rispetto al sistema in cascata è necessario quindi un segnale di partenza
meno elevato (la differenza è di 3 dB)
per ottenere lo stesso risultato, questo
è uno dei motivi per cui si preferisce
Eurosat
questo sistema.