Scarica - Ibridi e Draghi

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IL CRISTALLO MUTATIO (di Mario Calabrese)
1. RITORNO A RIVIER
La vita del principe Nico Omar e della principessa Viola scorreva tranquilla, dopo la scomparsa di Balthasar.
I due giovani si erano sposati e avevano unificato i regni di Elvo e Panisos. Al loro matrimonio erano venuti
tutti gli amici della coppia, salvo alcune eccezioni. Per qualche mese successivo al matrimonio le cose
andarono per il meglio, gli abitanti di entrambi i regni andavano d’accordo dopo la loro unione.
Finché un giorno, dalla stazione degli Interspace di Panisos non scese un giovane uomo di colore vestito con
camicia sbottonata, pantaloni tenuti su da una fascia e stivaletti, seguito da due scimmie con testa di leone,
zampe di tigre e collare. Il peggio fu quando gli abitanti di Panisos videro che l’uomo era seguito da un
gruppo di Eberwolf formato gigante, due metri di altezza. Quelli di Balthasar alti uno e sessanta, sembravano nani al confronto.
<<Oyo abitanti di Panisos, io sono Iman l’Oscuro e da oggi voi sarete i miei sudditi!>> annunciò con fare
solenne.
<<Lo vediamo che sei scuro di pelle, ma noi siamo già i sudditi di re Tesifonte.>> disse un abitante.
<<Oyo non avete capito, io sono oscuro dentro!>> ribatté Iman.
<<Sei scuro anche fuori, te lo assicuro!>> gli rispose l’abitante di prima. Iman sbuffò spazientito, poi ordinò
agli orchi di attaccare.
L’intervento dei Cavalieri Arzhul fu rapido contro gli invasori, ma questi nuovi Eberwolf non erano solo più
alti, ma erano forti il doppio rispetto alla loro versione mini. E l’ufficiale che li comandava riuscì ad avere la
meglio anche contro i Warbot che proteggevano la stazione Interspace di Panisos. L’ultimo passeggero a
scendere dall’Interspace invaso da Iman e i suoi orchi, fu un uomo vestito con un lungo soprabito beige e
un capello a larghe tese marrone, ma nessuno lo notò sul momento.
Iman l’Oscuro anche se tutti capivano “scuro”, invece di “oscuro” quando si presentava, in pochi giorni
riuscì ad avanzare fino ad Elvo e lì stabilì la sua base, costringendo il padre di Nico re Tesifonte, e la madre
di Viola, la regina Milena, a fuggire e ad accamparsi a Greenplan, insieme a Nico, Viola e i Cavalieri Arzhul.
A differenza di Balthasar, Iman l’Oscuro non aveva toccato la stazione degli Interspace, la gente continuava
ad andare e a venire, tranne gli abitanti di Rivier.
Iman infatti, aveva lanciato un incantesimo e ora sulla fronte di ogni abitante c’era una “R” tatuata, così gli
Eberwolf potevano distinguerli dai turisti e impedirgli la fuga.
Re Tesifonte e Duccio, il nuovo comandante dei Cavalieri Arzhul, pensavano a una strategia d’attacco per
riuscire a sconfiggere i nuovi Eberwolf e il loro scuro signore, ma Nico Omar li liquidò in fretta.
<<Padre, comandante, i nostri uomini sono riusciti a tenere a bada gli Eberwolf di Balthasar senza batterli,
uno scontro diretto con i nuovi orchi e ci faranno a pezzi!>>
<<Non possiamo lasciare che Iman faccia quello che vuole!>> disse re Tesifonte.
<<E non possiamo sperare che arrivino di nuovo i tuoi amici a salvare Rivier.>> aggiunse Duccio.
<<Infatti dobbiamo solo aspettare. Loro non sono venuti al matrimonio, ma hanno promesso che verranno
a trovare me e Viola.>>
Ma re Tesifonte e Duccio non credevano a questa possibilità, Nico Omar invece sì e per questo preferì
trascorrere le sue giornate tenendo d’occhio la stazione di Panisos, piuttosto che progettare piani di guerra.
Sua moglie Viola lo appoggiava e andava a portare da bere e da mangiare a Nico durante l’appostamento.
I giorni passavano, re Tesifonte e Duccio aveva ideato una trentina di piani di attacco e adesso stavano
scegliendo quello che avrebbe avuto più possibilità di successo.
<<Non si muoveranno mai, sanno che in uno scontro diretto avremo quasi sicuramente la peggio.>> disse
Nico a Viola, quando lei gli portò il pranzo.
<<Tu credi veramente che Bryan e i suoi amici torneranno da noi? E se ci avessero dimenticato?>>
<<Io ho fiducia in loro Viola. Aspetterò ancora e se non verranno, andrò io stesso ad affrontare Iman.>>
<<Nico amore, lui gira sempre con quelle due scimmie mostruose che lo proteggono!Perderesti la vita!>>
Nico stava per rispondere a Viola che ne valeva la pena, quando vide un Interspace apparire nel cielo e
atterrare dolcemente nella stazione.
<<L’Interspace IV-12 è giunto in stazione Panisos con successo!>> disse la voce all’interfono.
2. AMICI DI VECCHIA DATA
Sentendo quell’annuncio, Nico Omar e Viola si scambiarono un’unica occhiata. Quell’Interspace faceva una
fermata sulla terra, possibile che l’attesa fosse finita?
<<Aspetta qui.>> disse Nico Omar a Viola, coprendosi con una vecchia tunica con cappuccio per nascondere
il suo volto per scendere in direzione Panisos. Nico Omar arrivò a pochi metri dall’ingresso della stazione,
dove i due Eberwolf stavano controllando le identità dei passeggeri appena scesi. Non riusciva a vedere
Bryan e i suoi amici, forse si era sbagliato.
<<Stai fermo dove sei mendicante!>> disse un Eberwolf che gli aveva puntato la spada contro la schiena.
<<Sono solo un mendicante, cerco qualcosa da mangiare, non ho cattive intenzioni.>>
<<Certo certo, ora vediamo chi sei!>> disse l’orco togliendogli il cappuccio dalla testa.
<<Il principe Nico Omar di Elvo-Panisos. Sei ridotto così male da fare il mendicante?>>
In quel momento arrivò l’altro compagno dell’Eberwolf che aveva smascherato Nico Omar.
<<Bravo amico, vedo che hai fatto una bella cattura.>>
<<L’ufficiale Frans ci darà una bella ricompensa per la tua cattura principe.>> disse il primo Eberwolf al
secondo. Nico Omar approfittò della sua distrazione per voltarsi, estrarre la spada e far saltare la testa
dell’orco con un colpo secco. Il corpo dell’Eberwolf ricadde all’indietro.
Il secondo Eberwolf mise mano alla spada, ma Nico parò prontamente il suo fendente.
<<Ora do l’allarme ai miei compagni in stazione e ti faccio circondare, non ci sfuggirai!>> disse l’orco,
mettendo mano al fischietto che teneva al collo.
Sia Nico Omar che l’Eberwolf sentirono tre fischi provenire dalla stazione, poi udirono le grida degli altri
Eberwolf e di alcuni passeggeri.
<<Alla stazione c’è qualche passeggero che si è ribellato al controllo, peggio per lui!>> disse l’Eberwolf,
girando la testa. Nico Omar riprovò il trucco di prima, ma l’orco fermò il colpo di spada col suo bracciale
corazzato. In quello stesso momento un Eberwolf atterrò accanto ai due guerrieri.
<<Impossibile, nessuno può sconfiggere un Eberwolf!>> disse l’orco che combatteva contro Nico.
<<Ciao Nico Omar!>>
Nico e l’Eberwolf si girarono e videro Bryan salutare con la mano. Accanto a lui c’era Dante lo spadaccino,
Mauro l’arciere, Flaminia la vampira e il simpatico Bruno.
<<Vuoi una mano?>> domandò Dante, guardando l’orco.
<<Faccio da solo, grazie.>> disse Nico, spiccando un salto e colpendo con la spada di piatto la testa
dell’Eberwolf, il quale perse i sensi.
<<Amici miei , vi stavo aspettando da tanto!>> esclamò Nico, andando ad abbracciare Bryan e gli altri.
<<Lucio e il resto del gruppo ti mandano i loro auguri, purtroppo non sono potuti venire.>> disse Bryan.
<<Questo è il nostro regalo per il tuo matrimonio.>> disse Flaminia, porgendogli un grosso pacco regalo.
<<Vi ringrazio. Vi inviterei al nostro castello, se fossi ancora il proprietario.>>
<<Immagino. Chi è la minaccia, il fratello di Balthazar?>> domandò Mauro.
<<Meglio andare a parlare altrove, prima che arrivino altri Eberwolf. Seguitemi.>>
Bryan e i ragazzi seguirono Nico Omar, ignari del fatto che l’uomo col cappello marrone e il soprabito beige
li aveva tenuti d’occhio per tutto il tempo. Mentre loro si allontanavano, l’uomo tirò fuori dalla tasca una
custodia piatta di metallo, premette il bottone centrale posto sul lato e la custodia si aprì, rivelando un
display e una tastiera.
L’uomo compose un numero, inviò il segnale di chiamata col suo Risec e si infilò l’auricolare.
<<Signore, sono arrivati. No, non c’è tutto il gruppo, si è portato solo l’arciere, lo spadaccino, la vampira e
quello un po’ scemo, ma innocuo.>>
<<No signore, il nostro “scemo” ancora non lo sa, gli Eberwolf sono svenuti. Va bene, me ne occupo io
signore, a risentirla.>> concluse l’uomo, chiudendo la comunicazione.
3. DUCCIO E IMAN
La principessa Viola fu felicissima di rivedere gli eroi che avevano aiutato il suo sposo a salvarla.
Quando giunsero all’accampamento, Nico Omar fece una presentazione fin troppo ufficiale, Bryan e i
ragazzi non erano abituati ad essere al centro dell’attenzione.
<<Visto padre?I miei amici sono giunti fin qui per portare un dono di nozze a me e Viola e ci aiuteranno
contro i nostri nemici.>>
<<Meraviglioso, sono lieto che siate venuti!Se mio figlio dice la verità su di voi, è come se avessimo già
vinto!>> esclamò re Tesifonte.
<<Non sarà facile.>> intervenne Duccio. <<Voi avete i vostri poteri, ma i miei cavalieri hanno solo il loro
coraggio e le loro spade per affrontare il nemico.>>
<<Anche i miei amici usano le armi per battersi comandante Duccio, sono solo più forti dei tuoi cavalieri.>>
<<Bryan è un Uomo Drago, combatte con i suoi lanciafiamme ed è fortissimo!>> esclamò Nico Omar.
<<Allora spero che sarai in prima linea assieme ai tuoi amici contro gli Eberwolf giganti.>> disse Duccio.
<<Esagerato, quegli orchi sono solo un po’ spilungoni!>> scherzò Bruno.
<<L’uomo più alto di Rivier è un metro e settantotto.>> precisò Duccio.
<<Mettiamo da parte i centimetri e passiamo alle strategie d’attacco?>> propose Mauro.
Tutti furono d’accordo e Duccio cominciò a mostrare a Bryan e Mauro alcuni dei piani d’attacco ideati in
quei giorni.
Viola si accorse che Flaminia era poco interessata all’argomento e le propose di fare una passeggiata nella
foresta Greenplan e la ragazza accettò.
<<Grazie Viola, non sai quanto mi scoccia sentire i maschi parlare di guerra e strategie.>>
<<Io non ci capisco nulla, ma pensavo che tu fossi interessata.>>
<<Mi piace combattere, ma questo non significa che non ami fare cose più pacifiche.>> rispose Flaminia.
Alzando lo sguardo al cielo, Flaminia si accorse di un lungo palo che sovrastava gli alberi della foresta.
Sulla sommità del palo, c’era incastrato qualcosa che brillava colpito dalla luce del sole.
Nel frattempo l’uomo col cappello e il soprabito aveva raggiunto il castello di Elvo-Panisos, dove si era
trasferito Iman l’Oscuro per fare il tiranno.
<<Oyo, l’Uomo Drago sta per venire qui. Lo aspetta una bella accoglienza, vero Babu e Biko?>>
I due Dietwolf emisero dei grugniti di approvazione. Iman riusciva a capire il loro linguaggio grazie al
talismano Diet a forma di banana, che portava al collo.
<<A meno che uno dei suoi nuovi amici non gli chieda di fargli vedere come si trasforma.>> disse l’uomo col
soprabito, seduto sul divano a sorseggiare un bicchiere di vino.
<<Oyo, in quel caso assisteremo a un bello spettacolo!>> disse Iman tutto contento.
<<Ti sbagli scuro, se fossero venuti anche Lucio e i due Dragontropi, sarebbe stato un bello spettacolo!>>
<<Io sono Iman l’Oscuro!>> gridò Iman risentito.
<<Lei non ha un briciolo di oscurità Iman, ma io e il capo sì e abbiamo organizzato una trappola perfetta.>>
<<Oyo, intanto il ruolo del super cattivo è stato affidato a me e non a lei, Roy. Lo sa perché?>>
<<Perché lei è un dipendente inutile. Se dovesse morire l’azienda non ne risentirà.>> rispose Roy serio.
Iman rimase ammutolito, Babu e Biko grugnirono divertiti alla sua espressione.
In quel momento entrò l’ufficiale Frans, a capo della squadra di Eberwolf mandata a Rivier.
<<Potente Iman, sta succedendo qualcosa all’accampamento nemico!>>
4. UN CRISTALLO PERICOLOSO
<<Oyo, sono arrivati i nostri nemici ufficiale, so già tutto io!>> disse Iman, ondeggiando a destra e sinistra
muovendo gli indici a ritmo.
<<No, si tratta della ragazza vampira e della principessa. Si stanno dirigendo al palo Mutatio.>>
<<Gli avete persino trovato un nome a quel palo di ferro?Sono stupito.>> disse Roy con voce neutra.
<<Potente Iman, cosa facciamo?Le blocchiamo?>>
<<La vampira ha avvertito i suoi amici di questa scoperta?>> domandò Roy.
<<No, all’accampamento sanno che sono andate a passeggiare.>> rispose Frans.
<<Lasciate che la vampira si avvicini. Se poi decide di scalare il palo e di arrivare in cima, sono affari suoi.
Quel gioiello fa male a quelle come lei, se si avvicina troppo.>>
<<Oyo, i suoi amici andranno a cercarla prima o poi.>> fece notare Iman con un altro balletto.
<<Ancora meglio. Quando vedrà cosa è successo alla sua amica, Bryan sarà così sconvolto che potrebbe
scappargli una trasformazione.>>
<<Viola, quello quando è stato messo?>> domandò Flaminia accennando al palo.
<<Iman l’Oscuro ha ordinato che venisse installato qualche giorno dopo che è arrivato.>>
<<Vedo qualcosa di luccicante là sopra.>>
<<Credo si tratti di una pietra preziosa, alla quale Iman tiene molto.>>
Flaminia era curiosa di sapere quale pietra preziosa meritasse un simile trattamento, così si aggrappò al
palo e incominciò a scalarlo.
<<Flaminia, non vorrai andare fin lassù?>>
<<Tornerò tra cinque minuti Viola, aspettami qui.>> le rispose la ragazza.
Il metallo era liscio e quasi scivoloso, ma Flaminia aveva dalla sua la forza e l’agilità, in un paio di minuti era
già a metà palo. Ma mentre avanzava, Flaminia cominciò ad avvertire un bruciore alle mani e ai piedi, poi si
accorse che non era calore, era un dolore dovuto a cause sconosciute.
Flaminia proseguì la scalata ignorando il dolore, ma più avanzava, più esso aumentava, diffondendosi nelle
braccia e nelle gambe.
A un metro dalla cima la vista di Flaminia si annebbiò, alzò lo sguardo e vide il cristallo di colore viola dalla
forma di un icosaedro brillare di una luce non solare. Flaminia allungò la mano per prenderlo.
Viola non riusciva a vedere cosa stava facendo Flaminia lassù in cima, ma all’improvviso sentì il suo grido e
la vide perdere la presa e precipitare di sotto.
Flaminia atterrò a pochi metri dal palo, Viola si inginocchiò accanto a lei chiamandola più volte, ma lei non
rispondeva.
<<Flaminia, Flaminia, apri gli occhi ti prego!>> gridò Viola. Vide che la mano e l’avambraccio destro di
Flaminia erano rossi di scottatura, in contrasto con la pelle bianca della ragazza.
Le urla di Viola attirarono Nico Omar, seguito da Bryan, Dante, Mauro e Bruno.
<<Flaminia, cosa le è successo Viola?>> domandò Bruno, vedendo la bruciatura.
<<Lei è salita in cima al palo Mutatio per vedere la pietra preziosa e poi è caduta.>>
Quel nome dipinse sul volto di Bryan un’espressione che preoccupò Mauro.
<<Bryan, che succede?>>
Bryan alzò la testa verso la cima del palo e disse:<<Non è possibile.>> Poi attivò le fiamme sotto ai piedi e in
pochi secondi raggiunse la cima del palo. Appena arrivato, Bryan provò un intenso dolore a tutti i muscoli
del corpo, ma vide perfettamente cosa aveva provocato la bruciatura a Flaminia.
<<Come avranno fatto a prenderne uno e a portarlo qui?>> si chiese Bryan, scendendo rapidamente al
suolo.
<<Che cosa c’è in cima al quel palo?>> domandò Dante.
<<Un cristallo Mutatio.>> disse Bryan, chinandosi verso Flaminia per controllare la sua bruciatura.
<<Flaminia guarirà?>> gli chiese Bruno.
<<Si, per fortuna è caduta subito dopo averlo toccato, se si fosse aggrappata al cristallo, ora sarebbe in
cenere.>> rispose Bryan. Sollevò Flaminia svenuta e la portò all’accampamento seguito dagli altri, per farla
distendere su un giaciglio più comodo.
<<Flaminia è svenuta, ma presto riprenderà i sensi e tra qualche giorno sarà guarita.>> sentenziò Bryan.
<<Bene, ora ci spieghi cos’è questo cristallo Mutatio?>> volle sapere Mauro.
5. IL CONTRATTACCO DI BRYAN
<<Il Mutatio è un cristallo viola a forma di icosaedro che si trova in un solo mondo, ma gli abitanti non
permettono a nessun estraneo di prenderlo e di portarselo via.>>
<<A cosa serve?>> domandò Dante.>>
<<Gli abitanti di Ysecond lo usano per difendersi dalle creature non umane, che non possono avvicinarsi ai
cristalli Mutatio senza provare dolore e non possono toccarli senza bruciarsi.>>
<<Cosa ci fa uno di quei cosi qui a Rivier?>> domandò Bruno.
<<Devono averlo acquistato da qualche ladro di pietre preziose.>> disse Bryan.
<<Non capisco, a Rivier ci sono solo esseri umani, perché portarsi un’arma del genere?>> domandò Nico.
<<Lo chiederemo a Iman l’Oscuro, quando lo incontreremo di persona.>> disse Bryan.
<<Pagherà per quello che ha fatto a Flaminia.>> aggiunse Mauro.
Bryan si girò verso Nico Omar e Duccio.
<<Noi andiamo al castello di Elvo, voi e i cavalieri Arzhul volete venire con noi?>> domandò ai due.
<<Saremo felici di essere al tuo fianco contro quello stregone.>> gli rispose Duccio.
Intanto al castello di Elvo, l’ufficiale Frans correva a fare rapporto a Iman l’Oscuro.
<<Potente Iman, è terribile!>> esclamò entrando nella stanza, mentre il suo padrone e il misterioso Roy
stavano pranzando.
<<Oyo, davvero?Allora abbiamo fatto un bel po’ di danni col cristallo!Quanti ne sono morti?>>
<<La vampira è fuori combattimento, ma adesso l’Uomo Drago e i suoi amici stanno venendo qui con tutti i
cavalieri Arzhul!>>
<<Oyo, perché l’Uomo Drago e gli altri non sono stati stesi dal cristallo?>>
<<Hanno fiutato la trappola Iman, mettere il cristallo in bella vista sul palo è stata un’idea stupida!>>
intervenne Roy.
<<Oyo, pensavo che il cristallo andava messo al centro di Rivier per avere un buon raggio d’azione!>>
<<Bastava nasconderlo dentro un albero finto e avrebbe funzionato lo stesso!Ormai Bryan Porter avrà già
informato i suoi amici.>> disse Roy.
<<Oyo, ma lui non sa cosa sono i cristalli Mutatio.>>
<<Sappiamo che Bryan Porter in passato è stato a Ysecond, lui sa benissimo cos’è un cristallo Mutatio.>>
<<Oyo, però lui non può trasformarsi, perciò vinceremo noi!>> disse Iman.
<<Può usare i suoi lanciafiamme e contro gli Eberwolf, bastano e avanzano.>> lo corresse di nuovo Roy,
estraendo il Risec dalla tasca del cappotto, con l’auricolare.
<<Oyo, che cosa facciamo, ci prepariamo alla battaglia?>> domandò Iman.
<<Devo avvertire il capo, dobbiamo far entrare in scena l’arma segreta!>>
Mezz’ora dopo la chiamata fatta da Roy, un Interspace partito da Explosive Volcano atterrò a Rivier. A
bordo c’erano trenta passeggeri e un Uomo Drago al Quarto Stadio, che spingendo tutti da parte scese dal
bus spaziale lanciando un ruggito al cielo.
<<Sto arrivando Bryan Porter!>>
Nel frattempo all’accampamento Mauro, Dante e Bruno si erano equipaggiati per la battaglia. Arco, frecce e
coltelli per il primo, due spade per il secondo e il terzo scelse un’ascia.
<<Nico Omar, tu devi stare accanto a noi e indicarci il sentiero che porta al regno di Elvo.>> disse Bryan.
<<Contate su di me!>> disse Nico Omar.
<<E anche su di me!>> disse Flaminia, apparsa al fianco di Nico Omar.
<<Dovresti riposarti Flaminia, hai una brutta ferita.>> disse Dante.
<<Posso combattere anche col braccio sinistro e voglio dire due parole a Iman di persona.>>
Il tono di voce di Flaminia era troppo deciso, perché qualcuno volesse controbattere.
<<Andiamo allora, alla riconquista del nostro regno!>> gridò Duccio sollevando la spada, seguito da tutti i
cavalieri Arzhul.
Il gruppo di coraggiosi guerrieri marciò deciso verso il castello di Elvo, seguiti di nascosto da Babu, che
quando vide che il gruppo era alle porte del regno, lanciò un grugnito a gran voce, per avvertire suo fratello
Biko rimasto al castello.
6. LA GRANDE BATTAGLIA
Biko cominciò a grugnire verso Iman, per comunicargli la notizia.
<<Oyo, sono arrivati!Ufficiale Frans cosa fa qui?Vada a combattere!>>
<<Ma io pensavo di doverla proteggere!>> si giustificò lui, che aveva paura di Bryan.
<<Oyo, a proteggermi ci penseranno Babu e Biko. Ora si muova!>>
Iman l’Oscuro gridò le ultime parole con forza e l’Ufficiale Frans si precipitò fuori la stanza.
<<La nostra arma segreta è giunta a Rivier e si sta dirigendo qui.>> disse Roy, dopo aver chiuso la
comunicazione col Risec.
<<Oyo, abbiamo un informatore alla stazione?>>
<<Ha dimenticato chi è il nostro capo Iman?>>
Bryan, Nico Omar e compagnia bella videro l’esercito di Eberwolf avanzare verso di loro minacciosi.
<<Forza Eberwolf, spazziamo via i ribelli!>> gridò Frans.
<<Forza cavalieri Arzhul, eliminiamo gli orchi!>> gridò Duccio.
Mentre i due eserciti andavano l’uno verso l’altro, gli Eberwolf sulle mura del castello cominciarono a
scagliare frecce, i loro dardi vennero intercettati da Dante e Mauro, mentre Bryan incenerì gli orchi con
una sola fiammata in linea orizzontale.
Flaminia si muoveva agile e inarrestabile con la spada, abbattendo un orco dietro l’altro senza farsi colpire,
Bruno con la sua ascia stava affettando gli Eberwolf come salami.
Dante con le sue spade riusciva a tenere a bada quattro orchi e Mauro riempiva di frecce gli orchi che
combattevano contro i cavalieri Arzhul, dando loro un grosso vantaggio.
Bryan e Nico Omar combattevano fianco a fianco, il primo con fiammate potenti e precise e il secondo con i
fendenti della sua spada, quando un colpo di lanciafiamme arancione si abbatté su di loro.
Bryan riuscì a togliere lui e Nico Omar dalla traiettoria, alzò lo sguardo e vide l’Uomo Drago responsabile di
quell’attacco.
<<Bryan Porter, Difensore di Explosive Volcano, affrontami!>>
Bryan sbuffò, attivò le Piante Incendiarie e lo raggiunse in aria.
<<Non sono più un Difensore e il mio posto è già stato occupato.>>
<<Non mi importa, combatti contro Flaviano e vediamo chi vince!>>
<<C’è un cristallo Mutatio qui, non posso trasformarmi!>>
<<Lo so, per questo mi sono trasformato prima di atterrare. E ora combatti!>>
A sorpresa Flaviano sferrò un pugno a Bryan, facendolo girare su se stesso.
<<Io posso usare i miei pieni poteri, tu invece solo una piccola parte.>> si deliziò l’Uomo Drago.
Bryan si massaggiò la guancia, chiedendosi se quella era tutta la forza che aveva Flaviano in corpo. Intanto
sotto i piedi dei due uomini Drago, la battaglia proseguiva.
Nico Omar era stato affiancato da Duccio e ora erano loro ad aprire la strada ai cavalieri che avanzavano
verso il castello, insieme a Mauro e Dante.
Bruno e Flaminia erano nelle retrovie, impegnati ad aiutare i cavalieri Arzhul in difficoltà, con gli Eberwolf
pronti a prendersi la loro vita.
Bryan combatteva contro Flaviano e non ci mise molto a capire che era un Uomo Drago bravo solo a parole,
però i suoi poteri di Quarto Stadio erano superiori di poco a quelli di Bryan al Primo Stadio.
<<Quando racconterò a tutti di averti sconfitto, mi faranno Difensore all’istante!>> disse Flaviano, cercando
di colpire Bryan con un doppio lanciafiamme. Bryan lo schivò e sparò una fiammata, ma solo per incenerire
un gruppo di Eberwolf che stavano accerchiando Bruno e Flaminia.
<<Non distrarti, devi batterti solo con me!>> disse Flaviano lanciando due fiammate contro Bryan,
colpendolo al petto. Bryan rigenerò subito la ferita.
Nico Omar e Duccio erano arrivati a pochi metri dal ponte levatoio abbassato, dietro di loro Mauro e Dante
stavano sconfiggendo gli Eberwolf che li stavano inseguendo.
<<Siamo arrivati, ormai è quasi fatta!>> gridò Nico Omar.
<<Attento, il ponte si sta sollevando!>> lo avvertì Duccio.
I due Eberwolf rimasti all’interno del castello stavano alzando il ponte levatoio per ordine di Iman l’Oscuro.
Nico Omar e Duccio riuscirono a passare, ma Mauro e Dante rimasero indietro per battere gli ultimi orchi.
<<Ragazzi sbrigatevi o resterete chiusi fuori!>> li avvertì Nico Omar.
Il ponte levatoio era già sollevato a metà. Nico Omar individuò i due Eberwolf che stavano muovendo gli
ingranaggi e tentò di fermarli, ma davanti a lui apparve Babu che lanciò un potente ruggito, mettendosi in
posizione d’attacco.
<<Oyo, il principe e il comandante dei cavalieri Arzhul sono arrivati. Babu e Biko, pensateci voi!>>
Di fronte a Duccio si parò Biko, che lo salutò con un potente ruggito, mostrandogli gli artigli di tigre.
Il ponte levatoio si chiuse mentre Dante e Mauro, sconfitti gli Eberwolf, correvano verso il castello.
7. IL VERO POTERE DEL CRISTALLO MUTATIO
Grazie a Bryan e ai suoi compagni, il numero di Eberwolf si era ridotto di molto, ma anche i cavalieri erano
rimasti in pochi data la superiorità fisica degli orchi. Bryan riuscì a far sparire un altro gruppo di Eberwolf,
prima che Flaviano si riprendesse da un precedente attacco del ragazzo.
<<Bryan>> gridò Mauro <<Io e Dante cerchiamo di entrare nel castello per aiutare Duccio e Nico Omar!>>
<<D’accordo, vi raggiungo tra poco!>> gli gridò lui in risposta, parando un attacco di Flaviano.
La situazione degli Eberwolf precipitò quando Bruno lanciò la sua ascia, facendo saltare la testa dell’ufficiale
Frans. Rimasti senza il loro comandate, gli orchi si sentirono persi, mentre Flaminia e Bruno intensificarono
l’attacco, aiutati dai cavalieri Arzhul.
Bryan aveva bisogno di un altro po’ di forza per vincere contro Flaviano e decise di passare al Secondo
Stadio, tenendo addosso la pelle umana rinsecchita. Forse così il cristallo Mutatio non avrebbe percepito la
sua trasformazione.
Flaviano non si accorse di nulla, finché non vide le cinque aperture a forma di stella sulla pelle di Bryan.
<<Ehi, sei impazzito?Così il cristallo ti colpirà di sicuro!>> gridò spaventato, allontanandosi di corsa.
Bryan a metà trasformazione, corse dietro a Flaviano, lo bloccò facendolo girare e lo colpì con un pugno allo
stomaco, poi un sinistro e un destro. Mentre Flaviano era piegato, Bryan lo spedì a terra con un axe kick alla
testa, interruppe la trasformazione e rigenerò le aperture nella pelle.
La temperatura di Flaviano stava scendendo in fretta e quando passò dal Quarto al Terzo Stadio, il cristallo
Mutatio cominciò a risplendere di una luce viola, poi partì un raggio bianco che centrò in pieno Flaviano.
Quella luce accecante costrinse Bryan a distogliere gli occhi, quando essa sparì il ragazzo guardò nel punto
in cui c’era Flaviano. L’Uomo Drago era sparito, il terreno era un po’ bruciato nel punto dove era caduto,
ma di lui non c’era più traccia.
Dalle mura del castello Roy aveva osservato la scena e capì che era giunto il momento di muoversi. Tornò
nella stanza di Iman a recuperare il suo cappello.
<<Oyo, dove sta andando Roy?Ha visto chi ha incenerito il cristallo Mutatio?>>
<<Flaviano è stato incenerito dal cristallo, gli Eberwolf stanno per essere sconfitti. Devo andare via.>>
<<Oyo, non è ancora finita, abbiamo due prigionieri importanti.>> disse Iman, indicando Nico Omar e
Duccio, seduti a terra con le catene ai polsi e alle caviglie, sorvegliati da un Eberwolf.
Roy osservò le ferite che aveva Nico Omar e si accorse che Duccio era quello messo peggio.
<<Lei ha perso Iman e quei due non dureranno a lungo.>> disse Roy sollevando il tappeto che nascondeva
una botola nascosta.
<<Io conosco troppe cose del capo, cose che i nemici non devono sapere. Buona fortuna Iman!>>
Detto ciò, Roy sollevò il tappeto, aprì la botola che conduceva al passaggio segreto sotterraneo che portava
fuori dal castello e si infilò dentro. Iman richiuse bruscamente la botola e la ricoprì col tappeto.
<<Oyo, scappa pure Roy, quando tornerò vincitore mi farò delle belle risate!>>
Le fiamme di Bryan ripulirono il campo di battaglia dagli orchi rimasti. Mentre i cavalieri Arzhul
soccorrevano i loro feriti e piangevano i compagni caduti, lui, Flaminia e Bruno entrarono nel castello,
aprendo un buco nel ponte levatoio.
<<Mauro, Dante, dove siete?>> gridò Bruno.
<<Ragazzi salite le scale, siamo qui!>> gridò Mauro.
I tre ragazzi salirono rapidamente la scalinata, in cima c’era un Eberwolf fuori uso, lungo il corridoio poco
più avanti ne trovarono un altro steso a terra.
Da una porta sulla destra i tre ragazzi udirono dei sonori ruggiti ed entrarono.
Mauro era a terra vicino alla porta e teneva fermo con le mani Babu che gli era addosso e cercava di
morderlo, mentre Dante cercava di colpire Biko con la spada senza riuscirci.
<<Oyo, siete arrivati fino a qui ma ora vi sconfiggerò con la mia magia!>> esclamò Iman agitando le dita con
fare plateale.
Bryan in un istante fu davanti a lui e lo mandò a terra con un manrovescio. Babu e Biko immediatamente si
lanciarono contro Bryan, ma il primo fu colpito da una freccia di Mauro in pieno petto e il secondo perse la
testa con la spada di Mauro.
<<Il tuo regno è finito, Iman l’Oscuro!>> disse Bryan all’uomo rimasto a terra.
8. RIVELAZIONI
Roy era arrivato alla stazione degli Interspace, quando gli arrivò una vibrazione dal Risec, tirò fuori lo
strumento e rispose alla chiamata.
<<Signore, l’operazione Mutatio è fallita, ma ora sappiamo che il cristallo è un’arma che ci sarà molto utile
in futuro.>>
<<No, nessuno dei nostri nemici mi ha visto e non ho lasciato tracce al castello.>>
<<Tra pochi minuti salirò sull’Interspace, sarò a casa in quaranta minuti. A più tardi.>>
Al castello intanto, Bryan e compagni avevano convinto con gentilezza Iman a sciogliere l’incantesimo del
marchio sugli abitanti di Rivier. Nico Omar e Duccio vennero liberati e portati via dai cavalieri Arzhul per
essere curati.
<<Allora Iman, chi ti mandato?>> gli domandò Flaminia, mentre stringeva la presa sul braccio.
<<Oyo, Iman l’Oscuro va dove gli pare e non ha padroni.>>
<<Piantala Iman, ho capito che uno come te non poteva fare tutto da solo. Chi è il tuo capo?>> disse Bryan.
<<Oyo non ti dirò un bel niente. E non troverai nessun indizio che vi porti alla verità.>>
<<Ehi Bryan, sotto il tappeto ho trovato una botola con un passaggio segreto!>> disse Mauro, aprendola.
<<C’è qualcosa sui gradini di questo passaggio segreto. Sembra un biglietto da visita.>> disse Dante.
<<Fammi dare un’occhiata.>> disse Bryan, facendoselo lanciare da Dante.
Sul biglietto da visita c’era un logo particolare, una Z e una J rosse, unite da una linea sulla quale c’era la
parola “avro” a lettere dorate, tutto su di un cerchio nero.
<<Zavro Jaxen.>> disse Bryan in tono rabbioso verso Iman. <<Tu lavori per quel folle di Mason.>>
Iman si gettò ai piedi di Bryan implorando perdono.
<<Ti prego, non farmi del male. Se non avessi accettato mi avrebbe licenziato o mi avrebbe dato in pasto a
suo figlio.>>
Bryan rimase senza parole, di fronte a quella reazione e provò pietà per quel poveretto.
<<Non ho mai avuto nulla contro di voi, perdonatemi e vi prometto che io cambierò vita.>>
<<Che vorresti dire?>> domandò Mauro.
<<Non voglio tornare alla Zavro, vorrei venire nel vostro mondo e vivere in qualche vostra isola con palme e
belle donne svestite. Non farò più il cattivo, promesso.>>
<<Vedo che hai buongusto tu. Cosa vogliamo fare Bryan?>> domandò Flaminia.
Di fronte a quello sguardo implorante, il cuore tenero di Bryan ebbe il sopravvento.
<<Va bene Iman puoi andare, ma d’ora in poi comportati bene.>>
<<Grazie di cuore, siete meravigliosi!Non è che potete prestarmi i soldi per il viaggio?>>
Bryan dette a Iman i soldi per il viaggio più un extra per le spese e lui ringraziando ancora, entrò nel
passaggio segreto e fuggì.
<<Se Nico Omar chiede, diciamo che lo abbiamo incenerito, per salvare le apparenze.>> disse Bryan.
<<Hanno perso molti cavalieri Arzhul in questa battaglia. Quel Mason è un vero mostro!>> disse Bruno.
<<Ragazzi, vi prometto che un giorno Mason Jaxen e la Zavro la pagheranno per questo.>> rispose Bryan.
<<Andiamo a vedere come stanno Nico Omar, Duccio e gli altri feriti.>>
In quel momento alla sede della Zavro Jaxen, Mason era in riunione col gruppo Misti per informarli dei
risultati dell’operazione Mutatio.
<<Quando io e Roy abbiamo preparato il piano, sapevamo che le possibilità di riuscita erano poche,
mettendo come cattivo uno come Iman.>>
<<Allora perché è così soddisfatto signor Jaxen?>> domandò Tucker.
9. IL NUOVO SOCIO
<<Abbiamo testato l’efficacia dei cristalli Mutatio sul campo e ora sappiamo che ci saranno molto utili in
futuro.>>
<<Per eliminare Bryan Porter e i suoi?>> domandò scettica Shana.
<<Per renderli più vulnerabili, per limitare i loro poteri. Questo è il primo passo per l’eliminazione.>>
<<Quali saranno i passi successivi?>> domandò Tucker.
<<Ci servono nuovi e potenti alleati, prima di un nuovo scontro diretto con loro.>> rispose Mason.
Una chiamata dalla segreteria costrinse Mason a interrompere il discorso.
<<Dimmi Olinda cosa c’è?>>
<<Signor Jaxen, quel nuovo terreno che lei desiderava per costruire il nuovo ristorante Zavro, è già stato
acquistato.>>
<<Dimmi Olinda, chi è riuscito a soffiarci quel territorio?>>
<<La catena di fast food Lovers of Meat ha mandato il suo agente prima di noi.>>
<<Speriamo che quest’agente arrivi alla sede sano e salvo con l’atto d’acquisto.>>
A un chilometro da lì, l’auto su cui viaggiava l’agente del Lovers of Meat forò due ruote, l’uomo perse il
controllo del veicolo e dopo un testacoda, l’auto venne colpita e bloccata da due furgoni, accartocciandosi
su se stessa. L’uomo si salvò, l’atto d’acquisto fu inghiottito dalle lamiere.
<<Signor Jaxen, deve smetterla di usare la maledizione per fare quello che vuole!>> protestò Shana.
<<Io non faccio quello che voglio Shana, io faccio i miei interessi. E mi prendo le mie rivincite.>>
<<Se ti dà fastidio, perché non mi togli la maledizione?>> la provocò Mason. La verità era che quando la
maledizione delle ultime parole passava da un individuo all’altro, non poteva essere tolta.
<<Prima o poi riuscirò a guarirla signor Jaxen.>> concluse Shana.
<<Buona fortuna cara. Ora vorrei fare un annuncio importante. Dopo un’attenta riflessione, ho deciso di
prendermi un nuovo socio, il sostituto di Balthasar.>>
<<Sarà io senza alcun dubbio!>> disse Gustave, distogliendo lo sguardo dallo specchio.
<<Povero illuso, sarò io il nuovo socio della Zavro!>> intervenne Zack.
<<Signor Gustave, a Osgood lei ha prima spiegato a Bryan e ai suoi amici in cosa consistevano le 5 prove,
poi li ha lasciati liberi di scegliere chi doveva affrontarle. Se avesse agito diversamente, ora avremo qualche
nemico in meno.>>
<<Ha ragione il signor Jaxen, sei un’incapace!>> se la rise Zack.
<<Lei ha poco da ridere signor Zack. Il suo essere ottuso le ha impedito di capire di avere la maledizione che
adesso porto io addosso. Le sue frasi a sproposito hanno aiutato Bryan e soci ad eliminare Hellcroc, “un
nuovo e potente alleato.”>>
<<In conclusione non mi metterei mai in società con voi due, andrei in fallimento dopo una settimana.>>
In quel momento arrivò una chiamata da Olinda, che annunciò che era appena arrivato il suo ospite.
<<Tra poco conoscerete il mio nuovo socio.>> disse Mason ai suoi dipendenti. La porta della sala riunioni si
spalancò e l’uomo col cappello e il soprabito entrò nella stanza.
<<Vi presento Roy Ross, vicepresidente e nuovo secondo socio della Zavro Jaxen!>>
<<Potrei fare il terzo socio della Zavro Jaxen?>> domandò timidamente Gustave.
<<Quel posto è già stato occupato da Kind.>> rispose Mason.
Gustave ci rimase male. Il signor Jaxen preferiva suo figlio a lui!Poi ci pensò e si rese conto che era logico.
Intanto a Rivier, re Tesifonte aveva dato il via a una grande festa per la ritrovata libertà e per aver saputo
che suo figlio Nico e il comandante Duccio sarebbero guariti.
Bryan, Mauro, Dante, Flaminia e Bruno furono gli ospiti d’onore ovviamente. Il regalo di nozze per Nico e
Viola era un bellissimo cigno in vetro di Murano, che fu molto gradito dai due giovani sposi.
I festeggiamenti durarono tre giorni e tre notti.
FINE RACCONTO